REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 21 LUGLIO 2006 - N. 35
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
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CIRCOLARI

PRESIDENZA


CIRCOLARE PRESIDENZIALE 4 luglio 2006, n. 73.
Convenzione tra il Ministero del lavoro e la Regione siciliana del 30 marzo 2006 - Progetto Labor Sicilia - Progettazione esecutiva.

AI DIPARTIMENTI REGIONALI ED UFFICI EQUIPARATI
AGLI ENTI, AZIENDE ED AMMINISTRAZIONI OPERANTI NEI SETTORI DEL TURISMO, DEI BENI CULTURALI, DELLA TUTELA AMBIENTALE E SOCIO-ASSISTENZIALE
ALL'ASSESSORATO REGIONALE DELLA SANITA'
-  UFFICIO DI DIRETTA COLLABORAZIONE DELL'ASSESSORE
-  DIPARTIMENTO REGIONALE FONDO SANITARIO
-  ISPETTORATO SANITARIO
-  OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO
AL DIPARTIMENTO REGIONALE LAVORO
AL DIPARTIMENTO REGIONALE FORMAZIONE PROFESSIONALE
AGLI UFFICI PROVINCIALI DEL LAVORO
AGLI ISPETTORATI PROVINCIALI DEL LAVORO
ALL'UFFICIO REGIONALE DEL LAVORO
ALL'ISPETTORATO REGIONALE DEL LAVORO
ALLE PROVINCE REGIONALI
AI COMUNI DELL'ISOLA
ALLE ASSOCIAZIONI DATORIALI
ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEI LAVORATORI
e, p.c.  ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE - UFFICIO DI GABINETTO 

AGLI ASSESSORATI REGIONALI - UFFICI DI GABINETTO
ALL'AREA E AI SERVIZI DELL'AGENZIA REGIONALE PER L'IMPIEGO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
In data 30 marzo 2006 è stata sottoscritta una convenzione, che sub 1 forma parte integrante alla presente circolare, tra il Ministero del lavoro e la Regione siciliana con la quale vengono attribuite alla Regione siciliana risorse complessive pari ad E 15.917.090,00, di cui:
a)  E 4.500.000,00 finalizzati alla realizzazione di ulteriori misure di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili del bacino individuato dall'art. 2 del decreto legislativo n. 81/2000;
b)  E 11.417.090,00 per la realizzazione di ulteriori azioni di politica attiva del lavoro, rivolte prioritariamente a giovani ed adulti provenienti da fasce deboli o marginali del mercato del lavoro. Tali azioni potranno essere accompagnate da azioni di sensibilizzazione, formazione, work experience, tirocini.
Tale attribuzione trae fondamento dalle problematiche occupazionali che coinvolgono il bacino dei lavoratori in attività socialmente utili ed altri soggetti provenienti dalle fasce deboli e marginali del mercato del lavoro siciliano.
Per quanto attiene l'attivazione delle misure di stabilizzazione dei lavoratori in attività socialmente utili, si rinvia a successive direttive, in conformità alle previsioni del punto 3 della circolare assessoriale 24 maggio 2006, n. 71, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 27 dell'1 giugno 2006.
Mentre al fine di attuare l'impegno, assunto con la richiamata convenzione, a realizzare un intervento integrato rivolto a 800 persone tra giovani ed adulti in cerca di lavoro, nell'ottica della prevenzione e della lotta alla disoccupazione, con particolare attenzione alle fasce deboli e marginali del mercato del lavoro, alla medesima convenzione è stato compiegato il progetto Labor Sicilia, di cui si allega scheda tecnico-progettuale, predisposto dal CIAPI di Palermo, quale ente strumentale della Regione, il cui affidamento sarà operato con le procedure c.d. "in house".
Obiettivo prioritario dell'azione è rafforzare il capitale sociale in ambito urbano mediante il soddisfacimento dei bisogni sociali di base (aggregazione socioculturale, cura della persona, sostegno alle famiglie) attraverso la definizione di nuove figure professionali in ambito sociale e nei settori del turismo, dei beni culturali e della tutela ambientale.
Lo sbocco occupazionale previsto per le tali figure è nelle aziende forestali demaniali, negli enti gestori di parchi e riserve, nelle società miste dei beni culturali e dei servizi di tutela ambientale, nelle aziende sanitarie locali, nelle aziende ospedaliere, nelle cliniche private e negli enti e cooperative del terzo settore, anche in considerazione dei bisogni emergenti di una popolazione per la quale l'aspettativa di vita è crescente.
Al fine di consentire al CIAPI di Palermo di approntare la necessaria progettualità esecutiva, le amministrazioni, enti ed aziende rientranti nei settori del turismo, dei beni culturali, della tutela ambientale e socio-assistenziale potranno avanzare - entro e non oltre 15 giorni dalla data di pubblicazione della presente circolare nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana - direttamente al CIAPI - Progetto Labor Sicilia, via A. Barbarico n. 2 - 90100 Palermo-Addaura, proposte di inserimento di profili professionali appetibili.
Un apposito comitato di valutazione nominato dal consiglio di amministrazione del CIAPI di Palermo individuerà le proposte da inserire nel progetto esecutivo.
La presente circolare sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet di questo Assessorato, all'indirizzo: www.regione.sicilia.it/lavoro.
  Il Presidente della Regione: CUFFARO 

