REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 27 GENNAIO 2006 - N. 4
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


DECRETO 21 dicembre 2005.
Bando per la selezione e la successiva predisposizione della graduatoria di cui al piano regionale per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti limitatamente alle "riserve".

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI STRUTTURALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Visto il decreto presidenziale n. 2755 del 21 giugno 2005, di conferimento dell'incarico di dirigente generale del dipartimento interventi strutturali dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste;
Vista la legge regionale 25 marzo 2002, n. 1;
Visto il decreto legislativo 7 maggio 1948, n. 789, modificato con D.P.R. 24 marzo 1981, n. 218 - Esercizio nella Regione siciliana delle attribuzioni del Ministero dell'agricoltura e delle foreste;
Visto il reg. CE n. 1493 del 17 maggio 1999, relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo, che al titolo II (capo III) istituisce un regime di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti;
Visto il reg. CE n. 1227 del 31 maggio 2000, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n. 1493/99, in particolare in ordine al potenziale produttivo, e che agli artt. 11, 12, 13, 14 e 15 disciplina le modalità di attuazione del regime di sostegno per la ristrutturazione e riconversione di vigneti;
Visto il decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali 27 luglio 2000, concernente norme di attuazione dei citati regolamenti n. 1493/99 e n. 1227/2000, che all'art. 7 disciplina a livello nazionale le modalità applicative del regime di sostegno per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti;
Visto il piano regionale per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, adottato con decreto 20 marzo 2001 e modificato con decreto n. 481 del 10 maggio 2004;
Visto il decreto n. 1960 del 2 dicembre 2005, con il quale è stato determinato di utilizzare, per gli interventi previsti dal piano regionale di ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2005/2006, le graduatorie già approvate con decreto n. 538 del 18 maggio 2005 e di procedere all'emanazione di un apposito bando destinato alle riserve;
A' termini delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art. 1

E' adottato il bando per la selezione e la successiva predisposizione della graduatoria di cui al piano regionale per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti limitatamente alle "riserve", previsto dal regolamento CE n. 1493/99 - titolo II - (capo III) e dagli artt. 11, 12, 13, 14 e 15 del regolamento n. 1227/2000.
Il suddetto bando costituisce parte integrante del presente provvedimento.

Art. 2

Alle "riserve" viene assegnata una superficie complessiva di 190 ettari ripartita secondo quanto indicato nel bando.

Art. 3

Per il finanziamento di tali progetti verranno utilizzate le risorse che verranno assegnate dal MIPAF alla Regione siciliana per la campagna 2005/2006, sino al completo finanziamento dei 190 ettari previsti. L'aiuto ai produttori sarà erogato dall'AGEA, attuale organismo pagatore riconosciuto dalla Commissione europea, sulla base di elenchi di beneficiari trasmessi dalla Regione.
Il presente decreto sarà trasmesso alla ragioneria centrale dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste per il visto di competenza ed il successivo inoltro alla Corte dei conti.
Palermo, 21 dicembre 2005.
  CROSTA 



Registrato alla Corte dei conti, sezione di controllo per la Regione siciliana, addì 13 gennaio 2006, reg. n. 1, Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, fg. n. 6.
Allegato
REG. CE N. 1493/99 E REG. CE N. 1227/2000. PIANO REGIONALE DI RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE DEI VIGNETI. BANDO DI GARA PER RISERVE.

