REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 12 LUGLIO 2002 - N. 32
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 3 maggio 2002.
Modifica del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio del comune di Caltanissetta, limitatamente ad alcune aree.

Allegato
RELAZIONE

PREMESSA
Che con decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000 è stato recepito il decreto legge n. 180/98 e successive integrazioni e modificazioni, riguardante l'adozione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico. Con tale decreto sono state individuate delle aree franose a rischio molto elevato nel territorio del comune di Caltanissetta.
Che con nota n. 535542 del 25 settembre 2000 il comune di Caltanissetta ha richiesto all'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, una serie di chiarimenti sulle aree vincolate dal decreto n.298.
Che in forza del decreto n. 552/DTA/20 del 20 ottobre 2000, art. 4, nel quale si fa riferimento al fatto che per l'espletamento dei compiti individuati dallo stesso decreto, l'ufficio per l'assetto idrogeologico si "...avvarrà..." degli uffici del Genio civile "...quali strutture tecniche a supporto..." (cfr. nota Assessorato del territorio e dell'ambiente n. 57596 del 22 novembre 2000), questo ufficio con nota n.2187 del 2 febbraio 2001 ha invitato il comune di Caltanissetta a produrre la documentazione prevista nella sopracitata nota n. 57596.
Che con circolare n. 63756 del 7 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 23 novembre 2001, l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, ha stabilito il termine ultimo per i comuni per la presentazione della documentazione per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico.
Che con nota n. 2372 del 21 dicembre 2001 il comune di Caltanissetta ha trasmesso la documentazione per la proposta di revisione del decreto n. 298 del 4 luglio 2000 entro i termini previsti nella circolare n.63756.
INQUADRAMENTO GENERALE
Con il decreto n. 298/41 sono state individuate alcune aree del territorio del comune di Caltanissetta come sono state definite come aree franose a "rischio elevato" e "rischio molto elevato"; ciò è verificabile dalla carta del rischio idrogeologico redatta sulla base del foglio n. 631 denominato "Caltanissetta-Enna", scala 1:50.000.
Il comune di Caltanissetta nella sua richiesta di revisione ha precisato che la stessa è finalizzata ad una prima proposta di modifica del decreto, consistente nell'aggiunta di tre aree del territorio tra quelle a rischio, nonché nella rimozione dei vincoli derivanti dal decreto in un'area dell'abitato cittadino che non è mai stata interessata da dissesti di natura geologica e che è stata vincolata erroneamente dal territorio e ambiente invece di un'area adiacente (quartiere S. Venera) che adesso si chiede di inserire tra le aree vincolate. Per quanto riguarda le valutazioni di rischio relative a tutte le altre zone del territorio che non sono citate nella relazione di revisione, il comune di Caltanissetta comunica che esse saranno oggetto di futuro approfondimento dello studio a supporto della revisione del piano regolatore generale alla circolare dell'Assessorato regionale territorio ambiente n.2222 del 31 gennaio 1995, adeguamento per il quale l'ufficio tecnico comunale ha già iniziato le procedure amministrative preliminari per l'incarico a professionisti. Nelle more, rimangono salvi tutti gli altri vincoli derivanti dal decreto n. 298 del 4 luglio 2000 esistenti nel territorio comunale.
Le porzioni di territorio vincolate dal decreto e che sono oggetto della presente revisione sono:
1)  zona A - planimetria n.1/b scala 1:10.000 della relazione tecnica - Porzione di territorio sita nella parte centrale dell'abitato che corrisponde approssimativamente all'area compresa tra la via Rosso di San Secondo, la via Maddalena Calafato, la via Borremans e la via Lombardo Radice, per citare le vie principali, edificata nel periodo compreso tra il 1950 e il 1970 e dove sono presenti alcuni edifici pubblici (questura, I.N.A.I.L., Genio civile, liceo classico R. Settimo, carcere circondariale ecc.); nella cartografia è delimitata con colorazione corrispondente in legenda a: Aree interessate da rischio di frane "molto elevato";
2)  zona B - planimetria n.1/b scala 1:10.000 della relazione tecnica - Porzione di territorio sita nella parte orientale dell'abitato, delimitata dalla via Cardinale Nava e dal Vallone degli Angeli; nella cartografia è delimitata con colorazione corrispondente in legenda a: Aree interessate da rischio di frane "molto elevato".
