REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 13 LUGLIO 2001 - N. 35
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
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Avv.Michele Arcadipane

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ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE

CIRCOLARE 26 giugno 2001, n. 300.
Regolamento CEE n. 1257/99, P.O.R. Sicilia 2000/2006, Misura 4.2.4 - Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione. Procedure per l'esame delle istanze già presentate ai sensi della precedente normativa, ai fini del l'ammissibilità con i fondi recati dal P.O.R. Sicilia 2000/2006, annualità 2000.
Alla Commissione europea
Al Ministero per le politiche agricole e forestali
Alla Presidenza della Regione, Dipartimento regiona le rapporti extraregionali
Alla Corte dei conti, sezione controllo atti agricol tu ra
Al Dipartimento regionale interventi infrastrutturali
Al Dipartimento regionale delle foreste
Ai gruppi di lavoro del Dipartimento regionale interventi strutturali
Agli Ispettorati provinciali dell'agricoltura
Agli Ispettorati ripartimentali delle foreste
All'Ente di sviluppo agricolo
All'Istituto regionale vite e vino
Alla Ragioneria centrale
Alla Federazione regionale agricoltori
Alla Confederazione italiana coltivatori
Alla Federazione regionale coltivatori diretti
All'Unione generale coltivatori
All'Associazione generale cooperative italiane
Alla Lega nazionale cooperative italiane
All'Unione nazionale cooperative italiane
Alla Confederazione cooperative italiane
All'Associazione regionale allevatori
Alla Feder-Agri
Agli uffici provinciali del Genio civile
Alle Associazioni degli industriali
Agli Ordini provinciali dei dottori agronomi
Agli Ordini provinciali degli ingegneri
Agli Ordini provinciali degli architetti
Agli Ordini provinciali dei periti agrari
Ai Collegi provinciali degli agrotecnici
Ai Collegi provinciali dei geometri
Com'è noto il P.O.R. Sicilia 2000-2006, approvato con decisione della commissione UE C (2000)2346 dell'8 agosto 2000, e i relativi complementi di programmazione, relativamente alla misura 4.2.4, prevede la possibilità di prendere in considerazione progetti già presentati ed acquisiti, ai sensi del reg.to CE n. 951/97, anteriormente alla data di approvazione del P.O.R. medesimo, non finanziati per mancanza di fondi, ai fini dell'utilizzazione della quota finanziaria riferita all'anno 2000.
Con l'applicazione della nuova normativa comunitaria relativa all'utilizzazione dei fondi strutturali si fa obbligo, ai fini dell'accesso agli aiuti di cui in oggetto, che le imprese siano in condizioni di dimostrare che operano in regime di redditività e di rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali.
Tali condizioni sono espressamente previste dall'art. 26, comma 1, del reg.to CE n. 1257 del 17 maggio 1999 e costituiscono i "requisiti di accesso" necessari a potere avviare l'esame delle pratiche di finanziamento presentate dai soggetti richiedenti.
Pertanto, anche per i suddetti progetti presentati entro la data del 7 agosto 2000, il possesso dei requisiti di accesso costituisce condizione indispensabile per l'esame e l'eventuale ammissione a finanziamento, nell'ambito della quota finanziaria disponibile.
In assenza delle normali procedure di selezione che saranno adottate con i bandi di gara, per l'esame e la valutazione di tali progetti, ai fini del finanziamento, saranno adottati i criteri già utilizzati nella precedente programmazione, poiché gli stessi - unitamente alla valutazione relativa ai requisiti di ammissibilità espressamente previsti dalla nuova programmazione - rappresentano di fatto un criterio di selezione congruo ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui alla presente misura.
Si avrà riguardo, ovviamente, alla rispondenza del l'in tervento alle disposizioni e alle condizioni previste dalla nuova normativa comunitaria, con conseguente esclusione delle iniziative che, seppure coerenti con il precedente programma P.O.P. n. 94/99, non rientrano tra gli interventi previsti dal P.O.R. 2000/2006.
Poiché, unitamente all'obiettivo, come in precedenza è fatto cenno, di utilizzazione delle risorse finanziarie riferite all'annualità 2000, si pone anche l'esigenza di pervenire ad una rapida attuazione della spesa, nell'esame e valutazione delle pratiche, viene tenuta in considerazione, oltre alla completezza della documentazione acquisita, necessaria ad assicurare la cantierabilità dell'iniziativa, anche il programma di realizzazione delle opere e di spesa prevista.
Vengono elencati qui di seguito i settori e le tipologie di intervento riguardate dal P.O.R. 2000/2006, Misura 4.2.4:
-  settore carne (bovina, suina, ovi-caprina, equina, allevamenti minori): gli interventi saranno finalizzati al l'ade guamento e/o all'ammodernamento di impianti di macellazione e confezionamento esistenti, per la commercializzazione di prodotti a marchio DOP, IGP, AS, di prodotti di pregio e di prodotti innovativi.