A) PREMESSA
Il "Piano regionale di ristrutturazione e riconversione dei vigneti", approvato con decreto 20 marzo 2001 e modificato con decreto n. 481 del 10 maggio 2004, nonché il bando approvato con decreto del dirigente generale 7 ottobre 2004, redatti in applicazione dei regolamenti comunitari nn. 1493/99 e 1227/00, si propongono di adeguare la qualità della produzione di vino alla domanda del mercato, attraverso l'istituzione di un regime di aiuti per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti.
Il suddetto bando, al punto "g.3) Riserve", ha previsto per alcune zone delimitate dal disciplinare di produzione delle D.O.C. Etna e Faro, per le Isole Eolie e per l'isola di Pantelleria, nonché per le iniziative provenienti da soggetti che, ai sensi della legge n. 109/96 o precedenti normative, utilizzano terreni confiscati alla mafia, la costituzione di specifiche riserve cui destinare un certo numero di ettari e quindi di risorse finanziarie.
Considerato che l'Amministrazione ha deciso di bloccare le graduatorie già approvate per i progetti relativi al bando 2004/2005, stante che le risorse assegnate si sono rivelate largamente insufficienti, e in considerazione che le graduatorie predisposte con il predetto bando relativamente alle predette riserve sono state invece interamente soddisfatte, occorre garantire ai produttori operanti in tali territori la possibilità di accedere anche per la campagna 2005/2006 agli aiuti previsti dall'OCM del settore.
Il presente bando di gara, pertanto, in continuità con le azioni già avviate ed alla luce dei risultati ottenuti con il precedente bando, stabilisce le modalità tecniche e procedurali per l'accesso al regime di sostegno limitatamente ai conduttori di aziende agricole che soddisfino le condizioni di cui al punto "g.3) Riserve" del precedente bando.
Alle predette riserve vengono pertanto assegnate le seguenti superfici:
Riserve D.O.C.
Per i progetti riferibili alle zone delimitate dal disciplinare di produzione della D.O.C. Etna e della D.O.C. Faro, verrà riservata una quota di superficie complessiva pari a 100 ettari, da destinare nella misura di 80 ettari alla D.O.C. Etna e di 20 ettari alla D.O.C. Faro.
Riserve isole minori
Per i progetti riferibili alle isole Eolie ed all'isola di Pantelleria, viene riservata una quota complessiva pari a 70 ettari, da destinare nella misura di 20 ettari alle Isole Eolie e di 50 ettari all'isola di Pantelleria.
Riserva legge n. 109/96
Verranno riservati 20 ettari ai soggetti che, ai sensi della legge n. 109/96 o precedenti normative, utilizzano terreni confiscati alla mafia.
Nel caso di mancato utilizzo delle risorse destinate ad una riserva per carenza di progetti ammissibili, le stesse potranno essere assegnate proporzionalmente e in linea prioritaria alla riserva della stessa tipologia (per le riserve D.O.C. o Isole minori) e successivamente alle altre riserve.
Il regime di aiuti prevede l'intervento pubblico per la realizzazione di progetti aziendali di ristrutturazione e di riconversione dei vigneti e, attraverso le azioni di seguito elencate, si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:
-  valorizzazione dei vitigni autoctoni di pregio;
-  ristrutturazione dei vigneti a spalliera al fine di renderli meccanizzabili;
-  ristrutturazione dei vigneti ad alberello al fine di renderli meccanizzabili;
-  sostituzione della forma di allevamento a tendone con la forma a spalliera.
Nel quadro degli obiettivi del piano, gli interventi sopra descritti non potranno comunque comportare un aumento delle rese.
B) TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI
Il regime di aiuto previsto dal piano e dal presente bando si applica a una o più delle seguenti azioni:
Azione  1  -  Riconversione attraverso reinnesto;
Azione  2  -  Riconversione attraverso reimpianto;
Azione  3  -  Ristrutturazione.
b.1) Azione 1 - Reinnesto:
Consiste nella sola sostituzione, in un vigneto ritenuto già razionale per forma di allevamento, per sesto di impianto e in buono stato vegetativo, di una varietà di vite ritenuta non più idonea, con altra di maggior pregio enologico e commerciale, per la produzione di vini a D.O.C. (o anche ad I.G.T. nel caso di progetti di cui alle "riserve isole minori" ed alla "riserva legge n. 109/96").
Quest'azione consente la sostituzione di una varietà nel caso in cui:
-  la stessa non è più idonea per la produzione di un vino di qualità;
-  non rientra tra quelle ammesse dal disciplinare di produzione del vino a D.O.C. o ad I.G.T. della zona in cui è ubicato il vigneto.
Tali azioni saranno possibili solo su vigneti di età non superiore ai 10 anni e con un numero di ceppi per ettaro minimo che sia:
-  coerente con quello previsto dal disciplinare di produzione, per quanto riguarda i progetti di cui alle "riserve D.O.C.";
-  di almeno 3.000 ceppi per ettaro, per i progetti di cui alla "riserva isole minori" ed alla "riserva legge n. 109/96".
b.2) Azione 2 - Reimpianto:
Consiste nell'impianto di un vigneto razionale, utilizzando un diritto di reimpianto in portafoglio o con iter istruttorio per il relativo rilascio già avviato, ovvero impegnandosi ad estirpare un vigneto regolare di pari superficie esistente e di proprietà dell'azienda (reimpianto anticipato).
Quest'azione consente di:
-  ricollocare il vigneto in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l'esposizione che per ragioni pedoclimatiche;
-  sostituire una varietà per le ragioni descritte nell'azione 1;
-  modificare il sistema di coltivazione mediante l'introduzione di diverse tecniche di conduzione e di gestione del vigneto.
Il numero di ceppi minimo sarà:
-  coerente con quello previsto dal disciplinare di produzione, per quanto riguarda i progetti di cui alle "riserve D.O.C.";
-  di almeno 3.500 ceppi per ettaro nel caso di utilizzo di varietà a bacca bianca e di almeno 4.000 nel caso di utilizzo di varietà a bacca rossa, per i progetti di cui alla "riserva isole minori" ed alla "riserva legge n. 109/96".
b.3) Azione 3 - Ristrutturazione:
Consiste nel modificare la forma di allevamento o delle strutture di sostegno di un vigneto già esistente, già idoneo per sesto d'impianto e di età non superiore a 15 anni (es. trasformazione di un vigneto da tendone a spalliera o trasformazione tesa a rendere meccanizzabile un vigneto allevato a spalliera già esistente, modificare i sesti di impianto per i vigneti allevati ad alberello al fine di agevolare le lavorazioni meccaniche).
Quest'azione consente:
-  di modificare il sistema di coltivazione di un vigneto esistente, al fine dell'applicazione di diverse tecniche di gestione del vigneto;
-  di sostituire una varietà per le ragioni esposte nell'azione 1.
C) CONDIZIONI DI NON AMMISSIBILITA'
Non potranno essere ammessi progetti non firmati da tecnici agrari.
Non potranno essere finanziati progetti che prevedono il rinnovo dei vigneti.
Per rinnovo si intende il reimpianto sulla stessa particella con la stessa varietà, lo stesso sesto di impianto e secondo lo stesso sistema di coltivazione della vite.
Non possono essere realizzati vigneti che comportano un aumento della resa.
Non possono essere approvati progetti che non rispettino gli indirizzi tecnici minimi previsti dal presente bando.
Non saranno considerati ammissibili i progetti presentati senza la documentazione, di cui al successivo capitolo I) Documentazione da allegare, punti 1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15 o a seconda dei casi 16 e 17 per i progetti singoli, e 1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 18, 19 e 20 per i progetti collettivi, prodotta secondo quanto indicato nello stesso capitolo I), redatti su modulistica non equivalente a quella prevista dal presente bando o, infine, non sottoscritti secondo i termini di legge.
La mancata presentazione entro i termini della documentazione di cui ai punti 4 e 7 del suddetto capitolo I) comporterà la non attribuzione del relativo punteggio aggiuntivo, anche se richiesto in domanda.
D) INDIRIZZI TECNICI
Per quanto riguarda le indicazioni tecnico-agronomiche, i progetti devono prevedere la realizzazione di vigneti razionali.
Relativamente alle forme di allevamento, ai vitigni ed alle rese, per quanto riguarda le "riserve D.O.C." dovrà essere rispettato quanto previsto dai disciplinari di produzione delle D.O.C. Etna e Faro, mentre per quanto riguarda i progetti relativi alle isole minori" ed alla "riserva legge n. 109/96", dovrà essere rispettato quanto previsto dai disciplinari delle D.O.C. o I.G.T. in relazione alla zona in cui verranno ubicati i vigneti ed al vino di qualità che si intende produrre.
Quanto sopra poiché, in base alla regolamentazione comunitaria, le uve provenienti dai vigneti realizzati attraverso il piano di riconversione e ristrutturazione devono essere obbligatoriamente indirizzate verso la produzione di vini D.O.C. (per le "riserve D.O.C.") o di vini ad I.G.T. e/o D.O.C. (per le "riserve isole minori" e per la "Riserva legge n. 109/96").
Nel caso di impianti con la forma di allevamento a controspalliera dovranno essere rispettati i seguenti parametri tecnici:
