REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - SABATO 1 AGOSTO 1998 - N. 37
SI PUBBLICA DI REGOLA IL SABATO

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Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Avv.Michele Arcadipane

SOMMARIO

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETO PRESIDENZIALE 27 maggio 1998, n. 11.
Regolamento di esecuzione dell'art. 17 della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6, concernente le funzioni e la composizione della Cabina di regia regionale  pag.


DECRETO PRESIDENZIALE 16 giugno 1998, n. 12.
Regolamento del diritto di accesso ai documenti dell'Amministrazione regionale  pag.

DECRETI ASSESSORIALI
Assessorato dell'agricoltura e delle foreste

DECRETO 30 aprile 1998.
Indice massimo di densità venatoria e numero di cacciatori ammissibili in ciascun ambito territoriale di caccia per la stagione venatoria 1998/99  pag.

Assessorato della cooperazione, del commercio,
dell'artigianato e della pesca

DECRETO 1 giugno 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della cantina sociale Alicia, con sede in Salemi, e nomina dei commissari liquidatori  pag.


DECRETO 11 giugno 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della società cooperativa Mercury a r.l., con sede in Sclafani Bagni, e nomina del commissaro liquidatore  pag.


DECRETO 11 giugno 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa agricola Primavera Sud, con sede in Marsala, e nomina dei commissari liquidatori  pag.

Assessorato dei lavori pubblici

DECRETO 18 maggio 1998.
Programma operativo plurifondo Sicilia (P.O.P.) 1994/99 Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 2ª fase - Misura 3.1 - Interventi finalizzati all'approvvigionamento idrico - Graduatorie  pag. 10 

Assessorato della sanità

DECRETO 22 aprile 1998.
Criteri per il decentramento delle farmacie. Procedure di cui al comma 1, art. 5, della legge n. 362/91.  pag. 13 

Assessorato del territorio e dell'ambiente

DECRETO 4 giugno 1998.
Autorizzazione del progetto della SNAM S.p.A. per la realizzazione di metanodotti nei comuni di Melilli e Priolo Gargallo  pag. 15 


DECRETO 5 giugno 1998.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Partanna  pag. 16 


DECRETO 26 giugno 1998.
Approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di alloggi nel comune di Isola delle Femmine  pag. 23 


DECRETO 28 luglio 1998.
Sospensione del decreto 16 giugno 1998, concernente disposizioni definitive sui residui di lavorazione provenienti dalla frangitura delle olive  pag. 25 


DISPOSIZIONI E COMUNICATI

Corte costituzionale:
Ordinanza emessa il 2 luglio 1997 (pervenuta alla Corte costituzionale il 2 luglio 1998) dal T.A.R. per la Sicilia, sezione staccata di Catania sul ricorso proposto da Foti Salvatore contro il comune diCaltagirone  pag. 25 

Presidenza:
Trasferimento dell'opera asilo infantile alla parrocchia Immacolata Vulgo S. Giuseppe in Milena  pag. 26 
Sostituzione del presidente della commissione regionale di controllo delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza pubblica  pag. 26 
Sostituzione del presidente della commissione tecnica e di vigilanza farmaceutica della provincia di Catania  pag. 27 

Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca:
Provvedimenti concernenti scioglimento di società cooperative.  pag. 27 
Sostituzione del commissario liquidatore della società cooperativa S.A.C.C.A.F., con sede in Siracusa.  pag. 28 

Assessorato degli enti locali:
Elenco generale delle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro di cui all'art. 6 della legge regionale 7 giugno 1994, n. 22 e successive integrazioni.  pag. 29 

Assessorato dei lavori pubblici:
Conferma del commissario ad acta presso l'I.A.C.P. diPalermo  pag. 38 

Assessorato della sanità:
Provvedimenti concernenti autorizzazioni per la distribuzione all'ingrosso di specialità medicinali.  pag. 38 
Modifica del decreto 29 marzo 1990, concernente iscrizione di un nominativo nei ruoli nominativi regionali del personale dei servizi sanitari della Regione siciliana, al 1° gennaio 1983  pag. 38 

Assessorato del territorio e dell'ambiente:
Variante al programma di fabbricazione del comune di Caprileone  pag. 38 
Nulla osta alla Provincia regionale di Ragusa per la realizzazione di lavori stradali in territorio del comune di Chiaramonte Gulfi  pag. 38 

Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti:
Conferma dei poteri conferiti al commissario ad acta dell'Ente autonomo orchestra sinfonica siciliana  pag. 38 

CIRCOLARI
Assessorato dei beni culturali ed ambientali
e della pubblica istruzione

CIRCOLARE 28 aprile 1998, n. 26.
Riorganizzazione della rete scolastica per l'anno 1998/99  pag. 39 


LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI






DECRETO PRESIDENZIALE 27 maggio 1998, n. 11.
Regolamento di esecuzione dell'art. 17 della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6, concernente le funzioni e la composizione della Cabina di regia regionale.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il T.U. delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione siciliana, approvato con D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, ed, in particolare, l'art. 2;
Visto l'art. 5 del decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430, recante disposizioni sulla organizzazione e sulle funzioni della Cabina di regia nazionale di cui all'art. 6 del decreto legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito, con modificazioni dalla legge 8 agosto 1995, n. 341;
Visto l'art. 17 della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6, concernente l'istituzione presso la Presidenza della Regione siciliana della Cabina di regia regionale;
Vista la lettera del Presidente dell'Assemblea regionale siciliana 28 ottobre 1997, di assegnazione dello schema di regolamento per il prescritto parere alla competente commissione per l'esame delle questioni concernenti l'attività europea;
Considerato che i termini previsti dall'art. 70 bis del Regolamento interno dell'Assemblea regionale siciliana per la resa del parere sono trascorsi;
Udito il parere n. 135 espresso dal Consiglio di giustizia amministrativa nell'adunanza del 10 marzo 1998;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 150 del 12 maggio 1998;
Emana il seguente regolamento:


Art. 1.
La Cabina di regia

1.  La Cabina di regia regionale (di seguito Cabina) dipende funzionalmente dal Presidente della Regione ed opera con funzioni di coordinamento, stimolo, promozione, verifica e controllo delle azioni di intervento da parte delle strutture regionali responsabili dell'utilizzo e gestione dei fondi comunitari e statali.
2.  Alla Cabina, quale organo collegiale, spettano le decisioni delle scelte strategiche da perseguire, la determinazione delle linee e degli indirizzi generali della propria attività; essa, inoltre, approva collegialmente i documenti e le risoluzioni conclusive dell'attività svolta.
3.  Al Presidente della Cabina competono in particolare i seguenti compiti:
—  convocare le riunioni della Cabina, stabilire l'ordine del giorno, dirigere i lavori e vigilare sull'attuazione delle deliberazioni adottate;
—  sovrintendere all'attribuzione di compiti e funzioni al personale di supporto, indirizzandone l'attività;
—  rappresentare all'esterno la Cabina, esercitare i poteri di firma connessi con la sua funzione, assolvere ai compiti di ordinaria amministrazione.

Art. 2.
Funzioni

1.  La Cabina, nel rispetto delle competenze di ciascun ramo dell'Amministrazione regionale, svolge, oltre a compiti di promozione di iniziative e programmazione di interventi, le seguenti funzioni:
—  assicura il coordinamento dell'amministrazione e degli enti regionali con le amministrazioni pubbliche nazionali e comunitarie, con gli enti locali e con tutti i soggetti interessati agli interventi finanziati con fondi comunitari e statali e ad interventi nelle aree depresse, mantenendo un collegamento stabile con la Cabina di regia nazionale;
—  coordina l'attività dello "Sportello comunitario" istituito sul territorio regionale dal Presidente della Regione ai sensi dell'art. 16, comma 8, della legge n. 6/97 e ne verifica la funzionalità per il raggiungimento dello scopo;
—  costituisce il punto di riferimento operativo e di supporto per l'ufficio di collegamento della Regione siciliana presso l'Unione europea;
—  partecipa, con la persona del proprio presidente o di altro componente dallo stesso delegato, anche su richiesta del Presidente della Regione, agli organismi nazionali e comunitari che trattino azioni e/o programmi di intervento a valere su fondi comunitari e statali, secondo quanto stabilito dalla vigente normativa;
—  promuove le iniziative atte ad assicurare la conoscenza integrale e la tempestiva utilizzazione delle risorse comunitarie;
—  effettua il monitoraggio delle risorse nazionali e regionali destinate al cofinanziamento dei quadri comunitari di sostegno e verifica lo stato di realizzazione dei programmi;
— dispone le azioni di controllo dell'attuazione degli interventi e verifica, sulla base di parametri e di indici di riferimento predeterminati, l'efficacia dell'azione delle Amministrazioni regionali;
—  propone al Presidente della Regione iniziative amministrative, legislative e/o regolamentari, necessarie per la tempestiva realizzazione degli interventi comunitari e per accelerare le procedure relative, nonché quelle attinenti alla riprogrammazione degli interventi;
—  svolge attività di supporto del Presidente della Regione al fine di realizzare specifici obiettivi connessi all'uso dei fondi comunitari o delle risorse statali di sostegno.
2.  Per lo svolgimento delle attività di cui al precedente comma la Cabina può avvalersi del supporto degli organi, uffici e soggetti già investiti di funzioni nelle materie di competenza.
3.  La Cabina espleta ogni altra funzione attribuitale dalla legge.

Art. 3.
Composizione

1. I componenti della Cabina sono cinque, scelti al di fuori dell'Amministrazione regionale, di specifica esperienza professionale in materia economico-finanziaria, o nelle attività di programmazione e controllo di gestione, o di valutazione dei flussi finanziari o di organizzazione e definizione dei procedimenti di attuazione delle misure comunitarie.
2. I componenti non possono esercitare, a pena di decadenza, alcuna attività professionale o di consulenza in conflitto di interessi con i compiti propri della cabina. Agli stessi si applica quanto previsto dalla legge regionale n. 19/97, art. 5, comma 2, e successive modifiche e integrazioni.
3.  L'incarico dura quattro anni, è revocabile ed è rinnovabile una sola volta. La revoca può essere disposta, con decreto del Presidente della Regione, nei casi di: ripetute assenze non giustificate dalle riunioni collegiali della Cabina; sottoposizione a misura di prevenzione disposta ai sensi della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, o della legge 31 maggio 1965, n. 575, e successive modificazioni; condanne, con sentenza irrevocabile, a pene detentive.
4. I componenti della Cabina percepiscono una indennità pari a quella percepita dai componenti della Cabina di regia nazionale.
5.  La Cabina si riunisce collegialmente, di norma, ogni quindici giorni, su convocazione del Presidente, con un preavviso minimo di 24 ore, salvi i casi di particolare urgenza. Per la validità delle riunioni collegiali è necessaria la presenza di almeno tre componenti. Le decisioni sono adottate a maggioranza dei componenti.

Art. 4.
Struttura

1.  Per le attività di supporto della Cabina è istituita, presso la Segreteria Generale della Presidenza della Regione, una struttura tecnico-amministrativa denominata Segreteria Tecnica della Cabina di regia regionale.
2.  Il contingente di personale, scelto tra quello appartenente ai ruoli regionali, da utilizzare ai fini dell'attività della Cabina, è fissato in un massimo di venti unità ripartite nelle diverse qualifiche funzionali.
Tale contingente è stabilito con decreto del Presidente della Regione sulla base di specifiche professionalità attinenti alle materie prevalenti dei diversi programmi e sotto programmi di sostegno e delle competenze già maturate o da maturare attraverso appositi corsi formativi.
3.  E' facoltà della Cabina proporre al Presidente della Regione la creazione di appositi gruppi misti di lavoro ai sensi della legge regionale n. 6/88 nell'ambito della propria struttura, integrati se necessario da personale degli Assessorati interessati alla gestione delle risorse comunitarie.

Art. 5.

1.  Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Modica, 27 maggio 1998.
  DRAGO 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 13 luglio 1998.
Reg. n. 1, Atti del Governo, fg. n. 333.
(98.30.1608)
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DECRETO PRESIDENZIALE 16 giugno 1998, n. 12.
Regolamento del diritto di accesso ai documenti dell'Amministrazione regionale.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione regionale, approvato con proprio decreto 28 febbraio 1979, n. 70;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241;
Vista la legge regionale 30 aprile 1991, n. 10;
Visto il D.P.R. 27 giugno 1992, n. 352;
Visto il parere del Consiglio di giustizia amministrativa 16 dicembre 1997, n. 1020/97;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 160 del 2 giugno 1998;
Emana il seguente regolamento:


Art. 1.
Oggetto e scopi

1  -  Il presente regolamento disciplina le modalità d'esercizio del diritto d'accesso ai documenti dell'Amministrazione regionale e le relative ipotesi di esclusione o limitazione o differimento, al fine di attuare i principi di pubblicità e di trasparenza dell'attività amministrativa, di cui all'art. 1, comma 1 ed all'art. 25, comma 1 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 10.

Art. 2.
Ambito di applicazione

1  -  Il diritto di accesso si esercita, con riferimento agli atti del procedimento e anche durante il corso dello stesso, nei confronti dell'autorità competente a formare l'atto conclusivo o a detenerlo stabilmente.
2  -  Il diritto di accesso si intende realizzato con la pubblicazione, il deposito o altra forma di pubblicità, comprese quelle attuabili a mezzo di strumenti informatici, elettronici e telematici, dei documenti cui sia consentito l'accesso.
3  -  Una singola richiesta di accesso può riguardare anche più di un documento; in ogni caso le richieste cumulative devono essere formulate in modo da consentire agli uffici competenti l'identificazione dei documenti richiesti. Nelle richieste di accesso a più documenti, il richiedente deve specificare l'interesse alla conoscenza di ciascun singolo atto.
4  -  L'accesso può essere consentito sia ai documenti originali, sia a copie integrali di essi.
5  -  Possono essere rilasciate copie parziali dei documenti. Le copie parziali devono comprendere la prima e l'ultima pagina del documento e le pagine omesse devono essere indicate.
6  -  L'accoglimento della richiesta di accesso ad un documento comporta anche la facoltà di accesso a tutti i suoi allegati ed agli altri documenti in esso richiamati anche "per relationem", indipendentemente dal loro formato, dalla loro consistenza, fatte salve le eccezioni di cui al presente regolamento.

Art. 3.
Soggetti legittimati all'iniziativa
dei procedimenti di accesso

La richiesta di accesso può provenire da chiunque, singolo o associato, titolare di un interesse specifico, diritto soggettivo o interesse legittimo e dalle associazioni che rappresentano interessi diffusi. Sono fatte salve tutte le disposizioni legislative che statuiscono in termini diversi.

Art. 4.
Procedimento di accesso informale

1  -  Il diritto di accesso si esercita in via informale mediante richiesta, anche verbale, all'ufficio o alla struttura competente a formare l'atto conclusivo del procedimento o a detenerlo stabilmente.
2  -  L'interessato deve indicare gli estremi del documento oggetto della richiesta ovvero gli elementi che ne consentano l'individuazione. Deve inoltre specificare e, ove occorra, comprovare l'interesse connesso all'oggetto della richiesta; far constare la propria identità e, eventualmente, i propri poteri di rappresentanza.
3  -  La richiesta, esaminata immediatamente e senza formalità dal responsabile dell'ufficio o della struttura di cui al comma 1, è accolta mediante indicazione della pubblicazione contenente le notizie, esibizione del documento, estrazione di copie, ovvero altra modalità idonea.

Art. 5.
Procedimento di accesso formale

1  -  Qualora non sia possibile l'accoglimento immediato della richiesta in via informale, ovvero sorgano dubbi sulla legittimazione del richiedente, sulla sua identità, sui suoi poteri rappresentativi, sulla sussistenza dell'interesse alla stregua delle informazioni e delle documentazioni fornite o sull'accessibilità del documento, il richiedente è invitato contestualmente a presentare istanza formale.
2  -  Il richiedente può sempre presentare richiesta formale, di cui l'Ufficio è tenuto a rilasciare regolare ricevuta.
3  -  La richiesta formale presentata ad Ufficio diverso da quello nei cui confronti va esercitato il diritto di accesso è dallo stesso immediatamente trasmessa a quello competente. Di tale trasmissione è data comunicazione all'interessato.

Art. 6.
Ufficio competente per l'esame
della richiesta d'accesso

1  -  La richiesta di accesso è esaminata dall'Ufficio che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente. L'Ufficio competente per l'esame, una volta ricevuta la richiesta:
a)  procede alla verificazione della richiesta, accertandone le condizioni di legittimità;
b)  decide l'esito della richiesta di accesso entro 30 giorni dalla sua ricezione;
c)  in caso di accoglimento totale o parziale della richiesta mette a disposizione dell'interessato i documenti richiesti;
d)  nei casi previsti dall'art. 28 della legge regionale n. 10/91 e dal presente regolamento appone il segreto sui documenti richiesti e procede al rifiuto, al differimento o alla limitazione dell'accesso richiesto.
3  -  L'Ufficio competente per l'esame dà risposta al richiedente entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta, con le modalità stabilite dal presente regolamento. Trascorso questo termine la richiesta si intende rifiutata ai sensi dell'art. 28, comma 5, della legge regionale n. 10/91.
4  -  La competenza per tutti gli adempimenti relativi al procedimento di accesso spetta al responsabile del procedimento nel cui ambito viene presentata la richiesta di accesso.

Art. 7.
Compilazione e presentazione della richiesta di accesso

1  -  La richiesta di accesso va redatta, in carta semplice, dall'interessato in duplice copia su moduli appositamente predisposti dall'Amministrazione e indirizzata al dirigente o al responsabile dell'Ufficio competente per l'esame della richiesta.
2  -  Nella richiesta devono essere riportate:
a)  le generalità del richiedente complete di indirizzo e numero di telefono o di fax;
b)  l'indicazione del documento o dei documenti oggetto della richiesta ed eventualmente del procedimento in cui è (o sono) inserito (o inseriti), nonché tutti gli altri elementi utili alla identificazione;
c)  l'eventuale indicazione del tipo di informazione richiesta;
d)  i motivi per i quali viene esercitato il diritto di accesso;
e)  l'interesse concreto a conoscere l'atto;
f)  la data e la sottoscrizione.
3  -  Una copia della richiesta, corredata della data di presentazione, del timbro dell'Ufficio competente per la ricezione e della controfirma del richiedente, va restituita al richiedente medesimo per ricevuta.
4  -  La richiesta può pervenire all'Amministrazione anche mediante raccomandata con avviso di ricevimento o via telefax;
5  -  L'avvenuta presentazione della richiesta deve essere registrata a cura dell'Ufficio ricevente in un apposito registro di protocollo, con l'indicazione della data di presentazione, il nome del richiedente, il tipo di documenti richiesto (o richiesti) e l'Ufficio competente per l'esame della richiesta.

Art. 8.
Responsabile del procedimento di accesso

1  -  Il dirigente dell'Ufficio competente per l'esame della richiesta di accesso provvede ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento relativo al procedimento di accesso secondo quanto previsto dall'art. 5 della legge regionale n. 10/91.
2  -  Il responsabile del procedimento di accesso:
a)  disciplina il flusso delle richieste in base all'ordine temporale di presentazione;
b)  accerta la presenza nella richiesta di tutti gli elementi necessari ai sensi del presente regolamento;
c)  segue l'iter procedimentale successivo alla presentazione della richiesta, decidendo l'esito della stessa.
3  -  Nei casi previsti all'art. 11 della legge regionale n. 10/91, la competenza per tutti gli adempimenti relativi al procedimento di accesso spetta al responsabile del procedimento nel cui ambito viene presentata la richiesta di accesso.

Art. 9.
Modalità di accesso

1  -  A partire dalla data della comunicazione all'interessato dell'accoglimento della richiesta di accesso è possibile prendere visione del/i documento/i richiesto/i.
2  -  La visura del documento/i avviene presso l'Ufficio competente per l'esame della richiesta alla presenza di un impiegato e nelle ore di ufficio.
3  -  E' vietato asportare documenti dal luogo presso cui sono dati in visione, tracciare segni su di essi o comunque alterarli in qualsiasi modo.
4  -  Trascorsi 90 giorni dalla comunicazione al richiedente dell'accettazione della richiesta di accesso senza che questi, pur autorizzato, abbia preso visione dei documenti, per ottenere l'accesso ai medesimi documenti, deve presentare una nuova richiesta.

Art. 10.
Copia dei documenti

1  -  Il richiedente ha facoltà di prendere appunti e di trascrivere manualmente qualsiasi parte del documento ottenuto in visione.
2  -  Il richiedente può inoltre ottenere copie anche non autenticate, dei documenti depositati presso gli Uffici regionali, nel rispetto della normativa vigente in materia di documentazione amministrativa.
3  -  Il diritto di accesso ai documenti depositati si può esercitare attraverso la visione dei documenti, l'estrazione di copia o l'esperimento di entrambe tali operazioni.
4  -  L'esame dei documenti è gratuito. Sono a carico del richiedente i costi relativi ai diritti di segreteria e alla imposta di bollo, se dovuti, nonché al rimborso delle spese di produzione. La tabella delle tariffe va fornita al richiedente assieme al modulo per la presentazione della richiesta.
5  -  Le somme di cui al precedente comma van -
no corrisposte non oltre il momento dell'accesso o del ritiro della copia. Qualora la copia del documento sia richiesta per corrispondenza o via fax, il pagamento di tali somme deve avvenire prima dell'invio della copia mediante esibizione, eventualmente anche via fax, di ricevuta di pagamento su conto corrente postale intestato a "cassiere della Regione siciliana, gestione Banco di Sicilia, c.c.p. n. 00302901", specificando la causale.

Art. 11.
Risposta alla richiesta di accesso

1  -  La risposta dell'Ufficio competente per l'esame della richiesta di accesso può essere di accoglimento ovvero di rifiuto, di differimento o di limitazione dell'accesso.
2  -  La risposta va comunicata agli interessati nel più breve tempo possibile e comunque entro i termini stabiliti dall'art. 28 della legge regionale n. 10/91. In caso di rifiuto la risposta deve essere notificata al richiedente con raccomandata A.R. entro i termini stabiliti.
3  -  L'accoglimento della richiesta può essere comunicato anche al momento stesso della sua presentazione. In tal caso è riconosciuta al richiedente l'immediata facoltà di accesso ai documenti.
4  -  Nella risposta l'Ufficio deve indicare:
a)  l'Ufficio che ha esaminato la richiesta;
b)  il documento oggetto della richiesta ed eventualmente il procedimento di riferimento;
c)  la data di presentazione della richiesta da parte dell'interessato;
d)  la data di ricevimento della richiesta da parte dell'Ufficio competente per il suo esame;
e)  l'esito della risposta;
f)  l'indicazione delle modalità di accesso, qualora esso sia consentito;
g)  l'Ufficio presso cui è possibile prendere visione dei documenti e ottenerne copia, con la specificazione dell'orario di apertura e di chiusura;
h)  le date in cui è possibile accedere ai documenti richiesti;
i)  la data, la sottoscrizione ed il timbro dell'Ufficio competente per l'esame.
5  -  L'esito del procedimento di accesso deve essere registrato a cura del responsabile del procedimento stesso in un apposito registro.

Art. 12.
Termini

1  -  Il procedimento di accesso deve svolgersi nel rispetto dei termini previsti dall'art. 28 della legge regionale n. 10/91.
2  -  Qualora la richiesta di accesso venga presentata nell'ambito di un procedimento già in corso, ai sensi dell'art. 11 della legge regionale n. 10/91, possono essere chiesti e fissati termini più brevi in relazione ai tempi di svolgimento del procedimento principale.
3  -  In caso di richiesta incompleta, l'Amministrazione è tenuta a comunicarlo al richiedente entro 15 giorni per dare modo allo stesso di perfezionarla e ripresentarla correttamente. In questo caso i termini cominciano a decorrere dalla presentazione della domanda completa.

Art. 13.
Atti interdetti all'accesso per motivi di riservatezza
di terzi, persone, gruppi ed imprese

1  -  Il diritto di accesso è escluso per i documenti suscettibili di recare pregiudizio agli interessi indicati nell'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, nonché nell'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1992, n. 352. L'esclusione deve essere disposta unicamente in connessione con l'effettiva sussistenza degli interessi richiamati. Nell'ambito dei criteri fissati nell'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1992, n.352, al fine di salvaguardare la vita privata o la riservatezza di persone fisiche, di persone giuridiche, gruppi, imprese e associazioni (con particolare riferimento agli interessi epistolari, sanitari, professionali, finanziari, industriali e commerciali di cui siano in concreto titolari), sono sottratte all'accesso le seguenti categorie di documenti:
a)  accertamenti medico-legali e relativa documentazione;
b)  documenti ed atti relativi alla salute delle persone, ovvero concernenti le condizioni psico-fisiche delle medesime;
c)  rapporti informativi, nonché note personali caratteristiche a qualsiasi titolo compilate riguardanti dipendenti diversi dal richiedente;
d)  documentazione caratteristica matricolare, nonché quella relativa a situazioni private dell'impiegato;
e)  documentazione attinente alla fase istruttoria in caso di provvedimento di sequestro dei procedimenti penali e disciplinari, ovvero utilizzabile ai fini dell'apertura di procedimenti disciplinari, nonché quella concernente l'istruzione dei ricorsi amministrativi prodotti dal personale dipendente;
f)  documentazione attinente ai provvedimenti di dispensa dal servizio;
g)  atti e documenti riguardanti il trattamento stipendiale individuale ed accessorio di dipendenti diversi dal richiedente, se la richiesta provenga da un terzo non portatore di interesse diretto e personale;
h)  atti e documenti riguardanti la concessione di sussidi e provvidenze per effetto di particolari motivazioni connesse allo stato di necessità o di salute limitatamente ai motivi;
i)  documentazione attinente ad accertamenti ispettivi e amministrativo-contabili per la parte relativa alla tutela della vita privata e della riservatezza;
l)  documentazione relativa alla situazione finanziaria economica e patrimoniale di persone, gruppi, imprese ed associazioni, comunque utilizzata ai fini dell'attività amministrativa.
Deve comunque essere garantita ai richiedenti la sola visione degli atti relativi ai procedimenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i loro stessi interessi giuridici.
Sono inoltre escluse dall'accesso tutte le note, appunti, comunicazioni d'ufficio, salvo che queste non abbiano costituito il necessario ed esclusivo presupposto all'azione del potere pubblico. In ogni caso non sono sottratti all'accesso atti e documenti richiesti dal diretto interessato relativi alla sua persona con la sola esclusione di quelli di cui alle lett. e), i), l).
L'accesso ai documenti di cui al presente articolo è consentito agli operatori della pubblica amministrazione che sono tenuti a farne richiesta scritta con l'indicazione dei motivi d'ufficio a base della richiesta.

