REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 28 MARZO 2003 - N. 14
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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SOMMARIO

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETO PRESIDENZIALE 10 febbraio 2003.
Costituzione dell'Istituto regionale di ricerca educativa della Sicilia  pag.


DECRETO PRESIDENZIALE 4 marzo 2003.
Cessazione dalla carica del sindaco, della giunta e del consiglio del comune di Giarre e nomina del commissario straordinario  pag.


ORDINANZA COMMISSARIALE 30 dicembre 2002.
Approvazione del programma per la decontaminazione e lo smaltimento dei policlorodifenili e policlorotrifenili in Sicilia  pag.

DECRETI ASSESSORIALI
Assessorato dell'agricoltura e delle foreste

DECRETO 12 febbraio 2003.
Revoca del decreto 2 agosto 1988, concernente costituzione di un'oasi di protezione della fauna selvatica denominata "Lago specchio di Venere", ricadente nel comune di Pantelleria  pag. 12 


DECRETO 3 marzo 2003.
Istituzione dell'allevamento di fauna selvatica a scopo di ripopolamento "Circoli riuniti cacciatori di Avola e Noto" in agro di Avola  pag. 13 


DECRETO 5 marzo 2003.
Integrazione del decreto 11 settembre 2002, concernente autorizzazione all'esercizio dell'attività di allevamento di fauna selvatica a scopo alimentare nel comune di Santa Cristina Gela  pag. 14 

Assessorato del bilancio e delle finanze

DECRETO 26 febbraio 2003.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2003  pag. 14 

Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca

DECRETO 12 febbraio 2003.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Coperlegno del Mela, con sede in Santa Lucia del Mela, e nomina del commissario liquidatore  pag. 16 


DECRETO 14 febbraio 2003.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa F.lli Lazara, con sede in Palermo, e nomina del commissario liquidatore  pag. 16 


DECRETO 14 febbraio 2003.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Cepsa, con sede in Partinico, e nomina del commissario liquidatore  pag. 16 


DECRETO 20 marzo 2003.
Sospensione del decreto 27 gennaio 2003, concernente autorizzazione temporanea alla pesca professionale del novellame di sardine e del rossetto per l'anno 2003, limitatamente all'intero compartimento marittimo di Porto Empedocle  pag. 17 


DECRETO 20 marzo 2003.
Revoca del decreto 29 marzo 2002, concernente disposizioni sull'interruzione tecnica delle attività di pesca nei compartimenti marittimi siciliani, a decorrere dall'anno 2002  pag. 18 

Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione

DECRETO 31 gennaio 2003.
Ammissione a finanziamento di interventi formativi a valere della misura 3.02 dell'asse III risorse umane del P.O.R. Sicilia 2000/2006 la cui realizzazione è affidata al C.I.A.P.I. di Palermo  pag. 18 

DECRETO 10 marzo 2003.
Rettifica del decreto 31 gennaio 2003, relativo all'ammissione a finanziamenti di interventi formativi a valere della misura 3.02 dell'asse III risorse umane del P.O.R. Sicilia 2000/2006 la cui realizzazione è affidata al C.I.A.P.I. di Palermo  pag. 19 

Assessorato della sanità

DECRETO 28 novembre 2002.
Esenzione dal pagamento della quota di partecipazione alla spesa sanitaria per le visite specialistiche e gli accertamenti sanitari per gli alunni delle scuole ed istituti di istruzione della Regione siciliana  pag. 20 


DECRETO 13 febbraio 2003.
Graduatoria provinciale dei medici specialisti aspiranti ad incarichi ambulatoriali presso l'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo, valida per l'anno 2003.
  pag. 22 


DECRETO 17 febbraio 2003.
Autorizzazione all'unità funzionale di microchirurgia oculare della casa di cura La Maddalena di Palermo alla somministrazione della specialità medicinale Visudyne  pag. 39 


DECRETO 21 febbraio 2003.
Autorizzazione all'unità operativa di oculistica del presidio ospedaliero di Milazzo alla somministrazione della specialità medicinale Visudyne  pag. 41 

Assessorato del territorio e dell'ambiente

DECRETO 5 febbraio 2003.
Aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del comune di Cammarata  pag. 42 


DECRETO 5 febbraio 2003.
Aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del comune di Raffadali  pag. 46 


DECRETO 13 febbraio 2003.
Autorizzazione del progetto per la realizzazione di una stazione radio base della rete cellulare GSM in territorio del comune di Ribera  pag. 53 


DECRETO 14 febbraio 2003.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Mazara del Vallo  pag. 55 

DISPOSIZIONI E COMUNICATI

Presidenza:
Trasferimento di beni immobili all'Azienda ospedaliera Papardo di Messina  pag. 71 
Rideterminazione del trattamento economico da corrispondere al direttore generale, al direttore amministrativo ed al direttore della formazione del Centro per la formazione permanente e l'aggiornamento del personale del servizio sanitario (CEFPAS)  pag. 71 
Nomina del presidente del consiglio di amministrazione dell'Istituto autonomo case popolari di Catania  pag. 71 
Sostituzione del rappresentante del comune di Butera in seno al comitato di coordinamento per l'area a rischio ambientale del territorio di Gela, Niscemi e Butera  pag. 71 
Sostituzione di un componente del consiglio della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Agrigento  pag. 72 

Determinazione del compenso da corrispondere al direttore del Centro di formazione per la polizia municipale.
  pag. 72 
Rinnovo del collegio dei revisori dell'Ente di sviluppo agricolo  pag. 72 
Applicabilità inSicilia del decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 198, sulla realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese  pag. 72 

Elenco degli incarichi di collaudo conferiti nell'anno 2002 (art. 52, legge regionale 12 gennaio 1993, n. 10).
  pag. 72 

Assessorato dell'agricoltura e delle foreste:
Bando pubblico 2003 - Misura 4.06 "Investimenti aziendali per l'irrobustimento delle filiere agricole e zootecnica" - P.O.R. 2000-2006 - Azione 3 Rete ecologica  pag. 73 

Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione:
Ricostituzione del consiglio di amministrazione del Convitto nazionale G. Falcone di Palermo  pag. 86 

Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca:
Provvedimenti concernenti società cooperative.
  pag. 86 
Provvedimenti concernenti corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali  pag. 86 
Nomina di un componente del consiglio di amministrazione del Consorzio di ripopolamento ittico Golfo di Castellammare  pag. 87 
Istituzione del comitato di coordinamento per lo sportello regionale per l'internazionalizzazione delle attività produttive in Sicilia  pag. 87 

Assessorato dell'industria:
Costituzione di un comitato tecnico-consultivo per l'esame delle problematiche connesse all'attuazione degli interventi agevolativi di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 215 e alla legge regionale 23 dicembre 2000, n. 31  pag. 87 

Assessorato dei lavori pubblici:
Espropriazione ed occupazione permanente e definitiva in favore del comune di Giardinello di beni immobili siti nei comuni di Giardinello e Montelepre  pag. 87 
Impegno di somma per la realizzazione di lavori idraulici urgenti nel comune di Roccavaldina  pag. 88 
Impegno di somma per la realizzazione di lavori urgenti nei comuni di Roccalumera e Furci Siculo  pag. 88 
Tabelle dei numeri indice relativi alle variazioni del costo della mano d'opera, dei materiali, dei trasporti e dei noli nelle province siciliane per il bimestre settembre-ottobre 2002  pag. 88 
Tabelle dei numeri indice relativi alle variazioni del costo della mano d'opera, dei materiali, dei trasporti e dei noli nelle province siciliane per il bimestre novembre-dicembre 2002  pag. 92 

Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione:
Sostituzione di alcuni componenti della commissione provinciale per l'impiego di Catania  pag. 96 
Sostituzione di un componente della commissione provinciale per la manodopera agricola di Agrigento.  pag. 96 
Notifica del Piano formativo 2003  pag. 96 

Assessorato della sanità:
Sostituzione di un componente del Comitato consultivo regionale dei medici specialisti ambulatoriali in rappresentanza dell'Azienda U.S.L. n. 4 di Enna  pag. 96 
Revoca dell'autorizzazione alla distribuzione all'ingrosso di specialità medicinali per uso umano rilasciata alla ditta CO.FA.SI. s.r.l., con sede in Palermo  pag. 96 
Revoca del riconoscimento attribuito alla ditta Sicilcommerciale s.r.l., con stabilimento nel comune di Realmonte, per l'attività di produzione di prodotti a base di carne  pag. 96 
Integrazione del gruppo di consulenza per la verifica dei progetti obiettivo da finanziare ai sensi dell'art. 54 della legge regionale n. 30/93  pag. 96 

Conferimento dell'incarico di direzione tecnica del magazzino della ditta Re Roberto S.p.A., sita in Palermo.
  pag. 96 
Autorizzazione al sindaco pro-tempore del comune di Enna per l'attivazione del pubblico mattatoio  pag. 96 
Affidamento della direzione tecnica del magazzino della società Salvia Farmaceutici di C. Salvia & C. s.n.c., sito nel comune di Valverde  pag. 96 
Rettifica del nominativo del presidente della commissione per la formulazione del giudizio di idoneità per l'inquadramento nei ruoli del servizio sanitario nazionale dei medici addetti alla medicina dei servizi  pag. 96 

Assessorato del territorio e dell'ambiente:
Finanziamento al comune di Roccafiorita per la realizzazione di lavori  pag. 97 
Finanziamento al comune di Raddusa per la realizzazione di lavori urgenti  pag. 97 

Autorizzazione allo scarico dell'impianto di depurazione a servizio della pubblica fognatura del comune di Petrosino.
  pag. 97 
Variante al programma di fabbricazione del comune di Melilli  pag. 97 
Giudizio positivo di compatibilità ambientale al progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento di acque reflue nell'isola di Favignana  pag. 97 
Giudizio positivo di compatibilità ambientale al progetto per il proseguimento dell'attività estrattiva in una cava di calcare nel comune di Furci Siculo  pag. 97 
Giudizio positivo di compatibilità ambientale al progetto per la prosecuzione della coltivazione di una cava di calcare in contrada S. Biagio del comune di Cefalù  pag. 97 

Giudizio positivo di compatibilità ambientale di un'area individuata quale sito di importanza comunitaria - zona di protezione speciale nel parco archeologico di Pantelleria.
  pag. 97 
Giudizio positivo di compatibilità ambientale di aree individuate quali siti di importanza comunitaria nel parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa  pag. 97 
Giudizio negativo di compatibilità ambientale al progetto di un impianto eolico nel comune di Caltabellotta.  pag. 97 
Nulla osta al piano di lottizzazione approvato dal consiglio comunale di Paceco con delibera n. 8 del 22 gennaio 2003  pag. 98 
Nulla osta al piano di lottizzazione approvato dal consiglio comunale di Paceco con delibera n. 7 del 22 gennaio 2003  pag. 98 
Provvedimenti concernenti autorizzazione per emissioni in atmosfera  pag. 98 

CIRCOLARI
Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione

CIRCOLARE 27 febbraio 2003, n. 2.
Spese per attività di educazione permanente, anno scolastico 2003-2004. Contributi agli istituti scolastici.
  pag. 98 

Assessorato degli enti locali

CIRCOLARE 17 febbraio 2003, n. 2.
Autorizzazione per l'esercizio di attività connesse alla gestione di strutture residenziali - Comunicazione alle autorità di pubblica sicurezza delle generalità delle persone alloggiate - Presenze di utenti paganti in proprio all'interno di strutture convenzionate non aventi finalità lucrative - Standards per strutture private iscritte agli albi comunali  pag. 100 

Assessorato dei lavori pubblici

CIRCOLARE 5 marzo 2003.
Procedure per l'autorizzazione all'impianto di linee elettriche  pag. 102 

RETTIFICHE ED ERRATA-CORRIGE
AVVISO DI RETTIFICA
Assessorato dell'agricoltura e delle foreste

Bando pubblico - Misura 4.12 - Promozione dell'adeguamento e dello sviluppo delle zone rurali - Azione b) investimenti per attività turistiche e artigianali - Turismo rurale  pag. 103 


SUPPLEMENTO ORDINARIO
Assessorato del bilancio e delle finanze

DECRETO 29 gennaio 2003.
Ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 2003.

DECRETO 7 febbraio 2003.
Modifica alla parte seconda dell'allegato al decreto 29 gennaio 2003, concernente ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 2003.

SUPPLEMENTO STRAORDINARIO

Conto riassuntivo del tesoro e situazione del bilancio della Regione al 30 settembre 2001.

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI






DECRETO PRESIDENZIALE 10 febbraio 2003.
Costituzione dell'Istituto regionale di ricerca educativa della Sicilia.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.R. 14 maggio 1985, n. 246;
Visto l'art. 21, comma 10, della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Visto il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275;
Visto l'art. 76 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
Visto l'art. 5 della legge regionale 24 febbraio 2000, n. 6;
Visto il D.P.R. 6 marzo 2001, n. 190, concernente l'organizzazione degli istituti regionali di ricerca educativa a norma dell'art. 76 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
Visto l'art. 99 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2;
Ritenuto di dover emanare le disposizioni concernenti l'organizzazione dell'Istituto regionale per la ricerca educativa in Sicilia e, in particolare, la nomina e la composizione del consiglio di amministrazione, il conferimento dell'incarico di direttore, la composizione e la nomina del collegio dei revisori dei conti e l'utilizzo delle risorse finanziarie;
Ritenuto che le disposizioni di cui al sopra citato D.P.R. 6 marzo 2001, n. 190, risultano idonee a regolare anche l'organizzazione dell'Istituto regionale di ricerca educativa della Sicilia con gli opportuni adattamenti e le necessarie modifiche conseguenti alle peculiarità attribuite alla Regione siciliana;
Ritenuto, pertanto, di dovere a tal fine impartire disposizioni analoghe e parallele a quelle previste in sede nazionale per l'organizzazione dell'Istituto regionale di ricerca educativa della Sicilia, onde conferire uniformità d'indirizzo ed omogeneità alle direttive in materia;
Su proposta dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione;

Decreta:
Art. 1
Funzioni dell'Istituto regionale di ricerca educativa della Sicilia

1.  A norma dell'art. 76 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recepito con l'art. 5 della legge regionale 24 febbraio 2000, n. 6, l'Istituto regionale di ricerca educativa della Sicilia di seguito denominato "I.R.R.E. Sicilia" è ente strumentale dell'amministrazione della pubblica istruzione, dotato di personalità giuridica e autonomia amministrativa e contabile.
2.  L'I.R.R.E. Sicilia, nel quadro degli interventi programmati dall'ufficio scolastico regionale e dall'Assessorato regionale dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione e delle iniziative di innovazione degli ordinamenti scolastici, tenendo anche conto delle esigenze delle comunità e degli enti locali, svolge funzioni di supporto alle istituzioni scolastiche e alle loro reti e consorzi, nonché agli uffici dell'amministrazione, anche di livello sub regionale. Tali funzioni si esplicano in attività di ricerca nell'ambito didattico-pedagogico e nell'ambito della formazione del personale della scuola, per lo svolgimento delle quali l'I.R.R.E. Sicilia si coordina con l'Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa, con le università e le altre agenzie formative.
3.  L'I.R.R.E. Sicilia supporta l'autonomia delle istituzioni scolastiche in modo particolare mediante:
a)  collaborazioni e partecipazione attiva alla progettazione e attuazione di programmi di ricerca educativa e della relativa sperimentazione in tutti gli ambiti di cui all'art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, anche con riguardo alle problematiche concernenti le minoranze linguistiche, l'immigrazione, l'integrazione dei soggetti svantaggiati, l'integrazione europea, l'educazione degli adulti e la prevenzione dell'abbandono e della dispersione scolastica;
b)  collaborazioni alla costruzione di percorsi formativi per il personale della scuola coerenti con le scelte di programmazione dell'offerta formativa;
c)  selezione, individuazione e comunicazione alle scuole di particolari progetti formativi cui le stesse possono partecipare in Italia e all'estero;
d)  partecipazione e collaborazione per l'attivazione di un sistema di scambio di documentazione tra le istituzioni scolastiche;
e)  collaborazione all'elaborazione di proposte per l'innovazione degli ordinamenti didattici a norma del l'art. 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275;
f)  approfondimento degli obiettivi formativi e delle competenze connesse con i diversi curricoli ai fini dell'innovazione metodologica e disciplinare.
g)  collaborazione con l'Assessorato regionale dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione nella individuazione e realizzazione di progetti formativi, finanziati dalla Regione, per la scuola siciliana.
4.  L'I.R.R.E. Sicilia si coordina e collabora con l'Istituto nazionale di valutazione del sistema dell'istruzione, al fine di favorire la diffusione delle metodologie e delle pratiche di valutazione e di autovalutazione.
5.  L'I.R.R.E. Sicilia, per il raggiungimento dei fini isti tuzionali, può avvalersi anche delle competenze degli ispettori tecnici.
6.  L'I.R.R.E. Sicilia collabora con l'Assessorato regio nale dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione, al fine di favorire lo sviluppo dell'istruzione e la costruzione di un sistema formativo integrato nella Regione siciliana.
Art. 2
Organi

1.  L'I.R.R.E. Sicilia è dotato dei seguenti organi:
a)  presidente;
b)  consiglio di amministrazione;
c)  comitato tecnico-scientifico;
d)  collegio dei revisori.
Art. 3
Presidente

1.  Il presidente rappresenta l'istituto; convoca e presiede il consiglio di amministrazione.
2.  Il presidente, nel quadro degli interventi program mati dall'Ufficio scolastico regionale, dall'Assessorato regionale dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione e delle iniziative di innovazione degli ordinamenti scolastici, formula le proposte al consiglio di amministrazione ai fini dell'approvazione del programma annuale dell'I.R.R.E. e della determinazione degli indirizzi generali della gestione.
3.  Il presidente, inoltre, formula al consiglio di amministrazione la proposta per il conferimento dell'incarico di direttore a persona in possesso dei requisiti di cui all'art. 5.
Art. 4
Consiglio di amministrazione

1.  Il consiglio di amministrazione dura in carica tre anni e ciascuno dei suoi componenti può essere confermato, una sola volta, per un altro triennio. Esso è composto da cinque membri, scelti tra il personale docente e dirigente delle istituzioni scolastiche statali autonome o delle università della Sicilia, nominati dall'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione, di cui:
-  uno su designazione del dirigente preposto all'ufficio scolastico regionale;
-  uno su designazione delle università aventi sede in Sicilia;
-  uno del consiglio scolastico regionale;
-  uno scelto dall'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione;
-  uno su designazione del Presidente della Regione siciliana con funzioni di presidente.
Ciascuna nomina è corredata da un curriculum diffuso sulle esperienze gestionali, pedagogiche e scientifiche dell'interessato. Il consiglio di amministrazione eleg ge nel proprio seno il presidente.
2.  Il consiglio di amministrazione, per l'attuazione delle finalità dell'I.R.R.E.:
a)  approva annualmente il programma di ricerca;
b)  determina gli indirizzi generali della gestione;
c)  delibera il bilancio di previsione e il conto consuntivo dell'Istituto e le eventuali variazioni;
d)  conferisce l'incarico di direttore sulla base di criteri preventivamente deliberati;
e)  valuta l'attività amministrativa del direttore, sul la base di criteri preventivamente deliberati, anche avvalendosi dei risultati dei controlli di gestione;
f)  valuta annualmente, sentito il comitato tecnico-scientifico, l'attuazione del programma di ricerca, nonché i risultati di essa, attraverso indicatori predeterminati;
g)  nomina i componenti del comitato tecnico-scientifico e degli altri organismi di consulenza scientifica di cui all'art. 6.
3.  Ai fini di cui all'art. 1, comma 1, lett. d), e del l'art. 6 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, il consiglio stabilisce le modalità operative del controllo stra tegico. Sulla base delle risultanze del controllo strategico il consiglio:
a)  individua le cause dell'eventuale mancata rispondenza dei risultati agli obiettivi;
b)  delibera i necessari interventi correttivi;
c)  valuta le eventuali responsabilità del direttore, adottando le conseguenti determinazioni.
4. Il consiglio si riunisce per l'approvazione del programma annuale e per deliberare il bilancio di previsio ne, e le relative variazioni, nonché il conto consuntivo; si riunisce, altresì, su convocazione del presidente ed ogni volta che ne sia richiesto da tre componenti.
Art. 5
Direttore

1.  L'incarico di direttore è conferito con contratto a tempo determinato di durata triennale, rinnovabile, a per sona in possesso di competenze amministrative e di organizzazione del lavoro pertinenti con le finalità specifiche dell'istituto, nonché di una sperimentata conoscenza del sistema scolastico. Esso può essere conferito ai dipendenti delle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, così come modificato dal D.L. 30 mar zo 2001, n. 165, e dalla legge 15 luglio 2002, n. 145, ovvero a estranei alla pubblica amministrazione. Il conferimento dell'incarico a personale in servizio presso le predette amministrazioni comporta il collocamento fuori ruolo.
2.  Il direttore, nel rispetto degli indirizzi generali del la gestione determinati dal consiglio di amministrazione, è responsabile del funzionamento complessivo del l'I.R.R.E., dell'attuazione del programma, dell'esecuzione delle deliberazioni del consiglio di amministrazione e della gestione del personale. A tal fine adotta gli atti di gestione, compresi quelli che impegnano l'istituto verso l'esterno. Il direttore, tra l'altro, nell'esercizio dei suoi compiti:
a)  predispone, in attuazione del programma del l'isti tuto, il bilancio di previsione; predispone altresì il conto consuntivo;
b)  assicura le condizioni per la più efficace attuazione dei progetti e delle attività previste nel programma;
c)  adotta gli atti di organizzazione degli uffici previsti dal regolamento interno ed assegna il relativo personale;
d)  stipula i contratti di prestazione d'opera necessari per la realizzazione dei progetti previsti dal programma sulla base dei criteri fissati nel regolamento interno;
e)  cura l'applicazione del regolamento interno;
f)  predispone una relazione sull'attuazione del programma annuale e sui risultati raggiunti.
3. Il direttore partecipa alle sedute del consiglio di amministrazione senza diritto di voto. La sua partecipazione è esclusa quando il consiglio ne valuta l'attività.
4. Il trattamento economico spettante al direttore è stabilito nel contratto individuale di lavoro, previa delibera del consiglio di amministrazione, sulla base di quel lo previsto per i dirigenti di seconda fascia delle amministrazioni pubbliche.
5. L'incarico è revocato dal consiglio di amministrazione nei casi di grave inosservanza degli indirizzi generali della gestione e di risultati negativi dell'attività amministrativa e della gestione.
Art. 6
Consulenza tecnico-scientifica

1.  Il comitato tecnico-scientifico ha funzioni di collaborazione per la predisposizione del programma e per la valutazione delle attività scientifiche. Il comitato fornisce, inoltre, i pareri richiesti dal consiglio di amministrazione e dal direttore; esso dura in carica 3 anni ed è rinnovabile per un altro triennio.
2.  Il comitato è composto da 5 membri, scelti tra professori universitari ed esperti del settore, di elevata qualificazione; esso designa, al suo interno, un coordinatore scegliendolo tra i professori universitari.
3.  Il consiglio di amministrazione sentito il comitato tecnico-scientifico, può istituire altri organismi di consulenza tecnico-scientifica, individuali o collegiali, composti da non più di 3 membri, in relazione a motivate esigenze connesse allo sviluppo di singoli progetti e ad attività o gruppi di progetti ed attività. Essi restano in carica per la durata stabilita dal consiglio di amministrazione. Tale durata non può comunque superare quella del consiglio di amministrazione che li ha istituiti.
Art. 7
Verifiche di regolarità amministrativa e contabile

1.  Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile da effettuarsi a norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, sono affidate ad un collegio di tre revisori nominato con decreto dell'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione e composto da:
a)  un rappresentante designato dall'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione con funzioni di presidente;
b)  un rappresentante designato dal Ministro della pubblica istruzione, sentito il dirigente preposto all'Ufficio scolastico regionale;
c)  un rappresentante designato dal Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica.
2.  Il presidente ed i componenti del collegio dei revisori devono essere scelti in via prioritaria fra i dipendenti in attività di servizio o in quiescenza delle amministrazioni cui compete la designazione, che siano iscritti nel registro dei revisori contabili istituito con l'art. 1 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 88, in attuazione della direttiva CE n. 84/253 relativa all'abilitazione delle persone incaricate del controllo di legge dei documenti contabili.
Il collegio dura in carica 3 anni ed è rinnovabile per un altro triennio.
3.  L'incarico di revisore dei conti può essere revocato in caso di assenza senza giustificati motivi per almeno 3 sedute consecutive del collegio.
Art. 8
Regolamento interno

1.  Il consiglio di amministrazione, entro 3 mesi dalla data del suo insediamento, adotta, su proposta del direttore, il regolamento interno dell'I.R.R.E., che deve essere approvato dal Ministero della pubblica istruzione, dal Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, dal Dipartimento della funzione pubblica e dall'Assessorato regionale dei beni culturali ambientali e della pubblica istruzione. Il regolamento si intende approvato ove i predetti Ministeri e l'Assessorato regionale non formulino rilievi entro 60 giorni dal suo ricevimento.
2.  Il regolamento interno definisce tra l'altro:
a)  l'organizzazione dell'attività dell'istituto, le competenze degli uffici e dei servizi e i criteri per l'assegnazione del relativo personale;
b)  l'eventuale articolazione organizzativa a livello sub regionale in relazione alle esigenze connesse con l'attività di supporto alle istituzioni scolastiche e alle loro reti e consorzi;
c)  i criteri per la scelta dei destinatari dei contratti di prestazione d'opera;
d)  i criteri della gestione e le relative procedure am ministrativo-contabili e finanziarie in modo da assicurare la rapidità, l'efficienza e la regolarità nell'erogazione della spesa e l'equilibrio finanziario del bilancio, nel rispetto dei principi dell'ordinamento contabile degli enti pubblici di cui al decreto del Presidente della Repubblica 18 dicembre 1979, n. 696.
Art. 9
Conferenza nazionale dei presidenti