-  fili n. 3 ordini
-  pali altezza minima m. 2,00 e potranno utilizzarsi:
-  pali in cemento vibrato e/o precompresso, pali in legno trattati, pali in ferro trattati, pali in lamiera zincata, pali in acciaio, pali in P.V.C. e similari.
Per gli impianti realizzati sulle isole minori e, qualora nelle aree delle D.O.C. Etna e Faro il vigneto dovesse essere ubicato su superfici terrazzate e/o con pendenza maggiore o uguale al 20%, sarà consentita la realizzazione di controspalliere di altezza inferiore e pertanto si potrà derogare ai parametri appena descritti relativamente al numero di ordini di filo ed all'altezza minima dei pali.
Forma di allevamento: verranno finanziati piani che prevedono l'utilizzazione della forma di allevamento ad alberello o a controspalliera.
Varietà: verranno finanziati esclusivamente i piani che prevedono l'utilizzazione delle varietà previste nei relativi disciplinari di produzione delle D.O.C., per le "riserve D.O.C." e nei disciplinari D.O.C. o I.G.T. per la "riserva isole minori" e per la "riserva legge n. 109/96". Non sarà comunque ammesso l'uso della varietà Trebbiano Toscano.
Per quanto riguarda le operazioni colturali relative alla gestione del suolo, si utilizzeranno le tecniche a minore impatto ambientale così come previsto dal codice di buona pratica agricola (reg. CE n. 1257/99).
Superfici minime e massime: per quanto riguarda le superfici minime e massime dei progetti, dovranno essere rispettati i seguenti parametri:
Riserve DOC e riserve isole minori:
-  progetti presentati da singoli imprenditori: superficie minima 0,50 ettari; superficie massima 6 ettari;
-  progetti presentati da piccole cooperative e società semplici: superficie minima 1,0 ettaro, massima 12 ettari;
-  progetti presentati da società di capitale: superficie minima 2,0 ettari, massima 15 ettari;
-  progetti presentati da associazioni di produttori (di cui al titolo IV, capo 1, del Reg. CE n. 1493/99) e cooperative: la superficie minima complessiva non deve essere inferiore a 5 ettari mentre la superficie massima complessiva non deve essere superiore a 30 ettari.
Per singolo socio la superficie minima è di 0,20 ettari mentre la massima è di 6 ettari.
Per i progetti proposti da associazioni di produttori e da cooperative, la superficie massima non potrà comunque superare il 20% di quella intercettata complessivamente dai soci.
Il mancato accoglimento di alcune domande o la rinuncia di alcune ditte facenti parte della richiesta collettiva, non pregiudicano l'esito delle altre, fermo restando che la superficie minima non potrà essere inferiore all'80% della superficie minima prevista per i progetti collettivi.
Riserva legge n. 109/96:
-  per i soggetti di cui alla legge n. 109/96 la superficie minima sarà di 3 ettari mentre la superficie massima sarà di 15 ettari.
E) SOGGETTI DESTINATARI DEGLI INTERVENTI
Potranno accedere ai benefici previsti dal presente bando i conduttori di aziende agricole, siano essi imprenditori agricoli singoli o associati, giovani agricoltori (reg. CE n. 1257/99), cooperative e società, a qualsiasi titolo costituite, aventi tra gli scopi sociali l'attività agricola.
Un soggetto attuatore può presentare, pena l'archiviazione, un solo progetto.
I produttori soci di una struttura di trasformazione cooperativa potranno partecipare al bando esclusivamente all'interno del progetto collettivo proposto dalla cantina. Qualora la struttura di trasformazione cooperativa non presentasse un progetto collettivo, la stessa potrà rilasciare certificazioni ai soci che intendono partecipare al bando come singoli, nel rispetto dei tetti massimi di percentuale e di superficie previsti dal bando per i progetti collettivi.
I produttori che non fossero soci di cantine cooperative potranno partecipare ad un progetto collettivo solo nel caso in cui posseggano solo diritti di reimpianto in portafoglio o subentrino come soci in sostituzione di altri soci. Nei suddetti casi dovrà essere prodotta apposita dichiarazione di impegno a presentare la richiesta di iscrizione presso la struttura di trasformazione nonché dichiarazione del legale rappresentante la cantina relativa all'impegno ad iscrivere lo stesso produttore come socio. Tale iscrizione dovrà avvenire prima dell'inserimento del beneficiario negli elenchi di pagamento predisposti dagli ispettorati.
Gli ispettorati provvederanno ad accertare l'avvenuta iscrizione come socio della cantina.
Nel caso i produttori facciano riferimento ad una struttura di trasformazione privata, non potranno contestualmente risultare soci di strutture cooperative cantine sociali per le unità vitate interessate al progetto. Infine nel caso in cui un produttore risultasse socio di più organismi associativi, il punteggio relativo alla struttura di trasformazione sarà quello determinato per la cantina che detiene la maggiore superficie vitata interessata al progetto.
Le uve provenienti dal vigneto oggetto di intervento dovranno essere conferite alla struttura di trasformazione di riferimento per almeno le prime tre campagne di produzione, relativamente ai progetti collettivi e per almeno per le prime due campagne di produzione, relativamente ai progetti singoli.
F) LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
Per quanto riguarda le "riserve D.O.C.", i vigneti oggetto dei progetti di ristrutturazione e di riconversione, dovendo fare riferimento alle D.O.C. Etna e Faro e quindi, dovendo rispettarne le prescrizioni, dovranno essere ubicati nelle aree delimitate dai relativi disciplinari di produzione. Per quanto riguarda invece le "riserve isole minori" i vigneti saranno ubicati nelle isole Eolie e nell'isola di Pantelleria, mentre per la "riserva legge n. 109/96" gli stessi potranno essere ubicati sull'intero territorio regionale.
G) ASPETTI FINANZIARI
g.1) Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria sarà parte di quella assegnata in sede di ripartizione delle risorse comunitarie alle regioni sulla base di parametri individuati dal MI.P.A.F..
g.2) Ripartizione delle risorse
Le risorse assegnate e gli ettari finanziati verranno ripartiti nella misura del 50% per i progetti presentati dagli imprenditori singoli, piccole cooperative, società semplici e società di capitale e per il 50% per i progetti presentati da associazioni di produttori e da cooperative cantine sociali.
Qualora si verificasse un mancato utilizzo delle risorse destinate ad una delle due graduatorie (singoli e collettivi) le stesse verranno trasferite all'altra.
Nel caso di mancato utilizzo delle risorse destinate ad una riserva per carenza di progetti ammissibili, le stesse potranno essere assegnate proporzionalmente ed in linea prioritaria alla riserva della stessa tipologia (per le riserve D.O.C. o isole minori) e successivamente, tenendo conto dei criteri già individuati, proporzionalmente alle altre riserve.
g.4) Forma di sostegno
Il sostegno alla ristrutturazione e riconversione potrà essere erogato attraverso:
-  l'indennizzo per le perdite di entrata conseguenti all'esecuzione del progetto;
-  contributi ai costi di ristrutturazione e riconversione.
Per quanto concerne l'indennizzo dei produttori per le perdite di entrata conseguenti l'esecuzione del progetto, di cui all'art. 13, paragrafo 2, del reg. CE n. 1493/99, viene concesso un indennizzo per ettaro;
-  nel caso si intenda procedere ad un'estirpazione e successivamente al reimpianto, il produttore potrà optare:
-  per l'autorizzazione alla coesistenza del vigneto da estirpare con il vigneto da impiantare per un massimo di 3 anni dalla messa a dimora delle viti,
oppure
-  per l'indennizzo pari a E 2.065,83;
-  nel caso si intervenga con il reinnesto su vigneti allevati a spalliera l'indennizzo sarà pari a E 2.065,83;
-  nel caso si intervenga con il reinnesto su vigneti allevati ad alberello l'indennizzo sarà pari a E 1.549,37;
-  nel caso si intervenga con la ristrutturazione su vigneti allevati a spalliera l'indennizzo è pari a E 2.065,83;
-  nel caso si intervenga con la ristrutturazione su vigneti allevati a tendone l'indennizzo è pari a E 4.131,66.
L'impegno del produttore ad estirpare il vigneto entro il termine di 3 anni viene garantito da una fideiussione bancaria o assicurativa intestata all'Amministrazione regionale pari al 100% del valore del vigneto (decreto n. 4930 del 20 dicembre 2000) di seguito indicato:
-  E 10.329,14 per i vigneti ricadenti in zona a I.G.T.;
-  E 12.911,42 per i vigneti ricadenti in zona a D.O.C.
Di seguito vengono indicati per ciascuna azione i valori relativi alle perdite di entrata ed ai costi reali degli interventi. Questi ultimi sono stati calcolati tenendo conto degli importi previsti dal prezziario regionale.
Azione 1 -Riconversione con reinnesto
Vigneti allevati a spalliera   
-  perdite di entrata      e    2.065,83 
-  costo massimo      e    3.098,74 
-  costo complessivo      e    5.164,57 
Vigneti allevati ad alberello   
-  perdite di entrata      e    1.549,37 
-  costo massimo      e    3.615,20 
-  costo complessivo      e    5.164,57  