Art. 14.
Differimento dell'accesso ai documenti amministrativi

Il differimento dell'accesso ai documenti amministrativi può essere disposto ai sensi dell'art. 24, comma 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241 quando vi sia una oggettiva necessità di salvaguardia delle esigenze di riservatezza dell'Amministrazione in relazione ad atti e documenti la cui conoscenza possa compromettere l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa. L'accesso alle categorie di atti e documenti di seguito indicate viene differito fino al momento espressamente specificato per ciascuna di esse:
a)  nelle procedure concorsuali l'accesso è differito sino all'approvazione della graduatoria ad eccezione degli elaborati del candidato richiedente anche se non ammesso alle prove orali. Nei concorsi per titoli ed esami il candidato può richiedere successivamente alla comunicazione di cui all'art. 12, comma 2 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, copia dei verbali contenenti i criteri di valutazione dei titoli, nonché copia della propria scheda di valutazione dei titoli posseduti nonché la scheda di valutazione dei candidati che lo precedono in graduatoria, purché risultino tra i vincitori del concorso;
b)  nei procedimenti relativi all'effettuazione di opere, lavori e forniture l'accesso agli atti e documenti riguardanti i progetti di massima presentati da imprese e/o professionisti, nonché preventivi ed offerte in occasione di licitazione private o ricerche di mercato è differito sino al formale affidamento;
c)  per le segnalazioni, gli atti o esposti informali di privati , di organizzazioni sindacali e di categorie o di altra amministrazione pubblica l'accesso è differito fino a quando non sia conclusa la necessaria istruttoria.

Art. 15.
Categorie di documenti inaccessibili
nei casi di segreto o di divieto
di divulgazione previsti dall'ordinamento

1  -  Ai sensi dell'art. 24, comma 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241, in virtù del segreto professionale, già previsto dall'ordinamento al fine di salvaguardare la riservatezza nei rapporti fra difensore e difeso, sono sottratti all'accesso i seguenti documenti:
a)  pareri resi dall'Avvocatura dello Stato e dal-l'Ufficio legislativo e legale della Regione in relazione ad una lite in potenza o in atto e la inerente corrispondenza;
b)  atti defensionali;
c)  corrispondenza inerente agli affari di cui ai punti a), b).
2  -  Ai sensi dell'art. 24, comma 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e dell'art. 8, commi 2, 3 del decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1992, n. 352, nei casi di consulenza non correlata ad una lite, in potenza o in atto, l'accesso ai relativi documenti può essere differito fino all'adozione dei provvedimenti amministrativi cui la consulenza stessa è preordinata da parte dell'Amministrazione consiliata, alla quale l'istanza di accesso è indirizzata. L'amministrazione provvede sull'accesso sentito l'organo di consulenza legale adito.
3  -  Coloro che per ragioni di ufficio, o per altre esigenze, di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo, prendano conoscenza di documenti per i quali non è consentito l'accesso in via generale, sono tenuti al segreto. Non è consentito utilizzare il documento ai fini commerciali e comunque diversi dalle motivazioni per le quali l'atto è stato richiesto ed ottenuto mediante l'esercizio del diritto di accesso.

Art. 16.
Oggetto e modalità dell'apposizione del segreto

In tema di apposizione del segreto si fa riferimento alla normativa vigente e successive modifiche e integrazioni.

Art. 17.
Relazioni con il pubblico

L'Ufficio per le relazioni con il pubblico (U.R.P.) di cui all'art. 30, comma 2 del D.P.Reg. n. 11/95, istituito presso ciascun Assessorato regionale, esercita le seguenti funzioni:
a)  predisporre i moduli e gli altri materiali anche di carattere informativo, riguardanti il diritto di accesso;
b)  fornire le informazioni per la compilazione e la presentazione delle richieste di accesso;
c)  dare indicazione sui costi di riproduzione e spedizione, nonché sull'ammontare delle imposte di bollo, se dovute, e dei diritti di ricerca e di visura;
d)  curare gli adempimenti di cui all'art. 29 della legge regionale n. 10/91;
e)  curare l'elaborazione e la pubblicazione in luoghi e forme idonee, dell'organigramma dell'Amministrazione nel quale siano indicati gli uffici dove sono depositate le categorie di atti, i funzionari preposti ai rapporti con il pubblico ed al rilascio di informazioni e le procedure mediante le quali è possibile ricevere tali informazioni;
f)  dare in visione con facoltà di estrazione di copie la normativa riguardante i singoli procedimenti, con particolare riguardo alle fonti di livello inferiore non altrimenti disponibili.

Art. 18.
Pubblicazione

Il presente regolamento è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana ed entra in vigore dopo 60 giorni dalla sua pubblicazione. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Palermo, 16 giugno 1998.
  DRAGO 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 17 luglio 1998.
Reg. 1, atti del Governo, fg. n. 340.
(98.30.1619)
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DECRETI ASSESSORIALI





ASSESSORATO
DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


DECRETO 30 aprile 1998.
Indice massimo di densità venatoria e numero di cacciatori ammissibili in ciascun ambito territoriale di caccia per la stagione venatoria 1998/99.
L'ASSESSORE
PER L'AGRICOLTURA E LE FORESTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33;
Visto, in particolare, il 3° comma dell'art. 22 della predetta legge che, tra l'altro, stabilisce che l'Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste deve, sulla base dell'indice medio di densità venatoria regionale, definire l'indice massimo di densità venatoria per ogni ambito territoriale di caccia della Regione;
Visto il 2° comma dell'art. 22 della legge regionale n. 33/97, con il quale viene stabilito che le zone costituite in ambiti territoriali di caccia coincidono con i territori provinciali e sono delimitate dai confini amministrativi della provincia;
Visto il decreto di questo Assessorato n. 2479 del 14 no vembre 1997, con il quale si è reso pubblico l'indice medio regionale di densità venatoria relativo al quinquennio 1998/99-2002/03, così come definito dal 4° comma dell'art. 22 della legge regionale n. 33/97;
Ritenuto di dovere provvedere a stabilire per singolo ambito territoriale di caccia l'indice massimo di densità venatoria per la stagione 1998/99;
Considerato che, ai sensi del 5° comma, lett. a) del l'art. 22 della più volte citata legge regionale n. 33/97, deve essere assicurata comunque la possibilità che ogni cacciatore eserciti l'attività venatoria nell'ambito territoriale di caccia coincidente con la provincia di residenza;
Ritenuto che, al fine di garantire parità di condizioni nell'esercizio venatorio presso i vari ambiti territoriali di caccia, sulla scorta dei dati in possesso di questo Assessorato, possa essere assunto come indice massimo di densità venatoria per tutti gli ambiti territoriali di caccia regionali, ad eccezione di quelli di Catania, Messina e Trapani, un valore pari all'indice medio di densità venatoria regionale di cui al decreto n. 2479 del 14 novembre 1997;
Ritenuto di dovere indicare, ai sensi del 5° comma, lett. b), il numero massimo di cacciatori ammissibili in ciascun ambito territoriale di caccia, prevedendo una riserva del 10% a favore dei cacciatori provenienti da altre regioni, nell'ambito del principio di reciprocità;
Ai sensi delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art. 1

L'indice massimo di densità venatoria per singolo ambito territoriale di caccia per la stagione venatoria 1998/99 è stabilito come appresso:
—  Agrigento - 0,0289 pari a 34,53 ettari/cacciatore = 6.710 cacciatori totali;
—  Caltanissetta - 0,0289 pari a 34,53 ettari/cacciatore = 4.831 cacciatori totali;
—  Catania - 0,0475 pari a 21,04 ettari/cacciatore = 12.303 cacciatori totali;
—  Enna - 0,0289 pari a 34,53 ettari/cacciatore = 6.484 cacciatori totali;
—  Messina - 0,0492 pari a 20,30 ettari/cacciatore = 10.630 cacciatori totali;
—  Palermo - 0,0289 pari a 34,53 ettari/cacciatore = 10.275 cacciatori totali;
—  Ragusa - 0,0289 pari a 34,53 ettari/cacciatore = 4.111 cacciatori totali;
—  Siracusa - 0,0289 pari a 34,53 ettari/cacciatore = 4.231 cacciatori totali;
—  Trapani - 0,0361 pari a 27,64 ettari/cacciatore = 6.296 cacciatori totali.

Art. 2

Detratto il numero dei cacciatori residenti nei ri spettivi ambiti territoriali di caccia, il numero massimo dei cacciatori provenienti dagli altri ambiti regionali ammissibili da parte delle Ripartizioni faunistico-venatorie nonché il numero massimo dei cacciatori provenienti da altre regioni che attuino il principio di reciprocità, ammissibili da parte di questo Assessorato nell'ambito della riserva del 10%, risulta il seguente:
      N. cacciatori extra N. cacciatori extra 
  A.T.C. A.T.C. ammissibili regionali ammissibili 
      dalle RR.FF.VV. dall'Assessorato 
  AG 1.838 204 
  CL 1.149 128 
  CT 9
  EN 3.467 385 
  ME 410 46 
  PA 1.180 131 
  RG 1.349 150 
  SR 141 15 
  TP 88 10 

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 30 aprile 1998.
  CUFFARO 

(98.25.1312)
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ASSESSORATO
DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO,
DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA


DECRETO 1 giugno 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della cantina sociale Alicia, con sede in Salemi, e nomina dei commissari liquidatori.
L'ASSESSORE
PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO,
L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;
Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;
Vista la sentenza depositata in data 17 febbraio 1998, con la quale il tribunale di Marsala ha dichiarato lo stato di insolvenza della cantina sociale Alicia con sede in Salemi (TP);
Visto l'art. 195 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, in virtù del quale, per effetto dell'intervenuto ac certamento giudiziario dello stato di insolvenza, deve es sere disposta la liquidazione coatta amministrativa della società;
Considerato che il sodalizio risulta aderente alla Lega regionale cooperative per cui deve farsi luogo alla riserva di cui all'art. 9 legge n. 400/75;
Vista la nota n. prot. P 98/87 del 23 marzo 1998, con la quale la suddetta associazione ha segnalato la terna di nominativi per la nomina del commissario liquidatore della cooperativa sopra citata;
Visto l'elenco regionale dei commissari liquidatori di società cooperative e loro consorzi operanti in Sicilia;
Visto l'art. 198, 2° comma, L.F.;

Decreta:


Art. 1

La cantina sociale Alicia, con sede in Salemi (TP), costituita l'1 giugno 1969 con atto omologato dal tribunale di Marsala in data 8 luglio 1969, iscritta al n. 377 del registro società e nel registro prefettizio alla sezione agricola con D.P. n. 42449 del 25 ottobre 1969, ric. B.U.S.C. n. 518 del 21 agosto 1969, è sciolta e messa in liquidazione coatta amministrativa.

Art. 2

Il dott. Scarcella Girolamo, nato a Erice il 26 marzo 1945 e residente in Trapani, via Marinella n. 9, il dott. Cudia Pasquale, nato a Marsala il 23 ottobre 1944 ed ivi residente in via E. Alagna n. 114 e il dott. Vita Gaetano, nato a Campofranco (CL) il 15 luglio 1960 e residente in Marsala, contrada Terrenove n. 56, sono nominati, dalla data di notifica del presente decreto, commissari liquidatori della cooperativa di cui all'articolo precedente, con il compito di curare tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessa dal registro delle società.

Art. 3

Il compenso spettante ai commissari liquidatori per l'attività svolta sarà determinato in base ai criteri indicati nel decreto del Ministero del lavoro 28 gennaio 1992.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 1 giugno 1998.
  BENINATI 

(98.25.1275)
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DECRETO 11 giugno 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della società cooperativa Mercury a r.l., con sede in Sclafani Bagni, e nomina del commissaro liquidatore.
L'ASSESSORE
PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO,
L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;
Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;
Vista l'istanza del 16 settembre 1996, presentata dal presidente del consiglio di amministrazione della cooperativa Mercury a r.l., con sede in Sclafani Bagni (PA) con cui si chiede, a nome dello stesso consiglio e del collegio dei sindaci, di sottoporre detta cooperativa alla procedura della liquidazione coatta amministrativa a norma dell'art. 2544 del codice civile;
Visto il verbale n. 2325 del 29 gennaio 1998, con cui la Commissione regionale cooperazione proponeva di sottoporre la cooperativa Mercury ad una ispezione straordinaria al fine di acquisire elementi aggiornati sulla coesione societaria;
Ritenuto di non dovere condividere il parere della C.R.C. essendo ormai il sodalizio in questione inattivo sia dal punto di vista economico che amministrativo da circa tre anni, circostanze queste, che denotano l'impossibilità della cooperativa Mercury di raggiungere gli scopi sociali per cui deve essere applicata alla fattispecie la previsione specifica dello scioglimento previsto dal l'art. 2544 del codice civile;
Vista la nota di prot. n. 811 del 10 aprile 1998, trasmessa dalla Confcooperative Sicilia, unione regionale, con cui si segnala la terna prevista dall'art. 9, 1 comma, legge n. 400/75;

Decreta:


Art. 1

La cooperativa a.r.l. Mercury, con sede in Sclafani Bagni, rione S. Antonio, costituita il 24 aprile 1980 con atto omologato dal tribunale di Termini Imerese il 29 maggio 1980, iscritta al n. 1409 registro di società (ricevuta B.U.S.A. n. 3914 del 28 novembre 1980) e nel registro prefettizio delle cooperative (sezione cooperazione mista) con D.P. n. 3001 del 31 gennaio 1981, è sciolta e messa in liquidazione coatta amministrativa.

Art. 2

Il consulente del lavoro Alessi Antonino, nato a Palermo il 30 settembre 1966 ed ivi residente in via Generale Domenico Chinnici n. 14, è nominato, dalla data di notifica del presente decreto, commissario liquidatore della cooperativa di cui all'articolo precedente, con il compito di curare tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessa dal registro delle società.

Art. 3

Il compenso spettante al commissario liquidatore per l'attività svolta sarà determinato in base ai criteri indicati nel decreto del Ministero del lavoro 28 gennaio 1992.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 11 giugno 1998.
  BENINATI 

(98.25.1310)
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DECRETO 11 giugno 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa agricola Primavera Sud, con sede in Marsala, e nomina dei commissari liquidatori.
L'ASSESSORE
PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO,
L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;
Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;
Vista la sentenza n. 81/94 dell'11 aprile 1994, con la quale il tribunale civile di Marsala, ufficio fallimenti, dopo aver accertato "l'evidente stato di insolvenza" della cooperativa agricola Primavera Sud, con sede in Marsala, avente una esposizione debitoria di L. 850 milioni alla quale non era in grado di far fronte, dichiarava, visti gli artt. 1, 5, 16 e seguenti D.P.R. 16 marzo 1942, n. 267, il fallimento di detta società, esercente l'attività di produzione ortoflorofrutticola in serre;
Vista la sentenza n. 153/97 del 7 aprile 1997, deposi tata il 22 aprile 1997 e registrata il 5 febbraio 1998, con la quale il tribunale di Marsala, sezione civile, ha revocato il fallimento di cui sopra in quanto l'attività economica già svolta dalla sopra menzionata cooperativa, nonostante l'utilizzazione di strutture serricole ed impianti tecnologici di notevoli dimensioni, doveva ritenersi compresa nell'ambito della "coltivazione del fondo" connotante – ai sensi dell'art. 2135 del codice civile – l'impresa agricola; e doveva, per tale ragione, ritenersi non assoggettabile alla dichiarazione di fallimento;
Ritenuto, pertanto, di dovere procedere, ai sensi dell'art. 2540 del codice civile, allo scioglimento ed alla messa in liquidazione coatta amministrativa del sodalizio più volte citato;
Visto l'elenco regionale dei commissari liquidatori di società cooperative e loro consorzi operanti in Sicilia;

Decreta:


Art. 1

La cooperativa agricola Primavera Sud, con sede in Marsala, costituita il 30 dicembre 1974 con atto omologato dal tribunale di Marsala in data 27 gennaio 1975, iscritta al n. 784 del registro società e nel registro prefettizio alla sezione agricola con D.P. n. 4435 del
12 giugno 1975, ric. B.U.S.C. n. 826 del 27 febbraio 1975, è sciolta e messa in liquidazione coatta amministrativa.

Art. 2

La dott.ssa Pellicanò Francesca, nata a Messina il 4 giugno 1945 ed ivi residente in via Pietro Longo, isolato 360, pal. D, il dott. Vita Gaetano, nato a Campofranco (CL) il 15 luglio 1960 e residente in Marsala, contrada Terrenove n. 56 e l'avv. Chinnici Daniela, nata a Palermo il 25 marzo 1969 ed ivi residente in via G. Pernice n. 3, sono nominati, dalla data di notifica del presente decreto, commissari liquidatori della cooperativa di cui all'articolo precedente, con il compito di curare tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessa dal registro delle società.

Art. 3

Il compenso spettante ai commissari liquidatori per l'attività svolta sarà determinato in base ai criteri indicati nel decreto del Ministero del lavoro 28 gennaio 1992.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 11 giugno 1998.
  BENINATI 

(98.25.1309)
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ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI


DECRETO 18 maggio 1998.
Programma operativo plurifondo Sicilia (P.O.P.) 1994/99 Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 2ª fase - Misura 3.1 - Interventi finalizzati all'approvvigionamento idrico - Graduatorie.
L'ASSESSORE PER I LAVORI PUBBLICI

Viste le leggi regionali 31 marzo 1972, n. 19; 29 aprile 1985, n. 21; 27 febbraio 1992, n. 2; 12 gennaio 1993, n. 10; 6 settembre 1993, n. 25 e successive modifiche ed integrazioni e l'art. 10 della legge regionale 30 marzo 1998, n. 5;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Visti i regolamenti C.E.E. nn. 2052/88, 4253/88, 4254/88, 4255/88, 4256/88 e loro successive modificazioni;
Vista la legge regionale 8 maggio 1998, n. 7;
Vista la decisione C (95) 21294 del 28 settembre 1995 relativa all'approvazione del P.O.P. Sicilia 1994/99;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 519 del 7 dicembre 1995, approvata con decreto presidenziale n. 459 del 31 dicembre 1995, registrato alla Corte dei conti il 13 febbraio 1996 reg. 1, fg. 69, relativa all'approvazione del Programma operativo plurifondo Sicilia 1994/99;
Viste le norme di attuazione del P.O.P. Sicilia 1994/99 riportate nella parte V del programma pubblicato nel supplemento ordinario n. 1 alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 3 del 13 gennaio 1996;
Vista la delibera CIPE 20 novembre 1995, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 35 del 12 febbraio 1996, con la quale viene tra l'altro disposta la quota pubblica di cofinanziamento nazionale, per il triennio 1994/99;
Visto il decreto presidenziale n. 245 del 3 ottobre 1996, registrato alla Corte dei conti il 20 dicembre 1996, reg. 1, fg. 349, con il quale è stato esternato il programma di finanziamento 1ª fase, del Programma operativo plurifondo 1994/99, relativo alla delibera della Giunta regionale n. 324 del 13 settembre 1996;
Considerato che di tale programma questo Assessorato è interessato per la Misura 3.1, riguardante gli interventi finalizzati all'approvvigionamento idrico, come da circolare 13 dicembre 1995, n. 83, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 64 del 16 dicembre 1995 e da programma pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 3 del 13 gennaio 1996, per l'utilizzo del 30% delle risorse assegnate pari a 120 milioni di ECU;
Visto il decreto presidenziale n. 388 del 20 novembre 1997, registrato alla Corte dei conti il 18 dicembre 1997, reg. 2, fg. 137, con il quale è stato esternato per il P.O.P. Sicilia 1994/99, 1ª fase - Misura 3.1, il provvedimento di utilizzazione di una ulteriore quota del 10% delle risorse assegnate, adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 437 del 18 novembre 1997;
Visto il proprio decreto del 7 maggio 1997, registrato alla Corte dei conti il 2 giugno 1997, reg. 1, fg. 37, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 37 del 19 luglio 1997, con il quale è stata approvata la circolare con le sue schede tecniche (la prima per gli acquedotti esterni di interesse sovracomunale e la seconda per le reti idriche interne) allegata al decreto stesso, riguardante l'attivazione della 2ª fase della Misura 3.1 in argomento per l'utilizzazione del 60% delle risorse complessive di L. 120.000.000 di E.C.U., circolare sulla quale avevano già espresso parere positivo sia il Comitato di sorveglianza nella seduta del 12 dicembre 1996, che la commissione per l'esame delle questioni concernenti l'attività della Comunità europea dell'Assemblea regionale siciliana nel mese di marzo 1997;
Visto l'avviso di questo Assessorato, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della regione siciliana n. 40 del 2 agosto 1997, con il quale è stato fissato il termine ultimo per la presentazione delle istanze e dei progetti relativi;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 268 del 2 luglio 1997, esternata con decreto presidenziale n. 219 del 7 luglio 1997, registrato alla Corte dei conti il 18 luglio 1997 reg. 1, fg. 354, con la quale è stata approvata la semplificazione delle procedure di selezione e di finanziamento nell'ambito delle misure del F.E.S.R. e del P.O.P. Sicilia 1994/99;
Considerato che la disponibilità finanziaria per la seconda fase del POP 1994/99 per la Misura 3.1, pari a complessivi 72.000.000 di ECU, dopo essere stata ripartita con il criterio proporzionale, ratificato dal Comitato di sorveglianza nella riunione 9 luglio 1997, e tenuto conto di un valore di ECU pari a L. 1.985,435 è risultata, per le reti idriche interne di L. 117.333.815.000 e di lire 25.585.134.000 per gli acquedotti esterni sovracomunali;
Viste le graduatorie dei progetti ammissibili predisposte da questo Assessorato, sulla scorta delle istanze e dei progetti pervenuti entro la data dell'1 settembre 1997, conformi ai requisiti richiesti con la suddetta circolare allegata al proprio decreto n. 615/18° del 7 maggio 1997, per la misura 3.1 P.O.P. Sicilia 1994/99 2ª  fase e per le tipologie di interventi in essa previsti e più precisamente:
1)  interventi riguardanti la ristrutturazione, il completamento delle reti idriche interne, compreso l'ammodernamento con impianti computerizzati, la costruzione di opere nuove a miglioramento delle reti idriche interne, proposti dalle amministrazioni comunali, graduatorie distinte sotto la lettera A (priorità 1) per le opere rientranti nella disponibilità finanziaria e sotto la lettera C (priorità 2) per le altre opere ammissibili;
2)  interventi riguardanti l'ammodernamento, la ristrutturazione ed il potenziamento di opere di captazione, di adduzione e di distribuzione di acquedotti esterni, di interesse sovracomunale proposti da enti o da consorzi di comuni, graduatorie distinte sotto la lettera B (priorità 1) per le opere rientranti nella disponibilità finanziaria assegnata e sotto la lettera D (priorità 2) per le altre opere ammissibili;
Visto il decreto presidenziale n. 425 del 18 dicembre 1997, registrato alla Ragioneria centrale per la Presidenza della Regione al n. 11210 del 31 dicembre 1997, con il quale è stata nominata la commissione tecnica interassessoriale per i progetti F.E.S.R.;
Tenuto conto che la suddetta commissione tecnica interassessoriale nella seduta del 29 aprile 1998 ha espresso parere positivo all'approvazione della scheda per gli adempimenti di cui al D.P.Reg. n. 425/97, contenente le graduatorie avanti descritte, relativa alla misura 3.1, interventi finalizzati all'approvvigionamento idrico, come da comunicazione n. 1269 gruppo C.E.E. della Presidenza della Regione, Direzione rapporti extraregionali, di pari data;
Ritenuto, in conformità a quanto previsto nella procedura semplificata per la selezione e finanziamento dei progetti nell'ambito delle misure F.E.S.R. e P.O.P. Sicilia 1994/99, di dover provvedere alla approvazione delle suddette graduatorie relative alla Misura 3.1 - 2ª fase del POP Sicilia 1994/99;
Ritenuto, prima di chiedere la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana di dover sottoporre il presente provvedimento e le allegate graduatorie, che ne fanno parte integrante, al controllo preventivo della Corte dei conti ai sensi dell'art. 3, comma 1°, della legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Considerato di dover provvedere, in applicazione della normativa prevista nella legge regionale 30 aprile 1991, n. 10, per i progetti ritenuti non ammissibili e non inseriti nelle anzidette graduatorie A, B, C e D, a comunicare e motivare l'esclusione agli enti richiedenti;
Ritenuto di poter utilizzare le graduatorie C dei progetti di reti idriche interne e D dei progetti di acquedotti esterni sovracomunali, immediatamente cantierabili (priorità 2), ma non rientranti nelle attuali disponibilità finanziarie assegnate alla Misura 3.1 del P.O.P. Sicilia 1994/99, 2ª  fase, in caso di rimodulazione ed integrazione finanziaria della Misura 3.1 stessa;
Ritenuto di riservarsi, altresì, la possibilità di utilizzare i progetti ritenuti immediatamente cantierabili di cui alle graduatorie C e D (priorità 2) secondo l'ordine progressivo nelle stesse stabilito per sostituire quei progetti delle graduatorie A e B (priorità 1), per i quali non si è pervenuti alla stipula del contratto d'appalto entro sei mesi dalla data di notifica del decreto di finanziamento;
Ai sensi della legge e del regolamento sulla contabilità generale dello Stato;

Decreta:


Art. 1

Per i motivi di cui in narrativa, sono approvate le allegate graduatorie "A" dei progetti delle reti idriche interne e "B" dei progetti di acquedotti esterni sovracomunali, ritenuti immediatamente finanziabili (priorità 1) con le risorse finanziarie assegnate alla Misura 3.1 "Interventi finalizzati all'approvvigionamento idrico" del POP Sicilia 1994/99 2ª fase, 72.000.000 di ECU, pari al 60% della complessiva somma di 120.000.000 di ECU.
Sono, altresì, approvate le allegate graduatorie "C" dei progetti di reti idriche interne e "D" dei progetti di acquedotti esterni sovracomunali, immediatamente cantierabili (priorità 2), ma non rientranti nelle attuali disponibilità finanziarie assegnate alla misura 3.1 del POP Sicilia 1994/99, 2ª fase, graduatorie che saranno utilizzate secondo l'ordine progressivo nelle stesse previste, in caso di rimodulazione ed integrazione finanziaria della Misura 3.1.

Art. 2

L'onere relativo al finanziamento dei progetti inseriti nelle suddette graduatorie "A" e "B", pari a 72.000.000 di ECU, trova copertura finanziaria nella scheda tecnica di Misura 3.1 del P.O.P. Sicilia 1994/99, approvata con la decisione C (95) 21294 del 28 settembre 1995 e nei corrispondenti capitoli 69936, 69937, 69938 del bilancio pluriennale della Regione siciliana per il triennio 1997/99.

Art. 3

In applicazione della normativa prevista dalla legge regionale 30 aprile 1991, n. 10 agli enti richiedenti, per i progetti ritenuti non ammissibili, verrà comunicata e motivata l'esclusione dall'inserimento nelle graduatorie suddette.

Art. 4

E' riservata all'Assessorato regionale dei lavori pubblici la possibilità di utilizzare i progetti ritenuti immediatamente cantierabili di cui alle graduatorie "C" e "D" (priorità 2), secondo l'ordine progressivo nelle stesse stabilito, per sostituire quei progetti delle graduatorie "A" e "B" (priorità 1), per i quali non si è pervenuti alla stipula del contratto d'appalto entro sei mesi dalla data di notifica del decreto di finanziamento.