Saranno inoltre finanziati investimenti finalizzati ad implementare sistemi di etichettatura delle carni; ad adeguare gli impianti ai sistemi di gestione qualità e di gestione ambientale (ISO 9000 e ISO 14000 o EMAS); ad aumentare la capacità di conservazione della carne; a trattare gli scarti di macellazione.
In ogni caso non si prevede l'aumento della capacità complessiva di macellazione a livello regionale.
Eventuali nuovi impianti di macellazione potranno essere finanziati soltanto in sostituzione di impianti esistenti della stessa capacità;
-  settore carni avicole: sono previsti investimenti finalizzati all'attivazione dei sistemi di gestione della qualità (ISO 9000) e di gestione ambientale (ISO 14001 o EMAS).
Per quanto riguarda le uova, sono previsti investimenti per la trasformazione industriale finalizzata alla loro utilizzazione nel settore dolciario ed alimentare in genere, che non comportino un aumento di capacità di trasformazione.
Non si prevede l'aumento della capacità complessiva di trasformazione;
-  settore florovivaistico: gli interventi saranno indirizzati alla realizzazione di nuovi impianti, per la lavorazione e la commercializzazione dei prodotti o all'am mo dernamento e/o potenziamento di quelli esistenti, al fine di favorire la concentrazione dell'offerta da parte dei produttori di base e conseguentemente la commercializzazione dei prodotti stessi.
Saranno inoltre finanziati investimenti volti alla riorganizzazione e alla razionalizzazione delle strutture di commercializzazione all'ingrosso esistenti, a condizione che le suddette strutture siano gestite da società miste costituite da produttori e da commercianti;
-  settore lattiero-caseario:
a)  comparto latte ovi-caprino e bufalino: per il com parto ovi-caprino gli interventi saranno finalizzati alla realizzazione di nuovi impianti e/o all'ammodernamento di quelli esistenti, per la produzione di ricotta e formaggi di pregio; mentre per il comparto bufalino gli interventi riguarderanno prodotti trasformati freschi. L'aumento massimo complessivo della capacità di trasformazione, a livello regionale, sarà consentito fino a 1000 tonnellate di prodotto (latte);
b)  comparto latte bovino: gli interventi saranno finalizzati all'ammodernamento di impianti esistenti per la lavorazione del latte, senza aumento della capacità lavorativa a livello aziendale.
Saranno finanziati, inoltre, investimenti per l'ammodernamento, il potenziamento e la realizzazione di im pianti di latte pastorizzato, latte fermentato, prodotti freschi, formaggi e prodotti innovativi, purché si tratti di prodotti di qualità e/o biologici che non comportino un aumento complessivo della capacità di trasformazione. In ogni caso gli investimenti per il comparto bovino non possono comportare una capacità lavorativa superiore alla quota legalmente detenuta conformemente al sistema delle quote comunitarie.
Non saranno finanziati gli investimenti riguardanti il burro, il butteroil, il siero in polvere, il latte in polvere, il lattosio, la caseina e i caseinati.
Non saranno finanziati investimenti che comportano un aumento della capacità produttiva a livello regionale di quei prodotti che sono oggetto di aiuti comunitari allo stoccaggio;
-  settore olio d'oliva: gli interventi saranno rivolti alla realizzazione di impianti per lo stoccaggio, la lavo ra zio ne e l'imbottigliamento di olio d'oliva, nonché al l'ammodernamento e/o al potenziamento di impianti esistenti.
Potranno essere prese in considerazione iniziative che, in aggiunta, prevedano anche la realizzazione di im pianti di trasformazione delle olive in olio, sempreché trattasi di sostituzione di impianti esistenti obsoleti, dei quali venga comprovata la contestuale cessazione del l'at tività, senza aumento della capacità molitoria.
Sono esclusi gli interventi riguardanti i prodotti che non rientrano nelle categorie "olio extra vergine d'oliva" e "olio vergine d'oliva";
-  settore ortofrutta: gli interventi saranno indirizza ti alla realizzazione di nuovi impianti e/o all'ammodernamento e/o potenziamento di impianti esistenti, destinati alla lavorazione, confezionamento, conservazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli allo stato fresco, con un aumento della capacità di lavorazione complessiva fino a 100.000 tonnellate.
Per quanto riguarda i prodotti trasformati, gli interventi saranno indirizzati alla trasformazione di prodotti orticoli diversi (sottoli, sottaceti, caponata di melanzane, patè di carciofi/olive, pomodori secchi, capperi sotto sale).
Non saranno finanziati: investimenti che comportano un aumento della capacità di trasformazione a livello regionale per il pomodoro da industria; investimenti per la produzione di zucchero, fecola e prodotti deri vati.
Per il pomodoro da industria, in ogni caso, eventuali investimenti saranno effettuati nell'ambito delle quote attribuite.