1.  Il presidente dell'I.R.R.E. Sicilia partecipa alla conferenza nazionale dei presidenti degli I.R.R.E. di cui all'art. 9 del D.P.R. 6 marzo 2001, n. 190.
Alla conferenza possono partecipare il direttore del l'I.R.R.E. ed i rappresentanti della Regione siciliana quan do si trattino argomenti di interesse comune.
Art. 10
Personale

Si applicano le disposizioni di cui all'art. 10 del D.P.R. 6 marzo 2001, n. 190.
Art. 11
Risorse finanziarie

1.  Le risorse finanziarie sono costituite da:
a)  il contributo assegnato dall'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione, determinato annualmente con la legge di bilancio per le spese di funzionamento amministrativo generale, per l'attività istituzionale, per le spese di investimento;
b)  i contributi assegnati dall'Assessorato regionale dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione finalizzati al finanziamento di specifici progetti;
c)  i contributi assegnati dall'amministrazione della pubblica istruzione, finalizzati al finanziamento di specifici progetti di interesse nazionale;
d)  eventuali erogazioni di organismi comunitari ed internazionali;
e)  eventuali erogazioni di enti pubblici e privati e di singole persone;
f)  eventuali proventi derivanti dalla gestione delle attività.
L'Assessorato regionale dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione emanerà annualmente le istruzioni per l'utilizzazione delle risorse finanziarie di propria competenza.
Art. 12
Vigilanza

1. I bilanci preventivi e le relative variazioni e i conti consuntivi, insieme alle relazioni del collegio dei revisori dei conti e a una relazione annuale sull'attività svolta dall'I.R.R.E., sono trasmessi all'Assessorato regionale dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione per l'approvazione, al dirigente preposto all'ufficio scolastico regionale della Sicilia, nonché al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, a norma dell'art. 2, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 9 novembre 1998, n. 439.
Art. 13.
Norme transitorie e finali

1.  In sede di prima applicazione del presente decreto, qualora all'atto della designazione dei membri del consiglio di amministrazione, il consiglio scolastico regionale non sia ancora costituito, la designazione di competenza di quest'ultimo organo è effettuata dal Presidente della Regione.
2.  Al personale comandato presso l'Istituto regionale di ricerca sperimentazione e aggiornamento educativo della Sicilia, alla data di entrata in vigore del presente de creto, si applicano le disposizioni di cui all'art. 14 secondo comma, del D.P.R. 6 marzo 2001, n. 190.
3. Fino alla data di adozione del regolamento di cui all'art. 8, continuano ad applicarsi le procedure amministrative, contabili e di controllo previste dal vigente ordinamento. Sono consentite le variazioni di bilancio necessarie a fare fronte al periodo transitorio.
4.  Il consiglio direttivo dell'I.R.R.S.A.E. Sicilia resta in carica fino all'insediamento del consiglio di amministrazione dell'I.R.R.E. Sicilia, che deve intervenire nei 45 giorni successivi alla data dell'entrata in vigore del presente decreto.
5.  Entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto l'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione procederà alla nomina del collegio dei revisori dei conti.
6. Ai sensi dell'art. 14, comma 4, del D.P.R. 6 mar zo 2001, n. 190 il segretario dell'I.R.R.S.A.E. Sicilia resta in carica fino all'assunzione dell'incarico da parte del direttore dell'I.R.R.E., che deve avvenire entro 30 giorni dall'approvazione della deliberazione del consiglio di amministrazione con cui sono individuati i criteri per il conferimento del relativo incarico. Tale deliberazione deve essere approvata dal consiglio di amministrazione entro sessanta giorni dal suo insediamento.
7.  Il compenso da corrispondere ai componenti degli organi dell'I.R.R.E. Sicilia è determinato con successivo decreto del Presidente della Regione previa delibera della Giunta di Governo.
Art. 14
Abrogazioni

1.  Si applicano le disposizioni di cui all'art. 15, 1° comma, del D.P.R. 6 marzo 2001, n. 190.
Il presente decreto sarà trasmesso alla ragioneria centrale per la Presidenza della Regione e pubblicato nel la Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 10 febbraio 2003.
  CUFFARO 
  GRANATA 



Vistato dalla ragioneria centrale della Presidenza della Regione il 21 febbraio 2003 al n. 506.
(2003.10.629)
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DECRETO PRESIDENZIALE 4 marzo 2003.
Cessazione dalla carica del sindaco, della giunta e del consiglio del comune di Giarre e nomina del commissario straordinario.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il vigente ordinamento amministrativo degli enti locali, approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 15 settembre 1997, n. 35;
Vista la legge regionale 16 dicembre 2000, n. 25;
Vista la legge regionale 23 dicembre 2000, n. 30;
Vista la nota n. 1023 del 15 gennaio 2003, con la quale il segretario generale del comune di Giarre ha comunicato che il consiglio comunale in pari data, con deliberazione n. 5, ha approvato, ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 25 del 16 dicembre 2000, la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, prof. Giuseppe Toscano;
Rilevato che, ai sensi dell'art. 10 della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, così come sostituito dall'art. 2 della legge regionale 16 dicembre 2000, n. 25, la mozione di sfiducia al sindaco, votata per appello nominale dal 65% dei consiglieri assegnati comporta l'immediata cessazione degli organi elettivi del comune;
Rilevato, altresì, che, nel caso di specie, ai sensi dell'art. 11, comma 4, della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, e dell'art. 55 dell'O.R.EE.LL., approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16, così come sostituito dall'art. 14 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 30, le competenze del sindaco, della giunta e del consiglio comunale sono esercitate da un commissario straordinario e che le nuove elezioni, ai sensi dell'art. 3, comma 2, della legge regionale 25/2000, avranno luogo alla prima tornata elettorale utile;
Su proposta dell'Assessore regionale per gli enti locali;

Decreta:


Art. 1

Per i motivi indicati in premessa, prendere atto della cessazione dalla carica del sindaco, della giunta e del consiglio del comune di Giarre.

Art. 2

Nominare il dr. Claudio Sammartino - vice prefetto vicario - Prefettura Ragusa - commissario straordinario per la gestione del predetto comune, in sostituzione degli organi cessati dalla carica, fino alla prima tornata elettorale utile.

Art. 3

Al commissario è dovuto il compenso di E 1689,74, oltre il trattamento di missione a decorrere dalla data di insediamento nella carica.
Palermo, 4 marzo 2003.
  CUFFARO 
  D'AQUINO 

(2003.10.626)
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ORDINANZA COMMISSARIALE 30 dicembre 2002.
Approvazione del programma per la decontaminazione e lo smaltimento dei policlorodifenili e policlorotrifenili in Sicilia.

IL COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA RIFIUTI E LA TUTELA DELLE ACQUE

Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225, di istituzione del servizio nazionale di protezione civile;
Visto, in particolare, l'art. 3, comma 1, della predetta legge n. 225/92, che individua, tra l'altro, quali attività di protezione civile quelle necessarie ed indifferibili dirette a superare l'emergenza connessa ad eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari;
Visto inoltre il successivo comma 5 del predetto art. 3 della legge n. 225/192, che prescrive che il superamento dell'emergenza consiste unicamente nell'attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti, delle iniziative necessarie ed indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita;
Visto ancora l'art. 5 della legge n. 225/92, e, in particolare, il comma 2, che prevede che, per l'attuazione degli interventi d'emergenza, conseguenti alla dichiarazione dello stato d'emergenza, si provvede anche a mezzo di ordinanze, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico;
Vista l'ordinanza del Ministro dell'Interno, delegato per il coordinamento della protezione civile, n. 2983 del 31 maggio 1999, modificata ed integrata con ordinanze n. 3048 del 31 marzo 2000, n. 3072 del 21 luglio 2000, n. 3136 del 25 maggio 2001 e n. 3190 del 22 marzo 2002 concernenti l'emergenza rifiuti in Sicilia;
Vista l'ordinanza del Commissario delegato - Presidente della Regione siciliana n. 641 del 23 luglio 2001, con la quale l'avv. Felice Crosta è stato nominato Vice Commissario, con le competenze afferenti il Commissario delegato e tutte le attribuzioni amministrativo-contabili scaturenti dall'attuazione delle predette ordinanze di protezione civile;
Visto l'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni, con la quale il Presidente della Regione siciliana è stato nominato Commissario delegato per la predisposizione e l'adozione del piano di gestione dei rifiuti e delle bonifiche delle aree inquinate, di cui all'art. 22 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22;
Visto il decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 209, che, nel dare attuazione alla direttiva n. 96/59/CE, relativa allo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili, ha previsto che le regioni e le province autonome, entro tre anni dall'entrata in vigore del decreto, adottino e trasmettano al Ministro dell'ambiente programmi per la decontaminazione e lo smaltimento, che costituiscono parte integrante dei piani disciplinati dall'art. 22 del decreto legislativo n. 22/97 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista l'ordinanza n. 1166 del 18 dicembre 2002, con la quale il Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia-Presidente della Regione siciliana ha adottato il piano di gestione integrata dei rifiuti;
Vista la nota n. 5615 del 13 dicembre 2002, con la quale l'A.R.P.A. Sicilia ha comunicato il censimento delle apparecchiature contenenti PCB/PCT per gli anni 2000 e 2001;
Vista la nota n. 17979 del 2 dicembre 2002, con la quale quest'ufficio ha comunicato all'A.R.P.A. Sicilia i dati del censimento delle apparecchiature contenenti olio PCB/PCT relativo agli anni 1999;
Ritenuto necessario e urgente adottare il programma per la decontaminazione e lo smaltimento dei policlorodifenili e policlorotrifenili (PCB/PCT) in Sicilia;

Ordina


Art. 1

E' approvato il programma per la decontaminazione e lo smaltimento dei policlorodifenili e policlorotrifenili (PCB/PCT) in Sicilia, che viene allegato per fare parte integrante della presente ordinanza.

Art. 2

La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 30 dicembre 2002
  Il Vice Commissario: CROSTA 


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(2003.11.643)
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DECRETI ASSESSORIALI





ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


DECRETO 12 febbraio 2003.
Revoca del decreto 2 agosto 1988, concernente costituzione di un'oasi di protezione della fauna selvatica denominata "Lago specchio di Venere", ricadente nel comune di Pantelleria.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO FAUNISTICO-VENATORIO DEL DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI STRUTTURALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000;
Visto il contratto individuale di lavoro del dirigente generale del dipartimento interventi strutturali in agricoltura del 21 febbraio 2001, approvato con decreto n. 189 del 21 febbraio 2001;
Visto il decreto n. 2882 del 17 dicembre 2001, con il quale è stato approvato il proprio contratto individuale di lavoro come dirigente di questo servizio;
Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e successive modifiche e integrazioni;
Visto, in particolare, il primo comma dell'art. 45 della citata legge regionale n. 33/97, in forza del quale nel territorio della Regione siciliana, allo scopo di favorire e promuovere la conservazione, il rifugio, la sosta, la riproduzione e l'irradiamento naturale della fauna selvatica ed al fine di garantire protezione all'avifauna lungo la rotta di migrazione interessante il territorio della Regione, le aree che risultano idonee alle finalità anzidette possono essere sottratte all'esercizio venatorio e costituite in oasi;
Visto il decreto n. 16/21 del 2 agosto 1988, con il quale è stata costituita nell'isola di Pantelleria l'oasi di protezione e rifugio della fauna selvatica denominata "Lago specchio di Venere", estesa circa 68 ettari;
Vista la nota della ripartizione faunistico venatoria di Trapani, prot n. 1702 del 14 maggio 2002, con la quale viene trasmessa la proposta di revoca dell'oasi di protezione e rifugio della fauna ricadente in agro di Pantelleria, poiché la stessa ricade all'interno della riserva naturale orientata istituita con decreto dell'Assessore per il territorio e l'ambiente n. 741 del 10 dicembre 1998 e gestita dall'Azienda foreste demaniali;
Considerato che la superficie dell'oasi "Lago specchio di Venere", ricade all'interno della riserva naturale orientata, istituita con il sopra citato decreto, emesso dell'Assessore per il territorio e l'ambiente;
Considerato che i vincoli discendenti dall'istituzione dell'oasi in argomento sono assorbiti da quelli più restrittivi della riserva naturale insistente sull'area interessata;
Ritenuto di dovere procedere alla revoca dell'oasi di protezione e rifugio della fauna in argomento, al fine di evitare una duplicazione di interventi, nonché conflitti di competenza degli enti gestori sullo stesso territorio, in quanto l'ente gestore della riserva naturale orientata persegue le stesse finalità di tutela e miglioramento ambientale previste dalla legge regionale n. 33/97;
Ritenuto che, nella fattispecie, per la revoca non vada seguita la procedura di cui all'art. 16 della legge regionale n. 33/97 e successive modifiche e integrazioni, in quanto i vincoli dovuti all'istituzione dell'oasi rimangono sull'area interessata;
Ai sensi delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art.  1

In conformità alle premesse è revocato il decreto n.16/21 del 2 agosto 1988, con il quale è stata costituita l'oasi di protezione e rifugio della fauna selvatica, denominata "Lago specchio di Venere", nell'isola di Pantelleria.

Art.  2

La ripartizione faunistico-venatoria di Trapani, unità operativa n. 65, è incaricata dell'esecuzione del presente decreto.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 12 febbraio 2003.
  ALBANESE 

(2003.9.508)
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DECRETO 3 marzo 2003.
Istituzione dell'allevamento di fauna selvatica a scopo di ripopolamento "Circoli riuniti cacciatori di Avola e Noto" in agro di Avola.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO FAUNISTICO-VENATORIO DEL DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI STRUTTURALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, recante "norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle dipendenze della Regione siciliana";
Visto il contratto individuale di lavoro del dirigente generale del dipartimento interventi strutturali in agricoltura del 21 febbraio 2001, approvato con decreto n. 189 del 21 febbraio 2001;
Visto il decreto n. 2882 del 17 dicembre 2001 di approvazione del proprio contratto individuale;
Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto, in particolare, l'art. 38 della predetta legge regionale n. 33/97;
Visto il decreto n. 239 del 19 febbraio 1999 di adozione dei criteri applicativi e gli indirizzi generali ai quali uniformare l'istruttoria delle pratiche di costituzione degli allevamenti di fauna selvatica a scopo di ripopolamento;
Vista la richiesta avanzata dal sig. Giovanni Raudino, nato a Noto il 21 novembre 1953, ivi residente in via San Corrado fuori le mura, n. 16, nella qualità di presidente pro - tempore dell'associazione venatoria "Circoli riuniti cacciatori di Avola e Noto", con sede in Noto, via Silvio Spaventa, n. 19, di istituzione di un allevamento di fauna selvatica a scopo di ripopolamento nel comune di Avola;
Vista la relazione tecnica, la documentazione tecnica ed amministrativa di parte presentata a corredo dell'istanza;
Visto il verbale di accertamento redatto a cura della ripartizione faunistico-venatoria di Siracusa, dal quale si rileva, tra l'altro, il parere favorevole all'istituzione dell'allevamento di fauna selvatica a scopo di ripopolamento;
Vista la proposta della predetta ripartizione faunistico-venatoria di Siracusa, datata il 13 febbraio 2003, prot. n. 1295;
Vista il certificato di iscrizione alla Camera di commercio di Siracusa, prot. n. CEW/2945/2003/ASR0065 del 26 febbraio 2003, dal quale si rileva tra l'altro il nulla osta ai fini dell'art. 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modificazioni;
A' termini delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art. 1

E' istituito, con il codice n. 8/02, l'allevamento di fauna selvatica a scopo di ripopolamento "Circoli riuniti cacciatori di Avola e Noto", in località "Spinita", agro di Avola, esteso Ha 20.49.15, costituito dalle seguenti particelle: 2, 62, 63, 64 e 80, del foglio di mappa n. 24, del predetto comune di Avola, giusta certificazione rilasciata dall'U.T.E. di Siracusa.
Titolare della concessione è l'associazione venatoria "Circoli riuniti cacciatori di Avola e Noto", con sede in Noto, via Silvio Spaventa, n. 19, della quale è presidente pro-tempore il sig. Giovanni Raudino, nato a Noto il 21 novembre 1953 ed ivi residente in via San Corrado fuori le mura, n. 16.

Art. 2

E' approvato il disciplinare sulla gestione dell'allevamento sottoscritto dal sig. Giovanni Raudino, nato a Noto il 21 novembre 1953, ivi residente in via San Corrado fuori le mura, n. 16, nella qualità di presidente pro-tempore dell'associazione venatoria "Circoli riuniti cacciatori di Avola e Noto", con sede in Noto via Silvio Spaventa, n. 19.

Art. 3

E' fatto obbligo al sig. Giovanni Raudino, nato a Noto il 21 novembre 1953, ivi residente in via San Corrado fuori le mura, n. 16 nella qualità di presidente pro-tempore dell'associazione venatoria "Circoli riuniti cacciatori di Avola e Noto", con sede in Noto, via Silvio Spaventa, n. 19, di rispettare gli impegni assunti con la documentazione presentata, con particolare riguardo al programma di produzione, che non può in nessun caso eccedere le quantità previste dai criteri di cui al decreto n. 2661 del 13 agosto 1998, di cui alle premesse, con riferimento agli spazi destinati all'inselvatichimento, con l'ulteriore prescrizione di allevare, per quanto riguarda la lepre, la sottospecie italica (L. Corsicanus).

Art. 4

L'inadempienza agli obblighi derivanti dall'applicazione della legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e successive modifiche ed integrazioni, dei requisiti di cui al decreto n. 239 del 19 febbraio 1999, citato nelle premesse, degli impegni assunti e di cui ai precedenti articoli, nonchè delle eventuali norme ulteriore che l'Amministrazione dovesse ritenere opportuno prescrivere, comportano la revoca della presente autorizzazione.

Art. 5

La ripartizione faunistico-venatoria di Siracusa è incaricata dell'esecuzione del presente decreto, copia del quale, unitamente ai relativi atti, sarà depositata presso il predetto ufficio a disposizione di coloro che siano interessati a prenderne visione.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 3 marzo 2003.
  ALBANESE 

(2003.10.628)
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DECRETO 5 marzo 2003.
Integrazione del decreto 11 settembre 2002, concernente autorizzazione all'esercizio dell'attività di allevamento di fauna selvatica a scopo alimentare nel comune di Santa Cristina Gela.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO FAUNISTICO-VENATORIO DEL DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI STRUTTURALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, recante norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle dipendenze della Regione siciliana;
Visto il contratto individuale di lavoro del dirigente generale del dipartimento interventi strutturali in agricoltura del 21 febbraio 2001, approvato con decreto n. 189 del 21 febbraio 2001;
Visto il decreto n. 2882 del 17 dicembre 2001 di approvazione del proprio contratto individuale;
Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e successive modifiche ed integrazioni.
Visto, in particolare, l'art. 38 della predetta legge regionale n. 33/97 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto n. 1666 del 9 giugno 1999, di adozione dei criteri applicativi e gli indirizzi generali ai quali uniformare l'istruttoria delle pratiche di costituzione degli allevamenti di fauna selvatica a scopo alimentare;
Visto il proprio decreto n. 1066 del dipartimento interventi strutturali, servizio XI unità operativa n. 56 dell'11 settembre 2002, con il quale il sig. Li Castri Fulvio, nato a Palermo il 30 luglio 1973, residente in Marineo (PA) via Francesco Princiotta, n. 2, è stato autorizzato ad allevare fauna selvatica a scopo alimentare, da esercitarsi nella porcilaia esistente in Santa Cristina Gela (PA), contrada "Piano Agliastro", foglio di mappa n. 16, particella n. 648, con l'obbligo di rispettare gli impegni assunti con la documentazione presentata a corredo dell'istanza, con particolare riguardo alla specie da allevare, al programma di produzione e alla dichiarazione degli impegni sottoscritta;
Vista la nota della ripartizione faunistico venatoria di Palermo, prot. n. 767 del 20 febbraio 2003, con la quale viene manifestata la necessità che nel decreto di autorizzazione sopra citato venga specificata la specie da allevare che è il cinghiale (sus scrofa);
A' termini delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art. 1

Ad integrazione del decreto n. 1066 del dipartimento interventi strutturali, servizio XI unità operativa n. 56 dell'11 settembre 2002, il sig. Li Castro Fulvio, nato a Palermo il 30 luglio 1973 e residente in Marineo (PA), via Francesco Princiotta n. 2, è autorizzato all'esercizio dell'attività di allevamento esclusivamente di cinghiale (sus scrofa) a scopo alimentare.

Art. 2

Restano salvi gli impegni, gli obblighi e le condizioni che scaturiscono dall'applicazione del decreto n. 1066, dipartimento interventi strutturali, servizio XI unità operativa n. 56 dell'11 settembre 2002. Il sig. Li Castri Fulvio, nato a Palermo il 30 luglio 1973 e residente in Marineo (PA), via Francesco Princiotta n. 2, è tenuto ad adempiere agli obblighi assunti con la documentazione allegata all'istanza.

Art. 3

La ripartizione faunistico-venatoria di Palermo è incaricata dell'esecuzione del presente decreto, copia del quale, unitamente ai relativi atti, sarà depositato presso il predetto ufficio a disposizione di coloro che fossero interessati a prenderne visione.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 5 marzo 2003.
  ALBANESE 

(2003.10.616)
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ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE


DECRETO 26 febbraio 2003.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2003.

L'ASSESSORE PER IL BILANCIO E LE FINANZE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 24 gennaio 2003, n. 1, che autorizza l'esercizio provvisorio del bilancio della Regione siciliana fino al 28 febbraio 2003;
Visti i decreti dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 20 del 29 gennaio 2003 e n. 57 del 7 febbraio 2003, con i quali, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;
Visto l'art. 39 della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32;
Visto il Regolamento CE n. 1260/99 del 21 giugno 1999 del Consiglio, recante disposizioni generali sui fondi strutturali;
Visto il programma di sviluppo del Mezzogiorno nel periodo 2000-2006, avente l'obiettivo di ridurre significativamente il divario economico-sociale delle aree del Mezzogiorno in modo sostenibile;
Visto il Quadro comunitario di sostegno per le regioni italiane dell'obiettivo 1 2000-2006, approvato dalla Commissione europea in data 1 agosto 2000;
Considerato che il Quadro comunitario di sostegno viene attuato attraverso programmi operativi regionali (P.O.R.) e nazionali (P.O.N.);
Visto il programma operativo regionale della Sicilia 2000-2006 (P.O.R. Sicilia 2000-2006), approvato dalla Commissione europea con decisione C(2000)2346 dell'8 agosto 2000, relativo all'intervento dei fondi strutturali comunitari;
Visto il Complemento di programmazione attuativo del P.O.R. Sicilia 2000-2006 e approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 273 del 7 agosto 2002;
Visto il decreto del Presidente della Regione n. 203 del 23 agosto 2002, registrato alla Corte dei conti il 27 settembre 2002, registro 1, foglio n. 33, con il quale viene esternata la citata deliberazione n. 273/2002;
Vista la nota n. 784 del 4 febbraio 2003, con la quale la Presidenza della Regione chiede, ai sensi del comma 4 dell'art. 39, legge regionale n. 8/2000 e successive modifiche ed integrazioni, l'iscrizione nel bilancio della Regione della somma diE 2.100.000,00 necessaria per attuare la misura 7.01 "Assistenza tecnica (FESR)", compresa nel Complemento di programmazione del P.O.R. della Sicilia 2000-2006;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2003 e alla relativa ripartizione in capitoli, di cui ai citati decreti dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 20/2003 e n. 57/2003, le necessarie variazioni in termini di competenza, per quanto in premessa specificato;

Decreta:
Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2003, e nella relativa ripartizione in capitoli, di cui ai citati decreti dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 20/2003 e n. 57/2003, sono introdotte le seguenti variazioni in euro:


  VARIAZIONI 
  DENOMINAZIONE Competenza Cassa Nomenclatore  


ASSESSORATO REGIONALE DEL BILANCIO E DELLE FINANZE
RUBRICA  2  - Dipartimento regionale bilancio e tesoro 
TITOLO  2  - Spese in conto capitale 
AGGREGATO ECONOMICO  8  - Oneri comuni relativi a spese in conto capitale 
U.P.B.  4.2.2.8.3  - Interventi comunitari e relativi cofinanziamenti nazionali     - 2.100.000,00 
  di cui al capitolo 
  613916 Fondo da utilizzarsi per il finanziamento del Programma operativo regionale (P.O.R.) della Sicilia 2000-2006 (ex capp. 60799 
e 60800      - 2.100.000,00          

PRESIDENZA DELLA REGIONE
Rubrica  5  - Dipartimento regionale della programmazione 
TITOLO  2  - Spese in conto capitale 
AGGREGATO ECONOMICO  6  - Spese per investimenti 
U.P.B.  1.5.2.6.1  - Interventi infrastrutturali     + 2.100.000,00 
  di cui al capitolo 
  512013 Spese inerenti la misura 7.01 "Assistenza tecnica" - P.O.R. della 
Sicilia 2000-2006      + 2.100.000,00          

Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 26 febbraio 2003.
  PAGANO 

(2003.9.565)
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ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA


DECRETO 12 febbraio 2003.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Coperlegno del Mela, con sede in Santa Lucia del Mela, e nomina del commissario liquidatore.