Art. 5

Per la realizzazione degli interventi previsti nelle suddette graduatorie i rapporti tra l'Amministrazione regionale e gli enti attuatori saranno regolati nel rispetto delle norme di attuazione del P.O.P. Sicilia 1994/99, riportate nella parte V del programma pubblicato nel supplemento ordinario n. 1 alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 3 del 13 gennaio 1996.

Art. 6

Il presente decreto sarà inviato alla Corte dei conti per il controllo preventivo ai sensi dell'art. 3, comma 1°, della legge 14 gennaio 1994, n. 20.

Art. 7

Il presente decreto, a registrazione avvenuta da parte della Corte dei conti, sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, ai sensi del 2° comma dell'art. 19 della legge regionale 12 gennaio 1993, n. 10.
Palermo, 18 maggio 1998.
  MANZULLO 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 19 giugno 1998.
Reg. n. 1, Assessorato dei lavori pubblici, fg. n. 26.

Allegato 1
PROGRAMMA OPERATIVO PLURIFONDO (P.O.P.)
SICILIA 1994/99, 2ª FASE MISURA 3.1
INTERVENTI FINALIZZATI ALL'APPROVVIGIONAMENTO IDRICO

A) Graduatoria dei progetti delle idriche interne - Priorità 1

PROVINCIA DI AGRIGENTO

1)  n. 054 del 29 agosto 1997, comune di Lucca Sicula. Completamento rete idrica con sistema di telecontrollo. Importo lire 1.430.000.000;
2)  n. 037/189 del 27 agosto 1997, comune di San Giovanni Gemini. Progetto generale della rete idrica interna del comune di San Giovanni Gemini, 2ª stralcio funzionale. Importo lire 6.137.000.000;
3)  n. 155 del 2 settembre 1997, comune di San Biagio Platani. Progetto di automazione della rete idrica e rifacimento tratti obsoleti. Importo L. 4.763.700.000;
4)  n. 087 dell'1 settembre 1997, comune di Bivona. Costruzione rete idrica interna, 2° lotto. Importo L. 5.000.000.000.

PROVINCIA DI CALTANISSETTA

1)  n. 006/198 dell'8 agosto 1997, comune di Vallelunga Pratameno. Lavori di completamento ed automazione, telecomando e rilevamento dati dell'intera rete idrica urbana. Importo L. 4.309.896.000;
2)  n. 127 dell'1 settembre 1997, comune di Milena. Progetto per il potenziamento ed adeguamento della rete idrica. Importo lire 4.000.000.000;

PROVINCIA DI CATANIA

1)  n. 152 dell'1 settembre 1997, comune di Mirabella Imbaccari. Lavori della rete idrica capillare del centro urbano. Importo L. 2.490.000.000;
2)  n. 180 del 4 settembre 1997, comune di Castel di Judica. Ristrutturazione rete idrica frazione Cinquemani. Importo lire 618.000.000;
3)  n. 010 dell'11 agosto 1997, comune di Milo. Progetto della rete idrica interna comunale, 2° stralcio. Importo L. 3.630.000.000.

PROVINCIA DI PALERMO

1)  n. 050/bis del 28 agosto 1997, comune di Altofonte. Rifacimento della rete idrica comunale, rete idrica interna - 1° stralcio. Importo L. 3.450.000.000;
2)  n. 132 dell'1 settembre 1997, comune di Baucina. Lavori di completamento della rete idrica. Importo L. 156.000.000;
3)  n. 004 dell'8 agosto 1997, comune di Cerda. Rifacimento e potenziamento rete idrica interna e collegamento con condotta di ritorno dai serbatoi n. 2 e 3. Importo L. 5.486.759.000;
4)  n. 059 del 29 agosto 1997, comune di Ficarazzi. Realizzazione della rete idrica interna. Lavori di completamento maglie A e B, 2° lotto. Importo L. 8.000.000.000;
5)  n. 020 del 19 agosto 1997, comune di Gangi. Rifacimento rete idrica all'interno di un lotto dell'abitato comunale. Importo lire 5.019.460.000;
6)  n. 003 dell'8 agosto 1997; comune di Isola delle Femmine. Lavori di potenziamento e rifacimento rete idrica principale. Importo L. 2.390.000.000;
7)  n. 136 dell'1 settembre 1997, comune di Palazzo Adriano. Lavori di completamento della rete idrica interna. Importo lire 6.900.000.000;
8)  n. 031 del 26 agosto 1997, comune di Scillato. Progetto generale rete idrica interna, 1° stralcio. Importo L. 2.705.000.000.

PROVINCIA DI MESSINA

1)  n. 074 del 29 agosto 1997, comune di Letojanni. Ampliamento serbatoi comunali e relativa strada di accesso. Importo lire 1.760.000.000;
2)  n. 113 dell'1 settembre 1997, comune di Mongiuffi Melia. Lavori della rete idrica interna degli abitati di Mongiuffi e di Melia. Importo L. 4.400.000.000;
3)  n. 073 del 29 agosto 1997, comune di Tortorici. Potenziamento e rinnovamento rete idrica centro urbano. Importo lire 780.000.000;
4)  069 del 29 agosto 1997, comune di Gallodoro. Ammodernamento rete idrica. Rifacimento centro abitato. Importo lire 4.380.000.000;
5)  n. 070 del 29 agosto 1997, comune di Sant'Alessio Siculo. Sistemazione rete idrica interna centro urbano e nuclei abitati. Importo L. 9.200.000.000;
6)  n. 101 dell'1 settembre 1997, comune di Sant'Angelo di Brolo. Progetto di rifacimento e potenziamento acquedotto comunale, 1° stralcio. Rete Idrica. Importo L. 4.995.000.000;
7)  n. 016 del 13 agosto 1997, comune di Montalbano Elicona; Ristrutturazione e completamento rete idrica frazioni Braidi, S. Maria, S. Barbara. Importo L. 2.700.000.000;
8) n. 174 del 4 settembre 1997, comune di Malfa. Completamento rete idrica interna al centro urbano. Importo L. 3.100.000.000;

PROVINCIA DI RAGUSA

1)  n. 47 del 28 agosto 1997, comune di Santa Croce Camerina. Rifacimento rete idrica interna quartieri Fontana, Mazzarelli, Belpiano. Importo L. 4.962.000.000;

PROVINCIA DI SIRACUSA

1)  n. 188/228, dell'8 settembre 1997, comune di Palazzolo Acreide. Rifacimento rete idrica comunale. Importo L. 3.850.000.000;

PROVINCIA DI TRAPANI

1)  n. 058 del 29 agosto 1997, comune di Custonaci. Razionalizzazione ed automazione del sistema idrico cittadino. Importo L. 4.719.000.000.
2)  n. 043 del 28 agosto 1997, comune di Petrosino. Lavori di costruzione dell'acquedotto comunale. Rete di distribuzione 1°
stralcio. Importo L. 6.002.000.000.
Sommano L. 117.333.815.000.
B) Graduatoria dei progetti di acquedotti esterni sovracomunali - Priorità 1

PROVINCIA DI AGRIGENTO

1)  n. 024 del 19 agosto 1997, ente: Consorzio per la bonifica delle Valli del Platani e del Tumarrano ora Consorzio di bonifica 3 - Agrigento. lavori di potenziamento ed automazione della rete acquedottistica consortile - Distretto nord- est. Territori di Cammarata (AG), Castronovo di Sicilia (PA), Valledolmo (PA) e Vallelunga (CL). Importo L. 25.585.134.000.
Importo graduatoria A  L. 117.333.815.000 
Importo graduatoria B  » 25.585.134.000 
Totale  L. 142.918.949.000 


Allegato 2
PROGRAMMA OPERATIVO PLURIFONDO (P.O.P.)
SICILIA 1994/99, 2ª FASE MISURA 3.1
INTERVENTI FINALIZZATI ALL'APPROVVIGIONAMENTO IDRICO

C) Graduatoria dei progetti delle idriche interne - Priorità 2
1)  n. 106 dell'1 settembre 1997, provincia di Messina, comune di Furnari. Lavori di potenziamento e ristrutturazione rete idrica interna nella frazione di Furnari. Importo L. 9.839.000.000;
2)  n. 111 dell'1 settembre 1997, provincia di Messina, comune di San Salvatore di Fitalia. Completamento, potenziamento e revisione rete idrica interna. Importo L. 2.106.040.000;
3)  n. 071 del 29 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Santa Teresa Riva. Completamento della rete idrica del centro - Rete minore di distribuzione. Importo L. 4.960.000.000;
4)  n. 194 del 9 settembre 1997, provincia di Agrigento, comune di Alessandria della Rocca. Costruzione opere di urbanizzazione primaria in zona di espansione - Rete idrica, 2° stralcio. Importo L. 4.900.000.000;
5)  n. 026 del 20 agosto 1997, provincia di Palermo, comune di Caccamo. Progetto generale rete idrica interna, 2° stralcio. Importo L. 3.084.500.000;
6)  n. 049/bis del 28 agosto 1997, provincia di Trapani, comune di Castelvetrano. Progetto del potenziamento ed ampliamento della rete idrica di Marinella di Selinunte, 1° stralcio funzionale aggiornato. Importo L. 5.680.000.000;
7)  n. 072 del 29 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Caronia. Rete idrica di distribuzione comunale. Importo lire 6.000.000.000;
8)  n. 056 del 29 agosto 1997, provincia di Enna, comune di Troina. Lavori di realizzazione della rete di distribuzione idrica, 2° stralcio. Importo L. 3.900.000.000;
9)  n. 179 del 4 settembre 1997, provincia di Catania, comune di Castel di Judica. Ristrutturazione rete idrica interna frazione Carrubbo. Importo L. 776.000.000;
10)  n. 181 del 4 settembre 1997, provincia di Catania, comune di Castel di Judica. Ristrutturazione rete idrica frazione Franchetto. Importo L. 785.000.000;
11)  n. 182 del 4 settembre 1997, provincia di Catania, comune di Castel di Judica. Ristrutturazione rete idrica frazione Giumarra. Importo L. 1.068.000.000;
12)  n. 183 del 4 settembre 1997, provincia di Catania, comune di Castel di Judica. Ristrutturazione rete idrica Castel di Judica centro-ovest. Importo L. 1.080.000.000;
13)  n. 184 del 4 settembre 1997, provincia di Catania, comune di Castel di Judica. Ristrutturazione rete idrica Castel di Judica centro-est. Importo L. 673.000.000;
14)  n. 151 dell'1 settembre 1997, provincia di Catania, comune di San Michele di Ganzaria. Completamento, potenziamento e telecontrollo rete idrica del comune. Importo L. 4.340.000.000;
15)  n. 029 del 22 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Ristrutturazione rete idrica interna. Completamento zone del centro. Importo L. 4.980.000.000;
16)  n. 030 del 22 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Ristrutturazione rete idrica interna zona di Pozzo di Gotto. Importo L. 3.450.000.000;
17)  n. 025 del 19 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Caprileone. Progetto dei lavori di rifacimento dell'acquedotto interno. Importo L. 5.500.000.000;
18)  n. 108 dell'1 settembre 1997, provincia di Messina, comune di Caprileone. Potenziamento acquedotto per risolvere il grave problema dovuto alla siccità, 2° lotto. Importo L. 178.000.000;
19)  n. 007 dell'8 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Castel di Lucio. Progetto di rifacimento rete idrica interna. Importo L. 1.128.000.000;
20)  n. 094 dell'1 settembre 1997, provincia di Agrigento, comune di Montallegro. Progetto per la costruzione della nuova rete idrica. Importo L. 11.600.000.000;
21)  n. 124 dell'1 settembre 1997, provincia di Caltanissetta, comune di Acquaviva Platani. Lavori per l'ammodernamento della rete idrica. Importo L. 6.400.000.000;
22)  n. 178 del 26 agosto 1997, provincia di Caltanissetta, comune di Mussomeli. Lavori di rifacimento della rete idrica con automazione, 2° stralcio di completamento, 1° lotto. Importo L. 5.879.500.000;
23)  n. 085 dell'1 settembre 1997, provincia di Agrigento, comune di Santa Elisabetta. progetto per la ristrutturazione ed ammodernamento della rete idrica interna, 2° stralcio. Importo L. 3.760.000.000;
24)  n. 014 del 13 agosto 1997, provincia di Palermo, comune di Bagheria. Progetto per la sistemazione ed il completamento della rete idrica interna, 5° lotto. Importo L. 2.420.000.000;
25)  n. 60 del 29 agosto 1997, provincia di Palermo, comune di Capaci. Ristrutturazione rete idrica di distribuzione, 3° stralcio. Importo L. 8.022.000.000;
26)  n. 169 dell'1 settembre 1997, provincia di Palermo, comune di Geraci Siculo. Progetto di ristrutturazione, ampliamento e telecontrollo della rete idrica comunale. Importo L. 3.235.000.000;
27)  n. 097 dell'1 settembre 1997, provincia di Siracusa, comune di Canicattini Bagni. Lavori per il rifacimento della rete idrica interna. Importo L. 1.593.000.000;
28)  n. 052 del 29 agosto 1997, provincia di Siracusa, comune di Solarino. Ristrutturazione ed ammodernamento con automazione sistema idrico. Importo L. 4.928.800.000;
29)  n. 046 del 28 agosto 1997, provincia di Ragusa, comune di Monterosso Almo. Rifacimento della rete idrica secondaria del quartiere Matrice fino a piazza San Giovanni. Importo L. 1.390.000.000;
30)  n. 044 del 28 agosto 1997, provincia di Trapani, comune di Petrosino. Lavori di costruzione dell'acquedotto comunale. Rete di distribuzione progetto stralcio. Importo L. 5.700.000.000;
31)  n. 126 dell'1 settembre 1997, provincia di Caltanissetta, comune di Niscemi. Progetto di rifacimento e completamento della rete idrica, 4° stralcio. Importo L. 4.330.000.000.
32)  n. 116 dell'1 settembre 1997, provincia di Trapani, comune di Trapani. Lavori di potenziamento e ristrutturazione rete idrica. Importo L. 5.000.000.000;
33)  n. 018 del 18 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Castell'Umberto. Rinnovamento rete idrica zona centro, Morello e Baracche. Importo L. 1.443.756.000;
34)  n. 019 del 18 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Castell'Umberto. Completamento rete di distribuzione idrica borgate Baracche, Morello, Acquamuta, Fontanamorta ed altre. Importo L. 795.000.000;
35)  n. 105 dell'1 settembre 1997, provincia di Messina, comune di Furnari. Lavori di potenziamento e ristrutturazione rete idrica interna nella frazione di Furnari. Importo L. 9.750.000.000;
36)  n. 002 del 7 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Giardini Naxos. Lavori per il completamento della ristrutturazione rete idrica interna. Importo L. 4.400.000.000;
37)  n. 034 del 26 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Itala. Lavori di sistemazione, ammodernamento e gestione computerizzata della rete idrica interna. Importo L. 4.700.000.000;
38)  n. 104 dell'1 settembre 1997, provincia di Messina, comune di Limina. Lavori di ristrutturazione rete idrica interna con telecontrollo. Importo L. 2.900.000.000;
39)  n. 050 del 28 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Mojo Alcantara. Completamento della rete idrica interna, 3° stralcio. Importo L. 649.600.000;
40)  n. 122 dell'1 settembre 1997, provincia di Caltanissetta, comune di San Cataldo. Progetto di completamento ed automazione della rete idrica di San Cataldo, 2° stralcio (redatto dall'ufficio del Genio civile di Caltanissetta). Importo L. 3.300.000.000;
41)  n. 193 del 9 settembre 1997, provincia di Agrigento, comune di Cattolica Eraclea. Costruzione serbatoio idrico potabile, 2° lotto. Importo L. 2.700.000.000;
42)  n. 051 del 28 agosto 1997, provincia di Messina, comune di Sant'Angelo di Brolo. Lavori di completamento rete idrica del centro, 2° lotto. Importo L. 1.600.000.000;
43)  n. 032 del 26 agosto 1997, provincia di Caltanissetta, comune di Mussomeli. Lavori di rifacimento della rete idrica con automazione, 2° stralcio di completamento. Importo L. 13.511.630.000;
44)  n. 117 dell'1 settembre 1997, provincia di Enna, comune di Gagliano Castelferrato. Ampliamento e potenziamento della rete idrica interna, 2° lotto. Importo L. 4.400.000.000.
45)  n. 015 del 13 agosto 1997, provincia di Palermo, comune di Bagheria. Progetto per il rifacimento del serbatoio idrico della frazione Aspa, 4° lotto. Importo L. 1.370.000.000;
46)  n. 064 del 29 agosto 1997, provincia di Ragusa, comune di Giarratana. Rifacimento della rete idrica interna del centro urbano e delle zone limitrofe. Importo L. 4.000.000.000;
47)  n. 095/172 dell'1 settembre 1997, provincia di Siracusa, comune di Sortino. Rete di distribuzione idrica interna, 3° stralcio. Importo L. 1.546.017.780;
48)  n. 005 dell'8 agosto 1997, provincia di Palermo, comune di Isola delle Femmine. Lavori di costruzione della rete idrica zona torre. Importo L. 1.275.000.000;
49)  n. 048/211 del 28 agosto 1997, provincia di Catania, comune di Fiumefreddo di Sicilia. Approvvigionamento idrico per la realizzazione rete idrica e dei serbatoi di accumulo a servizio del centro urbano, delle frazioni e di tutto il perimetro cittadino. Rifacimento rete idrica interna, 3° stralcio. Importo L. 8.310.000.000.
Sommano L. 195.336.843.780.
D)  Graduatoria dei progetti di acquedotti esterni sovracomunali - Priorità 2
1)  n. 143 dell'1 settembre 1997, provincia di Catania, ente: S.I.D.R.A. - Catania. Lavori per la razionalizzazione ed il consolidamento opere di emungimento, 1° stralcio. Importo L. 27.650.000.000;
2)  n. 145 dell'1 settembre 1997, provincia di Catania, ente: S.I.D.R.A. - Catania. Lavori per la trasformazione dell'esistente canale potabile in muratura condotte forzate nel tratto compreso tra lo sbocco variante galleria Tavolone e lo sbocco Turchio. Importo L. 4.800.000.000;
3)  n. 201 del 9 settembre 1997, provincia di Catania, ente: Consorzio acquedotto etneo. Condotta sussidiaria Ciapparazzo tratto Pedara - Adrano - Ragalna, 2° lotto. Importo L. 9.000.000.000.
Sommano L. 41.450.000.000.
Importo graduatoria C  L. 195.336.843.780 
Importo graduatoria D  » 41.450.000.000 
Totale  L. 236.786.843.780 

(98.30.1577)
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ASSESSORATO DELLA SANITA'


DECRETO 22 aprile 1998.
Criteri per il decentramento delle farmacie. Procedure di cui al comma 1, art. 5, della legge n. 362/91.
L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge n. 475/68;
Visto il D.P.R. n. 1275/71;
Vista la legge n. 833/78;
Vista la legge n. 362/91;
Viste le leggi regionali nn. 30/93, 33/94 e relativi decreti attuativi;
Vista la legge regionale n. 10/91;
Vista la legge n. 20/94;
Visto il comma 1 dell'art. 5 della legge n. 362/91, che prevede che le regioni, sentiti il comune e l'Azienda unità sanitaria locale competenti per territorio, in sede di revisione della pianta organica delle farmacie, quando risultino intervenuti mutamenti nella distribuzione della popolazione, anche senza sostanziali variazioni del numero complessivo degli abitanti, provvedono alla nuova determinazione delle circoscrizioni delle sedi farmaceutiche;
Visto il comma 2 dell'art. 1 del D.P.R. n. 1275/71, che prevede che per intervenute esigenze dell'assistenza farmaceutica determinate da spostamenti avvenuti nella popolazione e dalle modificazioni topografiche, possono essere riviste le circoscrizioni delle sedi farmaceutiche e conseguentemente modificare l'assegnazione ad esse delle farmacie;
Considerato di dovere, in primo luogo, assicurare l'assistenza farmaceutica in maniera razionale ed omogenea attraverso una adeguata distribuzione delle farmacie sul territorio comunale, pur nel rispetto dell'attività dei titolari eliminando disagi e disservizi per l'utenza derivanti dalla sussistenza di zone sfornite di servizi farmaceutici a fronte di altre zone in cui insiste un numero di esercizi farmaceutici eccedente il parametro della popolazione stabilito dall'art. 1 della legge n. 362/91;
Considerato che la revisione della pianta organica delle farmacie non preclude all'amministrazione regionale di pianificare, secondo i principi indicati dalla legge, la distribuzione delle sedi farmaceutiche e di delimitarne le relative circoscrizioni, senza pregiudicare il singolo interesse;
Ritenuto di dovere individuare, in sede di revisione della pianta organica, ai fini di cui in narrativa, le zone sfornite di esercizi farmaceutici, per l'assegnazione ad esse di farmacie, rimanendo immutato il numero delle stesse in relazione al numero complessivo degli abitanti residenti nel comune interessato;
Ritenuto di dovere individuare, in sede di revisione della pianta organica, le sedi farmaceutiche cui assegnare una nuova circoscrizione tra quelle che rendono un minor servizio in relazione all'esiguo bacino di utenza;
Ritenuto, altresì, di dovere garantire parità di trattamento alle farmacie potenzialmente interessate all'assegnazione di una nuova zona carente di servizio, opportunamente delimitata;
Ritenuto di dovere individuare nel minore fatturato medio rimborsato dal servizio sanitario nazionale, relativo all'ultimo triennio antecedente quello di emissione del provvedimento di revisione della pianta organica delle farmacie del comune interessato, il criterio indicativo del limitato bacino di utenza rispetto al quorum fissato dalla legge e/o della circostanza che nella zona in cui insiste la farmacia potenzialmente interessata, gli altri esercizi farmaceutici esistenti siano in numero soddisfacente alle esigenze dell'utenza;
Ritenuto, altresì, di dovere individuare nella minore distanza della farmacia cui assegnare una nuova circoscrizione, rispetto alla farmacia più vicina, il criterio indicativo di una disomogenea e inadeguata distribuzione degli esercizi farmaceutici nell'ambito territoriale ove insiste la farmacia e/o del maggiore disagio per l'utenza nella fruizione del servizio;
Ritenuto di dovere comunicare, ai sensi dell'art. 9 della legge regionale n. 10/91, alle farmacie potenzialmente interessate alla procedura de qua, le zone sfornite di esercizi farmaceutici, ai fini dell'acquisizione dell'eventuale disponibilità ad avere assegnata una di esse, con l'indicazione della preferenza;
Considerato di dover ricorrere alla combinazione dei due criteri per l'individuazione della farmacia cui assegnare una nuova circoscrizione tra quelle che abbiano manifestato la disponibilità ad avere assegnata la medesima zona, preferendo, a parità di punteggio, la farmacia il cui titolare abbia il maggior numero di anni di esercizio nella sede per la quale è stato autorizzato;
Ritenuto di dover adottare i suddetti criteri dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento, anche per l'esperimento delle procedure di cui al comma I, dell'art. 5, della legge n. 362/91, avviate antecedentemente alla pubblicazione del presente decreto ed il cui iter procedurale sia ancora in corso di istruttoria;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, l'Assessorato regionale della sanità, in sede di revisione della pianta organica delle farmacie, espletate le procedure di cui al comma 1, dell'art. 5, della legge n. 362/91, provvede, sussistendone i presupposti, alla nuova rideterminazione delle circoscrizioni delle sedi farmaceutiche.

Art. 2

Ai fini dell'espletamento delle procedure di cui al l'art. 1 del presente decreto, vengono comunicate, ai sensi dell'art. 9 della legge regionale n. 10/91, alle farmacie potenzialmente interessate alla procedura de qua, le zone sfornite di esercizi farmaceutici per l'acquisizione del l'eventuale disponibilità ad avere assegnata una di esse con l'indicazione della preferenza.

Art. 3

In presenza di più preferenze per una stessa zona, viene stabilito un ordine di priorità tra le farmacie che hanno manifestato la propria disponibilità ad avere as segnata la medesima zona sfornita di servizio farmaceutico.

Art. 4

Al fine di stabilire l'ordine di priorità di cui al prece dente art. 3, vengono determinati dei punteggi fissi da at tribuire a ciascuna farmacia sulla base dei seguenti criteri:
a)  fatturato medio annuo calcolato sulla base delle ricette spedite in regime servizio sanitario nazionale nell'ultimo triennio antecedente quello di emissione del provvedimento di revisione della pianta organica delle farmacie del comune interessato, secondo il seguente punteggio, attribuito in proporzione inversa all'entità dei corrispettivi:
—  da    1 a  100 milioni/anno  10  punti 
—  da 101 a  200 milioni/anno  9  punti 
—  da 201 a  300 milioni/anno  8  punti 
—  da 301 a  400 milioni/anno  7  punti 
—  da 401 a  500 milioni/anno  6  punti 
—  da 501 a  600 milioni/anno  5  punti 
—  da 601 a  700 milioni/anno  4  punti 
—  da 701 a  800 milioni/anno  3  punti 
—  da 801 a  900 milioni/anno  2  punti 
—  da 901 a 1.000 milioni/anno  1  punti 
—  oltre 1000 milioni/anno  0  punti 

b)  distanza (in metri) dalla farmacia più vicina, secondo il seguente punteggio attribuito in proporzione inversa alla distanza misurata da soglia a soglia lungo il percorso pedonale più breve (le eccedenze vengono ricondotte per eccesso all'unità di misura):
—  da    1 a  20 metri  10  punti 
—  da  21 a  40 metri  9  punti 
—  da  41 a  60 metri  8  punti 
—  da  61 a  80 metri  7  punti 
—  da  81 a 100 metri  6  punti 
—  da 101 a 120 metri  5  punti 
—  da 121 a 140 metri  4  punti 
—  da 141 a 160 metri  3  punti 
—  da 161 a 180 metri  2  punti 
—  da 181 a 200 metri  1  punti 
—  oltre 200 metri  0  punti 


Art. 5

Acquisite le disponibilità da parte delle farmacie po tenzialmente interessate al procedimento de quo, è attribuita a ciascuna delle farmacie che hanno manifestato la propria preferenza per una stessa zona, il punteggio globale determinato dalla combinazione dei predetti criteri e quindi stabilito tra di esse l'ordine di priorità.
A parità di punteggio prevale, ai fini della priorità, la farmacia il cui titolare abbia il maggior numero di anni di esercizio nella sede per la quale è stato autorizzato.
Con lettera raccomandata con avviso di ricezione viene successivamente comunicato a ciascuna farmacia la nuova circoscrizione assegnata secondo il suddetto ordine di priorità nonché l'invito ad inviare, entro e non oltre 7 giorni dalla ricezione della stessa, accettazione formale della nuova circoscrizione.
La rinunzia, espressa anche nella formula del silenzio-rifiuto, comporterà l'automatica esclusione della farmacia dalla procedura in atto.