Per il comparto agrumicolo potranno essere prese in considerazione le iniziative che prevedono:
-  la produzione di succo fresco di arance pigmentate, con un aumento complessivo della capacità di trasformazione fino a 300.000 quintali di prodotto fresco;
-  la produzione di succo fresco ed essenze di limone, con un aumento complessivo della capacità di trasformazione fino a 200.000 quintali di prodotto fresco;
-  la produzione di succo fresco ed essenze di mandarino, con un aumento complessivo della capacità di trasformazione fino a 100.000 quintali di prodotto fresco.
Non saranno finanziati investimenti relativi alla produzione di succhi di frutta e di frutta sciroppata.
Per effetto, pertanto, della eccezione di cui all'art. 37 del reg. CE/1257/99, ferma restando la coerenza con i programmi operativi delle opere pubbliche, potranno essere prese in considerazione ai fini del finanziamento con il P.O.R., gli interventi proposti da soggetti non aderenti alle opere pubbliche.
L'azione di monitoraggio riguarda:
-  esclusione dagli interventi con i finanziamenti del P.O.R. delle seguenti azioni: piattaforme commerciali; centri di raccolta; automezzi a temperatura controllata. Inoltre saranno esclusi gli impianti di lavorazione, confezionamento e commercializzazione che prevedono un investimento superiore a L. 15.000.000.000;
-  esclusione dagli interventi con i finanziamenti P.O.R. delle casse di raccolta tipo campagna e dei contenitori di grandi dimensioni per stoccaggio a trasporto prodotti (bins);
esclusione dagli interventi con i finanziamenti del P.O.R., di impianti di nuova costruzione destinati alla lavorazione, confezionamento e commercializzazione di prodotti, di limitata potenzialità lavorativa, presentati da aziende agricole singole;
-  acquisizione di dichiarazione di responsabilità del soggetto proponente e di un tecnico abilitato da cui emerge la coerenza dell'intervento con i programmi operativi delle opere pubbliche, con riferimento al territorio interessato all'iniziativa, e che non aderisca ad alcuna organizzazione di produttori;
acquisizione di attestazione dell'ufficio interessato al l'ap provazione dei programmi delle opere pubbliche sulla coerenza dell'intervento con i programmi operativi stessi;
-  settore vitivinicolo: gli interventi saranno finalizzati all'ammodernamento e al potenziamento degli im pianti esistenti, senza aumento di capacità lavorativa a livello regionale, destinati alla lavorazione di prodotti di qualità riconosciuti a livello comunitario; verrà assegnata priorità alle iniziative che prevedono anche il confezionamento e la commercializzazione del prodotto finito;
-  settore cereali: gli interventi saranno finalizzati al miglioramento della qualità delle filiere del grano duro con l'allestimento di sistemi di qualità certificabili, per lo stoccaggio differenziato del prodotto ed il miglioramento delle condizioni sanitarie, senza incremento della capacità di conservazione su base regionale.
In conformità a quanto previsto dal Regolamento CE n. 1685/2000, norma 6 dell'allegato, sono previsti inoltre interventi per l'acquisizione, con l'adeguamento e l'am modernamento di impianti di immagazzinaggio, da soggetti che abbandonano in via definitiva l'attività, senza incremento di capacità di conservazione su base regionale.
E' esclusa dal contributo la spesa relativa all'acquisto del terreno.
Saranno consentiti investimenti riguardanti le produzioni di pane di grano duro e prodotti da forno, purché realizzati da organismi associativi di produttori, in un'ottica di verticalizzazione della filiera, se pure non inseriti nell'allegato 1 di cui allprevisto dall'art. 32 del trattato.
Per quanto riguarda i cereali per l'alimentazione degli animali, la realizzazione di nuovi impianti, o il potenziamento di quelli esistenti, potrà essere presa in considerazione per le iniziative che impiegano, nel processo produttivo, una quota significativa di prodotto biologico, conferito da produttori agricoli di base, senza aumento della capacità di lavorazione su base regionale.
Non saranno finanziati gli investimenti riguardanti la produzione di amido, l'industria molitoria, le malterie, semole, semolini e prodotti derivati;
-  settore miele: gli interventi saranno finalizzati al l'am modernamento e/o al potenziamento degli impianti esistenti e alla realizzazione di nuovi impianti.
Si prevede la possibilità di aumentare la capacità com plessiva di lavorazione e commercializzazione per circa 2000 quintali di prodotto;
-  settore oliva da mensa: gli investimenti riguarderanno l'ammodernamento tecnologico degli impianti di condizionamento e lavorazione, la realizzazione e/o l'adeguamento di piattaforme logistiche; l'adeguamento degli impianti ai sistemi di gestione della qualità e dell'ambiente (norme ISO 9000 e ISO 14001).
