REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 16 LUGLIO 1999 - N. 34
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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Avv.Michele Arcadipane

SOMMARIO

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETO PRESIDENZIALE 4 maggio 1999.
Nuovo elenco degli enti e delle aziende soggetti alle norme sulla Tesoreria unica regionale  pag.


DECRETO PRESIDENZIALE 27 maggio 1999.
Delega all'Assessore destinato alla Presidenza della trattazione degli affari ricompresi nella competenza della segreteria del Comitato regionale dell'economia e del lavoro  pag.

DECRETI ASSESSORIALI
Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione

DECRETO 21 maggio 1999.
Approvazione degli elenchi di aspiranti alla nomina di revisori dei conti di competenza dell'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione  pag.

Assessorato del bilancio e delle finanze

DECRETO 18 maggio 1999.
Modifiche al decreto 6 febbraio 1998, concernente variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 1998  pag.


DECRETO 28 maggio 1999.
Variazioni al quadro sintetico delle previsioni di cassa allegato al bilancio della Regione, per l'anno 1999.
  pag.


DECRETO 31 maggio 1999.
Variazioni al quadro sintetico delle previsioni di cassa allegato al bilancio della Regione, per l'anno 1999.
  pag.

Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca

DECRETO 20 maggio 1999.
Revoca parziale del decreto 20 giugno 1991, concernente bando di concorso per l'utilizzazione delle disponibilità finanziarie ai sensi della legge regionale 20 dicembre 1975, n. 79, artt. 1 e 8  pag.

Assessorato dei lavori pubblici

DECRETO 8 luglio 1999.
Scorrimento delle graduatorie definitive provinciali degli ammessi alla concessione di mutui finalizzati alla costruzione o all'acquisto della prima unità abitativa.
  pag.


DECRETO 8 luglio 1999.
Scorrimento delle graduatorie definitive provinciali degli ammessi alla concessione dei mutui finalizzati all'acquisto della prima unità abitativa in favore delle forze di polizia  pag. 11 

Assessorato della sanità

DECRETO 19 maggio 1999.
Revoca dei decreti 5 gennaio 1995, 1 febbraio 1995, 22 maggio 1995 e 28 settembre 1995, relativi alla costituzione e sostituzione dei componenti del gruppo interdisciplinare di cui al piano triennale di interventi in favore dei soggetti portatori di handicap  pag. 13 


DECRETO 19 maggio 1999.
Revoca dei decreti 13 gennaio 1995 e 16 marzo 1995, relativi alla costituzione e sostituzione di un componente del gruppo interdisciplinare di cui al piano triennale di interventi in favore dei soggetti portatori di handicap  pag. 13 


DECRETO 19 maggio 1999.
Revoca dei decreti 13 gennaio 1995 e 6 aprile 1995, relativi alla costituzione del gruppo interdisciplinare di cui al piano triennale di interventi in favore dei soggetti portatori di handicap  pag. 14 


DECRETO 2 giugno 1999.
Vaccinazione obbligatoria contro il carbonchio ematico del bestiame recettivo in alcuni comprensori del territorio regionale  pag. 14 

Assessorato del territorio e dell'ambiente

DECRETO 26 maggio 1999.
Approvazione del piano regolatore generale e del regolamento edilizio del comune di Nizza di Sicilia.
  pag. 18 


DECRETO 26 maggio 1999.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del comune di Furci Siculo  pag. 22 


DECRETO 26 maggio 1999.
Annullamento di delibere del consiglio comunale di Letojanni relative alla localizzazione ed approvazione del programma costruttivo della cooperativa edilizia Daniela  pag. 22 


DECRETO 31 maggio 1999.
Approvazione di un programma costruttivo ricadente nel territorio del comune di Palermo  pag. 24 


DECRETO 9 giugno 1999.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del comune di Gela  pag. 25 


DECRETO 10 giugno 1999.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del comune di Ragusa  pag. 26 


DECRETO 10 giugno 1999.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del comune di Ragusa  pag. 27 

Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti

DECRETO 1 giugno 1999.
Tariffe delle autolinee extraurbane e suburbane e costo minimo del biglietto di corsa semplice delle autolinee urbane nel territorio della Regione  pag. 28 

