REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 8 AGOSTO 2003 - N. 35
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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 18 giugno 2003.
Aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio comunale di Motta S. Anastasia.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 2 del 10 aprile 1968;
Vista la legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978;
Vista la legge regionale n. 37 del 10 agosto 1985;
Vista la legge n. 183 del 18 maggio 1989: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo";
Visto il decreto legge n. 180 dell'11 giugno 1998: "Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania", convertito in legge 3 agosto 1998 n. 267;
Visto il decreto legge n. 132 del 13 maggio 1999, convertito in legge, con modificazioni, 13 luglio 1999, n. 226;
Visto il decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, con il quale l'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente adotta il piano straordinario per l'assetto idrogeologico con cui vengono individuate le aree del territorio regionale soggette a rischio molto elevato o elevato;
Visto, in particolare, l'art. 6 del predetto decreto che attesta che il piano straordinario può essere integrato e modificato, ai sensi dell'art. 1 bis del decreto legislativo n. 180/98 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione a successivi studi, ricerche e/o segnalazioni e informazioni che documentino una situazione di dissesto locale diversa da quella rappresentata;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 245 del 14 settembre 2000, con la quale, tra l'altro, viene condivisa l'opportunità di dare immediato corso all'aggiornamento del piano straordinario del rischio idrogeologico, così come previsto dall'art. 6 del decreto n. 298/41/2000, accogliendo, prioritariamente, eventuali segnalazioni che documentino situazioni di dissesti locali diverse da quelle rappresentate nella cartografia del piano;
Viste le note n. 16725 dell'11 ottobre 2000 e n. 23932 del 18 dicembre 2001, con le quali il sindaco del comune di Motta S. Anastasia ha richiesto, ai sensi dell'art. 6 del decreto n. 298/41, modifiche ed integrazioni al piano straordinario, allegando copia dello studio geologico a supporto del piano regolatore generale, redatto dal geol. L. Mazzola, e n. 3 schede di censimento dei fenomeni franosi, compilate dall'ufficio tecnico comunale;
Visto il decreto n. 543 del 25 luglio 2002, con il quale l'Assessore per il territorio e l'ambiente approva l'aggiornamento del piano straordinario, integrato dalle norme di salvaguardia di cui all'allegato B;
Visto il verbale della conferenza di servizi, tenutasi presso il comune di Motta S. Anastasia il 17 marzo 2003, nel quale è stabilito che l'amministrazione comunale si impegna a fornire studio di dettaglio sulle aree riguardanti il centro abitato e ubicazione delle aree oggetto di interventi di consolidamento e sistemazione finalizzati alla mitigazione del rischio;
Vista la nota n. 6571 del 22 aprile 2003, con la quale il comune di Motta S. Anastasia, nel rimarcare l'urgenza della revisione, chiede di utilizzare, quale studio di riferimento, gli elaborati geologici allegati al piano regolatore generale;
Vista la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Catania, trasmessa con nota n. 12335 del 14 maggio 2003, nella quale l'ufficio, sulla base della documentazione tecnica prodotta dal comune di Motta S. Anastasia e dei sopralluoghi effettuati, ritiene che si possa procedere all'aggiornamento del piano straordinario per il territorio comunale di Motta S. Anastasia;
Ritenuto di dovere provvedere al riguardo;

Decreta:
Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, è aggiornato il piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio comunale di Motta S. Anastasia (ME) con la riperimetrazione delle aree a rischio idrogeologico, soggette alle norme di salvaguardia, ai sensi dell'art. 2 del decreto n. 543 del 25 luglio 2002.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto le carte del dissesto e del rischio idrogeologico in scala 1:10.000 e la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Catania.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 18 giugno 2003.
  MARINESE 



N.B. - Si può prendere visione della cartografia allegata al decreto presso l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente - servizio 9, il comune di Motta S. Anastasia, l'ufficio del Genio civile di Catania e la Provincia regionale di Catania.
Allegato
RELAZIONE DI ISTRUTTORIA