L'ASSESSORE PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO, L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;
Vista la legge regionale l0 aprile 1978, n. 2;
Visto il verbale d'ispezione effettuato il 12 luglio 2002 dalla Legacoop alla cooperativa Coperlegno del Mela, con sede in Santa Lucia del Mela (ME), dal quale si evince un dissesto economico, in quanto si è rilevato che le attività risultano insufficienti per il pagamento dei debiti e pertanto ricorrono le condizioni per la messa in liquidazione della predetta cooperativa, ai sensi dell'art. 2540 del codice civile;
Visto il parere favorevole della Commissione regionale cooperazione n. 2775, espresso nella seduta del 20 novembre 2002;
Visto l'art. 2540 del codice civile;
Vista la nota della Legacoop n. 2/4698 del 20 dicembre 2002, con la quale la predetta associazione ha trasmesso la terna di nominativi, ai sensi dell'art. 9 della legge n. 400/75;

Decreta:


Art.  1

La cooperativa Coperlegno del Mela, con sede in Santa Lucia del Mela (ME), costituita il 10 aprile 1980 con atto omologato dal tribunale di Messina il 9 maggio 1980, iscritta al n. 542 del registro società e nel registro prefettizio, sezione produzione e lavoro, con decreto presidenziale n. 8225 dell'11 settembre 1981, è sciolta e messa in liquidazione.

Art. 2

Il rag. Placido Matasso, nato a Castel di Lucio (ME) il 24 luglio 1945, residente a Messina via dei Mille, n. 267, è nominato, dalla data di notifica del presente decreto, commissario liquidatore della cooperativa di cui all'articolo precedente, con il compito di curare le operazioni di liquidazione fino alla cancellazione della stessa dal registro delle imprese.

Art.  3

Il compenso spettante al commissario liquidatore per l'attività svolta sarà determinato alla fine delle operazioni della procedura di liquidazione.

Art.  4

Contro il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro giorni 60 dalla notifica o ricorso straordinario al Presidente della Regione entro 120 giorni dalla stessa.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 12 febbraio 2003.
  CIMINO 

(2003.9.522)
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DECRETO 14 febbraio 2003.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa F.lli Lazara, con sede in Palermo, e nomina del commissario liquidatore.

L'ASSESSORE PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO, L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;
Vista la legge regionale l0 aprile 1978, n. 2;
Visto il decreto n. 347 del 10 aprile 2002, con il quale la cooperativa F.lli Lazara, con sede a Palermo, è stata posta in gestione commissariale;
Vista la relazione con la quale il commissario straordinario, a chiusura della gestione commissariale, comunica che la cooperativa è impossibilitata a proseguire l'attività ordinaria, e ne propone lo scioglimento;
Visto il parere favorevole espresso dalla Commissione regionale cooperazione nella seduta del 4 settembre 2002, di scioglimento del sodalizio, ai sensi del l'art.2544 del codice civile;

Decreta:


Art.  1

La cooperativa F.lli Lazara con sede in Palermo, costituita il 7 dicembre 1992 con atto omologato dal tribunale di Palermo in data 11 giugno 1993, iscritta al n. 40779 del registro delle società, è sciolta e messa in liquidazione coatta amministrativa.

Art. 2

L'avv. Enea Romolo Cipolla, nato a Milena (ME) l'8 agosto 1932 e residente a Palermo, viale delle Alpi n. 56, è nominato, dalla data di notifica del presente decreto, commissario liquidatore della cooperativa indicata in premessa, con il compito di definire tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessa dal registro delle imprese.

Art. 3

Il compenso spettante al commissario liquidatore per l'attività svolta sarà determinato alla fine delle operazioni della procedura di liquidazione.

Art. 4

Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla notifica o ricorso straordinario al Presidente della Regione entro 120 giorni dalla stessa.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione
Palermo, 14 febbraio 2003.
  CIMINO 

(2003.9.532)
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DECRETO 14 febbraio 2003.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Cepsa, con sede in Partinico, e nomina del commissario liquidatore.

L'ASSESSORE PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO, L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;
Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;
Visti gli atti da cui risulta che la cooperativa Cepsa, con sede in Partinico, non è nelle condizioni di raggiungere gli scopi per cui è stata costituita, a seguito della totale inerzia degli organi sociali ed inoltre che dall'ultimo schema di bilancio (31 dicembre 2001) emerge un attivo insufficiente per il pagamento dei debiti;
Considerato che ricorrono le condizioni degli artt. 2544 e 2540 del codice civile per la messa in liquidazione della predetta cooperativa;
Ritenuto che la predetta cooperativa è stata sottoposta dal tribunale di Palermo ad amministrazione giudiziaria dal 31 maggio 2001 al 18 giugno 2002;
Visto il parere della Commissione regionale per la cooperazione n. 2759 del 16 ottobre 2002, favorevole alla messa in liquidazione della sopra citata cooperativa;
Vista la nota della Legacoop del 25 novembre 2002, con la quale la predetta associazione ha trasmesso la terna di nominativi, ai sensi dell'art. 9, legge n. 400/75;

Decreta:


Art. 1

La cooperativa CEPSA, con sede in Partinico (PA), costituita il 17 maggio 1984 con atto omologato dal tribunale di Palermo il 6 luglio 1984 ed iscritta al n. 25158 del registro delle società e nel registro prefettizio, sezione produzione e lavoro, con decreto presidenziale n. 1192 del 20 gennaio 1986, è sciolta e messa in liquidazione.

Art. 2

L'avv. Giuseppe Li Greci, nato a Palermo il 30 settembre 1953 ed ivi residente in via Libertà n. 56, è nominato, dalla data di notifica del presente decreto, commissario liquidatore della cooperativa di cui all'articolo precedente, con il compito di curare le operazioni di liquidazione fino alla cancellazione della stessa dal registro delle imprese.

Art. 3

Il compenso spettante al commissario liquidatore per l'attività svolta sarà determinato alla fine delle operazioni della procedura di liquidazione.

Art. 4

Contro il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro giorni 60 dalla notifica o ricorso straordinario al Presidente della Regione entro 120 giorni dalla stessa.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 14 febbraio 2003.
  CIMINO 

(2003.9.533)
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DECRETO 20 marzo 2003.
Sospensione del decreto 27 gennaio 2003, concernente autorizzazione temporanea alla pesca professionale del novellame di sardina e del rossetto per l'anno 2003, limitatamente all'intero compartimento marittimo di Porto Empedocle.
IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.R. 12 novembre 1975, n. 913, recante norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana in materia di pesca marittima;
Vista la legge 14 luglio 1965, n. 963 e successive modificazioni, concernenti la disciplina della pesca marittima;
Visto il D.P.R. 2 ottobre 1968, n. 1639 e successive modificazioni, con il quale è stato approvato il regolamento di esecuzione della predetta legge n. 963 del 1965, ed in particolare, l'art. 126;
Vista la legge 17 febbraio 1982, n. 41 e successive modificazioni, concernenti il piano per la razionalizzazione e lo sviluppo della pesca marittima;
Visto il provvedimento prot. n. 202/186 del 18 gennaio 2001, con il quale l'Assessore regionale per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca ha autorizzato per l'anno 2001 la pesca del novellame nei compartimenti marittimi siciliani individuando le prescrizioni cui attenersi;
Visto l'art. 3 del Regolamento CE n. 1626/94 del Consiglio del 27 giugno 1994, modificato dall'art. 1 del Regolamento CE n. 2550/2000 del Consiglio del 17 novembre 2000;
Visto l'allegato V - misure tecniche transitorie - punto 9 - misure tecniche di conservazione in Mediterraneo, del Regolamento CE n. 2341/2002 del Consiglio del 20 dicembre 2002, che prevede che le attività di pesca che attualmente operano in regime di deroga in base all'art. 3, paragrafi 1 ed 1bis, e all'art. 6, paragrafi 1 e 1bis, del Regolamento CE n. 1626/94 possano temporaneamente continuare la loro attività nel 2003;
Visto il decreto n. 3 del 27 gennaio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 7 del 7 febbraio 2003, con il quale è stata disciplinata la pesca professionale del novellame di sardina e del rossetto per l'anno 2003;
Vista la direttiva prot. n. 407 del 18 febbraio 2003, con la quale l'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca ha ritenuto, nello spirito del decentramento amministrativo, di dover sottoporre agli organismi consultivi locali la questione, chiedendo la convocazione delle commissioni consultive locali al fine di acquisire un parere sulla compatibilità del decreto in vigore con le altre attività di pesca localmente esercitate e al tempo stesso di valutare l'ipotesi eventuale di consentire la pesca del novellame su base compartimentale piuttosto che regionale;
Vista la dirigenziale prot. n. 248 del 20 febbraio 2003, con la quale è stato richiesto ai comandanti delle Capitanerie di porto della Sicilia di convocare le commissioni consultive locali al fine di acquisire il parere di detti organi sulle questioni evidenziate dall'Assessore nella direttiva sopra citata;
Visto il verbale della seduta del 18 marzo 2003 della commissione consultiva locale per la pesca marittima presso il compartimento marittimo di Porto Empedocle, trasmesso dal comandante della Capitaneria di porto di Porto Empedocle con fax prot. n. 2363/RFP del 18 marzo 2003, nel quale, la commissione ritiene, per quanto concerne il primo quesito che "pur non avendo le necessarie competenze scientifiche richieste per esprimere un compiuto parere, che è evidente che la pesca del novellame impoverisca la fauna marina e quindi sia deleteria per le altre attività di pesca e per le attività correlate risultando quindi non compatibile", mentre per quanto riguarda il secondo quesito relativo alla possibilità di consentire la pesca del novellame su base compartimentale piuttosto che regionale la commissione medesima ribadisce quanto già espresso nella seduta del 10 febbraio 2003 nella quale aveva espresso per linee generali il parere che la pesca del novellame potesse essere esercitata a compartimenti chiusi;
Ritenuto di dovere accogliere le indicazioni del compartimento marittimo di Porto Empedocle e per l'effetto sospendere l'applicazione del decreto n. 3 del 27 gennaio 2003 per il solo compartimento marittimo di Porto Empedocle nelle more di una rivisitazione dell'intera problematica;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni in premessa enunciate, è sospesa l'applicazione del decreto n. 3 del 27 gennaio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 7 del 7 febbraio 2003, nell'intero compartimento marittimo di Porto Empedocle che si estende dalla foce del fiume Dirillo alla foce del fiume Belice.

Art. 2

I comandanti delle Capitanerie di porto della Sicilia sono delegati a notificare il presente provvedimento a tutte le unità autorizzate alla pesca del novellame.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 20 marzo 2003.
  CASTELLANA 

(2003.12.756)
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DECRETO 20 marzo 2003.
Revoca del decreto 29 marzo 2002, concernente disposizioni sull'interruzione tecnica delle attività di pesca nei compartimenti marittimi siciliani, a decorrere dall'anno 2002.

L'ASSESSORE PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO, L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Visto l'art. 170, 2° comma, della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32;
Visto il proprio decreto n. 22 del 29 marzo 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 18 del 19 aprile 2002 e successive modificazioni ed integrazioni, con cui sono state dettate disposizioni relative alla interruzione tecnica dell'attività di pesca nei compartimenti marittimi siciliani a decorrere dall'anno 2002;
Considerato che l'art. 9 del predetto decreto stabilisce che per gli anni successivi possono adottarsi modifiche a detto decreto nel periodo dal 1° al 31 marzo di ciascun anno e, decorso infruttuosamente tale termine, trovano applicazione integrale le disposizioni contenute nel decreto n. 22 del 29 marzo 2002;
Ritenuto che per l'anno 2003 si reputa opportuno rideterminare ex novo le disposizioni relative alla interruzione tecnica delle attività di pesca nei compartimenti marittimi siciliani;

Decreta:


Articolo unico

A decorrere dall'anno 2003 non trova più applicazione il decreto n. 22 del 29 marzo 2002 e successive modificazioni ed integrazioni, con cui sono state dettate disposizioni relative alla interruzione tecnica dell'attività di pesca nei compartimenti marittimi siciliani a decorrere dall'anno 2002.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 20 marzo 2003.
  CIMINO 

(2003.12.757)
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ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE


DECRETO 31 gennaio 2003.
Ammissione a finanziamento di interventi formativi a valere della misura 3.02 dell'asse III risorse umane del P.O.R. Sicilia 2000/2006 la cui realizzazione è affidata al C.I.A.P.I. di Palermo.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE FORMAZIONE PROFESSIONALE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000, concernente "Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione";
Visto l'art. 2, comma 1, della succitata legge, che attribuisce al titolare dell'indirizzo politico definire gli obiettivi ed i programmi da attuare, adottando gli atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni, verificando la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti;
Visto il Regolamento CE n. 1260 del 21 giugno 1999 (Gazzetta Ufficiale della Comunità europea L161/4 del 26 giugno 1999), che detta le disposizioni generali sui fondi strutturali comunitari per il periodo 2000-2006, individuando gli obiettivi che devono guidare l'utilizzo dei fondi;
Visto il Regolamento CE n. 1784/99 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999, che definisce i compiti, il campo di applicazione e le attività finanziabili dal fondo sociale europeo;
Visto il Regolamento CE n. 1685/2000 della Commissione europea del 28 luglio 2000, recante disposizioni di applicazione del Regolamento CE n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai fondi strutturali;
Visto il POR Sicilia 2000-2006, approvato dalla Commissione europea con decisione n. C(2000)2346 dell'8 agosto 2000;
Visto il Complemento di programmazione, adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 149 del 20-21 marzo 2001 e modificato con deliberazione n. 235 del 6 agosto 2001;
Vista la delibera n. 314, adottata dalla Giunta regionale nella seduta dell'8 ottobre 2002, che approva la modifica delle misure 3.01 e 4.05 e del capitolo 2.4 del Complemento di programmazione
Vista la nota n. 4592 del 28 ottobre 2002 del dipartimento programmazione - servizio di coordinamento - segreteria del comitato di sorveglianza - che accoglie la proposta di modifica delle misure 3.01 e 4.05 e del capitolo 2.4 del Complemento di programmazione;
Vista la nota n. 2428 del 30 dicembre 2002 della segreteria di direzione del dipartimento Agenzia regionale per l'impiego, con la quale viene trasmessa la delibera n. 4197 del 20 dicembre 2002 del direttore generale dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo, modificativa della precedente delibera n. 1724 del 4 aprile 2001;
Visto il verbale della riunione del 10 maggio 2001 tra il dirigente generale del dipartimento formazione professionale, il dirigente generale del dipartimento Agenzia regionale per l'impiego, il direttore generale dell'azienda unità sanitaria locale n. 6, volta a verificare che i requisiti dei destinatari siano conformi a quanto richiesto dal Complemento di programmazione a valere della misura 3.1.2, oggi 3.02, in cui si verrebbe a collocare l'intervento per il finanziamento;
Vista la nota n. 975 del 3 settembre 2001 dell'azienda unità sanitaria locale n. 6, con cui si delega il C.I.A.P.I ad espletare tutte le procedure inerenti la realizzazione del progetto;
Vista la nota n. 2118/DG del 25 febbraio 2002 dell'azienda unità sanitaria locale n. 6;
Viste le determinazioni dell'Assessore in calce al pro-memoria senza data;
Vista la nota n. 3916 del 10 luglio 2002 del servizio programmazione, in cui si riscontra quanto richiesto in calce al pro-memoria dall'Assessore sui dati delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione del progetto e le ulteriori disposizioni dellAssessore;
Vista la richiesta di nulla osta dell'UOB autorità di pagamento inoltrata al competente dipartimento programmazione;
Visto il nulla osta prot. n. 24109 del 25 settembre 2002 del dipartimento bilancio;
Visto il parere della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che nelle conclusioni stabilisce, tra l'altro, che in linea di principio e salvo valutazione di casi concreti, eventuali affidamenti diretti da parte della Regione al C.I.A.P.I. di Palermo appaiono legittimi e conformi ai principi comunitari in materia trattandosi di affidamenti "in house";
Ritenuto che, sulla scorta degli atti sopracitati, possono essere ammessi a finanziamento i sottoelencati interventi formativi:
-  operatore di servizi neuropsichiatria infantile;
-  operatore di presidi di psichiatria di collegamento;
-  ausiliario specializzato nei servizi socio assistenziali;
-  operatore di servizi per le tossicodipendenze;
-  operatore di consultorio familiare;
in virtù del fatto che sono figure richieste dal mercato e che in esso trovano collocazione;

Decreta:


Art.  1

Per i motivi citati in premessa, sono ammessi a finanziamento i seguenti interventi formativi a valere della misura 3.02 dell'asse III risorse umane del P.O.R. Sicilia 2000-2006 per un importo complessivo di E 2.647.006,82 e la cui realizzazione è affidata al C.I.A.P.I. di Palermo:





Art. 2

La copertura finanziaria per l'esercizio finanziario 2003 della somma di E 2.647.006,82 graverà sul capitolo 717301 della rubrica del bilancio del dipartimento regionale formazione professionale.

Art.  3

L'intervento verrà attuato secondo le modalità stabilite dall'avviso n. 3/02 del 17 luglio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 34 del 26 luglio 2002.

Art.  4

Il presente decreto verrà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione e alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione.
Palermo, 31 gennaio 2003.
  RABBONI 



Registrato alla Corte dei conti, sezione controllo per la Regione siciliana, addì 17 marzo 2003, reg. n. 1, Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione, fg. n. 8.
(2003.12.718)
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DECRETO 10 marzo 2003.
Rettifica del decreto 31 gennaio 2003, relativo all'ammissione a finanziamenti di interventi formativi a valere della misura 3.02 dell'asse III risorse umane del P.O.R. Sicilia 2000/2006 la cui realizzazione è affidata al C.I.A.P.I. di Palermo.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE FORMAZIONE PROFESSIONALE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000, concernente "Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione";
Visto l'art. 2, comma 1, della succitata legge, che attribuisce al titolare dell'indirizzo politico definire gli obiettivi ed i programmi da attuare, adottando gli atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni, verificando la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti;
Visto il Regolamento CE n. 1260 del 21 giugno 1999 (Gazzetta Ufficiale della Comunità europea L161/4 del 26 giugno 1999), che detta le disposizioni generali sui fondi strutturali comunitari per il periodo 2000-2006, individuando gli obiettivi che devono guidare l'utilizzo dei fondi;
Visto il Regolamento CE n. 1784/99 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999, che definisce i compiti, il campo di applicazione e le attività finanziabili dal fondo sociale europeo;
Visto il Regolamento CE n. 1685/2000 della Commissione europea del 28 luglio 2000, recante disposizioni di applicazione del Regolamento CE n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai fondi strutturali;
Visto il POR Sicilia 2000-2006, approvato dalla Commissione europea con decisione n. C(2000)2346 dell'8 agosto 2000;
Visto il Complemento di programmazione adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 149 del 20-21 marzo 2001 e modificato con deliberazione n. 235 del 6 agosto 2001;
Vista la delibera n. 314, adottata dalla Giunta regionale nella seduta dell'8 ottobre 2002, che approva la modifica delle misure 3.01 e 4.05 e del capitolo 2.4 del Complemento di programmazione;
Vista la nota n. 4592 del 28 ottobre 2002 del dipartimento programmazione - servizio di coordinamento - segreteria del comitato di sorveglianza - che accoglie la proposta di modifica delle misure 3.01 e 4.05 e del capitolo 2.4 del Complemento di programmazione;
Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento per le politiche comunitarie 19 ottobre 2001, n.12727, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, serie generale n. 264 del 13 novembre 2001;
Vista la nota prot. n.666/segr. del 10 maggio 2002 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento per le politiche comunitarie che rimette il parere, sentita la commissione per l'assistenza tecnica alle Regioni di cui all'obiettivo 1 di cui al progetto PON ATAS 2000-2006, dal quale emerge che gli affidamenti diretti da parte della Regione al C.I.A.P.I. di Palermo appaiono legittimi e conformi ai principi comunitari in materia trattandosi di affidamenti "in house";
Visto il proprio decreto n. 183/serv.progr./03/FP del 31 gennaio 2003, registrato alla ragioneria centrale lavoro in data 13 febbraio 2003 al n. 5 e inoltrato alla Corte dei conti in data 13 febbraio 2003, che ammette a finanziamento cinque interventi formativi a valere della misura 3.02 dell'asse III risorse umane del P.O.R. Sicilia 2000-2006 per un importo complessivo di E 2.647.006,82 e la cui realizzazione è affidata al C.I.A.P.I. di Palermo:
Visto il rilievo della Corte dei conti n. 2 del 5 marzo 2003 al proprio decreto n. 183/serv.progr./03/FP del 31 gennaio 2003 nella parte dell'art.1 dove gli importi relativi ai singoli corsi finanziati col decreto in oggetto non corrispondono a quelli indicati nei singoli progetti approvati e più precisamente:
1) corso di "Operatore di presidi di psichiatria di collegamento - progetto C.I.A.P.I. E 582.167,22 - decreto E 313.392,02;
2) corso di "Ausiliario specializzato nei servizi socio assistenziali" - progetto C.I.A.P.I. E 313.329,02 - decreto E 587.176,14;
3) corso di "Operatore di consultorio familiare" - progetto C.I.A.P.I. E 587.176,14 - decreto E 582.167,22 ;
Ritenuto di dovere rettificare l'art.1 del proprio decreto n. 183/serv.progr./03/FP del 31 gennaio 2003;

Decreta:


Art.  1

Per i motivi citati in premessa, l'art.1 del proprio decreto n. 183/serv.progr./03/FP del 31 gennaio 2003 è così rettificato: sono ammessi a finanziamento i seguenti interventi formativi a valere della misura 3.02 dell'asse III risorse umane del P.O.R. Sicilia 2000-2006 per un importo complessivo di E 2.647.006,82 e la cui realizzazione è affidata al C.I.A.P.I.:




Art.  2

Il presente decreto verrà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione e alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione.
Palermo, 10 marzo 2003.
  RABBONI 



Registrato alla Corte dei conti, sezione controllo per la Regione siciliana, addì 17 marzo 2003, reg. n. 1, Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione, fg. n. 9.
(2003.12.718)
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ASSESSORATO DELLA SANITA'


DECRETO 28 novembre 2002.
Esenzione dal pagamento della quota di partecipazione alla spesa sanitaria per le visite specialistiche e gli accertamenti sanitari per gli alunni delle scuole ed istituti di istruzione della Regione siciliana.

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante riordino della disciplina in materia sanitaria e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 3 novembre 1993, n. 30;
Vista la legge regionale 6 gennaio 1981, n. 6 ed, in particolare, l'art. 18, come modificato dall'art. 18, comma 8, della legge regionale 3 novembre 1993, n. 30, con la quale viene istituito presso l'Assessorato regionale della sanità l'Osservatorio epidemiologico regionale, al quale, tra l'altro, è attribuito il compito di descrivere la distribuzione e la consistenza di malattie e di stati di invalidità e di altri problemi sanitari in una comunità;
Visto la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Visto il D.M. 1 febbraio 1991: "Rideterminazione delle forme morbose che danno diritto all'esenzione della spesa sanitaria", che all'art. 5 così recita "Sono esenti dal pagamento delle quote di partecipazione alla spesa sanitaria le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni specialistiche richieste nell'ambito di interventi e campagne di prevenzione collettiva autorizzati con atti formali dalle Regioni...";
Vista la circolare n. 583 del 5 marzo 1991: Attività sanitarie in ambito scolastico, con la quale vengono fornite alle Aziende opportune indicazioni di carattere operativo relativamente ai numerosi e delicati compiti nel mondo della scuola;
Visto il decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124: Ridefinizione del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e del regime delle esenzioni, a norma dell'art. 59, comma 50, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, che all'art. 1, comma 4, lett. a), così recita: Al fine di favorire la partecipazione a programmi di prevenzione di provata efficacia, ..., sono escluse dal sistema di partecipazione al costo e, quindi erogate senza oneri a carico dell'assistito al momento della fruizione, le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni di assistenza specialistica incluse in programmi organizzati di diagnosi precoce e prevenzione collettiva realizzati in attuazione del piano sanitario nazionale, dei piani sanitari regionali o comunque promossi o autorizzati con atti formali della Regione;
Conformemente al D.M. 24 aprile 2000: Adozione del progetto obiettivo materno-infantile, che al punto 4 - Promozione della salute in età evolutiva nella comu-nità - individua quale compito prioritario delle Regioni e delle Aziende quello di superare la carenza e la frammentarietà degli interventi promuovendo tra le diverse iniziative "Gli interventi di educazione sanitaria, prevenzione secondaria... nelle scuole di ogni ordine e grado...".
Visto il decreto n. 1062 del 27 giugno 2002, con il quale sono state disciplinate le modalità di accesso e di erogazioni delle prestazioni nella Regione siciliana, in attuazione del D.P.C.M. del 29 novembre 2001 "Livelli essenziali di assistenza";
Considerato che, con il ricorso alle attività di screening in età scolare, può essere implementato un precoce intervento terapeutico volto alla riduzione delle condizioni individuali di rischio, di sofferenza e di disagio psico-sociale dei minori;
Ritenuto opportuno che per gli alunni delle scuole e degli istituti di istruzione pubblici e privati, di ogni ordine e grado, della Regione siciliana siano attivati, da parte delle Aziende, le attività di screening relativi alle seguenti aree di intervento:
- sviluppo psico-somatico degli alunni;
- imperfezioni e malattie dentarie;
- imperfezioni e malattie dell'apparato visivo;
- adenoidismo e malattie otorinolaringoiatriche in genere;
-  malattie parassitarie, sia cutanee che intestinali;
-  malattie cardiovascolari;
-  dismorfismi, paramorfismi e alterazioni dello sviluppo fisico-psichico;
Ravvisata la necessità di autorizzare all'esenzione dal pagamento della quota di partecipazione alla spesa sanitaria del servizio sanitario nazionale le visite specialistiche e gli accertamenti strumentali e di laboratorio di prosieguo agli screening avviati nell'ambito delle aree su menzionate;
Vista la relazione prot. DOE./3°/ n. 482 del 13 novembre 2002;
Ai termini delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, sono esentate dal pagamento della quota di partecipazione alla spesa sanitaria del servizio sanitario nazionale le visite specialistiche e gli accertamenti strumentali e di laboratorio di prosieguo previsti dai programmi di screening elaborati ed avviati dalle Aziende per gli alunni delle scuole e degli istituti di istruzione pubblici e privati, di ogni ordine e grado, della Regione siciliana e rientranti nelle seguenti aree di interesse:
-  sviluppo psico-somatico degli alunni;
-  imperfezioni e malattie dentarie;
-  imperfezioni e malattie dell'apparato visivo;
-  adenoidismo e malattie otorinolaringoiatriche in genere;
-  malattie parassitarie, sia cutanee che intestinali;
-  malattie cardiovascolari;
-  dismorfismi, paramorfismi e alterazioni dello sviluppo fisico-psichico.