DISPOSIZIONI E COMUNICATI

Presidenza:
Ricostituzione del consiglio d'amministrazione dell'Istituto autonomo case popolari di Messina  pag. 30 
Incarichi attribuiti e compensi corrisposti a componenti di commissioni, comitati, consigli e collegi operanti nell'Amministrazione regionale (art. 1, comma 8, legge regionale 11 maggio 1993, n. 15)  pag. 30 

Trasferimento dell'opera Asilo Infantile, sito nel comune di Racalmuto, alla parrocchia S. Venera di Grotte.
  pag. 41 

Assessorato dell'agricoltura e delle foreste:
Provvedimenti concernenti determinazione di indennità provvisoria di espropriazione per lavori di irrigazione S. Leonardo Ovest, 3° lotto. Distribuzione distretto irriguo Eleuterio, comuni di Bagheria e Misilmeri  pag. 41 
Costituzione di servitù di acquedotto a favore del demanio della Regione siciliana, ramo agricoltura e foreste, per lavori irrigui nel complesso S. Leonardo Est, 1° lotto, distribuzione zona costiera sino all'Imera  pag. 68 

Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione:
Ricostituzione della commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Agrigento.
  pag. 68 

Ricostituzione della commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Enna.
  pag. 68 
Avviso relativo alla circolare n. 17 del 21 maggio 1999, concernente «Contributo per l'acquisto di apparecchiature Optacon o di altro più avanzato strumento - Cap. 77853 - Esercizio finanziario 1999»  pag. 68 

Assessorato del bilancio e delle finanze:
Cancellazione dall'albo regionale degli istituti ed aziende di credito del Banco di credito siciliano S.p.A., con sede in Canicattì  pag. 68 
Dati sintetici del conto riassuntivo del tesoro al 31 dicembre 1998  pag. 69 

Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca:
Approvazione delle norme statutarie della Camera di commercio di Agrigento  pag. 71 
Approvazione delle norme statutarie della Camera di commercio di Ragusa  pag. 71 

Assessorato dei lavori pubblici:
Finanziamento per la perizia redatta dal comune di Poggioreale relativa alla riparazione di danni sulla S.P. Macchia-Sella-Bonfalcone  pag. 71 

Tabelle dei numeri indice relativi alle variazioni del costo della mano d'opera, dei materiali, dei trasporti e dei noli nelle provincie siciliane per il bimestre marzo-aprile 1999.
  pag. 71 

Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione:
Sostituzione di un componente della commissione provinciale per il collocamento obbligatorio di Palermo.
  pag. 75 
Nomina della commissione esaminatrice per le prove di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore in Caltanissetta  pag. 75 

Assessorato della sanità:
Iscrizione di un nominativo nei ruoli nominativi regionali del personale dei servizi sanitari della Regione siciliana al 1° gennaio 1983  pag. 75 
Revoca dell'obbligo del possesso del libretto di idoneità sanitaria anche per il personale di farmacia addetto alla vendita del parafarmaco e/o di altre categoria merceologiche e di alimenti preconfezionati  pag. 75 

Assessorato del territorio e dell'ambiente:
Autorizzazione al comune diAci Castello ad effettuare lo scarico a mare di acque reflue  pag. 75 
Approvazione di variante al programma di fabbricazione del comune di S. Alessio Siculo  pag. 75 
Nulla osta alla ditta Verga Costruzioni s.r.l., con sede nel comune di Castronovo di Sicilia, per l'impianto di conglomerati bituminosi  pag. 75 
Nulla osta al comune di Messina per il progetto relativo a lavori di sistemazione idraulica  pag. 75 
Nulla osta al comune di Niscemi per la realizzazione del Piano per gli insediamenti produttori  pag. 75 

CIRCOLARI
Assessorato della sanità

CIRCOLARE 21 maggio 1999, n. 994.
Linee guida sull'organizzazione dei servizi di prevenzione e protezione delle Aziende sanitarie della Regione siciliana  pag. 76 

Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti

CIRCOLARE 24 maggio 1999, n. 318.
Sospensione della circolare assessoriale n. 1503 dell'8 ottobre 1998, concernente problematiche connesse al conferimento in servizio di noleggio con conducente dei veicoli previsti dal decreto legislativo 30 novembre 1992, n. 285 [art. 85, 2° comma, lett. c) e d)]  pag. 78 


SUPPLEMENTO ORDINARIO

Impiego dei fondi del bilancio regionale (art. 15, legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni).