Allegato
LABOR SICILIA

Ente promotore: Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione, dipartimento agenzia regionale per l'impiego e la formazione professionale.
Ente attuatore tramite affidamento in house C.I.A.P.I. - Palermo.
Indirizzo: via A. Barbarigo n. 2 - 90149 Palermo.
Natura giuridica: ente soggetto a controllo e vigilanza della Regione siciliana, Associazione di diritto privato (codice 28).
Attività prevalente: formazione (codice 1).
Costo totale del progetto: E 11.000.000,00, Fondi nazionali.
Descrizione sintetica del progetto
Il progetto prevede l'attivazione di diverse azioni, rivolte a persone, contemplate dal FSE che, integrandosi pienamente fra loro, contribuiscono all'innalzamento degli obiettivi e favoriscono, nel complesso, il successo dell'intervento formativo.
Azioni previste
Azione IN (sensibilizzazione, informazione e pubblicità).
Azione FOP (formazione).
Azione WO (work experiences).
Azione EM (supporto all'efficacia del progetto).
Destinatari dell'intervento formativo
Giovani e adulti in ricerca di lavoro nell'ottica della prevenzione e cura della disoccupazione, con particolare attenzione alle fasce deboli e marginali del mercato del lavoro.
Settori di intervento
Turistico.
Beni culturali.
Tutela ambientale.
Socio assistenziale.
Analisi del contesto
L'iniziativa ha come bacino territoriale di utenza il territorio della Regione siciliana.
La rilevazione delle esigenze formative definite all'interno del progetto è avvenuta seguendo tre percorsi:
1)  ricerche e studi di settore;
2)  contatto diretto con le aziende operanti nei settori di intervento del progetto;
3)  confronto con le parti sociali.
L'analisi delle ricerche e degli studi effettuati dal CIAPI, dall'agenzia per l'impiego, dall'ISTAT, dalla Camera di commercio, dalle aziende, ha permesso di effettuare delle riflessioni di insieme sui servizi socio assistenziali a supporto dei settori turistico, dei beni culturali e tutela ambientale valutandone l'impatto positivo in termini di formazione e occupazione.
In generale, si può dire che il settore socio assistenziale:
-  favorisce la nascita di nuove risorse e di nuove competenze;
-  muove l'economia, grazie ai suoi impatti sull'efficienza e sulla competitività delle imprese.
La Sicilia ha una popolazione di 5.076.700 unità, che rappresenta l'8,8% della popolazione italiana. L'analisi del dato demografico è di primaria importanza per valutare i bisogni socio assistenziali della popolazione:
-  nel 2001 i bambini siciliani fino a tre anni erano 160.012 e rappresentavano il 3,2% della popolazione isolana complessiva, superiore alla quota media italiana del 2,8%. I ragazzi con meno di 18 anni corrispondono in Sicilia al 21,6% della popolazione complessiva contro il 17,4% del dato nazionale.
I grandi progressi che hanno caratterizzato il panorama medico-scientifico degli ultimi decenni, insieme alle mutate esigenze demografiche, sociali, politiche ed economiche, hanno profondamente modificato l'assistenza sociale ed i suoi modelli.
Particolare attesa vi è stata, da parte degli operatori pubblici e privati, nei confronti delle misure introdotte con la legge 8 novembre 2000, n. 328, "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali". Il provvedimento punta sulla programmazione e sull'organizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali, secondo principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità, omogeneità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità ed unicità deIl'amministrazione, autonomia organizzativa e regolamentare degli enti locali.
Secondo la legge n. 328/2000 alle Regioni spettano le funzioni di programmazione, coordinamento e indirizzo degli interventi sociali nonché di verifica della rispettiva attuazione a livello territoriale e di disciplina dell'integrazione degli interventi stessi, con particolare riferimento nel caso specifico del progetto, all'attività socio assistenziale. In particolare la Regione siciliana, con decreto presidenziale 4 novembre 2002, ha emanato le linee guida per l'attuazione dei piano socio-sanitario previsto dalla legge n. 328/2000, offrendo un vasto ventaglio di forme di assistenza ai soggetti così detti "svantaggiati" riconducibile nel caso specifico alle diverse figure professionali previste in progetto.
Gli studi effettuati sul territorio della Regione hanno evidenziato una relativa carenza di servizi dedicati alle fasce di soggetti con disagio di diversa natura (come ad esempio i servizi socio assistenziale alternativi al ricovero, rivolto al turismo sociale per la terza età, o tutte quelle attività rivolte a bambini, persone in difficoltà di varia natura).
Bisogna quindi evidenziare che, in particolar modo, in Sicilia emerge un dato preoccupante: la mancanza di figure professionali correlate sia ai cambiamenti nel settore specifico, sia alle modalità di utilizzo di nuovi metodi operativi ponendo prioritariamente la razionalizzazione dell'uso delle risorse umane al fine di renderle funzionalmente economiche agli obiettivi aziendali.