Art. 2

I programmi di cui all'art. 1, completi di piani operativi di intervento, dovranno essere inviati al dipartimento Osservatorio epidemiologico, servizio formazione U.O.C., prevenzione, che provvederà alla loro valutazione ed approvazione.

Art. 3

I programmi di screening approvati avranno validità per i due anni successivi dal momento dell'approvazione del programma stesso.

Art.  4

Con successivi provvedimenti saranno individuate uniformi modalità di presentazione ed invio dei programmi di cui all'art. 2.
Il presente decreto sarà trasmesso alla ragioneria centrale dell'Assessorato della sanità.
Palermo, 28 novembre 2002.
  CITTADINI 



Vistato dalla ragioneria centrale dell'Assessorato della sanità in data 11 dicembre 2002 al n. 657.
(2003.11.686)
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DECRETO 13 febbraio 2003.
Graduatoria provinciale dei medici specialisti aspiranti ad incarichi ambulatoriali presso l'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo, valida per l'anno 2003.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE FONDO SANITARIO, ASSISTENZA SANITARIA ED OSPEDALIERA - IGIENE PUBBLICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833;
Visto il decreto legislativo n. 502/92, come modificato dal decreto legislativo n. 517/93, e in particolare l'art. 8, comma 8, che non consente più il conferimento di incarichi specialisti ambulatoriali a tempo indeterminato, riservando l'applicazione dell'accordo collettivo nazionale con gli specialistici ambulatoriali soltanto ai professionisti in servizio alla data del 30 dicembre 1993;
Visto il decreto legislativo n. 229/99 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali, reso esecutivo con D.P.R. n. 271/2000;
Visto l'allegato n. 1 del D.P.R. n. 271/2000, recante il protocollo aggiuntivo che fa parte integrante dello stesso D.P.R., che disciplina gli incarichi a tempo determinato;
Vista la graduatoria dei medici specialisti ambulatoriali dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo, valida per l'anno 2003, predisposta dall'apposito comitato zonale;
Preso atto che con delibera n. 3775 del 6 dicembre 2002, il direttore generale dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo ha approvato la suddetta graduatoria;
Ritenuto di prendere atto della succitata graduatoria per la conseguente pubblicazione;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi di quanto in premessa indicato, si prende atto della graduatoria provinciale dei medici specialisti aspiranti ad incarichi ambulatoriali presso l'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo, valida per l'anno 2003, predisposta dal rispettivo comitato consultivo zonale ed approvata dal direttore generale della stessa, con delibera n. 3775 del 6 dicembre 2002.

Art. 2

La graduatoria potrà essere utilizzata per il conferimento di incarichi ambulatoriali temporanei di sostituzione, per l'assegnazione di incarichi trimestrali per la copertura dei turni resisi vacanti e per l'instaurazione di rapporti orari a tempo determinato, ai sensi del protocollo aggiuntivo di cui al D.P.R. n. 271/2000.

Art. 3

La graduatoria sopracitata sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 13 febbraio 2003.
  AMANDORLA 


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(2003.9.505)
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DECRETO 17 febbraio 2003.
Autorizzazione all'unità funzionale di microchirurgia oculare della casa di cura La Maddalena di Palermo alla somministrazione della specialità medicinale Visudyne.

L'ISPETTORE GENERALE DELL'ISPETTORATO REGIONALE SANITARIO

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge n. 833/78;
Vista la legge regionale n. 6/81:
Visti i decreti legislativi n. 502/92, n. 517/93 e n. 229/99;
Viste le leggi regionali n. 30/93 e n. 33/94 e relativi decreti attuativi;
Visto il decreto legge 21 ottobre 1996, n. 536, relativo alle misure per il contenimento della spesa farmaceutica e la determinazione del tetto di spesa per l'anno 1996, convertito in legge 23 dicembre 1996, n. 648, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 300 del 23 dicembre 1996;
Visto il provvedimento del 20 luglio 2000 del Ministero della sanità, commissione unica del farmaco, con il quale viene istituito l'elenco dei medicinali innovativi, la cui commercializzazione è autorizzata in altri Stati ma non sul territorio nazionale, dei medicinali non ancora autorizzati, ma sottoposti a sperimentazione clinica e dei medicinali da impiegare per una indicazione terapeutica diversa da quella autorizzata, da erogarsi a totale carico del Servizio sanitario nazionale qualora non esista valida alternativa terapeutica, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648;
Visto il provvedimento del 19 aprile 2000 del Ministero della sanità, commissione unica del farmaco, con il quale il medicinale Visudyne (Verteporfina) viene inserito nell'elenco istituito ai sensi della normativa sopra citata, per la terapia fotodinamica della neovascolarizzazione coroidale subfoveale nella degenerazione maculare legata all'età;
Visto il D.M. 5 marzo 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 84 del 10 aprile 2001, con il quale è stato definito il regime di rimborsabilità e prezzo di vendita della specialità medicinale "Visudyne" (Verteporfina) registrata con procedura centralizzata europea per la stessa indicazione terapeutica che aveva determinato l'inserimento nel provvedimento di riferimento;
Considerato che il sopra citato D.M. 5 marzo 2001 ha stabilito il regime di rimborsabilità in classe H e l'effettuazione del trattamento in centri individuati dalle regioni e province autonome in possesso delle seguenti caratteristiche:
1)  una riconosciuta competenza tanto nella diagnostica che nella terapia delle affezioni maculari della retina;
2)  possesso di strumentazione per la diagnosi delle degenerazioni maculari; strumentazione atta ad eseguire fluoroangiografia retinica;
3)  presenza dell'anestesista durante la durata della terapia, della preparazione e della somministrazione del farmaco sino al trattamento laser;
e che la dispensazione può avvenire in ospedale, casa di cura, cliniche specializzate e ambulatori oculistici;
Visto il provvedimento 9 giugno 2001 del Ministero della sanità, commissione unica del farmaco, con il quale il medicinale "Visudyne" (Verteporfina) viene escluso dall'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, istituito ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, per le indicazioni terapeutiche citate in premessa;
Visto il decreto n. 66 del 25 gennaio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 29 marzo 2002, n. 15, con il quale la Regione siciliana ha ritenuto opportuno fissare le caratteristiche per l'individuazione delle strutture sanitarie da autorizzare per il trattamento della neovascolarizzazione coroidale subfoveale nella degenerazione maculare legata all'età e per la dispensazione della specialità medicinale "Visudyne" (Verteporfina);
Vista la nota prot. n. 242 del 7 giugno 2002, con la quale il direttore sanitario della casa di cura La Maddalena di Palermo ha richiesto l'individuazione dell'unità funzionale di microchirurgia oculare della casa di cura quale centro autorizzato alla somministrazione della specialità medicinale "Visudyne" (Verteporfina) dichiarandone il possesso dei requisiti previsti dall'art. 1 del decreto n. 66/02;
Visto il verbale del sopralluogo ispettivo effettuato dai dirigenti medici dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 competente per territorio, assunto con prot. n. Dirs/2/4785 del 5 dicembre 2002, il cui esito è da ritenersi positivo;
Ritenuto di dover subordinare l'erogazione della prestazione di che trattasi da parte della struttura autorizzata con il presente decreto, al rilascio della certificazione dello specialista di struttura pubblica che attesti l'esito dell'esame fluorangiografico e contestualmente la necessità al singolo trattamento;
Ritenuto di dover disciplinare le modalità di approvvigionamento del farmaco in questione da parte della struttura autorizzata con il presente decreto;
Visti gli atti d'ufficio;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, l'unità funzionale di microchirurgia oculare della casa di cura La Maddalena di Palermo è autorizzata alla somministrazione della specialità medicinale "Visudyne" (Verteporfina) per il trattamento della neovascolarizzazione coroidale subfoveale nella degenerazione maculare legata all'età.

Art.  2

Il medico responsabile del servizio di terapia fotodinamica autorizzato ad effettuare la diagnosi e il trattamento è il dott. Pietro Campanozzi.

Art.  3

L'erogazione della prestazione è subordinata alla certificazione rilasciata dallo specialista di struttura pubblica che attesti l'esito dell'esame fluorangiografico e contestualmente la necessità al singolo trattamento, ivi compresa la terapia farmacologica. Tale procedura dovrà essere eseguita anche per ogni eventuale trattamento successivo.

Art.  4

Il farmaco dovrà essere erogato direttamente al paziente da parte delle strutture preposte del settore farmaceutico/ dipartimento del farmaco dell'Azienda unità sanitaria locale territorialmente competente sulla base della certificazione di cui all'art. 3, ivi compresa la terapia farmacologica.

Art.  5

Sarà cura del responsabile della suddetta struttura inviare trimestralmente al dipartimento del farmaco settore farmaceutico dell'Azienda unità sanitaria locale di residenza del paziente: il numero di pazienti trattati, i dati per singolo paziente, la quantità di specialità medicinale utilizzata e gli importi relativi.

Art. 6

Il responsabile della struttura è tenuto a comunicare qualsiasi variazione in ordine al personale ed alle attrezzature dichiarate e verificate durante il sopralluogo ispettivo.
Il presente decreto sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e inviato al Ministero della salute.
Palermo, 17 febbraio 2003.
  AMARI 

(2003.9.556)
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DECRETO 21 febbraio 2003.
Autorizzazione all'unità operativa di oculistica del presidio ospedaliero di Milazzo alla somministrazione della specialità medicinale Visudyne.

L'ISPETTORE GENERALE DELL'ISPETTORATO REGIONALE SANITARIO

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge n. 833/78;
Vista la legge regionale n. 6/81;
Visti i decreti legislativi n. 502/92, n. 517/93 e n. 229/99;
Viste le leggi regionali n. 30/93 e n. 33/94 e relativi decreti attuativi;
Visto il decreto legge 21 ottobre 1996, n. 536, relativo alle misure per il contenimento della spesa farmaceutica e la determinazione del tetto di spesa per l'anno 1996, convertito in legge 23 dicembre 1996, n. 648, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 300 del 23 dicembre 1996;
Visto il provvedimento del 20 luglio 2000 del Ministero della sanità, commissione unica del farmaco, con il quale viene istituito l'elenco dei medicinali innovativi, la cui commercializzazione è autorizzata in altri Stati ma non sul territorio nazionale, dei medicinali non ancora autorizzati, ma sottoposti a sperimentazione clinica e dei medicinali da impiegare per una indicazione terapeutica diversa da quella autorizzata, da erogarsi a totale carico del Servizio sanitario nazionale qualora non esista valida alternativa terapeutica, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648;
Visto il provvedimento del 19 aprile 2000 del Ministero della sanità, commissione unica del farmaco, con il quale il medicinale "Visudyne" (Verteporfina) viene inserito nell'elenco di cui alla normativa sopra citata, per la terapia fotodinamica della neovascolarizzazione coroidale subfoveale nella degenerazione maculare legata all'età;
Visto il D.M. 5 marzo 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 84 del 10 aprile 2001, con il quale è stato definito il regime di rimborsabilità e prezzo di vendita della specialità medicinale "Visudyne" (Verteporfina), registrata con procedura centralizzata europea per la stessa indicazione terapeutica che aveva determinato l'inserimento nel provvedimento di riferimento;
Considerato che il sopra citato D.M. 5 marzo 2001 ha stabilito il regime di rimborsabilità in classe "H" e l'effettuazione del trattamento in centri individuati dalle regioni e province autonome in possesso delle seguenti caratteristiche:
1)  una riconosciuta competenza tanto nella diagnostica che nella terapia delle affezioni maculari della retina;
2)  possesso di strumentazione per la diagnosi delle degenerazioni maculari: strumentazione atta ad eseguire fluoroangiografia retinica;
3)  presenza dell'anestesista durante la durata della terapia, della preparazione e della somministrazione del farmaco sino al trattamento laser;
e che la dispensazione può avvenire in ospedale, casa di cura, cliniche specializzate e ambulatori oculistici;
Visto il provvedimento 9 giugno 2001 del Ministero della sanità, commissione unica del farmaco, con il quale il medicinale "Visudyne" (Verteporfina) viene escluso dall'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale istituito ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, per le indicazioni terapeutiche citate in premessa;
Visto il decreto n. 66 del 25 gennaio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 29 marzo 2002, n. 15, con il quale la Regione siciliana ha ritenuto opportuno fissare le caratteristiche per l'individuazione delle strutture sanitarie da autorizzare per il trattamento della neovascolarizzazione coroidale subfoveale nella degenerazione maculare legata all'età e per la dispensazione della specialità medicinale "Visudyne" (Verteporfina);
Considerato che all'art. 3 del suddetto decreto n. 66 è stato previsto che i direttori generali nelle cui Aziende sanitarie ospedaliere, ospedaliere universitarie, unità sanitarie locali avrebbero dovuto comunicare a questo Assessorato, dipartimento ispettorato regionale sanitario, le strutture sanitarie in possesso dei requisiti previsti dal suddetto provvedimento;
Vista la nota prot. n. 1676/SAOPP del 27 novembre 2002, con la quale il direttore generale dell'Azienda unità sanitaria locale n. 5 di Messina ha richiesto l'individuazione dell'unità operativa di oculistica del presidio ospedaliero di Milazzo quale centro autorizzato alla somministrazione della specialità medicinale "Visudyne" (Verteporfina) dichiarandone il possesso dei requisiti previsti dall'art. 1 del decreto n. 66/02;
Visto il verbale del sopralluogo ispettivo, assunto con prot. n. Dirs/2/0527 dell'11 febbraio 2003, redatto da funzionari di questo Assessorato il cui esito è da ritenersi positivo;
Visti gli atti d'ufficio;

Decreta:


Art.  1

Per le motivazioni di cui in premessa, l'unità operativa di oculistica del presidio ospedaliero di Milazzo è autorizzata alla somministrazione della specialità medicinale "Visudyne" (Verteporfina) per il trattamento della neovascolarizzazione coroidale subfoveale nella degenerazione maculare legata all'età.

Art.  2

Il medico responsabile della struttura autorizzata ad effettuare la diagnosi e il trattamento fotodinamico è il dott. Marcello Prantera, dirigente della sopra citata unità operativa.

Art. 3

Sarà cura della suddetta unità operativa inviare trimestralmente al dipartimento del farmaco settore farmaceutico dell'Azienda unità sanitaria locale di residenza del paziente: il numero di pazienti trattati, i dati per singolo paziente, la quantità di specialità medicinale utilizzata e gli importi relativi.

Art. 4

Il responsabile della struttura è tenuto a comunicare qualsiasi variazione in ordine al personale ed alle attrezzature dichiarate e verificate durante il sopralluogo ispettivo.
Il presente decreto sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e inviato al Ministero della salute.
Palermo, 21 febbraio 2003.
  AMARI 

(2003.9.558)
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 5 febbraio 2003.
Aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del comune di Cammarata.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TERRITORIO ED AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 2 del 10 aprile 1968;
Vista la legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978;
Vista la legge regionale n. 37 del 10 agosto 1985;
Vista la legge n. 183 del 18 maggio 1989: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo";
Visto il decreto legge n. 180 dell'11 giugno 1998: "Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella Regione Campania", convertito in legge 3 agosto 1998, n. 267;
Visto il decreto legge n. 132 del 13 maggio 1999, convertito in legge, con modificazioni, 13 luglio 1999, n. 226;
Visto il decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, con il quale l'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente adotta il piano straordinario per l'assetto idrogeologico con cui vengono individuate le aree del territorio regionale soggette a rischio "molto elevato" o "elevato";
Visto, in particolare, l'art. 6 del predetto decreto, che attesta che il piano straordinario può essere integrato e modificato, ai sensi dell'art. 1 bis del decreto legge n. 180/98 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione a successivi studi, ricerche e/o segnalazioni e informazioni che documentino una situazione di dissesto locale diversa da quella rappresentata;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 245 del 14 settembre 2000, con la quale, tra l'altro, viene condivisa l'opportunità di dare immediato corso all'aggiornamento del "Piano straordinario" del rischio idrogeologico, così come previsto dall'art. 6 del decreto n. 298/41/2000, accogliendo, prioritariamente, eventuali segnalazioni che documentino situazioni di dissesti locali diverse da quelle rappresentate nella cartografia del piano;
Vista la nota prot. n. 11491 del 10 agosto 2001, con la quale l'amministrazione comunale di Cammarata ha richiesto l'aggiornamento del piano straordinario, relativamente al centro abitato ed alle zone limitrofe, allegando lo studio geologico a supporto del piano regolatore generale, redatto dal geol. S. Sangiorgi;
Visto il decreto n. 543 del 25 luglio 2002, con il quale l'Assessore per il territorio e l'ambiente approva l'aggiornamento del straordinario, integrato dalle norme di salvaguardia di cui all'allegato (B);
Vista la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Agrigento, trasmessa con nota prot. n. 7666/01 del 20 dicembre 2002, nella quale l'ufficio, sulla scorta dello studio trasmesso dall'amministrazione comunale ed in base a sopralluoghi effettuati, ha rappresentato l'effettivo stato di rischio idrogeologico nel centro abitato di Cammarata e nelle aree limitrofe;
Ritenuto di dovere provvedere al riguardo;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, è aggiornato il piano straordinario per l'assetto idrogeologico del comune di Cammarata con la delimitazione delle aree a rischio idrogeologico nel centro abitato ed aree limitrofe, soggette alle norme di salvaguardia, ai sensi dell'art. 2 del decreto n. 543 del 25 luglio 2002.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto le carte del dissesto e del rischio idrogeologico, in scala 1:10.000, e la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Agrigento.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 5 febbraio 2003.
  MARINESE 

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(2003.9.517)
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DECRETO 5 febbraio 2003.
Aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del comune di Raffadali.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TERRITORIO ED AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 2 del 10 aprile 1968;
Vista la legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978;
Vista la legge regionale n. 37 del 10 agosto 1985;
Vista la legge n. 183 del 18 maggio 1989: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo";
Visto il decreto legge n. 180 dell'11 giugno 1998: "Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella Regione Campania", convertito in legge 3 agosto 1998, n. 267;
Visto il decreto legge n. 132 del 13 maggio 1999, convertito in legge, con modificazioni, 13 luglio 1999, n. 226;
Visto il decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, con il quale l'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente adotta il piano straordinario per l'assetto idrogeologico, con cui vengono individuate le aree del territorio regionale soggette a rischio "molto elevato" o "elevato";
Visto, in particolare, l'art. 6 del predetto decreto, che attesta che il piano straordinario può essere integrato e modificato, ai sensi dell'art. 1 bis del decreto legge n. 180/98 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione a successivi studi, ricerche e/o segnalazioni e informazioni che documentino una situazione di dissesto locale diversa da quella rappresentata;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 245 del 14 settembre 2000, con la quale, tra l'altro, viene condivisa l'opportunità di dare immediato corso all'aggiornamento del "Piano straordinario" del rischio idrogeologico, così come previsto dall'art. 6 del decreto n. 298/41/2000, accogliendo, prioritariamente, eventuali segnalazioni che documentino situazioni di dissesti locali diverse da quelle rappresentate nella cartografia del piano;
Vista la nota prot. n. 1308 U.T. del 19 giugno 2001, con la quale l'amministrazione comunale di Raffadali ha richiesto l'aggiornamento del piano straordinario, relativamente al centro abitato ed alla contrada S. Avignone;
Vista la nota n. 104/U.T. dell'11 gennaio 2002, con la quale il comune di Raffadali trasmette all'ufficio del Genio civile di Agrigento la documentazione tecnica relativa allo studio sulle condizioni di sicurezza del versante ad ovest di via Nazionale, redatto dall'ing. A. Musso e dal geol. G. D'Anna, integrata successivamente con lo studio geologico a supporto del piano regolatore generale, a firma del geol. G. D'Anna;
Visto il decreto n. 543 del 25 luglio 2002, con il quale l'Assessore per il territorio e l'ambiente approva l'aggiornamento del piano straordinario, integrato dalle norme di salvaguardia di cui all'allegato (B);
Vista la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Agrigento, trasmessa con nota prot. n. 5826/01 del 20 dicembre 2002, nella quale l'ufficio, sulla scorta degli studi trasmessi dall'amministrazione comunale ed in base a sopralluoghi effettuati, ha rappresentato l'effettivo stato di rischio idrogeologico nel centro abitato di Raffadali ed in contrada S. Avignone;
Ritenuto di dovere provvedere al riguardo;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, è aggiornato il piano straordinario per l'assetto idrogeologico del comune di Raffadali con la delimitazione delle aree a rischio idrogeologico nel centro abitato ed in contrada S. Avignone, soggette alle norme di salvaguardia, ai sensi dell'art. 2 del decreto n. 543 del 25 luglio 2002.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto le carte del dissesto e del rischio idrogeologico, in scala 1:10.000, e la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Agrigento.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 5 febbraio 2003.
  MARINESE 