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI






DECRETO PRESIDENZIALE 4 maggio 1999.
Nuovo elenco degli enti e delle aziende soggetti alle norme sulla Tesoreria unica regionale.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
SU PROPOSTA
DELL'ASSESSORE PER IL BILANCIO E LE FINANZE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione siciliana, approvato con D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70;
Vista la legge regionale 7 marzo 1997, n. 6, ed, in particolare, l'art. 21, che introduce il sistema di Tesoreria unica regionale per i comuni, le province e gli enti ed aziende sottoposti alla vigilanza e tutela della Regione;
Vista la circolare n. 9 del 23 giugno 1997, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 44 del 16 agosto 1997 - parte prima - con la quale sono state impartite le istruzioni per l'attuazione della norma regionale istitutiva della Tesoreria unica regionale;
Vista la legge regionale 30 marzo 1998, n. 5, ed, in particolare, l'art. 5, sesto comma, che ha modificato il primo comma dell'art. 21 della predetta legge regionale 7 marzo 1997, n. 6;
Visto il D.P.Reg. 8 settembre 1998, n. 286, con il quale è stato approvato l'elenco degli enti e delle aziende soggetti alle norme sulla Tesoreria unica regionale ai sensi dell'art. 21, primo comma, della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6, così come modificato dall'art. 5, sesto comma, della legge regionale 30 marzo 1998, n. 5;
Vista la nota prot. n. 812 del 26 giugno 1998 dell'Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti, con la quale ritiene che anche le aziende speciali dei comuni rientrino tra gli enti e le aziende da assoggettare al regime di Tesoreria unica regionale;
Viste le note prot. n. 3055 del 24 luglio 1998 dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste e prot. n. 133461 dell'11 settembre 1998 della Ragioneria centrale dell'agricoltura e delle foreste, con le quali comunicano che fra gli enti da assoggettare al sistema di Tesoreria unica regionale siano da inserire anche il Consorzio di ricerca Gian Pietro Ballatore, il Consorzio interregionale per la formazione dei divulgatori agricoli tra le regioni Sicilia-Sardegna, il Dipartimento di scienze botaniche dell'Università degli studi di Palermo, il Consorzio regionale per l'innovazione tecnologica della serricoltura - Ites di Palermo, il Consorzio per la ricerca applicata e la sperimentazione - Coreras di Enna;
Ritenuta, pertanto, l'opportunità di inserire i suddetti enti nell'elenco di enti ed aziende soggetti alle norme sulla Tesoreria unica regionale, dato che trattasi di enti pubblici che espletano le loro funzioni nell'ambito regionale e beneficiano di contributi regionali;

Decreta:


Articolo unico

L'elenco degli enti e delle aziende soggetti alle norme sulla Tesoreria unica regionale, allegato al D.P.Reg. 8 settembre 1998, n. 286, è sostituito dall'elenco accluso al presente decreto e ne costituisce parte integrante.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 4 maggio 1999.
  CAPODICASA 
  PIRO 



Vistato dalla Ragioneria centrale per la Presidenza della Regione in data 21 maggio 1999 alla nota n. 1598.
Allegato
ENTI ED AZIENDE SOGGETTI ALLE NORME SULLA TESORERIA UNICA REGIONALE
(Art. 21, comma 1, legge regionale 7 marzo 1997, n. 6 ed art. 5, comma 6, legge regionale 30 marzo 1998, n. 5)