Quanto maggiore è, infatti, il grado di competenza e di specializzazione richiesto, tanto minore è, da un lato, la reperibilità sul mercato, dall'altro la reperibilità di figure professionali che abbiano esperienza.
L'intervento di formazione qui proposto, integrato sia alla work experiences in azienda che alla capillare azione di informazione e sensibilizzazione che si intende fare su tutto il territorio della Regione, deve essere visto, da un lato, come strumento atto a favorire la nascita di nuove risorse e nuove competenze, dall'altro, come strumento atto ad offrire la possibilità di concrete proposte di inserimento aziendale.
E' in tale contesto che si inserisce il percorso formativo per "Labor Sicilia".
Il progetto prevede la formazione di un "operatore sociale" che, in base ad una specifica formazione professionale di carattere teorico e pratico e nell'ambito dei servizi socio-educativi e culturali, svolge la propria attività nei riguardi di soggetti di diversa età e condizione per promuovere e contribuire allo sviluppo delle potenzialità di crescita personale e/o di inserimento e partecipazione sociale.
Sa leggere il processo di crescita umana come sviluppo complessivo di un essere che possiede una ricchezza di risorse individuali e sociali, che l'integrazione psicologica e pedagogica intende promuovere e attivare. Possiede conoscenze mutuate dalle scienze dell'educazione, intese nell'accezione più ampia, abilità tecniche di osservazione, comunicazione interpersonale, dinamica di gruppo, attività ludiche ed animazione in situazione educativa. Trova occupazione in strutture pubbliche e private residenziali o semiresidenziali, quali i centri diurni psichiatrici, le comunità terapeutiche assistite per soggetti con disagio, le comunità alloggio e le case famiglia per portatori di handicap anche psichico, dove sia richiesta questa tipologia di professionalità. Quindi la mancanza di un "Programma formativo" organico e completo di riferimento al quale attenersi, crea ritardi nella formazione del personale ed è per questo che si è rivelato fondamentale il superamento di queste problematiche, facendo ricorso ad una formazione di personale adeguata e specialistica.
Descrizione sintetica del progetto
Obiettivo prioritario del progetto è rafforzare il capitale sociale in ambito urbano mediante il soddisfacimento dei bisogni sociali di base (aggregazione socio-culturale, cura della persona, sostegno alle famiglie nei settori del turismo, beni culturali e tutela ambientale), e attraverso la definizione di nuove figure professionali in uscita in ambito sociale.
Tali figure andrebbero ad operare nelle aziende foreste demaniali, negli enti gestori di parchi e riserve, nelle società miste dei beni culturali e dei servizi di tutela ambientale, nelle aziende sanitarie locali, nelle aziende ospedaliere, nelle cliniche private, e negli enti e cooperative del terzo settore, anche in considerazione dei bisogni emergenti di una popolazione per la quale l'aspettativa di vita è crescente; tutto ciò consentirebbe, inoltre, il pieno sostanziarsi dell'organizzazione degli enti e/o aziende in cui tale figura andrà ad inserirsi.
L'obiettivo è raggiungibile per le seguenti ragioni:
a)  i profili professionali inseriti nel progetto esecutivo sono il frutto di un'attenta analisi delle esigenze delle aziende disponibili ad accogliere gli allievi in work experiences e di un loro reale interesse a coinvolgere gli allievi in progetti di sviluppo e di inserimento all'interno delle aziende stesse, anche attraverso esternalizzazione di servizi;
b)  i profili professionali permetteramo l'acquisizione di competenze immediatamente spendibili anche all'interno delle aziende stesse;
c)  i profili professionali in uscita, attraverso un processo di formazione a tutto campo, consentiranno l'acquisizione, non soltanto di una maggiore consapevolezza delle proprie attitudini e capacità individuali, ma anche di un insieme di conoscenze a valore aggiunto, per l'avvio di attività di lavoro autonomo.
Altri obiettivi sono:
1)  fare acquisire agli allievi quelle competenze inerenti l'ambito di intervento del progetto;
2)  promuovere in un'ottica di pari opportunità, processi di inclusione sociale di soggetti a rischio di emarginazione;
3)  potenziare l'attività di assistenza ed inserimento di soggetti svantaggiati;
4)  realizzare un sistema avanzato di cure domiciliari integrate in favore di soggetti svantaggiati parzialmente o non autosufficienti, bisognevoli di aiuto alla persona e nel governo dell'alloggio, di sostegno sociale e psicologico e di quant'altro è necessario per una vita autonoma all'interno e non della propria abitazione;
5)  modificare valori ed obiettivi dei giovani, spostando la loro propensione, dall'attesa di un'occupazione garantita alla creazione del proprio futuro occupazionale.
Destinatari
L'intervento formativo è rivolto a 800 persone scelte prioritariamente tra giovani e adulti in ricerca di lavoro nell'ottica della prevenzione e cura della disoccupazione, con particolare attenzione alle fasce deboli e marginali del mercato del lavoro.