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(2003.9.516)
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DECRETO 13 febbraio 2003.
Autorizzazione del progetto per la realizzazione di una stazione radio base della rete cellulare GSM in territorio del comune di Ribera.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Viste le altre leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica ed, in particolare, l'art. 7 della legge regionale 11 aprile 1981, n. 65, come modificato dall'art. 6 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15;
Visto l'art. 10 della legge regionale 10 aprile 1995, n. 40;
Visto l'art. 68 della legge regionale 27 aprile 1999, n. 10;
Vista l'istanza datata 23 gennaio 2002, assunta al protocollo di questo Assessorato al n. 5248 del 28 gennaio 2002, con la quale il sig. Trigili Michele, nella qualità di procuratore della Omnitel Pronto Italia S.p.A., ha inoltrato a questo Assessorato richiesta di autorizzazione, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale n. 65/81 e successive modifiche ed integrazioni, del progetto relativo alla installazione di una stazione radio base della rete cellulare GSM, ricadente nel territorio del comune di Ribera, contrada Cuci Cuci, identificato in nuovo catasto terreni al foglio 101, particella 21, in variante al piano regolatore generale;
Viste le note assessoriali prot. n. 13400 del 6 marzo 2002 e prot. n. 43592 del 17 luglio 2002, con le quali è stato chiesto al comune di Ribera, ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 15/91, di esprimere il proprio parere sul progetto a mezzo di delibera consiliare;
Vista la delibera consiliare n. 39 del 26 luglio 2002, trasmessa dal comune di Ribera con foglio prot. n. 12271/UTC3445 del 23 agosto 2002, assunto al protocollo di questo Assessorato al n. 52515 del 3 settembre 2002, con la quale il consiglio comunale ha espresso parere negativo in merito al progetto in argomento;
Visto il parere favorevole n. 1085 del 3 maggio 2002, rilasciato, a condizione, dall'ufficio del Genio civile, di Agrigento, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
Visto il parere favorevole rilasciato, a condizione, dall'Azienda unità sanitaria locale n. 1 di Agrigento con nota prot. n. 1144 del 14 novembre 2000;
Visto il foglio datato 7 novembre 2002, con il quale la Omnitel Pronto Italia ha trasmesso ulteriori documenti a completamento della richiesta di che trattasi;
Vista la nota prot. n. 318 del 26 novembre 2002, con la quale l'unità operativa n. 3.1/D.R.U. ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica la proposta di parere n. 88 del 26 novembre 2002, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che qui di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Esaminato il progetto e gli atti ad esso allegati, dai quali si evince:
che il terreno scelto per la realizzazione della stazione radio base in argomento è situato in contrada Cuci Cuci del comune di Ribera ed è censito all'ufficio tecnico erariale di Agrigento, foglio di mappa n. 101, particella n. 21;
che nel piano regolatore generale vigente nel comune di Ribera, tale terreno ricade in zona territoriale omogenea "E", verde agricolo ed ha un'estensione di Ha. 02.52.10;
che su tale terreno non sussistono vincoli in materia di tutela ambientale, paesaggistica ed idrogeologica;
che l'accesso a tale terreno avverrà per mezzo di una stradella privata, già realizzata, che si dipartirà dalla strada comunale;
che tale terreno verrà opportunamente delimitato da una recinzione tipo "Orsogrill", supportata da paletti in acciaio, infissi in un cordolo di cemento armato perimetrale, a sua volta incassato nel terreno;
che la stazione radio base, all'interno della recinzione di acciaio, sarà composta da una cabina prefabbricata (shelter) e da un palo poligonale (altezza m. 18), sulla sommità del quale verranno collocate n. 9 antenne su n. 3 sbracci porta-antenne, ancorati alla testa ed al fianco del palo;
che il palo suddetto sarà realizzato in profili metallici zincati a caldo ed assemblati in opera e verrà fissato su un plinto di fondazione, da realizzare in cemento armato gettato in opera, che sarà opportunamente dimensionato tramite apposito calcolo strutturale;
che le antenne fissate sugli sbracci saranno suddivise in tre settori e orientate a 30° nord (settore 1), 130° nord (settore 2) e 290° nord (settore 3);
che le apparecchiature e gli apparati tecnologici, necessari al funzionamento delle antenne, verranno allocati all'interno della citata cabina prefabbricata (shelter), le cui dimensioni saranno di m. 4 x 2,50 x 3, che sarà posizionata su una base di cemento armato di cm. 30 di spessore;
che, allo scopo di tutelare l'incolumità della popolazione e di salvaguardare attentamente il paesaggio naturale circostante:
1)  saranno scrupolosamente rispettate le più rigide regole urbanistiche e di sicurezza;
2)  verranno adottate tutte le misure tecniche ed agronomiche possibili per ridurre l'impatto ambientale del l'opera;
3)  si osserveranno fedelmente tutte le norme vigenti in materia di inquinamento elettromagnetico, con particolare riferimento al rispetto dei limiti di campo elettrico e magnetico, ai sensi del decreto interministeriale n. 381 del 10 settembre 1998;
Considerato:
che il comune di Ribera (AG) è gravato da vincolo sismico di 2ª categoria, ex legge n. 1086/71 e successive modifiche ed integrazioni;
che, preventivamente al pronunciamento sfavorevole alla realizzazione della SRB de quo del consiglio comunale di Ribera, la "Omnitel Pronto Italia S.p.A." ha trasmesso il parere dell'ufficio del Genio civile, ex art. 13, legge n. 64/74;
che, al fine di consentire una migliore riuscita del progetto, appaiono condivisibili i consigli di ordine geologico, geomorfologico e tecnico, forniti dal geologo incaricato nella relazione specifica;
che l'opera è finalizzata ad una funzione di pubblico interesse, poiché la rete cellulare GSM è in corso di realizzazione e completamento, sul territorio nazionale, da parte della Omnitel Pronto Italia S.p.A., senza trascurare gli sviluppi occupazionali che essa determina, direttamente o indirettamente;
che la realizzazione di quanto previsto in progetto non comporta alcun volume urbanistico;
che la presente proposta di parere riguarda unicamente gli aspetti di natura urbanistica di competenza di questo gruppo di lavoro, si propone, alla luce delle superiori considerazioni, di autorizzare il progetto di realizzazione di una stazione radio base (SRB) della rete cellulare GSM in contrada Cuci Cuci del comune di Ribera (AG), ad opera della "Omnitel Pronto Italia S.p.A.", in variante allo strumento urbanistico vigente, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale n. 65 dell'11 aprile 1981, così come modificato dall'art. 6 della legge regionale n. 15 del 30 aprile 1991 e dall'art. 10 della legge regionale n. 40 del 27 aprile 1995, con la prescrizione di limitare l'impatto ambientale al minimo e tutelare i fabbricati circostanti da eventuali esposizioni a campi elettromagnetici, nocivi alla salute.
Inoltre, dovranno essere rigorosamente rispettate le norme tecniche contenute nella legge n. 64 del 2 febbraio 1974 e successive modifiche ed integrazioni, nonché quelle stabilite dal D.M. 11 marzo 1988, ed anche le norme urbanistico-edilizie ed igieniche, di cui ai regolamenti locali vigenti.";
Visto il voto n. 54 del 16 gennaio 2003 del Consiglio regionale dell'urbanistica, che qui di seguito parzialmente si riporta;
"...Omissis...
premesso che l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente ha richiesto al comune di Ribera di esprimere il proprio parere, a mezzo di delibera consiliare, sul progetto dell'infrastruttura di telecomunicazione in oggetto, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale n. 65/81 e successive modifiche ed integrazioni;
che la giunta municipale, con delibera n. 223 del l'11 luglio 2002, ha proposto la delibera di che trattasi al consiglio comunale e che tale proposta è stata respinta dal consiglio comunale con delibera n. 39 del 26 luglio 2002 senza una vera e propria motivazione, come si evince dalla lettura della delibera stessa;
considerato che l'intervento, in relazione alle caratteristiche e alla sua ubicazione, ricade in zona "E" del piano regolatore generale adottato con determina commissariale n. 42 del 23 luglio 1999, può essere compatibile con l'assetto del territorio;
considerato che in presenza di avviso negativo del consiglio comunale, nei termini dell'art. 10 della legge regionale n. 40/95, sull'autorizzazione in variante, l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente si esprime, sentito il Consiglio regionale dell'urbanistica;
visto il relativo certificato di destinazione urbanistica, rilasciato dall'ufficio tecnico comunale in data 26 giugno 2002, attestante che sul terreno in cui ricade l'intervento in argomento non insiste alcun vincolo;
considerato che l'infrastruttura di telecomunicazione per impianti di stazione radio base della rete di telefonia cellulare può essere compatibile con qualsiasi destinazione urbanistica e realizzabile in ogni parte del territorio comunale, con la procedura di cui all'art. 7 della legge regionale n. 65/81 e successive modifiche ed in-tegrazioni in quanto trattasi di opera di interesse ge-nerale;
ritenuto di potersi condividere integralmente le considerazioni esposte nella proposta del parere n. 88 del 26 novembre 2002 dell'unità operativa del D.R.U. di cui sopra, è del parere che la richiesta di autorizzazione, ai sensi dell'art. 7 della legge n. 65/81 e successive modifiche ed integrazioni, per l'installazione della stazione radio base della rete di telefonia cellulare GSM ricadente nel territorio del comune di Ribera, in località Cuci Cuci, sia meritevole di approvazione, in conformità con quanto espresso dall'unità operativa n. 3.1, con parere n. 88 del 26 novembre 2002.
Resta inteso che l'installazione della infrastruttura di telecomunicazione di che trattasi è subordinata al rilascio della relativa concessione edilizia e del parere del LIP competente per territorio, per la valutazione dei valori di campo elettromagnetico, di cui agli artt. 3 e 4 del D.M. n. 381/98 e al rilascio di eventuali pareri degli organi competenti, qualora esistessero dei vincoli.";
Ritenuto di poter condividere il superiore parere espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 54 del 16 gennaio 2003;
Rilevato che la procedura seguita è conforme alla legge;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 7 della legge regionale n. 65 dell'11 aprile 1981 e successive modifiche ed integrazioni, in conformità al parere espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con voto n. 54 del 16 gennaio 2003, nonché alle condizioni contenute nelle note degli uffici in premessa richiamati, è autorizzato, in variante al piano regolatore generale vigente nel comune di Ribera, il progetto relativo alla realizzazione di una stazione radio base della rete cellulare GSM, ricadente in località Cuci Cuci.

Art. 2

Sono allegati al presente decreto, per costituirne parte integrante, i seguenti atti ed elaborati, che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  parere n. 88 del 26 novembre 2002 dell'unità operativa n. 3.1/D.R.U.;
2)  voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 54 del 16 gennaio 2003;
3)  progetto di massima, comprendente:
-  relazione tecnica;
-  documentazione fotografica;
-  stralcio IGM, scala 1:25.000;
-  aerofotogrammetria, scala 1:5.000;
-  stralcio catastale, scala 1:2.000;
-  planimetria generale, scala 1:500;
-  pianta del sito, scala 1:100;
-  prospetto nord-ovest, scala 1:100;
-  prospetto sud-ovest, scala 1:100;
-  sezione A-A, scala 1:100;
4)  relazione revisionale di stima dei livelli attesi;
5)  relazione tecnica dei luoghi;
6)  relazione geologica-tecnica.

Art. 3

L'Omnitel Pronto Italia dovrà acquisire, prima del l'inizio dei lavori, ogni altra autorizzazione o concessione necessaria per l'esecuzione delle opere di cui in oggetto.

Art. 4

L'Omnitel ed il comune di Ribera sono onerati, ciascuno per le proprie competenze, degli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 13 febbraio 2003.
  SCIMEMI 

(2003.10.583)
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DECRETO 14 febbraio 2003.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Mazara del Vallo.

Cliccare qui per visualizzare il provvedimento

(2003.9.509)
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DISPOSIZIONI E COMUNICATI






PRESIDENZA

Trasferimento di beni immobili all'Azienda ospedaliera Papardo di Messina.

Con decreto presidenziale n. 6/serv. 2°/ S.G. del 27 gennaio 2003, registrato alla ragioneria centrale per la Presidenza al n. 126 del 6 febbraio 2003, sono stati trasferiti all'Azienda ospedaliera Papardo di Messina tutti i beni immobili, ai sensi dell'art. 5 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502.
(2003.9.506)
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Rideterminazione del trattamento economico da corrispondere al direttore generale, al direttore amministrativo ed al direttore della formazione del Centro per la formazione permanente e l'aggiornamento del personale del servizio sanitario (CEFPAS).

Con decreto presidenziale n. 30/serv.1°/U.O.1/SG del 24 febbraio 2003, a modifica del decreto presidenziale n. 177/Serv. 1°/U.O.1/SG del 24 luglio 2002, il trattamento economico da corrispondere al direttore generale, al direttore amministrativo ed al direttore della formazione del Centro per la formazione permanente e l'aggiornamento del personale del servizio sanitario (CEFPAS), è stato rideterminato nella misura e con la decorrenza previste con la deliberazione n. 361 del 2 ottobre 2001, di recepimento del DPCM 31 maggio 2001, n. 319, per i corrispondenti organi della fascia B) delle Aziende sanitarie locali ed ospedaliere della Sicilia.
(2003.9.546)
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Nomina del presidente del consiglio di amministrazione dell'Istituto autonomo case popolari di Catania.

Con decreto presidenziale n. 31/serv. 1°/U.O.1/SG del 24 febbraio 2003, ai sensi dell'art. 6, 3° comma, punto 1 della legge n. 865/71, in seno al consiglio di amministrazione dell'Istituto autonomo case popolari di Catania, ricostituito con decreto presidenziale n. 578/Gr. VII/SG del 21 ottobre 1999, è stato nominato l'avv. Vincenzo Gibiino, in qualità di presidente.
(2003.9.544)
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Sostituzione del rappresentante del comune di Butera in seno al comitato di coordinamento per l'area a rischio ambientale del territorio di Gela, Niscemi e Butera.

Con decreto presidenziale n. 32/serv. 1°/U.O.1/SG del 24 febbraio 2003, in seno al comitato di coordinamento per l'area a rischio di crisi ambientale del territorio di Gela, Niscemi e Butera, ricostituito con decreto presidenziale n. 14/Gr.VII/SG del 30 gennaio 2001, in rappresentanza del comune di Butera è stato nominato il dott. Salvatore Cannizzaro, quale componente effettivo, in sostituzione del sig. Valentino Valentini.
In seno al medesimo comitato di coordinamento, in rappresentanza del comune di Butera è stato confermato, quale componente supplente, il sig. Rocco Trainito, già nominato con decreto presidenziale n. 14/Gr. VII/SG del 30 gennaio 2001.
(2003.9.545)
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Sostituzione di un componente del consiglio della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Agrigento.

Con decreto presidenziale n. 33/serv. 1°/U.O.1/SG del 24 febbraio 2003, il sig. Giambra Filippo è stato nominato componente del consiglio della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Agrigento, in rappresentanza della Provincia regionale di Agrigento, in sostituzione del sig. Lentini Stefano, dimissionario.
Lo stesso cesserà dalla carica alla scadenza del consiglio della Camera di commercio di Agrigento, ricostituito con decreto presidenziale n. 27/Gr. VII/SG del 20 febbraio 2001.
(2003.9.543)
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Determinazione del compenso da corrispondere al direttore del Centro di formazione per la polizia municipale.

Con decreto presidenziale n. 35/serv. 1°/U.O.1/SG del 27 febbraio 2003, il trattamento economico mensile da corrispondere al direttore del Centro di formazione per la polizia municipale è stato determinato, con decorrenza dal mese di maggio dell'anno 1996, come di seguito specificato:
-  per il primo quinquennio, nella misura del 100% di quello spettante al presidente del consiglio di amministrazione del C.R.F.P.M., pari ad E 775,00, a parziale ristoro delle maggiori prestazioni connesse con la prima fase di avvio dell'organizzazione e del funzionamento del centro;
-  successivamente, nella misura dell'80% di quello spettante al presidente del consiglio di amministrazione del C.R.F.P.M., pari ad E 620,00, da erogarsi per dodici mensilità, comprensiva del compenso per la partecipazione alle riunioni del consiglio di amministrazione e per ogni altra attività connessa all'incarico.
Ove l'incarico venga affidato ad un dipendente regionale in servizio con la qualifica di dirigente generale o di dirigente superiore, dalla data dell'1 gennaio 2002, in osservanza a quanto prescritto dagli artt. 12 e 13 della legge regionale 20 maggio 2000, n. 10, verrà integralmente applicata la disciplina relativa agli incarichi aggiuntivi contenuta nell'art. 14 del contratto collettivo regionale di lavoro nell'area della dirigenza, approvato con D.P.Reg. del 22 giugno 2001, n. 10.
Per il triennio 2002-2004 troverà applicazione l'art. 17 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, circa la riduzione del compenso del 10 per cento.
(2003.10.579)
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Rinnovo del collegio dei revisori dell'Ente di sviluppo agricolo.

Con decreto presidenziale n. 39/serv. 1°/U.O.1/SG del 6 marzo 2003, ai sensi dell'art. 15 della legge regionale 14 settembre 1979, n. 212, è stato rinnovato, per la durata di un quadriennio, il collegio dei revisori dell'Ente di sviluppo agricolo (E.S.A.), secondo la seguente composizione:
Presidente
-  dott. Pino Zingale - consigliere della Corte dei conti;
Componenti effettivi
- dott. Santo Cerami - dirigente in servizio presso l'Assessorato regionale del bilancio e delle finanze;
-  dott. Gian Carlo Isaia - capo del dipartimento provinciale del Ministero dell'economia e delle finanze di Palermo;
Componenti supplenti
-  rag. Agostino Falluca - direttore amministrativo contabile in servizio presso la Ragioneria provinciale dello Stato di Palermo;
-  dott. Gaetano Chiaro - dirigente in servizio presso l'Assessorato regionale del bilancio e delle finanze.
(2003.10.625)
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Applicabilità inSicilia del decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 198, sulla realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese.

Con nota n. 2781 del 7 novembre 2002 delComitato regionale per le comunicazioni è stata richiamata l'attenzione delle amministrazioni locali competenti sulle nuove disposizioni introdotte dal decreto legislativo n. 198 del 2002, ed in particolare sulle procedure autorizzative ed i relativi controlli.
A seguito della richiesta di chiarimenti da parte di taluni comuni circa la piena applicabilità del provvedimento in questione in Sicilia, è stato acquisito apposito parere dell'Ufficio legislativo e legale della Presidenza della Regione.
Detto Ufficio, con nota n. 2697 del 17 febbraio 2003, ha confermato che il decreto legislativo n. 198/2002 trova applicazione in Sicilia, per effetto del rinvio, contenuto nell'art. 30, comma 1, della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, alle previsioni dell'art. 1 della legge n. 443 del 2001 "e dei relativi decreti delegati di attuazione".
Tuttavia, la medesima norma opera il rinvio alle succitate disposizioni "in quanto compatibili con l'ordinamento regionale".
Lo stesso Ufficio legale, al riguardo, non ritiene compatibili con l'ordinamento regionale le norme contenute nel comma 2 dell'art. 3, laddove si dispone che "le infrastrutture di cui all'art. 4 ...sono compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica e sono realizzabili in ogni parte del territorio comunale, anche in deroga agli strumenti urbanistici e ad ogni altra disposizione di legge o di regolamento".
Ciò in quanto ravvisa un "contrasto con la normativa regionale in materia urbanistica che, com'è noto, riconosce ai comuni ampia potestà di regolamentazione e pianificazione del proprio territorio...".
Pertanto, in aderenza a quanto rassegnato dal suddetto Ufficio di consulenza legale, si evidenzia che le disposizioni del decreto legislativo n. 198/2002 debbono trovare applicazione in modo compatibile con la normativa urbanistica vigente in Sicilia.
(2003.11.658)
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Elenco degli incarichi di collaudo conferiti nell'anno 2002 (art. 52, legge regionale 12 gennaio 1993, n. 10).

Ing. Pasquale Privitera, nato a Catania l'8 agosto 1943. Lavori di completamento per il ripristino delle sale Duca di Montalto di Palazzo dei Normanni in Palermo. Importo lordo finale dei lavori E 375.791,71 (L. 727.634.209). Incarico di collaudo tecnico-amministrativo finale con nota assessoriale n. 684 del 21 febbraio 2002.
Ing. Pasquale Privitera, nato a Catania l'8 agosto 1943. Lavori di manutenzione straordinaria nella Chiesa SS. Salvatore sita in Scicli (RG) contrada Jungi. Importo netto finale dei lavori E 103.724,34 (L. 200.838.334). Incarico di collaudo tecnico-amministrativo finale con nota assessoriale n. 685 del 21 febbraio 2002.
Ing. Alessandro M. Bitto, nato a Messina il 20 aprile 1958. Lavori urgenti per il rifacimento dell'intonaco esterno dell'edificio demaniale ex G.I. di piazza Vittorio Emanuele in Agrigento. Importo netto finale dei lavori E 165.762,44 (L. 320.960.823). Incarico di collaudo tecnico-amministrativo finale con nota assessoriale n. 686 del 21 febbraio 2002.
Ing. Michele Giglio, nato a Marsala (TP) il 29 giugno 1945. Lavori di bonifica e salvaguardia del complesso immobiliare sito in via Duca degli Abruzzi n. 2 in Palermo. Importo netto finale dei lavori E 684.631,75 (L. 1.325.631.926). Incarico di collaudo tecnico-amministrativo finale con nota assessoriale n. 1708 dell'11 aprile 2002.
Arch. Gaspare Secchia, nato a Partanna (TP) il 18 aprile 1958. Lavori di adeguamento dell'impianto elettrico nell'immobile demaniale sede della Ripartizione faunistico-venatoria e dell'I.P.A. in Caltanissetta. Importo netto finale dei lavori E 90.004,98 (L. 174.273.935). Incarico di collaudo tecnico-amministrativo finale con nota assessoriale n. 1731 del 15 aprile 2002.
Arch. Gaspare Secchia, nato a Partanna (TP) il 18 aprile 1958. Lavori di completamento di un salone per attività culturali e ricreative nel centro "Gesù Adolescente" in Palermo. Importo opere strutturali E 34.602,61. Incarico di collaudo statico con nota assessoriale n. 1732 del 15 aprile 2002.
Ing. Giuseppe Biscaglia Manno, nato ad Alcamo (TP) il 6 agosto 1961. Lavori di manutenzione straordinaria per il riattamento degli alloggi popolari palazzine A, B, C, D, siti in Campobello di Mazara (TP). Importo netto finale dei lavori E 141.910,96. Incarico di collaudo tecnico-amministrativo finale con nota assessoriale n. 4865 dell'8 novembre 2002.
Arch. Francesco Bommarito, nato a Trapani l'1 dicembre 1946. Lavori di manutenzione straordinaria di n. 22 alloggi popolari siti in Sciacca (AG). Importo netto finale dei lavori E 166.993,41. Incarico di collaudo tecnico-amministrativo finale con nota assessoriale n. 4866 dell'8 novembre 2002.
(2003.9.563)
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ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE

Bando pubblico 2003 - Misura 4.06 "Investimenti aziendali per l'irrobustimento delle filiere agricole e zootecnica" - P.O.R. 2000-2006 - Azione 3 Rete ecologica.

Cliccare qui per visualizzare il bando

(2003.11.684)
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*


ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Ricostituzione del consiglio di amministrazione del Convitto nazionale G. Falcone di Palermo.

Con decreto dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione n. 150/17 del 19 febbraio 2003 è stato ricostituito il consiglio di amministrazione del Convitto nazionale G. Falcone di Palermo, per la durata di un triennio.
Il consiglio di amministrazione è così composto:
Presidente
-  rettore;
Componenti
-  dott. Eugenio Randi, nato a Palermo l'11 ottobre 1949, rappresentante dell'amministrazione provinciale;
-  dott. Francesco Vanella, nato a Villafrati il 30 dicembre 1949, rappresentante dell'amministrazione comunale;
-  dott. Giovanni Di Giovanni, nato a Palermo il 24 agosto 1949, rappresentante dell'amministrazione finanziaria.
(2003.9.547)
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ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA

Provvedimenti concernenti società cooperative.

Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 458/IS del 12 febbraio 2003, il dott. Pulvirenti Alfio, nato a Catania il 9 novembre 1961 e residente a Mascalucia, in via Montanara n. 25, è stato nominato, ai sensi dell'art. 2545 del codice civile, liquidatore della cooperativa Clam, con sede in Mascali, via Spiaggia s.n., in sostituzione del liquidatore nominato dall'assemblea straordinaria del 21 febbraio 1991.
(2003.9.507)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 471 del 12 febbraio 2003 il dr. Giuseppe Piazza, nato a Sciacca il 7 gennaio 1971 e residente in Sciacca, domiciliato in piazza L. Sturzo n. 15/c, è stato nominato commissario liquidatore della società cooperativa Flamingo Tour e Trans (ex Covap 83), con sede nel comune di Marsala, in sostituzione del commissario liquidatore.
(2003.9.523)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 613 del 26 febbraio 2003, l'avv. Pietro Alongi, nato a Menfi il 3 febbraio 1940 e residente in Menfi, domiciliato in piazzale H n. 1, è stato nominato commissario liquidatore della società cooperativa Pegaso, con sede nel comune di S. Giovanni Gemini, in sostituzione del commissario liquidatore.
(2003.10.600)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 614 del 26 febbraio 2003, l'avv. Ines Maria Termini, nata a Gela il 4 febbraio 1974 e residente in Ravanusa, domiciliato in via Regina Margherita n. 1, è stata nominata commissario liquidatore della società cooperativa Madonna delle Grazie, con sede nel comune di Delia, in sostituzione del commissario liquidatore.
(2003.10.599)


Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 615 del 26 febbraio 2003, il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale della cooperativa "Il Girasole", con sede in Naso, sono revocati.
Viene nominato commissario straordinario l'avv. Stefania Franchina, nata a Messina il 19 ottobre 1970 ed ivi residente in via Consolare Pompea n. 1959, fino al 15 luglio 2003.
(2003.10.601)
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Provvedimenti concernenti corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali.

Con decreto n. 490/5S del 13 febbraio 2003 del dirigente del servizio 5 commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio ed artigianato è stata rinnovata fino al 23 aprile 2004 la convenzione per l'organizzazione dei corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati dalla U.C.I.C.T., con sede in Siracusa, via Pindaro n. 57.
(2003.9.535)


Con decreto del dirigente del servizio 5 commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio ed artigianato n. 531/5S del 17 febbraio 2003, sono stati riconosciuti n. 2 corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati per il 2003 dalla Confcommercio, con sede in Gela (CL), via Cairoli n. 33, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Gela (CL), via Cairoli n. 33.
(2003.9.536)


Con decreto del dirigente del servizio 5 commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 590/5S del 24 febbraio 2003, sono stati riconosciuti n. 4 corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati per il 2003 dalla Confcommercio, con sede legale in Enna, piazza Garibaldi n. 1 e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Enna, via Pergusina complesso Ennadue pal. 10/11.
(2003.9.570)

Con decreto del dirigente del servizio 5 commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 609/5S del 25 febbraio 2003, sono stati riconosciuti n. 10 corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati per il 2003 dalla Eureka p. società cooperativa a r.l. con sede legale in Palermo, via Dei Leoni n. 59/67, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Palermo, via Dei Leoni n. 59/67.
(2003.9.569)


Con decreto del dirigente del servizio 5 commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 610/5S del 25 febbraio 2003, sono stati riconosciuti n.5 corsi professionali abilitanti per l'iscrizione nel ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio, programmati per il 2003 dalla Eureka p.soc.coop. a r.l. con sede legale in Palermo, via Dei Leoni n.59/67 e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Palermo, via Dei Leoni n.59/67.
(2003.9.571)


Con decreto del dirigente del servizio 5 commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 612/5S del 25 febbraio 2003, è stata rinnovata fino al 20 aprile 2004 la convenzione per l'organizzazione dei corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati dalla Confcommercio con sede legale in Siracusa via Laurana n.4 e da tenersi presso i locali della sede operativa, siti in Siracusa, via Laurana n.4.
(2003.9.572)


Con decreto del dirigente del servizio 5 commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 620/5S del 26 febbraio 2003, sono stati riconosciuti n. 8 corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati per il 2003 dalla ASS.I.COM. con sede legale in Sciacca (AG) via Giotto n. 43 e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Sciacca (AG) via Giotto n. 43.
(2003.10.603)


Con decreto del dirigente del servizio 5 commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n.621/5S del 26 febbraio 2003, sono stati riconosciuti n.4 corsi preparatori per agenti di affari in mediazione, sezione agenti immobiliari, programmati per il 2003 dalla E.A.P./Fed.Ar.Com. con sede legale in Caltanissetta via B. Di Figlia n.6 e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Messina, via XXIV Maggio n.84, presso scuola media statale "VeronaTrento".
(2003.10.602)
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Nomina di un componente del consiglio di amministrazione del Consorzio di ripopolamento ittico Golfo di Castellammare.

Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 11/pesca del 20 febbraio 2003 è stato designato il dott. Augello Gianni, nato a Naro (AG) e residente a Castellammare del Golfo, piazzale Rovigo n. 3, a far parte del consiglio di amministrazione del Consorzio di ripopolamento ittico Golfo di Castellammare, in Castellammare del Golfo, a decorrere dalla data di notifica del decreto fino alla scadenza naturale prevista per il quadriennio del consiglio.
(2003.9.534)
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Istituzione del comitato di coordinamento per lo sportello regionale per l'internazionalizzazione delle attività produttive in Sicilia.

Con decreto n. 611/GAB del 25 febbraio 2003 dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca è stato istituito il comitato di coordinamento per lo sportello regionale per l'internazionalizzazione delle attività produttive in Sicilia.
(2003.9.553)
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ASSESSORATO DELL'INDUSTRIA

Costituzione di un comitato tecnico-consultivo per l'esame delle problematiche connesse all'attuazione degli interventi agevolativi di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 215 e alla legge regionale 23 dicembre 2000, n. 31.

Con decreto n. 16 del 21 febbraio 2003 dell'Assessore per l'industria, ai sensi dell'art. 1, comma 4, della legge 23 dicembre 2000, n. 31, è stato costituito per la durata di anni due, un comitato tecnico-consultivo per l'esame delle problematiche connesse all'attuazione degli interventi agevolativi di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 215 e alla legge regionale 23 dicembre 2000, n. 31.
(2003.9.566)
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ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI

Espropriazione ed occupazione permanente e definitiva in favore del comune di Giardinello di beni immobili siti nei comuni di Giardinello e Montelepre.

Con decreto del dirigente del dipartimento regionale lavori pubblici n. 101/U.O.B. XIX del 6 febbraio 2003, è stata pronunciata l'espropriazione ed autorizzata l'occupazione permanente e definitiva in favore del comune di Giardinello degli immobili di proprietà delle ditte espropriande riportate nell'elaborato "elenco delle ditte espropriande" distinto per il comune di Giardinello e di Montelepre che fanno parte integrante del predetto decreto e che si allegano in duplice copia al presente.
Allegato
Comune di Giardinello
1)  Fondo per il Culto - Prefettura di Palermo ex Opera nazionale per il Mezzogiorno d'Italia, via Cavour n. 6 - Palermo: foglio 5, particella 148 (ex 73), mq. 480, L./mq. 350, esproprio L. 168.000, particella frazionata 245, indennità occupazione temporanea d'urgente L. 70.000, totale L. 238.000; particella 203 (ex 61), mq. 660, L./mq. 350, esproprio L. 231.000, particella frazionata 229, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 96.250, totale L. 327.250; particella 207 (ex 61), mq. 6.511, L./mq. 350, esproprio L. 2.278.850, particella frazionata 232, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 949.520, totale L. 3.228.370; particella 207 (ex 61), mq. 800, L./mq. 350, esproprio L. 280.000, particella frazionata 242, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 116.667, totale L. 396.667; particella 75, mq. 240, L./mq. 350, esproprio L. 84.000, particella frazionata 248, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 35.000, totale L. 119.000; particella 76, mq. 1.830, L./mq. 350, esproprio L. 640.500, particella frazionata 251, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 266.875, totale L. 907.375; particella 83, mq. 540, L./mq. 350, esproprio L. 189.000, particella frazionata 254, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 78.750, totale generale L. 5.484.412, totale indennità pagata e/o depositata E 2.832,46. Mandato n. 6/8 del 26 novembre 2002;
2)  Palazzolo Guido, nato a Cinisi il 10 luglio 1945, proprietario per 1/2, codice fiscale PLZ GDU 45L10 D709Y; Palazzolo Maria Fara, nato a Cinisi il 4 ottobre 1936, proprietaria per 1/2, codice fiscale PLZ MFR 36R44 C708V; Lucchese Patti Francesco, diritto del concedente: foglio 4, particella 384, mq. 25, L./mq. 1.480, esproprio L. 37.000, particella frazionata 942, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 15.416, totale L. 52.416, totale indennità pagata e/o depositata E 27,07. Mandato n. 6/8 del 25 novembre 2002.
Totale da depositare L. 5.536.828. Totale generale delle indennità pagate e/o depositate E 2.859,53.
Comune di Montelepre
1)  Caruso Nicolò, nato a Montelepre l'1 ottobre 1922, proprietario per 1/3, codice fiscale CRS NCL 22R01 F544F; Caruso Salvatore, nato a Montelepre il 9 settembre 1920, proprietario per 1/3, codice fiscale CRS SVT 20P09 F544L; Caruso Vincenzo, nato a Montelepre il 16 settembre 1923, proprietario per 1/3, codice fiscale CRS VCN 23P16 F544B: foglio 7, particella 135, mq. 90, L./mq. 350, esproprio L. 31.500, particella frazionata 586, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 13.125, totale L. 44.625; mq. 3.260, L./mq. 350, esproprio L. 1.141.000, particella frazionata 588, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 475.417, totale L. 1.616.417, totale generale L. 1.661.042, totale indennità pagata e/o depositata E 857,86. Mandato n. 6/8 del 26 novembre 2002;
8)  Galvani Gisella, livellaria, Amministrazione del fondo per il culto, ora Gaglio Salvatore, nato a Montelepre il 28 febbraio 1928, residente in via Di Bella n. 188, codice fiscale GGL SVT 28B28 F544H: foglio 7, particella 182 (ex 132), mq. 100, L./mq. 1.480, esproprio L. 148.000, particella frazionata 583, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 61.666, totale L. 209.666, totale indennità pagata e/o depositata E 108,86. Mandato n. 6/8 del 26 novembre 2002;
9)  Guella Clelia, livellaria; Guella Giuseppina, livellaria; Riccobono Anna fu Nicolò, livellaria, Riccobono Emilia, livellaria; Riccobono Eugenio fu Nicolò, livellario; Riccobono Giuseppe, livellario; Riccobono Nicolò fu Nicolò, livellario; Riccobono Rosa, livellaria; Riccobono Salvatore fu Nicolò, livellario; Riccobono Teresa, ora Gaglio Salvatore, nato a Montelepre il 28 febbraio 1928, residente in via Di Bella n. 188, codice fiscale GGL SVT 28B28 F544H: foglio 7, particella 133, mq. 130, L./mq. 350, esproprio L. 44.800, particella frazionata 591, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 18.000, totale 63.466, totale indennità pagata e/o depositata E 32,78. Mandato n. 6/8 del 26 novembre 2002;
10)  Pirrone Giovanni fu Giacomo, livellario in parte; Pirrone Mariano fu Giacomo, livellario in parte: foglio 6, particella 425, mq. 50, L./mq. 1.480, esproprio L. 74.000, particella frazionata 1260, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 30.833, totale L. 104.833, totale indennità pagata e/o depositata E 54,14. mandato n. 6/8 del 26 novembre 2002;
11)  Pisciotta Pietro di Giacomo, livellario, Principessa di Monte Scaglioso diritto del concedente, ora Gaglio Salvatore, nato a Montelepre il 28 febbraio 1928, residente in via Di Bella n. 182, codice fiscale GOL SVT 28B28 F544H: foglio 5, particella 449, mq. 50, L./mq. 1.489, esproprio L. 76.950, particella frazionata 1266, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 32.066, totale L. 109.027, totale indennità pagata e/o depositata E 56,81. Mandato n. 6/8 del 26 novembre 2002;
12)  Randazzo Salvatore, nato Scaglioso; Randazzo Salvatore, nato a Montelepre il 15 febbraio 1910, codice fiscale RND SVT 10B15 F544Q e Licari G.Battista, nato a Montelepre il 9 luglio 1933, codice fiscale LCR GNB 33L29 F544F: foglio 5, particella 438, mq. 485, L./mq. 1.480, esproprio L. 717.800, particella frazionata 1283, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 299.083, totale L. 1.016.883, totale indennità pagata e/o depositata E 525,18. Mandato n. 6/8 del 26 novembre 2002;
13)  Terranova Giovanni fu Lorenzo, Giuseppa fu Lorenzo, Vincenza fu Lorenzo, Vitale Rosaria vedova Terranova fu Pietro, usufruttuaria parziale di livello, Amministrazione del fondo per il culto concedente: foglio 5, particella 549, mq. 50, L./mq. 350, esproprio L. 17.500, particella frazionata 1235, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 7.292, totale L. 24.792, totale indennità pagata e/o depositata E 12,80. Mandato n. 6/8 del 26 novembre 2002;
14)  Terranova Giuseppa fu Lorenzo, usufruttuaria e proprietaria di 1/2; Vitale Domenica, nata a Palermo il 4 dicembre 1937; Vitale Vincenza, nata a Montelepre il 18 novembre 1896; Salvatore, nato a Montelepre l'8 giugno 1901; Giuseppa, nata a Montelepre il 20 agosto 1903, proprietaria per 1/2, livellaria Didi Montescaglioso, ora: Gaglio Salvatore, nato a Montelepre il 28 febbraio 1928; Caruso Pietra fu Domenico; Artale Lucia di Giuseppe: foglio 5, particella 436 (ex 497), mq. 25, L./mq. 1.480, esproprio L. 37.000, particella frazionata 1281, indennità occupazione temporanea d'urgenza L. 15.416, totale L. 52.416, totale indennità pagata e/o depositata E 27,07. Mandato n. 6/8 del 26 novembre 2002.
Totale da depositare L. 3.242.125. Totale generale delle indennità pagate e/o depositate E 1.674,42.
(2003.9.524)
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Impegno di somma per la realizzazione di lavori idraulici urgenti nel comune di Roccavaldina.

Con decreto n. 121/U.O.B. XVII dell'11 febbraio 2003, annotato alla ragioneria centrale lavori pubblici in data 20 febbraio 2003 al n. 7, il dirigente del servizio assetto del territorio del dipartimento regionale lavori pubblici ha perfezionato l'impegno di spesa di E 189.328,55 sul cap. 672013, per l'esecuzione dei lavori di urgenza, ai sensi dell'art. 146 del regolamento D.P.R. n. 554/99, nel torrente Rucio o Oreto per lo svuotamento, risagomatura e ripristino delle opere idrauliche trasversali e longitudinali nel comune di Roccavaldina.
(2003.10.607)
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Impegno di somma per la realizzazione di lavori urgenti nei comuni di Roccalumera e Furci Siculo.

Con decreto n. 122/U.O.B. XVII dell'11 febbraio 2003, annotato alla ragioneria centrale lavori pubblici in data 20 febbraio 2003 al n. 6, il dirigente del servizio assetto del territorio del dipartimento regionale lavori pubblici ha perfezionato l'impegno di spesa di E 49.028,50 sul Cap. 672013, per l'esecuzione dei lavori di urgenza, ai sensi dell'art. 146 del regolamento D.P.R. n. 554/99, nel torrente Pagliara per il ripristino delle opere idrauliche esistenti a salvaguardia degli abitati, nei comuni di Roccalumera e Furci Siculo.
(2003.10.604)
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Tabelle dei numeri indice relativi alle variazioni del costo della mano d'opera, dei materiali, dei trasporti e dei noli nelle province siciliane per il bimestre settembre-ottobre 2002.

N.B. - Al fine di contenere il numero delle cifre rappresentative dei numeri indice della "mano d'opera" a decorrere dall'1 gennaio 1987, agli stessi è stato applicato il coefficiente di riduzione 1/100.Pertanto, nei conteggi revisionali con decorrenza antecedente l'1 gennaio 1987, gli indici relativi alla "mano d'opera", per i periodi dall'1 gennaio 1987 in poi, vanno moltiplicati per un coefficiente di raccordo pari a 100.

Avvertenza
A decorrere dall'1 gennaio 1992, anche ai numeri indice relativi ai "materiali, ai trasporti ed ai noli" viene applicato il coefficiente di riduzione 1/100. Pertanto, nei conteggi revisionali con decorrenza antecedente l'1 gennaio 1992, gli indici relativi ai materiali, ai trasporti ed ai noli, per i periodi dall'1 gennaio 1992 in poi, andranno moltiplicati per un coefficiente di raccordo pari a 100.

Numeri indice delle variazioni del costo della mano d'opera nelle province siciliane, per il bimestre settembre-ottobre 2002.

  COSTI EFFETTIVI PRO- COSTI NOTI 
               
  Decorrenza Indice VINCIA Decorrenza Indice 
       
??? ???? ??????????????????????????????????????? ?????? ?????? ?????? ?????? ?????????? ??? ? ??????
  1-09-2002 22733 AG 1-1-2002 22733 

???? ???????????????????????????????????????????????? ?????? ????? ?????? ? ?????? ???????? ?????? ??????????????? ??? ? ??????
???? ??????????????????????????????????????? ?????? ?????? ?????? ?????? ?????????? ??? ? ??????
  1-09-2002 22394 CL 1-1-2002 22394 

???? ???????????????????????????????????????????????? ?????? ????? ?????? ? ?????? ???????? ?????? ??????????????? ??? ? ??????
???? ??????????????????????????????????????? ?????? ?????? ?????? ?????? ?????????? ??? ? ??????
  1-09-2002 20971 CT 1-1-2002 20971 

???? ???????????????????????????????????????????????? ?????? ????? ?????? ? ?????? ???????? ?????? ??????????????? ??? ? ??????
???? ??????????????????????????????????????? ?????? ?????? ?????? ?????? ?????????? ??? ? ??????
  1-09-2002 21839 EN 1-1-2002 21839 

???? ???????????????????????????????????????????????? ?????? ????? ?????? ? ?????? ???????? ?????? ??????????????? ??? ? ??????
???? ??????????????????????????????????????? ?????? ?????? ?????? ?????? ?????????? ??? ? ??????
  1-09-2002 22115 ME 1-1-2002 22115 

???? ???????????????????????????????????????????????? ?????? ????? ?????? ? ?????? ???????? ?????? ??????????????? ??? ? ??????
???? ??????????????????????????????????????? ?????? ?????? ?????? ?????? ?????????? ??? ? ??????
  1-09-2002 19332 PA 1-1-2002 19332 

???? ???????????????????????????????????????????????? ?????? ????? ?????? ? ?????? ???????? ?????? ??????????????? ??? ? ??????
  1-09-2002 21224 RG 1-1-2002 21224 

???? ???????????????????????????????????????????????? ?????? ????? ?????? ? ?????? ???????? ?????? ??????????????? ??? ? ??????
???? ??????????????????????????????????????? ?????? ?????? ?????? ?????? ?????????? ??? ? ??????
  1-09-2002 19536 SR 1-1-2002 19536 

???? ???????????????????????????????????????????????? ?????? ????? ?????? ? ?????? ???????? ?????? ??????????????? ??? ? ??????
???? ??????????????????????????????????????? ?????? ?????? ?????? ?????? ?????????? ??? ? ??????
  1-09-2002 21369 TP 1-1-2002 21369 

???? ???????????????????????????????????????????????? ?????? ????? ?????? ? ?????? ???????? ?????? ???????????????????? ??? ? ??????
PROVINCIA DI AGRIGENTO


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Settembre-Ottobre 2002 

MATERIALI

Sabbia e ghiaia      12029 
Pietrame in genere      8420 
Legnami      2807 
Materiali metallici      1987 
Mat. metall. per linee elettriche      5330 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      4493 
Agglomeranti      2080 
Laterizi      6282 
Asfalti e bitumi      5715 
Tub. acq. in acciaio      6345 
Tub. acq. in ghisa      2278 
Tub. acq. in cem. amianto      1478 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      3227 
Stradali      14513 

NOLI

Escavatore      486 
Bulldozer      549 
Rullo compressore      614 
Betoniera      613 
Gru a torre      445 
Rimorchiatore      389 
Pontone      387 
Draga      368 

PROVINCIA DI CALTANISSETTA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Settembre-Ottobre 2002 

MATERIALI

Sabbia e ghiaia      7923 
Pietrame in genere      5858 
Legnami      1587 
Materiali metallici      716 
Mat. metall. per linee elettriche      1890 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1538 
Agglomeranti      1498 
Laterizi      5424 
Asfalti e bitumi      2584 
Tub. acq. in acciaio      3800 
Tub. acq. in ghisa      2036 
Tub. acq. in cem. amianto      1215 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      2761 
Stradali      11439 

NOLI

Escavatore      482 
Bulldozer      533 
Rullo compressore      595 
Betoniera      586 
Gru a torre      428 
Rimorchiatore      381 
Pontone      367 
Draga      357 

PROVINCIA DI CATANIA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Settembre-Ottobre 2002 

MATERIALI

Sabbia e ghiaia      2629 
Pietrame in genere      6176 
Legnami      1965 
Materiali metallici      1188 
Mat. metall. per linee elettriche      3107 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      2532 
Agglomeranti      1293 
Laterizi      8186 
Asfalti e bitumi      2251 
Tub. acq. in acciaio      6286 
Tub. acq. in ghisa      1675 
Tub. acq. in cem. amianto      1202 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      3143 
Stradali      7782 

NOLI

Escavatore      477 
Bulldozer      537 
Rullo compressore      603 
Betoniera      587 
Gru a torre      433 
Rimorchiatore      390 
Pontone      379 
Draga      359 


PROVINCIA DI ENNA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Settembre-Ottobre 2002 

MATERIALI

Sabbia e ghiaia      4188 
Pietrame in genere      4408 
Legnami      1652 
Materiali metallici      1752 
Mat. metall. per linee elettriche      4398 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      3583 
Agglomeranti      1721 
Laterizi      3974 
Asfalti e bitumi      2718 
Tub. acq. in acciaio      5954 
Tub. acq. in ghisa      1675 
Tub. acq. in cem. amianto      1073 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      3091 
Stradali      10154 

NOLI

Escavatore      473 
Bulldozer      534 
Rullo compressore      610 
Betoniera      589 
Gru a torre      432 
Rimorchiatore     
Pontone     
Draga     


PROVINCIA DI MESSINA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Settembre-Ottobre 2002 

MATERIALI

Sabbia e ghiaia      3351 
Pietrame in genere      2500 
Legnami      2139 
Materiali metallici      625 
Mat. metall. per linee elettriche      1625 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1323 
Agglomeranti      2079 
Laterizi      4697 
Asfalti e bitumi      2060 
Tub. acq. in acciaio      5703 
Tub. acq. in ghisa      1675 
Tub. acq. in cem. amianto      977 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      2530 
Stradali      6602 

NOLI

Escavatore      467 
Bulldozer      528 
Rullo compressore      579 
Betoniera      569 
Gru a torre      424 
Rimorchiatore      375 
Pontone      366 
Draga      354 


PROVINCIA DI PALERMO


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Settembre-Ottobre 2002 

MATERIALI

Sabbia e ghiaia      3664 
Pietrame in genere      3593 
Legnami      1831 
Materiali metallici      581 
Mat. metall. per linee elettriche      1688 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1375 
Agglomeranti      1926 
Laterizi      2595 
Asfalti e bitumi      2174 
Tub. acq. in acciaio      5602 
Tub. acq. in ghisa      2016 
Tub. acq. in cem. amianto      1215 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      468 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      2951 
Stradali      8846 

NOLI

Escavatore      470 
Bulldozer      532 
Rullo compressore      587 
Betoniera      577 
Gru a torre      426 
Rimorchiatore      384 
Pontone      374 
Draga      357 


PROVINCIA DI RAGUSA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Settembre-Ottobre 2002 

???
MATERIALI

Sabbia e ghiaia      1972 
Pietrame in genere      2540 
Legnami      1839 
Materiali metallici      624 
Mat. metall. per linee elettriche      1630 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1326 
Agglomeranti      1623 
Laterizi      5997 
Asfalti e bitumi      1863 
Tub. acq. in acciaio      5615 
Tub. acq. in ghisa      1675 
Tub. acq. in cem. amianto      1210 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      4861 
Stradali      8309 

NOLI

Escavatore      475 
Bulldozer      530 
Rullo compressore      606 
Betoniera      588 
Gru a torre      435 
Rimorchiatore      385 
Pontone      380 
Draga      355 


PROVINCIA DI SIRACUSA



DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Settembre-Ottobre 2002 

MATERIALI

Sabbia e ghiaia      2371 
Pietrame in genere      2969 
Legnami      1289 
Materiali metallici      458 
Mat. metall. per linee elettriche      1248 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1016 
Agglomeranti      1522 
Laterizi      5900 
Asfalti e bitumi      2516 
Tub. acq. in acciaio      6183 
Tub. acq. in ghisa      1675 
Tub. acq. in cem. amianto      1064 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      3428 
Stradali      8780 

NOLI

Escavatore      514 
Bulldozer      499 
Rullo compressore      554 
Betoniera      562 
Gru a torre      408 
Rimorchiatore      370 
Pontone      359 
Draga      349 


PROVINCIA DI TRAPANI


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Settembre-Ottobre 2002 

MATERIALI

Sabbia e ghiaia      3667 
Pietrame in genere      3624 
Legnami      1925 
Materiali metallici      611 
Mat. metall. per linee elettriche      1845 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1503 
Agglomeranti      1796 
Laterizi      2778 
Asfalti e bitumi      1222 
Tub. acq. in acciaio      5952 
Tub. acq. in ghisa      2016 
Tub. acq. in cem. amianto      1215 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      3042 
Stradali      8453 

NOLI

Escavatore      517 
Bulldozer      495 
Rullo compressore      573 
Betoniera      590 
Gru a torre      416 
Rimorchiatore      378 
Pontone      372 
Draga      360 


I numeri indice di cui alle tabelle allegate sono stati determinati su parere della Commissione, prevista dall'art. 30 della legge 10 agosto 1978, n. 35, che si è pronunciata favorevolmente nella seduta del 27 febbraio 2003.
(2003.10.592)
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Tabelle dei numeri indice relativi alle variazioni del costo della mano d'opera, dei materiali, dei trasporti e dei noli nelle province siciliane per il bimestre novembre-dicembre 2002.

N.B. - Al fine di contenere il numero delle cifre rappresentative dei numeri indice della "mano d'opera" a decorrere dall'1 gennaio 1987, agli stessi è stato applicato il coefficiente di riduzione 1/100.Pertanto, nei conteggi revisionali con decorrenza antecedente l'1 gennaio 1987, gli indici relativi alla "mano d'opera", per i periodi dall'1 gennaio 1987 in poi, vanno moltiplicati per un coefficiente di raccordo pari a 100.

Avvertenza
A decorrere dall'1 gennaio 1992, anche ai numeri indice relativi ai "materiali, ai trasporti ed ai noli" viene applicato il coefficiente di riduzione 1/100. Pertanto, nei conteggi revisionali con decorrenza antecedente l'1 gennaio 1992, gli indici relativi ai materiali, ai trasporti ed ai noli, per i periodi dall'1 gennaio 1992 in poi, andranno moltiplicati per un coefficiente di raccordo pari a 100.
Numeri indice delle variazioni del costo della mano d'opera nelle province siciliane, per il bimestre novembre-dicembre 2002.

