REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 28 LUGLIO 2006 - N. 36
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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SOMMARIO

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI

ORDINANZA COMMISSARIALE 31 maggio 2006.
Rideterminazione della tariffa per il conferimento dei rifiuti nella IV vasca della discarica r.s.u. sita in contrada Bellolampo del comune di Palermo  pag.


ORDINANZA COMMISSARIALE 31 maggio 2006.
Determinazione della tariffa per il conferimento dei rifiuti nella discarica del comune di Terrasini.  pag.


ORDINANZA COMMISSARIALE 31 maggio 2006.
Determinazione della tariffa per il conferimento dei rifiuti nella discarica del comune di Mirabella Imbaccari  pag.

DECRETI ASSESSORIALI
Assessorato dell'agricoltura e delle foreste

DECRETO 19 maggio 2006.
Autorizzazione delle varietà di vite Mondeuse N. e Chenin B. come "idonee alla coltivazione" nel territorio della Regione siciliana  pag.


DECRETO 1 giugno 2006.
Autorizzazione per un allevamento di fauna selvatica autoctona nel comune di Messina  pag. 10 


DECRETO 6 giugno 2006.
Autorizzazione per un allevamento di fauna selvatica autoctona nel comune di Paternò  pag. 10 


DECRETO 12 luglio 2006.
Istituzione dell'azienda faunistico-venatoria Pulce, sita in agro di Ragusa  pag. 11 

DECRETO 17 luglio 2006.
Campagna vendemmiale per l'anno 2006  pag. 12 

Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione

DECRETO 12 giugno 2006.
Inserimento con riserva di soggetti nell'elenco speciale dei catalogatori e nell'elenco speciale degli esperti catalogatori  pag. 13 

Assessorato del bilancio e delle finanze

DECRETO 1 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006  pag. 14 


DECRETO 1 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006  pag. 16 


DECRETO 1 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione ed al bilancio dell'Azienda delle foreste demaniali della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006  pag. 17 


DECRETO 1 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006  pag. 19 


DECRETO 5 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006  pag. 21 


DECRETO 7 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle previsioni di cassa per l'esercizio finanziario 2006.  pag. 24 

DECRETO 7 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle previsioni di cassa per l'esercizio finanziario 2006.  pag. 26 


DECRETO 7 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006  pag. 27 


DECRETO 8 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006  pag. 28 


DECRETO 9 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006  pag. 30 


DECRETO 13 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006  pag. 31 


DECRETO 14 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle previsioni di cassa per l'esercizio finanziario 2006.  pag. 32 


DECRETO 14 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006  pag. 33 


DECRETO 14 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006  pag. 35 

Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione

DECRETO 28 marzo 2006.
Riduzione del finanziamento di cui al decreto 9 giugno 2003, relativo all'iniziativa comunitaria Equal fase I, azioni 1 e 2  pag. 36 

Assessorato della sanità

DECRETO 7 giugno 2006.
Individuazione dei centri specialistici della Regione per la prescrizione e distribuzione del medicinale "Trastuzumab" (Herceptin)  pag. 37 


DECRETO 20 giugno 2006.
Approvazione del Regolamento della Regione siciliana dell'informazione scientifica sul farmaco, ai sensi dell'art. 48, commi 21, 22, 23 e 24, della legge 24 novembre 2003, n. 326. Pubblicità presso i medici, i farmacisti e gli operatori sanitari della Regione siciliana, ai sensi dell'art. 7 del decreto legislativo n. 541/92 e della normativa di recepimento della direttiva n. 2001/83/CE e successive modificazioni e della direttiva n. 2003/94/CE  pag. 40 

Assessorato del territorio e dell'ambiente

DECRETO 26 maggio 2006.
Autorizzazione del progetto relativo alla realizzazione di opere stradali nel comune di Isola delle Femmine.  pag. 43 


DECRETO 20 giugno 2006.
Approvazione di un programma costruttivo da realizzare nel comune di Castronovo di Sicilia  pag. 45 


DECRETO 12 luglio 2006.
Bando per il cofinanziamento di programmi di attivazione e di attuazione di Agende 21 locali nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale e linee guida per la presentazione dei progetti  pag. 47 

Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti

DECRETO 25 maggio 2006.
Iscrizione di una guida turistica all'albo regionale, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Catania.  pag. 59 


DECRETO 25 maggio 2006.
Iscrizione di guide turistiche all'albo regionale, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Palermo ed integrazione dello stesso  pag. 60 


DECRETO 25 maggio 2006.
Iscrizione di una guida turistica all'albo regionale, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Siracusa.  pag. 61 


DECRETO 25 maggio 2006.
Integrazione del decreto 10 novembre 2005, concernente elenco dei soggetti che hanno richiesto l'iscrizione all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, provincia di Trapani  pag. 61 

DISPOSIZIONI E COMUNICATI

Presidenza:
Autorizzazione alla ditta Agesp S.p.A., con sede in Castellammare del Golfo, per la realizzazione e l'esercizio di un impianto di recupero di rifiuti inerti non pericolosi.  pag. 62 
Autorizzazione alla ditta D'Angelo Vincenzo, con sede in Alcamo, per la realizzazione e l'esercizio di un impianto di messa in riserva di rifiuti non pericolosi  pag. 63 
Autorizzazione alla ditta Amega 2000 per l'importazione di rifiuti speciali non pericolosi da destinare al riciclo/recupero nel comune di Villafranca Tirrena  pag. 63 
Revoca del codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, di cui all'ordinanza commissariale 22 aprile 2005, rilasciata alla società Platani Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo  pag. 63 
Revoca del codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, di cui all'ordinanza commissariale 29 novembre 2004, rilasciata alla società Palermo Energia Ambientale, con sede in Palermo  pag. 63 
Revoca del codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, di cui alle ordinanze commissariali 1 marzo 2005 e 22 maggio 2006, rilasciate alla società Sicil Power S.p.A., con sede in Adrano  pag. 63 
Rinnovo dell'autorizzazione per l'attività di raccolta di oli minerali esausti alla ditta Sicil Oil s.n.c., con sede in Aci Sant'Antonio  pag. 63 
Autorizzazione alla società Eolie per l'ambiente s.r.l. A.T.O. ME5, con sede in Lipari, per la realizzazione e gestione di una piattaforma integrata di gestione rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata  pag. 63 
Revoca del codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, di cui all'ordinanza commissariale 29 dicembre 2004, rilasciata alla società Tifeo Energia Ambiente s.c.p.a., con sede in Palermo  pag. 63 
Revoca dell'autorizzazione per il trattamento chimico fisico di acque mercurose rilasciata alla società Syndial S.p.A., con sede legale in San Donato Milanese  pag. 63 
Autorizzazione alla ditta Tirreno Ambiente S.p.A., con sede in Messina, per la realizzazione e gestione di un impianto di trattamento del percolato di discarica e rifiuti liquidi non pericolosi, nel comune di Mazzarrà S. Andrea.  pag. 63 
Autorizzazione alla società Raffineria di Gela S.p.A., con sede in Gela, per l'esercizio delle operazioni di smaltimento del rifiuto costituito da acque di falda contaminate.  pag. 64 

Assessorato dell'agricoltura e delle foreste:
Passaggio dalla categoria V agrumi alla categoria IV prodotti da destinare alla trasformazione industriale dell'associazione di produttori CO.P.A.S. Consorzio produttorio agrumi Sicilia, con sede in Acireale  pag. 64 
Costituzione dell'Osservatorio regionale paritetico del lavoro forestale  pag. 64 
Indirizzo applicativo per il riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) nella Regione siciliana  pag. 64 
Bando relativo all'articolo 4, comma 1, lett. a), della legge regionale 22 dicembre 2005, n. 19, interventi per la qualificazione del settore vitivinicolo - Proroga dei termini per la presentazione delle istanze  pag. 64 

Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione:
Costituzione del nucleo tecnico regionale di progetto per l'esecuzione del contratto relativo all'analisi sui fabbisogni per la formazione specialistica post-diploma e post- laurea - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. B.  pag. 64 
Costituzione della commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico relativo alla realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore - P.I.R. Marmi - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. A  pag. 65 
Costituzione della commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico relativo alla realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore per l'anno formativo 2005/2006 - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. A  pag. 65 
Integrazione dei componenti della commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico relativo alla realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore per l'anno formativo 2005/2006 - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. A  pag. 65 
Integrazione del nucleo tecnico regionale di progetto per l'esecuzione del contratto relativo all'analisi sui fabbisogni per la formazione specialistica post-diploma e post-laurea - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. B  pag. 65 
Ricostituzione del consiglio di amministrazione del Collegio di Maria di Polizzi Generosa  pag. 65 
Costituzione della commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico per la realizzazione di master universitari di I e II livello - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. C  pag. 65 

Assessorato del bilancio e delle finanze:
Approvazione del nuovo testo dello statuto sociale della Banca di credito cooperativo Mutuo soccorso Gangi, con sede in Gangi  pag. 65 
Autorizzazione della costituzione della Banca popolare dell'Etna società cooperativa ed approvazione del relativo statuto sociale  pag. 65 

Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca:
Provvedimenti concernenti riconoscimento di corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali.  pag. 66 
Provvedimenti concernenti rinnovo di convenzioni per l'organizzazione di corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali  pag. 66 
Provvedimenti concernenti riconoscimento di corsi professionali abilitanti per l'iscrizione nel ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio  pag. 66 
Provvedimenti concernenti società cooperative.  pag. 66 
Rinnovo della Commissione regionale per l'artigianato.  pag. 67 
Nomina di un componente della Commissione regionale per l'artigianato  pag. 67 

Assessorato dei lavori pubblici:
Modifiche alle graduatorie definitive degli ammessi alla concessione di mutui finalizzati alla costruzione e all'acquisto della prima unità abitativa, per le province di Palermo e Ragusa  pag. 67 

Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione:
Approvazione del regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari - Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione  pag. 67 
Decentramento del collocamento dei lavoratori dello spettacolo  pag. 67 
Provvedimenti concernenti sostituzione di componenti del comitato regionale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale per la Regione siciliana  pag. 67 
Nomina della commissione esaminatrice per gli esami di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore in Caltanissetta  pag. 68 

Assessorato della sanità:
Autorizzazione alla società CO.DI.SAN. S.p.A., con sede in Catania, per il trasferimento del proprio magazzino
  pag. 68 
Autorizzazione all'apertura di un dispensario stagionale nel comune di Mascali  pag. 68 
Autorizzazione all'apertura di una farmacia succursale stagionale sita in Selinunte  pag. 68 
Riconferma del centro Terzomillennio s.r.l., sito in Mazara del Vallo, quale centro autorizzato alla prescrizione, con diagnosi e piano terapeutico, dei farmaci soggetti alla nota AIFA 74  pag. 68 
Provvedimenti concernenti riconoscimento di idoneità a stabilimenti di lavorazione di alimenti di origine animale.  pag. 68 
Voltura della ragione sociale del mattatoio del comune di Cianciana a favore dell'Unione dei comuni Platani, Quisquina, Magazzolo  pag. 68 
Provvedimenti concernenti autorizzazioni per tumulazioni privilegiate  pag. 69 
Provvedimenti concernenti revoca di riconoscimenti di idoneità a stabilimenti di lavorazione di alimenti di origine animale  pag. 69 

Assessorato del territorio e dell'ambiente:
Rimodulazione del quadro economico del finanziamento per la realizzazione di un intervento nel comune di Trappeto in attuazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 1.10.  pag. 69 
Approvazione di variante allo strumento urbanistico del comune di Savoca  pag. 69 
Giudizio positivo di compatibilità ambientale al progetto relativo alla ricostruzione di impianti di risalita - impianto Skilift, nel comune di Linguaglossa  pag. 69 

Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti:
Modifiche ed integrazioni al decreto 2 ottobre 2003, concernente istituzione della Consulta regionale per l'autotrasporto  pag. 69 

CIRCOLARI
Assessorato della sanità

CIRCOLARE 7 luglio 2006, n. 1197.
Emergenza idrica nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo, Trapani, Messina, Catania, Siracusa e Ragusa. Proroga circolare n. 1028 del 3 luglio 2000 (già prorogata con circolare n. 1042 del 13 marzo 2001, circolare n. 1073 del 18 aprile 2002, circolare n. 1104 del 21 febbraio 2003, circolare n. 1167 del 5 maggio 2005 e n. 1192 del 13 aprile 2006). Disposizioni.  pag. 70 

Assessorato del territorio e dell'ambiente

CIRCOLARE 30 maggio 2006.
Problematiche connesse all'iter istruttorio delle pratiche inerenti gli impianti eolici giacenti presso il servizio 2 - V.A.S. - ufficio V.I.A.  pag. 70 

RETTIFICHE ED ERRATA-CORRIGE
AVVISO DI RETTIFICA
Assessorato dei lavori pubblici

DECRETO 17 maggio 2006.
Graduatoria provvisoria dei progetti ammissibili a finanziamento relativi agli interventi di "Completamento, adeguamento e ammodernamento rete stradale", a valere sulla misura 6.01, linea b - interventi comunali del P.O.R. Sicilia 2000/2006, ed elenco dei progetti esclusi.  pag. 71 


LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI






ORDINANZA COMMISSARIALE 31 maggio 2006.
Rideterminazione della tariffa per il conferimento dei rifiuti nella IV vasca della discarica r.s.u. sita in contrada Bellolampo del comune di Palermo.

IL COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA RIFIUTI E LA TUTELA DELLE ACQUE IN SICILIA

Visto lo Statuto della Regione;
Visto l'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Vista l'ordinanza di protezione civile, n. 2983 del 31 maggio 1999, con la quale il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato per la predisposizione di un piano di interventi di emergenza nel settore della gestione dei rifiuti e per la realizzazione degli interventi necessari per far fronte alla situazione di emergenza;
Viste le ordinanze di protezione civile n. 3048 del 31 marzo 2000, n. 3072 del 21 luglio 2000, n. 3136 del 25 maggio 2001, n. 3190 del 22 marzo 2002, n. 3334 del 23 gennaio 2004 e n. 3397 del 28 gennaio 2005, con le quali sono state approvate modifiche ed integrazioni all'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999;
Visto l'art. 1-ter del decreto legge 7 febbraio 2003, n. 15, come convertito, con modificazioni, con legge 8 aprile 2003, n. 62, recante disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di emergenza ambientale;
Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2005, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 7 del 10 gennaio 2006, che hanno prorogato al 31 maggio 2006 lo stato di emergenza in materia di gestione dei rifiuti solidi urbani, speciali, speciali pericolosi nel territorio della Regione siciliana in materia di bonifica e di risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati, nonché lo stato di emergenza in materia di tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione nella Regione siciliana;
Vista la disposizione n. 641 del 23 luglio 2001, con la quale il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario delegato, ha nominato Vice Commissario l'avv. Felice Crosta, conferendo allo stesso tutte le competenze afferenti il Commissario delegato, nonché tutte le attribuzioni amministrativo-contabili scaturenti dall'ordinanza n. 2983/99 e dalle successive ordinanze modificative ed integrative;
Vista l'ordinanza commissariale n. 1166 del 18 dicembre 2002, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 12 del 14 marzo 2003, con la quale il Presidente della Regione siciliana, Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia, ha adottato il piano di gestione dei rifiuti in Sicilia, in attuazione dell'art. 19, comma 1, lett. a), del decreto legislativo n. 22/97 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista l'ordinanza commissariale n. 1260 del 30 settembre 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 10 dell'11 marzo 2005, con la quale il Presidente della Regione siciliana, Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia, ha approvato l'aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti nell'Isola;
Vista l'ordinanza commissariale n. 2196 del 2 dicembre 2003;
Visto il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006;
Vista l'ordinanza commissariale n. 714 del 18 luglio 2005, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 33 del 5 agosto 2005, con la quale è stata fissata, su proposta del prefetto di Palermo, la tariffa per il conferimento dei rifiuti solidi urbani nella IV vasca della discarica r.s.u. sita in contrada Bellolampo del comune di Palermo, per un importo complessivo pari a 84,79 €/t;
Richiamato l'art. 3, comma 2, dell'ordinanza di protezione civile n. 3048 del 31 marzo 2000;
Visto il protocollo d'intesa sottoscritto in data 4 giugno 2001 tra il Vice Commissario per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque, l'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente, i sindaci dei comuni di Monreale e Montelepre, che definisce, ai sensi dell'art. 3, comma 2, dell'ordinanza di protezione civile n. 3048 del 31 marzo 2000, le forme compensative per la realizzazione di un poligono militare di tiro ricadente nel territorio dei comuni di Monreale e Montelepre;
Visto il decreto commissariale n. 600 del 10 luglio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 38 del 27 luglio 2001, con il quale sono stati approvati i progetti sia per la realizzazione della IV vasca di raccolta rifiuti in località Bellolampo, nel comune di Palermo, sia per il poligono militare di tiro in località Vallone dei Cippi, nei comuni di Monreale e Montelepre;
Visto l'accordo di programma, allegato al citato decreto commissariale n. 600/2001, sottoscritto in data 10 luglio 2001 tra il Ministero della difesa, il Ministero delle finanze, la Regione siciliana, la Prefettura di Palermo, il comune di Palermo, il comune di Monreale ed il comune di Montelepre per la permuta del poligono militare in località Bellolampo, sito nel territorio del comune di Palermo con un altro da realizzare in località Vallone dei Cippi, ricadente nel territorio dei comuni di Monreale e Montelepre;
Ritenuto necessario apportare un'integrazione alla predetta ordinanza commissariale n. 714 del 18 luglio 2005, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 33 del 5 agosto 2005;

Ordina:


Art. 1

E' confermata la tariffa per il conferimento dei rifiuti nella IV vasca della discarica r.s.u. sita in contrada Bellolampo del comune di Palermo, approvata con ordinanza commissariale n. 714 del 18 luglio 2005, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 33 del 5 agosto 2005 e pari ad 84,79 €/t.

Art. 2

Ai sensi dell'art. 204 del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, sono fatti salvi gli effetti sia del citato protocollo d'intesa, sottoscritto in data 4 giugno 2001, sia quelli del menzionato Accordo di programma, sottoscritto in data 10 luglio 2001 ed allegato al citato decreto commissariale n. 600/2001, che espressamente prevede che verrà riconosciuto al comune di Monreale un abbattimento pari a 5,16 €/t; mentre al comune di Montelepre verrà riconosciuto un abbattimento pari a 10,33 €/t per ogni tonnellata di rifiuto che ognuno dei due comuni conferisce nella discarica r.s.u. sita in contrada Bellolampo. Tali importi saranno corrisposti dall'ufficio del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque a valere sulla quota di 1,60 €/t, di cui all'art. 4 dell'ordinanza commissariale n. 714 del 18 luglio 2005, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 33 del 5 agosto 2005.

Art. 3

La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Art. 4

Il preposto alla struttura di supporto alla gestione commissariale curerà l'esecuzione della presente ordinanza.
Palermo, 31 maggio 2006.
  Il Vice Commissario: CROSTA 

(2006.28.2149)
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ORDINANZA COMMISSARIALE 31 maggio 2006.
Determinazione della tariffa per il conferimento dei rifiuti nella discarica del comune di Terrasini.

IL COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA RIFIUTI E LA TUTELA DELLE ACQUE IN SICILIA

Visto lo Statuto della Regione;
Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Vista l'ordinanza di protezione civile n. 2983 del 31 maggio 1999, con la quale il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato per la predisposizione di un piano di interventi di emergenza nel settore della gestione dei rifiuti e per la realizzazione degli interventi necessari per far fronte alla situazione di emergenza;
Viste le ordinanze di protezione civile n. 3048 del 31 marzo 2000, n. 3072 del 21 luglio 2000, n. 3136 del 25 maggio 2001, n. 3190 del 22 marzo 2002, n. 3334 del 23 gennaio 2004 e n. 3397 del 28 gennaio 2005, con le quali sono state approvate modifiche ed integrazioni all'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999;
Visto l'art. 1-ter del decreto legge 7 febbraio 2003, n. 15, come convertito, con modificazioni, con legge 8 aprile 2003, n. 62, recante disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di emergenza ambientale;
Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2005, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 7 del 10 gennaio 2006, che hanno prorogato al 31 maggio 2006 lo stato di emergenza in materia di gestione dei rifiuti solidi urbani, speciali, speciali pericolosi nel territorio della Regione siciliana in materia di bonifica e di risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati, nonché lo stato di emergenza in materia di tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione nella Regione siciliana;
Vista la disposizione n. 641 del 23 luglio 2001, con la quale il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario delegato, ha nominato Vice Commissario l'avv. Felice Crosta, conferendo allo stesso tutte le competenze afferenti il Commissario delegato, nonché tutte le attribuzioni amministrativo-contabili scaturenti dall'ordinanza n. 2983/99 e dalle successive ordinanze modificative ed integrative;
Vista l'ordinanza commissariale n. 1166 del 18 dicembre 2002, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 12 del 14 marzo 2003, con la quale il Presidente della Regione siciliana, Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia, ha adottato il piano di gestione dei rifiuti, in attuazione dell'art. 19, comma 1, lett. a), del decreto legislativo n. 22/97 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista l'ordinanza commissariale n. 1260 del 30 settembre 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 10 dell'11 marzo 2005, con la quale il Presidente della Regione siciliana, Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia, ha approvato l'aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti nell'isola;
Vista l'ordinanza commissariale n. 2196 del 2 dicembre 2003;
Visto il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006;
Vista l'ordinanza commissariale n. 55 dell'1 febbraio 2002, con la quale l'ufficio del Commissario ha concesso il finanziamento per la realizzazione della discarica per rifiuti speciali inerti (II categoria tipo A) in contrada Ramaria del comune di Terrasini per un importo pari ad _ 1.032.913,80;
Richiamato il progetto esecutivo della citata discarica, il cui quadro economico approvato prevede una spesa complessiva di _ 1.174.570,57, di cui _ 1.032.913,80 a carico dell'ufficio del Commissario ed _ 141.656,77 a carico del comune di Terrasini;
Visto il piano finanziario, redatto nel contesto del progetto di adeguamento presentato dal comune di Terrasini per la discarica per rifiuti inerti realizzata in contrada Ramaria, e consegnato "brevi manu" ai rappresentanti dell'ufficio del Commissario durante la riunione, concernente la discarica, tenutasi presso la Prefettura di Palermo in data 28 dicembre 2005;
Evidenziato che, durante la sopracitata riunione, il comune di Terrasini si riservava di approfondire le problematiche, in ordine al piano finanziario ed alla relativa quantificazione della tariffa, sollevate sia dal vice Prefetto vicario, sia dal nucleo tecnico di valutazione che dai rappresentanti dell'ufficio del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque;
Richiamata la nota prot. n. 11133/A2 del 4 maggio 2006, con la quale l'ufficio del Commissario ha sollecitato la modifica del piano finanziario della discarica di cui sopra;
Evidenziato che il comune di Terrasini, alla data odierna, non ha ancora provveduto alla modifica del piano finanziario;
Vista l'imminente scadenza, al 31 maggio 2006, dell'emergenza nel settore della gestione dei rifiuti in Sicilia;
Considerato che occorre procedere all'approvazione della tariffa di cui trattasi, rientrando nell'esclusiva competenza di questo ufficio, ai sensi dell'art. 7 dell'ordinanza n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la citata proposta di tariffa, elaborata sulla base del sopraindicato piano finanziario della discarica, e riportata come segue:

  Voci della tariffa per rifiuti solidi urbani proposta         E/t. 
a)  Ammortamento capitale investito         0,21 
b)  Gestione operativa         0,49 
c)  Chiusura         2,43 
d)  Post-operativa         1,44 
e)  Royalties per l'amministrazione comunale         0,30 
      Totale complessivo E/t     4,87  

Evidenziato che, così come rappresentato durante la riunione del 28 dicembre 2005, è necessario apportare, oltre alla correzione di diversi errori di calcolo, le seguenti rettifiche alla quantificazione della tariffa:
-  la quota parte dell'ammortamento deve includere tutto l'investimento, ivi compreso il finanziamento concesso dall'ufficio del Commissario con l'ordinanza commissariale n. 55 dell'1 febbraio 2002;
-  deve essere ridimensionata, dal 23% al 10%, la previsione percentuale delle spese generali e l'utile d'impresa, che appare sovradimensionata rispetto alla media del settore;
-  devono essere eliminate le royalties inserite nel piano finanziario, dal momento che per le stesse non è prevista alcuna giustificazione, mentre può essere inserita una quota finalizzata alle opere di mitigazione ambientale pari al 20% della quota parte dell'ammortamento, così come previsto dall'ordinanza commissariale n. 2382 del 30 dicembre 2003;
Visti i relativi conteggi redatti dal competente ufficio della struttura commissariale ed archiviati agli atti;
Valutata pertanto la tariffa di cui trattasi e ritenuto di dover procedere alla sua adozione con le modifiche sopra descritte;

Ordina:


Art. 1

La tariffa per il conferimento dei rifiuti nella discarica per rifiuti speciali inerti (II categoria tipo A) in contrada Ramaria del comune di Terrasini, è fissata come segue:

  Voci della tariffa per rifiuti solidi urbani fissata         E/t. 
a)  Ammortamento capitale investito          
  Finanziamento dell'ufficio del Commissario         0,84 
  Finanziamento del comune di Terrasini         0,12 
b)  Gestione operativa         1,52 
c)  Chiusura         2,43 
d)  Post-operativa         1,29 
e)  Per opere di mitigazione ambientale         0,19 
          Totale complessivo E/t 6,39  

Agli importi sopraindicati sarà applicata l'I.V.A., se dovuta.
Sarà inoltre applicato il tributo speciale per il deposito in discarica nella misura prevista dalla legge regionale 7 maggio 1997, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni e saranno eventualmente applicate le maggiorazioni per la mancata raccolta differenziata, ai sensi dell'art. 8 dell'O.P.C.M. n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 2

La quota relativa alla spesa per le garanzie finanziarie, di cui all'art. 14 del decreto legislativo n. 36/2003, sarà determinata, contestualmente alla produzione della relativa polizza, applicando agli importi da garantire, calcolati secondo quanto previsto dall'ordinanza commissariale n. 2196 del 2 dicembre 2003, la percentuale del tasso annuo di incidenza dei premi assicurativi indicata nella polizza fidejussoria definitiva.

Art. 3

La quota relativa all'ammortamento, essendo la discarica finanziata sia dall'ufficio del Commissario che dal comune di Terrasini, dovrà essere versata, dal conferitore, per la quota pari a 0,84 E/t sulla contabilità speciale n. 2854, intrattenuta presso la tesoreria provinciale dello Stato, sezione di Palermo, ed intestata al Presidente della Regione siciliana nella qualità di Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque; e per la quota pari a 0,12 E/t al comune di Terrasini.

Art. 4

La quota relativa alla gestione operativa, unitamente a quella relativa alla chiusura, sarà di pertinenza del soggetto gestore.

Art. 5

La quota relativa alla gestione post-operativa, che sarà di pertinenza del soggetto gestore, verrà versata in un fondo a destinazione vincolata, impignorabile ai sensi di legge, da svincolare solo dopo la chiusura e la messa in sicurezza della discarica, ed utilizzata esclusivamente per la menzionata gestione post-operativa.
Procedendo al versamento di detta quota, non si procederà più al pagamento della somma di cui agli articoli 1 e 2 del decreto commissariale n. 250 del 29 dicembre 2000.

Art. 6

Prima del rilascio dell'autorizzazione ex art. 28 del citato decreto legislativo n. 22/1997, dovrà essere presentata ed accettata dall'autorità competente la polizza fidejussoria sulla base della quale dovrà essere calcolata la quota di tariffa, relativa alle garanzie finanziarie, da aggiungere alla tariffa determinata come sopra.

Art. 7

La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Art. 8

Il preposto alla struttura di supporto alla gestione commissariale curerà l'esecuzione della presente ordinanza.
Palermo, 31 maggio 2006.
  Il Vice Commissario: CROSTA 

(2006.28.2149)
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119*


ORDINANZA COMMISSARIALE 31 maggio 2006.
Determinazione della tariffa per il conferimento dei rifiuti nella discarica del comune di Mirabella Imbaccari.

IL COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA RIFIUTI E LA TUTELA DELLE ACQUE IN SICILIA

Visto lo Statuto della Regione;
Visto  l'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Vista  l'ordinanza di protezione civile, n. 2983 del 31 maggio 1999, con la quale il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato per la predisposizione di un piano di interventi di emergenza nel settore della gestione dei rifiuti e per la realizzazione degli interventi necessari per far fronte alla situazione di emergenza;
Viste  le ordinanze di protezione civile n. 3048 del 31 marzo 2000, n. 3072 del 21 luglio 2000, n. 3136 del 25 maggio 2001, n. 3190 del 22 marzo 2002 e n. 3334 del 23 gennaio 2004 e n. 3397 del 28 gennaio 2005, con le quali sono state approvate modifiche ed integrazioni all'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999;
Visto  l'art. 1-ter del decreto legge 7 febbraio 2003, n. 15, come convertito, con modificazioni, con legge 8 aprile 2003, n. 62, recante disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di emergenza ambientale;
Visti  i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2005, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 7 del 10 gennaio 2006, che hanno prorogato al 31 maggio 2006 lo stato di emergenza in materia di gestione dei rifiuti solidi urbani, speciali, speciali pericolosi nel territorio della Regione siciliana in materia di bonifica e di risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati, nonché lo stato di emergenza in materia di tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione nella Regione siciliana;
Vista  la disposizione n. 641 del 23 luglio 2001, con la quale il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario delegato, ha nominato Vice Commissario l'avv. Felice Crosta, conferendo allo stesso tutte le competenze afferenti il Commissario delegato, nonché tutte le attribuzioni amministrativo-contabili scaturenti dall'ordinanza n. 2983/99 e dalle successive ordinanze modificative ed integrative;
Vista  l'ordinanza commissariale n. 1166 del 18 dicembre 2002, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 12 del 14 marzo 2003, con la quale il Presidente della Regione siciliana, Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia, ha adottato il piano di gestione dei rifiuti, in attuazione dell'art. 19, comma 1, lett. a), del decreto legislativo n. 22/97 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista  l'ordinanza commissariale n. 1260 del 30 settembre 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 10 dell'11 marzo 2005, con la quale il Presidente della Regione siciliana, Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia, ha approvato l'aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti nell'Isola;
Vista  l'ordinanza commissariale n. 2196 del 2 dicembre 2003;
Visto  il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006;
Viste  le note del prefetto di Catania, prott. nn. 53/53-03/20.1 del 28 luglio 2005 e 3 maggio 2006, con le quali è stata trasmessa copia del progetto per la realizzazione del "sistema di smaltimento a tecnologia complessa, mediante interramento controllato, di rifiuti non pericolosi ex artt. 8 del decreto legislativo n. 36/2003 e 27 del decreto legislativo n. 22/1997. Località contrada Barinotto/P.zzo Pozzillo del comune di Mirabella Imbaccari (CT)", con la relativa proposta prefettizia di approvazione della tariffa, esitata positivamente sia dal nucleo di valutazione sia in sede di conferenza di servizi tenutasi in data 28 aprile 2006;
Visti  i pareri favorevoli espressi dal nucleo di valutazione in data 14 luglio 2005 e 28 aprile 2006, con i quali si è approvato, secondo le indicazioni contenute negli stessi, il progetto per la realizzazione del "sistema di smaltimento a tecnologia complessa, mediante interramento controllato, di rifiuti non pericolosi ex artt. 8 del decreto legislativo n. 36/2003 e 27 del decreto legislativo n. 22/1997. Località contrada Barinotto/P.zzo Pozzillo del comune di Mirabella Imbaccari (CT)";
Visti  i verbali di conferenza di servizi del 14 luglio 2005 e 28 aprile 2006, con i quali si è approvato, secondo le indicazioni contenute nei pareri espressi dal nucleo di valutazione, il progetto per la realizzazione del "sistema di smaltimento a tecnologia complessa, mediante interramento controllato, di rifiuti non pericolosi ex artt. 8 del decreto legislativo n. 36/2003 e 27 del decreto legislativo n. 22/1997. Località contrada Barinotto/P.zzo Pozzillo del comune di Mirabella Imbaccari (CT)";
Richiamato l'accordo di programma sottoscritto in data 28 dicembre 2005 tra la società Kalat Ambiente S.p.A. e i comuni appartenenti all'A.T.O. CT 5;
Considerato che, ai sensi dell'art. 7 dell'ordinanza n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni, occorre procedere, su proposta del prefetto, all'approvazione della tariffa di cui trattasi;
Vista  la citata proposta di tariffa, redatta dalla Prefettura di Catania, riportata come segue, ed elaborata sulla base del piano economico-finanziario, facente parte del progetto definitivo della discarica:

  Voci della tariffa per rifiuti solidi urbani proposta         E/t. 
a)  Ammortamento         10,53 
b)  Gestione operativa         24,03 
c)  Chiusura e ricomposizione ambientale         5,80 
d)  Post-mortem         11,15 
  Totale E/t.         51,51 
e)  Per opere di mitigazione ambientale          
  O.C. del 30 dicembre 2003         2,11 
  Come da accordo di programma sottoscritto in data 28 dicembre 2005         4,30 
          Totale complessivo E/t. 57,92 

Valutata pertanto la proposta prefettizia di approvazione della tariffa r.s.u. relativa all'impianto di cui trattasi e ritenuto di dover procedere, ai sensi dell'art. 7 dell'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni, alla sua adozione;
Visti i relativi conteggi redatti dal competente ufficio della struttura commissariale ed archiviati agli atti;

Ordina:


Art. 1

La tariffa per il conferimento dei rifiuti nella discarica per r.s.u., di cui al progetto denominato "sistema di smaltimento a tecnologia complessa, mediante interramento controllato, di rifiuti non pericolosi ex artt. 8 del decreto legislativo n. 36/2003 e 27 del decreto legislativo n. 22/1997. Località contrada Barinotto/P.zzo Pozzillo del comune di Mirabella Imbaccari (CT)", proposta dal prefetto di Catania con note prott. nn. 53/53-03/20.1 del 28 luglio 2005 e 3 maggio 2006, è fissata come segue:

  Voci della tariffa per rifiuti solidi urbani         E/t. 
a)  Ammortamento         10,53 
b)  Gestione operativa         24,03 
c)  Chiusura e ricomposizione ambientale         5,80 
d)  Post-mortem         11,15 
  Totale E/t.         51,51 
e)  Per opere di mitigazione ambientale          
  O.C. del 30 dicembre 2003         2,11 
  Come da accordo di programma sottoscritto in data 28 dicembre 2005         4,30 
          Totale complessivo E/t. 57,92 

Agli importi sopraindicati sarà applicata l'I.V.A., se dovuta.
Sarà inoltre applicato il tributo speciale per il deposito in discarica nella misura prevista dalla legge regionale 7 maggio 1997, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni e saranno eventualmente applicate le maggiorazioni per la mancata raccolta differenziata, ai sensi dell'art. 8 dell'O.P.C.M. n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 2

La quota relativa alla spesa per le garanzie finanziarie, di cui all'art. 14 del decreto legislativo n. 36/2003, sarà determinata, contestualmente alla produzione della relativa polizza, applicando agli importi da garantire, calcolati secondo quanto previsto dall'ordinanza commissariale n. 2196 del 2 dicembre 2003, la percentuale del tasso annuo di incidenza dei premi assicurativi indicata nella polizza fidejussoria definitiva.

Art. 3

La quota relativa all'ammortamento sarà versata al soggetto finanziatore.

Art. 4

La quota relativa alla gestione operativa, unitamente a quella relativa alla chiusura e ricomposizione ambientale, sarà di pertinenza del soggetto gestore.

Art. 5

La quota relativa alla gestione post-operativa sarà di pertinenza del soggetto gestore e verrà versata in un fondo a destinazione vincolata, impignorabile ai sensi di legge, da svincolare solo dopo la chiusura e la messa in sicurezza della discarica ed utilizzata esclusivamente per la menzionata gestione post-operativa.
Procedendo al versamento di detta quota, non si procederà più al pagamento della somma di cui agli articoli 1 e 2 del decreto commissariale n. 250 del 29 dicembre 2000.