Modalità di realizzazione
Il progetto intende realizzare un piano integrato di formazione per lo sviluppo del profilo in uscita le cui competenze professionali siano spendibili in strutture che a diverso titolo operano nel settore socio assistenziale o che siano impiegabili per lo sviluppo di attività autonome nel settore.
Risultati attesi
Formazione di 800 giovani persone scelte prioritariamente tra giovani e adulti in ricerca di lavoro nell'ottica della prevenzione e cura della disoccupazione, con particolare attenzione alle fasce deboli e marginali del mercato del lavoro.
Modalità di realizzazione
Rapidità, efficacia e padronanza negli stili di comunicazione verbale e scritta nei vari contesti delle relazioni pubbliche.
Comprensione del sistema amministrativo, dei suoi processi e delle sue strategie.
Conoscenza delle strutture organizzative.
Comprensione e gestione delle problematiche proprie del disagio psichico.
Comprensione e gestione delle tecniche operative specifiche.
Comprensione e gestione della relazione operatore-pazienti con disagio psichico.
Comprensione e gestione della relazione operatore-famiglia.
Comprensione e gestione della relazione operatore-struttura.
Occupazione di almeno il 50% degli allievi.
Elementi di coerenza con la programmazione regionale
Il progetto che si va a collocare negli interventi straordinari di misure di politica attiva del lavoro rivolti a fasce deboli e marginali.
Progetto integrato
L'iniziativa prevede l'integrazione di azioni.
Per gli 800 destinatari del progetto verrà individuato un percorso formativo ad hoc e si cercherà di integrare quanto più possibile i diversi sistemi della formazione (CIAPI) e del lavoro (aziende). Già, in fase di progettazione, è emersa, da parte delle aziende, la loro disponibilità ad accogliere gli allievi in work experiences.
L'integrazione di azioni, ritenuta indispensabile per il raggiungimento dell'obiettivo del progetto, prevede lo sviluppo di quest'ultimo in più azioni.
L'azione formazione professionale rivolta agli 800 destinatari (FOp) si integra con l'azione Work Experiences (WO).
L'Azione di sensibilizzazione, informazione e pubblicità (IN) insieme con l'azione supporto all'efficacia del progetto (EM) ex-ante, in itinere ed ex-post si svolgerà con la consulenza di esperti e l'utilizzo di appositi strumenti (Comitato tecnico scientifico) per il controllo ed il coordinamento delle attività progettuali.
Modalità e criteri di selezione dei destinatari
I candidati saranno ammessi all'attività formativa a superamento di prova di selezione consistente nella somministrazione di test psico-attitudinali e di cultura generale con risposta a scelta multipla. La graduatoria finale sarà redatta dalla commissione di selezione, nominata dal Consiglio d'amministrazione del CIAPI, in base al punteggio ottenuto.
Articolazione didattica
Le metodologie che si intendono adottare durante il percorso formativo si riconducono al metodo della ricezione dove, per il trasferimento delle informazioni si farà riferimento alla lezione, per la verifica della comprensione a quella della esercitazione nozionistica, mentre per l'applicazione pratica degli argomenti trattati, si utilizzerà la tecnica del problem-solving.
Occorre sottolineare che la logica formativa dell'intervento si fonda esclusivamente su due criteri:
1)  apprendimento per scoperta;
2)  apprendimento per ricezione.
Per ciò che concerne il metodo esperenziale si farà riferimento a:
a)  casi didattici;
b)  simulazioni;
c)  discussioni;
d)  ricerca in aula.
A supporto ed integrazione delle lezioni, al fine di sperimentare sul campo problematiche e compiti che dovranno essere svolti, in futuro, dai corsisti, si farà riferimento al role playing quale strumento per sollecitare le abilità individuali come presupposto di una gestione autonoma dell'attività da svolgere.
Moduli
1)  igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro ex decreto legislativo n. 626/94;
2)  formazione ambientale;
3)  elementi legislazione sanitaria e familiare;
4)  elementi di educazione sanitaria;
5)  metodologia delle scienze sociali;
6)  informatica di base;
7)  inglese di base;
8)  pragmatica della comunicazione umana;
9)  tecniche di sviluppo delle potenzialità personali in situazioni di disagio;
10)  gestione dell'inserimento sociale sotto il profilo psicopedagogico, per mezzo di attività ludiche e di animazione;
11)  organizzazione dei servizi sociali;
12)  elementi di psicologia sociale;
13)  elementi di igiene;
14)  etica professionale;
15)  elementi di pedagogia generale;
16)  sociologia dei gruppi;
17)  diritto e normativa dei beni culturali;
18)  organizzazione dei servizi turistici;
19)  il turismo sociale;
20)  il turismo ecologico.
Durata delle azioni formative
Ore previste di teoria n. 400.
Ore previste di WO n. 800.
Totale ore previste n. 1.200 mesi n. 16.
Riepilogo costo progetto
Azione FOP      E    3.600.185,50 
Azione WO      E    5.549.861,00 
Azione EM      E      542.422,50 
Azione IN      E    1.307.531,00 
Costo totale del progetto      E  11.000.000,00 