-  Azienda asfalti siciliani (AZ.A.SI.) - Modica (RG);
-  Azienda autonoma della stazione di cura di Acireale (CT);
-  Azienda autonoma di cura, soggiorno e turismo di Sciacca (AG);
-  Azienda autonoma Terme di Acireale (CT);
-  Azienda autonoma Terme di Sciacca (AG);
-  Azienda delle foreste demaniali della Regione siciliana;
-  Azienda siciliana trasporti (A.S.T.) - Palermo;
-  Aziende autonome di soggiorno e turismo;
-  Aziende autonome provinciali per l'incremento turistico;
-  Aziende ospedaliere;
-  Aziende silvo-pastorali;
-  Aziende unità sanitarie locali;
-  Camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura;
-  Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane (CRIAS) - Catania;
-  Centro interaziendale addestramento professionale industria (C.I.A.P.I.) di Palermo;
-  Centro interaziendale addestramento professionale industria (C.I.A.P.I.) di Siracusa, Priolo Gargallo (SR);
-  Centro per la formazione e l'aggiornamento del personale del servizio sanitario (CEFPAS) - Caltanissetta;
-  Comuni e loro aziende municipalizzate e speciali;
-  Consorzi di bonifica;
-  Consorzi fra enti locali;
-  Consorzi per le aree di sviluppo industriale;
-  Consorzio di ricerca "Gian Pietro Ballatore" - Enna;
-  Consorzio interregionale per la formazione dei divulgatori agricoli (CIFDA) tra Sicilia e Sardegna - Sardegna;
-  Consorzio obbligatorio tra i produttori di manna della Sicilia - Castelbuono (PA);
-  Consorzio per la ricerca applicata e la sperimentazione CORERAS - Palermo;
-  Consorzio per la ricerca sulla filiera lattiero-casearia;
-  Consorzio regionale per le autostrade siciliane - Messina;
-  Consorzio regionale per l'innovazione tecnologica della serricoltura c/o E.S.A. - Palermo;
-  Dipartimento di scienze botaniche dell'Università degli studi di Palermo;
-  Ente acquedotti siciliani (E.A.S.) - Palermo;
-  Ente di sviluppo agricolo (E.S.A.) - Palermo;
-  Ente minerario siciliano (E.M.S.) - Palermo;
-  Ente parco minerario Floristella-Grottacalda - Enna;
-  Ente siciliano per la promozione industriale (E.S.P.I.) - Palermo;
-  Enti autonomi portuali;
-  Enti fiera;
-  Enti parco;
-  Enti teatrali e musicali;
-  Fondo siciliano per l'assistenza e il collocamento dei lavoratori disoccupati c/o Assessorato del lavoro;
-  I.R.F.I.S. Mediocredito della Sicilia S.p.A. - Palermo;
-  Istituti autonomi per le case popolari;
-  Istituti regionali d'arte;
-  Istituto dei ciechi T. Ardizzone Gioeni di Catania;
-  Istituto dei ciechi Opere riunite Florio e Salamone di Palermo;
-  Istituto incremento ippico - Catania;
-  Istituto mutilati ed invalidi di guerra - Palermo;
-  Istituto professionale T. Ardizzone Gioeni - Catania;
-  Istituto professionale industriale e artistico per ciechi Florio e Salamone - Palermo;
-  Istituto regionale per il credito alla cooperazione (IRCAC) - Palermo;
-  Istituto regionale vite e vino - Palermo;
-  Istituto sperimentale zootecnico - Palermo;
-  Istituto tecnico femminile regionale - Catania;
-  Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia - Palermo;
-  Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza;
-  Opere universitarie delle Università degli studi;
-  Province e loro aziende;
-  Scuola magistrale ortofrenica regionale - Catania;
-  Stazione sperimentale di granicoltura per la Sicilia - Caltagirone (CT);
-  Università degli studi.
(99.23.1055)
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DECRETO PRESIDENZIALE 27 maggio 1999.
Delega all'Assessore destinato alla Presidenza della trattazione degli affari ricompresi nella competenza della segreteria del Comitato regionale dell'economia e del lavoro.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 e le successive modifiche;
Vista la legge regionale 23 marzo 1971, n. 7 e le successive modifiche;
Visto il proprio decreto n. 403/GR I-SG del 26 novembre 1998, con cui, tra l'altro, l'Assessore Vladimiro Crisafulli è stato destinato alla Presidenza della Regione;
Visto il proprio decreto 26 novembre 1998 con cui l'Assessore destinato alla Presidenza è stato delegato all'esercizio di alcune attribuzioni del Presidente della Regione ai sensi dell'art. 3 u.c. della legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 e successive modifiche;
Ritenuta l'opportunità di delegare all'Assessore destinato alla Presidenza anche la trattazione degli affari rientranti nella competenza della segreteria del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro;

Decreta:


Art. 1

L'Assessore destinato alla Presidenza, on.le Vladimiro Crisafulli, è delegato, oltre che all'esercizio delle attribuzioni elencate nel decreto presidenziale 26 novembre 1998 alla trattazione degli affari ricompresi nella competenza della segreteria del Comitato regionale dell'economia e del lavoro.