Art. 6

In sede di adozione del provvedimento di revisione della pianta organica delle farmacie, vengono formalmente attribuite le nuove circoscrizioni alle sedi farmaceutiche afferenti le farmacie risultate assegnatarie.
Entro e non oltre il termine di 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento di revisione della pianta organica, il farmacista titolare dovrà reperire nella nuova circoscrizione assegnata i locali per l'ubicazione del nuovo esercizio e darne comunicazione all'Azienda unità sanitaria locale competente per territorio e a questo Assessorato regionale per la sanità.
Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per il visto e la conseguente registrazione, giusta l'art. 3 della legge n. 20/94, viene successivamente inviato alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione per esteso ed entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione.
Palermo, 22 aprile 1998.
  LEONTINI 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione siciliana, addì 22 maggio 1998.
Reg. n.1, Assessorato della sanità, fg. n. 21.
(98.25.1278)
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ASSESSORATO
DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 4 giugno 1998.
Autorizzazione del progetto della SNAM S.p.A. per la realizzazione di metanodotti nei comuni di Melilli e Priolo Gargallo.
L'ASSESSORE
PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Viste le leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica ed, in particolare, l'art. 7 della legge regionale 11 aprile 1981, n. 65, modificato dall'art. 6 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15;
Visto l'art. 10 della legge regionale 21 aprile 1995,
n. 40;
Vista la nota Z. Sic183/Bal del 19 gennaio 1996, con la quale la SNAM S.p.A., gruppo realizzazione, ha trasmesso a questo Assessorato, per l'autorizzazione ai sensi dell'art. 7 della legge regionale n. 65/81 e dell'art. 6 della legge regionale n. 15/91, il progetto di massima per la realizzazione dei metanodotti relativi all'allacciamento al comune di Melilli D.N. 100 (4") 75 bar e al comune di Priolo Gargallo D.N. 150 (6") 12 bar, con le caratteristiche precisate nella relazione tecnica, geologica ed ambientale;
Visti gli elaborati trasmessi e consistenti in:
1)  relazione tecnica particolareggiata;
2)  piano generale 1:100.000, dis. LB-3E-81100;
3)  planimetria 1:25.000, dis. LB-6E-81101:
–  allacciamento comune di Melilli;
–  allacciamento comune di Carlentini DN 100 (4") - 75 bar;
–  allacciamento comune di Priolo Gargallo DN 100 (4") - 12 bar;
4)  planimetria 1:10.000 con P.R.G. e ubicazione punti di ripresa fotografica, dis. LB-3D-81102:
–  metanodotto: allacciamento comune di Melilli DN 100 (4");
5)  planimetria 1:10.000 con P.R.G. e ubicazione punti di ripresa fotografica, dis. LB-3D-81104:
–  metanodotto: allacciamento comune di Priolo Gargallo DN 100 (4");
6)  profilo altimetrico metanodotto: allacciamento comune di Melilli, dis. LB-C-81105;
7)  profilo altimetrico metanodotto: allacciamento comune di Priolo Gargallo, dis. LB-C-81107;
8)  carta litologica scala 1:10.000 - metanodotto allacciamento comune di Melilli e legenda;
9)  carta litologica scala 1:10.000 - metanodotto allacciamento comune di Priolo Gargallo e legenda;
10)  distanze di rispetto da fabbricati (pressione = 75 bar), STD allegato A;
11)  distanze di rispetto da fabbricati (pressione = 12 bar), STD allegato A1;
12)  dimensione pista di lavoro, STD allegato B;
13)  sezione tipo di scavo, STD allegato C;
14)  attribuzione tipo di strade cat. C, STD allegato D;
15)  area punto di intercettazione di derivazione semplice P.I.D.S. DN 100 (4") da linea DN 500 (20"), STD allegato E;
16)  area punto di intercettazione con disc. allacciamento P.I.D.A. DN100 (4"), STD allegato F;
17)  gabbionate metalliche, STD allegato G;
18)  segnaletica per gasdotti, STD allegato H;
19)  sistemazione pendii con viminate e fascinate, STD allegato I;
20)  documentazione fotografica, n.2 foto;
Vista la deliberazione del C.C. n. 52 del 19 giugno 1997, con la quale il comune di Priolo Gargallo ha espresso parere favorevole al rispettivo metanodotto, a condizione che all'atto del rilascio dell'autorizzazione venga presentato progetto esecutivo in scala adeguata;
Vista la deliberazione del C.C. n. 42 del 17 luglio 1997, con la quale il comune di Melilli ha espresso parere favorevole al rispettivo metanodotto;
Visto il parere favorevole del Genio civile diSiracusa, prot. n. 2019 dell'8 febbraio 1996, reso ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, con la prescrizione che, prima della progettazione definitiva dell'opera vengono eseguite verifiche di fattibilità sulla base di specifiche indagini in situ per accertare puntualmente le caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni di primo substrato in quanto, nella fattispecie, trova applicazione il punto H (H1, H2, H3) delD.M. 11 marzo 1988; pertanto ogni singolo intervento dovrà essere preventivamente autorizzato ai sensi degli artt. 17 e 18 della legge n. 64/74;
Visto il parere favorevole della Soprintendenza sezione PAU diSiracusa, prot. n. 581 del 19 marzo 1996, reso ai sensi dell'art. 7, legge n. 1497/39 a condizione che a fine lavori vengano ripristinate le eventuali piste di lavoro che saranno aperte all'occorrenza;
Visto il parere prot. n. 247/III del 6 marzo 1996, sez. III, della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali, sezione beni archeologici diSiracusa, reso favorevole con la condizione che, qualora durante lo scavo dovessero affiorare resti di interesse archeologico, sarà cura della SNAM avvisare tempestivamente la sezione archeologica medesima ai fini dell'esercizio della tutela;
Vista la nota prot. n. 3594/P-13741 del 23 marzo 1996, con la quale il comando provinciale vigili del fuoco diSiracusa - ufficio prevenzione, esprime parere favorevole alla realizzazione dell'allacciamento del comune di Priolo Gargallo con il metanodotto D.N. 100 e della realizzazione del punto di allacciamento ed intercettazione;
Vista la nota prot. n. 3593/P-12440 del 23 marzo 1996, con la quale il Comando provinciale vigili del fuoco di Siracusa, ufficio prevenzione, esprime parere favorevole alla realizzazione del metanodotto allacciamento al comune di Melilli D.N. (4") 75 bar, così come modificato nei disegni allegati alle condizioni di cui alla nota n. 170/P del 31 marzo 1989 del medesimo comando VV.FF.;
Vista la relazione prot. n. 185 dell'11 maggio 1998, con la quale il gruppo di lavoro XXIII di questo Assessorato ha espresso ai sensi dell'art. 10 della legge regionale 21 aprile 1995, n. 40, parere favorevole al rilascio della autorizzazione richiesta dalla SNAM ai sensi della normativa di cui sopra, con le prescrizioni sopra descritte, sia dal comune di Priolo Gargallo, che della Soprintendenza, che del Genio civile;
Ritenuto di poter condividere il parere, espresso dal gruppo di lavoro XXIII della D.R.U.;

Decreta:


Art. 1

E' autorizzato, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale 11 aprile 1981, n. 65, così come modificato dall'art. 6 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15, in conformità al parere espresso dal gruppo XXIII/D.R.U. prot. n. 94 del 22 luglio 1996, e con le condizioni poste dal comune di Priolo Gargallo, dalla Soprintendenza sezione PAU e sezione archeologica diSiracusa, dal Genio civile di Siracusa, dal Comando provinciale vigili del fuoco di Siracusa, in premessa riportate, il progetto di massima per la realizzazione dei metanodotti relativi all'allacciamento al comune di Melilli DN 100 (4") 75 bar, e allacciamento al comune di Priolo Gargallo DN 150 (6") 12 bar.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati gli elaborati elencati in premessa che vengono timbrati e vistati da questo Assessorato.

Art. 3

La SNAM ed i comuni di Melilli e di Priolo Gargallo sono onerati, ciascuno per le proprie competenza, degli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 4 giugno 1998.
  LO GIUDICE 

(98.25.1299)
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DECRETO 5 giugno 1998.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Partanna.
L'ASSESSORE
PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i DD.II. 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Viste tutte le altre leggi nazionali e regionali che regolano la materia urbanistica;
Visto il D.P.R.S. n. 6/A del 13 gennaio 1973, con il quale è stato approvato il piano comprensoriale n. 4, di cui fa parte il comune di Partanna;
Viste le note del comune di Partanna prot. n. 14803 del 26 giugno 1993, prot. n. 28026 del 9 novembre 1995 e prot. n. 3285 del 2 febbraio 1996 con le quali sono stati trasmessi per l'approvazione il piano regolatore generale, il regolamento edilizio adottati dall'A.C. con delibera della commissione straordinaria n. 919 del 29 dicembre 1993 ed i piani particolareggiati, relativi alle prescrizioni esecutive adottati dall'A.C. con deliberazione della commissione straordinaria n. 592 del 20 aprile 1994;
Vista la delibera della commissione straordinaria n. 919 del 29 dicembre 1993, di adozione del piano regolatore generale e regolamento edilizio, vistata favorevolmente dal CO.RE.CO. diTrapani nella seduta del 18 gennaio 1994 con decisione 1415 prot. n. 960 del 21 gennaio 1994;
Vista la delibera della commissione straordinaria n. 592 del 20 aprile 1994, di adozione dei piani particolareggiati relativi alle prescrizioni esecutive del piano regolatore generale, vistata favorevolmente dal CO.RE.CO. di Trapani nella seduta del 21 giugno 1994, con decisione prot. n. 11112 del 23 giugno 1994;
Visti gli elaborati progettuali riguardanti il piano di che trattasi;
Visti gli atti relativi alla pubblicazione del P.R.G., prescrizioni esecutive e regolamento edilizio e constatata la regolarità degli stessi;
Rilevato che avverso il suddetto piano sono state presentate n. 85 osservazioni ed opposizioni;
Vista la delibera consiliare n. 53 del 20 dicembre 1994 con la quale il comune di Partanna ha controdedotto alle osservazioni ed opposizioni vistata favorevolmente dal CO.RE.CO. di Trapani con decisione n. 3232/2873 del 2 marzo 1995;
Vista la delibera consiliare del comune di Partanna n. 30 dell'11 maggio 1995, di rettifica della delibera n. 53/94 vistata favorevolmente dal CO.RE.CO. di Trapani con decisione n. 8245 nella seduta dell'8 giugno 1995, prot. n. 8148;
Visto il parere dell'ufficio del Genio civile di Trapani con nota n. 3037 del 18 febbraio 1994;
Vista la dichiarazione dell'U.T.C. e del progettista relativa alla reale situazione delle aree destinate all'uso pubblico;
Visto il voto del consiglio regionale dell'urbanistica n. 499 del 4 giugno 1997 con il quale il P.R.G., le prescrizioni esecutive ed il regolamento edilizio sono stati ritenuti meritevoli di approvazione con lo stralcio, le prescrizioni e le opposizioni contenute nei considerata, voto che in parte si trascrive:
«…Omissis…
Considerato:
A)  che in un contesto particolare come è quello del territorio comunale di Partanna coinvolto in maniera rilevante dalle distruzioni seguite dal sisma del 1968, gli obiettivi principali della pianificazione urbanistica sono quelli di verificare i risultati raggiunti con i piani di ricostruzione.
Appaiono pertanto condivisibili gli obiettivi posti a base del P.R.G. in esame, ed in particolare quelli che tengono a riconnettere le diverse parti del tessuto urbano che a seguito della ricostruzione si sono determinati come parti separate tra loro:
—  procedere al recupero del centro storico e più in generale del centro urbano preesistente al terremoto;
—  riutilizzo delle aree precedentemente adibite a baraccopoli;
— integrazione del territorio comunale con il sistema infastrutturale più ampio;
— integrazione e potenziamento delle aree destinate ad attività produttive.
B)  Dimensionamento
— che i dati discendenti dallo studio demografico appaiono condivisibili alla luce degli ultimi dati Istat disponibili (1994), che vedono una popolazione residente di 11.955 abitanti, e pertanto sembra realistica la previsione di un incremento della popolazione alla fine del periodo di validità del piano (2011) di 12.394 abitanti residenti, con un incremento di 500 abitanti circa.
Di contro le ulteriori ipotesi, basate su fenomeni di trasferimento da altri centri oggi più congestionati non appaiono alla luce dei dati disponibili sufficientemente suffragate.
Tuttavia considerato che l'aumento complessivo della popolazione, dovuto alla somma del saldo naturale e di quello immigratorio previsto nell'arco di validità del piano si attesterebbe intorno a 1.000 abitanti, si ritiene che tale previsione, in rapporto al numero totale degli abitanti e al trend positivo, alle potenzialità di sviluppo socio-economico dell'area, possa essere nel complesso accettato;
C)  Patrimonio edilizio
— Dai dati riportati nella relazione del piano emerge che la situazione abitativa sia soddisfacente in quanto il processo di ricostruzione ha permesso ormai alla quasi totalità degli aventi diritto la realizzazione di un alloggio. Infatti il fabbisogno pregresso risulta stimato in 619 alloggi che dovrebbero essere localizzati nell'ambito del piano di trasferimento "Camarro" e nei vari interventi di completamento della città consolidata.
Per quanto riguarda il totale delle abitazioni esistenti, n. 3.887 per un totale di 15.198 stanze, la stessa relazione evidenzia che tale patrimonio sarebbe sufficiente a fronteggiare i fabbisogni futuri. Ipotesi che appare convincente se si tiene conto che le abitazioni non occupate sono state stimate nel 22,76% del totale che corrisponde a 885 abitazioni.
D)  Compatibilità con l'assetto geologico del territorio
Il P.R.G. di Partanna è corredato da uno studio geologico generale e da uno studio geologico-tecnico per i piani particolareggiati, costituito da una relazione, da una carta geologica e geomorfologica, da una carta idrogeologica e da una carta di zonizzazione in classi di suscettività all'utilizzazione. Sono state inoltre eseguite indagini geognostiche e geofisiche atte a permettere un corretto inquadramento geologico-tecnico del territorio. Lo studio analizza inoltre adeguatamente la sismicità del territorio, che come è noto è classificato in 1ª categoria sismica, e la tettonica dell'area.
La sintesi dello studio è rappresentata dalla carta di zonizzazione geologica del territorio. In tale carta vengono insieme evidenziate le caratteristiche geolitologiche, geomorfologiche, idrogeologiche ed infine la conseguente suscettività d'uso. Le indicazioni di questa carta sono ampie e articolate e forniscono anche specifiche prescrizioni a cui si raccomanda di attenersi.
L'analisi comparata della zonizzazione e della zonizzazione geologica, che evidenzia le pericolosità geologiche e sismiche, non mostra incompatibilità assoluta tra le previsioni di piano regolatore e l'assetto geologico del territorio.
E' indispensabile però che vengano seguite tutte le prescrizioni sia dello studio geologico di piano sia del Genio civile.
E)  Zonizzazione
—  In via preliminare l'articolazione della z.t.o. appare conforme alle norme di cui al D.M. 2 aprile 1968.
E.1)  In particolare la z.t.o. "A" individua il tessuto storico della città articolandolo in due sottozone delle quali la prima "A1" comprende gli immobili di interesse storico-monumentale, già vincolati ai sensi della legge n. 1089/39, e quelli che rivestono particolare pregio architettonico e ambientale.
Per tali edifici, conformemente a quanto espresso dalla Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Trapani con la nota prot. 9804 del 23 settembre 1995 non potranno essere previsti interventi di ristrutturazione edilizia ad eccezione di quelli di cui alle schede nn. 4.35, 4.38, 4.41, individuati dalla stessa Soprintendenza.
E.2)  La sottozona "A2" comprende invece il tessuto storico.
In tale zona mantiene la sua validità il piano particolareggiato di risanamento predisposto a seguito degli eventi sismici del 1968, in quanto legato al completamento della ricostruzione ed alla erogazione dei relativi contributi.
E' necessario tuttavia che, gli interventi futuri anche nel caso di demolizione e ricostruzione, nonché quelli nelle aree occupate da macerie siano volti a ricostituire un'immagine unitaria del centro storico, con la predisposizione di opportuni progetti a scala urbana o quantomeno di comparto sotto il controllo della Soprintendenza, ricorrendo per le aree più significative a concorsi di progettazione.
E.3)  Z.T.O. "B"
La zona "B" comprende in generale le parti del tessuto costruito e di completamento.
Tale zona è stata articolata nelle seguenti sottozone: "B1", "B2" e "B3", a loro volta articolate in "B2a", "B2b", "B3a", "B3b", afferenti rispettivamente alle aree residenziali preesistenti al sisma del 1968 (B1), alle aree in via di completamento del centro urbano (B2), alle aree residenziali conseguenti alla ricostruzione avvenuta con il piano particolareggiato di trasferimento parziale (B3).
Le zone "B" ricadono in gran parte all'interno dei piani attuativi di ricostruzione, e per esse vengono confermati gli indici edilizi e le modalità di intervento previsti dai suddetti piani.
Occorre precisare che il mantenimento di tali indici è ammissibile limitatamente agli interventi di ricostruzione che discendono dalle norme emanate subito dopo il sisma del 1968. Per i nuovi interventi non derivanti direttamente da esigenze abitative risalenti ai danni causati dal sisma e conseguentemente non assistiti da contributi andrà applicato nei casi di demolizione e ricostruzione e di nuova edificazione l'indice massimo di densità fondiaria di 5 mc./mq. così come previsto dall'art. 7 del D.M. 2 aprile 1968.
Per le sottozone "B2b" costituite da aree di completamento, adiacenti al tessuto urbano, ma che presentano ampie aree libere, dovrà essere verificata la rispondenza delle stesse ai requisiti di cui all'art. 2 del D.M. 2 aprile 1968 per essere classificate come zona "B".
E.4)  Z.T.O. "C"
Le zone "C" comprendono le aree di nuova espansione destinate al soddisfacimento dei fabbisogni re-sidenziali futuri (C1) e le aree di residenza stagionale (C2).
Le zone "C1" predisposte per i nuovi fabbisogni residenziali sia pubblici che privati, appaiono in linea di massima condivisibili sia per quanto concerne la loro ubicazione in direzione est, finalizzata a riequilibrare il peso urbanistico assunto negli ultimi anni dal piano di trasferimento del "Camarro", e quindi ridare centralità alla parte più antica della città; che per il dimensionamento complessivo relativo a circa 1.000 nuovi abitanti insediabili.
La zona "C1" è stata oggetto per intero di prescrizioni esecutive ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 71/78 e successive modificazioni.
In considerazione delle dimensioni del piano attuativo che copre l'intero fabbisogno residenziale nell'arco di validità del piano (20 anni), non limitandosi al decennio così come previsto dall'art. 3, comma 8°, della legge regionale n. 15/91, appare necessario che le suddette prescrizioni vadano articolate secondo una scala di tempi e di priorità atte a garantire l'unitarietà degli interventi che si andranno a realizzare, ed il raggiungimento degli obiettivi urbanistici previsti dal piano.
Pertanto l'ambito delle prescrizioni esecutive dovrà essere definito secondo un programma di interventi approvato dal consiglio comunale teso a garantire il soddisfacimento del fabbisogno residenziale sia pubblico che privato relativo al primo decennio nonché l'attuazione delle opere di urbanizzazione connesse, ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 71/78 e successive modificazioni.
La zona "C2" articolata in due sottozone "C2a" e "C2b" interessa una vasta area in contrada "Montagna", tradizionalmente indirizzata alla residenza stagionale in quanto caratterizzata da favorevoli condizioni climatiche e panoramiche.
Lo sviluppo determinatosi finora non è stato dettato da interventi pianificatori precedenti.
Il P.R.G. interpretando questa tendenza ha stimato in ulteriori 1.200 vani la potenzialità complessiva del territorio in oggetto da realizzarsi tramite la predisposizione di piano attuativo esteso all'intera area, oppure alla formazione di piani attuativi aventi superficie minima di mq. 10.000, nel caso in cui il comune predisponga un "piano quadro" che individui gli ambiti di intervento ed i riferimenti relativi alle volumetrie da realizzare ed alle opere di urbanizzazione primarie e secondarie.
A tale proposito il consiglio, ritiene di poter concordare sulla individuazione della vocazione residenziale stagionale dell'area.
Tuttavia rileva che in relazione all'ampiezza dei fenomeni edilizi, realizzatesi in maniera più o meno spontanea, alla necessità di prevedere a monte interventi di riordino, il P.R.G. non abbia a sufficienza individuato gli elementi necessari affinché il comune possa procedere autonomamente alla formazione di un piano quadro che programmi gli ulteriori interventi residenziali.
In particolare appare essenziale che il P.R.G. in tale area, che presenta sostanzialmente i caratteri della campagna urbanizzata, preveda interventi di recupero e riordino ambientale, rifunzionalizzi la rete stradale interna secondo una gerarchia, prevedendo altresì le aree di parcheggio. Pur riconoscendo la vocazione stagionale dell'area, stabilisca parametri edilizi tali da garantire il permanere delle condizioni di naturalità che in definitiva sono la ragione d'essere stessa dell'area.
A tale proposito si ritiene che le norme tecniche di attuazione come modificate a seguito di accoglimento di osservazioni e/o opposizioni, siano contraddittorie e favoriscono un appesantimento del carico urbanistico oltre la soglia di compatibilità con il permanere delle caratteristiche di una zona stagionale equilibrata.
In relazione a quanto sopra la zona "C2" in questa fase deve essere stralciata per un ristudio teso ad approfondire le problematiche sopra evidenziate.
E.5)  Z.T.O. "D"
Le zone produttive articolate in sei sottozone disciplinano rispettivamente le attività industriali, artigianali, commerciali e turistico-ricettive.
Complessivamente le previsioni relative a tali zone vengono condivise in quanto dalle analisi di piano emerge un tessuto economico abbastanza vivace e suscettibile di ulteriore sviluppo.
Di esse rispettivamente, le zone "D1" disciplinano le aree industriali esistenti inserite nel tessuto urbano per le quali si auspica un trasferimento negli insediamenti produttivi all'uopo previsti.
Le zone "D2" comprendono le attività artigianali esistenti e di completamento. La gran parte di dette zone insiste nell'area dell'ex baraccopoli di "Vallesecco", ed è oggetto di prescrizioni esecutive tendenti a riordinare le attività produttive esistenti ed a completare in maniera organica l'area produttiva determinatasi prevedendo la realizzazione di 25 nuove unità produttive.
La zona "D3" riguardante le attività artigianali e industriali di nuovo impianto interessano le aree dell'ex baraccopoli "Papa Giovanni XXIII" e parte dell'ex baraccopoli "Vallesecco". La parte di zona "D3" che ricade nell'ambito dell'ex baraccopoli "Papa Giovanni XXIII" estesa Ha. 16.00 è stata soggetta a prescrizioni esecutive.
Riguardo a tale scelta, le nuove attività produttive (n. 25), pur in presenza di un quadro economico che appare relativamente favorevole, non sembrano rientrare nel fabbisogno prevedibile del 1° decennio di validità del piano come peraltro prescrive l'art. 3, comma 8° della legge regionale n. 15/91.
Nè d'altro canto il piano fornisce sufficienti elementi di analisi di giudizio tendenti a giustificare tale scelta.
Sembrerebbe piuttosto che la proposta di predisporre le prescrizioni esecutive derivi dalla disponibilità dell'area e dalla necessità di dare ad essa una destinazione dopo la dismissione della baraccopoli.
Per tali motivi la zona "D3" viene disattesa unitamente alle prescrizioni esecutive che si reputano esuberanti rispetto al fabbisogno del 1° decennio. L'amministrazione comunale resta obbligata a dare una destinazione urbanistica compatibile con interventi di rinaturalizzazione anche a mezzo di apposita variante, ove necessario.
Le rimanenti sottozone: "D4", "D5", D6" sono sostanzialmente condivisibili.
F)  Servizi e attrezzature
Le aree destinate a servizi e ad attrezzature di interesse generale sono condivisibili e sembrano soddisfare i requisiti minimi di cui al D.M. 2 aprile 1968.
G)  Vincoli territoriali
Nell'ambito della fascia di mt. 200 di rispetto cimiteriale, insiste l'impianto della cantina sociale "La Vite" che è stato classificato quale z.t.o. "D2".
Si ritiene che tale destinazione sia incompatibile con le norme legislative attualmente vigenti, peraltro esplicitamente richiamate all'art. 69 delle norme di attuazione del piano.
Pertanto per tale attività produttiva esistente può essere consentito solo il mantenimento dello stato di fatto con esclusione della possibilità di ampliamento o di ristrutturazione, ecc., che sarebbero consentite con la destinazione di z.t.o. "D2".
Conseguentemente la previsione urbanistica di z.t.o. "D2" deve essere disattesa.
H)  Viabilità
Il sistema della viabilità previsto nel piano appare condivisibile in quanto tende a migliorare i collegamenti con le infrastrutture di livello territoriale (autostrada A29).
A livello urbano il piano tende a razionalizzare il sistema viario esistente attraverso accorgimenti tecnici, dall'altro a definire una maggiore integrazione tra il centro abitato consolidato e le aree di trasferimento del "Camarro" mediante l'eliminazione dello svincolo esistente che essendo fuori scala rispetto ai tessuti urbani costituisce un elemento di cesura tra le due parti che oggi formano la città.
Si ritiene tuttavia utile raccomandare che in fase esecutiva vengano approfondite le questioni relative all'innesto tra la strada di collegamento con l'autostrada "A29", già approvata e recepita in sede di controdeduzioni.
Appare infine opportuno che in sede esecutiva venga prevista per la strada che delimita a nord-est, la z.t.o. "C1" un andamento più aderente alla conformazione orografica del costone che delimita detta zona.
I) Prescrizioni esecutive
Conformemente a quanto detto nei superiori considerata le prescrizioni esecutive redatte ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni, vengano condivise relativamente a quelle riguardanti il parco sportivo previsto nell'ex baraccopoli S. Lucia, le zone residenziali "C1" poste ad est dell'abitato, le zone produttive nell'ambito "Vallesecco".
La zona produttiva prevista nelle baraccopoli "Papa Giovanni XXIII" viene disattesa.
L)  Norme di attuazione
Art. 25 - Al 1° comma sostituire il riferimento all'art. 13 della legge n. 10/77 con l'art. 28 e seguenti della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche e integrazioni.
Art. 40 - Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono limitati agli edifici che non presentino caratteri monumentali con esclusione pertanto degli edifici e complessi monumentali riportati nell'elaborato "schede degli edifici e/o complessi monumentali" eccettuati gli immobili di cui alle schede nn. 4.35, 4.38, 4.41 individuati dalla Soprintendenza come aventi soltanto pregio ambientale e non monumentale.
Art. 44 - I parametri edilizi indicati per la zona "B2a" valgono in ogni caso nel rispetto delle prescrizioni di cui al D.M. del 2 aprile 1968.
Qualora, nell'arco di validità del P.R.G. venissero meno le condizioni legislative che sorreggono l'attuale permanenza del P.P.R., l'attività edilizia nei casi di demolizione e ricostruzione, o di nuova costruzione dovrà essere ricondotta agli indici ed ai parametri indicati per la sottozona "B2b".
Art. 47 - Il suddetto articolo che disciplina le z.t.o. "C2" va stralciato per essere riproposto a seguito del ristudio delle z.t.o. "C2" in fase ai superiori considerata.
Art. 52 - Nei casi di nuova edificazione deve essere comunque soddisfatta la prescrizione contenuta all'art. 5, comma 2, del D.M. 2 aprile 1968.
Art. 54 - L'ultimo comma va soppresso in considerazione della limitata estensione dell'area che può essere attuata con Pue esteso all'intera zona.
M)  Regolamento edilizio
Il regolamento edilizio composto da n. 118 articoli appare in linea generale conforme ai dettami di legge.
Tuttavia:
Art. 3
— cassare la possibilità della commissione edilizia di esprimersi sull'accoglimento o meno delle opposizioni presentate avverso i piani attuativi, poiché la commissione edilizia è un organo consultivo del sindaco.
Il parere in questione alla luce della vigente legislazione sarebbe ininfluente in quanto l'esame delle opposizioni e osservazioni ai piani è di competenza del consiglio comunale sulla base delle deduzioni formulate dai progettisti e dall'ufficio tecnico comunale;
— cassare la perimetrazione delle zone di recupero ai sensi della legge regionale n. 37/85.
Art. 4 - La composizione della commissione edilizia deve essere adeguata alla luce delle disposizioni di cui alle leggi regionali n. 7/92 e n. 26/93.
Art. 21 - Le attività previste nella lett. h) del suddetto articolo sono normate dall'art. 154 della legge n. 25/93.
Art. 43 - Nel comma che regolamenta l'altezza dei fronti, l'inclinazione delle falde prevista in 3 gradi deve essere portata a 35 gradi.
Per quanto concerne la posizione degli edifici è puramente indicativa quando è riferita al P.R.G. e prescrittiva quando è riferita ai piani attuativi.
N)  Osservazioni e/o opposizioni
Le osservazioni e/o opposizioni nn. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 11, 14, 18, 20, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 29, 30, 31 ,32, 34, 35, 38, 39, 40, 41, 42, 47, 49, 53, 54, 56, 57, 59, 61, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 75, 76, 77, 78, 80, 81, 82 vengono respinte, condividendo quanto deliberato dal consiglio comunale con l'atto n. 53 del 20 dicembre 1994.
Le osservazioni e/o opposizioni nn. 9, 10, 16, 17, 19, 45, 48, 51, 60, 64 non vengono prese in esame in quanto interessano aree da stralciare e pertanto da sottoporre a ristudio.
Le osservazioni e/o opposizioni nn. 15, 36, 37, 43, 46, 55, 62, 83, 84 vengono accolte condividendo quanto deliberato dal consiglio comunale con l'atto n. 53 del 20 dicembre 1994.
Per quanto riguarda le osservazioni nn. 12 e 13, si ritiene che le aree boscate e quelle da rimboschire debbono essere individuate alla luce della legge regionale n. 16/96 e della classificazione di tipologie di aree boscate o da rimboschire in essa contenute.
L'opposizione n. 21 viene accolta in conformità a quanto deliberato dal C.C. e alle condizioni espresse dai progettisti.
L'opposizione n. 28 non è accoglibile in quanto l'area su cui sorge l'impianto produttivo (cantina sociale) ricade per intero in un contesto residenziale. E' evidente che una espansione del suddetto impianto, visto il tipo di produzione, potrebbe comportare elevati rischi ambientali.
L'opposizione n. 33 viene respinta in conseguenza di quanto rilevato alla lettera G) dei considerata.
L'opposizione n. 44 viene accolta previe le necessarie verifiche da parte del comune, con l'onere per il comune di apportare le modifiche necessarie alle prescrizioni esecutive nell'ambito "Vallesecco", in relazione alla notevole estensione di terreno di proprietà pubblica disponibile per la realizzazione del parco, ed in considerazione che nell'ambito dello stesso è stato previsto un vasto appezzamento di verde privato.
L'area della ditta opponente nello studio agricolo-forestale risulta coltivata a frutteto.
L'opposizione n. 50 viene respinta in conformità a quanto deliberato dal C.C., fermo restando che la valutazione della problematica non può che essere di pertinenza comunale, qualora venga revisionato l'attuale strumento urbanistico attuativo.
L'opposizione n. 52 è superata dalle considerazioni espresse da questo Consesso sulla viabilità.
L'opposizione n. 58 viene respinta condividendo le motivazioni addotte dai progettisti in sede di deduzione.
L'opposizione n. 63 viene accolta parzialmente in base a quanto deliberato dal C.C.
L'opposizione n. 74 non viene presa in esame poiché trattasi di un duplicato dell'opposizione n. 44 già esaminata.
L'opposizione n. 79 viene condivisa sulla base delle deduzioni dei progettisti.
Pur condividendo le motivazioni dei progettisti e quanto deliberato dal C.C. sull'opposizione n. 85 si ritiene che la soluzione proposta a seguito dell'accoglimento dell'osservazione debba essere ulteriormente valutata sotto due aspetti:
–  il primo relativo a trovare una migliore soluzione di raccordo con la viabilità del piano;
–  il secondo relativo all'eliminazione del raddoppio di viabilità che di fatto con l'accoglimento dell'opposizione si determina nel tratto iniziale.
—  Osservazioni e/o opposizioni pervenute direttamente all'Assessorato.
—  L'opposizione prodotta dalla ditta Romeno Benedetto è un ulteriore riproposizione maggiormente documentata rispetto alla precedente osservazione trasmessa al comune di Partanna e controdedotta. Pertanto resta confermato quanto già espresso da questo Consesso in ordine all'osservazione classificata n. 8.
—  L'osservazione della ditta La Rocca Anna solleva tutta una serie di problematiche relative alla procedura di esame delle "opposizioni" prodotte avverso il P.R.G.
Tali problematiche sembrano inconsistenti in quanto le "opposizioni" prodotte riportano gli estremi catastali, le controdeduzioni dei progettisti sono altrettanto puntuali.
Inoltre la citazione delle "opposizioni" oggetto dell'osservazione si riferisce per massima parte ad aree ricadenti in z.t.o. "C2" in contrada Montagna che per le considerazioni di cui sopra è soggetta a ristudio.
—  L'osservazione prodotta dalla ditta Guzzo Rosario e Guzzo Domenico è dettata da interessi particolari e non propongono soluzioni migliorative al piano in quanto si ritiene che la fascia di verde privato posta tra le due zone produttive sia funzionale ad evitare una eccessiva congestione dell'area.
Ritenuto che:
—  Per le considerazioni sopra espresse il P.R.G. di Partanna sia in generale da condividere ad eccezione della zona C2 di "residenza stagionale" che va stralciata allo scopo di un ristudio che approfondisca l'analisi dello stato di fatto e individui gli elementi fondamentali sui quali basare la pianificazione attuativa, su base cartografica aggiornata. Nelle more del suddetto ristudio l'area interessata viene classificata zona "E" verde agricolo.
—  Le sottozone B2b devono essere sottoposte a verifica per accertare l'esistenza dei requisiti minimi di cui all'art. 2 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 per la classificazione quale zone B, in mancanza dei quali dovranno essere normate con la stessa classificazione delle zone agricole ad esse immediatamente contigue (verde privato, aree verdi a protezione delle pendici);
— per quanto riguarda le prescrizioni esecutive le stesse siano condivisibili con le raccomandazioni e le prescrizioni espresse nei "considerata" ad eccezione di quelle relative ai fabbisogni produttivi ubicate nel sito dell'ex baraccopoli "Papa Giovanni XXIII".
Per tutto quanto sopra visto, premesso, considerato e ritenuto il consiglio è del parere:
1)  che il P.R.G., le annesse prescrizioni esecutive e il regolamento edilizio del comune di Partanna siano condivisibili con lo stralcio, le prescrizioni e le modifiche contenute nei superiori considerata;
2)  le osservazioni e le opposizioni sono determinate in conformità a quanto espresso nei superiori considerata.»;
Vista la nota del comune di Partanna n. 19018 del 20 agosto 1997, di controdeduzioni al voto del C.R.U. n. 499 del 4 giugno 1997;
Vista la nota assessoriale n. 11189 del 30 settembre 1997, di richiesta al comune degli estremi di approvazione delle controdeduzioni;
Vista la delibera del consiglio comunale di Partanna n. 140 del 25 novembre 1997, di controdeduzioni al voto del C.R.U. n. 499 del 4 giugno 1997, resa esecutiva ai sensi dell'art. 4 della legge regionale n. 23/97;
Vista la documentazione trasmessa a questoAssessorato unitamente alla predetta deliberazione con foglio comunale prot. n. 31382 del 23 dicembre 1997;
Visto il voto n. 611 del 25 marzo 1998, con il quale il Consiglio regionale dell'urbanistica sulle controdeduzioni comunali così si esprime:
«…Omissis…
Considerato che:
a)  per quanto concerne la prima controdeduzione relativa alle verifiche da effettuare sulle z.t.o. "B2.b", si ritiene che quanto asserito dal comune riguardo le modalità di individuazione delle zone "B" possa essere condiviso in linea di massima, quando le aree siano inserite pienamente nel tessuto urbano e non come nel caso di che trattasi siano marginali o addirittura al di fuori dello stesso. Pertanto la zona "B2.b" ubicata nell'ambito della baraccopoli "Pecorelle", e a quella posta a sud tra la zona "B1" e la fascia di rispetto cimiteriale devono essere verificate sia per quanto concerne i requisiti di cui all'art. 2, lettera b) del D.M. 2 aprile 1968, sia per quanto riguarda la presenza di opere di urbanizzazione.
Il venir meno di questi fondamentali requisiti comporta la loro riclassificazione in z.t.o. "C";
b)  per quanto riguarda la seconda controdeduzione relativa alla z.t.o. "C2", la stessa non appare chiara, in quanto si propone il mantenimento della zona "C2" a fronte della verifica della conformità degli elaborati adeguati dai progettisti alle indicazioni fornite dal C.R.U.
La controdeduzione non è condivisibile in quanto non si può prescindere dai risultati della rielaborazio-ne del piano per poter verificare gli effetti della pianificazione;
c)  per quanto riguarda la terza controdeduzione relativa alla z.t.o. "D3" riguardante l'ex baraccopoli "papa Giovanni XXIII", non appare sufficientemente documentata la volontà di operatori economici di allocarsi proprio in tali ambiti, considerato che esistono altre zone produttive nell'ambito del territorio comunale, condivise da questo Consiglio.
Ove la rinaturalizzazione dell'area non fosse praticabile per gli alti costi necessari e per la mancanza di iniziative agricole alternative che potrebbero essere interessate a sfruttare tali aree, l'amministrazione comunale potrà valutare l'opportunità di predisporre variante tesa ad individuare una utilizzazione dell'area che sia più rispondente ai reali fabbisogni della collettività;
d) per quanto riguarda l'esame delle osservazioni e/o opposizioni si precisa che le osservazioni nn. 9, 10, 16, 17, 19, 45, 48, 51, 60, 64 non sono state prese in esame in quanto relative ad aree soggette alla rielaborazione o comunque correlate con le suddette aree.
Per dare ulteriore chiarezza le osservazioni che ricadono in aree esterne alla zona "C2" (10, 45, 16, 64) e che chiedono una estensione della stessa non vengono condivise in quanto dettate da interessi particolari.
Le osservazioni e/o opposizioni nn. 9, 17, 19, 48, 51, 60 non vengono esaminate perché ricadenti nelle zone oggetto di ristudio.
L'opposizione n. 33 non può essere condivisa per quanto già detto nel voto n. 499 del 4 giugno 1997.
Tuttavia si fa osservare che il mantenimento dello stato di fatto è possibile attuarlo con gli interventi previsti dall'art. 20 lettere a), b), della legge regionale n. 71/78.
Fermo restando che ulteriori interventi di ampliamento o di ristrutturazione nell'area oggetto dell'opposizione confliggerebbero con il vincolo di rispetto cimiteriale e conseguentemente con le leggi vigenti in materia.
L'opposizione n. 44 è stata accolta in quanto relativa ad un fondo agricolo, coltivato a frutteto, quindi con caratteristiche di pregio, ricadente in un'area destinata a parcheggio contiguo al parco urbano.
L'accoglimento è stato ritenuto opportuno per salvaguardare l'attività produttiva e nella considerazione che, avendo l'intervento del parco pubblico interessato principalmente le aree dell'ex baraccopoli di Vallesecco di proprietà comunale, le aree private erano state nella maggior parte escluse.
Le verifiche di cui si onerava il comune interessavano essenzialmente l'effettiva sussistenza dell'attività produttiva dichiarata dall'opponente e la regolarità della costruzione ricadente in detto fondo.
Per quanto riguarda il verde privato, questo risulta dalla tav. 7 in scala 1:2.000, titolata: "progetto P.I.P. (aerofotogrammetria) ambito Vallesecco;
e)  per quanto riguarda la nota di chiarimento prot. n. 6193 dell'11 marzo 1998, a firma del sindaco, si prende atto della rideterminazione della fascia di rispetto del depuratore in contrada Camarro così come evidenziato nell'allegata planimetria, dando carico al comune di adeguare di conseguenza gli elaborati di P.R.G.;
f)  per quanto riguarda i considerata del voto n. 499 del 4 giugno 1997 relativamente alla z.t.o. "A" occorre precisare che la sottozona "A1" comprende sia gli edifici vincolati ai sensi della legge n. 1089/39 che quelli non vincolati ma compresi nell'elenco allegato al P.R.G.
Per la sottozona "A2", la validità del piano particolareggiato di risanamento deve ovviamente intendersi per quelle parti non in contrasto con le norme sui centri storici contenute nelle leggi successive alla redazione del suddetto piano di risanamento, per le quali gli interventi nei centri storici devono avere in ogni caso carattere prevalentemente conservativo.
Per quanto sopra, il Consiglio è del parere che le controdeduzioni del consiglio comunale di Partanna, di cui alla delibera n. 140 del 25 novembre 1997, debbano essere valutate sulla scorta delle considerazioni sopra espresse.»;
Ritenuto di potere condividere i superiori pareri espressi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 499 del 4 giugno 1997 e n. 611 del 25 marzo 1998 sopra riportati;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71, sono approvati il piano regolatore generale, le prescrizioni esecutive ed il regolamento edilizio del comune di Partanna, adottati con delibere della commissione straordinaria n. 919 del 29 dicembre 1993 e n. 592 del 20 aprile 1994 nel rispetto delle considerazioni contenute nei voti del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 499 del 4 giugno 1997 e n. 611 del 25 marzo 1998.