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Regione siciliana

Considerate le problematiche occupazionali che coinvolgono il bacino dei lavoratori in LSU ed altri soggetti provenienti dalle fasce deboli e marginali del mercato del lavoro della Regione siciliana;
Considerato che la Regione siciliana attua azioni positive volte a prevenire e combattere la disoccupazione, con particolare attenzione a giovani ed adulti appartenenti alle fasce deboli e marginali del mercato del lavoro, coniugando le sinergie tra attività formative, tirocini presso aziende e stage ad una capillare azione di informazione e sensibilizzazione sul territorio regionale;
Considerato che la Regione siciliana si impegna, inoltre, ad attuare ulteriori misure finalizzate prioritariamente alla stabilizzazione lavorativa ed alla fuoriuscita dal bacino dei lavoratori socialmente utili;
Considerato che ai sensi della legge n. 328/2000 la Regione siciliana ha emanato le linee guida per l'attuazione del piano socio-assistenziale previsto dalla citata normativa, offrendo un vasto ventaglio di forme di assistenza ai soggetti svantaggiati che necessita di specifiche figure professionali da inserire nel mercato dell'assistenza;
Considerata l'attuale carenza di tali figure professionali in territorio siciliano;
Ritenuto di sostenere le azioni di stabilizzazione e fuoriuscita dal bacino dei lavoratori socialmente utili e la realizzazione di ulteriori azioni di politica attiva del lavoro realizzate dalla Regione siciliana per prevenire e combattere la disoccupazione, in particolare nei confronti di giovani ed adulti appartenenti alle fasce deboli e marginali del mercato del lavoro, anche attraverso l'inclusione in nuovi percorsi di avviamento al lavoro nel settore dell'assistenza;
Convengono


Art.  1

Le premesse e gli allegati fanno parte integrante del presente atto.