Azione 2 - Riconversione attraverso reimpianto
Perdite di entrata      e    2.065,83 
Costo reale massimo:   
-  in caso di utilizzo di barbatelle franche      e  10.500,00 
-  in caso di utilizzo di barbatelle innestate      e  11.878,51 
Costo complessivo massimo:   
-  in caso di utilizzo di barbatelle franche      e  12.565,83 
-  in caso di utilizzo di barbatelle innestate      e  13.944,34 

Azione 3 - Ristrutturazione
Tendone - Spalliera   
-  perdite di entrata      e    4.131,66 
-  costo massimo      e    2.065,83 
-  costo complessivo      e    6.197,48 
Spalliera - Spalliera meccanizzabile   
- perdite di entrata      e    2.065,83 
-  costo massimo      e    4.131,66 
-  costo complessivo      e    6.197,48 
Nelle isole minori e nelle aree delle D.O.C. Etna e Faro, nel caso in cui il vigneto dovrà essere ubicato su superfici terrazzate e/o con pendenza uguale o maggiore al 20%, tenuto conto delle maggiori spese necessarie per la realizzazione dell'impianto, i costi relativi all'azione 2 - Riconversione attraverso reimpianto, vengono così definiti:   
perdite di entrata      e    2.065,83 
Costo reale massimo:   
-  in caso di utilizzo di barbatelle franche      e  17.213,94 
-  in caso di utilizzo di barbatelle innestate      e  18.592,45 
Costo complessivo massimo:   
-  in caso di utilizzo di barbatelle franche      e  19.279,77 
-  in caso di utilizzo di barbatelle innestate      e  20.658,28 