E' previsto l'aumento della capacità di lavorazione delle diverse tipologie di olive da mensa fino ad una po ten zialità lavorativa di quintali 100.000, mediante la realizzazione di nuovi impianti o potenziamento di impianti esistenti;
-  settore leguminose per alimentazione umana: gli investimenti riguarderanno l'ammodernamento tecnologico degli impianti di condizionamento e trasformazione; l'adeguamento degli impianti ai sistemi di gestione della qualità (ISO 9000) e di gestione ambientale (ISO 14000); la ristrutturazione e l'incremento della capacità di trasformazione per prodotti innovativi e per prodotti non vincolati da quote;
-  settore carrubo: gli investimenti riguarderanno l'ammodernamento tecnologico degli impianti di condizionamento e trasformazione; l'adeguamento degli im pian ti ai sistemi di gestione della qualità (ISO 9000) e di gestione ambientale (ISO 14000); la ristrutturazione e l'incremento della capacità di trasformazione per prodotti innovativi e per prodotti non vincolati da quote.
E' previsto l'aumento della capacità di trasforma zione;
-  settore manna: gli investimenti riguarderanno l'am modernamento tecnologico degli impianti di condizionamento e trasformazione; l'adeguamento degli im pianti ai sistemi di gestione della qualità (ISO 9000) e di gestione ambientale (ISO 14000); la ristrutturazione e ldella capacità di trasformazione per prodotti innovativi e per prodotti non vincolati da quote.
E' previsto l'aumento della capacità di trasforma zione;
-  settore piante officinali: gli investimenti riguarderanno l'ammodernamento tecnologico degli impianti di condizionamento e trasformazione; l'adeguamento degli impianti ai sistemi di gestione della qualità (ISO 9000) e di gestione ambientale (ISO 14000); la ristrutturazione e l'incremento della capacità di trasformazione per prodotti innovativi e per prodotti non vincolati da quote.
E' previsto l'aumento della capacità di lavorazione e stoccaggio.
Poiché dall'esame dei singoli settori emerge che, per alcuni di essi, non è consentito l'aumento di capacità lavorativa, a livello regionale o aziendale, eventuali interventi, finalizzati alla realizzazione di nuova capacità lavorativa o di stoccaggio, potranno essere presi in considerazione nella misura in cui viene previsto il contestuale abbandono di analoga capacità esistente.
Per quanto riguarda i requisiti di accesso, di cui in precedenza è fatto cenno, redditività e rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente, di igiene, e di benessere degli animali, l'impresa richiedente il contributo dovrà:
A)  dimostrare la propria redditività attraverso i dati che si riferiscono all'attività precedente alla realizzazione dell'intervento con riferimento ai dati di bilancio degli esercizi precedenti (tre, due, uno), come di seguito specificato.
Ai soli fini della valutazione dell'investimento proposto, saranno anche considerate le previsioni di bilancio successive fino all'entrata in regime dell'iniziativa.
I dati, desunti dai bilanci aziendali riguarderanno in particolare:
-  valutazione degli indici finanziari dell'ultimo anno in conformità a quanto previsto dal D.A. n. 436 del 25 marzo 1993, di attuazione dell'articolo 20 della legge regionale n. 32/91 che fissa:
-  il rapporto tra mezzi propri più indebitamento a medio e lungo termine, e le attività immobilizzate nette: uguale o superiore a 1;
-  indebitamento a breve: non superiore al 30% dei ricavati netti;
-  capacità di autofinanziamento delle esposizioni debitorie: non inferiore al 10% dell'ammontare dei debiti, a breve-medio e lungo termine verso il sistema bancario.
Valutazione degli indici economici dell'ultimo triennio
ROE - tasso di rendimento del capitale proprio, che indica la redditività del capitale investito nell'azienda: ROE = RE (reddito di esercizio) / CP (capitale proprio);
ROI - tasso di rendimento del capitale investito, che indica il rapporto tra reddito operativo lordo e l'insieme del capitale investito: ROI = RO (reddito operativo lordo) / TI (totale capitale investito);
ROS - tasso di rendimento lordo delle vendite che indica il rapporto tra il reddito operativo lordo e i ricavi netti della vendita: ROS = RO (reddito operativo lordo) / RV (ricavi netti di vendita).
Ritenuto che la valutazione della redditività ex ante prevista dall'art. 26, comma 1, del reg. (CE) n. 1257/99, mira sostanzialmente ad accertare se l'impresa è adeguatamente strutturata per l'attuazione dell'intervento programmato, gli indici economici di cui sopra potranno essere così individuati.
Imprese tenute a redigere il bilancio
Per le imprese che sono nelle condizioni di presentare i bilanci degli ultimi tre anni, gli indici ROE e ROI dovranno risultare positivi per almeno due anni; per le aziende che sono nelle condizioni di presentare i bilanci degli ultimi due anni, gli indici ROE e ROI dovranno risultare positivi per almeno un anno; per le aziende che sono nelle condizioni di presentare il bilancio dell'ultimo anno, gli indici ROE e ROI dovranno risultare positivi per l'anno di riferimento.
L'indice ROS dovrà risultare positivo relativamente al bilancio di ciascun anno. In considerazione del fatto che il settore agricolo è condizionato, da fattori di rischio non immediatamente prevedibili (quali fattori ambientali, deperibilità del prodotto etc.), potrà essere accettato un ROS negativo per un solo anno, previa puntuale giustificazione da parte dell'impresa.