  COSTI EFFETTIVI PRO- COSTI NOTI 
               
  Decorrenza Indice VINCIA Decorrenza Indice 
       
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  1-11-2002 22733 AG 1-1-2002 22733 

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  1-11-2002 22394 CL 1-1-2002 22394 

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  1-11-2002 20971 CT 1-1-2002 20971 

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  1-11-2002 21839 EN 1-1-2002 21839 

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  1-11-2002 22115 ME 1-1-2002 22115 

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  1-11-2002 19332 PA 1-1-2002 19332 

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  1-11-2002 21224 RG 1-1-2002 21224 

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  1-11-2002 19536 SR 1-1-2002 19536 

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  1-11-2002 21369 TP 1-1-2002 21369 

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PROVINCIA DI AGRIGENTO



DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Novembre-Dicembre 2002 

MATERIALI

Sabbia e ghiaia      12029 
Pietrame in genere      8420 
Legnami      2808 
Materiali metallici      2071 
Mat. metall. per linee elettriche      5336 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      4492 
Agglomeranti      2085 
Laterizi      6282 
Asfalti e bitumi      5956 
Tub. acq. in acciaio      6641 
Tub. acq. in ghisa      2278 
Tub. acq. in cem. amianto      1478 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      3226 
Stradali      14511 

NOLI

Escavatore      486 
Bulldozer      549 
Rullo compressore      614 
Betoniera      612 
Gru a torre      445 
Rimorchiatore      389 
Pontone      387 
Draga      368 


PROVINCIA DI CALTANISSETTA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Novembre-Dicembre 2002 


MATERIALI

Sabbia e ghiaia      7923 
Pietrame in genere      5858 
Legnami      1587 
Materiali metallici      747 
Mat. metall. per linee elettriche      1892 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1538 
Agglomeranti      1501 
Laterizi      5424 
Asfalti e bitumi      2693 
Tub. acq. in acciaio      3977 
Tub. acq. in ghisa      2036 
Tub. acq. in cem. amianto      1215 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      2760 
Stradali      11437 

NOLI

Escavatore      481 
Bulldozer      533 
Rullo compressore      595 
Betoniera      586 
Gru a torre      428 
Rimorchiatore      380 
Pontone      367 
Draga      357 


PROVINCIA DI CATANIA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Novembre-Dicembre 2002 


MATERIALI

Sabbia e ghiaia      2629 
Pietrame in genere      6176 
Legnami      1966 
Materiali metallici      1238 
Mat. metall. per linee elettriche      3111 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      2532 
Agglomeranti      1296 
Laterizi      8186 
Asfalti e bitumi      2346 
Tub. acq. in acciaio      6579 
Tub. acq. in ghisa      1675 
Tub. acq. in cem. amianto      1202 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      3143 
Stradali      7781 

NOLI

Escavatore      477 
Bulldozer      537 
Rullo compressore      603 
Betoniera      586 
Gru a torre      433 
Rimorchiatore      390 
Pontone      379 
Draga      359 


PROVINCIA DI ENNA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Novembre-Dicembre 2002 


MATERIALI

Sabbia e ghiaia      4188 
Pietrame in genere      4408 
Legnami      1653 
Materiali metallici      1826 
Mat. metall. per linee elettriche      4403 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      3582 
Agglomeranti      1725 
Laterizi      3974 
Asfalti e bitumi      2832 
Tub. acq. in acciaio      6232 
Tub. acq. in ghisa      1675 
Tub. acq. in cem. amianto      1073 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      3090 
Stradali      10153 

NOLI

Escavatore      473 
Bulldozer      534 
Rullo compressore      609 
Betoniera      589 
Gru a torre      432 
Rimorchiatore     
Pontone     
Draga     


PROVINCIA DI MESSINA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Novembre-Dicembre 2002 

??? ???
MATERIALI

Sabbia e ghiaia      3351 
Pietrame in genere      2500 
Legnami      2140 
Materiali metallici      652 
Mat. metall. per linee elettriche      1627 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1323 
Agglomeranti      2084 
Laterizi      4697 
Asfalti e bitumi      2147 
Tub. acq. in acciaio      5969 
Tub. acq. in ghisa      1675 
Tub. acq. in cem. amianto      977 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      2529 
Stradali      6601 

NOLI

Escavatore      467 
Bulldozer      528 
Rullo compressore      579 
Betoniera      569 
Gru a torre      424 
Rimorchiatore      375 
Pontone      366 
Draga      354 


PROVINCIA DI PALERMO


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Novembre-Dicembre 2002 


MATERIALI

Sabbia e ghiaia      3664 
Pietrame in genere      3593 
Legnami      1832 
Materiali metallici      606 
Mat. metall. per linee elettriche      1691 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1374 
Agglomeranti      1931 
Laterizi      2595 
Asfalti e bitumi      2265 
Tub. acq. in acciaio      5864 
Tub. acq. in ghisa      2016 
Tub. acq. in cem. amianto      1215 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      468 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      2951 
Stradali      8844 

NOLI

Escavatore      470 
Bulldozer      532 
Rullo compressore      587 
Betoniera      577 
Gru a torre      426 
Rimorchiatore      384 
Pontone      374 
Draga      356 


PROVINCIA DI RAGUSA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Novembre-Dicembre 2002 


MATERIALI

Sabbia e ghiaia      1972 
Pietrame in genere      2540 
Legnami      1840 
Materiali metallici      651 
Mat. metall. per linee elettriche      1632 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1326 
Agglomeranti      1627 
Laterizi      5997 
Asfalti e bitumi      1941 
Tub. acq. in acciaio      5877 
Tub. acq. in ghisa      1675 
Tub. acq. in cem. amianto      1210 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      4860 
Stradali      8308 

NOLI

Escavatore      475 
Bulldozer      530 
Rullo compressore      606 
Betoniera      587 
Gru a torre      435 
Rimorchiatore      385 
Pontone      380 
Draga      355 


PROVINCIA DI SIRACUSA


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Novembre-Dicembre 2002 


MATERIALI

Sabbia e ghiaia      2371 
Pietrame in genere      2969 
Legnami      1289 
Materiali metallici      478 
Mat. metall. per linee elettriche      1249 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1016 
Agglomeranti      1526 
Laterizi      5900 
Asfalti e bitumi      2621 
Tub. acq. in acciaio      6471 
Tub. acq. in ghisa      1675 
Tub. acq. in cem. amianto      1064 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      3428 
Stradali      8779 

NOLI

Escavatore      514 
Bulldozer      498 
Rullo compressore      554 
Betoniera      561 
Gru a torre      408 
Rimorchiatore      370 
Pontone      358 
Draga      349 


PROVINCIA DI TRAPANI


DENOMINAZIONE  BIMESTRE DI RIFERIMENTO 
      Novembre-Dicembre 2002 


MATERIALI

Sabbia e ghiaia      3667 
Pietrame in genere      3624 
Legnami      1926 
Materiali metallici      637 
Mat. metall. per linee elettriche      1848 
Mat. metall. per imp. di riscaldamento      1503 
Agglomeranti      1801 
Laterizi      2778 
Asfalti e bitumi      1273 
Tub. acq. in acciaio      6229 
Tub. acq. in ghisa      2016 
Tub. acq. in cem. amianto      1215 
Tub. fogna in grès      643 
Tub. fogna in cemento      469 
Tub. fogna in resina      460 

TRASPORTI

Ferroviari      1859 
Marittimi      3042 
Stradali      8452 

NOLI

Escavatore      516 
Bulldozer      495 
Rullo compressore      573 
Betoniera      590 
Gru a torre      416 
Rimorchiatore      378 
Pontone      372 
Draga      360 


I numeri indice di cui alle tabelle allegate sono stati determinati su parere della Commissione, prevista dall'art. 30 della legge 10 agosto 1978, n. 35, che si è pronunciata favorevolmente nella seduta del 27 febbraio 2003.
(2003.10.592)
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ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE

Sostituzione di alcuni componenti della commissione provinciale per l'impiego di Catania.

Con decreto n. 24/2003/III/U.O. 1 del 18 febbraio 2003 dell'Assessore per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale e l'emigrazione, sono stati designati a far parte della commissione provinciale per l'impiego di Catania i sigg.:
-  Fisichella Sebastiano, nato a Palermo il 6 agosto 1955, in qualità di componente effettivo ed in sostituzione dell'ing. Campagna Sergio Domenico;
-  Maggiulli Salvatore, nato a Catania il 24 giugno 1972, in qualità di componente supplente, in sostituzione del sig. Fisichella Sebastiano, quali rappresentanti dell'Apindustrie di Catania;
-  Librizzi Giuseppina, nata a Castellana Sicula (PA) il 18 marzo 1950, in qualità di componente effettivo, quale rappresentante dell'UPIA Casartigiani di Catania ed in sostituzione della sig.ra Molino Alessia Gaetana.
(2003.9.520)
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Sostituzione di un componente della commissione provinciale per la manodopera agricola di Agrigento.

Con decreto n. 28/2003/III/U.O. 1 del 24 febbraio 2003 dell'Assessore per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale e l'emigrazione, il dr. Alba Antonino, nato a Sciacca (AG) il 24 luglio 1956, è stato designato a far parte della commissione provinciale per la manodopera agricola di Agrigento, in qualità di componente effettivo, quale rappresentante dell'INPS ed in sostituzione del dott. Iannelli Giuseppe.
(2003.9.554)
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Notifica del Piano formativo 2003.

E' disponibile presso l'ufficio provinciale del lavoro competente per territorio il Piano formativo 2003, approvato con decreto n. 2 del 10 marzo 2003, pubblicato sul sito della Regione siciliana.
Gli enti gestori devono recarsi presso il suindicato ufficio per la notifica del Piano formativo.
(2003.12.725)
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ASSESSORATO DELLA SANITÀ

Sostituzione di un componente del Comitato consultivo regionale dei medici specialisti ambulatoriali in rappresentanza dell'Azienda U.S.L. n. 4 di Enna.

Con decreto n. 151 del 13 febbraio 2003, l'Assessore regionale per la sanità, a parziale modifica del decreto n. 2525 del 30 dicembre 2002, con il quale è stato costituito il Comitato consultivo regionale dei medici specialisti ambulatoriali di cui all'art. 12 del D.P.R. n. 271/00, ha nominato componente, in rappresentanza dell'Azienda unità sanitaria locale n. 4 di Enna, il dott. Baia Nunzio, titolare, in sostituzione della dott.ssa Bafumo Gaetana.
(2003.9.513)
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Revoca dell'autorizzazione alla distribuzione all'ingrosso di specialità medicinali per uso umano rilasciata alla ditta CO.FA.SI. s.r.l., con sede in Palermo.

Con decreto del dirigente del servizio 10 del dipartimento regionale fondo sanitario, assistenza sanitaria ed ospedaliera, igiene pubblica n. 179 del 19 febbraio 2003, a seguito di cessazione dell'attività della ditta CO.FA.SI. s.r.l., è stato revocato il decreto autorizzativo n. 21715 del 7 marzo 1997.
(2003.9.512)
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Revoca del riconoscimento attribuito alla ditta Sicilcommerciale s.r.l., con stabilimento nel comune di Realmonte, per l'attività di produzione di prodotti a base di carne.

Con decreto dell'ispettore generale dell'ispettorato regionale veterinario n. 187 del 20 febbraio 2003, è stata disposta la revoca del numero di riconoscimento 9-2621/L attribuito con provvedimento ministeriale prot. n. 600.8/80.83/1.1./885 del 27 ottobre 1999 alla ditta Sicilcommerciale s.r.l., con stabilimento nel comune di Realmonte (AG) nella contrada Vallonforte S.S. 115, per l'attività di produzione di prodotti di salumeria e gastronomia a base di carne ai sensi dell'art. 8 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 537.
La ditta è altresì cancellata dallo speciale registro previsto dallo stesso decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 537.
(2003.9.557)
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Integrazione del gruppo di consulenza per la verifica dei progetti obiettivo da finanziare ai sensi dell'art. 54 della legge regionale 30/93.
Con decreto dell'ispettore generale del dipartimento ispettorato regionale sanitario n. 189 del 21 febbraio 2003, il gruppo di consulenza costituito con decreto n. 871 dell'11 giugno 2002 è integrato dal sig. De Caro Salvatore, istruttore direttivo in servizio presso il dipartimento I.R.S., con funzioni di segretario.
(2003.9.561)
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Conferimento dell'incarico di direzione tecnica del magazzino della ditta Re Roberto S.p.A., sita in Palermo.

Con decreto del dirigente del servizio 10 del dipartimento regionale fondo sanitario, assistenza sanitaria ed ospedaliera, igiene pubblica n. 222 del 25 febbraio 2003, la direzione tecnica del magazzino della ditta Re Roberto S.p.A., sita in Palermo, via Villa Giocosa n. 7, è affidata alla dott.ssa Maggio Maria.
(2003.9.541)
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Autorizzazione al sindaco pro-tempore del comune di Enna per l'attivazione del pubblico mattatoio.

Con decreto dell'ispettore generale dell'ispettorato regionale veterinario n. 229 del 26 febbraio 2003, è stato autorizzato il sindaco pro-tempore del comune di Enna ed attivare il pubblico mattatoio sito nella via Donizzetti n. 1 dello stesso comune per la macellazione di animali in parti inferiori al quarto della specie bovina, ovina e suina ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 18 aprile 1994, n. 286. Con lo stesso decreto l'impianto è stato iscritto nello speciale elenco regionale previsto dall'art. 13 del decreto legislativo 18 aprile 1994, n.286 con il numero di identificazione 2680/M.
(2003.10.624)
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Affidamento della direzione tecnica del magazzino della società Salvia Farmaceutici di C. Salvia & C. s.n.c., sito nel comune di Valverde.

Con decreto n. 256 del 3 marzo 2003 del dirigente del servizio di assistenza farmaceutica, la direzione tecnica del magazzino della società Salvia Farmaceutici di C. Salvia e C. s.n.c., sito nel comune di Valverde (CT), via Tosto n. 3, è affidata al dr. Torrisi Giovanni Armando Vittorio.
(2003.10.621)
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Rettifica del nominativo del presidente della commissione per la formulazione del giudizio di idoneità per l'inquadramento nei ruoli del servizio sanitario nazionale dei medici addetti alla medicina dei servizi.

Con decreto n. 300 dell'11 marzo 2003 dell'Assessore regionale per la sanità è stato rettificato da Antonino ad Antonio il nome del dott. Mira, presidente della commissione per la formulazione del giudizio di idoneità per l'inquadramento nei ruoli del servizio sanitario nazionale dei medici addetti alla medicina dei servizi, costituita con decreto n. 851 del 7 giugno 2002.
(2003.12.700)
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Finanziamento al comune di Roccafiorita per la realizzazione di lavori.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale territorio e ambiente n. 133 del 6 febbraio 2003, è stato concesso un finanziamento di E 1.697.785,90 a favore del comune di Roccafiorita per il progetto di completamento canale di guardia e consolidamento a ridosso dell'abitato e area esterna al cimitero comunale, di cui alla delibera n. 297 del 15 giugno 2001.
(2003.9.514)
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Finanziamento al comune di Raddusa per la realizzazione di lavori urgenti.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale territorio e ambiente n. 134 del 6 febbraio 2003, è stato concesso a favore del comune di Raddusa un finanziamento per un importo di E 2.464.733,92 relativo ai lavori di intervento urgente per il consolidamento e la sistemazione idrogeologica dell'area a sud-est dell'abitato - contrada Valanga, di cui alla delibera n. 297 del 15 settembre 2001.
(2003.10.590)
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Autorizzazione allo scarico dell'impianto di depurazione a servizio della pubblica fognatura del comune di Petrosino.

Con decreto n. 159 del 13 febbraio 2003, il dirigente responsabile del servizio 1 - tutela delle acque, del dipartimento regionale territorio ed ambiente di questo Assessorato, ha autorizzato con prescrizioni, ai sensi dell'art. 40, legge regionale n. 27/86, dell'art. 1, legge regionale n. 29/91 e art. 45 del decreto legislativo n. 152/99, lo scarico provvisorio sottocosta, nelle more della realizzazione della condotta sottomarina, delle acque reflue depurate dall'impianto di trattamento a servizio del centro urbano del comune di Petrosino (TP) e della borgata "Strasatti" di Marsala.
(2003.9.515)
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Variante al programma di fabbricazione del comune di Melilli.

Il dirigente generale del dipartimento regionale urbanistica dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente, con decreto n. 188 del 17 febbraio 2003, ha approvato, in variante al programma di fabbricazione vigente ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 5, della legge n. 1/78 e dell'art. 4 della legge regionale n. 35/78, il progetto per la realizzazione dell'autoparco comunale in contrada Palombara, approvato con delibera del consiglio comunale di Melilli n. 117 del 29 novembre 2001.
(2003.9.511)
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Giudizio positivo di compatibilità ambientale al progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento di acque reflue nell'isola di Favignana.

Il dirigente responsabile del servizio 7, VIA del dipartimento regionale territorio e ambiente con decreto n. 195 del 19 febbraio 2003 ha rilasciato il giudizio positivo di compatibilità ambientale, con prescrizioni, ai sensi del D.P.R. 12 aprile 1996 recepito con legge regionale del 3 maggio 2001, n. 6, art. 91, al progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento (acque reflue) e condotta sottomarina nell'isola di Favignana.
Ha espresso altresì parere positivo ai sensi dell'art. 35 del decreto legislativo n. 152/99.
(2003.10.589)
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Giudizio positivo di compatibilità ambientale al progetto per il proseguimento dell'attività estrattiva in una cava di calcare nel comune di Furci Siculo.

Il dirigente del servizio 7/VIA del dipartimento regionale territorio e ambiente con decreto n. 197 del 19 febbraio 2003 ha espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale, ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. 12 aprile 1996, con prescrizioni, al progetto relativo al proseguimento e completamento dell'attività estrattiva nella cava di calcare denominata "Calcare-SIPA" nel comune di Furci Siculo (ME), proposto dalla ditta SIPA S.p.A.
(2003.10.588)
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Giudizio positivo di compatibilità ambientale al progetto per la prosecuzione della coltivazione di una cava di calcare in contrada S. Biagio del comune di Cefalù.

Il dirigente del servizio 7/VIA del dipartimento regionale territorio e ambiente con decreto n. 198 del 19 febbraio 2003 ha espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. 12 aprile 1996, con prescrizioni, relativamente al progetto per la prosecuzione della coltivazione della cava di calcare sita in contrada S. Biagio del comune di Cefalù (PA), proposto dalla ditta Rocca Sabeco S.p.A.
(2003.10.586)
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Giudizio positivo di compatibilità ambientale di un'area individuata quale sito di importanza comunitaria - zona di protezione speciale nel parco archeologico di Pantelleria.

Con decreto n. 205 del 21 febbraio 2003 il dirigente responsabile del servizio 6, protezione patrimonio naturale, dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, dipartimento territorio e ambiente, ha espresso giudizio positivo circa la compatibilità ambientale, ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, del parco archeologico di Pantelleria in area individuata quale sito di importanza comunitaria, zona di protezione speciale, cod. ITA 010020 - Isola di Pantelleria, area costiera Falesia e Bagno dell'acqua".
(2003.9.528)
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Giudizio positivo di compatibilità ambientale di aree individuate quali siti di importanza comunitaria nel parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa.

Con decreto n. 206 del 21 febbraio 2003 il dirigente responsabile del servizio 6, protezione patrimonio naturale, dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, dipartimento territorio e ambiente, ha espresso giudizio positivo circa la compatibilità ambientale, ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, del parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa in aree individuate quali siti di importanza comunitaria, cod. ITA 010005 "Laghetti di Preola e Gorghi tondi" e 010011 "sistema dunale Capo Granitola, Porto Palo e Foce del Belice".
(2003.9.527)
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Giudizio negativo di compatibilità ambientale al progetto di un impianto eolico nel comune di Caltabellotta.

Il dirigente del servizio valutazione impatto ambientale del dipartimento regionale territorio e ambiente con decreto n. 232 del 25 febbraio 2003, ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 12 aprile 1996 e successive modifiche ed integrazioni, ha espresso giudizio negativo circa la compatibilità ambientale del progetto di un impianto eolico "Gran Montagna fase II" a 16 MW - comune di Caltabellotta (PA). Ditta ENEL Green Power. Si fa divieto di realizzare l'opera.
(2003.10.587)
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Nulla osta al piano di lottizzazione approvato dal consiglio comunale di Paceco con delibera n. 8 del 22 gennaio 2003.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale urbanistica n. 236 del 26 febbraio 2003, ai sensi e per gli effetti degli artt. 14 e 12 lett. d) della legge regionale n. 71 del 29 dicembre 1978, è stato concesso il nulla osta al piano di lottizzazione proposto dalla ditta Daidone Cleria Ingardia e altri ed approvato con delibera consiliare n. 8 del 22 gennaio 2003.
(2003.10.582)
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Nulla osta al piano di lottizzazione approvato dal consiglio comunale di Paceco con delibera n. 7 del 22 gennaio 2003.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale urbanistica n. 237 del 26 febbraio 2003, ai sensi e per gli effetti degli artt. 14 e 12 lett. d) della legge regionale n. 71 del 29 dicembre 1978, è stato concesso il nulla osta al piano di lottizzazione proposto dalla ditta Alcamo Vittorio e altri ed approvato con delibera consiliare n. 7 del 22 gennaio 2003.
(2003.10.581)
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Provvedimenti concernenti autorizzazione per emissioni in atmosfera.

Con decreto del dirigente responsabile del servizio 3° dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente n. 242 del 26 febbraio 2003, è stato rettificato il decreto n. 1021 del 21 novembre 2002, con il quale la ditta Eco-Rigen s.r.l., con sede legale e stabilimento a Gela (CL), contrada Piana del Signore, è stata autorizzata, ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 203/88, alle emissioni in atmosfera derivanti dall'attività di rigenerazione di catalizzatori esausti.
(2003.10.591)


Con decreto del dirigente responsabile del servizio 3° dell'Assessorato del territorio ed dell'ambiente n. 284 del 5 marzo 2003, è stata autorizzata, ai sensi e per gli effetti dell'art. 6 del D.P.R. n. 203/88, la ditta SO.RI.R., con sede legale e stabilimento a Carini (PA), contrada Dominaci zona industriale ASI, alle emissioni in atmosfera derivanti dall'attività di produzione di CDR da rifiuti urbani differenziati.
(2003.10.618)
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CIRCOLARI





ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


CIRCOLARE 27 febbraio 2003, n. 2.
Spese per attività di educazione permanente, anno scolastico 2003-2004. Contributi agli istituti scolastici.

Ai dirigenti degli istituti scolastici nella Regione siciliana
All'Ufficio regionale scolastico
Ai C.S.A. - Centri servizi amministrativi del Ministero della pubblica istruzione nella Regione siciliana
All'Istituto regionale ricerca educativa nella Regione siciliana
e, p.c.  Al dirigente generale dipartimento istruzione 