Art. 2

Le osservazioni ed opposizioni vengono decise in conformità ai voti del C.R.U. sopra richiamati.

Art. 3

Il comune di Partanna è onerato ad apportare agli elaborati costituenti lo strumento le prescrizioni di cui al superiore art. 1 entro il termine di giorni trenta. Le rielaborazioni nascenti dai voti descritti in premessa dovranno essere eseguite nel termine di mesi tre.

Art. 4

Sono allegati al presente decreto, per costituirne parte integrante, i seguenti atti ed elaborati:
—  delibera commissione straordinaria n. 919 del 29 dicembre 1993;
—  delibera commissione straordinaria n. 592 del 20 aprile 1994;
—  delibera consiliare n. 140 del 25 novembre 1997;
—  delibera consiliare n. 53 del 20 dicembre 1993;
—  delibera consiliare n. 30 dell'11 maggio 1995;
—  parere del Genio civile di Trapani, prot. n. 3037 del 18 febbraio 1994;
— voto C.R.U. n. 499 del 4 giugno 1997;
— voto C.R.U. n. 611 del 25 marzo 1998;
1)  studio agricolo-forestale:
— relazione tecnica;
—  tav.  1 - carta delle unità di paesaggio, scala 1:25.000; 
—  tav.  2 - carta delle aree di espansione periurbana e delle fasce di rispetto ai sensi dell'art. 2, legge regionale n. 71/78 e art. 15, legge regionale n. 78/76, scala 1:10.000; 
—  tav.  3 - carta morfologica, scala 1:10.000; 
—  tav.  4 - carta della vegetazione e dell'uso del suolo, scala 1:10.000; 
—  tav.  5 - carta delle infrastrutture agricole, scala 1:10.000; 

2)  studio geologico P.R.G. e P.P.:
—  relazione;
—  all.  A - carta geolitologica e geomorfologica, scala 1:10.000; 
—  all.  B - carta idrogeologica, scala 1:10.000; 
—  all.  C - carta di zonizzazione del territorio comunale in classi di suscettività all'utilizzazione, scala 1:10.000; 
—  all.  D - indagini geognostiche; 
—  all.  E - indagini geognostiche, documentazione fo to grafica; 

3)  piano regolatore generale:
—  relazione generale;
—  tav.  1 - schema regionale, scala 1:100.000; 
—  tav.  2 - planimetria delle aree soggette a tutela e salvaguardia, scala 1:10.000; 
—  tav.  3 - planimetria dello stato di fatto del territorio comunale e dei progetti pubblici in itinere, scala 1:10.000; 
—  tav.  4 - planimetria dello stato di fatto del centro abitato con gli immobili soggetti a tutela monumentale, scala 1:2.000; 
—  tav.  5.a - tav. 5.b - planimetria dello stato di fatto del centro abitato con l'indicazione dei servizi, manufatti urbanistici, artigianali, commerciali, demaniali e delle aree soggette a strumenti urbanistici della ricostruzione post terremoto, scala 1:2.000; 
—  tav.  5.c - planimetria dello stato di fatto del centro abitato con l'indicazione dei servizi ed attività produttive, scala 1:5.000; 
—  tav.  6 - planimetria del centro abitato: stato fisico della conservazione, scala 1:1.000; 
—  tav.  7 - planimetria del centro abitato: livelli d'uso dell'edilizia residenziale, scala 1:1.000; 
—  tav.  8 - planimetria del centro abitato: uso dei piani terra, (categorie riferite alle unità edilizie), scala 1:1.000; 
—  tav.  9 - planimetrie del centro abitato: numero delle elevazioni, (categorie riferite alle unità edilizie), scala 1:1.000; 
—  tav.  10 - planimetrie del centro abitato: stato della ricostruzione, (categorie riferite alle unità edilizie), scala 1:1.000; 
—  tav.  11 - planimetrie di progetto del territorio comunale contenente la suddivisione in zone omogenee che disciplinano l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:10.000; 
—  tav.  12 - planimetria del territorio comunale contenente la viabilità esistente, in itinere e di progetto, scala 1:10.000; 
—  tav.  13.a - 13.b - 13.c - planimetria di progetto del centro abitato e del suo contesto contenente la suddivisione in zone omogenee che disciplinano l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 

—  relazione sulla consistenza e sull'andamento demografico;
—  schede degli edifici e/o complessi monumentali;
—  schede dei servizi, delle attrezzature e delle attività produttive;
—  norme tecniche di attuazione del P.R.G.;
—  regolamento edilizio;
5)   elaborati planimetrici di piano relativi alla visualizzazione delle osservazioni ed opposizioni:
a)  relazione illustrativa, elenco e pareri sulle osservazioni e/o opposizioni al P.R.G. e ai piani particolareggiati esecutivi; 
b)  tav. 14.a - 14.b - 14.c - planimetria di progetto del centro abitato e del suo contesto contenente la suddivisione in zone omogenee che disciplinano l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
c)  tav. 15 - stralcio planimetrico del progetto del territorio comunale contenente la suddivisione in zone omogenee che discipinano l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
d)  tav. 10 - prescrizioni esecutive: piano di sistemazione della Z.T.O. "C1", scala 1:2.000; 

7)  prescrizioni esecutive del P.R.G.:
A)  fabbisogni produttivi - P.I.P. (ambito Vallesecco)
Elaborati:
—  normativa di attuazione delle P.E. piano particolareggiato degli insediamenti produttivi - ambito Vallesecco;
—  relazione di piano;
—  tav.  1 - previsione del P.R.G., scala 1:2.000; 
—  tav.  2 - planimetria di base, scala 1:2.000; 
—  tav.  3 - stato di fatto: planivolumetrico del pa trimonio esistente, scala 1:2.000; 
—  tav.  4 - stato di fatto: consistenza edilizia, scala 1:2.000; 
—  tav.  5 - stato di fatto: destinazione d'uso del patrimonio edilizio esistente, scala 1:2.000; 
—  tav.  6 - stato di fatto: destinazione dei suoli, scala 1:2.000; 
—  tav.  7 - progetto P.I.P. - aerofotogrammetria, scala 1:2.000; 
—  tav.  8 - P.I.P. progetto (catastale), scala 1:2.000; 
—  tav.  9 - rete fognante, scala 1:2.000; 
—  tav.  10 - rete idrica, scala 1:2.000; 
—  tav.  11 - distribuzione delle linee telefoniche, scala 1:2.000; 
—  tav.  12 - distribuzione gas metano, scala 1:2.000; 
—  tav.  13 - impianto di illuminazione, scala 1:2.000; 
—  tav.  14 - distribuzione energia elettrica, scala 1:2.000; 
—  tav.  15 - piano di esproprio, scala 1:2.000; 
—  tav.  16 - profili regolatori: sezione A-A, scala 1:500; 
—  tav.  17 - profili regolatori, sezioni A-A, B-B, C-C, scala 1:200; 
—  tav.  18 - schemi tipologici edilizi di indirizzo progettuali, scala 1:500 e 1:1.000; 

B)  fabbisogni produttivi - P.I.P. (ambito Papa Giovanni XXIII)
Elaborati:
—  tav.  1 - planimetria delle previsioni del P.R.G., scala 1:2.000; 
—  tav.  2 - planimetria dello stato di fatto, scala 1:2.000; 
—  tav.  3 - planimetria di previsione del piano di insediamenti produttivi, scala 1:2.000; 
—  tav.  4 - planimetria del piano particolareggiato, scala 1:1.000; 
—  tav.  5 - planimetria del P.P., schema planivolumetrico, scala 1:1.000; 
—  tav.  6 - planimetria del P.P., sezioni tipo delle sedi stradali, scala 1:200; 
—  tav.  7 - progetto dell'unità edilizia e profili regolatori (altimetrici) scala 1:200; 
—  tav.  8 - piano particellare di esproprio ed elenco degli immobili da espropriare, scala 1:2.000; 
—  tav.  9 - progetti di massima della rete telefonica ed elettrica, scala 1:1.000; 
—  tav.  10 - progetti di massima della rete idrica e fognante, scala 1:1.000; 
—  tav.  11 - norme tecniche di attuazione; 
—  tav.  12 - relazione tecnica economica, impianti a rete; 
—  tav.  13 - relazione illustrativa dei criteri di impostazione del piano - costi e gradualità di attuazione; 

C)  fabbisogni residenziali e servizi connessi (P.P.E.)
Elaborati:
1)  relazione illustrativa dei criteri di impostazione del piano, verifica degli standards ai sensi del D.M. n. 1444 del 2 aprile 1968, gradualità di attuazione;
2)  relazione tecnica economica, impianti a rete costi ed espropri;
3)  norme tecniche di attuazione;
—  tav.  1 - planimetria delle previsioni del P.R.G., scala 1:2.000; 
—  tav.  2 - planimetria dello stato di fatto e perimetrazione ambito di intervento, scala 1:2.000; 
—  tav.  3.a - piano di sistemazione della Z.T.O. "C1", scala 1:2.000; 
—  tav.  3.b - planimetria generale di progetto e planivolumetrico, scala 1:2.000; 
—  tav.  4 - planimetria particolareggiata di progetto e uso dei piani terra della sottozona "C1a", scala 1:500; 
—  tav.  5 - profili regolatori e abaco delle sezioni stradali, scale 1:500 e 1:200; 
—  tav.  6.a - tipologia edilizia; edificio in linea tipo A e tipo B, scala 1:200; 
—  tav.  6.b - tipologie edilizie: edifici in linea tipo C, scala 1:200; 
—  tav.  6.c - tipologie edilizie: edifici a schiera, scala 1:200; 
—  tav.  6.d - tipologie edilizie: edifici a villette singole e binate, scala 1:200; 
—  tav.  7 - planimetria del progetto di massima della rete elettrica, telefonica e della pubblica illuminazione, scala 1:1.000; 
—  tav.  8 - planimetria del progetto di massima della rete elettrica, telefonica e della pubblica illuminazione, scala 1:1.000; 
—  tav.  9 - piano particellare di esproprio e planimetria degli immobili da espropriare, scala 1:2.000; 

D)  parco sportivo (ambito Santa Lucia) P.P.E.
Elaborati:
—  R1      - relazione illustrativa dei criteri di impostazione del piano, costi e gradualità di attuazione; 
—  R2      - relazione tecnica economica impianti a rete; 
—  R3      - norme tecniche di attuazione; 
—  tav.  1 - planimetria delle previsioni di P.R.G., scala 1:2.000; 
—  tav.  2 - planimetria dello stato di fatto, scala 1:2.000; 
—  tav.  3 - planimetria generale di progetto e profili regolatori, scala 1:2.000 e 1:1.000; 
—  tav.  4 - Assonometria generale di progetto, scala 1:1.000; 
—  tav.  5 - Abaco delle sezioni stradali, scala 1:100; 
—  tav.  6 - campo di calcio e atletico: progetto e profili regolatori, scala 1:500; 
—  tav.  7 - piscina: progetto e profili regolatori, scala 1:500 e 1:200; 
—  tav.  8 - palazzetto dello sport: progetto e profili regolatori, scala 1:500 e 1:200; 
—  tav.  9 - campi da tennis, calcetto, minigolf: progetto e profili regolatori, scala 1:500 e 1:100; 
—  tav.  10 - ostello della gioventù e palestra: progetto e profili regolatori, scala 1:500 e 1:200; 
—  tav.  11 - planimetria del progetto di massima della rete telefonica, elettrica e della pubblica illuminazione, scala 1:1.000; 
—  tav.  12 - planimetria del progetto di massima della rete idrica e fognante, scala 1:1.000; 
—  tav.  12 - piano particellare di esproprio, scala 1:2.000. 


Art. 5

Le prescrizioni esecutive approvate con il presente decreto dovranno essere attuate entro 10 anni dalla data del presente provvedimento; entro tale termine dovranno essere compiute le espropriazioni.