Scostamenti in meno dai suddetti indici di riferimento economici e finanziari, dovranno essere puntualmente ed esaurientemente giustificati ai fini della valutazione dei requisiti della redditività.
In particolare, nel caso di organismi associativi di produttori agricoli, per i quali l'obiettivo non è quello di privilegiare la remunerazione del capitale sociale, ma al contrario quello di remunerare il socio per il prodotto conferito, potrà essere opportuno verificare lo spread tra il prezzo pagato al produttore e quello di mercato, al fine di giustificare l'eventuale scostamento in meno degli indici economici di riferimento.
Imprese non tenute a redigere il bilancio
Per le imprese che non hanno l'obbligo di redigere la contabilità generale ed il bilancio, pertanto con un volume di affari inferiore ad un miliardo, gli indici come sopra riportati, saranno ricavati con riferimento ad ipotesi di bilancio sostenute da dichiarazioni di responsabilità rilasciate dagli operatori interessati e supportate da idonea documentazione fiscale e finanziaria.
Imprese di nuova costituzione
Per le imprese di nuova costituzione, la redditività dovrà essere dimostrata attraverso il business-plan del progetto che deve contenere una dettagliata analisi economica e finanziaria.
Per tutte le tipologie di imprese, la disponibilità dei mezzi propri (capitali, riserve, utili non distribuiti ed eventuali aumenti di capitale sociale) necessari a potere far fronte alla realizzazione dell'iniziativa, dovrà essere commisurata all'entità dell'investimento. Tale rapporto viene fissato a livello non inferiore al 15% dell'investimento proposto per la realizzazione dell'iniziativa.
Nel caso di organismi associativi dei produttori agricoli, può essere preso in considerazione un rapporto inferiore a quello sopra indicato del 15%, che comunque non dovrà essere inferiore al 10%.
I suddetti livelli minimi, rispettivamente del 15% e del 10%, sono da mettere in relazione, al livello medio del capitale proprio, rapportato all'entità dell'investimento delle imprese del settore operanti in Sicilia, riscontrato nella fase di attuazione del programma P.O.P. Sicilia 94/99.
In tutti i casi, la dimostrazione della redditività del l'impresa ex ante verrà dimostrata acquisendo appositi elaborati redatti e sottoscritti da un professionista iscritto all'ordine professionale nonché all'albo dei revisori;
B)  per quanto riguarda il rispetto dei requisiti in materia di ambiente, verrà chiesta alla ditta beneficiaria la documentazione rilasciata dagli uffici competenti (comuni, A.S.L., Assessorato territorio e ambiente e altri), da cui emerga il rispetto delle vigenti normative comunitarie, nazionali e regionali.
In particolare verrà chiesto nei casi previsti: autorizzazione allo scarico acque reflue; autorizzazione smaltimento rifiuti solidi; autorizzazione emissione in atmosfera; N.O. impianto ex legge regionale n. 181/81 nel rispetto dei requisiti di cui al D.P.R. n. 203/98 e decreto legislativo n. 372/99 (qualità dell'aria ed emissione in atmosfera) e del decreto legislativo n. 22/97 e legge n. 426/98 (gestione dei rifiuti). Dette norme discendono dalle direttive CE nn. 91/156 e 94/62.
Per quanto riguarda l'igiene ed il benessere degli animali, sarà assicurato il rispetto delle normative comunitarie e nazionali, in ultimo della direttiva CE n. 96/23 e decreto legislativo n. 336/99, tramite acquisizione delle relative certificazioni rilasciate dagli uffici competenti.
Nella seguente scheda vengono indicate le normative delle quali verrà garantito il rispetto:








Per le pratiche, corredate di tutti gli elaborati e della documentazione necessaria, al fine di verificare la rispondenza dei luoghi con i dati di progetto, si procede, laddove non sia stata già effettuata, alla visita di sopralluogo di istruttoria.
L'importo dei progetti ed il tipo di intervento non potranno subire alcuna modifica rispetto a quanto riportato in domanda e nel preventivo di spesa; eventuali modifiche, opportunamente motivate e giustificate, po tranno essere consentite, in corso di istruttoria, soltanto al fine del miglioramento tecnico e dell'introduzione di innovazioni tecnologiche interessanti l'intervento proposto.
La capacità operativa e conseguentemente l'investimento previsto, senza limiti di spesa, trattandosi di progetti già presentati, sarà rapportata, sia sotto l'aspetto tecnico che finanziario, alla disponibilità di materia prima conferita direttamente dai produttori sia singoli che associati, o acquisita con contratti di conferimento giuridicamente validi, della durata minima di tre anni.
Riguardo alla data di ammissibilità delle spese sostenute, potranno essere prese in considerazione, ai fini del finanziamento, quelle documentate attraverso le relative fatture quietanzate e supportate da idonei giustificativi di pagamento (assegni negoziati e bonifici bancari), sostenute a decorrere dalla data di notifica del program ma 2000/2006 alla Commissione europea, e cioè dal 5 ottobre 1999.