Con nota n. 16725 dell'11 ottobre 2000 e nota n. 23932 del 18 dicembre 2001, il comune di Motta S. Anastasia faceva richiesta di riperimetrazione ai sensi dell'art. 6 del decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000 per quanto attiene il proprio territorio comunale.
A supporto della istanza prodotta, il comune produceva apposito studio geologico a corredo del piano regolatore generale a firma del geol. Lino Mazzola, tecnico incaricato dall'ente, oltre a n. 3 schede di censimento dei fenomeni franosi compilati a cura dell'ufficio tecnico comunale.
A seguito di sopralluoghi congiunti con i tecnici dell'amministrazione comunale di Motta S. Anastasia, veniva indetta, con nota n. 6622 del 10 marzo 2003, una conferenza di servizi presso i locali del Genio civile di Catania per il giorno 14 marzo 2003 alle ore 10,00.
Con nota n 4177 del 13 marzo 2003, assunta al protocollo di questo ufficio al n. 7017, il comune di Motta S. Anastasia comunicava l'impossibilità a partecipare alla suddetta conferenza dando disponibilità per il giorno 17 marzo 2003.
A seguito della suddetta conferenza di servizi, venivano vagliate le proposte degli studi prodotti dal comune di Motta, riguardo ai dissesti presenti nell'intero territorio comunale.
Le determinazioni prese, in accordo a quanto proposto dal l'amministrazione comunale, venivano verbalizzate dalla conferenza di servizi (il suddetto verbale viene in copia allegato alla presente documentazione).
Successivamente, con nota n. 6571 assunta al prot. di questo ufficio al n. 10643 del 22 aprile 2003, il comune di Motta S. Anastasia, nel rimarcare l'urgenza della revisione per non ostacolare l'iter del piano regolatore generale, chiedeva di utilizzare, quale studio di riferimento, gli elaborati geologici allegati al piano regolatore generale.
Qui di seguito vengono riportate le note salienti di carattere geologico e geomorfologico riguardo ai dissesti presenti nel comprensorio in parola ed il relativo grado di rischio calcolato sulla base delle linee guida del l'A.R.T.A. e dedotti dall'analisi dello studio geologico allegato al piano regolatore generale e dai sopralluoghi congiunti effettuati con i tecnici dell'ufficio tecnico comunale.
a) Area del Neck
Si tratta di una parete rocciosa di natura basaltica (Basalti colonnari) a sviluppo sub-verticale, avente altezza di alcune decine di metri, caratterizzata da intensa fessurazione colonnare dei basalti.
L'area posta a valle della suddetta struttura è oggetto di frequenti distacchi e crolli di conci !apidei anche di notevoli dimensioni, tanto che, a tutt'oggi, la strada che si sviluppa ai piedi del Neck è interrotta a causa dei blocchi distaccatisi dalle porzioni sommitali.
La parete rocciosa è stata oggetto di diversi interventi di messa in sicurezza. Tuttavia permane un fattore rischio molto elevato (R4), sia per le zone poste a valle che per gli edifici situati sul ciglio della scarpata.
b) Area compresa tra via Vittorio Veneto e via Vittorio Emanuele
Si tratta di un'area a notevole acclività costituita da terreni sedimentari costituiti da alluvioni terrazzate e da sabbie, limi, argille e conglomerati sovrapposti a terreni argillosi, interessata da dissesti attivi (frana di scivolamento); essa è stata classificata a rischio R4 in quanto coinvolge parte del centro abitato.
c) Area compresa tra corso Sicilia e via Vittorio Veneto
Si tratta di aree per lo più poste nella parte settentrionale dell'abitato di Motta costituiti da terreni alluvionali e da sottostanti argille. Il rischio è stato classificato R3, in quanto l'area in esame, seppur interessata dalle stesse fenomenologie dissestative della precedente, è stata oggetto di interventi di consolidamento, seppur parziale.
d) Area a sud-est di Monte Tiritì
Litologicamente analoga alla precedente e con analoghe tipologie franose. Si tratta di un movimento franoso riportato nel piano regolatore generale di Motta in corso di attuazione; sono presenti, inoltre, nell'area ricompressa, interventi antropici che hanno accentuato l'originario assetto chilometrico del versante. Data la minore densità di urbanizzazione rispetto alle aree trattate in precedenza il rischio è stato classificato R3.
d) Area dei Sieli-Valanghe d'inverno
La zona in esame risulta ubicata ad est dell'abitato di Motta. Si tratta di un'ampia area interessata da calanchi attivi su argille marnose e, pertanto, da fenomeni di erosione concentrata. Il rischio è stato classificato R2, poiché si tratta di un'area priva di edificazione con presenza di cave e discariche che in passato hanno risentito di fenomenologie dissestative. Risulta evidente che, qualora si dovesse procedere ad urbanizzare la zona, il grado di rischio diventerebbe R3.
Ad ovest del centro abitato esiste una modesta zona anch'essa interessata da calanchi che, per la totale assenza di beni a rischio e per la limitatezza dell'estensione è stata classificata R1.
Per quanto riguarda, infine, la porzione meridionale del territorio comunale ove è presente il Fiume Simeto, non si è proceduto a valutazioni sul rischio di esondazione, in quanto, dagli studi in possesso corredati di verifiche idrauliche (Aronica), non risultano superfici esondabili ricadenti nel territorio comunale in parola.
Prescrizioni per le aree classificate a rischio R2 ed R1
Per le suddette aree, interessate da forme calanchive, si rimanda alle prescrizioni contenute nel piano regolatore generale (edificazione sconsigliata).
(2003.27.1686)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
MARIA LA MARTINA, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

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