Art. 6

Prima del rilascio dell'autorizzazione ex art. 28 del citato decreto legislativo n. 22/1997, dovrà essere presentata ed accettata dall'autorità competente la polizza fidejussoria sulla base della quale dovrà essere calcolata la quota di tariffa, relativa alle garanzie finanziarie, da aggiungere alla tariffa determinata come sopra.

Art. 7

Nel caso di finanziamento da parte di quest'ufficio, sarà riconosciuto, ai sensi dell'art. 5 dell'ordinanza commissariale del 30 dicembre 2003, una quota aggiuntiva pari a 5,33 _/t. per investimenti a favore dell'incremento della raccolta differenziata. Tale quota dovrà essere versata, dal conferitore, sulla contabilità speciale n. 2.854 intrattenuta presso la Tesoreria provinciale dello Stato, sezione di Palermo, ed intestata al Presidente della Regione siciliana nella qualità di Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque.

Art. 8

La quota relativa alle opere di mitigazione ambientale pari ad E 2,11, di cui all'art. 6 della citata ordinanza del 30 dicembre 2003, sempre in caso di finanziamento da parte di quest'Ufficio, dovrà essere versata, dal conferitore, sulla menzionata contabilità speciale di competenza dell'ufficio del Commissario delegato. In caso contrario sarà versata al comune nel cui territorio insiste la discarica.

Art. 9

La quota relativa alle opere di mitigazione ambientale pari ad E 4,30, di cui all'Accordo di programma sottoscritto in data 28 dicembre 2005 tra la società Kalat Ambiente S.p.A. ed i comuni appartenenti all'A.T.O. CT 5, dovrà essere versata dal conferitore, in caso di finanziamento da parte di quest'ufficio, sulla menzionata contabilità speciale di competenza dell'ufficio del Commissario delegato. In caso contrario sarà versata al comune nel cui territorio insiste la discarica.

Art. 10

La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Art. 11

Il preposto alla struttura di supporto alla gestione commissariale curerà l'esecuzione della presente ordinanza.
Palermo, 31 maggio 2006.
  Il Vice Commissario: CROSTA 

(2006.27.2147)
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DECRETI ASSESSORIALI



119*

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


DECRETO 19 maggio 2006.
Autorizzazione delle varietà di vite Mondeuse N. e Chenin B. come "idonee alla coltivazione" nel territorio della Regione siciliana.

L'ASSESSORE PER L'AGRICOLTURA E LE FORESTE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo 7 maggio 1948, n. 789, modificato con D.P.R. 24 marzo 1981, n. 218 -Esercizio nella Regione siciliana delle attribuzioni del Ministero dell'agricoltura e delle foreste;
Visto il reg. CE n. 1493/99 del Consiglio del 17 maggio 1999, relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in particolare l'art. 19, che prevede che gli Stati membri compilino una classificazione delle varietà di viti per la produzione di uve da vino;
Visto il reg. CE n. 1227/2000 della Commissione del 31 maggio 2000, che all'art. 20 stabilisce le modalità di applicazione del regolamento CE n. 1493/99 del Consiglio, relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in particolare in ordine alla classificazione delle varietà di viti per la produzione di vino;
Visto lo schema di accordo del 25 luglio 2002 della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano in materia di classificazione delle varietà di viti;
Considerato che il suddetto accordo prevede al punto 2 che la classificazione delle varietà di viti per uva da vino venga effettuata dalle Regioni e Province autonome per unità amministrativa o per zona di produzione;
Considerato che il precitato accordo, al paragrafo "2. Criteri di classificazione" punto 4, prevede che per ogni varietà classificata come varietà per la produzione di vino nell'unità amministrativa o zona di produzione, si indicano anche gli eventuali altri usi consentiti nell'unità amministrativa o nella zona di produzione considerata;
Visto il decreto n. 99108 dell'8 agosto 2003, con il quale è stata individuata come unità amministrativa di riferimento l'intero territorio regionale e le varietà di vite per uva da vino già classificate come raccomandate o autorizzate, o provvisoriamente autorizzate ai sensi del decreto ministeriale 11 ottobre 1999 e successive modifiche ed integrazioni, sul territorio di almeno una provincia siciliana, sono state assegnate alla categoria delle varietà "idonee alla coltivazione" (ad eccezione di alcune varietà per le quali sono state individuate zone di produzione più ristrette nell'ambito del territorio regionale);
Visto il decreto del MIPAF del 2 febbraio 2006, che aggiorna ed integra il registro nazionale delle varietà di vite con il riconoscimento delle varietà Mondeuse N. e Chenin B.;
Ritenuto opportuno autorizzare la coltivazione delle varietà suddette nel territorio regionale come varietà "idonee alla coltivazione" così come previsto dal reg. CE n. 1493/99;

Decreta:


Articolo unico

E' autorizzata la coltivazione delle varietà di vite Mondeuse N. e Chenin B. come "idonee alla coltivazione" per il territorio della Regione siciliana.
Palermo, 19 maggio 2006.
  LEONTINI 

(2006.24.1932)
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003


DECRETO 1 giugno 2006.
Autorizzazione per un allevamento di fauna selvatica autoctona nel comune di Messina.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO FAUNISTICO-VENATORIO ED AMBIENTALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI STRUTTURALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, recante norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle dipendenze della Regione siciliana;
Visto il decreto n. 325 del 9 aprile 2004, di approvazione del proprio contratto di lavoro;
Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il proprio decreto n. 2313 del 3 giugno 1998;
Vista la richiesta presentata dal sig. Salvo Giulio, nato a Messina l'11 settembre 1977, tendente ad ottenere l'autorizzazione ad allevare, in cattività, due coppie di cardellini della specie Cardeules cardeules, fauna selvatica autoctona a scopo ornamentale ed amatoriale in via salita Ogliastri comp. Modulo pl. n. 57 Messina;
Vista la documentazione presentata a corredo nella predetta istanza;
Vista la relazione tecnica, a seguito del sopralluogo effettuato dai funzionari della Ripartizione faunistico-venatoria ed ambientale di Messina in data 7 novembre 2005, in cui, fra l'altro, si esprime parere favorevole ad autorizzare la ditta Salvo Giulio al rilascio dell'autorizzazione all'allevamento di volatili a scopo amatoriale e ornamentale per un numero complessivo di due coppie di esemplari della specie cardellini (Carduelis carduelis);
Vista la proposta della Ripartizione faunistico-venatoria ed ambientale di Messina trasmessa con nota prot. n. 3277 Pos. IV A/8 dell'8 novembre 2005;
Vista la comunicazione della Prefettura di Palermo, prot. n. 2818/2006 del 4 aprile 2006 effettuata ai sensi dell'art. 2 del decreto legislativo 8 agosto 1994, n. 490;

Decreta:


Art. 1

Il sig. Salvo Giulio, nato a Messina l'11 settembre 1977 ed ivi residente in via Lungomare S. Saba, 44 pl. C, è autorizzato all'allevamento a scopo amatoriale ed ornamentale di fauna selvatica autoctona, ai sensi del decreto n. 2313 del 30 giugno 1998, per un numero complessivo di due coppie di esemplari delle specie: cardellini (Carduelis carduelis). L'allevamento di che trattasi è ubicato a Messina, via salita Ogliastri compl. Modulo pl. n. 57, ed evidenziato nell'allegata planimetria che fa parte integrante del decreto.

Art. 2

Il sig. Salvo Giulio è tenuto ad adempiere gli obblighi assunti e di cui alla documentazione prodotta con l'istanza, nonché alle eventuali norme ulteriori che l'Amministrazione dovesse ritenere opportuno prescrivere.

Art. 3

L'inosservanza alle norme di cui alla legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e successive modifiche ed integrazioni, nonché di quelle di cui al decreto n. 2313 del 3 giugno 1998 e di quelle di cui al precedente art. 2, comporta la revoca della concessione.

Art. 4

La Ripartizione faunistico-venatoria ed ambientale di Messina è incaricata dell'esecuzione del presente decreto, copia del quale, unitamente ai relativi atti, sarà depositato presso la stessa Ripartizione, a disposizione di coloro che siano interessati a prenderne visione.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana con esclusione dell'allegata planimetria.
Palermo, 1 giugno 2006.
  ALBANESE 

(2006.24.1897)
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020


DECRETO 6 giugno 2006.
Autorizzazione per un allevamento di fauna selvatica autoctona nel comune di Paternò.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO FAUNISTICO-VENATORIO ED AMBIENTALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI STRUTTURALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge Regionale n. 10 del 15 maggio 2000;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, recante norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle dipendenze della Regione siciliana;
Visto il decreto n. 325 del 9 aprile 2004, di approvazione del proprio contratto di lavoro;
Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e successive modifiche e integrazioni;
Visto il proprio decreto n. 2313 del 3 giugno 1998;
Vista la richiesta presentata dal sig. Randazzo Vincenzo, nato a Paternò il 24 febbraio 1957, tendente ad ottenere l'autorizzazione ad allevare, in cattività, fauna selvatica autoctona a scopo ornamentale ed amatoriale;
Vista la documentazione presentata a corredo della predetta istanza;
Visto il verbale di accertamento, a seguito del sopralluogo effettuato dai funzionari della Ripartizione faunistico-venatoria ed ambientale di Catania in data 11 gennaio 2006, in cui, fra l'altro, si esprime parere favorevole ad autorizzare la ditta Randazzo Vincenzo al rilascio dell'autorizzazione all'allevamento di volatili a scopo amatoriale e ornamentale ai sensi del decreto n. 2313 del 30 giugno 1998, per un numero complessivo di 70 esemplari della specie: 20 cardellini (carduelis carduelìs), 50 verdoni (carduelis chloris);
Vista la proposta della Ripartizione faunistico-venatoria ed ambientale di Catania, trasmessa con nota prot. n. 41 dell'11 gennaio 2006;
Vista la comunicazione della Prefettura di Palermo, prot. n. 2816/2006 del 4 aprile 2006, effettuata ai sensi dell'art. 2 del decreto legislativo 8 agosto 1994, n. 490;
Ai sensi delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art. 1

Il sig. Randazzo Vincenzo, nato a Paternò, il 24 febbraio 1957 ed ivi residente in via S. Anna n. 178, è autorizzato all'allevamento a scopo amatoriale ed ornamentale di fauna selvatica autoctona, per un numero complessivo di n. 70 esemplari delle specie: n. 20 cardellini (carduelis carduelis) e n. 50 verdoni (carduelis chloris). L'allevamento di che trattasi è ubicato a Paternò in via S. Anna n. 178 ed evidenziato nell'allegata planimetria che fa parte integrante del decreto.

Art. 2

Il sig. Randazzo Vincenzo, è tenuto ad adempiere gli obblighi assunti e di cui alla documentazione prodotta con l'istanza, nonché alle eventuali norme ulteriori che l'Amministrazione dovesse ritenere opportuno prescrivere.

Art. 3

L'inosservanza alle norme di cui alla legge regionale 1 settembre 1997 n. 33 e successive modifiche ed integrazioni, nonché di quelle di cui al decreto n. 2313 del 3 giugno 1998 e di quelle di cui al precedente art. 2, comportano la revoca della concessione.

Art. 4

La Ripartizione faunistico-venatoria ed ambientale di Catania è incaricata dell'esecuzione del presente decreto, copia del quale, unitamente ai relativi atti, sarà depositato presso la stessa Ripartizione, a disposizione di coloro che siano interessati a prenderne visione.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, con esclusione dell'allegata planimetria.
Palermo, 6 giugno 2006.
  ALBANESE 

(2006.25.1988)
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020

DECRETO 12 luglio 2006.
Istituzione dell'azienda faunistico-venatoria Pulce, sita in agro di Ragusa.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO FAUNISTICO-VENATORIO ED AMBIENTALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI STRUTTURALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, recante norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle dipendenze della Regione siciliana;
Visto il D.P. n. 2493 dell'1 giugno 2006, in esecuzione della deliberazione della Giunta regionale n. 245 del 18 maggio 2006, con il quale è stato conferito l'incarico di dirigente generale per 3 mesi al dott. Giuseppe Morale del dipartimento interventi strutturali;
Visto il proprio contratto di lavoro, approvato con decreto n. 325 del 9 aprile 2004;
Visto il piano regionale faunistico-venatorio;
Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33, recante: "Norme per la protezione, la tutela e l'incremento della fauna selvatica e per la regolamentazione del prelievo venatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale", come modificata dalla legge regionale 31 agosto 1998, n. 15 e dalla legge regionale 8 maggio 2001, n. 7;
Visto, in particolare, l'art. 25 della predetta legge regionale e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto n. 571 del 5 marzo 1998, di approvazione dei criteri ai quali uniformare le richieste di costituzione delle aziende faunistico-venatorie di cui all'art. 25 della legge regionale n. 33/97 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la richiesta avanzata dal sig. Guastella Giuseppe, nato a Scicli il 21 novembre 1948, ivi residente in via Aleardi n. 3 e con domicilio a Ragusa, contrada Monsovile, di istituzione di un'azienda faunistico-venatoria in agro di Ragusa, contrade Taddarita, Caddami, Pulce, Pianicella, Costa Ficazza, Ficazza Palma, Monsovile e Lirici;
Vista la documentazione allegata alla richiesta, nonché la relazione tecnica comprensiva del programma di conservazione e ripristino ambientale, del piano di intervento ai fini del ripopolamento faunistico e naturalistico e del programma di abbattimento e di assestamento, finalizzati al mantenimento dell'equilibrio biologico ed al raggiungimento di valide prospettive di miglioramento e di potenziamento della presenza faunistica;
Visto il verbale di accertamento redatto dai funzionari in servizio presso la Ripartizione faunistico-venatoria ed ambientale di Ragusa, dal quale si rileva, fra l'altro, il parere favorevole per l'istituzione dell'azienda faunistico-venatoria Pulce;
Vista la proposta della Ripartizione faunistico-venatoria ed ambientale di Ragusa, datata 23 marzo 2006, prot. n. 1870;
Visto il parere favorevole alla costituzione del-l'azienda faunistico-venatoria Pulce, espresso dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica con nota n. 3534/T-B087A del 2 maggio 2006, con il quale vengono forniti dei suggerimenti;
Vista la nota del servizio XI - U.O. n. 56, prot. n. 51441 del 7 giugno 2006, con la quale è stata invitata la R.F.V.A. di Ragusa ad informare il concessionario dell'istituenda A.F.V. sui suggerimenti forniti dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica per porre in essere gli atti conseguenziali;
Sentito il parere espresso dal comitato regionale faunistico-venatorio nella seduta dell'8 giugno 2006;
Preso atto che l'intera superficie della costituenda azienda faunistico-venatoria non ricade in zone S.I.C. e/o Z.P.S.;
Vista la nota della R.F.V.A. di Ragusa prot. n. 2711 del 26 giugno 2006, con la quale è stato comunicato che il concessionario dell'istituenda A.F.V. ha attuato quanto suggerito dall'I.N.F.S.;
Vista la successiva documentazione presentata dal sig. Giuseppe Guastella in sede di sopralluogo effettuato dai funzionari incaricati dell'U.O. n. 56 in data 11 luglio 2006 ed assunta alla R.F.V.A. di Ragusa al prot. n. 2818 dell'11 luglio 2006;
Visto il certificato rilasciato dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Ragusa - prot. CEW/3223/2006/CRG0092 del 21 marzo 2006 - dal quale si rileva, tra l'altro, il nulla osta ai fini dell'art. 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modifiche ed integrazioni;
Ritenuto, pertanto, di poter accogliere l'istanza di istituzione di un'azienda faunistico-venatoria denominata Pulce, in agro di Ragusa;
Ai sensi delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art. 1

E' istituita l'azienda faunistico-venatoria Pulce in agro di Ragusa, contrade Taddarita, Caddami, Pulce, Pianicella, Costa Ficazza, Ficazza Palma, Monsovile e Lirici, estesa complessivamente Ha. 792.75.75, così individuata in catasto:
-  foglio di mappa n. 231, particelle nn. 3, 5, 9, 10, 11, 13, 14, 15, 17, 18, 26, 33, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 43, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 56, 57, 58, 61, 65, 66, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 86, 93, 94, 95, 96 e 97, per un totale di Ha. 62.05.55;
-  foglio di mappa n. 232, particelle nn. 3, 4, 6, 7, 8, 9, 11, 13, 14 e 15, per un totale di Ha. 31.34.28;
-  foglio di mappa n. 233, particelle nn. 1, 2, 3, 6, 7, 28, 29, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 47, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55 e 56, per un totale di Ha. 36.16.00;
-  foglio di mappa n. 240, particelle nn. 6, 8, 10, 11, 12, 14, 16, 17, 19, 20, 21, 22, 27, 28, 31, 32, 37, 38, 39, 41, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 71, 72, 73, 75, 76, 82, 83, 85, 86, 87, 88, 89, 91, 95, 96, 97, 98, 99, 114, 122 e 140, per un totale di Ha. 43.25.41;
-  foglio di mappa n. 241, particelle nn. 3, 4, 6, 7, 10, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 22, 24, 25, 27, 28, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 41, 42, 43, 45, 47, 48, 49, 51, 52, 53, 54, 56, 58, 59, 60, 61, 64, 65, 70, 71, 75, 84, 85, 89, 95, 96, 97, 98, 103, 124, 132, 135, 136, 139, 140, 142, 143, 144, 145, 146 e 147, per un totale di Ha. 96.80.45;
-  foglio di mappa n. 242, particelle nn. 5, 6, 7, 9, 13, 15, 16, 17, 28, 30, 32, 33, 34, 37, 39, 40, 43, 44, 45, 67, 68, 69,70, 71, 75, 76, 78, 79, 81, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114 e 116, per un totale di Ha. 46.02.57;
-  foglio di mappa n. 243, particelle nn. 1, 2, 5, 7, 8, 10, 11, 13, 33, 36, 41, 43, 45, 55, 56, 95, 110, 111, 122, 124, 125, 189, 194, 196, 197, 198, 201, 205, 206, 224, 227, 228, 229, 230, 231, 232, 299, 301, 302, 309, 310, 311, 312, 317, 318, 319, 320, 321, 322, 323, 324, 325, 326, 327 e 328, per un totale di Ha. 235.98.92;
-  foglio di mappa n. 244, particelle nn. 3, 4, 7, 12, 14, 20, 23, 24, 25, 26, 30, 34, 35, 41, 43, 44, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 66, 67, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 79, 86, 87, 88, 89, 94, 95, 97, 98, 102, 106, 107, 109, 111, 113, 116, 122, 123, 126, 127, 128, 129, 135, 138, 140, 141, 142, 146, 148, 155, 156, 166, 167, 169, 170, 171, 173, 178, 179, 180, 181, 202, 205, 225, 231, 233, 234, 235, 236, 246, 247, 248, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 257 e 258, per un totale di Ha. 146.75.89;
-  foglio di mappa n. 253, particelle nn. 1, 50 e 51, per un totale di Ha. 03.39.34;
-  foglio di mappa n. 254, particelle nn. 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 11, 12, 13, 14, 17, 18, 19, 21/A, 22, 23, 24, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 54, 56, 57 e 58, per un totale di Ha. 90.97.84.

Art. 2

E' fatto obbligo al sig. Guastella Giuseppe, nato a Scicli il 21 novembre 1948 ed ivi residente in via Aleardi n. 3, domiciliato a Ragusa, contrada Monsovile, nella qualità di concessionario dell'A.F.V. Pulce, di rispettare gli impegni assunti con la documentazione presentata a corredo dell'istanza.

Art. 3

L'inadempienza agli obblighi derivanti dall'applicazione della legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e successive modifiche ed integrazioni, dei criteri di cui al decreto n. 571 del 17 marzo 1998, agli obblighi assunti e di cui al precedente articolo, nonché alle eventuali ulteriori norme che l'amministrazione ritenesse opportuno prescrivere, comporta la revoca della presente concessione.

Art. 4

La Ripartizione faunistico-venatoria ed ambientale di Ragusa è incaricata dell'esecuzione del presente decreto, copia del quale, unitamente ai relativi atti, sarà depositata presso il predetto ufficio a disposizione di coloro che siano interessati a prenderne visione.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 12 luglio 2006.
  ALBANESE 

(2006.28.2208)
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020*


DECRETO 17 luglio 2006.
Campagna vendemmiale per l'anno 2006.

L'ASSESSORE PER L'AGRICOLTURA E LE FORESTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 20 febbraio 2006, n. 82, recante "Disposizioni di attuazione della normativa comunitaria concernente l'organizzazione comune di mercato (O.C.M.) del vino";
Visto l'art. 9 della sopra citata legge, che demanda alle regioni la competenza di determinare i periodi entro i quali si possono effettuare le operazioni vendemmiali;
Vista la legge regionale 9 maggio 1984, n. 26 e successive modificazioni;
Visto il R.D.L. 1 luglio 1926, n. 1361, che approva il regolamento per la repressione delle frodi nella preparazione e nel commercio dei mosti, vini ed aceti;
Visti gli artt. 20 e 36 del D.P.R. 12 febbraio 1965, n. 162;
Visti gli artt. 4 e 10 della legge 9 ottobre 1970, n. 739;
Visto il regolamento CE n. 1493/99 del 17 maggio 1999, il cui art. 1 ha stabilito che la campagna vendemmiale abbia inizio l'1 agosto di ogni anno;

Decreta:


Articolo unico

La campagna vendemmiale per l'anno 2006 è determinata come segue:
-  periodo di vendemmia dall'1 agosto al 10 novembre 2006;
-  periodo di fermentazione dall'1 agosto al 30 novembre 2006;
-  detenzione vinacce: non oltre il 30° giorno dalla conclusione del periodo vendemmiale.
Per l'ottenimento di vino da tavola, le uve devono possedere una gradazione zuccherina tale da consentire la produzione di vino avente un titolo alcolometrico minimo naturale di 9% vol., ai sensi dell'all. V, lett. C, reg. n. 1493/99; le uve stesse, inoltre, devono appartenere a vigneti autorizzati o raccomandati con coltivazioni regolarmente iscritte all'anagrafe vitivinicola presso l'AGEA, come previsto dal reg. n. 3800/81 della Commissione del 16 dicembre 1981 e successive modifiche.
Gli organi preposti alla vigilanza per la repressione delle frodi sono incaricati dell'esecuzione del presente decreto.
I sindaci dei comuni della Regione siciliana sono incaricati di disporre la pubblicazione del presente decreto nei rispettivi albi comunali.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 17 luglio 2006.
  LA VIA 

(2006.29.2221)
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003*
   

ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


DECRETO 12 giugno 2006.
Inserimento con riserva di soggetti nell'elenco speciale dei catalogatori e nell'elenco speciale degli esperti catalogatori.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE BENI CULTURALI E AMBIENTALI ED EDUCAZIONE PERMANENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il proprio decreto n. 6593 del 17 giugno 2005, con il quale sono stati riaperti i termini di iscrizione negli elenchi speciali degli esperti catalogatori e dei catalogatori per il reperimento delle collaborazioni professionali necessarie per l'attuazione dei progetti di catalogazione dei beni culturali ed ambientali della Regione, con riferimento al Complemento di programmazione relativo all'azione A, misura 2.02 del P.O.R. Sicilia 2000/2006 (realizzazione del catalogo unico informatizzato regionale dei beni culturali);
Viste le istanze presentate ai sensi del sopra citato decreto n. 6593/2005, con particolare riferimento agli artt. 2 e 6 e le dichiarazioni in esse rese in autocertificazione, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000;
Visto il decreto n. 7532 del 29 settembre 2005, di approvazione dell'elenco dei soggetti non ammessi all'iscrizione nell'elenco speciale dei catalogatori, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 44 del 14 ottobre 2005;
Visto il decreto n. 7531 del 29 settembre 2005, di approvazione dell'elenco dei soggetti non ammessi all'iscrizione nell'elenco speciale degli esperti catalogatori, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 44 del 14 ottobre 2005;
Visto il decreto n. 8776 del 12 dicembre 2005, con il quale è stato approvato l'elenco dei soggetti ammessi all'iscrizione nell'elenco speciale definitivo dei catalogatori;
Visto il decreto n. 8777 del 12 dicembre 2005, con il quale è stato approvato l'elenco dei soggetti ammessi all'iscrizione nell'elenco speciale definitivo degli esperti catalogatori;
Visto il ricorso al T.A.R. di Palermo n. 2980/2005, trasmesso a questa Amministrazione dall'Avvocatura distrettuale di Palermo con nota n. 55782 del 10 dicembre 2005, proposto da Geraci Sara e Presti Adriana, con il quale le ricorrenti hanno chiesto la sospensione dell'efficacia dei provvedimenti di cui sopra e l'iscrizione delle stesse negli elenchi degli esperti catalogatori e dei catalogatori;
Vista l'ordinanza n. 19/06 del T.A.R. di Palermo, con la quale è stata accolta la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato ai fini dell'iscrizione con riserva delle ricorrenti negli elenchi di cui sopra;
Considerato che l'Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, con nota n. 17552 del 20 aprile 2006, ha comunicato a questa Amministrazione di non volere assumere alcuna iniziativa in via di gravame avverso la sfavorevole ordinanza n. 19/2006, che pertanto è divenuta irrevocabile a far data dal 23 aprile 2006;
Ritenuto, pertanto, di dover dare esecuzione a tale pronunciamento cautelare;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, a parziale rettifica dei decreti n. 8776 e 8777 del 12 dicembre 2005, le sigg. Presti Adriana e Geraci Sara sono inserite con riserva rispettivamente nell'elenco speciale dei catalogatori ed in quello degli esperti catalogatori, allegati in uno al presente decreto.

Art. 2

Per quanto disposto nel precedente art. 1, a parziale rettifica dei decreti n. 7532 e 7531 del 29 settembre 2005, le sigg. Presti Adriana e Geraci Sara sono depennate rispettivamente dall'elenco dei soggetti non ammessi all'iscrizione nell'elenco dei catalogatori e dall'elenco dei soggetti non ammessi all'iscrizione nell'elenco degli esperti catalogatori.
Il presente decreto non è soggetto al visto della ragioneria centrale per i beni culturali, ex art. 62 legge regionale n. 10/99, sarà trasmesso per la pubblicazione alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e notificato agli interessati.
Palermo, 12 giugno 2006.
  LUMIA 

Allegati
ELENCO AMMESSI ESPERTI CATALOGATORI


Cognome e nome      Numero protocollo     Data di nascita     Punteggio 
Sauerborn Roberto      12368     16-11-1962     39 
Badami Mario      12354     25-1-1966     36 
Geraci Sara      12957     7-1-1963    

ELENCO AMMESSI CATALOGATORI


Cognome e nome      Numero protocollo     Data di nascita     Punteggio 
Insinga Antonia      12204     18-3-1962     81 
Vasta Pietro      12206     31-3-1967     81 
Sauerborn Roberto      12340     16-11-1962     39 
De Al Magro Marilena      12954     18-4-1964     29 
Geraci Sara      12936     7-1-1963    
Presti Adriana      12980     21-1-1967    

(2006.24.1929)
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016*


ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE


DECRETO 1 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni ed in particolare il comma 1, lett. a), dell'art. 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l'attuazione di leggi della Regione, nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell'Unione europea e di altri organismi che dispongono interventi in favore della Regione;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, con il quale, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;
Visto il regolamento CE del Consiglio delle Comunità europee n. 1260/99, così come modificato dal regolamento n. 1447/2001, recante disposizioni generali sui fondi strutturali, in particolare l'art. 20, che prevede, tra gli altri, il programma di iniziativa comunitaria denominato "INTERREG", riguardante i finanziamenti nel settore della cooperazione transfrontaliera, transnazionale interregionale, volta ad incentivare uno sviluppo armonioso, equilibrato e duraturo dell'insieme dello spazio comunitario e destinatario dei finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
Vista la deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 67 del 22 giugno 2000, con la quale vengono stabilite le quote del cofinaziamento pubblico nazionale a carico del fondo di rotazione ex legge n. 183/1987 per la partecipazione ai programmi di iniziativa comunitaria Equal, Interreg III, Leader+e Urban II;
Considerato che la Regione siciliana partecipa, in qualità di partner, attraverso il dipartimento regionale territorio ed ambiente al predetto P.I.C. Interreg III C - Ovest con il progetto intitolato "Greening Regional Development Programme (GRDP)";
Vista la delibera n. 81 dell'8 marzo 2006, con la quale la Giunta regionale ha preso atto della predetta proposta progettuale denominata "GRDP", formulata con nota n. 575 del 2 febbraio 2006 dal dipartimento regionale della programmazione;
Visto l'emendamento alla Convenzione interpartenariale e budget del 5 aprile 2006 fra la "Environment Agency for England and Wales, UK", in qualità di capofila del citato progetto, ed il dirigente del dipartimento regionale territorio ed ambiente;
Vista la nota del dipartimento regionale territorio ed ambiente n. 30244 del 27 aprile 2006, con la quale si richiede l'istituzione dei pertinenti capitoli di entrata e di spesa e la contestuale iscrizione, in termini di competenza, della somma di e 16.830,00 per il progetto "GRDP", di cui 12.622,50 quota FESR (UE), e 2.945,25 quota di cofinanziamento a carico dello Stato ed e 1.262,25 quota di cofinanziamento regionale a valere sul capitolo 613919;
Ritenuto di dovere iscrivere in bilancio le somme occorrenti per la realizzazione del "GRDP", pari ad e 16.830,00;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15/2006 e successive modifiche ed integrazioni, le necessarie variazioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:
Art. 1

Negli stati di previsione dell'entrata e della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e nella relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15/2006 e successive modifiche ed integrazioni, sono introdotte le seguenti variazioni:






Art. 2

Dalla data del decreto, sul capitolo 842433, incluso nella parte II dell'allegato tecnico al bilancio di previsione per l'anno 2006 (capitoli per i quali è consentita la sola gestione dei residui), è, altresì, consentita la gestione della dotazione di competenza di cui al precedente art. 1.
Art. 3

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 1 giugno 2006.
  EMANUELE 

(2006.24.1905)
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017

DECRETO 1 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, il comma 1, lett. a), dell'articolo 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l'attuazione di leggi della Regione nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell'Unione europea e di altri organismi che dispongono interventi in favore della Regione;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, con il quale, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 28 dicembre 2001, n. 448, concernente disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2002);
Visto, in particolare, l'articolo 66, comma 2, della legge n. 448/2001, che prevede la costituzione di un fondo per fronteggiare l'emergenza nel settore zootecnico ed, in particolare, nel comparto bovino, causata dalla influenza catarrale dei ruminanti (Blue Tongue);
Visto il telefax del MIPAF prot. n. 22724 del 31 maggio 2005, con il quale viene comunicata l'erogazione di e 75.701,56 quale saldo del D.M. n. 25722 del 22 dicembre 2004, a favore della Regione Sicilia per il finanziamento del regime di aiuti di cui all'art. 66, comma 2, della legge n. 448/2001;
Vista la nota prot. n. 34287 del 10 aprile 2006 dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste - dipartimento interventi strutturali, trasmessa con parere favorevole dalla ragioneria centrale competente con nota prot. n. 20371 del 26 aprile 2006;
Vista la nota prot. n. 47410 del 24 maggio 2006 dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste - dipartimento interventi strutturali, con la quale si chiede che la predetta iscrizione venga effettuata sul capitolo 542922;
Considerato che la somma di e 75.701,56 risulta accreditata in data 16 giugno 2005 sul c/c 22721/526 intrattenuto dalla Regione siciliana presso la tesoreria centrale dello Stato, per cui ha costituito maggiore accertamento di entrata alla chiusura dell'esercizio medesimo;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006 e alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15/2006, le necessari variazioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:
Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15/2006, sono introdotte le seguenti variazioni:






Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 1 giugno 2006.
  EMANUELE 

(2006.24.1903)
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017


DECRETO 1 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione ed al bilancio dell'Azienda delle foreste demaniali della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
VISTA la legge regionale 16 aprile 1949, n. 10, che istituisce l'Azienda delle foreste demaniali della Regione siciliana;
Vista la tabella A allegata alla legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006, nonché l'articolo 10 che approva il bilancio dell'Azienda delle foreste demaniali della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto n. 15 dell'1 febbraio 2006, con il quale, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;
Visto l'articolo 36, comma 1, lett. a), della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modificazioni ed integrazioni, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l'attuazione di leggi della Regione;
Vista la legge regionale 14 aprile 2006, n. l4, riguardante: "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 6 aprile 1996, n. 16, "Riordino della legislazione in materia forestale e di tutela della vegetazione". Istituzione dell'Agenzia della Regione siciliana per le erogazioni in agricoltura - A.R.S.E.A.";
Ritenuto, per quanto sopra indicato, di dovere apportare ai bilanci della Regione e dell'Azienda regionale foreste demaniali per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli di cui al decreto regionale per il bilancio e le finanze n. 15/2006, le variazioni occorrenti per l'attuazione della citata legge regionale n. 14/2006;

Decreta:
Art. 1

Per le finalità previste dagli articoli 16, 28, 32, 48, 60 e 61 della legge regionale 14 aprile 2006, n. 14, nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e nella relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell'Assessore per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, sono introdotte le seguenti variazioni, in termini di competenza:






Art. 2

Il capitolo 150534 - U.P.B. 2.1.4.1.2, è soppresso.
Art. 3

Per le finalità previste dagli articoli 16, 28, 32 e 61 della legge regionale 14 aprile 2006, n. 14, nello stato di previsione della spesa del bilancio dell'Azienda regionale foreste demaniali per l'esercizio finanziario 2006, sono introdotte le seguenti variazioni, in termini di competenza:






Art. 4

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 1 giugno 2006.
  EMANUELE 

(2006.24.1904)
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017


DECRETO 1 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni, ed, in particolare, l'articolo 8;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, con il quale, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;
Visto l'art.2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modifiche ed integrazioni, che definisce gli strumenti della programmazione negoziata;
Vista la legge 30 giugno 1998, n. 208;
Vista la delibera del C.I.P.E. n. 106 del 30 giugno 1999, con la quale, tra l'altro, vengono ripartite le risorse per il finanziamento degli studi di fattibilità e degli approfondimenti tecnici per il Mezzogiorno a carico delle risorse riservate alle infrastrutture;
Vista la delibera del C.I.P.E. n. 142 del 6 agosto 1999, con la quale vengono ripartite le risorse destinate alle infrastrutture con delibera C.I.P.E. n. 4 del 22 gennaio 1999;
Visto l'Accordo di programma quadro "Sicurezza e legalità per lo sviluppo della Regione siciliana - Carlo Alberto Dalla Chiesa", sottoscritto in data 30 settembre 2003 tra il Ministero dell'interno, il Ministero dell'economia e delle finanze e la Regione siciliana;
Viste le deliberazioni della Giunta regionale n. 129 del 7 maggio 2003 e n. 205 del 17 luglio 2003, con le quali viene approvato l'Accordo di programma quadro "Sicurezza e legalità per lo sviluppo della Regione siciliana - Carlo Alberto Dalla Chiesa";
Visto il decreto dell'Assessore per il bilancio e le finanze n. 654 del 29 giugno 2004, con il quale si è proceduto ad iscrivere al capitolo 512019 la somma di E 2.064.000,00;
Visto il decreto del ragioniere generale della Regione siciliana n. 220 del 15 marzo 2005, con il quale si è provveduto ad iscrivere al capitolo 642022, istituito presso il dipartimento regionale industria, la somma di E 1.000.000,00, già iscritta al capitolo 512019 con il citato decreto n. 654/2004 e disimpegnata con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale della programmazione n. 15 del 31 gennaio 2005;
Visto il decreto dell'Assessore per il bilancio e le finanze n. 729 dell'8 giugno 2005, con il quale si è proceduto ad iscrivere al capitolo 512019 la somma di E 1.496.000,00;
Viste le note prot. n. 494 del 21 marzo 2006 e n. 216 del 19 maggio 2006, con cui il dipartimento regionale programmazione chiede l'iscrizione in bilancio delle assegnazioni residue, pari ad E 4.000,00, a valere delle risorse assegnate con la delibera C.I.P.E. n. 142/1999 e la riproduzione delle economie realizzatesi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2005, pari ad E 2.280.000,00, sul capitolo 512019;
Considerato che le economie effettivamente realizzatesi sul capitolo 512019 alla chiusura dell'esercizio finanziario 2005, ammontano ad E 1.280.000,00;
Considerato che dalla tabella 3 allegata all'Accordo di programma quadro "Sicurezza e legalità per lo sviluppo della Regione siciliana - Carlo Alberto Dalla Chiesa", si evince un costo complessivo pari ad E 3.564.000,00 previsto per la realizzazione degli "Interventi a sostegno dei progetti pilota";
Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere al capitolo 512019 la somma complessiva di E 2.284.000,00 in termini di competenza con la contestuale iscrizione al capitolo di entrata n. 4867 della somma residua di E 1.004.000,00 e la contemporanea riduzione della somma di E 1.280.000,00 del capitolo n. 613905;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, le necessarie variazioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:
Art. 1