Art. 6

Il comune di Partanna resta onerato di tutti gli altri adempimenti relativi al presente decreto che, con esclusione degli allegati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 5 giugno 1998.
  LOGIUDICE 

(98.24.1267)
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DECRETO 26 giugno 1998.
Approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di alloggi nel comune di Isola delle Femmine.
L'ASSESSORE
PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 86/81;
Vista la legge regionale 6 aprile 1996, n. 22;
Vista la legge regionale 24 luglio 1997, n. 25;
Vista l'istanza del comune di Isola delle Femmine prot. n. 3807 del 2 aprile 1998, con la quale è stato riproposto per l'approvazione ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 25/97 un programma costruttivo da attuare in via Libertà, zona B1 del P.R.G. adottato e trasmesso;
Vista la deliberazione del consiglio comunale n. 11 del 25 marzo 1998, dichiarata esecutiva dal segretario in data 9 aprile 1998, con la quale è stato approvato il programma costruttivo per edilizia residenziale pubblica, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 25/97, per la realizzazione di 36+36 alloggi ad opera della cooperativa La Tiziana;
Visto il parere favorevole espresso dall'ufficio del Genio civile di Palermo n. 9880 del 15 maggio 1998 sul programma costruttivo;
Visti i pareri favorevoli espressi dalla Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali diPalermo n. 17171/T E N. 17172/T del 18 dicembre 1996 sui progetti inerenti il programma costruttivo;
Visto il nulla osta di massima condizionato espresso dalle FS Ferrovie delloStato n. RE/Z6.PA.S./C.3/FF/690 del 13 febbraio 1998 sul programma costruttivo;
Vista la nota n. 5180/cc del 18 maggio 1998, con la quale il sindaco ha prodotto la dovuta integrazione;
Vista la nota n. 6648 dell'1 giugno 1998, con la quale il sindaco ha attestato che le particelle interessate dal programma non saranno interessate dalla esecuzione dei lavori per la realizzazione di viabilità a servizio della zona industriale;
Visto il parere favorevole n. 12 dell'8 giugno 1998, reso dal gruppo XXVI della D.R.U. che in merito si è così espresso:
…Omissis…
Il programma costruttivo relativo alla realizzazione di n. 36 alloggi (finanziati con D.A. n. 691 del 15 maggio 1993 dell'Assessorato regionale della cooperazione in applicazione della legge regionale n. 79/75), + 36 alloggi (finanziato con decreto assessoriale n. 1598 del 18 novembre 1992 dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici in applicazione della legge regionale n. 67/88), sia assentibile a condizione che vengano reperite le aree per parcheggi di cui alla legge n. 122/89 all'interno del lotto di pertinenza; siano impegnate le aree adibite ad accesso carrabile dei locali cantinati, anche per l'accesso carrabile della zona attrezzata pubblica, così come individuata nelle tavole n. 2 e 5 con segno rosso; sia preventivamente acquisito il parere definitivo sul progetto in esame e la relativa deroga da parte delle Ferrovie dello StatoS.p.A.";

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 25 della legge regionale 6 aprile 1996 n. 22 e successive modifiche, è approvato il programma costruttivo descritto in premessa, adottato con deliberazione del consiglio comunale n. 11 del 25 marzo 1998, presentato dalla cooperativa La Tiziana e ricadente in zona B1 del P.R.G. adottato e trasmesso all'Assessorato del territorio e dell'ambiente per l'approvazione, fermo restando che l'area dovrà essere espropriata ed utilizzata entro il termine di anni due ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 4 della legge regionale n. 86 del 6 maggio 1981.

Art. 2

Sono allegati al presente decreto per costituirne parte integrante i seguenti atti ed elaborati:
1)  il precedente provvedimento assessoriale sopracitato;
2)  la nota n. 3807 del 2 aprile 1998, con la quale è stato riproposto il programma costruttivo in argomento rielaborato alla luce del citato provvedimento;
3)  la deliberazione n. 11 del 25 marzo 1998, con la quale il consiglio comunale di Isola delle Femmine ha riapprovato il programma costruttivo per la realizzazione di n. 36+36 alloggi per i soci della cooperativa edilizia La Tiziana, ai sensi dell'art. 25 della legge regionale n. 22/96, "rielaborato secondo le indicazioni dell'Arta" esecutiva il 9 aprile 1998, secondo quanto dichiarato dal segretario comunale;
4)  il progetto di programma costruttivo redatto dell'arch. Roberto Pupella, costituito dai seguenti elaborati sia per il programma relativo al contributo legge regionale n. 79/75 che per quelli relativi al contributo legge regionale n. 67/88:
— relazione geologica;
—  tav.  1  -  stralcio catastale, stralcio di P.R.G. adottato, corografia con punti di vista fotografici;
—  tav.  2  -  dati metrici, planivolumetrico e profili elaborato adeguato alla nota Arta n. 14749 del 22 dicembre 1997;
—  tav.  3  -  fotografie;
—  tav.  4  -  dati metrici;
—  tav.  5  -  planimetria generale elaborato adeguato alla nota Arta n. 14749 del 22 dicembre 1997;
—  tav.  6  -  pianta piano cantinato;
—  tav.  7  -  pianta piano terra elaborato adeguato alla nota Arta n. 14749 del 22 dicembre 1997;
—  tav.  8  -  pianta piano primo, secondo;
—  tav.  9  -  pianta piano copertura;
—  tav. 10  -  planimetria ubicazione impianti tecnici elaborato adeguato alla nota Arta n. 14749 del 22 dicembre 1997;
—  tav. 11  -  prospetti;
—  tav. 12  -  sezioni;
—  tav. 13  -  particolari spazi pubblici e condominiali: recinzioni, pavimentazione illuminazione, vasca idrica colonna di scarico;
—  tav. 14  -  relazione elaborato adeguato alla nota Arta n. 14749 del 22 dicembre 1997.
5)  la nota assessoriale n. 5519 del 4 maggio 1998, con la quale è stata richiesta una integrazione degli atti trasmessi;
6)  il foglio sindacale n. 5180/cc del 18 maggio
1998 con il quale è stato integrato il programma in oggetto;
7)  duplice copia dei pareri della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali nn. 17171/T e 17172/T del 18 dicembre 1996;
8) duplice copia conforme del nulla osta delle F.S. del 13 febbraio 1998 n. RE/76.PA.S./C.3/FF/690;
9)  parere del Genio civile emesso sul progetto di variante ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74 n. 9880 del 15 maggio 1998 sul programma costruttivo;
—  parere gruppo XXVI n. 13 del 23 giugno 1998;
10)  l'attestazione sindacale n. 6648 dell'1 giugno 1998;
11)  nota sindacale n. 7596 del 22 giugno 1998 di trasmissione nota CO.RE.CO. sezione centrale relativa alla restituzione D.C.C. n. 11 del 25 marzo 1998 in quanto non soggetta ai sensi dell'art. 4, legge regionale n. 23/97.

Art. 3

Il comune diIsola delle Femmine resta onerato a provvedere ai successivi adempimenti conseguenziali all'approvazione.

Art. 4

Il presente decreto sarà trasmesso al comune di Isola delle Femmine per l'esecuzione ed alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione integrale, con esclusione degli allegati.
Palermo, 26 giugno 1998.
  LO GIUDICE 

(98.27.1423)
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DECRETO 28 luglio 1998.
Sospensione del decreto 16 giugno 1998, concernente disposizioni definitive sui residui di lavorazione provenienti dalla frangitura delle olive.
L'ASSESSORE
PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Vista la legge regionale n. 2/78;
Vista la legge n. 319/76 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la delibera del Comitato interministeriale per la tutela delle acque dall'inquinamento del 4 febbraio 1977;
Vista la legge 5 marzo 1982, n. 62;
Vista la legge n. 748 del 19 ottobre 1984;
Vista la legge regionale n. 27/86;
Visto il decreto assessoriale del 3 agosto 1995;
Vista la legge regionale 10 agosto 1995, n. 58;
Visto il decreto del 3 settembre 1995;
Vista la circolare assessoriale n. 21700 del 21 ottobre 1995;
Visto il decreto assessoriale del 12 giugno 1996;
Vista la legge 11 novembre 1996, n. 574;
Visto il proprio decreto n. 282/XV del 16 giugno 1998;
Vista la nota dell'associazione interprovinciale frantoiani oleari province di Ragusa e Siracusa, datata 13 luglio 1998, pervenuta all'Assessorato in data 16 luglio 1998 con prot. n. 1635 dell'Ufficio di Gabinetto;
Considerato che l'applicazione della legge n. 574/96 pone dei problemi interpretativi;
Ritenuto di dovere acquisire il parere dell'Ufficio e legislativo e legale;
Per quanto sopra espresso;

Decreta:


Articolo unico

E' sospeso il decreto n. 282/XV del 16 giugno 1998.
Palermo, 28 luglio 1998.
  LO GIUDICE 

(98.31.1623)
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DISPOSIZIONI E COMUNICATI






CORTE COSTITUZIONALE

Ordinanza emessa il 2 luglio 1997 (pervenuta alla Corte costituzionale il 2 luglio 1998) dal T.A.R. per la Sicilia, sezione staccata di Catania sul ricorso proposto da Foti Salvatore contro il comune diCaltagirone.
(Pubblicazione disposta dal Presidente della Corte costituzionale a norma dell'art. 25 della legge 11 marzo 1958, n. 87).
Reg. ord. n. 537/98
Il tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, sezione staccata diCatania, sezione 1ª, composto dai signori magistrati:
—  dott. Filippo Delfa - presidente;
—  dott. Italo Vitellio - consigliere;
—  avv. Vincenzo Salamone - consigliere relatore;
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA

sul ricorso n. 2538 del 1985 R.G. proposto da Fori Salvatore rapp. e dif. dall'avv. Salvatore Pompeo e dall'avv. Nicola Seminara, nel cui studio è elettivamente domiciliato in Catania, corso delle Province n. 20;
contro

il comune diCaltagirone, in persona del sindaco p.t. rapp. e dif. dall'avv. Francesco Paglia ed elettivamente domiciliato in Catania, via Alberto Mario n. 68 presso lo studio dell'avv. Angelo Stella;
per l'annullamento

delle ordinanze sindacali adottate nei giorni 8 giugno 1985 e 17 giugno 1985 con le quali è stato ordinato al ricorrente il pagamento, a titolo di sanzione pecuniaria, relativa ad una lottizzazione di terreno non autorizzata dal comune di contrada Corvacchio, delle somme rispettivamente di L. 317.496.000 e di L. 96.833.000;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del comune resistente;
Visti gli atti tutti della causa;
Udito alla pubblica udienza del giorno 2 luglio 1997 il relatore consigliere Vincenzo Salamone;
Udito per il ricorrente l'avv. Nicola Seminara e per il comune di Caltagirone l'avv. Fabio Nuzzaci, in sostituzione per delega dell'avv. Francesco Paglia.
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO

Con il gravame introduttivo del giudizio si sostiene che il ricorrente è proprietario pro-indiviso di un fondo esteso ettari 93.73.63 che frazionava ed alienava in lotti delle dimensioni di circa mq. 5.000.
Il processo penale si concludeva con la condanna del ricorrente per il reato di lottizzazione abusiva in forma cartolare, con sentenza del tribunale penale di Caltagirone del 14 giugno 1984.
Con le ordinanze sindacali dei giorni 8 giugno 1985 e 17 giugno 1985, in applicazione dell'art. 51, comma 10 della legge regionale n. 71 del 1978 è stato ordinato al ricorrente il pagamento, a titolo di sanzione pecuniaria, relativa alla lottizzazione di terreno non autorizzata dal comune in contrada Corvacchio, delle somme rispettivamente di L. 317.496.000 e di L. 96.833.000.
Agli atti impugnati si muovono le seguenti censure:
1)  violazione e falsa applicazione dell'art. 51 comma 10 della legge regionale n. 71 del 1978, in relazione all'art. 28 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, nel testo modificato dall'art. 8 della legge 6 agosto 1967, n. 765, ed eccesso di potere per difetto dei presupposti e di esame, eccesso di potere per difetto di motivazione, in quanto gli atti impugnati avrebbero come riferimento istruttorio il contenuto della sentenza penale di condanna, senza verifica ulteriore della presenza di opere di urbanizzazione come elemento costitutivo dell'illecito amministrativo della lottizzazione abusiva;
2)  illegittimità costituzionale dell'art. 51 comma 10 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 in relazione agli artt. 3 e 23 della costituzione ed agli artt. 14 e 36 dello statuto regionale siciliano approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 2, esorbitando dalla competenza legislativa della Regione l'imposizione di sanzioni pecuniarie ed in quanto violerebbe il principio di uguaglianza un regime sanzionatorio rigido (pari a L. 20.000 per mq. lottizzato) e non correlato al valore delle opere preordinate alla lottizzazione o delle aree lottizzate come previsto dall'art. 41, comma 2 della legge n. 1150 del 1942;
3)  violazione e falsa applicazione dell'art. 18 della legge n. 47 del 1985 ed eccesso di potere sotto il profilo del difetto di motivazione, carenza dei presupposti, in quanto il frazionamento e la compravendita dell'area in questione non preluderebbero in modo inequivoco ad una destinazione a scopo edificatorio dell'area oggetto della compravendita ed in quanto il regime sanzionatorio di cui all'art. 51, comma 10 della legge regionale n. 71 del 1978 sarebbe stato abrogato con effetti retroattivi dall'art. 39 della legge regionale 2 agosto 1985, n. 37.
Il comune di Caltagirone, nel costituirsi in giudizio, ha chiesto il rigetto del gravame.
Alla pubblica udienza del 2 luglio 1996 la causa è passata in decisione.
Con sentenza parziale deliberata alla Camera di consiglio del 2 luglio 1997 il collegio ha rigettato il ricorso di cui in epigrafe limitatamente al primo e terzo motivo di censura; ed ha disposto la sospensione del giudizio per remissione alla Corte costituzionale, con separata ordinanza, della questione di costituzionalià relativa al secondo motivo di censura.
DIRITTO

Costituisce ormai principio giurisprudenziale consolidato che in materia di illeciti amministrativi, l'adozione dei principi di legalità, di irretroattività e di divieto di applicazione dell'analogia, risultante dall'art. 1, legge n. 689 del 1981, comporta l'assoggettamento del comportamento considerato alla legge del tempo del suo verificarsi, con conseguente inapplicabilità della disciplina posteriore più favorevole e senza che possano trovare applicazione analogica, attesa la differenza qualitativa delle situazioni considerate, gli opposti principi di cui all'art. 2, 2° e 3° comma, c.p. (da ultimo Cass., sez. 1ª, 20 luglio 1994, n. 6756).
Peraltro in materia di illeciti con l'art. 17 della legge regionale 15 maggio 1986, n. 26, nel testo sostituito dall'art. 57 della legge regionale 15 maggio 1986, n. 57, vige il principio che "si applicano le sanzioni amministrative previste dalla normativa vigente al momento in cui le opere abusive sono state realizzate".
A nulla rileva, pertanto, la circostanza che il regime sanzionatorio di cui all'art. 51, comma 10 della legge regionale n. 71 del 1978 sia stato abrogato dall'art. 39 della legge regionale siciliana 2 agosto 1985, n. 37.
Correttamente, pertanto, l'amministrazione comunale, nella fattispecie, ha irrogato al ricorrente la sanzione prevista dall'art. 51, comma 10 della legge regionale n. 71 del 1978, tenuto conto della date dei rogiti notarili.
Merita di essere rimessa, invece, all'esame della Corte costituzionale, in quanto non manifestamente infondata la questione (oggetto del secondo motivo di censura) relativa alla compatibilità dell'art. 51, comma 10, della legge regionale siciliana 27 dicembre 1978, n. 71 con l'art. 3 della Costituzione, in quanto violerebbe il principio di uguaglianza un regime sanzionatorio rigido (pari a L. 20.000 per mq. lottizzato) e non correlato al valore delle opere preordinate alla lottizzazione o delle aree lottizzate come previsto dall'art. 41, comma 2 della legge n. 1150 del 1942.
Il regime sanzionatorio della lottizzazione abusiva previsto dalla previgente legislazione regionale siciliana si appalesa caratterizzato da una "rigidità" della sanzione che non consente all'amministrazione titolare del potere sanzionatorio di graduare l'entità della sanzione alla gravità dell'illecito che non sempre è correlata alla estensione dell'area lottizzata (tenuto conto che minore è la dimensione dei lotti, maggiore è il danno all'equilibrato sviluppo dell'assetto urbanistico del territorio).
Nè il predetto sistema sanzionatorio si appalesa conforme al principio di uguaglianza in quanto non tiene conto del valore delle aree che può mutare in modo consistente in considerazione della relativa ubicazione (basti pensare che la medesima sanzione si applicava per una lottizzazione abusiva in località a peculiare vocazione turistica o prossima ad una grande città, le cui aree hanno un elevato valore di mercato, e per la lottizzazione effettuata in zone a modesta vocazione edilizia).
Ciò premesso il collegio ritiene che la questione di costituzionalità si appalesa non manifestamente infondata anche alla luce della costante giurisprudenza della Corte costituzionale che più volte ha affermato il principio della incostituzionalità per violazione dell'art. 3 della Costituzione delle norme che prevedono sanzioni amministrative rigide e non graduabili in relazione alla gravità dell'illecito amministrativo (sentenza Corte costituzionale 12-14 ottobre 1988, n. 971 e sentenza n. 270 del 1986).
Quanto alla rilevanza della questione è sufficiente rilevare che con sentenza parziale, deliberata alla medesima camera di consiglio, sono stati rigettati i due motivi di censura che prescindono dall'esame della questione di costituzionalità predetta.
Va, pertanto, disposta la sospensione del giudizio in corso e la rimessione degli atti alla Corte costituzionale, mandando alla segreteria della sezione gli adempimenti di competenza ai sensi dell'art. 23 della legge 11 marzo 1953, n. 87.
P.Q.M.

Visto l'art. 23 della legge 11 marzo 1953, n. 87, dichiara rilevante e non manifestamente infondata, nei termini di cui in motivazione, la questione di costituzionalità dell'art. 51, comma 10, della legge regionale siciliana 27 dicembre 1978, n. 71 per violazione dell'art. 3 della Costituzione.
Sospende il giudizio in corso e dispone la trasmissione degli atti alla Corte costituzionale.
Ordina che la presente ordinanza sia notificata al Presidente della Regione siciliana e comunicata al Presidente dell'Assemblea regionale siciliana.
Così deciso inCatania, nella Camera di consiglio del giorno 2 luglio 1997.
  Il presidente: DELFA 

(98.30.1585)
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PRESIDENZA

Trasferimento dell'opera asilo infantile alla parrocchia Immacolata Vulgo S. Giuseppe in Milena.

Con decreto n. 156/IV Dr 4 del 10 giugno 1998, l'Assessore alla Presidenza della Regione siciliana, ai sensi e per gli effetti dell'art. 139 del T.U. delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno, D.P.R. del 6 marzo 1978, n. 218, ha disposto il trasferimento dell'opera Asilo infantile prog. ex Casmez n. 2162 alla parrocchia Immacolata Vulgo S. Giuseppe in Milena (CL) che provvederà alla relativa iscrizione nel proprio patrimonio conservandone la destinazione d'uso originaria.
La suddetta parrocchia, pertanto, assumerà l'onere della gestione e della manutenzione dell'opera sopracitata e richiederà, alla Presidenza della Regione siciliana, la preventiva autorizzazione qualora si rendesse necessario il cambio di destinazione d'uso dell'edificio.
(98.25.1300)
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Sostituzione del presidente della Commissione regionale di controllo delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza pubblica.
Con D.P. n. 206/Gr. XV/S.G. del 17 giugno 1998, il direttore regionale dott. Stefano Impastato, è stato nominato presidente della commissione regionale di controllo delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza pubblica, in sostituzione del dott. Guglielmo Crescimanno, deceduto.
(98.25.1318)
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Sostituzione del presidente della commissione tecnica e di vigilanza farmaceutica della provincia di Catania.
Con D.P. n. 208/GR. XV/S.G. del 17 giugno 1998, il dott. Salvatore Buscemi, farmacista, residente in Riposto (CT), via Roma n. 55/A, è stato nominato, in rappresentanza della Federfarma, presidente della commissione tecnica e di vigilanza farmaceutica della provincia diCatania, in sostituzione del dott. Longo Giuseppe.
(98.25.1317)
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ASSESSORATO

DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA

Provvedimenti concernenti scioglimento di società cooperative.
Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 892/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa Agrinova, con sede in Catania, costituita in data 25 gennaio 1988, è sciolta.
(98.24.1244)
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,
Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 893/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa S. Michele, con sede in S. Angelo di Brolo, costituita in data 18 gennaio 1984, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 894/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa Centro CarniPietrino, con sede in Pietraperzia, costituita in data 20 luglio 1990, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 895/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa Giardina, con sede in Castel di Judica, costituita in data 18 giugno 1979, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 896/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa Poggiarelli, con sede in Mineo, costituita in data 25 maggio 1981, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 897/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa La Pannocchia, con sede in Catania, costituita in data 17 gennaio 1981, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 898/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa La Perla del Sud, con sede in Acicatena, costituita in data 17 settembre 1979, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 899/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa L'Avvenire, con sede in Castel di Judica, costituita in data 26 gennaio 1989, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 900/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa Etna Suini, con sede in Biancavilla, costituita in data 14 gennaio 1988, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 901/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa Sole di Sicilia, con sede in Castrofilippo, costituita in data 9 marzo 1982, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 902/I/V del 24 aprile 1998 la cooperativa Agricenter, con sede in Catania, costituita in data 21 dicembre 1991, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1199/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Coopedil 76, con sede in Catania, costituita in data 7 aprile 1976, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1200/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Ilenia, con sede in Catania, costituita in data 29 dicembre 1980, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1201/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Sperainbene, con sede in Palermo, costituita in data 17 marzo 1965, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1202/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Casa Serena, con sede in Porto Empedocle, costituita in data 7 gennaio 1972, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1203/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Terrazzo Marino, con sede in Ribera, costituita in data 1 dicembre 1983, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1204/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa L'Unione Calamonaci, con sede in Calamonaci, costituita in data 30 dicembre 1981, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1205/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa La Benemerita, con sede in Sciacca, costituita in data 18 maggio 1989 è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1206/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Unità, con sede in Patti, costituita in data 13 marzo 1976, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1207/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Calliope, con sede in Palermo, costituita in data 8 maggio 1962, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1208/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Pizzo di Case, con sede in Mezzojuso, costituita in data 5 febbraio 1979, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1209/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Diamante Bleu, con sede in Ragusa, costituita in data 19 aprile 1991, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1210/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Galileo Galilei, con sede in Catania, costituita in data 19 giugno 1984, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1211/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Laser 2024, con sede in Catania, costituita in data 14 dicembre 1984, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1212/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Nabila, con sede in Caltanissetta, costituita in data 6 settembre 1988, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1213/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Promozione Casa, con sede in Catania, costituita in data 29 giugno 1982, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1214/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Cofim XIX, con sede in Catania, costituita in data 3 ottobre 1984, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1215/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Don Luigi Sturzo 1991, con sede in Ravanusa, costituita in data 11 giugno 1991, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1216/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Coofim XVIII, con sede in Catania, costituita in data 18 luglio 1984, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1217/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa San Francesco, con sede in Santo Stefano diCamastra, costituita in data 8 febbraio 1973, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1218/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Leonardo da Vinci 82, con sede in Catania, costituita in data 26 novembre 1982, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1219/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Lilium, con sede in Mussomeli, costituita in data 22 settembre 1988, è sciolta.
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Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1220/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Gardenia Blu, con sede in Vittoria, costituita in data 15 dicembre 1993, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1221/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Boris, con sede in Catania, costituita in data 14 maggio 1975, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1222/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Palio 24, con sede in Catania, costituita in data 9 marzo 1984, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1223/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Amadeus, con sede in Ragusa, costituita in data 4 luglio 1991, è sciolta.
(98.24.1244)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1224/I/V dell'1 giugno 1998 la cooperativa Maria SS. del Rosario, con sede in Comiso, costituita in data 16 ottobre 1993, è sciolta.
(98.24.1244)



Sostituzione del commissario liquidatore della società cooperativa S.A.C.C.A.F., con sede inSiracusa.

Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1012/I/VI del 20 maggio 1998 il dott. Iaia Marco, nato aSiracusa il 13 agosto 1968 e residente in Siracusa, via S. Freud, 62/C, è nominato commissario liquidatore della società cooperativa S.A.C.C.A.F., con sede nel comune diSiracusa, in sostituzione del commissario liquidatore, dott. Pierdomenico Rundo.
(98.24.1243)
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ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI

Elenco generale delle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro di cui all'art. 6 della legge regionale 7 giugno 1994, n. 22 e successive integrazioni.