Per le istanze presentate dopo il 5 ottobre 1999 saranno ritenute ammissibili le spese sostenute in data successiva alla data di presentazione delle istanze mede sime.
Considerata l'entità degli investimenti richiesti in rapporto a quella che potrà essere presa in considerazione, sulla base della quota finanziaria utilizzabile, non vengono prese in considerazione iniziative presentate da soggetti che hanno beneficiato di contributi con i fondi recati dal P.O.P. n. 1994/99, tranne che per interventi che presentano carattere integrativo o di giustificato completamento rispetto a quello precedentemente approvato. In questa ipotesi dovrà essere comprovato il grado di utilizzazione dell'impianto che non dovrà essere inferiore all'80% della sua potenzialità effettiva.
Spese ammissibili, limitatamente ai settori previsti:
-  la costruzione, potenziamento e ammodernamento di impianti di lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e zootecnici;
-  l'acquisto di impianti esistenti destinati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e zootecnici, in conformità a quanto previsto dal reg.to CE n. 1685\ 2000;
-  l'acquisto macchine e attrezzature nuove, compresi i programmi informatici;
-  le spese generali, nella misura massima del 10% nel l'ambito delle spese di cui all'art. 21 del reg.to CE n. 1750\ 99.
In ogni caso, le spese ammissibili saranno conformi alla norme indicate nell'allegato al reg. CE n. 1685/2000, in quanto compatibili con il reg. (CE) nn. 1257/99 e 1750/99.
Sono esclusi dal finanziamento:
-  l'acquisto degli impianti per la cui realizzazione sono stati concessi finanziamenti pubblici nell'ultimo decennio a partire dalla data di erogazione dell'aiuto;
-  l'acquisto del terreno;
-  gli investimenti a livello di commercio al dettaglio;
-  gli investimenti che prevedono la lavorazione, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti provenienti da paesi terzi;
-  l'acquisto di arredi di ufficio.
Le spese generali (progettazione, direzione dei lavori, elaborati finanziari ed economici), saranno ammesse, nel rispetto delle competenze delle relative categorie professionali:
-  fino ad un massimo del 5 e 7% per la progettazione rispettivamente di macchinari/attrezzature e di opere edili ed assimilabili, se trattasi di professionisti laureati;
-  fino ad un massimo del 4 e 5% per la progettazione rispettivamente di macchinari/attrezzature e di opere edili ed assimilabili, se trattasi di professionisti diplomati,
In aggiunta potranno essere prese in considerazione, in misura non superiore al 3% dell'investimento, le spese sostenute dal soggetto richiedente limitatamente alle spese immateriali, concernenti onorari notarili e spese di assistenza legale finalizzati alla realizzazione dell'iniziativa, e studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze.
In ogni caso le spese generali di cui all'art. 21 del reg.to CE n. 1750\ 99 saranno complessivamente contenute entro il limite massimo del 10% della spesa ammissibile.
Per i macchinari e le attrezzature dovranno essere prodotti preventivi offerta corredati di visto di conformità ai listini depositati, a cura della Camera di commercio competente. Per le Camere di commercio della Sicilia, il visto di conformità dovrà essere apposto ai sensi della legge regionale n. 83/80 art. 32.
Sul contributo concesso potrà essere erogata una anticipazione pari al 50% del contributo medesimo; previa presentazione di apposita polizza fidejussoria, rilasciata da società di assicurazione autorizzate o da istituti di credito, nel rispetto della vigente normativa.
Il recupero dell'anticipazione potrà essere effettuato in quota parte, in proporzione ai lavori eseguiti ed accertati, fino al totale recupero con l'accertamento finale delle opere.
La liquidazione del contributo sulle opere realizzate sarà effettuata sulla base di fatture regolarmente quietanzate, supportate da idonei documenti giustificativi di pagamento (assegni negoziati, bonifici bancari, ecc.), sia con riguardo alle opere edili che alle macchine ed attrezzature.
Per le pratiche non corredate di tutta la prescritta documentazione, l'ammissibilità a finanziamento resta subordinata, nell'ambito delle disponibilità finanziarie, all'acquisizione di tutta la documentazione di cui all'elenco allegato (allegato 1) e allo schema di domanda (allegato 2), che dovranno essere prodotti entro il termine massimo di giorni venti dalla data di pubblicazione della presente circolare nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Facendo obbligo, in ogni caso, di fare pervenire qualsiasi documentazione, elaborato e quant'altro necessario, con apposita nota di trasmissione, accompagnata da relativo elenco, indirizzata all'Assessorato regionale agricoltura e foreste, Dipartimento regionale interventi strutturali, gruppo 8°, Palermo.
Conseguentemente, in tali casi, ai fini del rispetto del l'ordine cronologico, sarà tenuto conto della data di trasmissione di tutta la documentazione a corredo della pratica.