Per tali progetti gli ispettorati competenti provvederanno ad effettuare opportuna verifica preventiva in loco.
Sarà erogato un aiuto forfettario massimo sotto forma di contributo in conto capitale pari al 57% del costo complessivo determinato per ciascuna azione; nelle Isole minori e nelle zone delimitate dalle D.O.C. Etna e Faro tale percentuale sarà elevata al 75%.
L'aiuto massimo concedibile per ettaro è determinato forfettariamente per ogni singola azione, tuttavia tenendo conto che differenti modalità di impianto potranno dar luogo ad importi inferiori, l'importo forfettario potrà subire variazioni nel rispetto comunque del livello di aiuto stabilito dal presente piano. L'importo forfettario sopra determinato è comprensivo delle spese sostenute dal produttore per le competenze dovute al tecnico progettista e direttore dei lavori. Tali competenze non potranno comunque essere inferiori alle tariffe minime stabilite dai relativi ordini professionali.
I costi relativi all'azione 2 - Riconversione attraverso reimpianto, saranno ridotti delle perdite di reddito nel caso in cui il produttore detiene diritti di reimpianto in portafoglio e di E 516,46 sui costi reali, in quanto non verranno riconosciute le spese relative all'estirpazione del vigneto.
Anche nel caso in cui il produttore opti per il reimpianto anticipato non verranno corrisposte la quota relativa alle perdite di entrata né quella relativa all'estirpazione del vigneto.
Gli impianti irrigui, anche se previsti nel progetto, non potranno beneficiare degli aiuti previsti dal presente bando.
I soggetti beneficiari usufruiranno di un'anticipazione pari al 100% dell'aiuto forfettario richiesto che comunque non potrà superare i massimali sopra citati relativamente alla/e azione/i che devono essere realizzate, previa costituzione di una fideiussione bancaria o assicurativa pari al 120% dell'importo da erogare intestata all'organismo pagatore (AGEA) e redatta secondo una specifica modulistica predisposta dall'AGEA.
g.5)  Eleggibilità della spesa
Per quanto riguarda la data di inizio delle opere, potranno essere ammesse soltanto le spese sostenute dall'imprenditore a partire dalla data di ammissibilità del progetto, coincidente con la data di affissione delle graduatorie provvisorie. Gli imprenditori titolari di un diritto di reimpianto in scadenza nella presente campagna potranno richiedere la verifica prioritaria di ammissibilità, barrando l'apposita casella prevista sul modello di domanda.
L'ammissibilità non costituirà comunque impegno da parte dell'Amministrazione al finanziamento del progetto, in quanto lo stesso rimane subordinato al suo inserimento in posizione utile nella graduatoria.
I lavori dovranno comunque essere iniziati prima dell'inserimento del progetto negli elenchi di pagamento predisposti dal competente ispettorato.
H) PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
La domanda di partecipazione al bando dovrà essere redatta in duplice copia e compilata in conformità allo specifico modello allegato al presente bando (modello 1 per i progetti singoli, modello 2 per i progetti collettivi). La domanda sottoscritta dal richiedente e autenticata secondo la normativa vigente in materia, corredata della prescritta documentazione di cui al successivo capitolo I) dovrà essere presentata, pena l'esclusione, secondo le seguenti modalità:
-  trasmessa in busta chiusa, a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana entro il trentesimo giorno, esclusivamente agli ispettorati provinciali dell'agricoltura competenti per territorio, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno;
oppure:
-  consegnata in busta chiusa direttamente presso la sede dell'ispettorato provinciale dell'agricoltura competente per territorio, ufficio accettazione, che provvederà a rilasciare apposita ricevuta.
Ai fini del rispetto dei termini di presentazione farà fede la data del timbro postale di spedizione apposto su plico, ovvero la data di attestazione di avvenuta consegna.
Le domande inviate a mezzo raccomandata dovranno comunque pervenire agli uffici competenti improrogabilmente entro i 15 giorni successivi alla data di scadenza delle stesse. Quelle pervenute successivamente non saranno prese in considerazione. Non saranno prese in considerazione le istanze inviate prima dei termini prescritti dal presente bando.
La busta chiusa e sigillata dovrà contenere, pena l'esclusione, l'istanza con allegata la relativa documentazione inerente una sola ditta.
Per i progetti collettivi la domanda dovrà essere proposta e sottoscritta nei termini di legge dal legale rappresentante la cooperativa su apposito modello, con allegata la prescritta documentazione di cui al successivo capitolo I) e presentata in busta chiusa. Alla stessa dovranno essere allegati i progetti dei singoli soci, completi delle domande redatte su apposito modello (mod. 1), sottoscritte nei termini di legge, con allegata la prescritta documentazione, anch'esse in busta chiusa.
La busta chiusa e sigillata, contenente la domanda e la documentazione prevista, dovrà riportare la seguente dicitura:
Regione siciliana - Ispettorato provinciale dell'agricoltura di .................................................... - Piano regionale di riconversione e ristrutturazione dei vigneti - Bando riserve 2005/2006 - Graduatoria singoli o graduatoria collettivi. Per i progetti collettivi dovrà inoltre essere specificato il nome della struttura di trasformazione proponente.
I) DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE
Alla domanda dovrà essere allegata, in duplice copia di cui una in originale o copia autentica, ove pertinente e pena l'esclusione secondo quanto previsto al precedente capitolo C) Condizioni di non ammissibilità', la seguente documentazione che, nei casi previsti dal D.P.R. n. 445/2000, potrà essere sostituita con dichiarazione sostitutiva redatta nei modi di legge e contenente tutti gli elementi della documentazione stessa:
1) scheda di autovalutazione del progetto (allegato 1 o allegato 2);
2) dichiarazione di superficie vitata (mod. B1 AGEA);
3) documentazione relativa al diritto di reimpianto:
a)  copia dell'autorizzazione al reimpianto o al reimpianto anticipato;
b) copia della domanda già inoltrata agli IPA relativa ad estirpazione e reimpianto o a reimpianto anticipato;
c)  copia della richiesta inoltrata all'IPA relativa al rilascio del nulla osta per acquisire un diritto di reimpianto tramite trasferimento;
La documentazione di cui ai punti b) e c) potrà essere sostituita da una dichiarazione attestante la data di avvenuta presentazione delle istanze di che trattasi;
4) documentazione relativa al possesso della qualifica di giovane agricoltore (solo per i richiedenti il punteggio aggiuntivo):
a)  copia del decreto ispettoriale con il quale è stato concesso al giovane l'aiuto per il primo insediamento ai sensi dell'art. 10 del reg. CE n. 2328/91 e successive modifiche o ai sensi della mis. 4.07 del P.O.R. Sicilia 2000/2006;
oppure:
b)  per coloro che hanno partecipato al bando per l'anno 2005 della mis. 4.07 del P.O.R. Sicilia 2000/2006, copia della ricevuta di avvenuta presentazione della domanda (o della ricevuta di ritorno relativa alla spedizione postale) con allegata dichiarazione in cui la ditta si impegna, indipendentemente dall'ottenimento dell'aiuto per l'insediamento, a raggiungere entro la data del collaudo delle opere relative all'impianto del vigneto ed a rispettare, per il periodo previsto, i requisiti previsti per i giovani agricoltori;
oppure:
per i giovani imprenditori che non sono nelle condizioni di produrre la documentazione di cui ai punti a) e b):
c.1)  documentazione relativa al possesso del requisito della professionalià (titolo di studio universitario nel campo agrario, forestale o veterinario; diploma di scuola media superiore ad indirizzo agrario; attestato di superamento di esame finale di specifici corsi per il conseguimento di qualifiche idonee alla conduzione aziendale).
Il requisito della professionalità si intenderà acquisito qualora il giovane abbia esercitato per almeno un biennio continuativo riferito al quinquennio immediatamente precedente alla data di presentazione della richiesta, l'attività di imprenditore agricolo, come desumibile dal certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A.;