Negli stati di previsione dell'entrata e della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e nella relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell'Assessore per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, sono introdotte le seguenti variazioni:






Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 1 giugno 2006.
  EMANUELE 

(2006.24.1900)
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017

DECRETO 5 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto l'art. 36, comma 1, lett. a), della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni, che autorizza il ragioniere generale del dipartimento bilancio e tesoro ad effettuare variazioni di bilancio per l'attuazione di leggi della Regione;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 e successive modifiche ed integrazioni, con cui, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;
Vista la legge regionale del 14 aprile 2006, n. 15, riguardante "Istituzione del dipartimento regionale per l'architettura e l'arte contemporanea. Disposizioni varie.";
Vista la nota n. 3743 del 19 maggio 2006, con la quale l'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione propone di provvedere all'istituzione del dipartimento inserendo i capitoli "per memoria" ad eccezione di quelli per i quali sussiste una specifica autorizzazione di spesa, rinviando un eventuale riparto delle spese di funzionamento ad un momento successivo;
Vista la nota n. 55232 del 25 maggio 2006, con la quale l'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione chiede, in attuazione dell'art. 8 della citata legge regionale n. 15/2006, l'istituzione di un capitolo di entrata ove far affluire una parte della quota del 30% dei proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d'accesso ai siti regionali per destinarla al pagamento di prestazioni lavorative effettuate in plus orario e di un capitolo di spesa per il pagamento di tali prestazioni;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione, per l'esercizio finanziario 2006, ed alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 e successive modifiche ed integrazioni, le necessarie variazioni per l'attuazione della legge regionale n. 15/2006;

Decreta:
Art. 1

Per le finalità della legge regionale 14 aprile 2006, n. 15, negli stati di previsione dell'entrata e della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e nella relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell'Assessore per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 e successive modifiche ed integrazioni, sono introdotte le seguenti variazioni in termini di competenza:


Cliccare qui per visualizzare le variazioni in formato PDF




Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 5 giugno 2006.
  EMANUELE 

(2006.24.1906)
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017


DECRETO 7 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle previsioni di cassa per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni, ed in particolare l'articolo 8;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziano 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, con il quale, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;
Visto il regolamento CE del Consiglio delle Comunità europee n. 1260 del 21 giugno l999, così come modificato dal regolamento n. 1447 del 28 giugno 2001, recante disposizioni generali sui fondi strutturali che identifica all'art. 20 Interreg come una delle iniziative comunitarie destinatarie dei finanziamenti a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
Vista la deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 67 del 22 giugno 2000, con la quale viene stabilita la quota del cofinanziamento pubblico nazionale nella misura del 70% a carico del fondo di rotazione ex legge n. 183/1987;
Visto il Complemento di programmazione relativo ad Interreg III C zone sud tra Spagna, Grecia, Italia, Francia, Portogallo e Regno Unito 2000-2006;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 264 del 26 settembre 2003, con la quale viene autorizzato il cofinanziamento della Regione siciliana per la realizzazione del progetto "TREND" (Territoires et Règions ensemble pour le development);
Vista la nota n. 4984 del 15 marzo 2004 della Generalitat Valenciana - Conselleria de Economia, Hacienda y Empleo, con la quale l'autorità di gestione del programma Interreg III C zone sud comunica l'approvazione del progetto TREND da parte del comitato di programmazione nella riunione del 3 e 4 marzo 2004;
Vista la convenzione sottoscritta il 14 dicembre 2004 dalla Direcciòn General de Economia, della Conselleria de Economia, Hacienda y Empleo, della Generalitat Valenciana e il dipartimento regionale della programmazione, in qualità di capo fila del progetto;
Vista la convenzione interpartenariale sottoscritta dal dipartimento regionale della programmazione in data 9 novembre 2004;
Visto il decreto n. 812 del 27 agosto 2004 dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze, con cui si è provveduto ad iscrivere sul capitolo 112537 la somma di E 10.500,00 occorrente per l'organizzazione di un incontro tra l'autorità di gestione del programma Interreg III C sud ed i partners del progetto tenutasi a Palermo in data 1 luglio 2004;
Visto il decreto n. 361 del 7 aprile 2005 dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze, con cui si è provveduto ad iscrivere sul capitolo 512020 la somma di E 1.143.500,00 occorrente per la realizzazione del progetto TREND;
Visto il decreto del dirigente generale del dipartimento regionale della programmazione n. 337 del 27 ottobre 2005, con il quale si è provveduto ad impegnare la somma di E 3.576,60 sul capitolo 512021 per il pagamento di fatture di spesa relative alla realizzazione del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Malta, erroneamente impegnata sul capitolo di spesa 512020 nell'esercizio finanziario 2005 con decreto n. 143 del 16 giugno 2005;
Vista la nota n. 12532 del 16 marzo 2006, con cui la ragioneria centrale bilancio e finanze trasmette copia del mandato diretto n. 4 del 3 marzo 2006 emesso dalla Presidenza della Regione - dipartimento regionale della programmazione sul capitolo di spesa 512021 per l'importo di E 3.576,60, con cui si autorizza la registrazione della somma stessa in entrata al capitolo 4938;
Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere al capitolo 512020 la somma di E 3.576,60 in termini di competenza;
Ravvisata la necessità di apportare al quadro delle previsioni di cassa per l'esercizio finanziario 2006 del dipartimento regionale della programmazione - interventi comunitari, statali e connessi finanziamenti - la variazione in aumento di E 3.576,60;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, le necessarie variazioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:
Art. 1

Negli stati di previsione dell'entrata e della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e nella relativa ripartizione in capitoli di cui al citato decreto dell'Assessore per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, sono introdotte le seguenti variazioni:






Art. 2

Al quadro delle previsioni di cassa per l'esercizio finanziario 2006 sono apportate le seguenti variazioni:
ENTRATA
ASSESSORATO REGIONALE DEL BILANCIO E DELLE FINANZE
Centro di responsabilità: dipartimento regionale bilancio e finanze

Interventi comunitari, statali e connessi cofinanziamenti      + 3.576,60 

SPESA
PRESIDENZA DELLA REGIONE
Centro di responsabilità: dipartimento regionale della programmazione

Interventi comunitari, statali e connessi cofinanziamenti      + 3.576,60 

Art. 3

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 7 giugno 2006.
Per il ragioniere generale: GIGLIO
(2006.24.1901)
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017


DECRETO 7 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle previsioni di cassa per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni, ed in particolare l'articolo 8;
Visti  l'articolo 55 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, l'articolo 144 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e l'articolo 30 della legge 17 dicembre 2002, n. 289, che dispongono, in attuazione dell'art. 38 dello Statuto della Regione siciliana, la corresponsione a favore della Regione siciliana del contributo di solidarietà nazionale per gli anni 1995-2000 e 2001-2005;
Visto  l'articolo 36, comma 1, lettera a), della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare le variazioni di bilancio per l'attuazione di leggi della Regione, nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell'Unione europea e di altri organismi che dispongono interventi in favore della Regione;
Visto  l'articolo 4 della legge regionale 3 dicembre 2003, n. 20, concernente la destinazione delle risorse di cui all'articolo 55 della legge n. 488/1999, all'articolo 144 della legge n. 388/2000 ed all'articolo 30 della legge n. 289/2002;
Vista  la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2 che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto  il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 e successive modifiche e integrazioni, con il quale, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;
Vista  la deliberazione n. 38 del 31 gennaio 2006, con cui la Giunta regionale adotta un ulteriore piano degli interventi derivanti dall'utilizzo delle economie ex art. 38 dello Statuto della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto  il decreto del ragioniere generale della Regione n. 479 del 20 aprile 2006, con cui si effettuano le variazioni di bilancio per l'attuazione della citata delibera di Giunta n. 38 del 2006;
Vista  la nota n. 5343 del 16 maggio 2006, con cui il Presidente della Regione chiede che l'intervento per la realizzazione del progetto di ristrutturazione e completamento dei plessi dell'oratorio parrocchiale Beato Pier Giorgio Frassati di Collesano (Palermo), intestato, con il citato decreto n. 479 del 2006 al dipartimento protezione civile (cap. 516038), venga attribuito alla Segreteria generale della Regione che ha curato altri interventi similari, ed in particolare venga portato ad incremento dello stanziamento del capitolo 504412;
Ritenuto  di apportare al bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 e successive modifiche ed integrazioni, le necessarie variazioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:
Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e nella relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell'Assessore per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 e successive modifiche ed integrazioni, sono introdotte le seguenti variazioni in termini di competenza:






Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 7 giugno 2006.
  Per il ragioniere generale: GIGLIO 

(2006.24.1902)
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017


DECRETO 7 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, l'articolo 8;
Visti l'articolo 55 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, l'articolo 144 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e l'articolo 30 della legge 17 dicembre 2002, n. 289, che dispongono, in attuazione dell'art. 38 dello Statuto della Regione siciliana, la corresponsione a favore della Regione siciliana del contributo di solidarietà nazionale per gli anni 1995-2000 e 2001-2005;
Visto l'articolo 36, comma 1, lettera a), della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare le variazioni di bilancio per l'attuazione di leggi della Regione, nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell'Unione europea e di altri organismi che dispongono interventi in favore della Regione;
Visto l'articolo 4 della legge regionale 3 dicembre 2003, n. 20, concernente la destinazione delle risorse di cui all'articolo 55 della legge n. 488/1999, all'articolo 144 della legge n. 388/2000 ed all'articolo 30 della legge 289/2002;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 e successive modifiche e integrazioni, con il quale, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;
Vista la deliberazione n. 47 del 13 febbraio 2006, con cui la Giunta regionale adotta un ulteriore piano degli interventi derivanti dall'utilizzo delle economie ex art. 38 dello Statuto della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto del ragioniere generale della Regione n. 480 del 20 aprile 2006, con cui si effettuano le variazioni di bilancio per l'attuazione della citata delibera di Giunta n. 47 del 2006;
Vista la nota n. 5344 del 16 maggio 2006, con cui il Presidente della Regione chiede che l'intervento per la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria nella chiesa del Rosario - S. Michele Ganzaria, intestato, con il citato decreto n. 480 del 2006 al dipartimento lavori pubblici (cap. 672117), venga attribuito alla Segreteria generale della Regione che ha curato altri interventi similari, ed, in particolare, venga portato ad incremento dello stanziamento del capitolo 504412;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 e successive modifiche ed integrazioni, le necessarie variazioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:
Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e nella relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell'Assessore per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 e successive modifiche ed integrazioni, sono introdotte le seguenti variazioni in termini di competenza:






Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 7 giugno 2006.
  Per il ragioniere generale: GIGLIO 

(2006.24.1924)
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017


DECRETO 8 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, con il quale, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;
Visto l'art. 39 della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32;
Visto il regolamento CE n. 1260/1999 del 21 giugno 1999 del Consiglio, recante disposizioni generali sui fondi strutturali;
Visto il Programma di sviluppo del Mezzogiorno nel periodo 2000-2006, avente l'obiettivo di ridurre significativamente il divario economico-sociale delle aree del Mezzogiorno in modo sostenibile;
Visto il Quadro comunitario di sostegno per le regioni italiane dell'obiettivo 1 2000-2006, approvato dalla Commissione europea in data 1 agosto 2000;
Considerato che il Quadro comunitario di sostegno viene attuato attraverso programmi operativi regionali (P.O.R.) e nazionali (P.O.N.);
Visto il Programma operativo regionale della Sicilia 2000-2006 (P.O.R. Sicilia 2000-2006), approvato dalla Commissione europea con decisione C (2000) 2346 dell'8 agosto 2000, relativo all'intervento dei fondi strutturali comunitari;
Visto il Complemento di programmazione attuativo del P.O.R. Sicilia 2000-2006 e approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 207 del 18 maggio 2006;
Vista la nota prot. n. 51293 dell'IGRUE, che istruisce in merito all'individuazione e quantificazione delle risorse liberate, nonché sulla modalità di censimento dei progetti coerenti;
Viste le note n. 1290 del 4 maggio 2004, n. 2181 del 23 luglio 2004 e n. 2634 del 27 settembre 2004 del dipartimento della programmazione, che recepiscono la suddetta nota e danno ulteriori indicazioni sulle modalità di trattazione delle risorse liberate;
Vista la circolare n. 6/2006 del 10 marzo 2006 del dipartimento bilancio e tesoro, che emana direttive sull'iter procedurale da seguire per la riassegnazione delle risorse liberate ai fini dell'iscrizione nel bilancio della Regione;
Vista la nota n. 1547 del 24 maggio 2006 del dipartimento industria, di richiesta d'iscrizione in bilancio della somma di E 27.309.140,92, utilizzando le disponibilità delle risorse liberate della misura 3.15, per il fabbisogno relativo agli impegni discendenti dal secondo bando della misura 3.14 e per l'emissione del terzo bando sempre a valere sulla misura 3.14;
Vista la nota n. 1012/Por del 4 aprile 2006 della direzione della programmazione in materia di risorse liberate;
Vista la nota n. 543 del 23 maggio 2006 del dipartimento della programmazione, che autorizza il reimpiego delle risorse liberate della misura 3.15 per E 27.309.140,92;
Considerato che si rende necessario procedere alla creazione di un capitolo di nuova istituzione che accolga le risorse liberate della misura 3.14, al fine di distinguerle per facilitarne la gestione, e che le stesse provengono dalla gestione del capitolo 642413 operativo della misura 3.15;
Considerato che la copertura finanziaria viene assicurata per la somma di E 27.309.140,92 mediante riduzione dello stanziamento di competenza del capitolo 642413 per l'esercizio 2006;
Ritenuto, per quanto in premessa specificato, di apportare al bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15/2006, le necessarie variazioni di competenza;

Decreta:
Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006, e alla relativa ripartizione in capitoli di cui al citato decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 e successive modifiche ed integrazioni, sono introdotte le seguenti variazioni in termini di competenza:






Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 8 giugno 2006.
  Per il ragioniere generale: GIGLIO 

(2006.25.1991)
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017

DECRETO 9 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, con il quale, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;
Visto l'art. 39 della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32;
Visto il regolamento CE n. 1260/1999 del 21 giugno 1999 del Consiglio, recante disposizioni generali sui fondi strutturali;
Visto il Programma di sviluppo del Mezzogiorno nel periodo 2000 - 2006, avente l'obiettivo di ridurre significativamente il divario economico-sociale delle aree del Mezzogiorno in modo sostenibile;
Visto il Quadro comunitario di sostegno per le regioni italiane dell'obiettivo 1 2000-2006, approvato dalla Commissione europea in data 1 agosto 2000;
Considerato che il Quadro comunitario di sostegno viene attuato attraverso programmi operativi regionali (P.O.R.) e nazionali (P.O.N.);
Visto il Programma operativo regionale della Sicilia 2000-2006 (P.O.R. Sicilia 2000-2006), approvato dalla Commissione europea con decisione C (2000) 2346 dell'8 agosto 2000, relativo all'intervento dei fondi strutturali comunitari;
Visto il Complemento di programmazione attuativo del P.O.R. Sicilia 2000-2006 e approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 207 del 18 maggio 2006;
Vista la nota n. 954 del 26 maggio 2006, con la quale la direzione della programmazione trasmette la modifica al Complemento di programmazione;
Visto che con il citato Complemento vengono trasferite risorse per 2.446.172,00 di euro dalla sottomisura 4.01 b alla sottomisura 4.01 d;
Considerato che occorre trasferire le risorse di E 2.446.172,00 dal capitolo 642828 operativo della sottomisura 4.01 b al capitolo 642833 della misura 4.01 d;
Ritenuto, per quanto in premessa specificato, di apportare al bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15/2006, le necessarie variazioni di competenza;

Decreta:
Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006, e alla relativa ripartizione in capitoli di cui al citato decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell' 1 febbraio 2006 e successive modifiche ed integrazioni, sono introdotte le seguenti variazioni in termini di competenza:






Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 9 giugno 2006.
  Per il ragioniere generale: GIGLIO 

(2006.25.1992)
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017


DECRETO 13 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni, ed, in particolare, l'articolo 8;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, con cui, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del servizio sanitario nazionale;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modifiche ed integrazioni, concernente il riordino della disciplina in materia sanitaria;
Vista la deliberazione n. 51 del 27 maggio 2005, con la quale il CIPE, a valere sulla quota di E 147.416.940,00 del FSN 2003, accantonata con la delibera n. 8 del 14 marzo 2003 per le finalità previste al punto 17 dell'Accordo 8 agosto 2001, assegna alla Regione Sicilia la somma di E 11.622.897,00 per il finanziamento dell'esclusività di rapporto per gli ospedali classificati religiosi, gli IRCCS, la componente universitaria delle aziende miste e dei policlinici;
Vista la nota n. 161280 del 9 dicembre 2005 con la quale il Ministero dell'economia e delle finanze - dipartimento della ragioneria generale dello Stato, comunica di avere provveduto ad erogare la predetta somma in favore della Regione siciliana;
Considerato che risulta accreditata in data 22 novembre 2005, nel c.c. n. 22945 sanità intrattenuto dalla Regione siciliana presso la Tesoreria centrale dello Stato e che, accertata in entrata del bilancio regionale al cap. 3415, art. 2, per l'esercizio finanziario 2005, ma non impegnata nella spesa, ha costituito avanzo finanziario alla chiusura dell'esercizio medesimo;
Ravvisata, per quanto precede, la necessità di istituire ed iscrivere al cap. 413341 la somma di E 11.622.897,00 con la contemporanea riduzione di pari importo del capitolo 215703;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli di cui al citato decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, le necessarie variazioni in euro per quanto in premessa specificato;

Decreta:
Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli di cui al citato decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, sono introdotte le seguenti variazioni in termini di competenza:






Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 13 giugno 2006.
  Per il ragioniere generale: GIGLIO 

(2006.25.2025)
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017


DECRETO 14 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle previsioni di cassa per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni, ed, in particolare, l'articolo 8;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, con cui, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;
Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 gennaio 2006, con il quale vengono trasferiti alla Regione Sicilia i fondi necessari per la realizzazione degli interventi urgenti da realizzare in attuazione degli "Indirizzi operativi per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici ed idraulici", di cui alla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 settembre 2005;
Considerato che nel c/c n. 22721/526 intrattenuto dalla Regione siciliana presso la Tesoreria centrale dello Stato risulta accreditata in data 14 maggio 2006 la somma di E 2.925.000,00;
Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere al capitolo 516039 la somma di E 2.925.000,00 in termini di competenza;
Ritenuto di apportare al quadro delle previsioni di cassa dell'entrata, per l'anno 2006, del dipartimento regionale della protezione civile - interventi comunitari, statali e connessi finanziamenti, la variazione in aumento di E 2.925.000,00 con contestuale aumento di pari importo della dotazione di cassa della spesa del dipartimento regionale bilancio e tesoro;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006 le necessarie variazioni per quanto in premessa specificato;

Decreta:
Art. 1

Negli stati di previsione dell'entrata e della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e nella relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell'Assessore per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, sono introdotte le seguenti variazioni:






Art. 2

Al quadro delle previsioni di cassa per l'esercizio finanziario 2006 sono apportate le seguenti variazioni:
ENTRATA
PRESIDENZA DELLA REGIONE
Centro di responsabilità: dipartimento regionale della protezione civile

Interventi comunitari, statali e connessi cofinanziamenti      + 2.925.000,00 

SPESA
ASSESSORATO REGIONALE DEL BILANCIO E DELLE FINANZE
Centro di responsabilità: dipartimento regionale bilancio e tesoro

Capitolo 215710 - Interventi comunitari, statali e connessi cofinanziamenti      + 2.925.000,00 

Art. 3

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 14 giugno 2006.
  EMANUELE 

(2006.25.2024)
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017


DECRETO 14 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47, ed, in particolare, l'art. 8 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, con cui, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;
Visto l'articolo 36, comma 1, lettera a), della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l'attuazione di leggi della Regione;
Vista la legge regionale 14 aprile 2006, n. l6, concernente: "Misure per la stabilizzazione del personale precario proveniente dal regime transitorio dei lavori socialmente utili. Disposizioni varie" ed, in particolare, l'articolo 12 e il comma 3 dell'articolo 21, di modifica alla tabella degli oneri finanziari di cui al comma 1 dell'articolo 22 della legge regionale 21, settembre 2005, n. 11;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, le variazioni occorrenti per l'attuazione dell'art. 12 e del comma 3 dell'art. 22 della citata legge regionale n. 16/2006;

Decreta:
Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e nella relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell'Assessore per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, sono introdotte le seguenti variazioni:






Art. 2

Il capitolo 616810 - U.P.B. 4.3.2.6.2 - è soppresso.
Art. 3

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 14 giugno 2006.
  EMANUELE 

(2006.25.1993)
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017


DECRETO 14 giugno 2006.
Variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2006.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 2, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006;
Visto il decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15 dell'1 febbraio 2006, con il quale, ai fini della gestione e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;
Vista la legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32;
Visto l'art. 26 della legge regionale 23 dicembre 2003, n. 23;
Visto il regolamento CE n. 1260/1999 del 21 giugno 1999 del Consiglio, recante disposizioni generali sui fondi strutturali;
Visto il Programma di sviluppo del Mezzogiorno nel periodo 2000-2006, avente l'obiettivo di ridurre significativamente il divario economico-sociale delle aree del Mezzogiorno in modo sostenibile;
Visto il Quadro comunitario di sostegno per le regioni italiane dell'obiettivo 1 2000-2006, approvato dalla Commissione europea in data 1 agosto 2000;
Considerato che il Quadro comunitario di sostegno viene attuato attraverso i programmi operativi regionali (P.O.R.) e nazionali (P.O.N.);
Visto il Programma operativo regionale della Sicilia 2000-2006 (P.O.R. Sicilia 2000/2006), approvato dalla Commissione europea con decisione C (2000) 2346 dell'8 agosto 2000, relativo all'intervento dei fondi strutturali comunitari;
Visto il Complemento di programmazione attuativo del P.O.R. Sicilia 2000-2006, come modificato con deliberazione della Giunta regionale n. 207 del 18 maggio 2006;
Vista la nota n. 3238 del 16 maggio 2006, con la quale la Presidenza della Regione - dipartimento della programmazione, chiede l'iscrizione nel bilancio della Regione - dipartimento regionale territorio ed ambiente, misura 7.01 assistenza tecnica, per l'esercizio finanziario 2006, della somma di E 53.188,67;
Ritenuto, per quanto in premessa specificato, di apportare al bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 2006 ed alla relativa ripartizione in capitoli di cui al decreto dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze n. 15/2006, le necessarie variazioni di competenza;

Decreta:
Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2006 e alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto assessoriale, sono introdotte le seguenti variazioni:






Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 14 giugno 2006.
  EMANUELE 

(2006.25.1994)
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017


ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE


DECRETO 28 marzo 2006.
Riduzione del finanziamento di cui al decreto 9 giugno 2003, relativo all'iniziativa comunitaria Equal fase I, azioni 1 e 2.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE FORMAZIONE PROFESSIONALE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000, concernente "Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione" e, in particolare, l'art. 2, comma 1, che attribuisce al titolare dell'indirizzo politico definire gli obiettivi ed i programmi da attuare, adottando gli atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni, verificando la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti;
Visto il regolamento CE n. 1260 del 21 giugno 1999 (Gazzetta Ufficiale della Comunità europea L 161/14 del 26 giugno 1999), che detta le disposizioni generali sui fondi strutturali comunitari per il periodo 2000/2006, individuando gli obiettivi che devono guidare l'utilizzo dei fondi;
Visto l'articolo 20 del predetto regolamento, che elenca i settori considerati dall'azione comunitaria e, in particolare, il paragrafo 1, lettera d), che prevede l'iniziativa comunitaria Equal, finalizzata a promuovere politiche di lotta alle discriminazioni ed alle disuguaglianze di ogni tipo in relazione al mercato del lavoro, attraverso la cooperazione transnazionale;
Visto l'articolo 21, paragrafo 21, dello stesso regolamento, che detta le norme per l'adozione da parte della Commissione europea degli orientamenti per l'attuazione dell'iniziativa comunitaria Equal, precisando che tali orientamenti definiscono, per ciascuna delle iniziative elencate al predetto articolo 20, gli obiettivi, il campo di applicazione e le opportune modalità di attuazione;
Vista la comunicazione della Commissione europea n. 853 del 14 aprile 2001, che stabilisce gli orientamenti dell'iniziativa comunitaria Equal;
Vista la decisione della Commissione europea del 26 marzo 2001, di approvazione per l'Italia del programma di iniziativa comunitaria Equal;
Visto l'avviso del Ministero del lavoro 2/01 del 7 maggio 2001 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 146 del 26 giugno 2001 - Supplemento ordinario n.166), con il quale viene dato avvio alla fase operativa dell'iniziativa comunitaria Equal, attraverso un invito alla presentazione di idee progettuali innovative in materia di politiche attive del lavoro da parte di raggruppamenti di soggetti pubblici e privati denominati Partnership di sviluppo;
Visto il decreto n. 1688/FP/2001 del 9 giugno 2003, registrato alla Corte dei conti in data 3 luglio 2003, che, tra l'altro, ammette a finanziamento i progetti dell'iniziativa comunitaria Equal fase I, azione 1 e azione 2, per l'importo complessivo di E 22.960.619,94;
Vista la nota n. 638 dell'1 febbraio 2006, con la quale il servizio programmazione chiede al servizio rendicontazione ed all'assistenza tecnica locale Equal la determinazione dei residui relativi ai progetti Equal, fase I, azione 1 ed azione 2;
Vista la nota n.17/IV/0003917 del 16 febbraio 2006 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in merito agli adempimenti necessari per il recupero e la rassegnazione dei residui relativi ai progetti Equal, fase I, azione 1 ed azione 2;
Vista la nota del 27 marzo 2006, con la quale l'assistenza tecnica locale Equal ha comunicato l'ammontare dei residui relativi ai progetti Equal fase I, azione 1 ed azione 2, indicando le metodologie di rendicontazione, nonché i criteri di calcolo e di imputazione delle quote di cofinanziamento dei privati;
Considerato che gli importi indicati nella suddetta nota attengono ai residui complessivi derivanti da economie di spesa (importi non spesi e importi non riconosciuti in sede di rendiconto finale) per un totale pari a E 2.021.180,32;
Ritenuto, pertanto, di dover procedere alla riduzione del finanziamento di cui al decreto n. 1688/FP del 9 giugno 2003 per un importo pari a E 2.021.180,32;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate e trascritte, il finanziamento di cui al decreto n. 1688/FP del 9 giugno 2003, pari a E 22.664.581,02, relativo all'iniziativa comunitaria Equal fase I, azione 1 e azione 2, è ridotto a E 20.643.400,70; la restante somma derivante dai residui pari a E 2.021.180,32, con successivo decreto, sarà assegnata alla fase II del programma ad integrazione del finanziamento concesso con decreto n. 418/serv.prog./F.P. del 25 novembre 2004, relativo a 24 proposte progettuali, presentate ai sensi dell'avviso n. 2 del 20 aprile 2004, di cui all'iniziativa comunitaria Equal fase II, azione 1 ed azione 2.

Art. 2

La riduzione del finanziamento di cui sopra è effettuata per le singole PS e per singola misura della fase I, secondo i rispettivi prospetti di cui agli allegati "A" e "B" che fanno parte integrante del presente decreto.

Art. 3

Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione, nonché alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione e notifica, ai sensi dell'art. 9 della legge regionale n. 10/1991. Esso sarà, inoltre, trasmesso al Ministero del lavoro e pubblicato sul sito ufficiale della Regione siciliana www.regione.sicilia.it/lavoro e sul sito del P.O.R. Sicilia www.euroinfosicilia.it.
Palermo, 28 marzo 2006.
  RUSSO 



N.B. - Gli allegati al decreto sono consultabili sul sito ufficiale della Regione www.regione.sicilia.it/lavoro e in quello del P.O.R. Sicilia www.euroinfosicilia.it.
Registrato alla Corte dei conti, sezione controllo per la Regione siciliana, addì 29 maggio 2006. Reg. n. 1, Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione, foglio n. 17.
(2006.25.2003)
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101

ASSESSORATO DELLA SANITA'


DECRETO 7 giugno 2006.
Individuazione dei centri specialistici della Regione per la prescrizione e distribuzione del medicinale "Trastuzumab" (Herceptin).

IL DIRIGENTE GENERALE DELL'ISPETTORATO REGIONALE SANITARIO

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge n. 833/78;
Vista la legge regionale n. 6/81;
Visto il decreto legislativo n. 502/92, riguardante il riordino della disciplina della materia sanitaria a norma dell'art.1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421;
Viste le leggi regionali nn. 30/93, 33/94 e 34/95 e relativi decreti attuativi;
Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 648, di conversione del decreto legge 21 ottobre 1996, n. 536, relativa alle misure per il contenimento della spesa farmaceutica e la determinazione del tetto di spesa per l'anno 1996;
Visto il provvedimento della Commissione unica del farmaco datato 20 luglio 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 219 del 19 settembre 2000 con errata-corrige nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 232 del 4 ottobre 2000, concernente l'istituzione dell'elenco dei medicinali innovativi la cui commercializzazione è autorizzata in altri Stati ma non sul territorio nazionale, dei medicinali non ancora autorizzati ma sottoposti a sperimentazione clinica e dei medicinali da impiegare per un'indicazione terapeutica diversa da quella autorizzata da erogarsi a totale carico del SSN qualora non esista valida alternativa terapeutica, ai sensi dell'art. 1, comma 4, del decreto legge 21 ottobre 1996, n. 536, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648;
Visto, in particolare, l'art. 5, punto c), del sopra citato provvedimento, che prevede la dispensazione del farmaco attraverso il servizio farmaceutico delle strutture prescrittici, ove possibile, oppure del servizio farmaceutico dell'azienda sanitaria locale di residenza del paziente;
Visto il provvedimento CUF datato 31 gennaio 2001, concernente il monitoraggio clinico dei medicinali inseriti nel succitato elenco, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo 2001;
Vista la determinazione AIFA 15 dicembre 2005, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 296 del 21 dicembre 2005, con la quale è stato inserito il Trastuzumab (Herceptin) nell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del servizio sanitario nazionale ai sensi dell'art. 1, comma 4, del decreto legge 21 ottobre 1996, n. 536, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648, per il trattamento adiuvante del carcinoma mammario operato HER-2 positivo nei pazienti che rispondono ai criteri di eleggibilità indicati nell'allegato 1 della suddetta determinazione e che costituisce parte integrante del presente decreto;
Visto l'art. 3 della suddetta determinazione, che prevede l'individuazione da parte della Regione di centri oncologici preposti al trattamento con il medicinale in parola e alla compilazione delle schede nominative per ogni singolo paziente e che la dispensazione dello stesso medicinale avvenga per il tramite del servizio di farmacia ospedaliera della struttura cui il centro afferisce, secondo le modalità previste nello stesso articolo;
Vista la nota prot. n. Dirs/5/3845 del 29 dicembre 2005, con la quale sono stati resi i contenuti della determinazione AIFA 15 dicembre 2005;
Vista la nota AIFA n. AIFA/II/8120/P.C.1.b.b/54 del 25 gennaio 2006, con la quale si rende noto il prezzo di cessione al servizio sanitario nazionale della specialità medicinale "Trastuzumab" (Herceptin) per l'indicazione per la quale è stata inserita nell'elenco di cui alla legge n. 648/96;
Ritenuto di dover procedere all'individuazione dei centri abilitati alla prescrizione e dispensazione del Trastuzumab (Herceptin) per il trattamento adiuvante del carcinoma mammario operato HER-2 positivo;
Ritenuto in questa fase di verifica periodica del profilo di qualità, sicurezza ed efficacia del trattamento con il medicinale in parola, dovere individuare i centri preposti nei dipartimenti oncologici di III livello delle aziende sanitarie individuati dal piano sanitario regionale vigente e nelle strutture di ricovero e cura private accreditate formalmente individuate quali dipartimenti oncologici;
Visti gli atti d'ufficio;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, i centri della Regione specialistici individuati per la prescrizione e distribuzione del medicinale "Trastuzumab" (Herceptin), per il trattamento adiuvante del carcinoma mammario operato HER-2 positivo nei pazienti che rispondono ai criteri di eleggibilità indicati nell'allegato 1 della determinazione AIFA 15 dicembre 2005 e che ne costituisce parte integrante del presente decreto, sono i dipartimenti oncologici di III livello delle aziende sanitarie individuati dal piano sanitario regionale vigente e le strutture di ricovero e cura private accreditate formalmente individuate quali dipartimenti oncologici.

Art. 2

Per le modalità di dispensazione del medicinale si rinvia all'art. 3 della determinazione AIFA 15 dicembre 2005.

Art. 3

Il prezzo di cessione al servizio sanitario nazionale della specialità medicinale "Herceptin" (Trastuzumab) per l'indicazione di cui all'art. 1 è pari ad E 499,00 prezzo ex factory.

Art. 4

In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 4 del provvedimento CUF del 20 luglio 2000, le strutture individuate di cui all'art. 1 sono tenute all'invio dei dati clinici direttamente all'Agenzia italiana del farmaco.

Art. 5

In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 6 del provvedimento CUF del 20 luglio 2000, le strutture pubbliche individuate di cui all'art. 1 sono tenute all'invio trimestrale dei dati di spesa, per il tramite dei servizi di farmacie delle proprie aziende, secondo le modalità descritte con note Dirs/2/4661 del 25 novembre 2002 e Dirs/2/1290 del 3 aprile 2003. Per quanto concerne le strutture private-preaccreditate, i dati di spesa dovranno essere trasmessi con cadenza trimestrale direttamente a questo ufficio - servizio 5 U.O. 1 del dipartimento ispettorato regionale sanitario, via Mario Vaccaro n. 5 - Palermo.