Art. 2

Il presente decreto sarà trasmesso all'organo di controllo per il prescritto riscontro e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 27 maggio 1999.
  CAPODICASA 



Vistato dalla Ragioneria centrale per la Presidenza della Regione in data 10 giugno 1999 alla nota n. 2090.
(99.27.1212)
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DECRETI ASSESSORIALI





ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


DECRETO 21 maggio 1999.
Approvazione degli elenchi di aspiranti alla nomina di revisori dei conti di competenza dell'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione.
L'ASSESSORE PER I BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto l'art. 9 della legge regionale 11 maggio 1993, n. 15 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 19 del 20 giugno 1997;
Visto il decreto n. 48 del 27 gennaio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 9 del 21 febbraio 1998, con il quale sono stati fissati i criteri da seguire per la scelta dei revisori dei conti la cui nomina o designazione è di competenza dell'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
Visto il decreto n. 542 del 13 luglio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 48 del 26 settembre 1998, con il quale sono stati approvati gli elenchi da cui attingere per la scelta dei succitati revisori dei conti;
Vista la legge n. 266 del 30 luglio 1998, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 183 del 7 agosto 1998, contenente disposizioni per la nomina dei componenti dei collegi sindacali e degli organi di controllo contabile degli enti;
Visto il decreto n. 657 del 4 settembre 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 49 del 3 ottobre 1998, con il quale sono state modificate le procedure per la scelta dei presidenti e dei componenti dei collegi sindacali da parte dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione;
Viste le istanze fatte pervenire dagli interessati;

Decreta:


Art. 1

Sono approvati gli acclusi elenchi, facenti parte integrante del presente decreto, del personale della Regione siciliana in servizio ed in quiescenza e del personale estraneo all'Amministrazione regionale da cui attingere per la nomina dei revisori dei conti di competenza dell'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione.

Art. 2

Il mancato superamento della prova di esame o la reiezione della domanda di esonero presentata ai sensi degli artt. 1 e 6 della legge 13 maggio 1997, n. 132, ovvero della domanda presentata ai sensi dell'art. 13, comporta automaticamente la cancellazione dell'interessato dagli elenchi di cui al precedente art. 1, in conformità a quanto previsto dal 3° comma dell'art. 1 della legge 30 luglio 1998, n. 266.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 21 maggio 1999.
  MORINELLO 


Allegato
Elenco interni all'Amministrazione regionale iscritti o in corso di iscrizione al registro dei revisori contabili