DOCUMENTAZIONE
Con la già citata nota n. 57596 del 22 novembre 2000, l'A.R.T.A. aveva indicato la documentazione che i comuni dovevano presentare a corredo della loro richiesta di aggiornamento del piano; a tal proposito il comune di Caltanissetta ha fatto pervenire, con la già citata nota n.2187 del 2 febbraio 2001, una relazione tecnica per la revisione del decreto a firma dell'ingegnere capo dell'ufficio tecnico del comune di Caltanissetta, e del geologo Giuseppe Bologna per la modifica ed integrazione del piano straordinario del rischio idrogeologico chiedendo nel contempo la revisione del piano straordinario così come previsto dall'art. 6 del decreto assessoriale de quo. Successivamente con nota n. 2341 dell'8 febbraio 2002 sono state prodotte delle cartografie riepilogative e una nota integrativa per una più facile interpretazione di quanto richiesto.
Tale documentazione risulta costituita da:
-  relazione tecnica per la revisione del decreto n. 298/2000, a firma dell'ing. Gaetano Corvo e del geologo Giuseppe Bologna;
-  integrazione alla relazione tecnica per la revisione del decreto n. 298/2000, a firma del geologo Giuseppe Bologna;
-  planimetria n. 1 - proposta di eliminazione vincolo scala 1:10.000;
-  planimetria n. 2 - proposta di attuazione vincoli scala 1:10.000;
-  planimetria n. 3 - proposta di attuazione vincoli scala 1:2.000 (dettaglio perimetrazione area urbana).
E' stato anche consultato lo studio geologico del piano regolatore generale che quest'ufficio ha già approvato ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74.
Dalla documentazione prodotta dal comune di Caltanissetta, risulta:
Inserimento di nuove aree a rischio di frana elevato "R3"
-  si chiede di inserire tra le aree a rischio frana elevato "R3" la zona Busiti-Tucarbo, interessata da un movimento franoso riconducibile ad uno scoscendimento che ha interessato una strada comunale. In occasione dei dissesti del 1997 funzionari del comune e di quest'ufficio hanno redatto una relazione tecnica e che è stata anche trasmessa al comitato scientifico del G.N.D.C.I. La valutazione dei livelli di rischio, effettuata dal dott. Giuseppe Bologna e ing. Gaetano Corvo, sulla scorta delle linee guida elaborate dall'Assessorato del territorio e dell'ambiente, mostra che i dissesti, rapportati con i dati di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione degli elementi a rischio, danno luogo a livelli di rischio di frana elevato "R3";
-  si chiede di inserire tra le aree a rischio frana elevato "R3" la zona contrada Rovetto-Bivio La Spina, dove negli anni settanta si è verificato un movimento franoso che ha causato danni ad una strada di circonvallazione e a numerose costruzioni. Tale area è riportata nello studio geologico (1 fase) a supporto del piano regolatore generale. La valutazione dei livelli di rischio, effettuata dal dott. Giuseppe Bologna e ing. Gaetano Corvo, sulla scorta delle linee guida elaborate dall'Assessorato del territorio e dell'ambiente, mo stra che i dissesti, rapportati con i dati di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione degli elementi a rischio, danno luogo a livelli di rischio di frana elevato "R3";
-  si chiede di inserire tra le aree a rischio frana elevato "R3" la zona del quartiere Santa Venera. La perimetrazione di tale area del centro storico scaturisce dai dissesti rilevati durante i sopralluoghi eseguiti nel 1995, da parte di funzionari di quest'ufficio, del comune di Caltanissetta e alla presenza di geologi incaricati dal l'amministrazione comunale dello studio geologico della zona già interessata da eventi franosi del 9 dicembre 1988 (vedere relativo verbale e planimetria fessurazioni - allegato n. 1 della relazione tecni ca) e dalla perimetrazione dell'"area in frana" riportata nel decreto dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente n. 1112/DRU del 13 dicembre 1996 - "Variante al piano regolatore generale e prescrizioni esecutive per l'adeguamento agli standard urbanistici nella zona "A" con individuazione delle zone di recupero edilizio urbanistico" (fig. 5 nella relazione tecnica). Per quanto riguarda le cause dei dissesti della zona, è allegata nella relazione tecnica una nota dei geologi incaricati dall'amministrazione comunale, dott. Francesco Mangiavillano e dott. Michele Panzica ed una planimetria con ubicazione delle linee di dislocazione. La valutazione dei livelli di rischio, effettuata dal dott. Giuseppe Bologna e ing. Gaetano Corvo, sulla scorta delle linee guida elaborate dal l'Assessorato del territorio e dell'ambiente, mostra che i dissesti, rapportati con i dati di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione degli elementi a rischio, danno luogo a livelli di rischio di frana elevato "R3".