Art. 6

Ai centri specialistici di cui all'art. 1 si fa carico di rendere disponibili tutte le informazioni necessarie per garantire un uso appropriato e sicuro della specialità medicinale in parola provvedendo alla segnalazione di tutte le sospette reazioni avverse (attese o inattese, gravi o non gravi) secondo le modalità previste dal decreto legislativo n. 95/2003 e dalla direttiva assessoriale n. Dirs/2/2155 del 16 giugno 2003.
Il presente decreto sarà trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione ed all'Agenzia italiana del farmaco.
Palermo, 7 giugno 2006.
  CIRIMINNA 

Allegato 1
PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO

Uso di Trastuzumab nel trattamento adiuvante del carcinoma mammario operato HER-2 positivo, ai sensi della legge n. 648 (Gazzetta Ufficiale n. 300 del 23 dicembre 1996) di conversione del decreto-legge n. 536 del 21 ottobre 1996, riguardante "misure di contenimento della spesa farmaceutica e la rideterminazione del tetto di spesa per l'anno 1996".
1.  Introduzione
Trastuzumab (Herceptin) è un anticorpo monoclonale diretto contro il dominio extracellulare di HER-2, un recettore di membrana della famiglia dell'EGFR, la cui iperespressione nel carcinoma mammario è associata ad una peggiore prognosi (1) ed a una relativa resistenza ad alcuni farmaci citotossici ed agenti ormonali (2,3).
Trastuzumab è attivo e ben tollerato come singolo agente in pazienti con carcinoma mammario metastatico con documentata iperespressione di HER-2 (4-6) e ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita (QoL) di pazienti con carcinoma mammario metastatico, quando somministrato in combinazione con la chemioterapia (7-9).
Trastuzumab è stato pertanto registrato in molti paesi in combinazione con paclitaxel o docetaxel come terapia di prima linea di pazienti con carcinoma mammario metastatico con iperespressione di HER-2. I risultati ottenuti nella malattia metastatica hanno indotto ad iniziare studi clinici in terapia adiuvante per pazienti con carcinoma mammario operato ad alto rischio di recidiva iperesprimenti HER-2. Al meeting dell'American Society of Clinical Oncology 2005 sono stati presentati i risultati di 3 studi clinici sulla efficacia del trattamento adiuvante con Trastuzumab in pazienti operate per carcinoma mammario HER-2 positivo (score immunoistochimico 3+ o test FISH positivo), pubblicati in extenso sul New England Journal of Medicine del 20 ottobre 2005 (10-13).
Nel primo di questi studi, chiamato NSABP B-31, pazienti con carcinoma mammario operato con linfonodi ascellari positivi e iperespressione di HER-2 sono state randomizzate a ricevere AC (adriamicina+ciclofosfamide) x 4 cicli paclitaxel x 4 cicli (braccio 1) o lo stesso regime chemioterapico con l'aggiunta di Trastuzumab settimanale, iniziato in concomitanza con la prima somministrazione di paclitaxel e continuato per 52 settimane (braccio 2).
Nel secondo studio, NCCTG N9831, le pazienti sono state randomizzate a ricevere AC x 4 cicli paclitaxel settimanale x 12 (braccio A) o lo stesso regime chemioterapico con l'aggiunta di Trastuzumab settimanale, iniziato dopo il completamento della chemioterapia e continuato per 52 settimane (braccio B), o lo stesso regime chemioterapico con l'aggiunta di Trastuzumab settimanale, iniziato, come nello studio NSABP B-31, con la prima somministrazione di paclitaxel e continuato per 52 settimane (braccio C).
Il braccio 1 del NSABP B-31 e il braccio A del N9831 sono molto simili, così come il braccio 2 e il braccio C degli stessi studi.
Ciò ha consentito un'analisi combinata dei 2 studi per valutare l'effetto dell'aggiunta di 52 settimane di Trastuzumab alla chemioterapia, iniziando l'anticorpo monoclonale insieme al paclitaxel (10).
Il follow-up mediano è stato di 2 anni e sono stati complessivamente analizzati i dati su 3351 pazienti. L'aggiunta di Trastuzumab ha determinato una riduzione proporzionale del rischio di recidiva del 52% (HR=0.48, p < 0.0001) ed una riduzione del rischio di morte del 33% (HR=0.67, p=0.015). Tali risultati sono indipendenti dai principali fattori prognostici.
In un terzo trial, lo studio HERA, sono state arruolate 5.090 pazienti con carcinoma mammario operato HER-2 positivo, e linfonodi ascellari positivi o con linfonodi ascellari negativi ma ad alto rischio di ricaduta, dopo il completamento del trattamento primario (chirurgia + - chemioterapia + - radioterapia). Le pazienti sono state randomizzate a ricevere Trastuzumab ogni 3 settimane per 1 o 2 anni, oppure nessun ulteriore trattamento (11).
Come nei 2 studi precedenti, il Trastuzumab per 1 anno ha determinato una riduzione significativa del rischio di recidive del 46% (HR=0.54, p < 0.0001), senza differenze significative in rapporto a recettori ormonali e linfonodi ascellari. Non sono ancora disponibili i dati delle pazienti trattate per 2 anni.
Mentre i risultati di tutti questi studi non lasciano dubbi sulla rilevante riduzione del rischio di recidiva conseguente all'uso di Trastuzumab come terapia adiuvante, rimangono incertezze circa la sicurezza e l'efficacia a lungo termine, a causa della precocità delle analisi presentate, con una osservazione mediana di 2 anni nell'analisi congiunta degli studi americani e di 1 anno nello studio HERA. Tutti e 3 gli studi suggeriscono un incremento della tossicità cardiaca nelle pazienti trattate con Trastuzumab; tale tossicità viene riportata come severa nello 0.5% delle pazienti nello studio HERA (regime di somministrazione sequenziale) e tra il 2.9% e il 4.1% delle pazienti nell'analisi congiunta dei trias nord-americani (regime di somministrazione parzialmente concomitante). Sebbene tale rischio di tossicità cardiaca sia notevolmente più basso del rischio di recidiva, è di particolare interesse conoscerne in maniera più approfondita la sua entità nel setting più generale della pratica clinica.
2.  Basi razionali
I presupposti alla base del protocollo di trattamento sono schematicamente i seguenti:
-  la iperespressione di HER-2 nel carcinoma mammario è associata ad una peggiore prognosi;
-  sussistono evidenze scientifiche di primaria importanza, sebbene condizionate da criticità metodologiche non irrilevanti, sulla efficacia di Trastuzumab nel trattamento adiuvante del carcinoma mammario HER-2 positivo;
-  in particolare, i risultati dello studio HERA, in cui Trastuzumab è somministrato dopo la fine della chemioterapia adiuvante, sembrano dimostrare efficacia del farmaco e bassa incidenza di tossicità cardiologica, che risulta invece più alta negli studi americani in cui vi è una parziale sovrapposizione temporale di Trastuzumab e chemioterapia;
-  non esistono altri farmaci registrati anti HER-2 che possano rappresentare al momento valide alternative terapeutiche;
-  una formale approvazione del farmaco attraverso la procedura centralizzata EMEA è prevedibile per la metà del 2006.
3.  Criteri di inclusione
Sesso femminile.
Età > = 18 anni.
Performance status < = 1 (secondo classificazione ECOG).
Diagnosi istologica di carcinoma mammario infiltrante.
Intervento chirurgico radicale, demolitivo o conservativo.
Linfoadenectomia ascellare o linfonodo sentinella.
Presenza di metastasi linfonodali (pN+) o assenza di metastasi linfonodali (pN-) in pazienti il cui tumore primitivo risulti maggiore di 1 cm all'esame istologico (pT1c).
Positività per HER-2 in immunoistochimica (3+ al Hercept test o > 10% cellule positive con CB11) o con test di amplificazione genica (FISH+ o CISH+) nella componente invasiva del tumore primitivo.
Le pazienti devono aver ricevuto chemioterapia (adiuvante o neoadiuvante) per almeno 4 cicli secondo uno degli schemi considerati standard nella comune pratica clinica.
La dose cumulativa somministrata di adriamicina deve essere < = 360 mg/m2 e di epirubicina deve essere < = 720 mg/m2.
Alla data di prescrizione del Trastuzumab devono essere trascorse non oltre 7 settimane dal primo giorno dell'ultimo ciclo di chemioterapia (se il trattamento che immediatamente precede Trastuzumab è la chemioterapia, adiuvante o neoadiuvante) oppure non oltre 6 settimane dalla fine della radioterapia (se il trattamento che immediatamente precede Trastuzumab è la radioterapia) oppure non oltre 6 settimane dall'intervento chirurgico (se il trattamento che immediatamente precede Trastuzumab è la chirurgia).
La terapia adiuvante ormonale, con tamoxifen o con inibitori delle aromatasi, va iniziata dopo la chemioterapia, in pazienti il cui tumore esprime recettori per estrogeni o progesterone, e può essere contemporanea alla somministrazione di Trastuzumab.
Normale funzionalità epatica, renale e midollare valutate dopo il completamento di chemioterapia e radioterapia precauzionali e prima della prescrizione di Trastuzumab.
Frazione di eiezione del ventricolo sinistro (FEVS) > = 55% misurata con ecocardiografia o MUGA scan dopo il completamento di chemioterapia e radioterapia precauzionali e prima della prescrizione di Trastuzumab.
Uso di misure contraccettive non ormonali per donne fertili.
4.  Criteri di esclusione
Presenza di metastasi a distanza o di metastasi ai linfonodi sopraclaveari.
Tumore della mammella localmente avanzato o infiammatorio.
Precedente irradiazione mediastinica con eccezione della irradiazione dei linfonodi mammari interni durante il trattamento per il carcinoma mammario per cui viene prescritto Trastuzumab.
Problemi cardiaci rilevanti, inclusi i seguenti, ma non limitatamente ad essi:
Storia di scompenso cardiaco.
Aritmie instabili.
Angina pectoris che richiede trattamento.
Valvulopatia clinicamente significativa.
Precedente infarto miocardico.
Ipertensione non controllata farmacologicamente.
Altre patologie gravi che possano interferire con il trattamento pianificato incluso eventuali patologie polmonari severe.
Alterazioni di uno o più dei seguenti parametri di laboratorio.
Bilirubina > 2 volte il limite superiore del range di normalità (upper limit of normality - ULN).
AST o ALT 2.5 x ULN.
Creatininemia > 2 x ULN.
Fosfatasi alcalina > 2.5 x ULN.
Leucociti < 2.500/mmc.
Neutrofili < 1.000/mmc.
Piastrine < 100.000/mmc.
Gravidanza o allattamento.
Incapacità o non volontà di garantire, laddove necessarie, l'uso di misure contraccettive non ormonali.
5.  Modalità e schema di somministrazione
Il trattamento con Trastuzumab va somministrato nell'ambito di una unità operativa oncologia medica del servizio sanitario nazionale.
Trastuzumab va somministrato ogni 3 settimane con il seguente schema terapeutico:
-  prima dose di carico di 8 mg/kg;
-  dosi successive di 6 mg/kg ogni 3 settimane per 1 anno (fino a un massimo di 18 somministrazioni complessive).
Trastuzumab va sempre somministrato in infusione endovenosa di 90 minuti. Dopo la prima somministrazione è necessario tenere le pazienti sotto osservazione per 6 ore. Ad ogni somministrazione deve essere misurato il peso corporeo per modificare eventualmente la dose totale di farmaco da somministrare.
Nel caso vi sia un ritardo di una somministrazione per più di 7 giorni è opportuno ricominciare il trattamento con la dose di carico di 8 mg/kg.
Nel caso di tossicità non ematologica di grado 3-4, Trastuzumab va temporaneamente sospeso fino a risoluzione o raggiungimento di un grado \ leq 2; se il recupero richiede più di 5 settimane o se l'effetto tossico si ripresenta alla ripresa di Trastuzumab il farmaco va definitivamente sospeso.
Il trattamento va sospeso definitivamente nei seguenti casi:
-  scompenso cardiaco congestizio;
-  diminuzione della FEVS a un valore di 45% o meno;
-  diminuzione della FEVS al di sotto del 50% con una riduzione assoluta rispetto al basale di almeno 10% (anche in assenza di sintomatologia).
6.  Procedure richieste prima della prescrizione di Trastuzumab
Prima della prescrizione di Trastuzumab adiuvante sono richieste le seguenti procedure:
Anamnesi ed esame obiettivo.
Stadiazione (Rx torace entro i 3 mesi precedenti, mammografia entro i 12 mesi precedenti, ecografia epatica e scintigrafia ossea a giudizio del clinico).
Visita cardiologica, ECG, ecocardiogramma o MUGA scan (con valutazione della FEVS).
Test ematochimici;
Consenso informato;
Compilazione della scheda di arruolamento basale.
7.  Procedure richieste ogni 3 mesi durante il trattamento con Trastuzumab
Anamnesi ed esame obiettivo.
Visita cardiologica (a giudizio dell'oncologo).
ECG, ecocardiogramma o MUGA scan (come al basale), con valutazione della FEVS.
Test ematochimici.
Esami di ristadiazione previsti secondo pratica clinica (a giudizio dell'oncologo).
Compilazione della scheda di trattamento, tossicità e follow-up.
8.  Procedure richieste dopo il trattamento con Trastuzumab
Tali procedure vanno applicate ogni 6 mesi fino al 3° anno (ovvero al mese 18, 24, 30 e 36 dall'inizio di Trastuzumab) e ogni 12 mesi per il 4° e 5° anno (ovvero ai mesi 48 e 60).
Anamnesi ed esame obiettivo.
Visita cardiologica (a giudizio dell'oncologo).
ECG, ecocardiogramma o MUGA scan (come al basale), con valutazione della FEVS.
Esami di ristadiazione previsti secondo pratica clinica (a giudizio dell'oncologo).
Compilazione della scheda di follow-up.
9.  Raccolta dati
Poiché il medicinale in oggetto non è stato valutato dall'AIFA sotto il profilo della qualità, sicurezza ed efficacia ai fini dell'immissione in commercio per il trattamento adiuvante del carcinoma mammario, si ritiene opportuno procedere ad una verifica periodica mediante le schede di raccolta dati previste ai punti 6, 7 e 8.
10.  Periodo di prescrizione a totale carico del servizio sanitario nazionale. Fino a nuova determinazione dell'Agenzia italiana del farmaco
11. Costo indicativo del trattamento
Circa 1.000 pazienti coinvolte nel periodo gennaio-agosto 2006.
Il prezzo di cessione alle strutture pubbliche è quello concordato in fase negoziale con l'Agenzia italiana del farmaco.
(2006.24.1918)
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102


DECRETO 20 giugno 2006.
Approvazione del Regolamento della Regione siciliana dell'informazione scientifica sul farmaco, ai sensi dell'art. 48, commi 21, 22, 23 e 24, della legge 24 novembre 2003, n. 326. Pubblicità presso i medici, i farmacisti e gli operatori sanitari della Regione siciliana, ai sensi dell'art. 7 del decreto legislativo n. 541/92 e della normativa di recepimento della direttiva n. 2001/83/CE e successive modificazioni e della direttiva n. 2003/94/CE.

IL DIRIGENTE GENERALE DELL'ISPETTORATO REGIONALE SANITARIO

Visto lo Statuto della Regione;
Vista  la legge n. 833/78, istitutiva del servizio sanitario nazionale;
Visto il decreto legislativo n. 502/92, riguardante il riordino della disciplina della materia sanitaria a norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421;
Visto il decreto legislativo 29 maggio 1991, n. 178 e successive modificazioni, recante recepimento delle direttive della Comunità economica europea in materia di specialità medicinali;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 541 e successive modificazioni, recante attuazione della direttiva n. 98/28/CEE, concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano;
Vista la direttiva n. 2001/83/CE, recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano;
Vista la direttiva n. 2003/94/CE, che stabilisce i principi e le linee direttrici delle buone prassi di fabbricazione relative ai medicinali per uso umano e ai medicinali per uso umano in fase di sperimentazione;
Vista la legge 24 novembre 2003, n. 326, di conversione del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, recante disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dei conti pubblici;
Viste le linee guida di regolamento regionale dell'informazione scientifica sul farmaco ai sensi dell'art. 48, commi 21, 22, 23 e 24 della citata legge 24 novembre 2003, n. 326 e della pubblicità presso i medici, gli operatori sanitari ed i farmacisti ai sensi dell'art. 7 del decreto legislativo n. 541/92, approvate dalla Conferenza dei Presidenti in data 20 aprile 2006, su proposta del gruppo interregionale sulla farmaceutica;
Visto lo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva n. 2001/83/CE e successive modificazioni e della direttiva n. 2003/94/CE;
Considerato che, per effetto delle modifiche al decreto legislativo n. 541/92, le regioni devono provvedere a disciplinare in particolare la pubblicità presso i medici, gli operatori sanitari e i farmacisti, la consegna di campioni gratuiti e di materiale informativo, la concessione di prodotti promozionali di valore trascurabile, la partecipazione a iniziative promosse o finanziate da aziende farmaceutiche e da aziende fornitrici di dispositivi medici e le modalità di controllo e verifica dell'informazione medico-scientifica;
Ritenuto di dovere ottemperare alle predette disposizioni con l'adozione di un regolamento regionale che, progressivamente implementato, miri a definire un processo di qualificazione dell'informazione scientifica nel rispetto dei principi di scientificità, eticità ed indipendenza, a tutela della salute pubblica cui è destinato e al fine di garantire un più appropriato impiego delle risorse sanitarie;
Ritenuto di dovere provvedere con separato provvedimento, da adottarsi entro 90 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, alla nomina di una commissione cui sarà demandata, ad integrazione della informazione scientifica, la programmazione e la realizzazione, anche in collaborazione con l'industria farmaceutica, di attività ed incontri con gli operatori sanitari su specifici temi legati all'impiego dei medicinali, con l'obiettivo di promuoverne un uso appropriato ed amplificare la comunicazione istituzionale sul settore di interesse;
Ritenuto, altresì, di dovere provvedere con successivo provvedimento all'identificazione di strumenti, modalità ed azioni finalizzate all'applicazione ed alla verifica del rispetto delle disposizioni previste nel presente decreto ed alla definizione di indicatori di appropriatezza dell'attività di informazione scientifica, anche in relazione all'andamento della spesa farmaceutica;
Viste le risultanze della conferenza dei servizi tenutasi in data 9 giugno 2006 con le organizzazioni di categoria interessate, su convocazione del dirigente generale del dipartimento IRS prot. n. DIRS/5/2374 del 5 giugno 2006, nella cui sede è stato sottoscritto un documento di consenso recante "Regolamento della Regione siciliana dell'informazione scientifica sul farmaco, ai sensi dell'art. 48, commi 21, 22, 23 e 24, della legge 24 novembre 2003, n. 326. Pubblicità presso i medici, i farmacisti e gli operatori sanitari della Regione siciliana, ai sensi della normativa di recepimento della direttiva n. 2001/83/CE e successive modificazioni e della direttiva n. 2003/94/CE", che si assume quale parte integrante e sostanziale del presente decreto;
Visti gli atti d'ufficio;

Decreta:


Art. 1

E' approvato il Regolamento della Regione siciliana dell'informazione scientifica sul farmaco, ai sensi dell'art. 48, commi 21, 22, 23 e 24, della legge 24 novembre 2003, n. 326. Pubblicità presso i medici, i farmacisti e gli operatori sanitari della Regione siciliana, ai sensi dell'art. 7 del decreto legislativo n. 541/92 e ai sensi della normativa di recepimento della direttiva n. 2001/83/CE e successive modificazioni e della direttiva n. 2003/94/CE, di cui all'allegato al presente decreto che ne forma parte integrante e sostanziale.

Art. 2

Con separato provvedimento, da adottarsi entro 90 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, sarà nominata una commissione cui sarà demandata, ad integrazione dell'informazione scientifica, la programmazione e la realizzazione, anche in collaborazione con l'industria farmaceutica, di attività ed incontri con gli operatori sanitari su specifici temi legati all'impiego dei medicinali, con l'obiettivo di promuoverne un uso appropriato ed amplificare la comunicazione istituzionale sul settore di interesse.

Art. 3

Con separato provvedimento si procederà, altresì, all'identificazione di strumenti, modalità ed azioni finalizzate all'applicazione ed alla verifica del rispetto delle disposizioni previste nel presente decreto ed alla definizione di indicatori di appropriatezza dell'attività di informazione scientifica, anche in relazione all'andamento della spesa farmaceutica.

Art. 4

Alle aziende sanitarie è fatto obbligo di vigilare sull'applicazione delle disposizioni contenute nel presente decreto.
Il presente decreto entrerà in vigore dall'1 settembre 2006, sarà trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione e all'Agenzia italiana del farmaco.
Palermo, 20 giugno 2006.
  CIRIMINNA 

Allegato
REGOLAMENTO DELLA REGIONE SICILIANA DELL'INFORMAZIONE SCIENTIFICA SUL FARMACO, AI SENSI DELL'ART.48, COMMI 21, 22, 23 E 24 DELLA LEGGE 24 NOVEMBRE 2003, N. 326. PUBBLICITÀ PRESSO I MEDICI, I FARMACISTI E GLI OPERATORI SANITARI DELLA REGIONE SICILIANA, AI SENSI DELL'ART. 7 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 541/92 E DELLA NORMATIVA DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA N. 2001/83/CE E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI E DELLA DIRETTIVA N. 2003/94/CE

1)  Le aziende farmaceutiche che intendono svolgere attività di informazione scientifica del farmaco nella Regione siciliana, comunicano alla direzione generale ispettorato regionale sanitario, servizio 5, U.O. farmaceutica e farmacovigilanza:
-  nome, cognome e codice fiscale, data inizio attività dei propri informatori scientifici (ISF), specificando le eventuali aree terapeutiche che essi rappresentano, indicandone quella/e di maggiore interesse e l'ambito territoriale in cui svolgono la loro attività (specificando l'ambito provinciale, l'Azienda unità sanitaria locale e/o Azienda ospedaliera e le microaree di appartenenza);
-  codice identificativo dell'Azienda stessa ed eventuali aziende farmaceutiche consociate/associate;
-  autocertificazione sul rispetto delle disposizioni previste dall'art. 9 del decreto legislativo n. 541/92, con particolare riferimento a:
a)  titolo di studio;
b)  il nominativo del responsabile scientifico da cui dipendono gli ISF;
c)  il responsabile aziendale della farmacovigilanza;
-  gli I.S.F. dovranno essere dotati di tesserino di riconoscimento (foto compresa), che riporti i seguenti dati:
a)  nome e cognome;
b)  codice fiscale;
c)  data inizio attività;
d)  codice identificativo dell'Azienda farmaceutica (fonte Agenzia Italiana del Farmaco - AIFA);
e)  logo e nome dell'Azienda farmaceutica;
f)  area terapeutica nella quale l'ISF opera, indicando quella/e di maggiore interesse;
g)  ambito territoriale e/o ASL e/o AO nei quali l'ISF opera.
Detto tesserino, da esibirsi per l'accesso nelle strutture del SSR, incluse quelle accreditate, sarà fornito dalle rispettive aziende farmaceutiche e registrato dalla Regione siciliana, direzione generale ispettorato regionale sanitario, sulla base degli elenchi dei nominativi ricevuti. Ogni successiva variazione dell'elenco dei nominativi dovrà essere tempestivamente (30 giorni) comunicata alla Regione siciliana, direzione generale ispettorato regionale sanitario; in caso di cessazione del rapporto di lavoro, il tesserino dovrà essere ritirato immediatamente dall'azienda farmaceutica.
2)  Lo svolgimento dell'attività degli ISF, all'interno delle strutture del SSR, incluse quelle accreditate, viene assicurato ed agevolato dalle direzioni sanitarie, avvalendosi anche della collaborazione dei servizi farmaceutici aziendali e delle farmacie ospedaliere delle suddette strutture, attraverso l'individuazione di locali idonei (esempio: sala medici, biblioteca di reparto, studio del medico), in fasce orarie concordate con il responsabile dell'unità operativa. Le suddette modalità dovranno essere visibilmente pubblicizzate all'ingresso della struttura. Al fine di sensibilizzare medici, farmacisti e operatori sanitari alla condivisione di una politica aziendale di programmazione degli incontri di informazione scientifica sui farmaci, o mediante visite individuali preferibilmente su appuntamento o mediante incontri collegiali organizzati dalle direzioni medesime e/o dai responsabili delle U.O., il direttore sanitario sarà il garante di processo.
Non sarà pertanto ammesso lo svolgimento dell'attività di informazione medico-scientifica all'interno dei reparti di degenza nonché negli ambulatori specialistici durante l'orario di visita dei pazienti, ad eccezione degli studi medici. Lo svolgimento dell'attività degli ISF negli studi medici convenzionati (MMG e PLS) avviene con modalità concordate con il medico.
3)  Al fine di agevolare la programmazione degli incontri, dovrà essere apposto negli studi medici convenzionati e nelle strutture del SSR un apposito cartello nel quale siano chiaramente individuati gli orari e le modalità di ricevimento degli ISF, curandone preferibilmente l'inserimento anche nella carta dei servizi a disposizione dei cittadini.
4)  Il numero delle visite (*) individuali di ogni ISF ai singoli medici di medicina generale e pediatri di libera scelta è quantificato indicativamente in 5 visite annuali. In ogni caso, uno stesso prodotto contenente lo stesso principio attivo può essere presentato dall'azienda farmaceutica per un numero di volte pari a quello identificato per le visite di cui sopra definito dalla Regione. Qualora un ISF sia responsabile del servizio di informazione scientifica di più prodotti, il numero di visite rimane comunque determinato in cinque visite annuali.
Viene fatta salva l'esigenza di veicolare nuove informazioni rilevanti sull'uso appropriato dei medicinali (modifiche del RCP - es. nuove indicazioni terapeutiche - o nuove informazioni sulla sicurezza - es. avvertenze, eventi avversi, controindicazioni, effetti collaterali).
5. Gli ISF devono svolgere individualmente la loro attività presso i medici; la presenza del capoarea o di altre figure professionali non correlate all'attività di informazione scientifica, è ammessa solo per funzioni diverse dall'informazione scientifica (es. tutoraggio professionale, organizzazione o proposizione di eventi formativi, progetti di ricerca etc.).
6)  Non è consentito, agli operatori del SSR e delle farmacie convenzionate, fornire agli informatori scientifici indicazioni relative alle abitudini prescrittive dei medici ed informazioni inerenti le procedure di acquisto dei medicinali.
7)  E' fatto obbligo alle aziende farmaceutiche di comunicare alla Regione siciliana, direzione generale ispettorato regionale sanitario, entro il 31 gennaio di ogni anno il numero dei medici e dei farmacisti operanti nella Regione destinatari dell'attività di informazione scientifica sul farmaco.
(*) per visita si intende un contatto finalizzato alla presentazione dei farmaci oggetto dell'informazione scientifica; restano esclusi i contatti occasionali e di breve durata finalizzati alla consegna di inviti e/o di materiali bibliografici precedentemente richiesti dal sanitario.
Cessione ed acquisizione di campioni gratuiti
1)  I campioni gratuiti, ai sensi della normativa vigente, possono essere consegnati dagli ISF ai medici autorizzati a prescrivere il medicinale, secondo i criteri di seguito schematizzati:
-  due campioni a visita per ogni dosaggio o forma farmaceutica di un medicinale, esclusivamente nei 18 mesi successivi alla prima commercializzazione del prodotto ed entro il limite massimo di 10 campioni annui per ogni dosaggio e forma;
-  per i farmaci in commercio da più di 18 mesi, invece, gli ISF possono consegnare al medico non più di 5 campioni complessivi a visita entro il limite massimo di 25 campioni annui, scelti nell'ambito del listino aziendale.
I suddetti limiti quantitativi non si applicano alla fornitura di campioni di farmaci non rimborsabili dal SSN.
Non può essere fornito alcun campione dei medicinali disciplinati dal D.P.R. n. 309/90 come modificato dalla legge n. 49/06 e successivi decreti attuativi.
2)  La consegna gratuita dei campioni di medicinali, ai medici autorizzati a prescriverli, è subordinata ad una richiesta scritta - che riporti in modo leggibile la data, il nome e cognome, il timbro e la firma del medico richiedente, il numero di campioni per farmaco di ogni dosaggio e forma farmaceutica. Le aziende farmaceutiche sono tenute a farsi consegnare dagli ISF ogni richiesta medica, conservarla per 18 mesi, e a fornire la suddetta documentazione in caso di richiesta da parte della Regione.
Il medico che ha richiesto i campioni secondo le modalità sopra descritte e secondo le qualità indicate, è direttamente responsabile della gestione e della corretta conservazione dei campioni stessi.
3)  Fatto salvo quanto previsto per i campioni gratuiti non è consentita la cessione a titolo gratuito di medicinali. Per i farmaci destinati ad "uso compassionevole" o alle sperimentazioni cliniche si fa riferimento alla specifica normativa vigente (D.M. sanità 11 febbraio 1997, legge n. 648/96, D.M. 8 maggio 2003 e decreto legislativo n. 211/2003).
Materiale informativo
E' consentito utilizzare per l'informazione al medico solo materiale autorizzato dal Ministero della salute (ora Agenzia italiana del farmaco) ai sensi della normativa vigente.
Ad ogni visita, gli ISF devono consegnare al medico, per ciascun medicinale presentato, il riassunto delle caratteristiche del prodotto, completo delle informazioni sul prezzo e, ove previsto, delle condizioni alle quali il prodotto può essere prescritto con onere a carico del servizio sanitario nazionale, fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente in materia. Nessun'altra documentazione può essere fornita al medico se non sono trascorsi 45 giorni dalla data di deposito della documentazione stessa presso l'Agenzia italiana del farmaco. Detta data deve essere riportata nel materiale divulgato. In ogni caso le informazioni contenute nella suddetta documentazione devono essere conformi alla documentazione presentata ai fini del rilascio o modifica dell'Autorizzazione all'immissione in commercio (AIC). Pertanto, nessun altro materiale, quale ad es. documentazione ad uso interno da parte dell'Azienda farmaceutica, può essere utilizzato ai fini dell'informazione scientifica dagli ISF. Sono fatti salvi gli adempimenti previsti in materia di farmacovigilanza di cui al decreto legislativo n. 95/2003 e successivi decreti attuativi.
Concessione di prodotti gratuiti promozionali di valore trascurabile
La normativa vigente, in materia di attività di informazione e presentazione dei medicinali svolta presso i medici o farmacisti, prevede il divieto di concedere, offrire o promettere premi, vantaggi pecuniari o in natura, salvo che siano di valore trascurabile e siano comunque collegabili all'attività espletata dal medico e dal farmacista.
La quantificazione del predetto valore trascurabile è fissata in un massimo di E 20,00 annui per Azienda farmaceutica per ogni singolo medico o farmacista.
Considerato che il valore in costo di abbonamenti alle riviste scientifiche, di testi, di documenti su supporto informatico, ecc., collegati all'attività espletata dal medico e dal farmacista è generalmente superiore a E 20,00, superando quindi i limiti posti dalla determinazione della quantificazione del "valore trascurabile", viene stabilito che la cessione gratuita di detto materiale può essere effettuata solo a favore delle unità operative delle AO/ASL. In questo caso, l'Azienda farmaceutica è tenuta a darne comunicazione alle direzioni sanitarie aziendali delle ASL/AO di appartenenza, in quanto detti prodotti si configurano come un bene comune a tutti gli operatori sanitari, dipendenti o accreditati, dell'Azienda sanitaria della Regione siciliana.
Per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, la cessione di detto materiale viene effettuata presso il distretto di competenza, salvo diversi accordi tra medici accreditati e azienda sanitaria.
Convegni e congressi riguardanti i medicinali (art. 48, commi 21 e 23, della legge n. 326/2003)
L'art. 48, comma 23, della legge n. 326/2003 prevede che le aziende farmaceutiche, che organizzano o contribuiscono a realizzare congressi, debbano essere previamente autorizzate dal Ministero della salute (ora Agenzia italiana del farmaco) sentita la Regione o Provincia autonoma dove ha sede l'evento.
Riguardo alla definizione delle modalità con cui gli operatori del servizio sanitario nazionale comunicano alle Regioni e Province autonome la partecipazione a iniziative promosse o finanziate da aziende farmaceutiche e da aziende fornitrici di dispositivi medici (art. 48, comma 21, lettera d), si ritiene che la disposizione debba essere inquadrata nell'ambito di una revisione organica del decreto legislativo n. 541/92 che tenga conto anche della pubblicità dei dispositivi medici analogamente a quella dei medicinali per uso umano.
I sanitari che partecipano ad eventi organizzati e/o promossi e/o finanziati, a qualsiasi titolo, dalle aziende farmaceutiche sono tenuti a darne comunicazione alle rispettive aziende sanitarie di appartenenza.
Il direttore generale del dipartimento ispettorato regionale sanitario, entro 90 giorni dall'entrata in vigore del presente provvedimento, nominerà apposita commissione che sarà costituita da un rappresentante dei seguenti enti e/o istituzioni:
-  ordine dei medici;
-  ordine dei farmacisti;
-  medici di medicina generale;
-  pediatri di libera scelta;
-  direzioni sanitarie di AUSL/A.O.;
-  direttori di unità operativa complessa di farmacia ospedaliera;
-  Farmindustria;
-  un rappresentante designato dalle associazioni degli informatori scientifici maggiormente rappresentative in ambito nazionale.
La suddetta commissione potrà essere integrata da esperti qualificati nel settore.
Quanto sopra al fine di ridurre alcune criticità dell'attuale sistema di informazione scientifica come:
-  insufficienza di informazioni primarie e secondarie sul rapporto rischio-beneficio dei farmaci;
-  insufficienti garanzie che l'informazione scientifica venga effettuata, in modo uniforme, a tutti i medici;
-  insufficienti garanzie che l'informazione scientifica venga effettuata, in modo uniforme, su tutti i medicinali;
-  indipendenza dell'informazione scientifica;
-  marginalità dell'informazione scientifica pubblica;
-  la mancanza di un'informazione scientifica rivolta a strategie terapeutiche in funzione di categorie di farmaci.
A detta commissione è demandata, ad integrazione della informazione scientifica prodotta dall'industria farmaceutica, la programmazione e realizzazione, anche in collaborazione con l'industria farmaceutica stessa, di attività e incontri, con tutti i sanitari che operano nel bacino di utenza, su specifici temi legati all'impiego dei medicinali. Tali attività, che hanno l'obiettivo di promuovere l'uso appropriato dei medicinali e di amplificare la comunicazione istituzionale su tematiche sanitarie di interesse collettivo per la salute pubblica, saranno coordinate dal dipartimento ispettorato regionale sanitario, con la compartecipazione delle industrie farmaceutiche che avranno manifestato la propria disponibilità, per l'area terapeutica di interesse. La partnership pubblico - privata sarà regolata da apposito protocollo d'intesa, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Vigilanza e controllo
La Regione siciliana, direzione generale ispettorato regionale sanitario, intende avviare processi di monitoraggio continuo per l'identificazione di strumenti, modalità e azioni finalizzate all'applicazione ed alla verifica del rispetto delle disposizioni previste dal presente provvedimento, prevedendo a carico dell'azienda farmaceutica titolare dell'AIC, a seconda della gravità della violazione rilevata, delle sanzioni amministrative.
Provvederà altresì alla definizione di indicatori di appropriatezza dell'attività di informazione scientifica, anche in relazione all'andamento della spesa farmaceutica.
Tali azioni verranno definite e implementate, nell'ambito del successivo decreto integrativo, secondo l'individuazione delle seguenti direttrici:
-  piano di formazione regionale rivolto agli ISF;
-  certificazione di qualità dell'informazione scientifica, rilasciata da enti abilitati alla certificazione di qualità secondo standard procedurali nazionali o internazionali;
-  definizione di un "patto di eticità" pubblico-privato, a garanzia del corretto svolgimento dei processi di informazione scientifica, secondo la definizione di un codice etico regionale;
-  compartecipazione delle industrie farmaceutiche all'individuazione, allo sviluppo e alla divulgazione di attività educazionali rivolte a cittadini-pazienti su tematiche di impatto socio-sanitario individuate, anche con il contributo delle associazioni pazienti e cittadini;
-  sistema di monitoraggio e controllo delle procedure di informazione scientifica allineato alle indicazioni espresse dal RCP (Riassunto caratteristiche del prodotto) di ogni singolo principio attivo, nonché dalle indicazioni espresse dalle E.B.M. (Evidence Based Medicine), e secondo linee guida internazionali, nazionali, regionali e da protocolli diagnostico-terapeutici assistenziali condivisi tra autorità regolatorie e società scientifiche.
L'insieme delle attività ha l'obiettivo di definire un processo di informazione scientifica qualificato.
Per tutte le altre attività di informazione scientifica rimane in vigore quanto già previsto sul tema dalla normativa vigente.
Tutte le violazioni al presente provvedimento e quelle previste dalla normativa vigente verranno comunicate oltre che alle autorità competenti anche al Ministero della salute e dell'Agenzia italiana del farmaco, ognuno per la materia di propria competenza.
Dispositivi medici
Il contenuto del presente regolamento si estende anche all'informazione scientifica dei dispositivi medici, per quanto applicabile.
(2006.28.2209)
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102*