c.2)  dichiarazione resa ai sensi di legge relativa al possesso del requisito della redditività pari ad 8 UDE, con indicazione dei terreni costituenti l'azienda e relativa ripartizione colturale;
c.3)  documentazione relativa al rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente, conformemente a quanto previsto dall'attuale normativa vigente;
5)  relazione tecnica:
nella relazione dovranno necessariamente essere specificati dettagliatamente gli interventi da realizzare per singolo appezzamento specificando se trattasi di reinnesto, reimpianto o ristrutturazione, indicando forme di allevamento, sesti di impianto, varietà da introdurre e le rese ante e post intervento. Tali informazioni dovranno evidenziare le caratteristiche dell'intervento di riqualificazione e riduzione delle rese, fornendo altresì gli elementi che consentano di escludere che si tratti di rinnovo dei vigneti.
Dovrà altresì essere determinata l'esatta superficie del vigneto o dei vigneti interessati all'intervento, tenendo conto della definizione di superficie vitata di cui al decreto ministeriale 26 luglio 2000 e successive modifiche ed integrazioni.
Dovranno inoltre essere fornite le informazioni relative alla varietà e alla forma di allevamento del vigneto da cui si è originato il diritto di reimpianto (specificando in caso di più varietà e/o sistemi di allevamento le relative distinte superfici), nonché quelle atte ad individuare la struttura di trasformazione che utilizzerà le uve ottenute dai vigneti oggetto dell'intervento.
Ciò in quanto la valutazione del progetto verrà effettuata tenendo conto di una serie di parametri di carattere agronomico, più avanti specificati, nonché delle caratteristiche della struttura di trasformazione di riferimento sia per quanto riguarda la dotazione tecnologica, che per quanto riguarda la produzione di vini di qualità.
Per i progetti presentati da cooperative nella relazione dovranno essere indicati il numero complessivo dei soci, la superficie intercettata dalla struttura, la situazione pre e post intervento e gli obiettivi che si intendono raggiungere;
6) dichiarazione resa dal legale rappresentante la struttura di trasformazione, relativa alle quantità di vini I.G.T. e/o D.O.C. confezionati in recipienti di capacità non superiore a 60 litri nel triennio di riferimento (anni solari 2002, 2003 e 2004) ed alla dotazione tecnologica della cantina 3/a, allegato 3/b o allegato 4). Esclusivamente nel caso di cantine di recente costituzione, potranno essere valutati i quantitativi prodotti negli anni di attività, anche se questi dovessero risultare inferiori ai tre anni previsti. In tali casi la dichiarazione resa dal legale rappresentante dovrà indicare anche la data di inizio dell'attività della cantina;
7)  dichiarazione resa dal legale rappresentante la struttura di trasformazione, relativa alle opere di ammodernamento e ristrutturazione sostanziali della cantina, con opere realizzate dall'1 gennaio 2002 e definite alla data di scadenza del bando con allegata dettagliata relazione tecnica resa dal progettista, da cui si evinca chiaramente la tipologia degli interventi effettuati e la loro incidenza in termini di miglioramento qualitativo delle produzioni (solo nel caso di richiesta del punteggio aggiuntivo);
8) certificato di iscrizione alla Camera di commercio nel registro delle imprese secondo la normativa vigente. I giovani agricoltori potranno presentare una dichiarazione dove si attesti l'avvenuto insediamento impegnandosi a produrre il certificato successivamente e comunque prima dell'inserimento negli elenchi di liquidazione da parte dell'IPA;
9) titolo di possesso dell'azienda:
dovrà essere prodotto titolo di proprietà dell'azienda o contratto di affitto o di comodato registrato nei modi di legge, integrato, ove necessario, da una dichiarazione rilasciata dai proprietari relativa all'autorizzazione ad effettuare le opere di ristrutturazione/riconversione di cui al progetto.
Nel caso di domanda prodotta da società o da altri soggetti in forma associata, la stessa dovrà essere inoltrata dal rappresentante legale, unitamente all'atto costitutivo.
10)  elaborati tecnici (estratti di mappa, planimetria dell'azienda ante e post-investimento, corografia con evidenziata la superficie oggetto di intervento);
11) certificati o visure catastali relativi ai terreni oggetto di intervento;
12) copia dello statuto della società o dell'associazione che presenta il progetto;
13) certificato di destinazione urbanistica dei terreni interessati all'intervento. In fase di presentazione dell'istanza il certificato potrà essere sostituito da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà o dalla copia della richiesta già avanzata al comune competente per il rilascio dello stesso. Il certificato di destinazione urbanistica dovrà comunque essere prodotto dalla ditta non appena in suo possesso e comunque prima dell'inserimento negli elenchi di liquidazione da parte dell'IPA;
14)  copia del registro di imbottigliamento relativo agli anni solari 2002, 2003 e 2004 (solo per i progetti singoli richiedenti il punteggio aggiuntivo di cui al punto 3 del successivo capitolo L);
15)  dichiarazione resa dal legale rappresentante la struttura di trasformazione, da cui risulta che il richiedente, al momento della presentazione della richiesta, è socio della cooperativa (solo nel caso in cui il richiedente faccia riferimento ad una struttura di trasformazione cooperativa cantina sociale che non ha presentato progetto collettivo);
oppure:
nel caso in cui il conduttore non aderisce ad alcuna struttura di trasformazione in quanto possiede soltanto diritti di reimpianto in portafoglio, o in caso di subentro come socio in sostituzione di altro socio, dovranno essere allegate:
16) dichiarazione nella quale il conduttore si impegna a formalizzare richiesta per il subentro come socio ed a consegnare le uve provenienti dalla superficie oggetto di intervento alla struttura di trasformazione;
17)  dichiarazione del legale rappresentante con la quale lo stesso si impegna ad ammettere come socio il richiedente e trasformare le uve consegnate dal richiedente l'aiuto presso la propria struttura di trasformazione;
esclusivamente nel caso di progetti collettivi, dovranno essere allegati obbligatoriamente al momento di presentazione della domanda, pena l'esclusione, i seguenti documenti:
18)  catastino soci aggiornato;
19)  relazione tecnica ed elenco dei partecipanti al progetto, nel quale dovranno essere indicati per ciascun soggetto la superficie, la tipologia di intervento e il relativo importo;
20)  progetti dei singoli soci completi della documentazione prescritta;
21)  elenco numerato di tutti gli elaborati e documenti allegati all'istanza, firmato dal richiedente e dal tecnico progettista (sia per i progetti singoli che collettivi).
L) CRITERI PER LA SELEZIONE DEI PROGETTI
Per la selezione dei progetti i punteggi saranno attribuiti sulla base dei criteri sotto elencati.
Per i giovani agricoltori il requisito dell'età compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti, dovrà essere posseduto al momento della presentazione della domanda. I giovani agricoltori, al momento della presentazione della domanda, dovranno risultare già insediati nella conduzione dell'azienda oggetto della ristrutturazione/riconversione.
Ai fini dell'approvazione, potranno essere valutati solo i progetti che raggiungono un punteggio minimo complessivo pari a 19 per i progetti relativi alle "riserve D.O.C." ed alle "riserve isole minori" e pari a 34 per i progetti relativi alla "riserva legge n. 109/96".
Nel caso in cui, sia a seguito di rinuncia da parte della ditta che in fase di verifica istruttoria, gli importi originari di progetto venissero ridotti in una misura superiore al 20%, il progetto decadrà automaticamente.
1. Età e qualifica dell'imprenditore
Progetti presentati da singoli
-  progetti presentati da giovani agricoltori      punti  20 
-  progetti presentati dagli altri soggetti      punti  16 