In merito a tale quartiere si evidenzia che la valutazione del rischio eseguita è soggetta a futura revisione in quanto sono iniziati i preliminari dei lavori di consolidamento dell'area finanziati con ordinanza del Ministero degli interni - Dipartimento protezione civile n. 2621/97;
Variazione del rischio di frana da "R4" molto elevato ad elevato "R3"
-  una parte del quartiere Santa Venera, compresa tra le vie Cardinale Nava e Vespri Siciliani ed il Vallone degli Angeli sono state inserite nel decreto n. 297/2000 come aree a rischio a frane "molto elevato" R4. La valutazione dei livelli di rischio, effettuata dal dott. Giuseppe Bologna e ing. Gaetano Corvo, sulla scorta delle linee guida elaborate dall'Assessorato del territorio e dell'ambiente, mostra che i dissesti, rapportati con i dati di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione degli elementi a rischio, danno luogo a livelli di rischio di frana elevato "R3". La riduzione del rischio per questa parte del quartiere Santa Venera e del vallone degli Angeli, che hanno fenomenologie diverse, scaturisce dalla diversa vulnerabilità degli elementi a rischio;
Eliminazione vincolo rischio di frana "R4"
-  una porzione di territorio sita nella parte centrale dell'abitato, che corrisponde approssimativamente all'area compresa tra la via Rosso di San Secondo, la via Maddalena Calafato, la via Borremans e la via Lombardo Radice, per citare le vie principali, edificata nel periodo compreso tra il 1950 e il 1970 e dove sono presenti alcuni edifici pubblici (questura, I.N.A.I.L., Genio civile, liceo classico R. Settimo, carcere circondariale ecc.); è stata inserita nel decreto come area a rischio di frane "molto elevato" R4. Il comune di Caltanissetta ritiene che, poiché la zona è prossima al quartiere Santa Venera, possa esserci stata un'errata individuazione dell'area a rischio in quanto nell'area interessata non sussistono fenomeni di dissesto. Inoltre, fa presente che in merito a tale area non sono mai pervenute segnalazioni di turbative di carattere geologico, e che in ogni caso sono stati effettuati ulteriori accertamenti che non hanno evidenziato l'esistenza di qualunque turbativa di carattere geologico.
CONCLUSIONI
Sulla scorta:
-  della relazione tecnica (a firma dell'ing. Gaetano Corvo e del geologo Giuseppe Bologna), con la quale sono stati determinati i livelli di rischio di una parte del territorio comunale;
-  dello studio geologico del piano regolatore generale: il comune di Caltanissetta chiede la revisione del piano straordinario del rischio idrogeologico di cui al decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000 per le seguenti aree:
1)  eliminazione del vincolo nella parte dell'abitato compresa tra la via Rosso di San Secondo, la via Maddalena Calafato, la via Borremans e la via Lombardo Radice (planimetria n. 1);
2)  variazione del vincolo da R4 a R3 in parte del quartiere Santa Venera e del Vallone degli Angeli (planimetria n. 3 - area a destra della linea tratteggiata in rosso);
3)  inserimento nuova area a rischio R3 - contrada Busiti-Tucarbo (planimetria n. 2);
4)  inserimento nuova area a rischio R3 - contrada Rovetto Bivio La Spina-Tucarbo (planimetria n. 2);
5)  inserimento nuova area a rischio R3 - quartiere Santa Venera (planimetria n. 3 - area a sinistra della linea tratteggiata rossa).
Nella planimetria n. 2, scala 1:10.000, sono perimetrate tutte le nuove aree a rischio R3.
Il comune di Caltanissetta nella sua richiesta di revisione ha precisato che la stessa è finalizzata ad una prima proposta di modifica del decreto, quanto riguarda le valutazioni di rischio relative a tutte le altre zone del territorio che non sono citate nella relazione di revisione, esse saranno oggetto di futura richiesta, nel frattempo permangono tutti gli altri vincoli derivanti dal decreto n. 298 del 4 luglio 2000 esistenti nel territorio comunale.
Considerato però che l'eventuale revisione discende, sicuramen te, dal confronto tra gli atti prodotti dall'amministrazione comunale di Caltanissetta per la richiesta di revisione del piano e gli atti che hanno portato all'emanazione del vincolo, si rimanda all'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente per la decisione finale in quanto a conoscenza di tutti gli atti prodromici alla stesura originaria del piano stesso ed in quanto competente in materia per la definizione della procedura amministrativa.