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 26 maggio 2006.
Autorizzazione del progetto relativo alla realizzazione di opere stradali nel comune di Isola delle Femmine.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Viste le altre leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica ed, in particolare, l'art. 7 della legge regionale 11 aprile 1981, n. 65, come modificato dall'art. 6 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15;
Visto l'art. 10 della legge regionale 21 aprile 1995, n. 40;
Visto il piano regolatore generale vigente del comune di Isola delle Femmine, approvato con decreto n. 121 del 24 marzo 1983;
Vista la nota prot. n. 1798 del 6 aprile 2006, assunta a questo Assessorato in data 11 aprile 2006, prot. n. 2669, con la quale il Consorzio dell'area di sviluppo industriale della provincia di Palermo ha trasmesso la richiesta di autorizzazione in variante ai sensi dell'art. 7 della legge regionale n. 65/81, modificato dall'art. 6 della legge regionale n. 15/91, relativamente al progetto di modifica degli svincoli della A29 per Isola delle Femmine e per Capaci, connessi al progetto del nuovo svincolo raso all'asse di scorrimento della zona industriale di Isola delle Femmine con la S.S. 113 al km. 276+825. Stralcio funzionale di completamento per il collegamento di quest'ultimo con la A29;
Vista la delibera consiliare del comune di Isola delle Femmine n. 14 del 27 marzo 2006, favorevole al progetto e attestazione ai vincoli presenti nell'area interessata (sismico, paesaggistico, autostradale);
Vista la nota prot. n. 4034 del 7 settembre 2005, con la quale il Consorzio dell'area di sviluppo industriale ha trasmesso comunicazione dell'avvio del procedimento e di deposito degli atti ai fini del procedimento espropriativo ai sensi degli artt. 11 e 16 del D.P.R. n. 372/2001 e modifiche introdotte dal decreto legislativo n. 302/2002;
Vista la nota prot. n. 529/interno del 18 aprile 2006, con la quale il responsabile del settore III del comune di Isola delle Femmine dichiara che "allo stato attuale il piano regolatore generale di questo comune, vigente sull'area oggetto dell'intervento progettuale di cui all'oggetto, è il piano regolatore generale Variante fascia Litoranea, adottato con decreto n. 585 dell'11 aprile 1991";
Visto il nulla osta della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali della Regione siciliana, servizio beni architettonici, paesaggistici, naturali, naturalistici e urbanistici prot. n. 4200/N del 26 aprile 2005, posizione BBNN 20069/D, favorevole al progetto a condizione che vengano rispettate tutte le prescrizioni già indicate nel nulla osta n. 4686/T del 6 agosto 2004;
Visto il nulla osta reso ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74 dall'ufficio del Genio civile di Palermo, sezione D, prot. n. 6971 dell'11 maggio 2005;
Visto il parere ANAS S.p.A., settore manutenzione e nuove costruzioni grande viabilità, C.M. 4/PA, nucleo 1°, prot. n. 23745 del 27 maggio 2005;
Visto il parere ANAS S.p.A., settore strade statali, prot. n. 23736 del 27 maggio 2005;
Visto il parere ANAS S.p.A., settore strade statali, prot. n. 40625 del 6 ottobre 2005;
Visto il parere dell'U.O. di igiene e sanità pubblica, distretto di Carini, dipartimento di prevenzione, prot. n. 764 del 7 giugno 2005;
Visto il parere n. 32 del 5 maggio 2006 espresso, ai sensi dell'art. 10 della legge regionale n. 40/95, dall'U.O. 3.1/D.R.U. di questo Assessorato, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Rilievi
La soluzione progettuale dello svincolo era stata riportata, a suo tempo, integralmente nel piano regolatore generale di Isola delle Femmine. Detto piano regolatore generale fu adottato dal consiglio comunale con le deliberazioni n. 2 del 25 febbraio 1994, n. 3 del 29 gennaio 1994 e n. 36 del 30 marzo 1994, esecutive, e venne trasmesso con nota n. 3636 del 18 marzo 1996, per i provvedimenti di competenza, all'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, il quale lo restituì in seguito, in conseguenza delle proprie valutazioni di merito, per una totale rielaborazione.
Con l'accordo di programma sul "Nodo di Palermo" del 29 ottobre 2001, citato in premessa, sottoscritto a seguito della Conferenza di servizi conclusiva del 29 ottobre 2001, l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, dipartimento regionale urbanistica, con atto di assenso del 29 ottobre 2001, riservandosi di esprimere parere definitivo successivamente alla ratifica dell'accordo da parte dei comuni interessati così come previsto dall'art. 1 della legge regionale n. 18/91, ha fatto seguire il provvedimento n. 44387 del 19 luglio 2002, con cui è stato notificato il voto n. 659 del 18 luglio 2002 del Consiglio regionale dell'urbanistica che ha espresso parere favorevole "...per le parti che comportano variante agli strumenti urbanistici dei comuni di Palermo, Isola delle Femmine, Capaci e Carini interessati al progetto del 'Nodo di Palermo' ...", ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. c), punto 3), della legge regionale n. 48 dell'11 dicembre 1991, oggetto di approvazione in sede di sottoscrizione delldi programma del 29 ottobre 2001.
Con decreto n. 82/D.R.P. del 17 giugno 2002, la Presidenza della Regione siciliana, aderendo alla richiesta del consorzio di cui alla nota prot. n. 6284 del 23 dicembre 1999, ha, con il fondo di rotazione di cui all'art. 1 del decreto n. 486 del 28 luglio 1999, concesso il finanziamento degli oneri di progettazione per rendere esecutivo e cantierabile il progetto in argomento.
In adempimento al decreto sopra richiamato il Consorzio ha predisposto, in riferimento alle opere e soluzioni contemplate nel progetto più volte richiamato, un progetto esecutivo stralcio conclusivo, inoltrato all'Assessorato dell'industria, ottenendo l'inserimento di questo nel programma del P.O.R. Sicilia 2000/2006, sottomisura 4.02, di cui al decreto 27 giugno 2002 e della circolare di attuazione allegata allo stesso.
Pertanto, la soluzione progettuale di modifica dello svincolo della A29, con riferimento al D.M. 22 aprile 2004, appare in realtà un miglioramento funzionale della circolazione, un innalzamento del livello di sicurezza dello stato di fatto; ciò ha determinato la modifica in alcune parti del tracciato in corrispondenza delle intersezioni delle rampe e delle corsie specializzate, richiedendo per questo la rielaborazione del posizionamento del viadotto, ed alcune opere d'arte di presidio e contenimento, nonché la rivisitazione di elementi di dettaglio a corredo del corpo stradale.
Considerazioni
Considerato che:
-  il progetto è esecutivo e deve essere reso cantierabile così come previsto dal decreto n. 82/D.R.P. del 17 giugno 2002 della Presidenza della Regione siciliana;
-  è stata presentata l'istanza di richiesta per l'autorizzazione al progetto in oggetto, in variante allo strumento urbanistico vigente, ed è stata attivata la procedura prevista dall'art. 7 della legge regionale n. 65/81, modificato dall'art. 6 della legge regionale n. 15/91;
-  sul progetto esecutivo sono stati acquisiti tutti i pareri necessari;
Questa U.O. 3.1 del servizio III della D.R.U., per quanto visto, premesso, rilevato e considerato, è del parere che il progetto in esame sia da condividere per quanto riguarda la compatibilità con l'assetto territoriale, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale n. 65/81 e successive modifiche ed integrazioni.";
Ritenuto di poter condividere il sopra richiamato parere n. 32 del 5 maggio 2006, reso dall'U.O. 3.1/D.R.U.;
Rilevato che la procedura seguita è conforme alla legge;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 7 della legge regionale n. 65/81 e successive modifiche ed integrazioni, in conformità al parere n. 32 del 5 maggio 2006 espresso dall'U.O. 3.1/D.R.U. ed alle condizioni e prescrizioni contenute nei pareri degli uffici in premessa citati, è autorizzato, in variante allo strumento urbanistico del comune di Isola delle Femmine, il progetto della ditta Consorzio per l'area di sviluppo industriale della provincia di Palermo, riguardante la modifica degli svincoli della A29 per Isola delle Femmine e per Capaci connessi al progetto del nuovo svincolo raso all'asse di scorrimento della zona industriale di Isola delle Femmine con la S.S. 113 al km. 276+825. Stralcio funzionale di completamento per il collegamento di quest'ultimo con la A29.

Art.  2

Sono allegati al presente decreto, per costituirne parte integrante, i seguenti atti ed elaborati, che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
 1)  parere n. 32 del 5 maggio 2006 dell'U.O. 3.1/D.R.U.;
 2)  delibera n. 14 del 27 marzo 2006 del consiglio comunale di Isola delle Femmine;
3)  tav.  1.A.1  -  relazione generale - studio di fattibilità ambientale; 
4)  tav.  1.A.1bis  -  relazione generale aggiornamento; 
5)  tav. 1.A.1ter  -  relazione generale aggiornamento di int. alla 1.A.bis; 
6)  tav.  7.B.1.1  -  corografia e stralcio piano regolatore generale; 
7)  tav.  8.B.1.2  -  planimetria generale stato di fatto: localizzazione dell'intervento; 
8)  tav.  9.B.1.3  -  planimetria generale stato dei luoghi con inserito l'innesto raso S.S. 113 contemplato nel contesto delle opere di sistemazione del nodo Palermo per il collegamento con l'aeroporto di Punta Raisi; 
9)  tav.  13.B.2.2.ter  -  progetto - planimetria generale; 
10)  tav.  34.B.2.23  -  sezione stradale tipo elaborato 1; 
11)  tav. 35.B.2.24  -  sezione stradale tipo elaborato 2; 
12)  tav. 37.B.2.26  -  particolari costruttivi rotonda; 
13)  tav. 77.E.1bis  -  piano particellare esproprio, relazione di stima, calcolo delle spese e competenze procedure espropriative, elenco ditte, stralcio catastale; 

14)  carta geologica, scala 1:10.000;
15)  carta geomorfologica, scala 1:10.000;
16)  carta idrogeologica, scala 1:10.000;
17)  carta litotecnica, scala 1:10.000;
18)  carta pericolosità sismica locale, scala 1:10.000;
19)  sezione geologica, scala 1:10.000;
20)  carta pericolosità geologiche, scala 1:10.000;
21)  carta del rischio idrogeologico, scala 1:10.000;
22)  relazione sulle indagini geofisiche;
23)  indagini geognostiche; prove di laboratorio;
24)  prove di laboratorio;
25)  documentazione fotografica - planimetria P.V. dello stato di fatto;
26)  rendering;
27)  tav. 8.B.1.2  -  planimetria generale stato di fatto: localizzazione dell'intervento; 
28)  tav.  9.B.1.3  -  planimetria generale stato dei luoghi; 
29)  tav.  10.B.1.4  -  progetto generale: planimetria, scala 1:2.000; 
30)  tav.  12.B.2.1  -  stato di fatto: rilievo e piano quotato, scala 1:500; 
31)  tav.  13.B.2.2  -  planimetria generale, scala 1:500; 
32)  tav.  13.B.2.2ter  -  planimetria generale, scala 1:500; 
33)  tav.  15.B.2.4  -  planimetria generale: dati ed elementi geometrici di tracciamento, scala 1:500; 
34)  tav.  39.B.3.1  -  planimetria generale localizzazione delle opere d'arte in C.A.P. e C.A., scala 1:500. 


Art.  3

Ai sensi del comma 1 dell'art. 10 del testo unico approvato con D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche, si dà atto espressamente del vincolo preordinato all'espropio, disposto con il presente atto di variante allo strumento urbanistico generale sopracitato.

Art.  4

La ditta Consorzio per l'area di sviluppo industriale della provincia di Palermo, prima dell'inizio dei lavori, dovrà acquisire ogni - eventuale - ulteriore autorizzazione o concessione necessaria per l'esecuzione delle opere in argomento.

Art.  5

La ditta Consorzio per l'area di sviluppo industriale della provincia di Palermo ed il comune di Isola delle Femmine sono onerati, ciascuno per le proprie competenze, di tutti gli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 26 maggio 2006.
  LIBASSI 

(2006.25.2054)
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109

DECRETO 20 giugno 2006.
Approvazione di un programma costruttivo da realizzare nel comune di Castronovo di Sicilia.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 1/86;
Vista la legge regionale n. 86/81;
Vista la legge regionale 6 aprile 1996, n. 22;
Vista la legge regionale 24 luglio 1997, n. 25;
Visto il D.P.R. dell'8 giugno 2001, n. 327, come modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 2002, n. 302;
Visto il decreto n. 531/D.R.U. del 23 dicembre 1999 "Approvazione piano regolatore generale - P.E. e R.E.";
Vista la nota sindacale prot. n. 4143 del 9 maggio 2006 assunta al protocollo di questo Assessorato al n. 32569 del 9 maggio 2006, con la quale il sindaco del comune di Castronovo di Sicilia ha trasmesso a questo Assessorato, per i provvedimenti di competenza, gli atti e gli elaborati relativi all'approvazione del programma costruttivo finalizzato alla realizzazione di n. 10 alloggi di edilizia economica e popolare da ubicare a valle del centro abitato in contrada Santa Rosalia, foglio di mappa n. 46, particelle nn. 267, 269, 442, in variante al primo e al penultimo punto del comma 2 dell'art. 23 delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale vigente, approvato con delibera del consiglio comunale n. 11 del 20 aprile 2006;
Vista la deliberazione del consiglio comunale n. 11 del 20 aprile 2006, avente come oggetto "Proposta per l'approvazione del programma costruttivo, finalizzato alla realizzazione di n. 10 alloggi di edilizia economica e popolare da ubicare a valle del centro abitato in contrada Santa Rosalia, foglio di mappa n. 46, particelle nn. 267, 269, 442, in variante al primo e al penultimo punto del comma 2° dell'art. 23 delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale vigente";
Vista la relazione tecnica del 29 marzo 2006, redatta dal responsabile del settore, allegata alla superiore delibera;
Visto il parere igienico-sanitario favorevole, a condizione, dell'Azienda unità sanitaria locale distretto n. 6 di Lercara Friddi espresso in data 24 marzo 2006, prot. n. 497/I.P.;
Visto il parere favorevole, con osservazioni e prescrizioni, rilasciato dall'ufficio del Genio civile di Palermo in data 29 marzo 2006, sezione D geologi, prot. n. 4556 del 27 febbraio 2006 e prot. n. 6635 del 23 marzo 2006, ai sensi dell'art. 13 della legge 2 febbraio 1974, n. 64;
Viste le comunicazioni del 31 marzo 2006, prot. nn. 2836, 2834, 2833, 2835, 2733, 2791, 2792 relative all'avvio dell'avviso del procedimento, art. 11, D.P.R. n. 327/2001;
Visti gli elaborati progettuali a firma dei tecnici arch. V. Buono e ing. P. Marchesano;
Visto il parere favorevole n. 9 del 24 maggio del 2006, reso dall'unità operativa 3.2 del servizio 3°/D.R.U. di questo Assessorato, ai sensi della legge regionale n. 22/96, che di seguito parzialmente si trascrive:
"Omissis
Rilevato
L'area oggetto del programma costruttivo ricade in un lotto di terreno censito al catasto terreni del comune, nel foglio di mappa n. 46, particelle nn. 267, 269, 442, della superficie catastale di mq. 6.135,00, della superficie effettiva di mq. 3.489,82.
L'area individuata dall'amministrazione comunale è a valle del centro abitato in contrada Santa Rosalia, si pone fra due strade, un impluvio, ed una zona destinata ad attrezzature.
Il progetto prevede:
-  superficie del lotto      mq. 3.489,82 
-  volume max realizzabile      mc. 4.085,94 
-  densità fondiaria      mc./mq. 1,75 
-  altezza dell'edificio max      ml. 10,50 
-  abitanti da insediare (1 ab./80 mc.)          77 
-  numero appartamenti          10 
-  superficie parcheggi inerenti la costruzione (1/10 di mc. 4.085,94 =mq. 408,59)      mq. 416,80 
-  parcheggio pubblico (77 ab. x 3,00 mq/ab. = mq. 231,00)      mq. 231,66 
-  verde attrezzato (77 ab. x 6,00 mq/ab. = mq. 462,00)      mq. 463,77 
-  verde pubblico (77 ab. x 6,00 mq/ab. = mq. 462,00)      mq. 466,79 
-  spazi pubblici (77 ab. x 15,00 mq./ab. = mq. 1155,00)      mq. 1.162,22 

Il progetto prevede due manufatti a torre su tre elevazioni fuori terra con 10 unità abitative, 5 alloggi per torre, ogni alloggio si sviluppa su un unico livello abitativo; la copertura è piana.
L'accesso a tutte le unità abitative è garantito da ingressi indipendenti, mentre l'ingresso al corpo di fabbrica è unico.
Il programma costruttivo prevede l'allaccio alla rete idrica comunale, la fornitura dell'energia elettrica verrà assicurata dalla rete di distribuzione Enel e lo smaltimento delle acque nere avverrà con l'immissione dei liquami nella fognatura comunale.
Considerato
Il progetto presentato risponde ai criteri normativi per la redazione dei programmi costruttivi ai sensi dell'art. 5 della legge regionale 28 gennaio 1986, n. 1, per gli stessi non si applica la disciplina dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78 giusto parere del consiglio di giustizia amministrativa n. 468/96.
Il piano regolatore vigente, approvato con decreto n. 531/D.R.U. del 23 dicembre 1999, i cui i vincoli risultano scaduti, destina l'area interessata da programma costruttivo a Z.T.O. "C1.2", la suddetta area come si desume dal citato decreto approvativo si presta ad essere assegnata per interventi di edilizia sovvenzionata.
La variante è relativa al primo e al penultimo punto del comma 2° dell'art. 23 delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale vigente, precisamente la non osservanza del lotto minimo previsto di mq. 5.000 per la zona C1.2 e ai parametri edilizi - densità fondiaria prevista nel progetto 1,75 mc./mq. anziché 1,5 mc./mq. come prescritto nelle norme tecniche di attuazione dello strumento urbanistico vigente.
Per quanto riguarda la quantità minima di spazi pubblici destinati a verde e a parcheggi vengono assicurati così come previsti dal D.M. n. 1444/68, e vengono distribuiti in modo omogeneo ma non assicurano la fruibilità dalla pubblica strada, pertanto, al fine di garantire l'accessibilità agli spazi pubblici, si prescrive che gli ingressi agli stessi vengano dislocati esterni al complesso residenziale, sulla viabilità comunale.
Per tutto quanto sopra, questa unità operativa 3.2 del servizio 3°/D.R.U. ritiene che il programma costruttivo finalizzato alla realizzazione di n. 10 alloggi di edilizia economica e popolare in contrada Santa Rosalia, giusta delibera del consiglio comunale di Castronovo di Sicilia n. 11 del 20 aprile 2006, sia meritevole di approvazione con le prescrizioni di cui sopra e a condizione che vengano rispettate le prescrizioni e/o condizioni contenute nei pareri rilasciati dagli enti in premessa citati.";
Ritenuto di poter condividere il parere n. 9 del 24 maggio 2006 reso dall'unità operativa 3.2 del servizio 3°/D.R.U., ai sensi della legge n. 22/96;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 25 della legge regionale n. 22/96 e successive modifiche, in conformità al parere n. 9 del 24 maggio 2006 reso dall'unità operativa 3.2 del servizio 3° D.R.U., è approvato il programma costruttivo del comune di Castronovo di Sicilia per la realizzazione di n. 10 alloggi di edilizia economica e popolare da ubicare a valle del centro abitato in contrada Santa Rosalia, foglio di mappa n. 46, particelle nn. 267, 269, 442, in variante al primo e al penultimo punto del comma 2 dell'art. 23 delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale vigente, approvato con delibera del consiglio comunale n. 11 del 20 aprile 2006.

Art.  2

Ai sensi del comma 2 dell'art. 10 del D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni, dalla data di efficacia del presente decreto e per la durata di cinque anni, è disposta l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio sulle aree interessate dal programma costruttivo in variante al piano regolatore generale di detto comune.

Art.  3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
 1)  parere n. 9 del 24 maggio 2006 reso dall'unità operativa 3.2 del servizio 3° D.R.U.;
 2)  delibera del consiglio comunale n. 11 del 20 aprile 2006 resa dal comune di Castronovo di Sicilia;
 3)  allegati alla delibera di consiglio comunale n. 11 del 20 aprile 2006 A - B - C - D - E;
 4)  comunicazioni del 31 marzo 2006, prot. nn. 2836, 2834, 2833, 2835, 2733, 2791, 2792, relative all'avviso dell'avvio del procedimento;
Elaborati progettuali
5)  P.C.0/P.C.10  -  relazione tecnica/piano particellare di esproprio;
6)  P.C.1  -  inquadramento territoriale, scala 1:2.000; 
7)  P.C.2  -  zonizzazione, scala 1:500; 
8)  P.C.3  -  planimetria generale, scala 1:500; 
9)  P.C.4  -  distacchi fabbricati conteggi volumetrici, scala 1:500; 
10)  P.C.5  -  planimetria superfici vincolate a parcheggi, scala 1:500; 
11)  P.C.6  -  profili territoriali, scala 1:400; 
12)  P.C.7  -  planimetria impianti tecnologici, scala 1:500; 
13)  P.C.8  -  planimetria con individuazione dei lotti, scala 1:500; 

14)  relazione geologica.

Art.  4

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 13, commi 3 e 4, del citato D.P.R. n. 327/2001, il decreto di esproprio delle aree interessate dal programma costruttivo approvato può essere emanato entro il termine di cinque anni, decorrenti dalla data di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità che si intende disposta ai sensi del precedente art. 12 per le opere previste dal medesimo programma costruttivo.

Art.  5

Il presente decreto sarà trasmesso al comune di Castronovo di Sicilia per l'esecuzione ed alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione integrale, con esclusione degli allegati.
Palermo, 20 giugno 2006.
  LIBASSI 

(2006.25.2053)
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048
   


DECRETO 12 luglio 2006.
Bando per il cofinanziamento di programmi di attivazione e di attuazione di Agende 21 locali nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale e linee guida per la presentazione dei progetti.

IL DIRIGENTE PREPOSTO ALL'UFFICIO SPECIALE AREE AD ELEVATO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo n. 29/93 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 10/2000 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 1/2006;
Vista la legge regionale n. 2/2006;
Visto il decreto n. 158 del 10 marzo 2006 del dipartimento regionale bilancio e tesoro;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 306 del 29 giugno 2005, con la quale è stato istituito, ai sensi del comma 7 dell'art. 4 della legge regionale n. 10/2000, l'ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale;
Visto il decreto n. 203 del 2 agosto 2005, con il quale il dott. Antonino Cuspilici è stato preposto alla direzione dell'ufficio speciale;
Preso atto della volontà espressa dalla Regione siciliana di favorire azioni e strategie volte al raggiungimento di una serie di obiettivi economici, sociali, culturali e di protezione ambientale in linea con i contenuti della Carta di Aalborg, giusta delibera n. 7 del 15 gennaio 2004 di adesione alla stessa Carta europea, affidando all'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente la relativa sottoscrizione;
Considerato che con la sottoscrizione della Carta di Aalborg da parte di questo Assessorato ed in ossequio a specifica delega ricevuta dalla Giunta regionale, la Regione si è assunta l'impegno di avviare e/o favorire l'avvio di strategie volte al perseguimento di uno sviluppo sostenibile del territorio, informate su "una sostenibilità durevole", al fine di assicurare il raggiungimento di migliori qualità di vita e della salute delle comunità residenti;
Visto il Programma di Agenda 21, sancito alla Conferenza ONU su Ambiente e sviluppo nel 1992 a Rio De Janeiro e sottoscritto da Governi, organizzazioni non governative e settori del mondo industriale;
Vista la "Carta delle città europee per uno sviluppo sostenibile" elaborata ad Aalborg, Danimarca, il 27 maggio 1994, Carta di intenti delle autorità locali aderenti alla "Campagna delle città e comuni europei impegnati per uno sviluppo durevole e sostenibile" ed il successivo Piano d'azione di Lisbona "Dalla Carta all'azione" (8 ottobre 1996);
Considerato che a livello internazionale ad oggi oltre 400 comunità locali hanno sottoscritto la Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile, elaborata durante la conferenza europea di Aalborg nel 1994, impegnandosi ad attuare a livello locale l'Agenda 21 elaborata a Rio de Janeiro nel 1992;
Vista la Risoluzione di Göteborg approvata dalla Terza Conferenza sull'ambiente dei Ministri delle Regioni e dei leader politici dell'Unione europea riunita a Göteborg, Svezia, dal 18 al 20 giugno 1997, nella quale le Regioni d'Europa hanno ribadito la necessità di sviluppare proposte comuni in tre ambiti particolari: l'implementazione e lo sviluppo di una legislazione comunitaria ambientale, l'Agenda 21 regionale, l'orientamento a politiche ambientali dei fondi strutturali;
Vista la "Carta di Ferrara" sottoscritta dalle autorità locali italiane;
Preso atto del grande movimento di adesione delle autorità locali e regionali di Paesi europei impegnati a favore della sostenibilità;
Considerato che tra i compiti assegnati all'ufficio speciale assumono particolare rilevanza l'aggiornamento dei piani di risanamento ambientale delle aree a rischio del polo industriale di Priolo (SR) e del polo industriale di Gela (CL), nonché la redazione del Piano di risanamento del comprensorio del Mela (ME);
Ritenuto necessario avviare iniziative di promozione, sperimentazione e attivazione di progetti di risanamento ambientale, ivi comprese azioni per il recupero, la valorizzazione, la tutela e la fruizione finalizzate allo sviluppo sostenibile dei territori ricadenti nelle aree dichiarate ad elevato rischio di crisi ambientale;
Visto il decreto n. 1 del 10 gennaio 2006, inerente l'approvazione del funzionigramma con l'individuazione delle unità operative afferenti la struttura dell'ufficio speciale e delle specifiche competenze alle stesse attribuite;
Visti i D.P.R. 17 gennaio 1995, con i quali sono stati approvati i piani di disinquinamento per il risanamento dei territori della provincia di Caltanissetta e Siracusa;
Visto il decreto territorio ed ambiente n. 50/GAB, con il quale l'area del comprensorio del Mela è stata dichiarata "Area ad elevato rischio di crisi ambientale";
Considerato che per l'aggiornamento e l'adozione dei suddetti piani di risanamento ambientale è necessario utilizzare le migliori pratiche e metodologie partecipative con il coinvolgimento di soggetti portatori di interessi diffusi, che sono proprie di Agenda 21 locale;
Considerato che l'ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale, in adempimento ai compiti allo stesso attribuiti, dovendo provvedere alla predisposizione del piano di risanamento ambientale del comprensorio del Mela, nonché all'aggiornamento degli stessi piani dei territori individuati quali aree a rischio della provincia di Caltanissetta e Siracusa, ritiene necessario favorire, incentivare, avviare e/o coordinare, in ciascuno dei territori sopra individuati, processi di Agenda 21 locale;
Richiamata la nota prot. n. 81 del 6 dicembre 2005, con la quale questo ufficio, per l'aggiornamento, la redazione e l'adozione dei piani di risanamento ambientale, ha proposto all'Assessore regionale per il territorio e l'mbiente pro-tempore il cofinanziamento di processi di Agenda 21 locale da attivarsi o attuarsi nei comuni ricadenti all'interno delle aree individuate a rischio di crisi ambientale;
Richiamata la nota prot. n. 5856/U-E del Capo di Gabinetto, con la quale è stata comunicata la condivisione da parte dell'Assessore di quanto proposto con la superiore nota;
Considerato che, nell'ambito delle attività promosse dall'ufficio speciale, in data 26 aprile 2006, il testo della bozza delle linee guida e del bando di cofinanziamento è stato presentato ai comuni ricadenti nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale ed, inoltre, la stessa bozza è stata inviata a tutte le amministrazioni, e che a seguito della suddetta fase di pubblicizzazione non sono state formulate osservazioni per la stesura del testo definitivo salvo alcune indicazioni suggerite nella fase di presentazione;
Considerato che nel bando e nelle linee guida sono state fissate le categorie di intervento ed i criteri di selezione per la concessione del cofinanziamento regionale a progetti che perseguano l'obiettivo della diffusione di processi di Agenda 21 locale;
Considerato che le risorse economiche necessarie per l'attuazione del presente bando in ciascuna area a rischio, sulla base delle disponibilità economiche individuate per ciascun piano di risanamento approvato ed in funzione dei processi cofinanziabili con riferimento ai criteri per l'accesso a detti cofinanziamenti, possono così stabilirsi:
-  E 512.000,00 per l'area del comprensorio del Mela (ME);
-  E 896.000,00 per l'area di Augusta - Priolo (SR);
-  E 256.000,00 per l'area di Gela (CL);
Tutto quanto sopra premesso:

Decreta:


Art. 1

Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente decreto.

Art. 2

Di approvare il bando per il cofinanziamento delle Agende 21 locali (allegato 1) e le linee guida per la presentazione dei progetti (allegato 2), allegati al presente decreto e che ne fanno parte integrante.

Art. 3

Di dare la massima diffusione all'informazione sul bando, al fine di consentire la partecipazione al maggior numero possibile delle amministrazioni ricadenti all'interno delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale.

Art. 4

Dare atto che all'erogazione del cofinanziamento alle amministrazioni ammesse al beneficio si provvederà nel rispetto dei contenuti del bando e delle relative linee guida.

Art. 5

Il presente decreto, unitamente al bando ed alle relative linee guida di gara, sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 12 luglio 2006.
  CUSPILICI 

Allegato 1
BANDO PER IL COFINANZIAMENTO DI PROGRAMMI DI ATTIVAZIONE E DI ATTUAZIONE DI AGENDE 21 LOCALI NELLE AREE AD ELEVATO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE


Art. 1
Oggetto e finalità

L'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, tramite l'ufficio speciale "Aree ad elevato rischio di crisi ambientale", in coerenza con:
-  i principi sanciti nel rapporto Brundtland (1987);
-  gli obiettivi ed i principi individuati e concordati nel Piano di azione per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni unite nella conferenza di Rio de Janeiro del giugno del 1992;
-  gli impegni programmatici comunitari e nazionali;
-  gli impegni assunti, a seguito della sottoscrizione della Carta di Aalboorg, riguardo all'avvio di azioni e strategie volte al raggiungimento di una serie di obiettivi economici, sociali, culturali e di protezione ambientale;
-  i compiti intestati all'ufficio speciale relativi alla redazione e definizione del piano di risanamento ambientale dell'area a rischio comprensorio del Mela in provincia di Messina e coordinamento delle fasi attuative dello stesso, all'aggiornamento dei piani di risanamento ambientale delle aree a rischio di Augusta-Priolo in provincia di Siracusa e di Gela in provincia di Caltanissetta e coordinamento delle fasi attuative degli stessi;
intende cofinanziare, nell'ambito delle aree regionali dichiarate ad elevato rischio di crisi ambientale, progetti di Agenda 21 locale promuovendo azioni ricadenti in una delle seguenti categorie:
A) attivazione del processo di Agenda 21 locale;
B) attuazione e sviluppo del processo di Agenda 21 locale.
In particolare, l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente tramite l'ufficio speciale "Aree ad elevato rischio di crisi ambientale" intende stimolare, nelle tre aree ad elevato rischio ad oggi individuate nel comprensorio regionale, l'attivazione da parte degli enti locali del processo di Agenda 21 locale nonché l'attuazione e lo sviluppo dei processi già avviati.

Art. 2
Soggetti

Possono partecipare al bando i seguenti enti:
a)  comuni ricadenti all'interno di territori regionali inclusi in aree dichiarate ad elevato rischio di crisi ambientale con una popolazione non inferiore a 7.000 abitanti sulla base del rapporto ISTAT popolazione residente al 31 dicembre 2003 - Annuario n. 16- 2005;
b)  consorzi, associazioni ed unioni, costituiti unicamente da comuni ricadenti all'interno di territori regionali inclusi in aree dichiarate ad elevato rischio di crisi ambientale la cui popolazione complessiva non sia inferiore a a 7.000 abitanti sulla base del rapporto ISTAT popolazione residente al 31 dicembre 2003 - Annuario n. 16 - 2005.

Art. 3
Requisiti ed esclusioni

I soggetti di cui all'art. 2 possono presentare un solo progetto relativo ad una delle due categorie A o B di cui all'art. 1, indicando le azioni che intendono intraprendere per conseguire gli obiettivi del progetto stesso.
I soggetti che intendono avvalersi del sostegno di parte regionale, tramite l'ufficio speciale "Aree ad elevato rischio di crisi ambientale", per l'attivazione, l'attuazione e lo sviluppo dei processi di Agenda 21, debbono impegnarsi ad individuare apposite tematiche, da affrontare nell'ambito dei diversi tavoli di lavoro che si andranno a costituire, al fine di contribuire all'aggiornamento e/o predisposizione dei piani di risanamento ambientale delle aree a rischio, nell'ottica del perseguimento di uno sviluppo sostenibile delle aree stesse. Dovrà essere prevista, inoltre, la costituzione di un tavolo denominato "piano di risanamento", coordinato dall'ufficio speciale, al quale parteciperà un componente di ciascun tavolo costituito nell'ambito del processo, avente il compito di coadiuvare le proposte elaborate dai predetti tavoli e renderle utili ai fini dell'aggiornamento e/o predisposizione dei piani di risanamento.
Le specifiche delle azioni ammissibili e dei requisiti necessari per la presentazione dei progetti entro la categoria prescelta, sono indicate nelle linee guida, che fanno parte integrante del presente bando e sono consultabili sul sito Web dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente all'indirizzo www.artasicilia.it.
Per i soggetti di cui all'art. 2 che concorrono al cofinanziamento di progetti relativi alla categoria A) costituiscono requisiti di ammissibilità:
-  l'aver aderito, con ratifica formale da parte dell'organo competente per statuto, alla Carta di Aalborg entro la data di presentazione del progetto.
Per i soggetti di cui all'art. 2 che concorrono al cofinanziamento di progetti relativi alla categoria B) costituiscono requisiti di ammissibilità:
-  l'aver aderito, con ratifica formale da parte dell'organo competente per statuto, alla Carta di Aalborg entro la data di presentazione del progetto;
-  l'aver costituito il Forum permanente;
-  l'aver redatto il rapporto sullo stato dell'ambiente.
Saranno dichiarati inammissibili e quindi esclusi dal cofinanziamento:
-  i progetti già finanziati integralmente dalla U.E. e/o da altre amministrazioni pubbliche.
Saranno rigettate le istanze presentate da:
-  singoli comuni ricompresi nelle forme associative di cui all'art. 2, punto b), che partecipino in forma diretta ed individuale al presente bando.
Saranno respinte le istanze di partecipazione a più di una categoria di cui all'art. 1.
Saranno respinte le istanze presentate separatamente da più uffici od unità organizzative afferenti al medesimo soggetto proponente, tra quelli individuati all'art. 2.
I consorzi e le associazioni di comuni, che intendono partecipare al presente bando, devono allegare all'istanza copia dello statuto o atto equipollente, da cui si possa desumere il perseguimento di obiettivi ambientali comuni.

Art. 4
Categorie di intervento ammissibili

Sono ammesse al cofinanziamento della Regione, tramite l'ufficio speciale, per le finalità di cui all'art. 1 del presente bando, le seguenti categorie:
Categoria A - Attivazione del processo di Agenda 21 locale
A.1 Azioni di coinvolgimento degli attori locali;
A.2 Costituzione del Forum permanente di Agenda 21 locale e selezione dei temi da approfondire, nonché delle modalità e strumenti per la redazione del rapporto sullo stato dell'ambiente;
A.3 Redazione del rapporto sullo stato dell'ambiente del territorio interessato e definizione delle priorità ambientali.
Categoria B  - Attuazione degli obiettivi individuati nel processo di Agenda 21 locale
B.1  Definizione del piano d'azione locale, assicurando l'integrazione delle proposte formulate nell'ambito degli strumenti di pianificazione esistenti;
B.2  Studi di prefattibilità delle azioni già individuate nel piano di azione locale;
B.3  Attuazione delle azioni del piano attraverso la redazione di studi e linee guida per la messa a punto di prescrizioni normative e di strumenti amministrativi ed economici, quali regolamenti, bandi, incentivi o disincentivi;
B.4  Introduzione di un sistema di gestione ambientale e successivo avvio del processo di certificazione secondo la norma ISO14001 o registrazione in base al regolamento EMAS da sviluppare come iniziativa sinergica al processo di A21L.
Per le categorie di intervento comprese nella categoria B, saranno ammessi a concorrere gli enti che alla data di presentazione del progetto abbiano già realizzato gli interventi contenuti nella categoria A.