Progetti presentati in forma associata
-  numero di giovani agricoltori presenti nel progetto pari o superiore al 50%      punti  20 
-  numero di giovani agricoltori presenti inferiore al 50%      punti 16 

2.  Impianto di trasformazione di riferimento
2.1  Produzione di vini ad I.G.T. o a D.O.C. confezionato in recipienti di capacità non superiore a 60 litri così come desumibile dalla dichiarazione del legale rappresentante e rilevabile dai registri di imbottigliamento (media dei quantitativi imbottigliati negli anni solari 2002, 2003 e 2004)*:
-  superiore al 65% del totale vino prodotto      punti  2 
-  compreso tra il 30% ed il 65% del totale vino prodotto      punti  1 

* (Esclusivamente nel caso di cantine di recente costituzione, potranno essere valutati i quantitativi prodotti negli anni di attività, anche se questi dovessero risultare inferiori ai tre anni previsti).
2.2  Tecnologia presente
-  presse soffici      punti    1 
-  autovinificatori      punti    1 
-  frigorie       punti    1 

2.3 Ammodernamento delle strutture.
Gli impianti di trasformazione che hanno già provveduto ad ammodernare in modo sostanziale le proprie strutture con opere realizzate dall'1 gennaio 2002 e definite alla data di scadenza del bando      punti    2 

(Si intendono per opere di ammodernamento sostanziale quelle relative al miglioramento significativo della dotazione tecnologica per la lavorazione, la trasformazione, la conservazione e/o confezionamento dei prodotti).
3. Imbottigliamento
Conduttore che nell'ultimo triennio ha chiuso il ciclo produttivo con l'imbottigliamento del proprio prodotto a D.O.C. e/o ad I.G.T., così come desumibile dalla dichiarazione resa nel modello di domanda e riscontrabile dai registri di imbottigliamento      punti    2 

Per le cantine di nuova costituzione, saranno valutate le annate disponibili, fermo restando l'obbligo per i responsabili di tali strutture di dichiarare la data di inizio attività.
Esclusivamente per la selezione dei progetti relativi alla "Riserva legge n. 109/96", in aggiunta ai suddetti criteri, si terrà conto dei seguenti punteggi:
4.  Tipologia di impianto - Forma di allevamento
-  ristrutt. e/o riconv. di vigneti allevati a tendone      punti  12 
-  ristrutt. e/o riconv. di vigneti che utilizzano altre forme di allevamento      punti 10 

Nel caso i richiedenti detengano diritti in portafoglio, occorre indicare la forma di allevamento utilizzata nel vigneto estirpato.
5. Varietà da riconvertire
Riconversione di vigneti con presenza di vitigno :
-  Trebbiano Toscano      punti    7 
- altri vitigni      punti    5 

Nel caso i richiedenti detengano diritti in portafoglio, occorre indicare la varietà presente nel vigneto estirpato.
6.  Varietà da utilizzare
-  utilizzo di varietà autoctone (escluso il Catarratto comune)      punti    3 

Relativamente alle voci "Tipologia di impianto - Forma di allevamento", "Varietà da riconvertire" e "Varietà da utilizzare", qualora per il vigneto da riconvertire/ristrutturare fossero presenti diverse tipologie, il punteggio sarà attribuito secondo le relative percentuali calcolate con due cifre decimali con approssimazione della seconda in eccesso o in difetto.
Nelle graduatorie finali a parità di punteggio si darà priorità alle ditte in possesso del maggior numero dei seguenti requisiti, come dalle stesse indicati nel modello di domanda:
-  imprenditrici donne;
-  azienda parzialmente o totalmente in biologico/conversione;
-  in caso di pari merito tra giovani agricoltori verrà data la priorità al richiedente di maggiore età.   