Il Dirigente generale del Dipartimento regionale interventi strutturali CROSTA 

Allegato 1
Programma operativo regionale della Sicilia 2000-2006
ELENCO DOCUMENTI A CORREDO DELL'ISTANZA DI FINANZIAMENTO

Requisiti di accesso
Elaborato redatto e sottoscritto da un professionista iscritto all'ordine professionale nonché all'albo dei revisori che attesti il possesso della redditività.
Documentazione originale attestante il possesso dei requisiti minimi in materia di ambiente, di igiene e di benessere degli animali.
1)  Istanza in carta semplice, riprodotta secondo schema (allegato 2).
2)  Delibera del consiglio di amministrazione, o, in mancanza di quest'ultimo, dichiarazione del legale rappresentante, di approvazione del progetto, di affidamento incarico al tecnico progettista; di impegno di assumere a proprio carico la quota non coperta da contributo, pari al 50% della spesa.
3)  Atto costitutivo e statuto in copia conforme all'originale.
4)  Titolo di proprietà dell'immobile su cui è previsto l'intervento.
5)  Certificato di iscrizione alla Camera di commercio, con cariche sociali, annotazione antimafia e non fallenza; certificato di iscrizione al registro prefettizio (per le cooperative).
6)  Bilanci e dichiarazioni I.V.A. dell'ultimo triennio, con dichiarazione di conformità agli originali.
7)  Dichiarazioni del legale rappresentante relativamente a:
-  i quantitativi di prodotti conferiti e commercializzati nel l'ul timo triennio;
-  l'approvvigionamento delle materie prime, abituali conferitori e superficie di conferimento interessata (estratto del catastino soci per le cooperative);
-  finanziamenti ottenuti, a qualsiasi titolo, dalla pubblica amministrazione;
-  mezzi finanziari per la copertura della quota a proprio ca rico.
8)  Dichiarazione del tecnico progettista:
-  ai sensi dell'art. 49, comma 5, legge regionale n. 13/86;
-  che i dati e le informazioni, riportati negli appositi elaborati, sono esatti e veritieri, e che il progetto è stato elaborato nel rispetto della normativa comunitaria di cui al reg. (CE) nn. 1257/99 e 1750/99 e dei criteri contenuti nel P.O.R. Sicilia 2000-2006;
-  calendario dei lavori.
9)  Relazione illustrativa sull'attività svolta, con riferimenti al comprensorio agricolo interessato all'iniziativa, evidenziando gli ordinamenti colturali, le strutture esistenti e relativa capacità di produzione e trasformazione.
10)  Piano economico finanziario da cui emerge la valutazione della redditività ex post evidenziando:
-  affidabilità del soggetto proponente, adeguata e dettagliata analisi dei mercati di sbocco, valutazione della adeguatezza della strategia commerciale, reperimento dei prodotti della lavorazione;
-  valutazione degli investimenti previsti in rapporto ai costi di produzione, piano di ammortamento; analisi di sensitività del l'azienda al variare di fattori interni o esterni all'azienda stessa;
-  incidenza dell'intervento sull'occupazione, specificando even tuali incrementi di unità lavorative fisse o stagionali;
11)  Relazione tecnico costruttiva e relazione tecnologica con l'indicazione dei quantitativi di prodotto da trattare, la descrizione dei cicli di lavorazione, delle attrezzature e dei macchinari, in ordine alle capacità di lavoro orario e stagionale.
12)  Contratti di conferimento almeno triennali con i produttori di base, giuridicamente validi, da cui emerge che il produttore ha la piena disponibilità del prodotto (per i soggetti diversi dagli Organismi associativi).
13)  Per gli interventi di potenziamento ed ammodernamento degli impianti esistenti: certificato di agibilità; autorizzazione sanitaria; autorizzazione allo scarico delle acque reflue; certificato prevenzione incendi.
14)  Concessione o autorizzazione edilizia, o, in subordine attestazione del Comune che nulla osta al rilascio della concessione o autorizzazione.
15)  Nulla osta all'impianto, rilasciato dall'Assessorato territorio ed ambiente, per le iniziative inserite nell'elenco di cui al D.A. del 5 agosto 1991.
16)  Relazione di impatto ambientale (art. 7 Regolamento CE n. 2052/88), redatta da un professionista qualificato.
17)  Preventivo di spesa con computo metrico estimativo delle opere edili, e descrizione analitica dei macchinari e delle attrezzature, con l'indicazione delle offerte scelte.
18)  Offerte dettagliate delle macchine ed attrezzature, vidimate dalla Camera di commercio competente, (per la Sicilia ai sensi dell'art. 32 della legge regionale n. 83/80). Offerte di confronto e relazione sui criteri di scelta opportunamente motivate.
19)  Elaborati architettonici e strutturali; schema degli impianti elettrici, idrici, fognari, ecc.; Lay-out dei macchinari.
I disegni dovranno essere in scala adeguata e dettagliatamente quotati.


N.B.: Tutta la documentazione dovrà essere prodotta in triplice copia di cui una in originale o copia conforme all'originale. Inoltre, nei casi previsti, in conformità al disposto di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 (disposizioni in materia di documentazione amministrativa e legislativa), potranno essere prodotte apposite dichiarazioni in sostituzione delle certificazioni.