  PROVINCIA COMUNE DENOMINAZIONE INDIRIZZO Estremi D.A. del Sezioni 
  1 PA Palermo Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare - U.I.L.D.M. Via E. Fermi, 56 12070 20-10-1995
  2 AG Raffadali Volontariato sociale: Vita, Sport, Cultura, Ambiente Via Porta Palermo, 223 12071 20-10-1995
     c/o parrocchia S. Gemma 
  3 RG Modica Piccoli Fratelli Variante SS. 115 n. 33 12072 20-10-1995 A-B 
  4 ME Messina Filo di Arianna Via Centonze, 244 12073 20-10-1995
  5 PA Palermo Associazione Siciliana Trapianto Fegato - A.S.Tra.Fe. Via Trabucco, 180 c/o Ospedale Cervello 12074 20-10-1995
  6 CT Acireale Croce delSud Via Leonardo da Vinci, 57 12075 20-10-1995
  7 SR Pachino Agape Via Libertà, 183 12076 20-10-1995
  8 SR Pachino Associazione Pachinese Anticrimine - A.P.A.C. Via Menotti, 2 12077 20-10-1995
  9 EN Piazza Armerina A.R.C.A.T. Sicilia - Associazione regionale Club per Al- Via Carducci, 2 c/o parrocchia S. Cuore 12078 20-10-1995

colisti in trattamento di Sicilia
  10 AG Raffadali Il Buon Samaritano Via F/28, 34 12079 20-10-1995
  11 CT Catania Fraternità di Misericordia di Ognina Piazza Ognina, 11 12080 20-10-1995 A-C 
  12 CL Gela C.N.G.E.I. - Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Via Giulio Siracusa, 18 12081 20-10-1995 C-D 

Esploratrici Italiani
  13 RG Modica Centro di ascolto e di accoglienza Via Carlo Papa, 14 12082 20-10-1995
  14 CT Acicastello Comunitaria TV Acicastello Via V. Veneto c/o parrocchia S. Mauro 12083 20-10-1995
  15 CT Acicastello Fraternità di Misericordia Via Volturno, 32 12084 20-10-1995 A-C 
  16 CT Belpasso Fraternità di Misericordia Piazza Municipio, 34 12085 20-10-1995 A-C 
  17 AG Ravanusa C.I.F. -Casa dell'Amicizia Via Lincoln, 178 12086 20-10-1995
  18 CT S. Giovanni La Punta Fraternità di Misericordia Via Ravanusa, 105 12087 20-10-1995 A-C 
  19 EN Regalbuto G.E.V. - Gruppo Educatori Volontari Via C.F. Ingrassia, 118 12088 20-10-1995
  20 CT Acireale Centro Assistenza Famiglia C.A.F. Via Maddem, 101 c/o istituto P. Alessi 12089 20-10-1995 A-B 
  21 CT Misterbianco Fraternità di Misericordia Via Vittorio Veneto, 245 12090 20-10-1995 A-C 
  22 SR Rosolini C.N.G.E.I. Via Sipione, 27 12091 20-10-1995 C-D 
  23 CL Caltanissetta A.N.A.P.T.A. -Associazione Nazionale Assistenza Pre- Via Messina, 8/10 12092 20-10-1995

venzione Tumori e AIDS
  24 CT Giarre C.N.G.E.I. Via Meli, 5 12093 20-10-1995 C-D 
  25 PA Palermo La Famiglia Via Roma c/o parrocchia S. Anna 12094 20-10-1995
  26 EN Piazza Armerina Servizio Emergenza Gruppo Radio Plutia Via Pietro Nenni, 30 12095 20-10-1995
  27 CT Caltagirone L'Oasi Discesa S. Agata, 9 12096 20-10-1995
  28 RG Scicli Associazione Volontari Ospedalieri - A.V.O. Via Tripoli, 82 12097 20-10-1995
  29 CT Riposto C.N.G.E.I. Via F.Gioia, 85 12098 20-10-1995 C-D 
  30 ME Messina Telefono Amico Via dei Mille, 260 c/o Mondo X 12099 20-10-1995
  31 CT Acireale A.V.E.S.C.I. - Associazione Elevazione Sociale e Cultu- Piazza San Francesco, 6 12100 20-10-1995

rale Individuo
  32 CT Catania C.N.G.E.I. Via Maestri del Lavoro 12101 20-10-1995 C-D 
  33 EN Leonforte Amici della Vita Piazza Branciforti, 27 12102 20-10-1995
  34 AG Licata Centro 3 P (Padre Pino Puglisi) Via S. Andrea,4 12103 20-10-1995
  35 PA Altofonte AUSER -Associazione Autogestione Servizi e Solidarie- Viale C 11 Casa del Popolo 12104 20-10-1995

tà - Circolo Altofonte
  36 PA Palermo A.Si.A.M.A. -Associazione Siciliana Assistenza Malati Via Vincenzo diPavia, 39 12105 20-10-1995 A-B 

AIDS
  37 PA Palermo Associazione siciliana fra i medullolesi spinali Via Pierluigi Deodato, 2 12110 27-11-1995 A-E 
  38 CL Gela A.D.A.S. -Associazione Donatori Autonoma Sangue Via Italia, 13 12111 27-11-1995
      12128 20-12-1995 
  39 CL Caltanissetta A.D.A.S. - Associazione Donatori Autonoma Sangue Via della Regione, 68 12112 27-11-1995
  40 CT Misterbianco Umanità Solidale Via S. Nicolò, 386 12113 27-11-1995
  41 AG Agrigento Itaca, l'Isola che non c'è Via Regione Siciliana, 114 12114 27-11-1995
  42 PA Palermo Auser provinciale Via Roma, 72 12115 27-11-1995
  43 RG Ragusa Auser Via Cairoli Palazzo COCIM 12116 27-11-1995
  44 PA Polizzi Generosa Antrophos Piazza Castello, 18 12117 27-11-1995 C-E 
  45 CT Catania A.B.I.O. - Associazione per il Bambino in Ospedale Via Ballo, 11 12119 20-12-1995
  46 CT Catania Centro aiuto alla vita Via Morosoli, 14 12120 20-12-1995
  47 PA Termini Imerese Associazione volontariato calabriano Francesco Perez Via Balsamo, 1 12121 20-12-1995
  48 PA Palermo Associazione Alzheimer Palermo Via Mandanici, 23 12122 20-12-1995
  49 PA Palermo D.I.P.A.S. - Dipartimento Italiano Protezione Ambien- Viale Regione Siciliana, 3050 12123 20-12-1995

tale e Sociale
  50 PA Palermo Domus Aurea Corso dei Mille, 1282 12124 20-12-1995
  51 SR Pachino A.V.I.S. -Associazione Volontari Italiani Sangue - Se- Via Anita, 4 12125 20-12-1995

zione comunale
  52 PA Bagheria Auser - Circolo Agostino Aiello Via Lo Re, 56 12126 20-12-1995
  53 ME Messina Tribunale dei diritti del malato Via S. Elia, 30 12127 20-12-1995
  54 PA Monreale A.V.I.S. - Sezione comunale Salita Gentile, 18 80/XII AA.SS. 27-1-1996
  55 RG Scicli A.V.I.S. - Sezione comunale Via S. Filippo, 24 81/XII AA.SS. 27-1-1996
  56 RG Ragusa A.V.I.S. - Sezione comunale Via Ten. Lena, 1 82/XII AA.SS. 27-1-1996
  57 CT Scordia Associazione insieme per… Via Matteotti, 11 83/XII AA.SS. 27-1-1996
  58 AG S. Margherita Belice Sierra Maik Bravo CB - Servizio emergenza radio Via Palermo 84/XII AA.SS. 27-1-1996 A-D 
  59 PA Palermo Centro sociale lab. Zen Insieme Via G. d'Annunzio, 52 112/XII AA.SS. 8-2-1996
  60 SR Francofonte A.V.I.S. - Sezione comunale Via R. Cerasa, 3 106/XII AA.SS. 8-2-1996
  61 ME Milazzo A.V.I.S. - Sezione comunale Via Risorgimento, 26 C.P. 138 107/XII AA.SS. 8-2-1996
  62 AG Licata A.V.I.S. - Sezione comunale c/o Ospedale S. Giacomo d'Altopasso 108/XII AA.SS. 8-2-1996
  63 EN Enna A.D.E.S. -Associazione Donatori Ennesi Sangue Via Roma, 243 109/XII AA.SS. 8-2-1996
  64 PA Montelepre Associazione Don Francesco Bagliesi Via B., 18 110/XII AA.SS. 8-2-1996
  65 CT Bronte Centro Aiuto alla vita Cortile Giove, 17 111/XII AA.SS. 8-2-1996
  66 RG Ragusa A.V.I.S. provinciale Via Ten. Lena, 1 173/XII AA.SS. 21-2-1996
  67 PA Palermo Nucleo locale A.V.U.L.S.S. -Associazione Volontari Via Matteo Bonello, 2 339/XII AA.SS. 7-3-1996 A-B-C 
Unità Locali Servizi Socio-Sanitari      1559/XII AA.SS. 9-10-1996 
  68 AG Agrigento Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Viale della Vittoria, 217 340/XII AA.SS. 7-3-1996 A-B-C 
      1558/XII AA.SS. 9-10-1996 
  69 EN Piazza Armerina Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via Teatro, 27 341/XII AA.SS. 7-3-1996 A-C 
  70 AG Alessandria della Rocca A.V.I.S. - Sezione comunale Via Manzoni, 21 342/XII AA.SS. 7-3-1996
  71 RG Ragusa A.R.T.HA.I. - Associazione ragusana tutela handicap- Via Cairoli, 18 343/XII AA.SS. 7-3-1996 A-E 

pati invalidi
  72 RG Modica Associazione Cristiana per la Famiglia sac. Giuseppe Piazza Libertà 344/XII AA.SS. 7-3-1996
Rizza     c/o parrocchia Sacro Cuore 
  73 AG Licata Associazione I delfini Via Campobello, 79 345/XII AA.SS. 7-3-1996
  74 PA Palermo A.D.M.O. -Associazione Donatori Midollo Osseo -Re- Via Trabucco, 180 c/o Ospedale Cervello 346/XII AA.SS. 7-3-1996 B-C 

gione Sicilia
  75 ME Messina Centro Prima Accoglienza Savio - CE.P.A.S. Via Lenzi, 24 347/XII AA.SS. 7-3-1996 A-C 
  76 TP Mazara del Vallo Associazione San Vito Via F. Pompeano, 11 348/XII AA.SS. 7-3-1996
  77 AG Sambuca di Sicilia Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via Belvedere, 46 389/XII AA.SS. 30-3-1996 A-B-C 
  78 SR Siracusa Associazione Volontari Ospedalieri - A.V.O. c/o Ospedale Umberto I 390/XII AA.SS. 30-3-1996
  79 ME Messina Centro aiuto alla vita Vittoria Guarenghi Via Fossata, 32 391/XII AA.SS. 30-3-1996
  80 TP Salemi A.V.I.S. - Sezione comunale Via Leonardo da Vinci, 2 392/XII AA.SS. 30-3-1996
  81 AG Bivona A.V.I.S. - Sezione comunale Via P. Palermo, 12 393/XII AA.SS. 30-3-1996
  82 EN Pietraperzia A.V.I.S. - Sezione comunale Via Sabotino, 6 394/XII AA.SS. 30-3-1996
  83 EN Nicosia Associazione Maria di Nazareth Discesa Pozzo, 21 395/XII AA.SS. 30-3-1996
  84 AG Siculiana Associazione donatori sangue Via De Gasperi, 5 675/XII AA.SS. 10-5-1996
  85 TP Alcamo Associazione provinciale donatori volontari sangue Via Francesco Mistretta, 2 676/XII AA.SS. 10-5-1996
  86 RG Ragusa A.V.O. Via Archimede, 198 677/XII AA.SS. 10-5-1996
  87 ME Mistretta Nucleo locale A.V.U.L.S.S. c/o Istituto Figlie della Croce 678/XII AA.SS. 10-5-1996 A-B-C 
     discesa Salamone 
  88 CL Gela Centro Aiuto alla vita Via Olanda, 14, 16 679/XII AA.SS. 10-5-1996
  89 RG Modica A.V.I.S. - Sezione comunale Via SacroCuore, 35/B 680/XII AA.SS. 10-5-1996
  90 ME Messina Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Viale Regina Margherita, 25 692/XII AA.SS. 22-5-1996 A-B-C 
  91 ME Messina Nucleo locale A.V.U.L.S.S. di Salice Piazza Canonica -Salice 693/XII AA.SS. 22-5-1996 A-B-C 
  92 ME Messina Nucleo locale A.V.U.L.S.S. di Ganzirri Via Consolare Pompea - Ganzirri 694/XII AA.SS. 22-5-1996 A-B-C 
     c/o parrocchia S. Nicola 
  93 RG Scicli Associazione Paolo Ferro Via Casmene, 100 695/XII AA.SS. 22-5-1996 A-C 
  94 SR Siracusa Centro Sociale S. Lucia Via F.lliSollecito, 6 696/XII AA.SS. 22-5-1996
  95 ME Messina Associazione M.O.V. ilPonte Viale S. Martino, 338 c/o ist. Don Orione 697/XII AA.SS. 22-5-1996
  96 PA Palermo Centro aiuto alla vita Via Sciuti, 49 698/XII AA.SS. 22-5-1996
  97 CT Acireale Associazione volontari Lasalliani Sanluigini Piazza Mons. P. Alessi, 3 1185/XII AA.SS. 12-7-1996
  98 TP Poggioreale Associazione Poggiorealese S. Francesco Via Verga, 1 1186/XII AA.SS. 12-7-1996
  99 SR Melilli Fraternità di Misericordia Viale Italia, 135 1187/XII AA.SS. 12-7-1996 A-C 
  100 ME Messina Associazione Chirone Via S. Elia, 30 1188/XII AA.SS. 12-7-1996 A-B 
  101 CL Niscemi Fraternità di Misericordia Via Bellini, 2 1189/XII AA.SS. 12-7-1996 A-C 
  102 PA Partinico Circolo Auser Sandro Pertini Corso dei Mille, 276 1190/XII AA.SS. 12-7-1996
  103 ME Barcellona Pozzo di Gotto Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via Alfieri, 36 1191/XII AA.SS. 12-7-1996 A-B-C 
  104 EN Agira Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via S. Francesco di Paola, 12 1192/XII AA.SS. 12-7-1996 A-B-C 
  105 CT Catania Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via De Gasperi, 177 1193/XII AA.SS. 12-7-1996 A-B-C- 
  106 ME Capo d'Orlando Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via A. Doria, 19 c/o sig.ra Minciullo 1194/XII AA.SS. 12-7-1996 A-B-C- 
  107 EN Nicosia Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via IV Novembre 1195/XII AA.SS. 12-7-1996 A-B-C- 
  108 CT Scordia A.V.I.S. - Sezione comunale Via S. Francesco di Paola, 12 1196/XII AA.SS. 12-7-1996
  109 AG S. Margherita Belice A.V.I.S. - Sezione comunale Via Palermo 1197/XII AA.SS. 12-7-1996
  110 SR Floridia Fraternità di Misericordia Via Labriola, 4 1198/XII AA.SS. 12-7-1996 A-C 
  111 ME Letojanni Fraternità di Misericordia S. Giuseppe Piazza del Mercato, 6 1199/XII AA.SS. 12-7-1996 A-C 
  112 RG Scicli Associazione Shalom Via Guadagna, 1 1200/XII AA.SS. 12-7-1996 A-C 
  113 CT Ramacca A.V.I.S. - Sezione comunale Via IV Novembre, 17 1201/XII AA.SS. 12-7-1996
  114 ME Messina Associazione LE.L.A.T. Via Terzo Pianicello Bordonaro 1202/XII AA.SS. 12-7-1996
  115 PA Palermo Associazione italiana contro le leucemie Via Trabucco, 180 1203/XII AA.SS. 12-7-1996 A-B 
  116 CT Mascalucia Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via dei Papaveri, 1 1537/XII AA.SS. 9-10-1996 A-B-C 
  117 AG Sciacca A.V.I.S. - Sezione comunale Viale della Vittoria, 21 1538/XII AA.SS. 9-10-1996
  118 CT Vizzini A.V.I.S. - Sezione comunale Viale Margherita, 213 1540/XII AA.SS. 9-10-1996
  119 PA Gangi A.V.I.S. - Sezione comunale Via Vittorio Emanuele, 93 1541/XII AA.SS. 9-10-1996
  120 CT Catania A.V.I.S. - Sezione comunale Via Asiago, 10 1542/XII AA.SS. 9-10-1996
  121 CT Mineo A.V.I.S. - Sezione comunale Via Umberto, 32 1543/XII AA.SS. 9-10-1996
  122 EN Leonforte Associazione decolores Elena La Marca Via Picone, 14 1544/XII AA.SS. 9-10-1996 A-E 
  123 SR Noto Associazione volontari Città di Noto Via Silvio Spaventa, 2 1545/XII AA.SS. 9-10-1996 A-C 
  124 PA Palermo A.R.C. - Associazione recupero cerebrolesi Via Monte S. Calogero, 29 1546/XII AA.SS. 9-10-1996 A-B 
  125 AG Agrigento Associazione donatori autonoma sangue Via Platone, 1 1547/XII AA.SS. 9-10-1996
  126 RG Vittoria Associazione di solidarietà Samaritana Iblea Via Bari, 137 1548/XII AA.SS. 9-10-1996
  127 PA Termini Imerese Associazione Crescere Insieme Via Falcone e Borsellino 1549/XII AA.SS. 9-10-1996
  128 SR Priolo Gargallo Fraternità di Misericordia Via Angelo Custode, 40 1550/XII AA.SS. 9-10-1996 A-C 
  129 PA Alia Fraternità di Misericordia Via S. Pellico, 2 1551/XII AA.SS. 9-10-1996 A-C 
  130 CT Zafferana Etnea Fraternità di Misericordia Via Libertà, 3 1552/XII AA.SS. 9-10-1996 A-C 
  131 CT Bronte Confraternita di Misericordia Via Lombardia s.n. 1553/XII AA.SS. 9-10-1996 A-C 
  132 ME Barcellona Pozzo di Gotto Associazione casa di solidarietà ed accoglienza Via P.pe Amedeo, 14 1554/XII AA.SS. 9-10-1996 A-C-E 
  133 SR Melilli Fraternità di misericordia di Villasmundo Via Regina Elena, 6 1555/XII AA.SS. 9-10-1996 A-C 
  134 EN Enna Associazione volontari ospedalieri via Piazza Armerina, 9 1556/XII AA.SS. 9-10-1996
  135 CT Pedara Fraternità di Misericordia Corso Ara diGiove, 239 1557/XII AA.SS. 9-10-1996 A-C 
  136 ME Messina Fraternità di Misericordia (1) c/o parrocchia Madonna della Pace 1560/XII AA.SS. 9-10-1996 A-C 
     vill. UNRRA - Contesse 
  137 PA Palermo Associazione solidarietà Via Siracusa, 35 1592/XII AA.SS. 30-10-1996 A-C 
  138 PA Corleone Associazione SS. Salvatore Via SS. Salvatore 1593/XII AA.SS. 30-10-1996
  139 PA Palermo Circolo Auser Borgo Ulivia Largo V. 16 n. 10 1594/XII AA.SS. 30-10-1996
  140 EN Agira Associazione Amici dell'A.N.F.F.A.S. Via Orfanotrofio, 6 1595/XII AA.SS. 30-10-1996
  141 TP Santa Ninfa A.V.I.S. - Sezione comunale c/o Centro Sanitario piazza Fleming 1597/XII AA.SS. 30-10-1996
  142 ME Torregrotta Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via XXI Ottobre, 211 1598/XII AA.SS. 30-10-1996 A-B-C 
  143 AG Casteltermini Fraternità di misericordia Piazza Alcide De Gasperi 1599/XII AA.SS. 30-10-1996 A-C 
  144 AG S. Biagio Platani Fraternità di misericordia Via Matteotti, 32 1600/XII AA.SS. 30-10-1996 A-C 
  145 CT Catania Fraternità di misericordia S. Leone Via S. Leone, 1 1601/XII AA.SS. 30-10-1996 A-C 
  146 CT Catania Confraternita di misericordia di Trappeto nord Via Pelagie, 13 1602/XII AA.SS. 30-10-1996 A-C 
  147 CT Caltagirone Associazione Il Ramarro Via Roma, 124/D 1603/XII AA.SS. 30-10-1996
  148 RG Comiso A.V.I.S. - Sezione comunale Via G. Di Vita, 18 1596/XII AA.SS. 30-10-1996
  149 AG Campobello di Licata A.V.I.S. - Sezione comunale Via Quarto, 7 1827/XII AA.SS. 22-11-1996
  150 CT Adrano A.V.I.S. - Sezione comunale Piazza Mercato, 5 1828/XII AA.SS. 22-11-1996
  151 EN Nicosia A.V.I.S. - Sezione comunale Via Miracoli, 39 1829/XII AA.SS. 22-11-1996
  152 SR PalazzoloAcreide Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via G. Fava, 5 c/o Buonura Santa 1830/XII AA.SS. 22-11-1996 A-B-C 
  153 AG S.Angelo Muxaro Fraternità di Misericordia Via Messina, 1 1831/XII AA.SS. 22-11-1996 A-C 
  154 CT Adrano Fraternità di Misericordia Via Pietro Nenni, 20/e 1832/XII AA.SS. 22-11-1996 A-C 
  155 TP Erice Associazione promozione umana Via Ulisse, 31 - Casa Santa 1833/XII AA.SS. 22-11-1996
  156 PA Palermo A.F.I.PRE.S. -Associazione famiglie italiane per la pre- Via Michele del Bono, 5 1834/XII AA.SS. 22-11-1996

venzione del suicidio Marco Saura
  157 EN Centuripe Associazione volontari per Centuripe Via Cesare Battisti, 32 1835/XII AA.SS. 22-11-1996 A-C 
  158 PA Palermo Coordinamento per i diritti degli handicappati nella Via Lombardia, 4 1836/XII AA.SS. 22-11-1996 A-E 

Regione siciliana
  159 PA Palermo Circolo arciragazzi Palermo Via Genova, 7 1838/XII AA.SS. 22-11-1996 A-C 
  160 CT S. Agata LiBattiati Associazione famiglie Il Sentiero Via Garibaldi, 11 1837/XII AA.SS. 22-11-1996 A-C 
  161 SR Augusta Fraternità di Misericordia (1) Via Vittorio Veneto, 1 1885/XII AA.SS. 19-12-1996 A-C 
  162 CT Catania Fraternità di Misericordia (1) Via Etnea, 595 1886/XII AA.SS. 19-12-1996 A-C 
  163 ME S. Piero Patti Fraternità di Misericordia (1) Via I Maggio, 2 1887/XII AA.SS. 19-12-1996 A-C 
  164         Cancellata 
  165 SR Canicattini Bagni A.VO.CA. - Associazione Volontari Canicattini Bagni Via Regina Elena, 47/b 1957/XII AA.SS. 24-12-1996
  166 CT Caltagirone Nucleo Locale A.V.U.L.S.S. Via S. Maria di Gesù, 94 1958/XII AA.SS. 24-12-1996 A-B-C 
  167 PA Palermo Associazione provinciale donatori sangue A.D.V.S. Piazza Castelnuovo, 35 1959/XII AA.SS. 24-12-1996
  168 PA Palermo A.B.I.O. -Associazione per il bambino in ospedale Via Papa Sergio I, 5 1960/XII AA.SS. 24-12-1996
     c/o ospedale Enrico Albanese 
  169 CT Acireale Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via Genualdi, 42 1961/XII AA.SS. 24-12-1996 A-B-C 
  170 CT Catania A.G.E.S.C.I. Sicilia Via Etnea, 290 1962/XII AA.SS. 24-12-1996
  171 PA Palermo Auser Sicilia Via Cavour, 106 1963/XII AA.SS. 24-12-1996
  172 CT Trecastagni Fraternità di Misericordia Via Morano, 2 1964/XII AA.SS. 24-12-1996 A-C 
  173 TP Marsala Associazione Il Mulino Contrada Digerbato, 490 69/XII AA.SS. 4-2-1997
  174 SR Siracusa Associazione volontari città diSiracusa - A.V.C.S. Via G. Barresi, 4 70/XII AA.SS. 4-2-1997
  175 RG Modica Associazione Don Giuseppe Puglisi Via Carlo Papa, 14 71/XII AA.SS. 4-2-1997
  176 PA Palermo Associazione per l'infanzia abbandonata - Assoinfanzia Via Bernini, 131 72/XII AA.SS. 4-2-1997 A-C 
  177 PA Bagheria Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Contrada Serradifalco 406/XII AA.SS. 18-4-1997 A-B-C 
     c/o casa di riposo La Montagnola 
  178 SR Floridia A.V.I.S. - Sezione comunale Via Labriola, 4 407/XII AA.SS. 18-4-1997
  179 SR Rosolini A.V.I.S. -Sezione comunale Corso Savoia, 49 408/XII AA.SS. 18-4-1997
  180 TP Gibellina A.V.I.S. - Sezione comunale Via Gemellaro, 1 409/XII AA.SS. 18-4-1997
  181 TP Castelvetrano A.V.I.S. - Sezione comunale Via Vittorio Emanuele, 134 410/XII AA.SS. 18-4-1997
  182 CT Catania Associazione Ekos - Sicilia Ambiente Cultura Piazza Beato Angelico, 2 411/XII AA.SS. 18-4-1997 C-D 
  183 SR Avola Corpo Volontario Protezione Civile Avola Michele Gua- Via Ruggero Settimo, 21 412/XII AA.SS. 18-4-1997

stella
  184 ME Barcellona Pozzo di Gotto Lega italiana per la lotta contro l'AIDS L.I.L.A.per Mes- Vico S. Paolino, 7 413/XII AA.SS. 18-4-1997 A-B 

sina e provincia
  185 PA Balestrate Associazione civica balestratese - AUSER Via G. Galilei, 4 414/XII AA.SS. 18-4-1997
  186 PA Marineo Confraternita di Misericordia Corso dei Mille, 121 415/XII AA.SS. 18-4-1997 A-C 
  187 TP Alcamo Fraternità di Misericordia di Alcamo e Castellammare Via Pindemonte, 60 416/XII AA.SS. 18-4-1997 A-C 
  188 PA Palermo C.A.D.O. - Centro Ascolto Don Orione Via Ammiraglio Rizzo, 68 417/XII AA.SS. 18-4-1997
  189 PA Gangi Associazione Dimensione Uomo Via Regina Margherita, 4 418/XII AA.SS. 18-4-1997 A-E 
  190 CT Caltagirone Associazione Casa dell'Amore e dei Figli del Crocifisso Via Madonna della Via, 231 419/XII AA.SS. 18-4-1997
  191 ME Gaggi Associazione Radio Valle Alcantara Via Berlinguer 420/XII AA.SS. 18-4-1997
  192 CT Linguaglossa A.V.I.S. - Sezione comunale Piazza Annunziata, 10 423/XII AA.SS. 18-4-1997
  193 AG S. Biagio Platani A.D.S. -Associazione Donatori Sangue Via Matteotti, 30 424/XII AA.SS. 18-4-1997
  194 PA Palermo U.N.I.V.O.C. (Unione Italiana Volontari pro Ciechi) Via A. Manzoni, 11 507/XII AA.SS. 9-5-1997 A-C-E 
  195 SR Siracusa A.V.I.S. - Sezione comunale Via Testaferrata, 8 508/XII AA.SS. 9-5-1997
  196 SR Canicattini Bagni A.V.I.S. - Sezione comunale Via XX Settembre, 141 509/XII AA.SS. 9-5-1997
  197 CL Caltanissetta AUSER - Provincia di Caltanissetta Corso Umberto I, 96 510/XII AA.SS. 9-5-1997
  198 CT Riposto C.P.C.V.S. - Centro Protezione Civile Volontariato Si- Via Gramsci, 310 511/XII AA.SS. 9-5-1997

cilia
  199 SR Sortino A.V.I.S. - Sezione comunale Via P. G. Cianci, 14/a 628/XII AA.SS. 23-5-1997
  200 RG Vittoria A.V.I.S. - Sezione comunale Via Vicenza, 70 629/XII AA.SS. 23-5-1997
  201 RG Monterosso Almo A.V.I.S. - Sezione comunale Corso Umberto, 129 630/XII AA.SS. 23-5-1997
  202 ME Messina A.V.I.S. - Sezione comunale Via Camiciotti is. 31 n. 117 631/XII AA.SS. 23-5-1997
  203 AG Ribera A.V.I.S. - Sezione comunale Piazza Verdi, 2 632/XII AA.SS. 23-5-1997
  204 RG S. Croce Camerina A.V.I.S. - Sezione comunale Via Camerina, 37 633/XII AA.SS. 23-5-1997
  205 CT Adrano Associazione Protezione Civile Adrano Via Catania, 249-251 634/XII AA.SS. 23-5-1997
  206 ME Messina Associazione S. Maria della Strada Via Comunale, 1 Galati S. Anna 635/XII AA.SS. 23-5-1997
  207 CT Valverde Fraternità di Misericordia Via Calì, 43 636/XII AA.SS. 23-5-1997 A-C 
  208 CL Caltanissetta Associazione Marcello Pastorello Aiuto Malato Oncolo- Via Nino Savarese, 7 637/XII AA.SS. 23-5-1997

gico A.M.O.
  209 PA Palermo A.I.D.O. - Associazione Italiana Donatori Organi Con- Via Salinas, 68 638/XII AA.SS. 23-5-1997

siglio regionale Sicilia
  210 SR Avola A.V.O. - Associazione Volontari Ospedalieri c/o Ospedale G. Di Maria 639/XII AA.SS. 23-5-1997
     contrada Chiusa diCarlo 
  211 TP Favignana Associazione Giuseppe Barraco Campo sportivo comunale 1239/XII AA.SS. 8-8-1997
  212 CT Catania Lega italiana per la lotta contro l'AIDS - L.I.L.A. Catania Via G. Sanfilippo, 10 1240/XII AA.SS. 8-8-1997 A-B 
  213 ME Barcellona Pozzo di Gotto A.V.I.S. - Sezione comunale Via Roma, 37 1241/XII AA.SS. 8-8-1997
  214 RG Giarratana A.V.I.S. - Sezione comunale Corso Umberto I, 37 1242/XII AA.SS. 8-8-1997
  215 SR Palazzolo Acreide A.V.I.S. - Sezione comunale Piazza S. Antonio, 8 1243/XII AA.SS. 8-8-1997
  216 PA Godrano A.V.I.S. - Sezione comunale Via Croce, 15 1244/XII AA.SS. 8-8-1997
  217 SR Siracusa A.V.I.S. - Sezione provinciale Via Von Platen, 33 1245/XII AA.SS. 8-8-1997
  218 PA Palermo Associazione Santa Chiara Piazza S. Chiara, 11 1246/XII AA.SS. 8-8-1997 A-C-E 
  219 RG Ragusa Associazione Spazio - Associazione volontariato educa- Via del S. Cuore, 46 1247/XII AA.SS. 8-8-1997