Al presidente dell'ANCI-Sicilia
Al presidente dell'UPI-Sicilia
Agli istituti periferici dell'Assessorato regionale dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione
Com'è noto alle SS.LL. le funzioni dei distretti scolastici, soppressi nella Regione siciliana, sono attualmente esercitate dalle istituzioni scolastiche autonome di concerto con gli enti locali.
Conseguentemente, gli interventi finanziari in materia di educazione permanente, gravanti sul capitolo 376525 del bilancio regionale, in attuazione del combinato disposto dell'art. 1, lett. d) della legge regionale n. 66/75, dell'art. 8 della legge regionale n. 16/79 e dell'art. 10 della legge regionale n. 6/2000, sono concessi alle scuole dotate di autonomia giuridica che ne faranno richiesta nelle modalità prescritte dalla presente circolare.
A tale proposito si torna ad evidenziare che l'autonomia scolastica pone le basi di un sistema formativo integrale, flessibile ed integrato che si incontra perfettamente con il sistema educativo non formale e destinato a svilupparsi lungo tutto l'arco della vita, espresso dalla legge regionale n. 66/75 e successive modifiche ed integrazioni.
Di conseguenza i progetti da trasmettere per accedere ai contributi in oggetto dovranno, pur partendo dal mondo della scuola, essere strutturati in modo tale da coinvolgere, nelle forme ritenute più idonee, tutta la popolazione mediante un necessario rapporto con gli enti locali, le altre agenzie formative, le infrastrutture culturali, le imprese, le associazioni presenti nelle zone di pertinenza. Particolarmente utile e rilevante si ritiene, a tale scopo, la funzione delle istituzioni scolastiche presso le quali operano i Centri E.D.A. territoriali permanenti, nella considerazione degli obiettivi perseguiti dagli stessi e dell'allargato bacino d'utenza sul quale essi incidono.
Per quanto riguarda i contenuti dei progetti, quest'Assessorato, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, intende proseguire a proporre temi che inducano a considerare la conoscenza, la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali come aspetto necessario del sistema educativo e formativo globale.
Pertanto, per l'anno scolastico 2003/2004, i progetti devono ancora una volta essere finalizzati alla nascita ed alla formazione fra i giovani e, per essi, fra gli adulti, di una diffusa mentalità di tutela del patrimonio culturale in tutte le sue caratterizzazioni che deve essere sviluppata trattando i seguenti aspetti:
1)  l'individuazione e il riconoscimento dei beni culturali (concetto di bene culturale, che cosa sono e quali sono i beni, la catalogazione, etc.);
2)  i luoghi e le istituzioni della tutela, della custodia e della conservazione (musei, gallerie, biblioteche, archivi, parchi, soprintendenze, assessorati regionali, provinciali e comunali, associazioni, fondazioni etc.);
3)  la protezione e la cura dei beni (la tutela giuridica per gli alunni degli istituti superiori), il recupero, il restauro, il riuso;
4)  la fruizione e la promozione del patrimonio.
Tale attività, da inserire per quanto possibile nel piano di offerta formativa di ogni istituto scolastico e che può trovare un naturale percorso nella programmazione modulare, deve prevedere la realizzazione di iniziative che rilevino nel territorio di pertinenza della scuola, a scelta, una o più emergenze del patrimonio culturale oggetto della tutela e che comprendano:
a)  momenti didattici teorici: lezione frontale, seminari, conferenze...;
b)  momenti didattici pratici: laboratori, visite guidate, partecipazione a stages formativi finalizzati all'apprendimento delle nozioni basiliari di metodologia di scavo archeologico, ripulitura dei siti, catalogazione dei reperti, rilievo grafico e fotografico, restauro... organizzati per il tramite di associazioni operanti nel settore in collaborazione con gli enti istituzionalmente preposti alla tutela, nei limiti della disponibilità degli stessi;
c)  coinvolgimento della popolazione in concrete esperienze di tutela (adozione beni, proposte di restauro, di salvaguardia e di recupero di beni paesaggistici, architettonici e monumentali, etno-antropologici, storico-artistici, librari archivistici; riuso di beni architettonici; ipotesi di prevenzione e di contenimento dei danni causati dall'inquinamento e dai vari tipi di degrado..., realizzazione di percorsi didattici);
d)  verifica ed elaborazione dei risultati conseguiti e divulgazione degli stessi.
A tale fine codesti istituti sono invitati a far pervenire a quest'Assessorato, dipartimento regionale beni culturali, ambientali ed educazione permanente, Servizio promozione e valorizzazione, Unità Operativa XV, via delle Croci n. 8 - 90139 Palermo, entro e non oltre il 31 maggio 2003, progetti, uno per istituto, completi di:
 1)  caratteristiche e finalità dell'iniziativa che si intende realizzare;
 2)  indicazione dei destinatari del progetto;
 3)  metodologia dei lavori;
 4)  indicazione dell'equipe degli esperti responsabili della conduzione dell'attività, che andranno individuati, preferibilmente, fra i docenti della scuola/e proponente/i, con i quali, in ogni caso, eventuali esperti esterni dovranno concordare le modalità di intervento;
 5)  preventivo analitico delle spese. Qualora l'attività venga realizzata in concorso con altre scuole o enti dovrà essere indicata la quota pro-parte a carico di ciascun ente o associazione;
 6)  copia del verbale di approvazione da parte del consiglio d'istituto;
 7)  nome, cognome e dati anagrafici del legale rappresentante dell'istituto;
 8)  indirizzo, numero di telefono e di fax; e-mail dell'istituto;
 9)  codice fiscale;
10)  numero di conto corrente bancario o postale, con relativo bollettino di versamento.
I progetti possono essere elaborati in concorso fra più scuole dello stesso territorio. In tal caso occorre tuttavia individuare preliminarmente la scuola capofila presentatrice del progetto e quindi destinataria dell'eventuale contributo, la quale provvederà a ripartire la somma fra le scuole partecipanti come da preventivo.
Copia del progetto deve essere trasmessa, a cura degli istituti scolastici, all'I.R.R.E. per la Sicilia, via Mariano Stabile n. 172 - 90139 Palermo, che è invitato ad esprimere il parere prescritto (ai sensi dell'art. 8 della legge regionale n. 16/79) e a darne comunicazione a quest'ufficio entro e non oltre il 30 giugno 2003.
I progetti che saranno ritenuti da quest'Assessorato rispondenti alle finalità della legge e meritevoli di approvazione, potranno essere ammessi a contributo nella misura massima di E 5.150 tenuto conto della disponibilità del capitolo di spesa.
Di conseguenza risulta evidente che i preventivi di spesa, oltrecché misurati devono opportunamente prevedere l'intervento di partners al fine di reperire le risorse necessarie al completamento del progetto nella sua interezza.
Si fa presente che sono escluse dal contributo le spese per acquisto di attrezzature, e di rappresentanza per le manifestazioni promozionali (servizi fotografici, premi...). Il compenso per il personale insegnante e non insegnante va determinato nella misura prevista dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro alle tabelle D e D1, deve comprendere gli oneri fiscali e previdenziali e, comunque non può, né deve, costituire la sola voce del preventivo.
Verranno esclusi i progetti che:
a)  non saranno pervenuti entro il termine stabilito;
b)  siano privi della delibera del consiglio d'istituto, del parere dell'I.R.R.E., della relazione illustrativa, del preventivo di spesa analitico.
L'attribuzione dei contributi, alla luce del parere dell'I.R.R.E. verrà effettuata secondo i seguenti criteri, tenuto conto delle disponibilità di bilancio e della facoltà discrezionale dell'amministrazione:
-  progetti pienamente rispondenti alla tematica proposta nella presente circolare;
-  progetti strutturati in modo tale da coinvolgere il più possibile le altre istituzioni scolastiche, i centri E.D.A. e la popolazione del territorio, dalla cui analisi pertanto emergano le finalità connesse all'educazione permanente così come espresso nelle premesse;
-  progetti che, pur manifestando una standard qualitativo elevato, siano contenuti nei costi;
-  infine, a parità dei suddetti requisiti, i progetti saranno ammessi a contributo in quote proporzionali uguali per ogni provincia, tenuto conto delle espressioni delle realtà scolastiche periferiche, al fine di assicurare il più possibile la diffusione delle iniziative su tutto il territorio regionale.
Esaminati i progetti e stabiliti quelli da ammettere a contributo si procederà all'impegno delle somme e all'erogazione del contributo che avverrà in due fasi:
a)  l'80% al momento della registrazione del D.D.S., d'impegno da parte della Ragioneria centrale dell'Assessorato;
b)  il 20% a saldo verrà pagato non appena sarà pervenuta, entro la fine dell'anno scolastico 2003/2004, termine entro il quale dovranno concludersi le attività correlate all'iniziativa, la seguente documentazione giustificativa di spesa in doppia copia:
1)  relazione dettagliata dell'attività svolta, specificando gli enti e le istituzioni coinvolte e l'apporto finanziario degli stessi, il raggiungimento degli obiettivi prefissati, il numero e la tipologia degli utenti;
2)  fatture, tabelle di liquidazione e quanto altro dimostri la spesa sostenuta con il contributo regionale, debitamente quietanzati per quanto attiene all'80% e conformi alla normativa fiscale e previdenziale in vigore, mentre per il restante 20%, qualora non sia possibile, da parte di codesto istituto anticipare il pagamento, dovranno essere trasmessi i relativi impegni di spesa;
3)  dichiarazioni a firma del legale rappresentante, rese conformemente alle vigenti norme in materia di autocertificazione, che l'istituto ha o non ha avuto assegnati contributi per le stesse iniziative da altri enti pubblici e privati (indicandone l'entità e la provenienza) e che ha assolto gli obblighi di legge in materia fiscale e previdenziale.
Gli istituti ammessi al contributo dovranno riferire minutamente in corso d'opera sullo stato dell'iniziativa.
Eventuali manifesti, inviti a stampa, pubblicazioni, video o CD e CDRom, se realizzati con il contributo regionale dovranno riportare nel frontespizio il logo della Regione siciliana e la dicitura: realizzato con il contributo della Regione siciliana - Assessorato regionale dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione.
Il 20% delle pubblicazioni, video, CD, CDRom prodotti dovrà essere trasmesso a quest'Assessorato che ne curerà la distribuzione alle biblioteche regionali, ai propri uffici periferici e alle biblioteche pubbliche della Sicilia: a tale scopo deve essere trasmesso il piano di distribuzione ed utilizzazione delle pubblicazioni e di quanto altro edito. E' indispensabile altresì mettersi in contatto prima della stampa, con la biblioteca centrale della Regione siciliana (B.C.R.S.) di Palermo, tel. 091/6967642, al fine dell'elaborazione, da parte di quest'ultima, della scheda C.I.P. (Cataloguing in publication), che deve essere stampata su tutte le pubblicazioni prodotte con il contributo della Regione. La scheda C.I.P. ha finalità di controllo bibliografico, catalografico e di servizio per le attività di scambio delle informazioni, in quanto fornisce le chiavi di accesso catalografico alla pubblicazione che la ospita. Tale scheda, inoltre, consente on line la conoscenza e la diffusione della pubblicazione prodotta.
Si invita infine a fornire per tempo la data di svolgimento delle manifestazioni pubbliche al fine di consentire l'eventuale forma di partecipazione di quest'Assessorato. I signori dirigenti dei C.S.A. sono pregati di curare, con la massima sollecitudine, la diffusione della presente circolare presso i capi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Questa circolare verrà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet della Regione siciliana: www.regione.sicilia.it/beniculturali. Per ogni eventuale comunicazione telefonare ai nn. 091/6961812 - 091/6961743, o inviare una e-mail all'indirizzo: uo15bca@regione.sicilia.it.
  L'Assessore: GRANATA 

(2003.10.574)
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ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI


CIRCOLARE 17 febbraio 2003, n. 2.
Autorizzazione per l'esercizio di attività connesse alla gestione di strutture residenziali - Comunicazione alle autorità di pubblica sicurezza delle generalità delle persone alloggiate - Presenze di utenti paganti in proprio all'interno di strutture convenzionate non aventi finalità lucrative - Standards per strutture private iscritte agli albi comunali.

A tutti i comuni della Sicilia
A tutte le istituzioni assistenziali iscritte nell'albo di cui all'art. 26 della legge regionale n. 22/86
Ai Questori della Sicilia
Agli uffici territoriali di Governo della Sicilia
Ai N.A.S. della Sicilia
Alla Cabina di regia del piano sociale regionale
Sono pervenuti a questo Assessorato numerosi quesiti da parte di amministrazioni comunali circa il rilascio dell'autorizzazione di cui all'ex art. 86 del T.U.L.P.S.; analoga problematica è emersa anche da parte di alcuni nuclei dei N.A.S. che nel corso delle ispezioni effettuate presso alcune strutture residenziali hanno evidenziato probabili violazioni del citato art. 86 nonché dell'art. 109 del predetto regolamento di polizia ed hanno inoltre segnalato la presenza di utenti paganti in proprio all'interno di case di riposo convenzionate, ai sensi della legge regionale n. 22/86, con le amministrazioni comunali, ipotizzando un possibile esercizio di attività imprenditoriale con fini di lucro.
Altre contestazioni sono state sollevate da alcuni comuni circa la qualità del servizio reso nelle strutture private iscritte negli albi comunali ex art. 27, legge regionale n. 22/86 con sollecitazioni all'Assessorato per l'adozione di opportuni standards anche per tali fattispecie.
L'Assessorato ha nel passato affrontato alcune delle presenti problematiche ed in ultimo, con note n. 3625/A del 30 dicembre 1997 e n. 2953/A del 15 ottobre 2002, ha definitivamente chiarito la liceità della presenza di utenti paganti in proprio, all'interno di strutture convenzionate gestite da istituzioni sia di diritto pubblico che del privato sociale non perseguenti fini di lucro per consentire, anche attraverso la copertura dei costi di gestione utilizzando la capacità ricettiva residuale, il perseguimento dei fini istituzionali.
Tuttavia, sia per il recente sviluppo normativo legato al recepimento dell'art. 9 della legge n. 135/2001, avvenuto con l'art. 42 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, sia per la costatata rilevanza del fenomeno della presenza di utenti paganti in proprio all'interno di strutture convenzionate, connesso alla mancata corresponsione da parte delle amministrazioni comunali delle rette di mantenimento degli aventi diritto, s'impone oggi, anche alla luce della assessoriale n. 3996 del 28 novembre 2002, un riesame organico di tutta la questione.
Autorizzazione di cui all'ex art. 86 del T.U.L.P.S.
Le strutture residenziali di competenza di questo Assessorato (comunità alloggio, case di riposo e case protette), pur non potendo essere incluse tra quelle turistico alberghiere perché aventi un carattere squisitamente assistenziale socio-sanitario e non ricettivo turistico, e ciò, in particolar modo per quanto concerne le agevolazioni previste dal 4° comma, dell'art. 7, della legge n. 135/2001, come recepito dall'art. 42, comma 1, della legge regionale n. 27/1996, sicuramente presentano, con gli esercizi ricettivi di cui all'art. 3 della legge regionale n. 27/96, numerose attinenze per quanto riguarda gli aspetti organizzativi della conduzione, talché in passato sono state sottoposte, per analogia, all'autorizzazione di polizia cui all'art. 86 del T.U.L.P.S.
Giacché tale autorizzazione per l'apertura ed il trasferimento degli esercizi ricettivi, ai fini della semplificazione delle procedure, è transitata, con il recepimento dell'art. 9 della legge n. 135/2001 da parte della legge regionale n. 2/2002, tra le competenze delle amministrazioni comunali, si ritiene che anche l'autorizzazione per le strutture socio-assistenziali in argomento debba essere ricondotta ad analoga disciplina.
Ciò in conformità all'indirizzo espresso da numerose questure (vedi ad esempio le questure di Palermo e di Messina) che dopo ampio ed articolato esame della problematica hanno ritenuto che la competenza in materia sia ormai esclusivamente dei sindaci, emanando a tale fine specifiche direttive.
Tale indirizzo appare anche in sintonia sia con la normativa regionale, che sottopone i gestori di strutture aventi finalità lucrative all'iscrizione negli albi comunali e quelli di strutture convenzionate non aventi fini di lucro all'iscrizione nell'albo regionale di cui all'art. 26 della legge regionale n. 22/86, sia con i più recenti indirizzi legislativi che, nel settore, con la legge n. 328/2000 demandano alle amministrazioni comunali l'accreditamento delle strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie.
Si ritiene, pertanto, che anche se l'art. 5, comma 5, della legge regionale n. 27/96 subordini l'autorizzazione comunale alla classificazione in stelle da parte dell'A.A.P.I.T., in virtù del fatto che le strutture socio-assistenziali non possono essere incluse tra le turistico-alberghiere, ma solo ad esse parzialmente assimilate e, pertanto, non classificabili, l'autorizzazione debba prescindere da tale procedura.
Nelle more dell'emanazione di nuove direttive di cui all'art. 8, comma 3, lett. f), della legge n. 328/2000, si ritiene che tale autorizzazione sia in atto riconducibile esclusivamente al possesso di requisiti di natura edilizia, urbanistica, di pubblica sicurezza ed igienico-sanitaria ed abiliti al servizio ricettivo ed alla somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate ed a tutto quant'altro previsto dall'art. 9, comma 1 della legge n. 135/2001, così come recepito dall'art. 42, comma 1 della legge regionale n. 2/2002.
Applicazione dell'ex art. 109 del T.U.L.P.S.
Ai sensi dell'art. 8 della legge 29 marzo 2001, n. 135, modificativo dell'art. 109 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, anche "i gestori di strutture di accoglienza non convenzionali" sono tenuti a comunicare all'autorità locale di pubblica sicurezza le generalità delle persone alloggiate, mediante consegna di copia delle apposite schede, entro le 24 ore successive al loro arrivo.
Pertanto, i gestori delle strutture socio-assistenziali, sia private con finalità di lucro, sia convenzionate con i comuni, ai sensi dell'art. 26 della legge regionale n. 22/86, avranno l'obbligo imprescindibile di comunicare all'autorità di pubblica sicurezza le generalità delle persone ospitate.
Si ritiene che pari comunicazione dovrà, altresì, essere fornita anche all'amministrazione comunale al fine di una maggiore consapevolezza della stessa, circa gli ospiti delle strutture presenti nel territorio di competenza, con particolare riferimento alle strutture private aventi finalità di lucro e agli ospiti paganti in proprio, presenti nelle strutture convenzionate.
Presenza all'interno di strutture convenzionate di utenti paganti in proprio (D.P.R.S. n. 158 del 4 giugno 1996)
Come ampiamente chiarito nella precedente assessoriale n. 3996 del 28 novembre 2002, l'ammissione di anziani in case di riposo o in case protette su iniziativa del Servizio sanitario ospedaliero o degli enti assistenziali convenzionati "determina l'obbligo dei comuni di residenza alla corresponsione della retta di mantenimento sin dal giorno dell'avvenuto ricovero ove il Servizio sociale accerti nel prefissato termine di giorni 15, la sussistenza delle condizioni di bisogno e l'indifferibilità del ricovero.
Quanto sopra a tutela del diritto all'assistenza e alla salute (art. 2 e 32 Costituzionale) e nel rispetto delle vigenti disposizioni, anche con riguardo alla compartecipazione degli utenti al costo del servizio in rapporto alla propria condizione economica a nulla rilevando la dichiarata insufficienza degli stanziamenti di bilancio (cfr. sentenza Corte C. Giustizia Centrale sezione I 23 giugno 1998, n. 192/A) (...), la mancata adozione dei provvedimenti formali di autorizzazione al ricovero, spesso lo stesso rifiuto opposto dai comuni alla stipula delle convenzioni nell'intendimento di sfuggire all'assunzione dell'onere, in presenza dei citati presupposti, non solleva dall'obbligo del rimborso delle rette maturate, stante la natura civilistica e non provvedimentale degli omessi provvedimenti amministrativi e quindi senza alcun effetto sulla necessità ed obbligatorietà degli interventi in presenza dei requisiti di urgenza ed indifferibilità richiesti dal legislatore, per non incorrere nella violazione dei doveri di solidarietà e di protezione sociale, oltre che di correttezza amministrativa, buona fede e trasparenza (cfr. tribunale di Catania nn. 3559/98 - 738/00 - 559/02)".
Appare, quindi, evidente che la presenza di liste di attesa e la mancata erogazione da parte delle amministrazioni comunali non può costituire un alibi per incentivare l'accoglienza di utenti paganti in proprio all'interno delle strutture convenzionate, a discapito delle fasce più deboli ed emarginate della popolazione.
Ciò, in quanto il mancato ricovero è sanzionabile in via giurisdizionale con responsabilità erariali a carico di amministratori e funzionari.
Si ritiene, pertanto, che l'ammissione di utenti paganti in proprio all'interno di strutture convenzionate e nei limiti dei posti convenzionati stessi possa avvenire esclusivamente a seguito di espressa dichiarazione con assunzione di responsabilità da parte delle amministrazioni comunali territorialmente competenti e del Servizio sanitario ospedaliero circa l'assenza di domande di ricovero da parte di utenti in presenza delle condizioni di bisogno e dell'indifferibilità del ricovero stesso.
Strutture residenziali private per anziani e disabili iscritte negli albi comunali(art. 27, legge regionale n. 22/86)
Nelle more dell'attivazione da parte dei comuni delle competenze previste dall'art. 6, comma 2-c, della legge n. 328/2000, secondo quanto stabilito dagli articoli 8, comma 3-f, e 9, comma 1-c, della medesima legge, ed in coerenza con quanto detto al primo comma del punto 4 della circolare n. 8 del 9 giugno 1989 preannunciante la formulazione di appositi standards, nell'intento di assicurare all'utenza ulteriori elementi di sicurezza e di qualità del servizio, l'iscrizione negli albi comunali di cui all'art. 27 della legge regionale n. 22/86 è subordinata al possesso dei seguenti requisiti.
Requisiti strutturali
Le strutture in argomento debbono uniformarsi alle vigenti prescrizioni in materia di edilizia, urbanistica, pubblica sicurezza, prevenzione incendi, igiene e sanità, igiene sui luoghi di lavoro.
Va, inoltre, prescritto che:
-  le strutture devono essere ben collegate con mezzi pubblici con il centro cittadino e con i presidi sociali e sanitari presenti nel territorio;
-  in caso di allocazione in zone periferiche o fuori dal centro urbano deve essere assicurato un servizio di navette con almeno due corse giornaliere che assicuri il collegamento di cui al punto precedente;
-  dovranno inoltre essere garantite:
-  camere da letto confortevoli con non più di quattro posti letto ciascuna e con le seguenti superfici minime per occupante: 8 mq./1, 14 mq./2, 22 mq./3 e 28 mq./4;
-  servizi igienici attrezzati con maniglie di sostegno e lavabi senza colonna nel rapporto di uno ogni quattro utenti e con almeno un bagno assistito per disabili per ogni dieci ospiti;
-  un locale pranzo con superficie minima di mq. 1,3 per utente ed un locale soggiorno con superficie minima di mq. 2 per utente, nel caso che i due predetti ambienti risultino accorpati la superficie minima complessiva dovrà essere di almeno mq. 3 per utente;
-  un ambiente pluriuso di almeno 8 mq. per ambulatorio-farmacia, riabilitazione e servizi di igiene e cura delle persone, tale ambiente dovrà essere dotato di lettino, armadio e frigorifero per la conservazione dei farmaci, cassetta di pronto soccorso e schedario per le cartelle cliniche;
-  locale spogliatoio per il personale, debitamente attrezzato e distinto per sesso se il numero dei dipendenti è superiore alle cinque unità;
-  servizi igienici per il personale, in conformità alle norme sull'igiene sui luoghi di lavoro;
-  locale attrezzato per la pulizia, la lavanderia ed il deposito dei detersivi.
Requisiti organizzativi e funzionali
Ai fini dell'iscrizione è richiesta la presenza, anche in convenzione, delle seguenti figure professionali, sociali e sanitarie in relazione alla tipologia ed ai bisogni dell'utenza e nel rispetto dei contratti collettivi di lavoro:
-  1  infermiere professionale con reperibilità nell'arco delle 24 ore;
-  1  assistente sociale o psicologo o educatore professionale;
-  1  animatore.
Si richiede, inoltre:
-  assistenza alberghiera completa con obbligo di approntare tabella dietetica giornaliera redatta da un dietologo e vistata dal servizio competente dell'Azienda unità sanitaria locale;
-  presenza di un coordinatore responsabile della struttura;
-  assistenza tutelare diurna e notturna, garantita dalla presenza di operatori nel rapporto:
-  1  per  ogni  venti utenti per due turni contrattuali;
-  1  per  ogni  dodici utenti non autosufficienti per due turni contrattuali;
-  1  unità  per servizi generali e di lavanderia per ogni venti utenti;
-  1  unità  addetta ai servizi di cucina per turno, 3 unità per capacità recettiva superiore ai venti posti.
Ulteriori adempimenti
-  adozione di un registro degli ospiti e predisposizione per gli stessi di cartelle riportanti i dati personali, le diagnosi sulle condizioni psicofisiche e l'indicazione delle terapie adottate;
-  adozione di una carta dei servizi assicurati all'interno della struttura, riportante anche le tariffe praticate e le prestazioni ricomprese.
Le strutture potranno avvalersi anche di volontari ed obiettori di coscienza con funzione integrativa e mai sostitutiva rispetto ai parametri d'impiego degli operatori previsti.
Le amministrazioni comunali dovranno annualmente, entro il 30 giugno, procedere alla revisione delle strutture iscritte nell'albo comunale circa il mantenimento dei requisiti strutturali ed organizzativi e circa il rispetto delle direttive di cui ai punti precedenti. In caso di inadempienza, ove non si ottemperi entro mesi tre alle prescrizioni impartite, l'amministrazione comunale provvederà alla cancellazione dall'albo ed alla revoca dell'autorizzazione.
Per i superiori adempimenti si assegna alle strutture già iscritte il termine di sei mesi per l'adeguamento ai requisiti organizzativi e di anni due per l'adeguamento ai requisiti strutturali; tali scadenze decorreranno dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana della presente circolare. Per le nuove strutture l'iscrizione all'albo comunale rimane, come già detto, subordinata al rispetto dei precedenti dettami ed all'autorizzazione del sindaco di cui ex all'art. 86 del T.U.L.P.S.
Si richiamano tutte le amministrazioni in indirizzo ad una puntuale osservanza e controllo sull'attuazione delle presenti direttive.
La presente circolare verrà, come già detto, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
  L'Assessore: D'AQUINO 

(2003.10.605)
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ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI


CIRCOLARE 5 marzo 2003.
Procedure per l'autorizzazione all'impianto di linee elettriche.

Agli uffici del Genio civile dell'Isola
Ai sensi degli artt. 111 e seguenti del T.U. n. 1775/33 e degli artt. 1 e 3 del D.P.R. n. 683/77 questo Assessorato, per il tramite degli uffici del Genio civile, è competente al rilascio di autorizzazioni per costruzione di nuove linee elettriche e/o per varianti a quelle esistenti la cui tensione è inferiore a 120 Kv su richiesta dell'Enel S.p.A. o di altre società abilitate.
Al fine di consentire la partecipazione al procedimento, in adempimento agli artt. 8 e 9 della legge regionale n. 10/91, le stesse società richiedenti sono tenute a comunicare l'avvio del procedimento ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale di autorizzazione richiesto è destinato a produrre effetti ed ai soggetti che debbono intervenirvi per legge o per regolamento.
Gli uffici del Genio civile, pertanto, accerteranno in sede istruttoria che venga osservata la procedura suddetta dandone atto nella relazione istruttoria.
Si comunica, inoltre, a rettifica della circolare n. 2413 del 20 giugno 2001, che la cauzione da depositarsi presso la Cassa regionale del Banco di Sicilia viene fissata al 5% dell'importo dei lavori.
La presente circolare sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
  Il dirigente generale del dipartimento regionale lavori pubblici: GALIOTO 

(2003.12.708)
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RETTIFICHE ED ERRATA CORRIGE

AVVERTENZA.  -  L'avviso di rettifica dà notizia dell'avvenuta correzione di errori materiali contenuti nell'originale o nella copia del provvedimento inviato per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. L'errata-corrige rimedia, invece, ad errori verificatisi nella stampa del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale.

AVVISO DI RETTIFICA

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE

Bando pubblico - Misura 4.12 - Promozione dell'adeguamento e dello sviluppo delle zone rurali - Azione b) investimenti per attività turistiche e artigianali - Turismo rurale.


Nel bando di cui in epigrafe, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 4 del 24 gennaio 2003, vanno apportate le seguenti rettifiche:
-  a pag. 56, nell'art. 5 dopo il periodo "I soggetti richiedenti devono comprovare il possesso dell'azienda agricola e la proprietà dei fabbricati rurali oggetto d'intervento", è aggiunta la seguente frase: "Nel caso di aziende agricole confiscate a soggetti mafiosi, la disponibilità dei fabbricati rurali oggetto d'intervento può essere comprovata anche mediante contratti di affitto e/o comodato. Questi ultimi devono essere conformi alle condizioni previste per l'accesso ai finanziamenti pubblici concessi dall'Amministrazione regionale.";
-  a pag. 57, nel paragrafo 8.3 - Massimali d'investimento - le parole "750.000,00 euro per azienda" sono sostituite da "750.000,00 euro per intervento".
(2003.12.731)


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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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