Per i progetti collettivi i suddetti requisiti di priorità dovranno essere riferiti ad almeno il 50% dei singoli soci partecipanti, mentre per i progetti presentati da società o piccole cooperative, ad almeno il 50% dei soci.
Qualora nonostante i suddetti parametri dovessero verificarsi dei pari merito, si terrà conto dell'ordine cronologico di presentazione delle domande.
M) FORMAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLE GRADUATORIE
Le domande pervenute nei termini, previa verifica di ammissibilità, saranno sottoposte all'istruttoria tecnico-amministrativa per il riscontro dei requisiti previsti, quindi, sulla base dei criteri sopra riportati, verranno predisposte le graduatorie riferibili alle diverse riserve individuate dal presente bando, sia per i progetti proposti da singoli che, ove presenti, da organismi collettivi.
L'istruttoria dovrà essere effettuata entro i 30 giorni successivi alla scadenza del bando a cura degli ispettorati provinciali dell'agricoltura competenti per territorio e, sulla base dei punteggi assegnati, i progetti verranno inseriti nelle graduatorie regionali previste dal presente bando.
Gli ispettorati provvederanno altresì a redigere l'elenco dei progetti esclusi per inammissibilità, specificando i motivi dell'esclusione ai fini di eventuali controdeduzioni da parte delle ditte.
Entro i successivi quindici giorni le graduatorie, elaborate ed approvate con decreto del dirigente generale, verranno affisse presso l'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste e gli ispettorati provinciali dell'agricoltura, previo comunicato stampa sui principali quotidiani regionali ed avviso sul sito internet dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste.
Verrà altresì affisso l'elenco dei progetti esclusi con le motivazioni dell'esclusione.
Entro i trenta giorni successivi alla data di affissione delle graduatorie potranno essere presentati eventuali ricorsi esclusivamente all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, servizio V - produzioni vegetali - impianti agro-industriali.
L'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, esaminati i ricorsi, notificherà alle ditte le proprie determinazioni provvedendo, se necessario, alla revisione delle graduatorie.
N) LIQUIDAZIONE DELL' AIUTO
Verranno finanziati i progetti utilmente collocati nelle graduatorie fino a completo esaurimento delle superfici assegnate alle diverse riserve ed utilizzando le risorse finanziarie secondo quanto già indicato al paragrafo g.2).
L'aiuto verrà liquidato ai singoli imprenditori che hanno presentato domanda; anche nel caso in cui la domanda è stata proposta da un organismo collettivo, l'aiuto verrà liquidato ai singoli soci. Pertanto nell'elenco di pagamento che gli IPA predisporranno dovranno essere inseriti i nominativi dei singoli partecipanti al progetto collettivo.
Gli ispettorati provvederanno, previa acquisizione della polizza fideiussoria intestata ad AGEA pari al 120% dell'importo di contributo forfettario anticipato da concedere e redatta secondo specifico modello predisposto da AGEA, a redigere appositi elenchi ed a trasmetterli entro il 30 aprile 2006 all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste - servizio V produzioni vegetali.
Le ditte, contestualmente alla polizza, provvederanno a trasmettere una dichiarazione del direttore dei lavori controfirmata dall'imprenditore, sull'avvenuto inizio dei lavori relativi alla/e misura/e, in quanto l'aiuto forfettario anticipato potrà essere concesso esclusivamente nel caso in cui i lavori siano già stati iniziati.
L'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste entro il 15 maggio 2006 invierà all'organismo pagatore nazionale (AGEA) gli elenchi, secondo le modalità che saranno indicate dall'AGEA.
O) REALIZZAZIONE DELLE OPERE E COLLAUDI
Come previsto dal reg. CE n. 315/2003 le opere previste dovranno essere necessariamente realizzate entro la fine della seconda campagna successiva alla concessione dell'anticipo.
Tranne che nei casi previsti dal reg. n. 1342/2002, che modifica il regolamento CE n. 1227/2000, non sarà concessa alcuna proroga alla realizzazione e completamento delle opere.
Il mancato rispetto dei tempi di esecuzione dei lavori sarà considerato come responsabilità soggettiva del beneficiario e comporterà la decadenza dal regime d'aiuti e l'applicazione delle sanzioni previste, così come specificato al successivo capitolo Q).
Pertanto, i soggetti beneficiari dell'aiuto entro il previsto suddetto termine per la realizzazione delle opere ammesse a contributo, dovranno inoltrare all'Ispettorato provinciale dell'agricoltura la richiesta di accertamento finale di regolare esecuzione delle opere, allegando inoltre la documentazione tecnica ed amministrativa di rito.
La predetta documentazione deve essere corredata dalla dichiarazione del progettista o del direttore dei lavori circa l'avvenuta esecuzione dei lavori conformemente a quanto previsto dal progetto.
L'Amministrazione entro i 90 giorni successivi alla presentazione della richiesta di accertamento finale dei lavori effettua i collaudi sul 100% dei progetti.
Per quanto riguarda le eventuali varianti, i progetti ammessi al finanziamento non potranno essere oggetto di varianti sostanziali che possano comportare una modifica dei requisiti in base ai quali il progetto è stato valutato ai fini dell'inserimento nella graduatoria di merito.
Tuttavia eventuali modeste varianti, nel caso di adattamenti tecnici che non comportino cambiamenti negli obiettivi iniziali, potranno essere apportate e giustificate in maniera dettagliata in una apposita relazione tecnica consuntiva dei lavori eseguiti.
In tutti i casi le varianti non potranno comportare un aumento dei costi, restando i medesimi a totale carico del soggetto destinatario del contributo.
Nella fase di verifica di esecuzione delle opere, i costi relativi all'acquisizione dei beni e servizi extra aziendali dovranno essere calcolati sulla base degli elementi giustificativi di spesa prodotti (fatture e/o documenti fiscali aventi forza probante equivalente); nella verifica della congruità dei prezzi, ai fini orientativi, si terrà conto di quanto previsto nel prezzario regionale. Per quanto riguarda l'eleggibilità della spesa, si rimanda a quanto già riportato al punto g.5) del capitolo G) Aspetti finanziari.
La garanzia fideiussoria sarà svincolata ad effettiva realizzazione delle opere e a totale utilizzazione dell'importo garantito nonché, per i giovani imprenditori, ad avvenuta dimostrazione del raggiungimento e mantenimento dei requisiti ed impegni assunti all'atto della presentazione della domanda.
Per quanto riguarda il recesso ed il trasferimento degli impegni, verranno applicate le circolari predisposte in tal senso dall'AGEA. Tali circolari prevedono, nei casi di rinuncia anticipata, parziale o totale agli impegni assunti con la domanda, la decadenza totale o parziale dall'aiuto ed il recupero delle somme erogate con l'applicazione di una penale.
Tale penale è pari al 12% dell'aiuto corrisposto, nel caso in cui il produttore comunichi la rinuncia, alla Regione e per conoscenza all'AGEA, entro il termine di 120 giorni dalla data dell'operazione bancaria di pagamento (data di emissione dell'assegno, ovvero data di emissione del bonifico bancario) ed effettui il versamento del contributo maggiorato della penale entro il suddetto termine di 120 giorni; la penale è invece pari al 20% dell'aiuto corrisposto qualora la rinuncia ed il versamento delle somme avvenga oltre il predetto termine dei 120 giorni. Anche in caso di non incasso dell'assegno il produttore è tenuto a restituire la differenza del 12% o del 20%.
In caso di trasferimento dell'azienda ad altro soggetto (per cessione, affitto, ecc.), fermo restando il possesso da parte di quest'ultimo dei requisiti soggettivi previsti dal presente bando sia per l'accesso al regime di aiuti e sia per l'attribuzione del punteggio, chi subentra nella proprietà o conduzione dell'azienda deve assumere gli impegni assunti dal cedente e diviene responsabile del rispetto degli stessi. La polizza eventualmente stipulata dal cedente deve essere sostituita da analoga polizza stipulata dal subentrante. Il beneficiario è tenuto a notificare formalmente le variazioni intervenute al competente Ispettorato provinciale dell'agricoltura e per conoscenza all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste ed all'AGEA, entro 10 giorni lavorativi dal perfezionamento della transazione.
P) INDICATORI PER IL MONITORAGGIO
Per ogni campagna e per ciascuna azione saranno rilevati il numero di ettari oggetto dell'aiuto (Ha), l'importo relativo (euro) e la resa media (ql/ha) ante e post intervento.
Q) DECADENZA DALL' AIUTO E REVOCA
Qualora tutte le misure previste nel progetto finanziato non venissero realizzate nei tempi previsti o non venissero rispettati gli obblighi e i vincoli assunti per garantire il non aumento della superficie vitata interessata e delle rese e/o l'obbligo della rivendicazione delle produzioni a D.O.C. o ad I.G.T., il produttore decadrà dal regime di aiuti e dovrà rimborsare l'intero aiuto ricevuto maggiorato della penale prevista e degli eventuali interessi.
Tuttavia, se le opere sono state realizzate in misura superiore all'80%, il rimborso sarà pari al doppio dell'importo delle opere non realizzate.
La restituzione delle somme avverrà secondo le modalità e i tempi indicati dall'organismo pagatore nazionale (AGEA). Qualora l'interessato non provvedesse alla restituzione delle somme, l'AGEA provvederà all'incameramento parziale o totale della polizza fidejussoria.
R) CONTROLLI
La Regione Sicilia disporrà controlli ed ispezioni su tutti i progetti che hanno beneficiato degli aiuti, al fine di verificare l'esatta esecuzione delle opere ed il rispetto dei tempi di realizzazione.
I controlli potranno essere attivati anche dopo gli accertamenti finali di regolare esecuzione e comunque entro i tempi stabiliti dall'obbligo di mantenimento della destinazione delle opere finanziate e cioè 10 anni per le strutture fisse a partire dalla data del collaudo finale.
In ogni caso l'Amministrazione successivamente alla realizzazione degli impianti disporrà controlli su un campione di almeno il 10%, al fine di accertare se il beneficiario abbia iscritto il vigneto al rispettivo albo D.O.C. o all'elenco delle vigne a I.G.T., nonché tesi a verificare che non ci sia stato un aumento delle rese, che le produzioni siano state effettivamente conferite alla cantina di riferimento e che le stesse siano state rivendicate a D.O.C. o ad I.G.T..
Per ciascun progetto gli IPA provvederanno a predisporre sin dalla fase istruttoria, e successivamente ad aggiornare, una lista di controllo che costituisce parte integrante del fascicolo secondo lo schema predisposto dall'AGEA.


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(2006.3.150)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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