Art. 5
Risorse

Il sostegno della Regione viene concesso, sotto forma di cofinanziamento, per un unico progetto presentato dai soggetti di cui all'art. 2. Per entrambe le categorie la quota a carico della Regione non potrà superare l'80% del costo ammissibile del progetto, comprensivo della maggiorazione del 10% nel caso in cui il progetto preveda quanto riportato nel successivo articolo 6, e, comunque, non potrà essere superiore a _ 128.000,00 I.V.A. inclusa per ciascun progetto presentato.
Le risorse disponibili per ciascuna area a rischio, per l'attuazione del presente provvedimento, sono così ripartite:
-  in quanto ad _ 512.000,00 per l'area del comprensorio del Mela (ME);
-  in quanto ad _ 896.000,00 per l'area di Augusta - Priolo (SR);
-  in quanto ad _ 256.000,00 per l'area Gela (CL).

Art. 6
Premialità

Nei progetti di cui alle categorie A e B, la previsione, attraverso l'azione di laboratori e/o centri di formazione ed educazione ambientale, di nuova costituzione o esistenti, relativa alla realizzazione di corsi, convegni, workshop e/o attività di educazione, formazione ed informazione ambientale su temi relativi allo sviluppo sostenibile ed all'acquisizione di certificazione ambientale, rivolte agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, pubblici e/o privati legalmente riconosciuti, od alle imprese e/o aziende che espletano attività produttive aventi refluenze ambientali, costituirà principio di preferenza per la selezione del progetto nonché l'erogazione di una premialità attraverso il riconoscimento di un'integrazione pari al 10% del cofinanziamento richiesto, in modo tale da raggiungere la soglia prevista dell'80% quale cofinanziamento regionale sull'intero progetto.

Art. 7
Criteri generali di assegnazione delle risorse

Sulla base dell'espletamento delle procedure di cui agli articoli precedenti, i progetti presentati saranno valutati in applicazione ai criteri dettagliatamente illustrati nelle linee guida per la presentazione dei progetti, consultabili sul sito Web dellregionale del territorio e dell'ambiente all'indirizzo www.artasicilia.it.
La quota di finanziamento non riferibile alla Regione siciliana deve essere certificata con dichiarazione d'impegno dall'organo competente per statuto, contestualmente alla presentazione dell'istanza di cofinanziamento e, successivamente, da atti esecutivi assunti prima della concessione del cofinanziamento da parte della Regione.
I beneficiari sono tenuti a dare inizio al progetto entro due mesi a decorrere dalla data di pubblicazione dei risultati di ammissione al cofinanziamento.
La durata massima dei progetti presentati per il cofinanziamento è perentoriamente fissata in 18 mesi dalla comunicazione di inizio lavori.

Art. 8
Norma di salvaguardia

Le somme non utilizzate per mancata presentazione dei progetti, o per la presentazione di progetti che prevedano la realizzazione di alcune delle azioni relative alle categorie ammesse a finanziamento, o derivanti da rinunce ed esclusioni, verranno riutilizzate per supportare i piani di recupero dell'area a rischio all'interno della quale ricade il territorio del o dei comuni che non utilizzeranno le somme stanziate.
In caso di mancato avvio o di mancata concreta attuazione del progetto, ammesso al cofinanziamento secondo i termini stabiliti, l'ufficio speciale si riserva di revocare le somme assegnate e di procedere al recupero dei fondi non utilizzati per gli scopi del presente bando.

Art. 9
Informazioni sul bando

Il presente bando, in versione completa di moduli e schede, è reperibile in internet nel sito dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente all'indirizzo www.artasicilia.it; informazioni possono inoltre essere richieste a:
Ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale:
-  dott. Paolo Picone (responsabile delle attività di coordinamento dei processi di Agenda 21 locale), tel. 0917078700, e-mail: ppicone@artasicilia.it;
-  geom. Peppino Giuseppe Sabatino (funzionario direttivo, U.O. Staff processi di Agenda 21 locale), Tel. 0917077126.
Copie cartacee del bando e dei documenti allegati sono reperibili presso l'ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale della Regione siciliana, via Ugo La Malfa, 169 - Palermo e presso ogni ufficio periferico dello stesso ufficio.
Il presente bando sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

Art. 10
Modalità di presentazione delle domande

Il modulo di domanda (modulo A) completo della documentazione richiesta (modulo B e modulo C), dovrà essere redatto in lingua italiana e presentato in duplice copia, di cui una in formato elettronico, in conformità a quanto previsto nelle linee guida, consultabili sul sito web dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente all'indirizzo www.artasicilia.it e secondo gli schemi pubblicati sul medesimo sito.
Dopo la pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana tutta la documentazione dovrà essere inviata in busta chiusa mediante raccomandata con avviso di ricevimento, oppure consegnata a mano presso la sottoindicata sede regionale nell'orario 9,00 - 13,00, dal lunedì al venerdì.
Sulla busta dovrà essere apposta l'indicazione "Bando relativo al cofinanziamento di programmi di attuazione di Agende 21 locali" ed il seguente indirizzo: Regione siciliana - Ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale, c/o Assessorato del territorio e dell'ambiente, via Ugo La Malfa, 169 - 90146 Palermo.
Le domande dovranno pervenire entro il 60° giorno dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Al fine della verifica del rispetto del termine entro il quale le istanze debbono essere recapitate, fa fede il timbro datario dell'ufficio regionale apposto sull'avviso di ricevimento.
Le domande recapitate oltre tale termine non saranno prese in considerazione.
L'ufficio speciale declina sin d'ora ogni responsabilità per dispersione delle domande dovuta ad eventuali disguidi postali.
Moduli allegati:
-  modulo A domanda di cofinanziamento;
-  modulo B descrizione tecnica;
-  modulo C riepilogo finanziario.
Allegato 2
LINEE GUIDA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

Introduzione
L'ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale nasce per la sensibilità che il governo regionale ed, in particolare, l'Assessorato del territorio e dell'ambiente hanno da sempre mostrato per le tematiche ambientali ed, in particolar modo, verso quelle realtà maggiormente interessate da fenomeni di degrado ambientale causati dalla consistente presenza di attività industriali particolarmente inquinanti.
In tali contesti, il Governo nazionale ed oggi il Governo regionale vogliono assumere un atteggiamento di piena condivisione, non legato ad una presenza garantita da un finanziamento, quale forma di compensazione per le popolazioni residenti in quanto maggiormente esposte a rischi per la salute, ma cercando di raggiungere una cittadinanza, se pur non fisica, per diventare parte integrante del territorio e poter con lo stesso condividere criticità ma anche valori e decisioni importanti per uno sviluppo sostenibile con al centro l'uomo contemporaneo capace di poter garantire il futuro delle nostre generazioni.
In tale ottica, l'Assessorato del territorio e dell'ambiente per il tramite dell'ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale, quale organo di gestione e controllo dei piani di risanamento, per il loro aggiornamento e per la loro redazione, intende attivare processi partecipativi, adottando Agenda 21, quale strumento consolidato, testato ed in grado di garantire la condivisione e la partecipazione alla programmazione ed alla realizzazione di piani d'azione locale.
In linea con i suoi compiti istituzionali, ha deciso quindi di proporre un bando per il cofinanziamento di progetti di Agenda 21 locale destinato alle amministrazioni ricadenti all'interno delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale, attingendo modalità esecutive e di controllo dalle esperienze ministeriali e dai bandi che nel tempo sono stati attivati da regioni e/o province.
Unitamente al bando, di cui fanno parte integrante e sostanziale, le presenti linee guida hanno lo scopo di essere elemento di indirizzo per i soggetti che abbiano i requisiti per presentare la richiesta di cofinanziamento all'Assessorato del territorio e dell'ambiente. Contengono inoltre indicazioni di dettaglio utili per la predisposizione delle proposte progettuali.
La prima parte del documento illustra le categorie di intervento ammissibili previste dal bando, ponendo in evidenza gli obiettivi ed i risultati attesi dall'iniziativa.
La seconda parte contiene indicazioni sui requisiti di ammissibilità e sulle modalità di presentazione e valutazione dei progetti.

Parte I

1. CATEGORIE DI INTERVENTO FINANZIABILI
I due bandi bandi ministeriali, le esperienze maturate nel corso degli anni dalle Regioni e dalle Province che hanno fatto sì che fossero adottati processi partecipativi sul modello delle Agende 21, i rapporti sulle agende 21 ed infine l'indagine, sulle aree ad elevato rischio di crisi ambientale individuate nell'ambito della Regione siciliana sull'adozione di processi di Agenda 21, hanno suggerito di adottare sistemi consolidati, individuando due categorie di intervento, sulla base delle quali affrontare e presentare un'idea progettuale.
Le categorie di intervento previste nel presente bando sono le seguenti:
A. Attivazione del processo di Agenda 21 locale;
B. Attuazione e sviluppo del processo di Agenda 21 locale.
Nel caso di progetti riguardanti la categoria "A" attivazione del processo di Agenda 21 locale, i progetti nella loro redazione dovranno comprendere le seguenti fasi operative: (1)
A1.  Azioni di coinvolgimento degli attori locali;
A2.  Costituzione del Forum permanente di Agenda 21 locale e selezione dei temi da approfondire, nonché delle modalità e strumenti per la redazione del rapporto sullo stato dell'ambiente;
A3.  Redazione del rapporto sullo stato dell'ambiente del territorio interessato.
Nel caso di progetti riguardanti la categoria "B" e finalizzati a all'attuazione del processo di Agenda 21 locale, i progetti nella loro redazione dovranno comprendere le seguenti fasi operative: (1)
B.1.  Definizione del piano d'azione locale, assicurando l'integrazione delle proposte formulate nell'ambito degli strumenti di pianificazione esistenti;
B.2.  Studi di prefattibilità delle azioni già individuate nel piano d'azione locale;
B.3.  Studi e linee guida per la messa a punto di prescrizioni normative e di strumenti amministrativi ed economici, quali regolamenti, bandi, incentivi o disincentivi per l'attuazione delle azioni del piano.
B.4.Introduzione di un sistema di gestione ambientale e successivo avvio del processo di certificazione secondo la norma ISO14001 o registrazione in base al regolamento EMAS da sviluppare come iniziativa sinergica al processo di A21L.


(1) L'ammissibilità dei progetti presentati è subordinata al rispetto ed all'individuazione delle superiori fasi distinte per ogni categoria di intervento, anche per processi già attivati.
A - Attivazione del processo di Agenda 21 locale
Questa parte delle linee guida si riferisce alla categoria di intervento "Attivazione del processo di Agenda 21 locale" e fornisce indicazioni alle Amministrazioni locali che:
-  non hanno ancora compiuto azioni per l'avvio del processo di Agenda 21 locale;
-  hanno già avviato il processo, ma non hanno ancora concluso la fase comprese nella categoria di attivazione.
A.1 Azioni di coinvolgimento degli attori locali
Sono considerate ammissibili azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità locale sui principi e le buone pratiche attuative dell'Agenda 21 locale attraverso lo sviluppo di sistemi di consultazione preliminari alla costituzione del Forum.
Per questa azione è prevista:
-  l'elaborazione e la somministrazione di questionari;
-  la realizzazione di interviste, sondaggi e indagini presso soggetti privilegiati;
-  l'organizzazione di seminari e incontri pubblici (Easw, ecc);
-  la realizzazione di laboratori e forum telematici;
-  la sperimentazione di forme di partecipazione e di raccolta di opinioni e informazioni dalla comunità atte ad individuare gli attori rappresentativi stakeholder (soggetti portatori di interesse) locali, che prenderanno parte al Forum;
-  la sperimentazione di innovative modalità di coinvolgimento nella gestione dei gruppi di lavoro.
I gruppi di lavoro, in particolare, dovranno coinvolgere:
-  i soggetti interni all'amministrazione (tecnici e politici), con capacità e risorse operative sull'agenda 21 locale;
-  i rappresentanti degli impianti industriali con maggiore pressione ed incidenza sull'ambiente;
-  i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche che hanno giurisdizione sul territorio.
Nella definizione dell'organigramma per il funzionamento dei gruppi di lavoro, dovrà tenersi conto della costituzione di un tavolo denominato "piano di risanamento", coordinato da un rappresentante dell'ufficio speciale, al quale parteciperà un componente di ciascun tavolo costituito nell'ambito del processo, con il compito di coadiuvare le proposte provenienti dagli altri gruppi di lavoro, garantire consulenze scientifiche, interfacciarsi con le altre agende ricadenti nella medesima area, interfacciarsi con le altre realtà regionali, valutare le criticità e le proposte per la definizione e l'aggiornamento dei piani di risanamento.
Le risorse da destinare alle azioni di cui sopra non potranno essere superiori al 30% del costo totale preventivato per la realizzazione dell'intero progetto.
A2.  Costituzione del Forum permanente di Agenda 21 locale e selezione dei temi da approfondire, nonché delle modalità e strumenti per la redazione del rapporto sullo stato dell'ambiente.
L'attivazione di un Forum civico che pervenga ad una o più visioni, il più possibile condivise dai portatori di interesse, ma anche dalla collettività, sugli indirizzi da adottare e sulle strategie da perseguire per lo sviluppo sostenibile e per la redazione e/o l'aggiornamento dei piani di risanamento ambientale, è uno degli elementi più importanti per il processo di Agenda 21 locale da cofinanziare.
In questa direzione è molto apprezzata la presentazione di progetti che abbiano come fine:
-  la messa a punto di strumenti di coinvolgimento degli attori locali nelle attività dei forum di Agenda 21 locale;
-  l'utilizzo di tecniche innovative di partecipazione e coinvolgimento degli stakeholder (Easw, ecc);
-  l'individuazione di strategie di supporto organizzativo al funzionamento del Forum di Agenda 21 locale, anche ricorrendo al ruolo dei facilitatori, in grado di fornire assistenza nella fase di strutturazione del percorso;
-  la predisposizione di documenti tecnici e scientifici da parte dell'amministrazione o dei suoi consulenti come base di partenza per stimolare il dibattito nei diversi settori dell'Agenda 21 locale nel quale è suddiviso il Forum;
-  la redazione di un regolamento per il Forum, che sia in grado di disciplinarne il funzionamento e di migliorarne gli aspetti organizzativi.
La maggior parte delle esperienze internazionali prevedono che l'Agenda 21 locale si serva di un appropriato set di indicatori in grado di rappresentare, in termini sintetici ed efficaci, la situazione locale ambientale e la sua evoluzione.
In questo senso è molto apprezzata la presentazione di progetti che abbiano come obiettivo sia la definizione di indicatori significativi a livello locale sia l'applicazione di set di indicatori già validati a livello internazionale, quali quelli della CSD (Commissione per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite), dell'OECD (Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo), dell'EEA (Agenzia europea per l'ambiente) e dell'Eurostat, oltre al set di "Indicatori comuni europei" (ICE) proposti dalla Commissione europea e dal gruppo di esperti sull'ambiente urbano. Gli indicatori devono essere condivisi durante le azioni di coinvolgimento sopracitato o all'interno del Forum se già costituito.
A3.  Redazione del rapporto sullo stato dell'ambiente del territorio interessato.
La conoscenza delle problematiche di sostenibilità locale e la disponibilità di modelli rappresentativi in grado di restituirne con chiarezza la complessità costituiscono un fattore essenziale per il successo di un'Agenda 21 locale.
Obiettivo dell'azione è la predisposizione e l'applicazione di Audit che forniscano un quadro diagnostico esteso alle componenti fisiche, sociali ed economiche dell'ambiente, nonché di altri strumenti di sviluppo sostenibile che possano anche contribuire alla costruzione o alla revisione e all'aggiornamento del rapporto sullo stato dell'ambiente, permettendo:
-  la rappresentazione dello stato dell'ambiente (inteso non solo in senso fisico, ma anche sociale ed economico);
-  l'individuazione delle componenti ambientali sensibili o vulnerabili e dei "fattori di pressione" (derivanti dalle attività umane) maggiormente critici;
-  il monitoraggio periodico dello stato dell'ambiente e dei fattori di pressione in relazione agli obiettivi selezionati;
-  la valutazione dell'efficacia delle politiche in atto a livello locale in relazione agli obiettivi selezionati.
Ai fini della redazione del rapporto sullo stato dell'ambiente, sarà in tal senso apprezzata l'adozione e/o l'applicazione di:
-  audit territoriali con contestuale costruzione di indicatori di sviluppo sostenibile quali: il sistema di indicatori settoriali di pressione ambientale basato sull'impatto (pressione) delle attività economiche sulle risorse ambientali secondo lo schema europeo ESEPI (European system of environmental pressure indices) della Commissione europea; il sistema di indicatori complessi di sostenibilità a livello locale, quali l'impronta ecologica, il PIL verde e gli indicatori di welfare sostenibile (ISEW, Index of Sustainable Economic Welfare; GPI, Genuine Progress Indicator);
-  audit interni applicati alla stessa organizzazione amministrativa e tecnica dell'autorità locale che intende intraprendere e attestare il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali attraverso l'implementazione di un sistema di gestione ambientale, secondo il regolamento comunitario EMAS II;
-  studi e applicazione di sistemi di contabilità ambientale, che permettano di rilevare, organizzare, gestire e comunicare informazioni e dati ambientali espressi in unità fisiche e monetarie, integrandosi alle precedenti azioni di audit.
B. Attuazione del processo di Agenda 21 locale
A questa categoria di intervento è ammessa la partecipazione dei soli enti locali già impegnati in processi di Agenda 21 locale, in cui sia già costituito il Forum e redatto il rapporto sullo stato dell'ambiente. Le azioni considerate ammissibili hanno come finalità il completamento del processo già avviato dall'amministrazione proponente, con la predisposizione del piano di azione locale, la sua adozione e la successiva integrazione nella strumentazione di governo del territorio.
B.1  Definizione del piano d'azione locale, assicurando l'integrazione delle proposte formulate nell'ambito degli strumenti di pianificazione esistenti
Il piano d'azione rappresenta il momento centrale dell'intero processo di Agenda 21 locale. Esso costituisce infatti, in molti casi, il primo traguardo che l'ente locale si prefigge nel momento in cui promuove e attiva il processo di sviluppo sostenibile. Il percorso che porta alla redazione di un piano d'azione, ed alla sua discussione con le parti interessate, riunite nel Forum permanente, comporta la precisazione degli obiettivi dell'Agenda 21 locale, la definizione delle strategie da adottare per conseguirli, l'individuazione degli attori e la definizione dei ruoli e delle funzioni da attivare nella successiva fase di attuazione del processo. La definizione degli obiettivi di Agenda 21 locale qualifica il percorso che si vuole intraprendere e rende esplicite le priorità che si assumono localmente. Inoltre, i contenuti del piano d'azione devono essere sottoposti al Forum permanente, che deve pronunciarsi sulla coerenza degli obiettivi prefissati e della loro rispondenza alle esigenze della collettività.
In questo senso è apprezzata la predisposizione di documenti che siano il risultato di un lavoro congiunto tra amministrazione locale, esperti, Forum e ufficio speciale.
Le principali aree tematiche ed i settori d'intervento prioritari che si collocano nell'ambito dell'Agenda 21 locale sono di seguito indicati, in coerenza con quanto previsto da piani e programmi di livello nazionale ed europeo:
-  clima ed atmosfera;
-  natura e biodiversità (suolo e sottosuolo, agricoltura, desertificazione, ambiente marino e costiero, turismo);
-  salute e qualità dell'ambiente urbano (qualità dell'aria, qualità dell'aria indoor e radon, mobilità e trasporti, inquinamento acustico, inquinamento elettromagnetico, biotecnologie e OGM, sicurezza alimentare, bonifica siti inquinati);
-  prelievo delle risorse e produzione di rifiuti.
Il piano d'azione locale, una volta ultimato, si inserisce in un quadro di riferimento amministrativo e normativo già consolidato in cui gli strumenti di pianificazione e programmazione sono già stati adottati o sono in fase di redazione, aggiornamento o adozione. Il piano d'azione locale, in questo contesto, costituisce uno strumento strategico trasversale rispetto agli obiettivi e alle politiche derivanti dagli strumenti di governo del territorio già avviati, diventa strategico ai fini della redazione e/o dell'aggiornamento dei piani di recupero ambientale; per tale finalità, ad integrazione dei tavoli già avviati dei gruppi di lavoro, dovrà essere costituito un tavolo denominato "piano di risanamento", coordinato da un rappresentante dell'ufficio speciale, al quale parteciperà un componente di ciascun tavolo costituito nell'ambito del processo, con il compito di coadiuvare le proposte provenienti dagli altri gruppi di lavoro, garantire consulenze scientifiche, interfacciarsi con le altre agende ricadenti nella medesima area, interfacciarsi con le altre realtà regionali, valutare le criticità e le proposte per la definizione e l'aggiornamento dei piani di risanamento.
L'Agenda 21 locale avrà più forza qualora i contenuti del piano d'azione locale siano legittimati attraverso un approccio integrato con le azioni già avviate dalle amministrazioni locali.
B.2  Studi di prefattibilità delle azioni già individuate nel piano d'azione locale
In questo contesto è apprezzata la presentazione di progetti che possano configurarsi come studi di prefattibilità delle azioni individuate dal piano di azione locale per raggiungere determinati obiettivi di sostenibilità, a condizione che il piano d'azione locale sia stato effettivamente elaborato.
Gli studi di prefattibilità dovranno includere i seguenti elementi:
-  la struttura e gli obiettivi del progetto, gli eventuali elementi di flessibilità in relazione a soluzioni alternative;
-  l'analisi delle esigenze e dei bisogni che gli obiettivi del progetto intendono soddisfare;
-  il ruolo dei soggetti coinvolti nell'attuazione del progetto;
-  i soggetti istituzionali preposti per competenza alla definizione del progetto;
-  i costi di investimento e di gestione, i ricavi previsti ed altri benefici indiretti e/o indotti.
B.3  Studi e linee guida per la messa a punto di prescrizioni normative e di strumenti amministrativi ed economici, quali regolamenti, bandi, incentivi o disincentivi per l'attuazione delle azioni del piano.
La realizzazione delle azioni del piano d'azione locale dipende dalla sua integrazione negli strumenti di governo, vigenti o adottabili da parte dell'Amministrazione locale o da parte dell'ufficio speciale.
In questo contesto è apprezzata la presentazione di progetti che prevedano la redazione di linee guida per la messa a punto o l'integrazione delle azioni del piano all'interno di tali strumenti, nei settori di intervento in esso definiti come prioritari.
Sono considerate ammissibili al cofinanziamento le seguenti azioni:
-  studi di integrazione, modifica, riorientamento, di previsioni di piani e programmi già esistenti, laddove questi siano incoerenti con gli obiettivi di sostenibilità definiti nel piano;
-  studi per la verifica e l'orientamento in senso ambientale di strumenti regolamentari, amministrativi ed economici (regolamenti, bandi, incentivi e disincentivi per l'attuazione delle azioni del piano), della programmazione finanziaria, del bilancio e degli atti di spesa dell'amministrazione locale;
-  individuazione di criteri per la promozione di requisiti di qualità ambientale sui beni e servizi utilizzati e/o acquistati dalla pubblica amministrazione.
B.4  Introduzione di un sistema di gestione ambientale e successivo avvio del processo di certificazione secondo la norma ISO14001 o registrazione in base al regolamento EMAS da sviluppare come iniziativa sinergica al processo di A21L
Il sistema dovrà fornire all'amministrazione uno strumento di contabilità e rendicontazione ambientale, che consenta di:
-  pianificare, controllare, gestire, monitorare la consistenza delle risorse naturali, i loro cambiamenti, gli effetti delle pressioni antropiche su di esse;
-  definire uno strumento di supporto all'Amministrazione per le scelte programmatiche e gestionali per il territorio;
-  mantenere un bilancio dei livelli d'inquinamento e di consumo delle risorse nel territorio comunale;
-  diffondere i risultati attraverso seminari e pubblicazioni divulgative;
-  aumentare la partecipazione dei soggetti pubblici e privati.
Sono particolarmente apprezzate le presentazioni di progetti che consentano la definizione di target quantitativi a breve e a lungo termine, approvati dagli organi deliberativi dell'ente proponente, che siano finalizzati a permettere agli amministratori di stabilire una chiara direzione per le politiche ambientali e che vedano gli stessi impegnarsi conseguentemente ad avviare le procedure per l'accesso della struttura a certificazioni costanti nel tempo quali ISO14001 o EMAS.

Parte II

2. SOGGETTI PROPONENTI E PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
2.1 Condizioni di ammissibilità
Possono presentare la richiesta di cofinanziamento:
a)  comuni ricadenti all'interno di territori regionali inclusi in aree dichiarate ad elevato rischio di crisi ambientale con una popolazione non inferiore a 7.000 abitanti sulla base del rapporto ISTAT popolazione residente al 31/12/2003 - Annuario n. 16 - 2005;
b)  consorzi, associazioni ed unioni, costituiti unicamente da comuni ricadenti all'interno di territori regionali inclusi in aree dichiarate ad elevato rischio di crisi ambientale la cui popolazione complessiva non sia inferiore a 7.000 abitanti sulla base del rapporto ISTAT popolazione residente al 31 dicembre 2003 - Annuario n. 16 - 2005;
2.2  Condizioni di esclusione
Saranno ritenute non ammissibili le istanze presentate da:
-  singoli comuni o forme associative di cui al punto 2.1 lett. b) i cui progetti siano stati già finanziati integralmente dalla U.E. e/o da altre amministrazioni pubbliche;
-  singoli comuni ricompresi nelle forme associative di cui al punto 2.1, lett. b), che partecipino in forma diretta ed individuale al presente bando.
Saranno, altresì, respinte le istanze presentate separatamente da più uffici od unità organizzative afferenti al medesimo soggetto proponente, nonché le istanze presentate per più di una categoria di intervento.
I consorzi e le associazioni di comuni, che intendono partecipare al presente bando, devono allegare all'istanza copia dello statuto o atto equipollente, da cui si possa desumere il perseguimento di obiettivi ambientali comuni.
Non saranno considerate ammissibili le istanze presentate da forme associative che comprendano soggetti privati o che abbiano come fine statutario la gestione di servizi.
Verranno esclusi e non ritenuti ammissibili i progetti che non avranno raggiunto il punteggio minimo di 33 punti, sulla base della valutazione secondo i criteri di selezione di cui al punto 4.2 delle presenti linee guida.
Alla data di presentazione del progetto, le amministrazioni che concorrono al cofinanziamento debbono aver sottoscritto la Carta di Aalborg. Tale adesione, ratificata da una decisione dei propri organi di governo, deve essere inviata alla Campagna europea città sostenibili.
I comuni formalmente consorziati, associati o le unioni tra comuni devono necessariamente individuare il comune capofila, che rimane a tutti gli effetti, nel caso di selezione del progetto, "beneficiario" del cofinanziamento dell'ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale.
I consorzi che intendono partecipare al presente bando devono allegare all'istanza di cofinanziamento copia dello statuto, stilato entro la data di presentazione del progetto, da cui si possa desumere il perseguimento di obiettivi ambientali.
2.3 Partecipanti al progetto: ruoli ed obblighi
2.3.1  Ruoli e obblighi del beneficiario
Il beneficiario è l'unico soggetto legalmente e finanziariamente responsabile della realizzazione del progetto nei confronti dell'ufficio speciale.
Il beneficiario riceve il contributo finanziario dall'ufficio speciale e assicura, nel caso di comuni in forma consorziata, associata od aggregata la distribuzione del contributo finanziario secondo le modalità definite negli accordi con gli altri enti.
Il beneficiario:
-  è l'unico referente dell'ufficio speciale ed è l'unico che riferisce direttamente in merito all'avanzamento del progetto sul piano tecnico e finanziario. A questo scopo il beneficiario fornisce prospetti dei costi e relazioni intermedie e finali sullo stato di avanzamento dei lavori;
-  partecipa direttamente alla realizzazione tecnica del progetto e provvede alla divulgazione dei risultati;
-  è responsabile della gestione contabile relativa al progetto, in conformità a quanto stabilito dalla legge e dalle norme esistenti in materia;
-  ha l'obbligo di impegnarsi a pubblicizzare l'impegno finanziario dell'ufficio speciale;
-  conclude con eventuali altri cofinanziatori gli accordi necessari per assicurare il cofinanziamento per la quota prevista a carico dei soggetti proponenti.
I soggetti beneficiari possono fruire anche di risorse finanziarie diverse dalle proprie o da quelle dell'ufficio speciale per finanziare le attività di progetto.
2.3.2  Ruoli e obblighi del partner e del cofinanziatore
In proposito viene chiarito il ruolo del cofinanziatore e del partner. Cofinanziatore: con questo termine viene individuato il soggetto pubblico e/o privato che non partecipa all'attuazione del progetto, ma lo finanzia con risorse proprie (con liquidità o con beni e servizi).
Partner: con questo termine viene individuato il soggetto pubblico e/o privato che collabora a titolo non oneroso all'attuazione del progetto, con mezzi, risorse finanziarie, risorse umane, strutture e servizi.
Né il cofinanziatore né il partner possono ricevere alcun compenso per l'attuazione del progetto. I soggetti che partecipano a vario titolo all'attuazione del progetto devono adeguatamente certificare il loro impegno.
2.4  Struttura della richiesta di cofinanziamento
La richiesta di cofinanziamento deve articolarsi in tre sezioni:
a)  amministrativa;
b)  tecnica;
c)  finanziaria.
a) Sezione amministrativa
Questa sezione dovrà comprendere:
-  modulo di richiesta di cofinanziamento (allegato A);
-  copia della delibera di costituzione in consorzio, associazione ed unione tra comuni (ove necessario);
-  documentazione attestante la disponibilità finanziaria del proponente, dei partner e dei cofinanziatori a copertura della loro quota di finanziamento; tale somma potrà comprendere la quota degli emolumenti principali ed accessori dei dipendenti interni destinati alla realizzazione del progetto, in tal caso sarà necessario:
1)  indicare il numero e le qualifiche corrispondenti;
2)  allegare un prospetto economico preventivo delle somme che saranno corrisposte al personale;
-  adesione alla carta di Aalborg e copia dell'invio a Bruxelles.
L'allegato A deve essere firmato dal legale rappresentante dell'ente o dal funzionario delegato formalmente a sottoscriverlo.
b) Sezione tecnica
La sezione tecnica (allegato B) deve permettere all'ufficio speciale di valutare la rispondenza del progetto agli obiettivi generali del bando.
Il proponente dovrà presentare un quadro sintetico del progetto, delineando gli obiettivi del lavoro e i risultati attesi, nonché un piano esecutivo del progetto correlato ai tempi di realizzazione.
Tale riassunto è seguito da un'autovalutazione del progetto rispetto ai seguenti criteri:
-  carattere di coerenza del progetto presentato con il processo di Agenda 21 locale;
-  carattere strategico per l'evidenza dell'integrazione del progetto di Agenda 21 locale, con i piani e i programmi dell'amministrazione proponente e dell'ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale per le attività inerenti i piani di recupero;
-  facilità di esportazione e ripetibilità in altre realtà locali (modello facilmente riproducibile in altre realtà locali; capacità di trasferimento di know-how da utilizzare in situazioni identiche o simili);
-  capacità di attirare partecipazioni finanziarie di soggetti pubblici e privati;
-  capacità di coinvolgimento degli attori locali portatori di interessi (stakeholders);
-  evidenza di azioni di diffusione dei risultati (pianificazione di una strategia di comunicazione che comprenda l'informazione bidirezionale e la rilevazione dei risultati di sensibilizzazione);
-  qualità tecnica del progetto e fattibilità dell'iniziativa.
c) Sezione finanziaria
La sezione finanziaria consta del modulo finanziario (allegato C) in cui deve essere specificato come sono ripartiti i costi del progetto in relazione ad una serie di categorie di spesa predefinite.
Eventuali rimodulazioni del piano finanziario, apportate in corso d'opera, dovranno essere comunicate e approvate dall'ufficio speciale. In ogni caso, la quota destinata al personale interno all'Ente proponente non potrà essere ridotta.
Le attestazioni di impegno di spesa di eventuali cofinanziatori e/o partner vanno incluse in questa sezione.
3. COFINANZIAMENTO E AMMISSIBILITA' DEI COSTI
Il cofinanziamento dell'ufficio speciale è pari a quanto richiesto dal proponente e non potrà superare l'80% del costo ammissibile del progetto, comprensivo della maggiorazione del 10% nel caso in cui il progetto preveda quanto riportato nell'art. 6 del bando, e, comunque, non potrà essere superiore a _ 128.000,00 I.V.A. inclusa per ciascun progetto presentato, per entrambe le categorie "A" e "B".
L'incidenza delle voci di costo sul totale del progetto non potrà superare la percentuale sotto indicata:
-  i costi del personale interno possono essere al massimo pari al 50% del valore del costo totale del progetto;
-  i costi per l'assistenza esterna possono essere al massimo pari al 50% del costo totale del progetto;
-  il costo complessivo dei beni durevoli e dei prodotti di consumo può essere al massimo pari al 30% del valore del costo totale del progetto;
-  i costi previsti nella voce di spesa "Altri costi" possono essere al massimo pari al 10% del valore del costo totale del progetto.
Per la quota di finanziamento imputabile ai partecipanti (beneficiario, partner, cofinanziatori), l'ente proponente deve, al momento della presentazione del progetto, allegare la dichiarazione attestante l'impegno finanziario di ciascuno, sottoscritta dall'organo competente per statuto. Prima dell'erogazione della prima quota di cofinanziamento da parte dell'ufficio speciale, il beneficiario è tenuto a trasmettere idonea documentazione comprovante l'assunzione formale dell'onere di spesa (ovvero l'atto esecutivo di impegno finanziario).
Per essere considerati ammissibili i costi devono:
-  essere adeguatamente certificati dall'organo competente per statuto;
-  figurare nel bilancio preventivo dell'ente;
-  essere direttamente connessi e necessari alla realizzazione del progetto oggetto di cofinanziamento;
-  essere ragionevoli e rispettare i principi di una gestione finanziaria corretta, in particolare la validità economica e il rapporto costi-benefici;
-  essere effettivamente sostenuti durante il periodo di realizzazione del progetto e rendicontati con idonea documentazione contabile e amministrativa.
I costi connessi con le seguenti attività, sono considerati non ammissibili ai fini del cofinanziamento:
-  studi non legati in modo specifico all'obiettivo dei progetti cofinanziati;
-  investimenti in infrastrutture importanti o investimenti a carattere strutturale;
-  attività di ricerca e sviluppo tecnologico;
-  costi per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale (ad esempio brevetti);
-  costi sostenuti comunque prima della data di avvio del progetto, così come previsto al punto 4.3.
I costi ammessi sono i seguenti:
3.1  Costi del personale interno
I costi del personale interno o assunto a tempo determinato sono computati in funzione del tempo effettivamente dedicato al progetto e calcolati in base alla retribuzione lorda effettiva, al lordo degli oneri sociali, ma al netto di ogni altro costo. Il tempo lavorativo dedicato al progetto da ciascun dipendente verrà rendicontato e certificato dal beneficiario e dai suoi eventuali partner.
Eventuali spese relative a viaggi e trasferte saranno rimborsate entro il tetto massimo del 15% del costo totale del personale previsto dal progetto.
3.2  Assistenza esterna
Possono essere computati i costi relativi ai servizi forniti da subcontraenti o costi associati al noleggio o all'utilizzo di beni strumentali o infrastrutture.
Può essere computata in questa voce di spesa la realizzazione di materiale per la divulgazione, ovvero i costi per la realizzazione di opuscoli, pieghevoli, CD-Rom e simili contenenti informazioni sulle attività e sui risultati del progetto, qualora si tratti di servizi forniti da subcontraenti.
Sono computate in questa voce dei costi le spese relative a collaboratori "intra moenia" o a consulenti esterni autonomi. I costi relativi a viaggi e trasferte compiuti da professionisti nell'ambito delle attività progettuali eventualmente loro affidate rientrano in questa voce di spesa e saranno rimborsati entro il tetto massimo del 15% del costo totale della voce stessa.
Il beneficiario e i suoi partner non devono fornirsi l'un l'altro servizi esterni nel contesto del progetto, anche quando tali servizi sono forniti da reparti diversi o organizzazioni affiliate del beneficiario o dei suoi partner (vedi le definizioni di partner e cofinanziatore specificate al punto 2.3.2 delle presenti linee guida).
3.3  Beni durevoli e prodotti di consumo
Per beni durevoli si intendono i costi relativi all'acquisto/fabbricazione o al noleggio di beni strumentali durante il periodo di realizzazione del progetto; verranno rimborsati solo quando:
-  i beni acquistati figurano nell'inventario dei beni durevoli del beneficiario o dei partner;
-  sono acquistati o presi a noleggio ai normali costi di mercato.
Per prodotti di consumo si intendono materie prime nonché materiali di consumo il cui uso è strettamente connesso alle attività e ai compiti del progetto ed acquisiti anche in funzione dei beni durevoli di cui sopra.
Si possono computare i costi di prodotti di consumo connessi ad attività di divulgazione importanti, ad esempio pieghevoli, cd-rom, floppy e simili, qualora siano prodotti all'interno dell'amministrazione o secondo le normali procedure di spesa.
3.4  Altri costi
Gli altri costi comprendono qualsiasi spesa necessaria per la realizzazione del progetto che non rientri nelle categorie di spesa sopra esposte. Tutte le spese relative a questa voce dovranno essere debitamente documentate.
4.  PROCEDURE DI VALUTAZIONE E SELEZIONE DELLE PROPOSTE
La valutazione dei progetti si basa sui fondamentali principi della trasparenza e della parità di trattamento. Verranno valutati esclusivamente i progetti pervenuti in duplice copia, di cui una cartacea ed una in formato elettronico, entro i tempi stabiliti per la presentazione pena l'esclusione. Di seguito vengono illustrate le procedure da seguire e i criteri in base ai quali i progetti verranno valutati.
La valutazione dei progetti si articola in tre fasi successive:
1.  ammissibilità amministrativa;
2.  valutazione in base ai criteri di selezione individuati;
3.  assegnazione del cofinanziamento.
4.1  Ammissibilità amministrativa
I progetti pervenuti saranno sottoposti alla verifica della conformità e della completezza della documentazione richiesta, ovvero:
a)  modulo di richiesta di cofinanziamento (allegato A) compilato in tutte le sue parti ( duplice copia, una cartacea ed una in formato elettronico);
b)  copia del progetto (allegato B, una copia cartacea ed una su supporto informatico);
c)  dichiarazione d'impegno di spesa dell'organo competente per statuto;
d)  copia della delibera di adesione alla Carta di Aalborg, sottoscritta dal referente di progetto in modo leggibile (duplice copia cartacea);
e)  modulo finanziario con la ripartizione degli oneri (allegato C, una copia cartacea ed una su supporto informatico);
f)  copia della delibera di costituzione in consorzio, associazione ed unione tra comuni (ove necessario);
g)  per i progetti relativi alla categoria di intervento "B":
-  copia dei verbali e/o del regolamento del Forum permanente (duplice copia cartacea);
-  copia dell'ultima edizione del rapporto sullo stato dell'ambiente realizzata dall'ente e riferita al territorio direttamente amministrato. Edizioni del rapporto riferite ad oltre tre annualità precedenti alla data di pubblicazione del presente bando non verranno prese in considerazione.
Si precisa ancora che i comuni in forma consorziata, associata o di unione devono:
1)  individuare il comune beneficiario, che a tutti gli effetti - in caso di positiva selezione del progetto - rimane responsabile nei confronti dell'ufficio speciale del cofinanziamento;
2)  documentare con atto formale la propria unione;
3)  comprovare i lori scopi ambientali allegando copia dello statuto.
Solo i progetti che soddisfano le condizioni suddette saranno sottoposti a valutazione sulla base dei criteri di selezione.
Il progetto dovrà essere concluso entro il termine perentorio di 18 mesi a decorrere dalla data di avvio, da comunicarsi tempestivamente all'ufficio speciale ad inizio attività.
4.2  Valutazione secondo i criteri di selezione
Di seguito vengono illustrati i criteri di selezione che saranno adottati, con relativo punteggio massimo