Allegato 2
Reg. (CE) nn. 1257/99 e 1750/99: Interventi per il miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. P.O.R. Sicilia annualità 2000
Progetto di    

All'Assessorato regionale agricoltura e foreste
Direzione 1ª, gruppo 8°, viale Regione Siciliana
  90100 Palermo 

Il sottoscritto ............................................................
nato a ............................................................ il ............................................................ e residente nel
comune di ............................................................ via ............................................................
nella qualità di ............................................................ del ............................................................
con sede in ............................................................ (prov. .............)
via c/da ............................................................ C.A.P. ............................................................
partita I.V.A. o codice fiscale ............................................................
telefono ............................................................ telefax ............................................................
con riferimento all'istanza presentata in data ai sensi del reg. CEE n. 866/90, misura 11.2 del P.O.P. Sicilia 1994/99

chiede

che la suddetta istanza, presentata per l'iniziativa da realizzare nel comune di ............................................................
provincia di località ............................................................
per l'importo di L. ............................................................, venga presa in
considerazione ai sensi dei regolamenti di cui in oggetto, con un contributo pubblico pari al 50% della spesa ritenuta ammissibile.
Il sottoscritto, a conoscenza delle sanzioni previste dall'art. 26 della legge n. 15/1968 e dal comma 3 dell'art. 11 del D.P.R. n. 403/1998 in caso di dichiarazione false, con la presente

dichiara

-  di impegnarsi ad assumere a proprio carico la quota non coperta dal contributo, pari al restante 50% della spesa;
-  di comprovare i mezzi finanziari sulla copertura della quota a proprio carico o di far fronte con finanziamenti non agevolati, producendo lettera di assenso dell'istituto di credito finanziatore;
-  di non aver beneficiato, né di volere beneficiare, per le opere preventivate, di altre provvidenze previste dalle vigenti disposizioni regionali, nazionali e comunitarie;
-  di impegnarsi a non mutare, per un periodo di almeno dieci anni dalla data degli accertamenti di avvenuta esecuzione dei lavori, la destinazione dei fabbricati e delle macchine e attrezzature ammessi a sussidio;
-  di esonerare l'Amministrazione da qualsiasi responsabilità conseguente ad eventuali danni che, per effetto dell'esecuzione e dell'esercizio delle opere, dovessero essere arrecati a persone o a beni pubblici o privati e di sollevare l'Amministrazione stessa da ogni azione o molestia;
-  di impegnarsi a restituire il contributo eventualmente ero gato in caso di inadempienza agli impegni assunti con la presente domanda;
-  di impegnarsi a dare adeguata e documentata giustificazione delle spese che saranno sostenute per la realizzazione delle opere;
-  di impegnarsi a comunicare, nel triennio successivo alla data dell'accertamento finale, i dati relativi all'attività di lavorazione e di commercializzazione, che devono risultare in misura non inferiore ad 1/3 della potenzialità lavorativa, per cui fu ammesso a finanziamento lo stabilimento;
-  di impegnarsi a fornire i dati aziendali e contabili ai fini statistici e per il monitoraggio;
-  di non avere riportato condanne, ai sensi dell'art. 2, comma 1, della legge 23 dicembre 1986, n. 898, modificato con l'art. 73 della legge 19 febbraio 1992, n. 142;
-  di essere in regola con le norme sulla sicurezza e igiene del lavoro (decreto legislativo n. 626/94);
-  di essere in regola con le norme recate dalla legge regionale 27 dicembre 1969, n. 52 e dalle vigenti leggi in materia di osservanza delle disposizioni previste dai contratti di lavoro, impegnandosi a dare tempestiva comunicazione circa eventuali variazioni;
-  che i dati e le informazioni, riportate negli appositi elaborati tecnico-amministrativi, sono esatti e veritieri e che il progetto è stato elaborato nel rispetto della normativa comunitaria di cui ai reg. CEE nn. 1257/99 e 1750/99 e dei criteri contenuti nel P.O.R. Sicilia 2000/2006;
-  che, ai sensi dell'art. 24 della legge 6 maggio 1981, n. 97, non è stata pronunciata né a proprio carico, né a carico dei componenti il consiglio di amministrazione e dei soci della suddetta società, sentenza, passata in giudicato, per avere impiegato, fuori dai casi consentiti dalla legge, in tutto o in parte alcool, zuccheri o materie zuccherine e fermentate diverse da quelle provenienti dall'uva fresca o leggermente appassita nelle operazioni di vinificazione o di manipolazioni di vini;
-  di aderire/non aderire ad alcuna organizzazione di produttori (soltanto per il settore ortofrutticolo).
Allega la documentazione amministrativa e gli elaborati progettuali in triplice copia, come da elenco.
Firma
............................................................

Si allega fotocopia del documento di riconoscimento.
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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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Stampa della Tipografia Pezzino & F.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
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