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DECRETI ASSESSORIALI
ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
DECRETO 27 ottobre 2003. Individuazione di ulteriori bacini idrografici, aree terri toriali intermedie ed isole minori per la redazione del piano stralcio per l'assetto idrogeologico.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale del 10 aprile 1968, n. 2;
Vista la legge regionale del 27 dicembre 1978, n. 71;
Vista la legge regionale del 10 agosto 1985, n. 37;
Vista la legge del 18 maggio 1989, n. 183: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo";
Visto il D.P.R. 18 luglio 1995: "Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento concernente i criteri per la redazione dei piani di bacino";
Visto il decreto legge dell'11 giugno 1998, n. 180: "Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania", convertito in legge 3 agosto 1998, n. 267;
Visto il decreto legge del 13 maggio 1999, n. 132: "Interventi urgenti in materia di protezione civile", convertito, con modificazioni, in legge 13 luglio 1999, n. 226;
Visto il decreto del 4 luglio 2000, n. 298/41, con il quale l'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente adotta il piano straordinario per l'assetto idrogeologico con cui vengono individuate le aree del territorio regionale soggette a rischio "molto elevato" o "elevato";
Visto il decreto legge 12 ottobre 2000, n. 279, recante interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato ed in materia di protezione civile, convertito, con modificazioni, in legge 11 dicembre 2000, n. 365;
Visto l'art. 1-bis della predetta legge, che definisce la proceduta per l'adozione dei progetti di piani di stralcio;
Visto l'art. 130 della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, il quale, tra l'altro, prevede che "...l'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente predispone il progetto di piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico, di cui al decreto legge 11 giugno 1998, n. 180, anche per stralci relativi a bacini idrografici o sottobacini. A tal fine, con decreto dell'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente, sono individuati i bacini ai quali è data priorità nella redazione del piano stralcio.";
Visto il decreto del 4 aprile 2002, n. 176/S9, con il quale sono stati individuati i bacini prioritari dai quali iniziare la redazione del piano stralcio per l'assetto idrogeologico;
Considerato che le attività di redazione dei piani stralcio dei suddetti bacini idrografici risultano in via di definizione;
Visto l'art. 2 del predetto decreto n. 176/S9, nel quale si prevede che, con successivo decreto, vengano individuati ulteriori bacini idrografici sui quali continuare i progetti di piano stralcio;
Visto il decreto n. 543 del 22 luglio 2002 e gli atlanti delle carte del dissesto e del rischio, in scala 1:10.000, che ne costituiscono parte integrante, nel quale la Sicilia è stata suddivisa in 57 bacini idrografici principali, 44 aree territoriali intermedie, oltre alle isole minori;
Ritenuto, pertanto, di dovere individuare i bacini idrografici, e le restanti porzioni di territorio, sui quali effettuare i piani di stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico;
Ritenuto, altresì, che la scelta dei bacini idrografici e delle aree alle quali è data priorità per la redazione dei piani di stralcio si dovrà stabilire tenendo conto:
- della situazione generale di più elevato rischio idrogeologico, sulla base delle perimetrazioni effettuate sul piano straordinario e sull'aggiornamento del piano straordinario;
- della contiguità territoriale con i bacini idrografici prioritari;
- dell'appartenenza territoriale a tutte le province siciliane;
Decreta:
Art. 1
Le premesse fanno parte integrante del presente provvedimento.
Art. 2
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 130 della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, sono individuati i restanti bacini idrografici, le aree territoriali intermedie e le isole minori per proseguire la redazione del piano stralcio per l'assetto idrogeologico fino al ricoprimento dell'intera Regione siciliana:
- fiume Eleuterio, fiume Asinaro o di Noto, fiume Anapo, fiume Cassibile, fiume Milicia, fiume Oreto, fiume Torto, fiume Pollina, fiume Nocella, fiume Carboj, fiume Naro, fiume Jato, fiume San Leone, fiume Verdura, fosso delle Canne, fiume Ippari, fiume Irminio, torrente Modica-Scicli, fiume Freddo, fiume Birgi, torrente Gattano, torrente Comunelli, aree territoriali intermedie ed isole Eolie, Egadi e Ustica, torrente Forgia, torrente Salito, fiume Turvoli, fiume Gallodoro, fiume Salito, fiume Pagliara, fiume Agrò, fiume Ciane, torrente Gioi, fiume Tellaro, fiume Palma, fiume Magazzolo, torrente Ficuzza, fiume Modione, fiume Arena, fiumara Mazarò, torrente Rizzuto, aree territoriali intermedie ed isole Pelagie e Pantelleria.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Regione siciliana.
Palermo, 27 ottobre 2003.
Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana Gazzetta Ufficiale della Regione Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
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