tori
  220 ME S. Teresa Riva Comitato d'iniziativa psichiatrica Via dell'Agro, 3 1248/XII AA.SS. 8-8-1997 A-E 
  221 PA Marineo Auser - Circolo di Marineo Corso Vittorio Emanuele, 7 1249/XII AA.SS. 8-8-1997
  222 CT Paternò Confraternita di Misericordia Via Collegio, 43 1250/XII AA.SS. 8-8-1997 A-C 
  223 RG Ragusa Associazione Mondo Nuovo Via Spadafora, 11 1251/XII AA.SS. 8-8-1997 A-C 
  224 RG S. Croce Camerina Associazione volontari del soccorso Via della Repubblica, 57 1294/XII AA.SS. 9-8-1997 A-C 
  225 SR Carlentini A.V.I.S. - Sezione comunale Piazza Diaz, 25 1409/XII AA.SS. 23-9-1997
  226 TP Trapani A.V.I.S. - Sezione comunale Via Passo Enea, 56 1410/XII AA.SS. 23-9-1997
  227 PA Montelepre A.V.I.S. - Sezione comunale Via R. Sanzio c/o chiesa S. Antonio 1411/XII AA.SS. 23-9-1997
  228 SR Lentini A.V.I.S. - Sezione comunale Via Manzoni, 12 1412/XII AA.SS. 23-9-1997
  229 TP Campobello di Mazara A.V.I.S. - Sezione comunale Piazza Nino Buffa, 1 1413/XII AA.SS. 23-9-1997
  230 PA Marineo A.V.I.S. - Sezione comunale Via Cavour, 58 1414/XII AA.SS. 23-9-1997
  231 PA Palermo A.V.I.S. - Sezione provinciale Via Salinas, 68 1415/XII AA.SS. 23-9-1997
  232 PA Palermo G.V.V. - Gruppi di volontariato vincenziano Discesa dei Giudici, 56 1416/XII AA.S 23-9-1997 A-E 
  233 SR Rosolini Confraternita diMisericordia Via G. Maltese, 63 1569/XII AA.SS. 20-10-1997 A-C 
     c/o oratorio Buon Pastore 
  234 CT Gravina diCatania Fraternita di Misericordia Via Zangrì, 10 1570/XII AA.SS. 20-10-1997 A-C 
  235 TP Marsala Club C.B. Whiskey Mike Via Trapani, 133/F 1571/XII AA.SS. 20-10-1997 A-F 
  236 TP Mazara del Vallo A.V.I.S. - Sezione comunale Corso Vittorio Veneto, 61 1572/XII AA.SS. 20-10-1997
  237 CL Gela Centro accoglienza Paradiso di Gesù Via Plinio, 13 1573/XII AA.SS. 20-10-1997
  238 PA Palermo Associazione siciliana stomizzati e incontinenti - A.S.I. Via Maggiore Toselli, 159 1574/XII AA.SS. 20-10-1997
  239 PA Palermo Associazione famiglie persone Down Via S. Meccio 1575/XII AA.SS. 20-10-1997
  240 CL Gela Auser Gela Via Pitagora, 19 1576/XII AA.SS. 20-10-1997 A-C 
  241 SR Avola Confraternita di Misericordia Via Limeo c.le Morale, 2 1577/XII AA.SS. 20-10-1997 A-C 
  242 PA Palermo Associazione Mondo C Piazza Casa Professa, 21 1578/XII AA.SS. 20-10-1997 A-C 
  243 ME Messina A.V.I.S. - Sezione provinciale Via Camiciotti is. 31 n. 117 1579/XII AA.SS. 20-10-1997
  244 PA Palermo Missione diSperanza e Carità Via Archirafi, 31 1580/XII AA.SS. 20-10-1997 A-C 
  245 CT Catania Associazione Giuseppe Grasso Via G. De Felice, 77/A 1581/XII AA.SS. 20-10-1997
  246 PA Palermo Associazione volontariato per anziani Via Libertà, 175 1582/XII AA.SS. 20-10-1997 A-C 
  247 PA S. Flavia Associazione volontari del soccorso civile (2) Via D'Azeglio, 50 - Bagheria 2025/XII AA.SS. 19-1-1997
  248 PA Termini Imerese Auser Termini Imerese Via Gallegra, 4 597/XII AA.SS. 20-3-1998
  249 AG Licata Associazione Help Via Garigliano, 1 598/XII AA.SS. 20-3-1998
  250 PA Palermo Associazione Rinasci e Vola Via Paladini, 7/a 599/XII AA.SS. 20-3-1998
     c/o parr. S. Giovanni Apostolo 
  251 TP Marsala Associazione Amici del terzo mondo Via F. Struppa, 15 600/XII AA.SS. 20-3-1998
  252 ME Castell'Umberto A.V.I.S. - Sezione comunale Via Nazario Sauro, 23/25 601/XII AA.SS. 20-3-1998
  253 CT Licodia Eubea A.V.I.S. - Sezione comunale Corso Umberto, 254 602/XII AA.SS. 20-3-1998
  254 CT Nicolosi Fraternità di Misericordia "Ut Unum Sint" Piazza V. Emanuele, 26 603/XII AA.SS. 20-3-1998 A-C 
  255 RG Ispica A.V.I.S. - Sezione comunale Via C. Ciano, 23 604/XII AA.SS. 20-3-1998
  256 EN Regalbuto Fraternita di Misericordia S. Massimiliano Kolbe Via Palermo, 4 605/XII AA.SS. 20-3-1998 A-C 
  257 SR Siracusa Nucleo locale A.V.U.L.S.S. Via C. Forlanini, 2/d 606/XII AA.SS. 20-3-1998 A-B-C 
  258 CT Bronte A.V.I.S. - Sezione comunale Corso Umberto, 381 607/XII AA.SS. 20-3-1998
  259 TP Mazara delVallo A.V.I.S. - Sezione provinciale di Trapani Via Vittorio Veneto, 61 608/XII AA.SS. 20-3-1998
  260 PA Valledolmo Fraternita di Misericordia Via Gen. Cadorna, 101 609/XII AA.SS. 20-3-1998 A-C 
  261 TP Valderice Il Sol.Co. -Associazione Solidarietà e cooperazione fa- Via S. Catalano, 207 610/XII AA.SS. 20-3-1998

miglie disabili
  262 PA Palermo Confraternita di Misericordia Via T. Tasso, 34 611/XII AA.SS. 20-3-1998 A-C 
  263 CT Catania Auser Catania Via Crociferi, 40 612/XII AA.SS. 20-3-1998
  264 TP Calatafimi A.V.I.S. - Sezione comunale piazza G. Vivona, 2 613/XII AA.SS. 20-3-1998
  265 PA Palermo Associazione Punto di Partenza Via G. Galilei, 159 614/XII AA.SS. 20-3-1998
  266 ME S. Agata Militello A.B.I.O.- Associazione per il bambino in ospedale c/o Ospedale generale via Medici 615/XII AA.SS. 20-3-1998
  267     Cancellata  
  268 ME Tusa Confraternita di Misericordia Via Pergola, 22 839/XII AA.SS. 14-4-1998 A-C 
  269 CL Sommatino Auser Sommatino Via Regina Margherita, 22 840/XII AA.SS. 14-4-1998
  270 PA Termini Imerese A.D.V.S.- Associazione donatori volontari sangue Via Falcone e Borsellino, 55/b 841/XII AA.SS. 14-4-1998
  271 CT Mazzarrone A.MA.VO. - Associazione mazzarronese volontari Via Pavia 842/XII AA.SS. 14-4-1998 A-C 
  272 CT Catania Gruppo donatori di sangue frates Cristo Re Corso Italia, 165 843/XII AA.SS. 14-4-1998
  273 ME Barcellona Pozzo di Gotto CO.DI. - Coordinamento disabili Via Kennedy, 201 844/XII AA.SS. 14-4-1998 C-E 
  274 CT Acireale Gruppo donatori di sangue fratres S. Maria del Carmelo Via Vittorio Emanuele, 52 845/XII AA.SS. 14-4-1998
  275 CT Grammichele A.V.I.S. - Sezione comunale Piazza C.M. Carafa, 44 846/XII AA.SS. 14-4-1998
  276 CT Biancavilla A.V.I.S. - Sezione comunale Via Vittorio Emanuele, 494 847/XII AA.SS. 14-4-1998
  277 CT S. Michele diGanzaria A.V.I.S. - Sezione comunale Piazza V.Emanuele, 3 848/XII AA.SS. 14-4-1998
  278 CT Viangrande A.V.I.S. - Sezione comunale Piazza S. Mauro, 38 849/XII AA.SS. 14-4-1998
  279 SR Priolo Gargallo A.V.I.S. - Sezione comunale Via Castel Lentini, 83 850/XII AA.SS. 14-4-1998
  280 TP Erice A.V.U.L.S.S. - Nucleo locale di Trapani Via Cosenza, Casa Santa 851/XII AA.SS. 14-4-1998 A-B-C 
     c/o parr. S. Michele 
  281 TP Alcamo A.V.U.L.S.S. - Nucleo locale diAlcamo Via Porta Palermo, 110 852/XII AA.SS. 14-4-1998 A-B-C 
  282 CT Paternò Gruppo donatori di sangue fratres Paternò Via Collegio, 43 853/XII AA.SS. 14-4-1998
  283 CT Nicolosi Gruppo donatori di sangue fratres Ut Unum Sint Piazza Vittorio Emanuele, 26 854/XII AA.SS. 14-4-1998
  284 SR Siracusa Gruppo Fratres -Cassibile Piazza Marchesi Loffredo, 1 Cassibile 855/XII AA.SS. 14-4-1998
  285 SR Ferla Gruppo Fratres Sorriso - Ferla Via Umberto I, 83 856/XII AA.SS. 14-4-1998
  286 SR Siracusa Gruppo donatori di sangue fratres Via Testaferrata, 1 857/XII AA.SS. 14-4-1998
     c/o Aziendaospedaliera Umberto I 
  287 CT Pedara Gruppo donatori di sangue fratres Corso Are di Giove, 239 858/XII AA.SS. 14-4-1998
  288 CT Catania Gruppo donatori di sangue fratres S. Maria di Ognina Piazza Ognina 859/XII AA.SS. 14-4-1998
  289 PA Bagheria Gruppo donatori di sangue fratres Totò Ferrara Via Consolare s.n. c/o Villa S. Cataldo 860/XII AA.SS. 14-4-1998
  290 CT Misterbianco Gruppo fratres Gabriella Via Vittorio Veneto, 245 861/XII AA.SS. 14-4-1998
  291 CT Mascalucia Gruppo donatori di sangue fratres Mascalucia Corso S. Vito, 51 862/XII AA.SS. 14-4-1998
  292 CL Niscemi Gruppo donatori di sangue fratres diNiscemi Via Bellini, 2 863/XII AA.SS. 14-4-1998
  293 SR Melilli Gruppo donatori di sangue fratres Viale Italia, 135 864/XII AA.SS. 14-4-1998
  294 CT Adrano Gruppo donatori di sangue fratres Adrano Via Ugo La Malfa, 48 865/XII AA.SS. 14-4-1998
  295 AG Siculiana Confraternita di Misericordia Via De Gasperi, 5 870/XII AA.SS. 15-4-1998 A-C 
  296 ME Lipari Associazione pro Stromboli Via Vittorio Emanuele, 36 871/XII AA.SS. 15-4-1998 C-D 
  297 SR Augusta Gruppo donatori di sangue fratres Via Vittorio Veneto, 1 872/XII AA.SS. 15-4-1998
  298 SR Rosolini Gruppo donatori di sangue fratres Via G. Maltese, 63 873/XII AA.SS. 15-4-1998
  299 SR Sortino Confraternita di Misericordia c/o parr. S. Giuseppe via Moro 603/XII AA.SS. 15-4-1998 A-C 
  300 PA Palermo A.SI.S.B.I (Associazione siciliana spina bifida e idro- Via Ammiraglio Rizzo, 61 875/XII AA.SS. 15-4-1998

cefalo)
  301 AG Lucca Sicula A.V.I.S. - Sezione comunale Via F. Crispi, 26 876/XII AA.SS. 15-4-1998
  302 CT Caltagirone Associazione anni felici Viale Europa, 52 877/XII AA.SS. 15-4-1998 A-C 
  303 CT Catania A.D.V.S. - Associazione provinciale donatori volontari Via Ughetti, 59 878/XII AA.SS. 15-4-1998

di sangue
  304 CT Ragalna Confraternita di Misericordia Piazza Cisterna, 1 879/XII AA.SS. 15-4-1998 A-C 
  305 ME Valdina A.V.U.L.S.S. - Nucleo locale di Fondachello Valdina Via del Mare, 3 880/XII AA.SS. 15-4-1998 A-B-C 
  306 CT Mineo Associazione volontari protezione civile centro operati- Viale Rimembranze, 12 881/XII AA.SS. 15-4-1998

vo Iside
  307 RG Ragusa Associazione Alzheimer Iblea Via Alcantara, 4 978 4-5-1998 A-B 
  308 AG Palma diMontechiaro Fraternita di Misericordia Via M. Foderà, 33 987 5-5-1998 A-C 
  309 EN Enna A.V.I.S. - Sezione comunale Via Grimaldi,. 8 - C.P. 123 988 5-5-1998
  310 CT Paternò Associazione disabili Paternò Via L. Ariosto, 25/27 989 5-5-1998 A-E 
  311 EN Troina Caritas parrocchiale S. Maria degli Angeli Via Umberto, 242 990 5-5-1998
  312 SR Noto A.V.O. - Associazione Volontari Ospedalieri Via dei Mille, contrada S. Giovanni 991 5-5-1998
  313 CT Catania Associazione Vides Ginestra Via Caronda, 224 992 5-5-1998
  314 PA Palermo Associazione siciliana per la lotta contro le leucemie e Via Marchese Ugo, 26 993 5-5-1998 A-B 

tumori dell'infanzia - ONLUS
  315 CT Catania Associazione Geos (1) Via Orto dei Limoni, 23 1130/XII AA.SS. 4-6-1998 D-F 
  316 AG Sciacca Associazione sierra tango emergenza radio (A.S.T.E.R.) Via Macello, 2 1300/XII AA.SS. 15-6-1998
  317 PA Palermo Legambiente - Palermo Via D. Trentacoste, 28 1301/XII AA.SS. 15-6-1998
     c/o Vincenzo Franzitta 
  318 CT Catania Associazione volontari antidroga Catania - A.V.A.C. Via Principe Nicola, 4 1302/XII AA.SS. 15-6-1998
  319 SR Ferla Confraternita diMisericordia Via Umberto, 83 1303/XII AA.SS. 15-6-1998 A-C 
  320 CT Acireale A.V.I.S. - Sezione comunale Via Fabio, 1 1304/XII AA.SS. 15-6-1998
  321 RG Pozzallo A.V.I.S. - Sezione comunale Corso Vittorio Veneto, 31/b 1305/XII AA.SS. 15-6-1998
  322 CT Acireale Gruppo donatori di sangue fratres Via P. Vasta, 182 1306/XII AA.SS. 15-6-1998
  323 CL S. Cataldo Gruppo donatori di sangue fratres Maria SS. delle Grazie Corso Sicilia, 23 1307/XII AA.SS. 15-6-1998
  324 CL Caltanissetta Club Imera 4x4 Via Due Fontane, 2 1308/XII AA.SS. 15-6-1998
  325 CT Catania U.N.I.VO.C. - Sezione diCatania Via Battista Grassi, 12 1309/XII AA.SS. 15-6-1998 A-C-E 
  326 CT Valverde A.S.I.A.M. - Associazione siciliana per l'infanzia e l'ado- Frazione Maugeri, 1310/XII AA.SS. 15-6-1998
lescenza nel Mediterraneo     via Norma, 4 (ex largo Bellini) 
  327 CL Butera Associazione Croce d'oro Butera Piazza Dante, 25/a 1299/XII AA.SS. 15-6-1998

NOTE
(1)  Associazione iscritta ai sensi dell'art. 7, u.c., legge regionale n. 22/94.
(2)  Associazione iscritta a seguito di giudicato giurisdizionale.
Legenda:
Sezione A - solidarietà sociale.
Sezione B - socio-sanitaria.
Sezione C - socio-culturale ed educativa.
Sezione D - ambientale.
Sezione E - promozione dei diritti civili e della persona.
Sezione F - protezione civile.
(98.29.1546)
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ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI

Conferma del commissario ad acta presso l'I.A.C.P. diPalermo.

L'Assessore regionale per i lavori pubblici, con decreto n. 2643/11 del 28 novembre 1997, ha confermato commissario ad acta presso l'I.A.C.P. di Palermo, per i compiti contenuti nello stesso decreto, il dott. Vinci Giuseppe fino alla data del 28 febbraio 1998.
(98.24.1262)
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ASSESSORATO DELLA SANITA'

Provvedimenti concernenti autorizzazioni per la distribuzione all'ingrosso di specialità medicinali.

Con decreto n. 25582 del 29 maggio 1998, l'Assessore per la sanità ha autorizzato la ditta ALL.FARM s.r.l., con sede legale e magazzino in Messina, via Luciano Manara n. 92, alla distribuzione all'ingrosso di medicinali per uso umano, ai sensi dell'art.2 del decreto legislativo n. 538/92, per il territorio della Regione Sicilia e di Reggio Calabria e provincia.
(98.24.1250)


Con decreto n. 25583 del 29 maggio 1998, l'Assessore per la sanità ha autorizzato la società Schamedical s.r.l., con sede legale e magazzino in Acireale (CT), via Marchese S. Giuliano n. 142, alla distribuzione all'ingrosso di medicinali per uso umano ai sensi dell'art. 2 del decreto legislativo n. 538/92, limitatamente alla lettera F della circolare assessoriale n. 909/97 (artt. 9 e 10 del decreto legislativo n. 539/92), per il territorio della Regione Sicilia.
(98.24.1248)


Con decreto n. 25584 del 29 maggio 1998, l'Assessore per la sanità ha autorizzato la ditta Rotelli Buffo S.p.A., con sede legale e magazzino in Pistunina, S.S. 114, Km. 5.200 - Messina, alla distribuzione ingrosso di medicinali per uso umano, ai sensi dell'art.2 del decreto legislativo n. 538/92, per il territorio delle Regioni Sicilia e Calabria.
(98.24.1247)


Con decreto n. 25585 del 29 maggio 1998, l'Assessore per la sanità ha autorizzato la società Pantano Farmaceutici S.p.A., con sede legale e magazzino in Canicattì (AG), via Vittorio Emanuele n. 222, alla distribuzione all'ingrosso di medicinali per uso umano ai sensi dell'art. 2 del decreto legislativo n. 538/92, per il territorio della Regione Sicilia.
(98.24.1249)


Con decreto n. 25586 del 29 maggio 1998, l'Assessore per la sanità ha autorizzato la ditta Farmaionia s.r.l., con sede legale e magazzino in Santa Venerina (CT), via Passoforno n. 5/a, a detenere per la successiva distribuzione le specialità medicinali per uso umano, ai sensi dell'art. 10 del decreto legislativo n. 538/92, per il territorio della Regione Sicilia.
(98.24.1245)


Con decreto n. 25587 del 29 maggio 1998, l'Assessore per la sanità ha autorizzato la ditta Omeofarmed Catania s.r.l., con sede legale e magazzini in Acicastello (CT), frazione Cannizzaro, via E. Vittorini n. 16/M, alla distribuzione all'ingrosso di specialità medicinali omeopatici per uso umano, ai sensi dell'art. 2 e dell'art. 10 del decreto legislativo n. 538/92, per il territorio nazionale.
(98.24.1246)

Con decreto n. 25691 del 5 giugno 1998, l'Assessore per la sanità ha autorizzato la ditta DiSalvo Giuseppe, con sede legale e magazzino in Agrigento, via M. Cimarra n. 12/b, alla distribuzione all'ingrosso di gas medicali per uso umano, ai sensi dell'art.14 del decreto legislativo n. 538/92, per il territorio della Regione Sicilia.
(98.24.1251)
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Modifica del decreto 29 marzo 1990, concernente iscrizione di un nominativo nei ruoli nominativi regionali del personale dei servizi sanitari della Regione siciliana, al 1° gennaio 1983.

Con decreto n. 25684 del 4 giugno 1998 dell'Assessore per la sanità, a parziale modifica del decreto n. 80878 del 29 marzo 1990, il dipendente Schembari Raffaele, nato il 21 marzo 1938, in servizio presso l'Azienda U.S.L. n. 7 di Ragusa (ex U.S.L. n. 23), già nella posizione funzionale di vice direttore amministrativo, è iscritto nel ruolo amministrativo del personale dei servizi sanitari della Regione siciliana nel profilo professionale di collaboratore amministrativo e nella posizione funzionale di collaboratore coordinatore, a far data dall'1 gennaio 1983.
(98.24.1252)
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ASSESSORATO

DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Variante al programma di fabbricazione del comune di Caprileone.

Con decreto n. 258/DRU del 4 giugno 1998 dell'Assessore per il territorio e l'ambiente, è stata approvata la variante al programma di fabbricazione del comune diCaprileone per la realizzazione di un parco urbano in località Rocca di Caprileone, adottata con delibera consiliare n. 34 del 30 giugno 1997.
(98.24.1233)
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Nulla osta alla Provincia regionale di Ragusa per la realizzazione di lavori stradali in territorio del comune di Chiaramonte Gulfi.

L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 272/VIA del 4 giugno 1998, ha concesso il nulla osta, ai sensi dell'art. 30 della legge regionale n. 10/93, alla Provincia regionale di Ragusa per i lavori di ammodernamento ed eliminazione viziosità nella S.P. Vittoria - Cannamellito - Pantaleo dal Km. 15+655 al Km. 15+950 nel territorio del comune di Chiaramonte Gulfi con prescrizioni.
(98.24.1237)
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ASSESSORATO
DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI

E DEI TRASPORTI

Conferma dei poteri conferiti al commissario ad acta dell'Ente autonomo orchestra sinfonica siciliana.

Con decreto n. 630/XI Tur del 28 maggio 1998 dell'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti, sono stati confermati i poteri dell'attuale commissario ad acta dell'E.A.O.S.S., dott. Orazio Sciacca, già attribuiti con decreto n. 1801/XI Tur del 30 ottobre 1997, al fine di continuare ad assolvere ad atti indifferibili ed urgenti quali:
—  assestamento bilancio;
—  delibera approvazione programma attività, pagamento stipendi;
—  pagamento compensi artisti;
—  pagamento fatture beni e servizi già acquisiti.
(98.24.1274)
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CIRCOLARI





ASSESSORATO
DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI
E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


CIRCOLARE 28 aprile 1998, n. 26.
Riorganizzazione della rete scolastica per l'anno 1998/99.
Ai Provveditorati agli studi della Sicilia
La legge 23 dicembre 1996, n. 662, ai commi da 70 a 81 dell'art. 1, detta norme in materia di pubblica istruzione, stabilendo altresì regole per la riorganizzazione della rete scolastica da attuarsi nel triennio 1997/99.
Il decreto interministeriale n. 176 del 15 marzo 1997, recepito dalla Regione con modifiche con il D.P.Reg. n. 271 del 3 ottobre 1997, ha dettato le regole per procedere a detta razionalizzazione. Il decreto interministeriale in parola contiene allegate anche delle tabelle in cui sono quantificati per ciascuna provincia i provvedimenti di aggregazione, fusione o soppressione da adottare sia per le sedi centrali di istituti di istruzione che per i plessi e le sezioni staccate: tali previsioni, però, relativamente alle province dellaSicilia hanno soltanto carattere indicativo, come espressamente specificato all'art. 12 del citato decreto interministeriale.
Tuttavia, con i criteri di massima che saranno appresso specificati, si dovrà cercare di operare una ulteriore riorganizzazione della rete scolastica anche nella previsione dell'attuazione dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 quando saranno individuati i criteri per la concessione dell'autonomia.
Quanto sopra premesso, le SS.LL. vorranno predisporre delle ipotesi di piano di riorganizzazione della rete scolastica di ciascuna provincia con le modalità di cui al decreto interministeriale n. 176 del 15 marzo 1997 e sulla base dei seguenti criteri di massima fermo restando che, salvo particolari documentate esigenze, non si dovrà procedere ad alcuna modifica relativa al piano di riorganizzazione della rete scolastica adottato nell'anno scolastico 1997/98:
1)  per la scuola dell'obbligo, agevolare la creazione di verticalizzazioni in modo da mantenere l'istituzione scolastica nell'ambito del singolo comune o dei comuni viciniori o consorziati tenendo conto anche dell'avviso espresso in proposito dall'ente locale interessato. Circa l'individuazione della sede centrale e, quindi, della direzione dell'istituto comprensivo, si avrà cura di operare la scelta in favore della istituzione avente direttore didattico o preside di scuola media titolare;
2)  non procedere a soppressioni di plessi di scuola elementare, di sezioni staccate di scuola media e di sezioni staccate o scuole coordinate di istituti di istruzione secondaria di 2° grado in quelle realtà in cui i comuni tenuti ad assicurare il trasporto gratuito degli alunni non possano adempiere a tale obbligo per comprovati motivi, ovvero laddove la realtà di viabilità e agibilità stradale nonché i mezzi di pubblico trasporto non consentano il raggiungimento di altra sede in termini ragionevoli, tenuto conto dell'età scolare dei discenti ovvero ancora quando situazioni di disagio o di lotta alla criminalità mafiosa non consentano la soppressione dell'istituzione scolastica educativa della realtà locale;
3) procedere all'aggregazione di istituti scolastici con sedi staccate o coordinate di altra tipologia nello stesso comune o in comuni viciniori al fine di evitare l'alea del sottodimensionamento di alcuni istituti e consentendo il mantenimento nella stessa sede (comune) di più istituzioni scolastiche evitando disagi alla popolazione residente;
4)  procedere al mantenimento di istituzioni scolastiche anche lievemente sottodimensionate in considerazione di accertate carenze di edilizia scolastica e dell'assetto orografico del territorio;
5)  potrà procedersi a nuove istituzioni sia di istituti che di sezioni solo in presenza di accertate inderogabili esigenze ed in corrispondenza di altrettante soppressioni da valutare su base regionale.
Le SS.LL. prenderanno i dovuti contratti con gli enti locali interessati nonché con gli organi collegiali della scuola sia a livello di istituto che a livello distrettuale. L'ipotesi di piano sarà sottoposta al parere del consiglio scolastico provinciale.
Le ipotesi di piani provinciali così predisposte dovranno pervenire a questo Assessorato entro e non oltre il 18 maggio 1998 unitamente alla prescritta documentazione (istanze, delibere, pareri, etc.).
La presente circolare sarà trasmessa alla Corte dei conti per la registrazione e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
  L'Assessore:CROCE 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 8 giugno 1998.
Reg. n. 1, Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione, fg. n. 29.
(98.25.1286)


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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa della Tipografia Pezzino & F.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane

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