A seguito dei dissesti verificatisi il 14 febbraio 2002, nelle vicinanze del Villaggio Santa Barbara, in località Avvento tra le vie Angelo Custode e la via dei Vulcanelli, il comune di Caltanissetta, con nota n. 2412 del 5 marzo 2002, ha chiesto in via cautelativa di inserire come area a rischio la suddetta zona. Fa presente che la perimetrazione dell'area da vincolare è quella riportata nella planimetria redatta congiuntamente dai tecnici del comune e del Genio civile il 15 febbraio 2002, che è parte integrante del verbale redatto lo stesso giorno in sede di C.O.C., e che è altresì allegato al verbale congiunto redatto il 18 febbraio 2002 dal personale tecnico comunale, del Genio civile e dai consulenti esterni.
Il fenomeno del 14 febbraio 2002 è in corso di esame anche da parte di specialisti nominati da altri enti (Dipartimento nazionale e regionale protezione civile, G.N.D.C.I.) che hanno già eseguito sopralluoghi.
Il comune di Caltanissetta propone che all'area sia attribuita la classe di rischio "R3" - (rischio frana elevato), e ciò anche se il fenomeno, dai primi accertamenti eseguiti, non appare riconducibile ad un fenomeno franoso ma ad una serie di cause legate all'esistenza delle emissioni gassose delle "maccalube" presenti nell'area. Inoltre ribadisce che, come già esposto nella relazione del 20 dicembre 2002, la proposta di revisione dei vincoli di cui al decreto n. 298/2000 è da intendersi come provvisoria e che sarà riproposta appena sarà eseguito l'adeguamento alla circolare A.R.T.A. n. 2222/95 dello studio geologico a supporto del piano regolatore generale.
Quest'ufficio in data 14 marzo 2002 ha trasmesso a codesto Assessorato, e per conoscenza al comune di Caltanissetta, la revisione proposta dal Consorzio A.S.I. di Caltanissetta per la zona industriale di contrada Calderaro.
Il comune di Caltanissetta con nota n. 2451 del 9 aprile 2002, ha preso atto della proposta del Consorzio A.S.I. ed in aggiunta, per continuità a quanto proposto dal Consorzio A.S.I., ha inserito una fascia a rischio di frana R3 posta lungo la destra idraulica del torrente delle Grazie, riportata nella planimetria n. 3/b in scala 1:10.000.
Il comune, nella suddetta nota, ribadisce che la proposta di revisione è da intendersi come provvisoria e che sarà riproposta appena sarà eseguito l'adeguamento alla circolare A.R.T.A. n. 2222/95 dello studio geologico a supporto del piano regolare generale, nel frattempo permangono tutti gli altri vincoli derivanti dal decreto n.298 del 4 luglio 2000 esistenti nel territorio comunale.
Per quanto sopra, è opportuno chiarire che con il decreto n. 298/2000 è stata vincolata un'ampia zona di contrada Calderaro come area a rischio di frana molto elevata "R4", che comprendeva oltre a zone di competenze A.S.I., anche una porzione di competenza del comune di Caltanissetta. Poiché nella proposta di revisione il Consorzio A.S.I. ha studiato soltanto aree di propria competenza territoriale, nella zona di competenza del comune di Caltanissetta (delimitata dal torrente delle Grazie e dallo svincolo della strada di S.V. per Pietraperzia) permane il vincolo di rischio di frana molto elevato R4 previsto nel decreto n. 298/2000.
Si allegano:
-  n. 1 copia relazione tecnica per l'aggiornamento del piano;
-  n. 1 copia integrazione alla relazione tecnica per l'aggiornamento del piano;
-  n. 5 copie planimetria n. 1 - proposta di eliminazione vincolo scala 1:10.000;
-  n. 5 copie planimetria n. 2 - proposta di attribuzione vincoli scala 1:10.000;
-  n. 5 copie planimetria n. 3 - proposta di attribuzione vincoli scala 1:2.000;
-  n. 5 copie planimetria n. 2/A - proposta di attribuzione vincoli scala 1:10.000 dell'area interessata da dissesti il 14 febbraio 2002;
-  n. 5 copie planimetria n. 3/A - proposta di attribuzione vincoli scala 1:5.000 dell'area interessata da dissesti il 14 febbraio 2002;
-  n. 5 copie planimetria n. 3/B - proposta di attribuzione vincoli in area adiacente a quella del Consorzio A.S.I. - scala 1:10.000.
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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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