Caratteri di valutazione      Punteggio 
Carattere di coerenza: verrà valutato il progetto presentato con le linee strategiche del processo di Agenda 21 locale così come codificato a livello europeo e nazionale      Da 0 a 5 
Carattere strategico: verrà valutata l'integrazione del progetto di Agenda 21 locale con i piani e i programmi dell'amministrazione proponente, degli enti sovra-comunali che hanno giurisdizione nel territorio interessato dal processo e dell'ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale per le attività inerenti i piani di recupero      Da 1 a 5 
Qualità tecnica del progetto e fattibilità: verranno valutati:   
-  accuratezza e chiarezza nella descrizione del progetto      Da 1 a 5 
-  accuratezza e chiarezza nell'organizzazione del lavoro (definizione operativa dei compiti)      Da 1 a 5 
-  fattibilità dell'iniziativa proposta (in termini di: approccio metodologico, dettagli, tempistica, strumenti e obiettivi) in relazione alle risorse economiche richieste      Da 1 a 5 
-  definizione di obiettivi di progetto ed esistenza di un sistema di indicatori di performance in grado di misurare il raggiungimento degli obiettivi dichiarati e di monitorare i risultati in itinere      Da 1 a 5 
-  grado di innovazione      Da 1 a 5 
Facilità di esportazione e ripetibilità in altre realtà locali (modello facilmente riproducibile in altre realtà locali; capacità di trasferimento di know-how da utilizzare in situazioni identiche o simili);      Da 0 a 4 
Capacità di attirare partecipazioni finanziarie di soggetti pubblici e privati      Da 0 a 5 
Capacità di coinvolgimento degli attori locali portatori di interessi (stakeholders)      Da 1 a 5 
Diffusione dei risultati: presenza di una pianificazione di una strategia di comunicazione che comprenda l'informazione bidirezionale e la rilevazione dei risultati di sensibilizzazione.      Da 0 a 5 

Ad ogni progetto che risponda positivamente ai suddetti criteri verrà attribuito un punteggio di merito.
Saranno attribuiti punteggi aggiuntivi da 1 a 4 ai progetti:
1)  presentati da soggetti che abbiano conseguito l'idoneità ai bandi ministeriali;
2)  che al proprio interno utilizzino indicatori di performance in grado di misurare il raggiungimento degli obiettivi dichiarati, mettendo in atto un relativo sistema di monitoraggio;
3)  che comportino l'utilizzo di personale dei propri ruoli nelle attività previste dal progetto, anche attraverso l'istituzione di strutture operative di coordinamento (il costo del personale interno dovrà essere chiaramente individuabile nella scheda finanziaria).
I progetti valutati positivamente verranno inseriti in due apposite graduatorie di idoneità, una per ogni categoria di intervento, in base al punteggio di merito complessivo.
Verranno esclusi e non ritenuti ammissibili i progetti che non avranno raggiunto il punteggio minimo di 33 punti.
4.3  Assegnazione del cofinanziamento
In base alla graduatoria degli enti ammessi al cofinanziamento, pubblicata sul sito web dell'ufficio speciale, i beneficiari sono tenuti a dare inizio al progetto entro due mesi a decorrere dalla data di pubblicazione dei risultati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Gli enti che intendono avviare il progetto, con proprie risorse e indipendentemente dall'esito dell'istruttoria, nel periodo di espletamento delle procedure di valutazione sono invitati a comunicare l'avvio dello stesso.
La data di inizio delle attività relative al progetto dovrà essere comunicata formalmente all'ufficio speciale, al fine di stabilire la decorrenza certa dell'esecuzione del progetto.
Il cofinanziamento dell'ufficio speciale sarà così erogato:
-  una quota pari al 30% del contributo sarà versata entro 60 giorni dalla data di inizio del progetto. Qualora la data di avvio del progetto fosse precedente alla data di emanazione del decreto con il quale saranno individuati gli assegnatari del cofinanziamento, l'erogazione è effettuata entro 60 giorni da quest'ultima data;
-  una seconda quota pari al 50% del contributo sarà versata entro 60 giorni dall'approvazione, da parte dell'ufficio speciale, di una relazione tecnica e finanziaria attestante l'effettivo raggiungimento degli obiettivi intermedi previsti dal progetto, da rendere al 12° mese dalla data di inizio del progetto accompagnata dalla 1ª rendicontazione;
-  il saldo finale pari al 20% del contributo sarà versato dopo l'ultimazione del progetto e previa presentazione da parte dell'ente di una relazione tecnica finale e di una rendicontazione contabile ed amministrativa delle spese sostenute. Il saldo finale sarà versato entro 60 giorni dal nulla osta da parte dell'ufficio speciale.
Gli enti proponenti ammessi al cofinanziamento avranno l'obbligo di produrre, preliminarmente alla corresponsione della prima quota ed entro il termine che verrà fissato, pena la revoca del cofinanziamento, la documentazione inerente all'impegno contabile della quota a loro carico.


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(2006.28.2200)
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119*

ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI


DECRETO 25 maggio 2006.
Iscrizione di una guida turistica all'albo regionale, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Catania.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TURISMO, SPORT E SPETTACOLO

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.R. 13 dicembre 1995 "Atto di indirizzo e coordinamento in materia di guide turistiche";
Vista la legge regionale n. 8 del 3 maggio 2004, che ha definito la professione di guida turistica ed ha stabilito che la stessa può essere esercitata stabilmente nel territorio della Regione unicamente da coloro i quali siano iscritti in una delle sezioni del relativo albo regionale;
Visto l'art. 2 della citata legge regionale n. 8/2004, che prevede l'istituzione dell'albo professionale delle guide turistiche della Regione siciliana suddiviso nelle seguenti sezioni:
a)  sezione "Sicilia occidentale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Palermo e Trapani;
b)  sezione "Sicilia centro-meridionale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Caltanissetta, Enna ed Agrigento;
c)  sezione "Sicilia orientale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Catania, Messina, Siracusa e Ragusa;
d)  sezione "ad esaurimento", suddivisa in elenchi provinciali, cui sono iscritti di diritto i soggetti esclusivamente in possesso delle abilitazioni all'esercizio delle professioni di guide turistiche nei comuni e nelle province della Regione, già conseguite o che saranno conseguite a seguito dell'espletamento dei concorsi già banditi, ai sensi dell'art. 123, R.D. del 18 giugno 1931, n. 773, alla data di entrata in vigore della legge regionale n. 8/2004;
Visto l'art. 1 del decreto 9 agosto 2004, n. 100, istitutivo dell'albo professionale delle guide turistiche, in cui si prevede che l'iscrizione a ciascuna delle sezioni dell'albo è disposta con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dello stesso dipartimento;
Visto l'avviso relativo alla presentazione dell'istanza di iscrizione all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51 del 26 novembre 2004;
Vista l'istanza di iscrizione nell'elenco provinciale di Catania "Sezione ad esaurimento" dell'albo regionale delle guide turistiche della Regione siciliana avanzata dal sig. Cutuli Vito Maurizio, nato a Catania il 17 novembre 1961 e residente a Giarre in via Don Minzoni n. 98, lingua straniera inglese, il cui esame ha evidenziato la completezza della documentazione a corredo della stessa, in conformità a quanto richiesto nel citato avviso;
Visti gli atti d'ufficio ed effettuate le necessarie verifiche ai fini dell'accoglimento della predetta istanza;

Decreta:


Articolo unico

Ai sensi della legge regionale n. 8/2004, il sig. Cutuli Vito Maurizio, nato a Catania il 17 novembre 1961 e residente a Giarre in via Don Minzoni n. 98, è iscritto all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Catania, lingua straniera inglese.
Con successivo avviso, da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo, si darà comunicazione riguardo alle modalità di consegna del tesserino di riconoscimento all'interessato.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo.
Palermo, 25 maggio 2006.
  PORRETTO 

(2006.25.1999)
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DECRETO 25 maggio 2006.
Iscrizione di guide turistiche all'albo regionale, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Palermo ed integrazione dello stesso.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TURISMO, SPORT E SPETTACOLO

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.R. 13 dicembre 1995 "Atto di indirizzo e coordinamento in materia di guide turistiche";
Vista la legge regionale n. 8 del 3 maggio 2004, che ha definito la professione di guida turistica ed ha stabilito che la stessa può essere esercitata stabilmente nel territorio della Regione unicamente da coloro i quali siano iscritti in una delle sezioni del relativo albo regionale;
Visto l'art. 2 della citata legge regionale n. 8/2004, che prevede l'istituzione dell'albo professionale delle guide turistiche della Regione siciliana suddiviso nelle seguenti sezioni:
a)  sezione "Sicilia occidentale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Palermo e Trapani;
b)  sezione "Sicilia centro-meridionale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Caltanissetta, Enna ed Agrigento;
c)  sezione "Sicilia orientale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Catania, Messina, Siracusa e Ragusa;
d)  sezione "ad esaurimento", suddivisa in elenchi provinciali, cui sono iscritti di diritto i soggetti esclusivamente in possesso delle abilitazioni all'esercizio delle professioni di guide turistiche nei comuni e nelle province della Regione, già conseguite o che saranno conseguite a seguito dell'espletamento dei concorsi già banditi, ai sensi dell'art. 123, R.D. del 18 giugno 1931, n. 773, alla data di entrata in vigore della legge regionale n. 8/2004;
Visto l'art. 1 del decreto 9 agosto 2004, n. 100, istitutivo dell'albo professionale delle guide turistiche, in cui si prevede che l'iscrizione a ciascuna delle sezioni dell'albo è disposta con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dello stesso dipartimento;
Visto l'avviso relativo alla presentazione dell'istanza di iscrizione all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51 del 26 novembre 2004;
Viste le istanze di iscrizione nell'elenco provinciale di Palermo "sezione ad esaurimento" dell'albo regionale delle guide turistiche della Regione siciliana, avanzate dai sigg. Cuccia Giuseppe, nato a Corleone il 3 gennaio 1951 e residente a Palermo in via F. P. Perez n. 33 (lingue straniere inglese e francese), Troncale Giuseppa Eleonora, nata a Palermo il 21 ottobre 1963 ed ivi residente in via G. Orcel n. 10 (lingua straniera tedesco), Gandolfo Giuseppe, nato a Palermo il 26 maggio 1939 ed ivi residente in via A. Cisalpino n. 24 (lingue straniere inglese e francese), il cui esame ha evidenziato la completezza della documentazione a corredo della stessa, in conformità a quanto richiesto nel citato avviso;
Vista l'istanza della signora Vita Carmela, nata a Palermo il 13 maggio 1960, con la quale si chiede l'integrazione dell'elenco allegato al decreto n. 1363/S2 del 10 novembre 2005 di iscrizione all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Palermo, con l'inserimento dell'abilitazione della suddetta anche per la lingua inglese;
Visti gli atti d'ufficio ed effettuate le necessarie verifiche ai fini dell'accoglimento delle predette istanze;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi della legge regionale n. 8/2004, i sigg. Cuccia Giuseppe, nato a Corleone il 3 gennaio 1951 e residente in Palermo via F. P. Perez n. 33 (lingue straniere inglese e francese), Troncale Giuseppa Eleonora, nata a Palermo il 21 ottobre 1963 ed ivi residente in via G. Orcel n. 10 (lingua straniera tedesco), Gandolfo Giuseppe, nato a Palermo il 26 maggio 1939 ed ivi residente in via A. Cisalpino n. 24 (lingue straniere inglese e francese), sono iscritti all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Palermo.

Art.  2

Si dispone l'integrazione dell'elenco allegato al decreto n. 1363/S2 del 10 novembre 2005 di iscrizione all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Palermo, mediante l'inserimento dell'abilitazione della signora Vita Carmela, nata a Palermo il 13 maggio 1960, anche per la lingua inglese.
Con successivo avviso, da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo, si darà comunicazione riguardo alle modalità di consegna del tesserino di riconoscimento agli interessati.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo.
Palermo, 25 maggio 2006.
  PORRETTO 

(2006.25.1999)
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111*
   


DECRETO 25 maggio 2006.
Iscrizione di una guida turistica all'albo regionale, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Siracusa.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TURISMO, SPORT E SPETTACOLO

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.R. 13 dicembre 1995 "Atto di indirizzo e coordinamento in materia di guide turistiche";
Vista la legge regionale n. 8 del 3 maggio 2004, che ha definito la professione di guida turistica ed ha stabilito che la stessa può essere esercitata stabilmente nel territorio della Regione unicamente da coloro i quali siano iscritti in una delle sezioni del relativo albo regionale;
Visto l'art. 2 della citata legge regionale n. 8/2004, che prevede l'istituzione dell'albo professionale delle guide turistiche della Regione siciliana suddiviso nelle seguenti sezioni:
a)  sezione "Sicilia occidentale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Palermo e Trapani;
b)  sezione "Sicilia centro-meridionale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Caltanissetta, Enna ed Agrigento;
c)  sezione "Sicilia orientale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Catania, Messina, Siracusa e Ragusa;
d)  sezione "ad esaurimento", suddivisa in elenchi provinciali, cui sono iscritti di diritto i soggetti esclusivamente in possesso delle abilitazioni all'esercizio delle professioni di guide turistiche nei comuni e nelle province della Regione, già conseguite o che saranno conseguite a seguito dell'espletamento dei concorsi già banditi, ai sensi dell'art. 123, R.D. del 18 giugno 1931, n. 773, alla data di entrata in vigore della legge regionale n. 8/2004;
Visto l'art. 1 del decreto 9 agosto 2004, n. 100, istitutivo dell'albo professionale delle guide turistiche, in cui si prevede che l'iscrizione a ciascuna delle sezioni dell'albo è disposta con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dello stesso dipartimento;
Visto l'avviso relativo alla presentazione dell'istanza di iscrizione all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51 del 26 novembre 2004;
Vista l'istanza di iscrizione nell'elenco provinciale di Siracusa "sezione ad esaurimento" dell'albo regionale delle guide turistiche della Regione siciliana, avanzata dalla signora Principato Rosa, nata a Siracusa l'1 aprile 1955 ed ivi residente in via Agatocle n. 28 (lingue straniere inglese e francese), il cui esame ha evidenziato la completezza della documentazione a corredo della stessa, in conformità a quanto richiesto nel citato avviso;
Visti gli atti d'ufficio ed effettuate le necessarie verifiche ai fini dell'accoglimento della predetta istanza;

Decreta:


Articolo unico

Ai sensi della legge regionale n. 8/2004, la signora Principato Rosa, nata a Siracusa l'1 aprile 1955 ed ivi residente in via Agatocle n. 28, è iscritta all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Siracusa (lingue straniere francese/inglese).
Con successivo avviso, da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo, si darà comunicazione riguardo alle modalità di consegna del tesserino di riconoscimento all'interessata.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo.
Palermo, 25 maggio 2006.
  PORRETTO 

(2006.25.1999)
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DECRETO 25 maggio 2006.
Integrazione del decreto 10 novembre 2005, concernente elenco dei soggetti che hanno richiesto l'iscrizione all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, provincia di Trapani.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TURISMO, SPORT E SPETTACOLO

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.R. 13 dicembre 1995 "Atto di indirizzo e coordinamento in materia di guide turistiche";
Vista la legge regionale 3 maggio 2004, n. 8, che ha definito la professione di guida turistica ed ha stabilito che la stessa può essere esercitata stabilmente nel territorio della Regione unicamente da coloro i quali siano iscritti in una delle sezioni del relativo albo regionale;
Visto l'art. 2 della citata legge regionale n. 8/2004, che prevede l'istituzione dell'albo professionale delle guide turistiche della Regione siciliana suddiviso nelle seguenti sezioni:
a)  sezione "Sicilia occidentale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Palermo e Trapani;
b)  sezione "Sicilia centro-meridionale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Caltanissetta, Enna ed Agrigento;
c)  sezione "Sicilia orientale", la cui iscrizione consente l'esercizio della professione nelle province di Catania, Messina, Siracusa e Ragusa;
d)  sezione "ad esaurimento", suddivisa in elenchi provinciali, cui sono iscritti di diritto i soggetti esclusivamente in possesso delle abilitazioni all'esercizio delle professioni di guide turistiche nei comuni e nelle province della Regione, già conseguite o che saranno conseguite a seguito dell'espletamento dei concorsi già banditi, ai sensi dell'art. 123, R.D. 18 giugno 1931, n. 773, alla data di entrata in vigore della legge regionale n. 8/2004;
Visto l'art. 1 del decreto 9 agosto 2004, n. 100, istitutivo dell'albo professionale delle guide turistiche, in cui si prevede che l'iscrizione a ciascuna delle sezioni dell'albo è disposta con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dello stesso dipartimento;
Visto l'avviso relativo alla presentazione dell'istanza di iscrizione all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51 del 26 novembre 2004;
Visto il decreto n. 1365/S2 del 10 novembre 2005, di iscrizione all'albo regionale delle guide turistiche, sezione ad esaurimento, elenco provinciale di Trapani;
Viste le istanze di integrazione dell'elenco allegato al decreto n. 1365/S2 del 10 novembre 2005, di iscrizione all'albo regionale delle guide turistiche, "sezione ad esaurimento", elenco provinciale di Trapani, avanzate dal sig. Tomasello Mario Ignazio, per l'inserimento dell'abilitazione anche per la lingua spagnola, dalla signora Di Gristina Marina, per l'inserimento dell'abilitazione anche per la lingua inglese, dalla signora Nicoletti Giuseppina, per l'inserimento dell'abilitazione anche per la lingua inglese, il cui esame ha evidenziato la completezza della documentazione a corredo delle stesse;
Ritenuto, inoltre, necessario apportare ulteriori integrazioni all'elenco allegato al citato decreto n. 1365/S2, a seguito delle verifiche effettuate d'ufficio, relativamente alle abilitazioni per la lingua straniera dei signori Bucceri Marta (spagnolo), Colletta Gioacchino (francese), Gandolfo Giuseppe (spagnolo e inglese), Geyer Gertraud (inglese), Giliberto Maria Agata (spagnolo e inglese), Gottfreund Vera Liane (inglese e francese), Renda Saverio (francese), Mellina Luca (francese), Ruiz Olmedo Maria (spagnolo);

Decreta:


Articolo unico

Si dispone l'integrazione dell'elenco allegato al decreto n. 1365/S2 del 10 novembre 2005, mediante:
-  l'inserimento dell'abilitazione della signora Nicoletti Giuseppina, nata a Palermo il 7 aprile 1962, anche per la lingua inglese;
-  l'inserimento dell'abilitazione della signora Di Gristina Marina, nata a Palermo il 2 dicembre 1961, anche per la lingua inglese;
-  l'inserimento dell'abilitazione del signor Tomasello Mario Ignazio, nato a Bagheria l'1 gennaio 1959, anche per la lingua spagnola;
-  l'inserimento dell'abilitazione della signora Bucceri Marta, nata a Messina il 2 dicembre 1967, anche per la lingua spagnola;
-  l'inserimento dell'abilitazione del signor Colletta Gioacchino, nato ad Alcamo il 15 agosto 1965, anche per la lingua francese;
-  l'inserimento delle abilitazioni del sig. Gandolfo Giuseppe, nato a Palermo il 26 maggio 1939, anche per le lingue spagnolo e inglese;
-  l'inserimento dell'abilitazione della signora Geyer Gertraud, nata ad Asch (Cecoslovacchia) il 7 settembre 1939, anche per la lingua inglese;
-  l'inserimento delle abilitazioni della signora Giliberto Maria Agata, nata a Catania il 6 dicembre 1961, anche per le lingue spagnolo e inglese;
-  l'inserimento delle abilitazioni della signora Gottfreund Vera Liane, nata a Saarbrecken (D) il 20 luglio 1955, anche per le lingue inglese e francese;
-  l'inserimento dell'abilitazione del sig. Renda Saverio, nato a Palermo il 26 ottobre 1969, anche per la lingua francese;
-  l'inserimento dell'abilitazione del sig. Mellina Luca, nato a Palermo il 13 settembre 1970, anche per la lingua francese;
-  l'inserimento delle abilitazioni della signora Ruiz Olmedo Maria, nata a Malaga il 14 luglio 1945, anche per la lingua spagnola.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet del dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo.
Palermo, 25 maggio 2006.
  PORRETTO 

(2006.25.1999)
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DISPOSIZIONI E COMUNICATI



111*


PRESIDENZA

Autorizzazione alla ditta Agesp S.p.A., con sede in Castellammare del Golfo, per la realizzazione e l'esercizio di un impianto di recupero di rifiuti inerti non pericolosi.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 414 del 28 aprile 2006, la ditta Agesp S.p.A., con sede legale in via Enna, 1 di Castellammare del Golfo (TP), è stata autorizzata, ai sensi e per gli effetti degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, alla realizzazione ed esercizio di un impianto di recupero di rifiuti inerti non pericolosi, nelle operazioni R13 ed R5 di cui all'allegato C del decreto legislativo n. 22/97, da realizzare in contrada Abbatello, nel comune diCastellammare del Golfo (TP).
(2006.24.1981)
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119
Autorizzazione alla ditta D'Angelo Vincenzo, con sede in Alcamo, per la realizzazione e l'esercizio di un impianto di messa in riserva di rifiuti non pericolosi.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 415 del 28 aprile 2006, la ditta D'Angelo Vincenzo, con sede legale in contrada Virgini S.S. n. 113 Km. 331,822 di Alcamo (TP), è stata autorizzata, ai sensi e per gli effetti degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, alla realizzazione ed esercizio di un impianto di messa in riserva R13 e di recupero R4 ed R3, di cui all'allegato C del decreto legislativo n. 22/97, di rifiuti non pericolosi, da realizzare in contrada Citrolo, piano Sasi, in territorio comunale di Alcamo (TP).
(2006.24.1980)
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119

   

Autorizzazione alla ditta Amega 2000 per l'importazione di rifiuti speciali non pericolosi da destinare al riciclo/recupero nel comune di Villafranca Tirrena.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 503 del 29 maggio 2006, la ditta Amega 2000, con sede in via P.pe di Castelnuovo, 56 - Villafranca Tirrena, è stata autorizzata all'importazione dei rifiuti speciali non pericolosi da destinare al riciclo/recupero nel comune diVillafranca Tirrena.
(2006.24.1984)
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119

   

Revoca del codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, di cui all'ordinanza commissariale 22 aprile 2005, rilasciata alla società Platani Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 506 del 29 maggio 2006, è stato revocato il codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, previsto nell'allegato 1, lett. q), dell'ordinanza commissariale n. 362 del 22 aprile 2005 e successive modifiche ed integrazioni, rilasciata alla società Platani Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo, via Messina, 22.
(2006.24.1976)
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119

   

Revoca del codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, di cui all'ordinanza commissariale 29 novembre 2004, rilasciata alla società Palermo Energia Ambientale, con sede in Palermo.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 507 del 29 maggio 2006, è stato revocato il codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, previsto nell'allegato 1, lett. j), dell'ordinanza commissariale n. 1455 del 29 novembre 2004, rilasciata alla società Palermo Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo, via Messina, 22.
(2006.24.1978)
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119

   

Revoca del codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, di cui alle ordinanze commissariali 1 marzo 2005 e 22 maggio 2006, rilasciate alla società Sicil Power S.p.A., con sede in Adrano.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 508 del 29 maggio 2006, è stato revocato il codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati -, previsto nell'allegato 1, lett. s), dell'ordinanza commissariale n. 183 dell'1 marzo 2005, modificata ed integrata con ordinanza commissariale n. 483 del 22 maggio 2006, rilasciate alla società Sicil Power S.p.A., con sede legale in zona industriale S.S. 121 Km. 39,2 Adrano (CT).
(2006.24.1977)
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119
Rinnovo dell'autorizzazione per l'attività di raccolta di oli minerali esausti alla ditta Sicil Oil s.n.c., con sede in Aci Sant'Antonio.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 514 del 29 maggio 2006, è stato concesso alla ditta Sicil Oil s.n.c., con sede e stabilimento in Aci Sant'Antonio (CT), via S. Giovanni n. 12, ai sensi dell'art. 210 del decreto legislativo n. 152/2006, il rinnovo dell'autorizzazione all'attività di raccolta di oli minerali esausti di cui all'ordinanza n. 662 dell'1 agosto 2001 per le operazioni R13 e D15 di cui agli allegati C e B al decreto legislativo n. 152/2006, parte IV.
(2006.24.1974)
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119

   

Autorizzazione alla società Eolie per l'ambiente s.r.l. A.T.O. ME5, con sede in Lipari, per la realizzazione e gestione di una piattaforma integrata di gestione rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 517 del 29 maggio 2006, la società Eolie per l'ambiente s.r.l. A.T.O. ME5, con sede legale in via Falcone e Borsellino - Palazzo Municipale - Lipari, è stata autorizzata, ai sensi dell'art. 208 del decreto legislativo n. 152/2006, alla realizzazione e alla gestione di una piattaforma integrata di gestione rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, costituita da un impianto di compostaggio per la produzione di compost di qualità e da un impianto di selezione per la valorizzazione della frazione secca del comune di Lipari.
(2006.24.1983)
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119

   

Revoca del codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, di cui all'ordinanza commissariale 29 dicembre 2004, rilasciata alla società Tifeo Energia Ambiente s.c.p.a., con sede in Palermo.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 518 del 29 maggio 2006, è stato revocato il codice CER 200301 - rifiuti urbani non differenziati, previsto nell'allegato 1, lett. p), dell'ordinanza commissariale n. 1688 del 29 dicembre 2004 e successive modifiche ed integrazioni, rilasciata alla società Tifeo Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo, via Messina, 22.
(2006.24.1979)
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119

   

Revoca dell'autorizzazione per il trattamento chimico fisico di acque mercurose rilasciata alla società Syndial S.p.A., con sede legale in San Donato Milanese.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 553 del 31 maggio 2006, è stata revocata l'autorizzazione al trattamento chimico fisico di acque mercurose, rilasciata, con ordinanza n. 370/2004, alla Syndial S.p.A., con sede legale in piazza Boldrini, San Donato Milanese (MI) e stabilimento in Priolo Gargallo, via Litoranea Priolese.
(2006.24.1975)
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119

   

Autorizzazione alla ditta Tirreno Ambiente S.p.A., con sede in Messina, per la realizzazione e gestione di un impianto di trattamento del percolato di discarica e rifiuti liquidi non pericolosi, nel comune di Mazzarrà S. Andrea.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 618 del 31 maggio 2006, la ditta Tirreno Ambiente S.p.A., con sede in via Mario Aspa, 7 - Messina, è stata autorizzata alla realizzazione e alla gestione di un impianto di trattamento del percolato di discarica e rifiuti liquidi non pericolosi, nel comune di Mazzarrà S. Andrea.
(2006.24.1972)
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119
Autorizzazione alla società Raffineria di Gela S.p.A., con sede in Gela, per l'esercizio delle operazioni di smaltimento del rifiuto costituito da acque di falda contaminate.

Con ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n. 664 del 31 maggio 2006, la società Raffineria di Gela S.p.A., con sede e stabilimento in Gela, è stata autorizzata, ai sensi dell'art. 210 del decreto legislativo n. 152/2006, per il periodo di un anno, all'esercizio delle operazioni di smaltimento del rifiuto costituito da acque di falda contaminate - CER 191307*, da effettuarsi nell'impianto TAS a servizio della raffineria.
(2006.24.1973)
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119
   


ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE

Passaggio dalla categoria V agrumi alla categoria IV prodotti da destinare alla trasformazione industriale dell'associazione di produttori CO.P.A.S. Consorzio produttorio agrumi Sicilia, con sede in Acireale.

Con decreto del dirigente del servizio 7° del dipartimento regionale interventi strutturali n. 682 del 29 maggio 2006, si è proceduto alla concessione del passaggio dalla categoria V agrumi alla categoria IV prodotti da destinare alla trasformazione industriale, in applicazione dell'art. 11 del reg. n. 2200/96 dell'associazione di produttori CO.P.A.S. Consorzio produttorio agrumi Sicilia, con sede in Acireale (CT), via Madonna delle Grazie, 41.
La predetta organizzazione di produttori rimane iscritta al n. 52 dell'elenco regionale delle organizzazioni di produttori riconosciute tenuto presso questo Assessorato.
(2006.24.1933)
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003

   

Costituzione dell'Osservatorio regionale paritetico del lavoro forestale.

Si comunica che con decreto n. 99119 del 6 giugno 2006 l'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste ha costituito, ai sensi della legge regionale n. 14/2006, l'Osservatorio regionale paritetico del lavoro forestale, così come composto:
-  l'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste quale presidente;
-  il dirigente generale del dipartimento foreste;
-  il dr. Renzo Marino, quale dirigente in servizio presso il dipartimento regionale delle foreste, designato dal dirigente generale dello stesso;
-  l'ispettore generale dell'Azienda regionale delle foreste demaniali;
-  il dr. Giuseppe Castellana, quale dirigente in servizio dell'Azienda regionale delle foreste demaniali, designato dall'ispettore generale della stessa;
-  il dr. Gaetano D'Onufrio, dirigente dell'Amministrazione regionale - dipartimento foreste - in quiescenza, designato dall'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste, quale componente esperto dell'osservatorio;
-  il sig. Fabrizio Scatà e il sig. Francesco Nuccio, quali rappresentanti della F.A.I.C.I.S.L. Sicilia;
-  il sig. Gaetano Pensabene e il sig. Raimondo Cavallaro, quali rappresentanti della U.I.L.A.;
-  il sig. Salvatore Lo Balbo e il sig. Vincenzo Cocivera, quali rappresentanti della C.G.I.L.
I suddetti componenti durano in carica tre anni e possono essere riconfermati solo una volta.
(2006.24.1931)
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084

   

Indirizzo applicativo per il riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) nella Regione siciliana.

L'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste ha adottato il presente indirizzo applicativo al fine di stabilire le modalità di accertamento per il riconoscimento, ad ogni effetto, della qualifica di imprenditore agricolo professionale nell'ambito della Regione siciliana, ai sensi del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99 (Disposizioni in materia di soggetti e attività, integrità aziendale e semplificazione amministrativa in agricoltura, a norma dell'art. 1, comma 2, lett. d), f), g), l), e), della legge 7 marzo 2003, n. 38), con le modifiche di cui al decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 101 (Ulteriori disposizioni per la modernizzazione dei settori dell'agricoltura e delle foreste, a norma dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38).
Gli imprenditori che intendono acquisire la qualifica di imprenditore agricolo professionale devono presentare istanza al comune di residenza, a norma di quanto disposto dall'art. 13 della legge regionale 2 gennaio 1979, n. 18, nei tempi previsti dall'art. 3 della legge regionale 25 marzo 1986, n. 13 e secondo le modalità di cui alla presente direttiva.
Il comune, dopo aver accertato l'incidenza percentuale del reddito agricolo sul reddito globale da lavoro dell'imprenditore ed accertato il requisito della professionalità e del tempo di lavoro, potrà rilasciare la certificazione richiesta, che dovrà espressamente indicare la qualifica professionale di imprenditore agricolo professionale dell'imprenditore.
Il sopra citato indirizzo applicativo sarà consultabile sul sito dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste.
(2006.24.1898)
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003

   

Bando relativo all'articolo 4, comma 1, lett. a), della legge regionale 22 dicembre 2005, n. 19, interventi per la qualificazione del settore vitivinicolo - Proroga dei termini per la presentazione delle istanze.