Art.  2

1)  Vengono attribuite alla Regione siciliana risorse complessive pari ad E 15.917.090,00, di cui:
-  E 4.500.000,00 finalizzati alla realizzazione di ulteriori misure di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili del bacino individuato dall'art. 2 del decreto legislativo n. 81/2000;
-  E 11.417.090,00 per la realizzazione di ulteriori azioni di politica attiva del lavoro, rivolte prioritariamente a giovani ed adulti provenienti da fasce deboli o marginali del mercato del lavoro. Tali azioni potranno essere accompagnate da azioni di sensibilizzazione, formazione, work experience, tirocini.
2)  Le risorse finanziarie di cui al comma 1 del presente articolo saranno trasferite alla Regione siciliana dalla direzione generale degli ammortizzatori sociali e degli incentivi all'occupazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali quali accreditamento di fondi statali vincolati alle finalità della presente convenzione, sul conto corrente intestato alla Regione siciliana, istituito presso la tesoreria centrale dello Stato.

Art.  3

1)  Tra le ulteriori azioni di politica attiva del lavoro la Regione siciliana si impegna a realizzare un intervento integrato rivolto a 800 persone tra giovani ed adulti in cerca di lavoro, nell'ottica della prevenzione e della lotta alla disoccupazione, con particolare attenzione alle fasce deboli e marginali del mercato del lavoro.
2)  Obiettivo prioritario dell'azione è rafforzare il capitale sociale in ambito urbano mediante il soddisfacimento dei bisogni sociali di base (aggregazione socioculturale, cura della persona, sostegno alle famiglie) attraverso la definizione di nuove figure professionali in ambito sociale e nei settori del turismo, dei beni culturali e della tutela ambientale.
3)  Lo sbocco occupazionale previsto per le tali figure è nelle aziende forestali demaniali, negli enti gestori di parchi e riserve, nelle società miste dei beni culturali e dei servizi di tutela ambientale, nelle aziende sanitarie locali, nelle aziende ospedaliere, nelle cliniche private e negli enti e cooperative del terzo settore, anche in considerazione dei bisogni emergenti di una popolazione per la quale l'aspettativa di vita è crescente.
4)  Obiettivi specifici dell'intervento sono:
-  far acquisire agli allievi le competenze inerenti l'ambito di intervento del progetto;
-  promuovere in un'ottica di pari opportunità, processi di inclusione sociale di soggetti a rischio di emarginazione;
-  potenziare l'attività di assistenza ed inserimento di soggetti svantaggiati,
-  realizzare un sistema avanzato di cure domiciliari integrate in favore di soggetti svantaggiati parzialmente o totalmente non autosufficienti;
-  modificare valori ed obiettivi dei giovani, spostando la loro propensione dall'attesa di un'occupazione garantita alla creazione del proprio futuro occupazionale.
5)  I beneficiari in possesso dei requisiti di cui al paragrafo precedente verranno individuati attraverso una prova di selezione.
6)  L'intervento prevede di realizzare un percorso di formazione professionale di tipo teorico e pratico per operatori sociali, da inserire nell'ambito di servizi socio educativi e culturali, all'interno dei settori socio assistenziale, turistico, dei beni culturali e della tutela ambientale. La ricaduta occupazionale prevista dall'intervento viene quantificata dalla Regione siciliana in almeno il 50% dei soggetti che svolgeranno le attività di formazione.
7)  Si prevede la realizzazione delle seguenti azioni:
-  sensibilizzazione, informazione e pubblicità (azione IN);
-  formazione (azione FOP);
-  work experiences (azione WO);
-  supporto all'efficacia del progetto (azione EM).
8)  La durata totale delle attività di formazione è così articolata:
-  ore previste di teoria: 400;
-  ore previste di pratica: 800;
-  totale delle ore previste: n. 1.200;
-  durata complessiva della formazione: mesi n. 16.
(2006.27.2101)
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091*
   


MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
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