Nel bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 21, parte I, del 21 aprile 2006 e nel sito internet www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste, il termine ultimo per la presentazione delle istanze viene prorogato di giorni 30, quindi al 19 agosto 2006, ore 13,00, stesso indirizzo. La data di scadenza eventualmente non lavorativa si intende prorogata al primo giorno utile lavorativo.
(2006.30.2306)
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003


ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Costituzione del nucleo tecnico regionale di progetto per l'esecuzione del contratto relativo all'analisi sui fabbisogni per la formazione specialistica post-diploma e post- laurea - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. B.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale pubblica istruzione n. 801/I del 13 dicembre 2005, è stato costituito il nucleo tecnico regionale di progetto per l'esecuzione del contratto relativo all'analisi sui fabbisogni per la formazione specialistica post-diploma e post-laurea - cod. 1999.IT.16.1.PO.011/3.07/9.2.14/0287 - misura 3.07, az. B) - P.O.R. Sicilia 2000/2006.
Al predetto nucleo sono state affidate funzioni di supporto al competente servizio nelle attività connesse alla realizzazione dell'analisi sui fabbisogni formativi in particolare al fine di stabilire gli opportuni raccordi operativi con il suddetto R.T.I., predisporre un percorso partecipato, ottimizzare gli esiti dell'iniziativa, valutare le risultanze prodotte.
Il nucleo è presieduto dal dott. Domenico Giubilaro, dirigente responsabile dell'area II - programmazione interventi comunitari del dipartimento regionale pubblica istruzione - responsabile del progetto, ed è composto dalla dott.sa Licia Masi, dirigente del dipartimento programmazione della Presidenza della Regione siciliana, dalla dott.ssa Anna Leto, dirigente del dipartimento formazione professionale dell'Assessorato del lavoro e della formazione professionale e dalla dott.ssa Loredana Carrara dirigente dell'Agenzia regionale per l'impiego dell'Assessorato del lavoro e della formazione professionale.
Nessun onere finanziario è previsto a carico dell'Amministrazione regionale.
(2006.24.1926)
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101
Costituzione della commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico relativo alla realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore - P.I.R. Marmi - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. A.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale pubblica istruzione n. 427/I del 9 maggio 2006, è stata costituita la commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico per la realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) P.I.R. Marmi, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 56 del 23 dicembre 2005, presieduta dal dott. Marco Monitoro e composta dalla dott.ssa Lorella Pellegrino e dalla dott.ssa Francesca Marcenò.
La durata di validità della predetta commissione è vincolata all'espletamento delle attività di valutazione sopra evidenziate.
Nessun compenso è previsto per la partecipazione ai lavori della commissione.
(2006.24.1927)
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101

   

Costituzione della commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico relativo alla realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore per l'anno formativo 2005/2006 - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. A.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale pubblica istruzione n. 434/I del 10 maggio 2006, è stata costituita la commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico per la realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore per l'anno formativo 2005/2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 56 del 23 dicembre 2005, presieduta dall'arch. Nicola Trentacosti e composta dal dott. Gaetano Angilella, dal dott. Gaetano Chiaro, dal dott. Sergio Gelardi, dalla dott.ssa Carmela Madonna, dalla dott.ssa Claudia Nuccio, dall'ing. Tonio Portuesi, dalla dott.ssa Maria Grazia Raimondi.
La durata di validità della predetta commissione è vincolata all'espletamento delle attività di valutazione sopra evidenziate.
Nessun compenso è previsto per la partecipazione ai lavori della commissione.
(2006.24.1928)
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101


Integrazione dei componenti della commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico relativo alla realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore per l'anno formativo 2005/2006 - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. A.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale pubblica istruzione n. 457/I del 22 maggio 2006, il decreto n. 434/I del 10 maggio 2006, di costituzione della commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico per la realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) per l'anno formativo 2005/2006, è stato integrato con l'inserimento del dott. Roberto Garufi tra i componenti della suddetta commissione.
(2006.24.1928)
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101

   

Integrazione del nucleo tecnico regionale di progetto per l'esecuzione del contratto relativo all'analisi sui fabbisogni per la formazione specialistica post-diploma e post-laurea - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. B.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale pubblica istruzione n. 479/XIV del 24 maggio 2006, il decreto n. 801/XIV del 13 dicembre 2005, di costituzione del nucleo tecnico regionale di progetto per le attività di supporto al competente servizio nelle attività connesse alla realizzazione dell'analisi sui fabbisogni per la formazione specialistica post-diploma e post-laurea, cod. 1999.IT.16.1.PO.011/3.07/9.2.14/0287 - misura 3.07, az. B), P.O.R. 2000/2006, è stato integrato con l'inserimento della dr.ssa Rosalia Giambrone del dipartimento bilancio e tesoro - servizio statistica, tra i componenti del suddetto nucleo.
(2006.24.1926)
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101

   

Ricostituzione del consiglio di amministrazione del Collegio di Maria di Polizzi Generosa.

Con decreto dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione n. 525/VIII dell'8 giugno 2006, il decreto n. 225/VIII dell'8 marzo 2004 è stato annullato e, con effetti dalla data del suddetto decreto e per la durata di un triennio, il consiglio di amministrazione del Collegio di Maria di Polizzi Generosa è stato costituito come segue:
1)  don Calogero Cerami, nato a Petralia Sottana il 18 gennaio 1972, parroco pro-tempore della parrocchia Maria SS. Assunta - componente;
2) sig. Glorioso Salvatore, nato a Polizzi Generosa il 3 maggio 1938, residente a Monreale via Aquino n. 10 - componente;
3) don Giuseppe Murè, nato a Petralia Sottana il 3 settembre 1977, residente a Gangi in via Dongarrà n. 52 - componente.
(2006.25.2023)
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088

   

Costituzione della commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico per la realizzazione di master universitari di I e II livello - P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 3.07, az. C.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale pubblica istruzione n. 542/Dir del 14 giugno 2006, è stata costituita la commissione di valutazione dei progetti presentati a seguito dell'avviso pubblico per la realizzazione di master universitari diI e II livello, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 56 del 23 dicembre 2005, presieduta dall'avv. Elisabetta Mariotti e composta dalla dott.ssa Ornella Pagano e dal dott. Giuseppe Polizzano.
La durata di validità della predetta commissione è vincolata all'espletamento delle attività di valutazione sopra evidenziate.
Nessun compenso è previsto per la partecipazione ai lavori della commissione.
(2006.24.1925)
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101
   


ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE

Approvazione del nuovo testo dello statuto sociale della Banca di credito cooperativo Mutuo soccorso Gangi, con sede in Gangi.

Con decreto n. 159 del 15 giugno 2006 del dirigente generale del dipartimento regionale finanze e credito, ai sensi dell'art. 56 del decreto legislativo l settembre 1993, n. 385, ed in base alle attribuzioni di cui all'art. 2, lett. a), del D.P.R. 27 giugno 1952, n. 1133, è stato approvato il nuovo testo dello statuto sociale della Banca di credito cooperativo Mutuo soccorso Gangi, con sede in Gangi (PA), composto da n. 51 articoli che in allegato costituisce parte integrante del suddetto decreto.
(2006.25.1989)
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013

   

Autorizzazione della costituzione della Banca popolare dell'Etna società cooperativa ed approvazione del relativo statuto sociale.

Con decreto n. 160 del 15 giugno 2006 del dirigente generale del dipartimento regionale finanze e credito, è stata autorizzata, ai sensi dell'art. 14 del decreto legislativo l settembre 1993, n. 385 "Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia", la costituzione della Banca popolare dell'Etna società cooperativa, con sede in Bronte (CT), ed è stato approvato, altresì, lo statuto sociale composto da n. 58 articoli che in allegato costituisce parte integrante del citato provvedimento.
(2006.25.1990)
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013

ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA

Provvedimenti concernenti riconoscimento di corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali.

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1012/5S dell'11 maggio 2006, è stato riconosciuto n. 1 corso professionale abilitante per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati per il 2006 dalla I.CO.TE.A. C.A.T., con sede legale in Ispica (RG), via XX Settembre n. 16, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Ispica, via XX Settembre n. 16.
(2006.24.1956)
035

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1013/5S dell'11 maggio 2006, sono stati riconosciuti n. 4 corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati per il 2006 dalla Ass. Pegaso, con sede legale in Agrigento, via Giovanni XXIII n. 106, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Agrigento, via Diodoro Siculo n. 1.
(2006.24.1957)
035

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1014/5S dell'11 maggio 2006, sono stati riconosciuti n. 3 corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati per il 2006 dalla C.A.T. Cescot Messina, con sede legale in Capo d'Orlando, via Umberto n. 9, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Gioiosa Marea (ME), via F. Crispi n. 74.
(2006.24.1955)
035

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1015/5S dell'11 maggio 2006, sono stati riconosciuti n. 2 corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati per il 2006 dalla E.C.I.P.A., con sede legale in Siracusa, via Carso n. 33, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Siracusa, via Vincenzo Statella n. 32.
(2006.24.1954)
035

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1016/5S dell'11 maggio 2006, sono stati riconosciuti n. 8 corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati per il 2006 dalla C.A.T. C.I.D.E.C., con sede legale in Palermo, via Ammiraglio Gravina n. 2/F, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Palermo, via Ammiraglio Gravina n. 2/F.
(2006.24.1952)
035

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1019/5S dell'11 maggio 2006, sono stati riconosciuti n. 8 corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati per il 2006 dalla CAT Thompson Arnia Cricchio, con sede legale in Palermo, via Monti Iblei n. 16, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Palermo, via Monti Iblei n. 16.
(2006.24.1951)
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035
Provvedimenti concernenti rinnovo di convenzioni per l'organizzazione di corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali.

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1011/5S dell'11 maggio 2006, è stata rinnovata fino al 29 maggio 2007 la convenzione per l'organizzazione dei corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati dall'I.CO.TE.A., con sede legale in Ispica (RG), via XX Settembre n. 16, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Ispica (RG), via XX Settembre n. 16.
(2006.24.1958)
035

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1131/5S del 19 maggio 2006, è stata rinnovata fino al 12 luglio 2007 la convenzione per l'organizzazione dei corsi professionali abilitanti per l'esercizio di attività commerciali nel settore merceologico alimentare e per l'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande, programmati dalla Confimpresa Euromed, con sede legale in Agrigento, via Erodoto n. 8, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Agrigento, via P.S. Mattarella n. 3537.
(2006.24.1959)
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035

   

Provvedimenti concernenti riconoscimento di corsi professionali abilitanti per l'iscrizione nel ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio.

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1017/5S dell'11 maggio 2006, sono stati riconosciuti n. 5 corsi professionali abilitanti per l'iscrizione nel ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio, programmati per il 2006 dalla C.A.T. C.I.D.E.C., con sede legale in Palermo, via Ammiraglio Gravina n. 2/F, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Palermo, via Ammiraglio Gravina n. 2/F.
(2006.24.1953)
035

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1018/5S dell'11 maggio 2006, sono stati riconosciuti n. 3 corsi professionali abilitanti per l'iscrizione nel ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio, programmati per il 2006 dalla E.A.P. - Fed.Ar.Com., con sede legale in Caltanissetta, via Barone Di Figlia n. 6, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Messina, via G. La Farina n. 37.
(2006.24.1950)
035

Con decreto del dirigente del servizio commercio del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato n. 1130/5S del 19 maggio 2006, sono stati riconosciuti n. 12 corsi professionali abilitanti per l'iscrizione nel ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio, programmati per il 2005 dalla Confimpresa Euromed, con sede legale in Palermo, via Principe Belmonte n. 123, e da tenersi presso i locali della sede operativa siti in Palermo, via Imperatore Federico n. 18 c/o l'Istituto paritario Lincoln.
(2006.24.1960)
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035

   

Provvedimenti concernenti società cooperative.

Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1234 del 31 maggio 2006, il dr. Emanuele Sipala, nato a Catania il 25 dicembre 1965 e residente in Lentini (SR), domiciliato in via E. Pertini, 15, è stato nominato commissario liquidatore della società cooperativa S.A.M.I., con sede nel comune di Chiaramonte Gulfi, in sostituzione del commissario liquidatore rag. Matteo Bonanno.
(2006.24.1912)
040
Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1235 del 31 maggio 2006, il dr. Emanuele Sipala, nato a Catania il 25 dicembre 1965 e residente in Lentini (SR), domiciliato in via E. Pertini, 15, è stato nominato commissario liquidatore della società cooperativa Floriblea, con sede nel comune di Scicli, in sostituzione del commissario liquidatore dr. Bartolomeo Mililli.
(2006.24.1911)
040

Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1236 del 31 maggio 2006, il geom. Melchiorre Di Maria, nato a Palermo il 25 giugno 1966 e residente in Palermo, domiciliato in via Del Levriere, 61, è stato nominato commissario liquidatore della società cooperativa San Domenico, con sede nel comune di Canicattì, in sostituzione del commissario liquidatore avv. A. Maria Ludovica Americo.
(2006.24.1913)
040

Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 1237 del 31 maggio 2006, il dr. Francesco La Fauci, nato a Saponara il 30 marzo 1957 e residente in Messina, domiciliato in via Gesù e Maria in S. Leone, 15, l'avv. Antonio Sindona, nato a Messina il 23 agosto 1951 e residente in Messina, domiciliato in viale Annunziata, 80, e la dr.ssa Palmira Macrì, nata a Locri (RC) il 6 luglio 1962 e residente in Messina, domiciliata in via Gesù e Maria in S. Leone, 15, sono stati nominati commissari liquidatori della società cooperativa La Proletaria, con sede nel comune di Cattolica Eraclea, in sostituzione del commissario liquidatore avv. Anna M. Americo.
(2006.24.1961)
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040

   

Rinnovo della Commissione regionale per l'artigianato.

Con decreto n. 1253/Gab. del 6 giugno 2006 dell'Assessore regionale per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca, è stata rinnovata la Commissione regionale per l'artigianato, limitatamente ai componenti previsti alla lettera a) dell'articolo 17 della legge regionale n. 3/86, come modificato dall'articolo 3 della legge regionale n. 35/91, con i seguenti presidenti delle Commissioni provinciali per l'artigianato.
-  C.P.A. di Agrigento il sig. Burgio Calogero, nato a Campobello di Licata (AG) il 5 luglio 1951;
-  C.P.A. di Caltanissetta il sig. Sberna Beniamino Tarcisio, nato a San Cataldo (CL) il 16 luglio 1954;
-  C.P.A. di Catania il cav. Bonaccorso Diego, nato a Ionia (CT) il 29 aprile 1945;
-  C.P.A. di Enna il sig. Beccaria Michele, nato a Villarosa (EN) il 16 novembre 1944;
-  C.P.A. di Messina il sig. Spignolo Luigi, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 6 marzo 1943;
-  C.P.A. di Palermo il sig. Spinnato Salvatore, nato a Monreale (PA) il 27 novembre 1946;
-  C.P.A. di Ragusa il sig. Randazzo Sebastiano, nato a Vittoria (RG) l'8 marzo 1954;
-  C.P.A. di Siracusa il sig. Marchese Michele, nato a Catania l'1 giugno 1931;
-  C.P.A. di Trapani il sig. Scardino Rosario, nato ad Alcamo (TP) il 2 ottobre 1937.
(2006.24.1963)
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009

   

Nomina di un componente della Commissione regionale per l'artigianato.

Con decreto n. 1266/7S del 6 giugno 2006 dell'Assessore regionale per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca, è stato nominato componente della Commissione regionale per l'artigianato, ai sensi della lettera d) dell'articolo 17 della legge regionale n. 3/86, come modificato dall'articolo 3 della legge regionale n. 35/91, il sig. Filippello Mario, nato a Sciara (PA) il 22 novembre 1950, esperto designato dalla Confederazione nazionale dell'artigianato.
(2006.24.1962)
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009


ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI

Modifiche alle graduatorie definitive degli ammessi alla concessione di mutui finalizzati alla costruzione e all'acquisto della prima unità abitativa, per le province di Palermo e Ragusa.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale lavori pubblici n. 633 del 31 maggio 2006, sono state apportate le seguenti modifiche:
-  alla posizione n. 329 della graduatoria per i comuni con popolazione inferiore a 25.000 abitanti della provincia di Palermo, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 53 del 2 novembre 1996, leggasi "Giallombardo Francesca, nata il 12 febbraio 1948";
-  alla posizione n. 2465 della graduatoria per il capoluogo di provincia di Palermo, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 53 del 2 novembre 1996, leggasi "Sciacchitano Saveria, nata l'8 agosto 1949;
-  alla posizione n. 236 della graduatoria per il capoluogo di provincia di Ragusa, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 53 del 2 novembre 1996, leggasi "Migliore Patrizia, nata a Stradella (PV) il 26 marzo 1967".
(2006.25.2031)
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048
   


ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE

Approvazione del regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari - Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione.

Con decreto n. 31/06/Gab del 15 maggio 2005 dell'Assessore regionale per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale e l'emigrazione, è stato approvato il regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari rientranti nella competenza dell'Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione.
(2006.23.1857)
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008

   

Decentramento del collocamento dei lavoratori dello spettacolo.

Con decreto n. 38/06 Segr. del 24 maggio 2006, il dirigente generale del dipartimento regionale lavoro ha avviato il decentramento del collocamento dei lavoratori dello spettacolo, ha istituito appositi sportelli presso tutti i centri per l'impiego dell'Isola e ha disposto l'adozione della procedura informatizzata per la gestione di tutte le attività oggetto di decentramento.
(2006.24.1949)
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091

   

Provvedimenti concernenti sostituzione di componenti del comitato regionale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale per la Regione siciliana.

Con decreto n. 21/06/X/II del 7 giugno 2006 dell'Assessore regionale per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale e l'emigrazione, si è provveduto ad una sostituzione nel ricostituito comitato regionale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale per la Regione siciliana:
In rappresentanza dei lavoratori dipendenti
-  il sig. Nicolosi Giuseppe, nato a Catania il 27 marzo 1939, residente a Mascalucia in via P. Picasso n. 24, è stato nominato come rappresentante dei lavoratori dipendenti della Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL), in sostituzione del sig. Piazza Lorenzo.
(2006.25.1995)
015

Con decreto n. 22/06/X/II dell'8 giugno 2006 dell'Assessore regionale per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale e l'emigrazione, si è provveduto ad una sostituzione nel ricostituito comitato regionale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale per la Regione siciliana:
In rappresentanza dei lavoratori autonomi
-  il dott. Lisi Gianni, nato a Ceprano (FR) il 20 gennaio 1961 e residente a Strangolagalli (FR) in via Colle n. 5, domiciliato per la carica in via Simone Cuccia n. 1 (PA), è stato nominato come rappresentante dei lavoratori autonomi della Coldiretti, in sostituzione del sig. Castorina Carmelo.
(2006.25.2014)
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015

   

Nomina della commissione esaminatrice per gli esami di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore in Caltanissetta.

Con decreto dell'Assessore per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale e l'emigrazione n. 23/06/X/II del 9 giugno 2006, è stata nominata la commissione esaminatrice, relativa alla sessione d'esami per l'abilitazione alla conduzione di generatori di vapore, che è stata tenuta nei mesi luglio/agosto 2006 in Caltanissetta, così composta:
Presidente
-  ing. Altana Francesco, dirigente superiore, capo servizio presso l'ispettorato provinciale lavoro di Siracusa;
Membri esperti
-  ing. Sunseri Giancarlo, tecnologo III livello presso il dipartimento I.S.P.E.S.L. di Palermo;
-  ing. Buffa Emanuele, funzionario presso l'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo.
E' stato nominato segretario della commissione suddetta, l'ispettore Calì Giuseppe, funzionario presso l'ispettorato provinciale del lavoro di Caltanissetta.
(2006.25.2013)
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091
   


ASSESSORATO DELLA SANITA'

Autorizzazione alla società CO.DI.SAN. S.p.A., con sede in Catania, per il trasferimento del proprio magazzino.

Con decreto dell'ispettore generale dell'ispettorato regionale sanitario n. 7884 del 15 maggio 2006, la società CO.DI.SAN. S.p.A. è stata autorizzata a trasferire il magazzino in via Pantano, 24, Belpasso (CT).
(2006.24.1943)
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102

   

Autorizzazione all'apertura di un dispensario stagionale nel comune di Mascali.

Con decreto dell'ispettore generale dell'ispettorato regionale sanitario n. 8014 del 7 giugno 2006, la dott.ssa Elvira Grasso Vasta è stata autorizzata all'apertura del dispensario stagionale a Fondachello in Mascali (CT) per il periodo estivo 2006.
(2006.25.2018)
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028
Autorizzazione all'apertura di una farmacia succursale stagionale sita in Selinunte.

Con decreto dell'ispettore generale dell'ispettorato regionale sanitario n. 8016 del 7 giugno 2006, il dr. Gancitano Salvatore è stato autorizzato ad aprire la farmacia succursale stagionale, sita in Strada Uno di Triscina di Selinunte per il periodo estivo 2006.
(2006.24.1942)
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028


Riconferma del centro Terzomillennio s.r.l., sito in Mazara del Vallo, quale centro autorizzato alla prescrizione, con diagnosi e piano terapeutico, dei farmaci soggetti alla nota AIFA 74.

Con decreto dell'ispettore generale dell'ispettorato regionale sanitario n. 8017 del 7 giugno 2006 il centro Terzomillennio s.r.l., sito in Mazara del Vallo (TP), via Castelvetrano n. 85, è stato riconfermato quale centro autorizzato alla prescrizione, con diagnosi e piano terapeutico, dei farmaci soggetti alla nota AIFA 74.
(2006.24.1917)
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102

   

Provvedimenti concernenti riconoscimento di idoneità a stabilimenti di lavorazione di alimenti di origine animale.

Con decreto del dirigente del servizio 2° dell'ispettorato regionale veterinario n. 8022 del 7 giugno 2006, l'impianto della ditta Brunetto Frigo s.r.l., sito in Campobello di Licata (AG), contrada Tintoria, è stato riconosciuto idoneo all'esercizio dell'attività di produzione di preparazione di carni.
L'impianto è stato iscritto con il numero di identificazione 0-798/P nello speciale registro previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 3 agosto 1998, n. 309.
(2006.24.1919)
118
   

Con decreto del dirigente del servizio 2° dell'ispettorato regionale veterinario n. 8150 del 14 giugno 2006, lo stabilimento di prodotti ittici della ditta Stagno Calogero, sito in Porto Empedocle (AG) nella via Lincoln, 101, è stato riconosciuto idoneo all'esercizio dell'attività di stabilimento di cui alla tipologia 3 della circolare ministeriale del 19 febbraio 1993, n. 5.
Lo stabilimento è stato iscritto con il numero di identificazione 3078 nello speciale registro previsto dall'art. 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 531.
(2006.24.1935)
118
   

Con decreto del dirigente del servizio 2° dell'ispettorato regionale veterinario n. 8174 del 20 giugno 2006, lo stabilimento di prodotti ittici della ditta Giomar s.r.l., sito in Casteldaccia (PA) nella via Pietro Nenni, 22, è stato riconosciuto idoneo all'esercizio dell'attività di stabilimento di cui alla tipologia 2 e 4 della circolare ministeriale del 19 febbraio 1993, n. 5.
Lo stabilimento è stato iscritto con il numero di identificazione 3079 nello speciale registro previsto dall'art. 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 531.
(2006.25.2020)
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118

   

Voltura della ragione sociale del mattatoio del comune di Cianciana a favore dell'Unione dei comuni Platani, Quisquina, Magazzolo.

Con decreto del dirigente del servizio 2° dell'ispettorato regionale veterinario n. 8023 del 7 giugno 2006, la ragione sociale indicata nel decreto n. 26323 del 2 settembre 1998 è stata volturata a favore dell'Unione dei comuni Platani, Quisquina, Magazzolo.
Lo stabilimento di macellazione di limitata capacità sito in Cianciana (AG) nella contrada Vitellacci resta iscritto con il numero di identificazione 052/M nello speciale registro previsto dall'articolo 5 del decreto legislativo 18 aprile 1994, n. 286.
(2006.24.1920)
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118


Provvedimenti concernenti autorizzazioni per tumulazioni privilegiate.

Con decreto n. 8048 dell'8 giugno 2006, l'ispettore generale dell'ispettorato regionale sanitario ha autorizzato la tumulazione privilegiata nella Chiesa Madre del comune di Bisacquino delle spoglie mortali di mons. Pasquale Bacile.
(2006.24.1939)
102

Con decreto n. 8049 dell'8 giugno 2006, l'ispettore generale dell'ispettorato regionale sanitario ha autorizzato la tumulazione privilegiata nella Chiesa Tempio di Gesù Sacramentato di Messina delle spoglie mortali di suor Maria Alfonsa Bruno.
(2006.24.1940)
102
   

Con decreto n. 8050 dell'8 giugno 2006, l'ispettore generale dell'ispettorato regionale sanitario ha autorizzato le tumulazioni privilegiate nella Parrocchia S. Maria in Ognina di Catania delle spoglie mortali dei coniugi Marcello Inguscio ed Anna Maria Ritter.
(2006.24.1941)
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102

   

Provvedimenti concernenti revoca di riconoscimenti di idoneità a stabilimenti di lavorazione di alimenti di origine animale.

Con decreto del dirigente del servizio 2° dell'ispettorato regionale veterinario n. 8151 del 14 giugno 2006, è stato revocato il riconoscimento rilasciato allo stabilimento di prodotti ittici di tipologia 3 della ditta Euroittica s.r.l., sito in Giardini Naxos (ME) nella via del Muro, 1.
Lo stabilimento con il numero di riconoscimento 2863 è stato cancellato dallo speciale registro previsto dall'art. 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 531.
(2006.24.1936)
118

Con decreto del dirigente del servizio 2° dell'ispettorato regionale veterinario n. 8152 del 14 giugno 2006, è stato revocato il riconoscimento attribuito alla ditta Asaro Francesco, Giuseppe & Luciano s.n.c., con sede in Mazara del Vallo nella via Bessarione, 196.
Lo stabilimento con il numero di riconoscimento 339 è stato cancellato dallo speciale registro previsto dall'art. 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 531.
(2006.24.1938)
118

Con decreto del dirigente del servizio 2° dell'ispettorato regionale veterinario n. 8153 del 14 giugno 2006, è stato revocato il riconoscimento 687 attribuito allo stabilimento della ditta Arco Azzurro soc. coop., con sede in Casteldaccia (PA), nella via Pietro Nenni.
L'impianto è stato cancellato dall'apposito elenco previsto dal decreto legislativo n. 531/92.
(2006.24.1937)
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118

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Rimodulazione del quadro economico del finanziamento per la realizzazione di un intervento nel comune di Trappeto in attuazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 1.10.

In attuazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006, misura 1.10 "Tutela integrata delle aree costiere", il dirigente generale del dipartimento regionale territorio e ambiente, con decreto n. 195 del 6 marzo 2006, registrato alla Corte dei conti il 21 marzo 2006, registro n. 1, foglio 103, ha preso atto della rimodulazione del quadro economico al netto del ribasso d'asta per l'importo di E 760.019,43 per il Progetto integrato territoriale P.I.T. n. 17 "Delle Torri e dei Castelli" intervento n. 34 "Opere di protezione del litorale da fenomeni di erosione nella zona sottostante la via Lungomare", nel comune di Trappeto. C.I. 1999.IT.16.1.PO.011/1.10/11.2.8/0029.
(2006.25.2042)
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101


Approvazione di variante allo strumento urbanistico del comune di Savoca.

Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale urbanistica n. 577 del 17 maggio 2006, ai sensi e per gli effetti dell'art. 5 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità al parere n. 18 dell'11 maggio 2006 dell'unità operativa 4.1 del dipartimento regionale urbanistica, è stata approvata la variante al vigente strumento urbanistico generale adottata dal comune di Savoca con delibera consiliare n. 11 del 21 febbraio 2005.
(2006.25.1997)
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112

   

Giudizio positivo di compatibilità ambientale al progetto relativo alla ricostruzione di impianti di risalita - impianto Skilift, nel comune di Linguaglossa.

Il dirigente del servizio 2 - V.A.S. - ufficio V.I.A. del dipartimento regionale territorio ed ambiente, con decreto n. 729 del 16 giugno 2006, ha rilasciato, ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. 12 aprile 1996, recepito con l'art. 91 della legge regionale n. 6/2001, giudizio positivo di compatibilità ambientale, con prescrizioni, sul progetto di ricostruzione impianti di risalita stazione di partenza e arrivo a quota 1.800 m. - impianto Skilift denominato "Anfiteatro", da realizzarsi nel comune di Linguaglossa.
(2006.25.2043)
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119
   


ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI

Modifiche ed integrazioni al decreto 2 ottobre 2003, concernente istituzione della Consulta regionale per l'autotrasporto.

L'Assessore regionale per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti, per un migliore funzionamento ed efficacia della Consulta regionale dell'autotrasporto istituita con decreto n. 94/Gab. del 2 ottobre 2003, ha ritenuto necessario apportare con proprio decreto n. 68 del 23 maggio 2006 alcune modifiche in ordine alla funzionalità ed alla composizione dello stesso consesso.
Viene, pertanto, disposto che le proposte della Consulta regionale dell'autotrasporto, se condivise dall'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti, potranno essere rappresentate dal dirigente generale del dipartimento trasporti e comunicazioni della Regione siciliana a livello centrale presso la Consulta generale per l'autotrasporto ed al Ministero competente.
Viene inoltre integrata la composizione della consulta, che risulta così composta:
-  dall'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti od un suo delegato con funzione di presidente;
-  dal dirigente generale del dipartimento regionale trasporti e comunicazioni, o suo delegato con funzione di vice presidente;
-  dal dirigente preposto all'area della programmazione di settore e del piano regionale dei trasporti del dipartimento trasporti e comunicazioni della Regione siciliana;
-  dal dirigente preposto all'area 4 - coordinamento uffici della motorizzazione civile del dipartimento trasporti e comunicazioni della Regione siciliana;
-  dal dirigente preposto al servizio 8 - coordinamento degli interventi a sostegno della logistica e del trasporto delle merci del dipartimento trasporti e comunicazioni della Regione siciliana;
-  dal dirigente preposto al servizio del trasporto regionale marittimo del dipartimento trasporti e comunicazioni della Regione siciliana;
-  da un dirigente designato dall'A.N.A.S.;
-  da un dirigente designato dalla società Trenitalia divisione cargo;
-  da un rappresentante effettivo ed uno supplente designati da ciascuna delle seguenti associazioni di categoria operanti nel territorio della Regione siciliana: Assotrasport - S.N.A.CASA - A.I.TRAS. - A.I.A.S. - F.I.T.A. C.N.A. - F.A.I. Assiotrat Confartigianato - Lega cooperative.
Inoltre, al fine di conferire al consesso maggiore funzionalità e potere decisionale e di intervento in ordine alle problematiche attinenti al settore dell'autotrasporto merci, è stata prevista l'istituzione di un comitato tecnico, formato da n. 3 componenti designati dalle associazioni di categoria facenti parte della Consulta, di cui uno con funzioni di coordinatore, integrato, in relazione all'argomento, dai dirigenti del dipartimento competenti per materia, stabilendo che il coordinatore designato riferirà sull'attività svolta alla Consulta regionale dell'autotrasporto in seduta plenaria per le determinazioni finali che si renderanno necessarie.
Il decreto n. 68 del 23 maggio 2006 integra e modifica il precedente n. 94/Gab del 2 ottobre 2003.
(2006.24.1945)
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CIRCOLARI



110

ASSESSORATO DELLA SANITA'


CIRCOLARE 7 luglio 2006, n. 1197.
Emergenza idrica nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo, Trapani, Messina, Catania, Siracusa e Ragusa. Proroga circolare n. 1028 del 3 luglio 2000 (già prorogata con circolare n. 1042 del 13 marzo 2001, circolare n. 1073 del 18 aprile 2002, circolare n. 1104 del 21 febbraio 2003, circolare n. 1167 del 5 maggio 2005 e n. 1192 del 13 aprile 2006). Disposizioni.

AL MINISTERO DEGLI INTERNI DELEGATO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
AL MINISTERO DELLA SALUTE
AL MINISTERO DELL'AMBIENTE
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE QUALE COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA IDRICA
ALL'ASSESSORATO REGIONALE DEI LAVORI PUBBLICI
ALL'ASSESSORATO REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
AGLI UFFICI TERRITORIALI DI GOVERNO DELLA REGIONE SICILIA
AI DIRETTORI GENERALI DELLE AA.UU.SS.LL. DELLA REGIONE SICILIA
AI SINDACI
AI DIRETTORI GENERALI DEGLI ENTI UTILIZZATORI DI RISORSE IDRICHE
AI DIRETTORI DEI LABORATORI DI SANITÀ PUBBLICA DELLE AA.UU.SS.LL. DELLA REGIONE SICILIA
AI DIRETTORI DEI DIPARTIMENTI PROVINCIALI ARPA DELLA REGIONE SICILIA
AI DIRETTORI DELL'AREA DIPARTIMENTALE D'IGIENE E SANITÀ PUBBLICA DELLE AA.UU.SS.LL. DELLA REGIONE SICILIA
AI DIRETTORI DEL GENIO CIVILE
In relazione al perdurare della crisi idrica, manifestata da alcuni sindaci dei comuni della Sicilia, e vista la scadenza del 30 giugno 2006 della circolare n. 1192 del 13 aprile 2006, di proroga della circolare n. 1028 del 3 luglio 2000, si dispone che, nei casi in cui è stato avviato l'iter di autorizzazione sanitaria per le acque destinate al consumo umano per l'approvvigionamento idrico dei comuni interessati, fermo restando il perdurare della crisi idrica, la circolare in oggetto va applicata sino alla definizione del procedimento di autorizzazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2006.
Il dirigente generale dell'ispettorato regionale sanitario: CIRIMINNA
(2006.28.2211)
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102
ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


CIRCOLARE 30 maggio 2006.
Problematiche connesse all'iter istruttorio delle pratiche inerenti gli impianti eolici giacenti presso il servizio 2 - V.A.S. - ufficio V.I.A.

A TUTTI GLI ASSESSORATI REGIONALI
ALL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA
A TUTTI I COMUNI DELL'ISOLA
A TUTTE LE PROVINCIE REGIONALI
AL SERVIZIO 2
Con proprio decreto del 28 aprile 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 20, parte prima, del 13 maggio 2005, sono stati stabiliti i criteri relativi ai progetti per la realizzazione di impianti industriali per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento. In particolare, l'art. 1 del suddetto decreto stabilisce che: "ai fini dell'emissione dei provvedimenti di cui al D.P.R. 12 aprile 1996 e successive modifiche di integrazione, relativi ai progetti per la realizzazione di impianti industriali per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento, si applicano le direttive, i criteri e le modalità procedurali stabilite negli allegati A, B, C, facenti parte integrante e sostanziale del presente decreto".
Considerata la quantità di progetti inerenti la proposizione di nuovi impianti eolici nel territorio siciliano, nella consapevolezza delle difficoltà lavorative in cui versa l'unità operativa attività produttive - incardinata al servizio 2 - V.I.A. - V.A.S. - per la gran mole di progetti da esaminare, dovendo, comunque, dare attuazione nel più breve tempo possibile al protocollo di Kyoto onde evitare possibili conseguenti sanzioni per lo Stato italiano, al fine di completare l'iter istruttorio finalizzato all'espressione del giudizio di compatibilità ambientale per i progetti di cui sopra bloccati dal rispetto dell'ordine cronologico che di fatto impedisce l'espletamento dell'istruttoria di diverse pratiche già cantierabili con possibile danno per l'economia del territorio, con la presente circolare si dispone che, previa formale istanza da parte del proponente, potranno essere trattati, a prescindere dall'ordine cronologico del protocollo d'ingresso presso questo Assessorato, i progetti di impianti per la produzione di energia eolica immediatamente cantierabili, provvisti cioè di tutta la documentazione prevista dal decreto 28 aprile 2005, allegati A e B, nonché dotati di tutte le autorizzazioni, visti e/o nulla osta necessari.
Per poter rientrare nella citata fattispecie, i progetti di cui sopra dovranno essere dotati di tutti i pareri previsti dalle norme vigenti in materia a meno del giudizio di compatibilità ambientale e della variante urbanistica che dovranno essere rilasciati rispettivamente dai dipartimenti territorio ed ambiente ed urbanistica di questo Assessorato e dell'autorizzazione unica di competenza dell'Assessorato dell'industria.
La presente circolare è trasmessa alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione.
Il dirigente generale del dipartimento regionale territorio ed ambiente: LO BUE
(2006.29.2241)
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119


RETTIFICHE ED ERRATA-CORRIGE

AVVERTENZA.  -  L'avviso di rettifica dà notizia dell'avvenuta correzione di errori materiali contenuti nell'originale o nella copia del provvedimento inviato per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. L'errata-corrige rimedia, invece, ad errori verificatisi nella stampa del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale.

AVVISO DI RETTIFICA
ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI


DECRETO 17 maggio 2006.
Graduatoria provvisoria dei progetti ammissibili a finanziamento relativi agli interventi di "Completamento, adeguamento e ammodernamento rete stradale", a valere sulla misura 6.01, linea b - interventi comunali del P.O.R. Sicilia 2000/2006, ed elenco dei progetti esclusi.


Nel decreto di cui in epigrafe, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte prima, n. 28 del 9 giugno 2006, a pag. 16, all'art. 2, anziché "è approvata la graduatoria provvisoria" leggasi "è approvata la graduatoria definitiva", e all'art. 6, anziché "dalla data della pubblicazione della graduatoria definitiva" leggasi "dalla data di comunicazione dell'ammissione al finanziamento dell'opera all'ente beneficiario".
(2006.21.1717)101


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