1)  Acquaviva Domenico, via Generale Francesco La Ferla, 18 - Palermo, presso Presidenza della Regione;
2)  Allegra Elisabetta, via Thaon de Revel, 22 - Palermo, in quiescenza;
3)  Amandorla Santo, viale Lazio, 128 - Palermo, presso Assessorato della sanità;
4)  Arrigo Marilina, via Vito Cesare Piazza, 23 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
5)  Bacino Liborio, contrada Garebici s.n. - Burgio (AG), presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
6)  Basile Ignazio, via Meucci, 9 - Palermo, presso Presidenza della Regione;
7)  Brucoli Renato, via L. Ruggeri, 14 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze (con riserva);
8)  Calandra Luciano, via Pietro Calandra, 12 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
9)  Canfarotta Sergio, via Pietro Ranzano, 46 - Palermo, presso Assessorato della sanità;
10)  Castellucci Luigi, via Montecarlo, 7 - Palermo, presso Assessorato della sanità;
11)  Chiaro Gaetano, via Giuseppe Crispi, 151 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
12)  Di Carlo Meli Costanza, via G. Arimondi, 48 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
13)  Di Gesù Lorenzo, via Liguria, 10 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
14)  Di Maggio Giuseppe, via Principe Belmonte, 90 - Palermo, presso CO.RE.CO.;
15)  Di Sparti Francesca, via Ausonia, 103 - Palermo, presso Assessorato del turismo;
16)  Foresta Salvatore, viale Europa, 64 - Misilmeri (PA), presso CO.RE.CO.;
17)  Gaglio Anna Maria, via delle Alpi, 53 - Palermo, in quiescenza;
18)  Galizia Giovanni, via Rosina Ferrario, 14 - Palermo, presso Ufficio legislativo e legale;
19)  Garigali Giovanna, via 154/C, case INPS Paradiso Messina, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
20)  Gattuso Antonino, piazza Niscemi, 50/A - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
21)  Giacone Marcello, via Cristoforo Colombo, 2h - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
22)  Grisanti Maria, via Pio La Torre, 7 - Palermo, presso CO.RE.CO.;
23)  Jervolino Salvatore, via E. l'Emiro, 38 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
24)  Ippolito Vito, corso Camillo Finocchiaro Aprile, 124 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
25)  Latino Gianfranco, viale Monserrato, 40 - Agrigento, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
26)  Librizzi Giuseppe, via La Marmora, 75 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
27)  Lo Conti Lucia, via Accursio Miraglia, 5 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
28)  Lo Piccolo Carmelo, via Giacomo Leopardi, 78/c - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
29)  Magro Vincenza, corso Camillo Finocchiaro Aprile, 124 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
30)  Martinez Gaspare, viale dei Picciotti, 104 -Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
31)  Mazzaglia Antonio, via F. Laurana, 28 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
32)  Mazziotta Lucrezia, viale Strasburgo, 391 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
33)  Messina Vincenzo, via Tommaso Angelini, 6 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
34)  Mirrione Pietro, corso S. Francesco di Paola, 111 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
35)  Mogavero Lorenzo, piazzale A. De Gasperi, 34 - Palermo, presso Assessorato della sanità;
36)  Molino Anna Maria, via Maggiore P. Toselli, 132 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
37)  Nicoletti Serafino, via Castelforte, 96 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
38)  Orlando Gioacchino, via Antonio Daneu, 18 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
39)  Pennacchio Vittorio, via Castelnuovo, 6 - Mezzojuso (PA), presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
40)  Perino Giovanni, via Antonio Pacinotti, 34 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
41)  Petruso Vincenzo, via Luparello, 8 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
42)  Pillitteri Antonio, via Ruffo diCalabria, 37 - Palermo, presso Assessorato della sanità;
43)  Pittera Grazia, via degli Aceri, 141 - Ragusa, presso CO.RE.CO.;
44)  Pulizzi Roberto Giacomo, via Teatro Biondo, 8 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
45)  Rampolla Gandolfo, via Lussemburgo, 68 - Palermo, in quiescenza (con riserva);
46)  Rubino Antonina, via Calabria, 28 - Patti (ME), presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
47)  Ruggeri Giuseppe, via delle Alpi, 53, Palermo, in quiescenza;
48)  Saladino Vito, via Francesco Manzo, 17 - Trapani, presso Assessorato dei lavori pubblici;
49)  Salerno Giuseppe, via Aloisio Juvara, 138 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
50)  Sannasardo Roberto, via Marianna Coffa Caruso, 38 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
51)  Santoro Gaetano, via Casalini, 107 - Palermo, presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
52)  Saura Maria Giovanna, via Nino Navarra, 32 - Alcamo (TP), presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
53)  Scialabba Nicolò, piazzale De Gasperi, 18 - Palermo, presso Assessorato degli enti locali;
54)  Sciortino Pietro, via Benedetto Gravina, 93 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze;
55)  Scurto Vincenzo, via Nerici, 39 - Alcamo (TP), presso Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
56)  Tubiolo Natale, corso Vittorio Emanuele, 74 - Misilmeri (PA,), presso Assessorato dei bilancio e delle finanze;
57)  Vaccaro Salvatore, via Leonardo da Vinci, 313 - Palermo, presso Assessorato della sanità;
58)  Varia Maurizio, viale Francia, 4 - Palermo, presso Assessorato del bilancio e delle finanze.
Elenco esterni all'Amministrazione regionale iscritti o in corso di iscrizione al registro dei revisori contabili

1)  Abate Giovanni, via Marco Polo, 354 - Messina;
2)  Abbenante Rosario Luca Giuseppe, via E. Morselli, 2 - Gela (CL);
3)  Agnello Leone, contrada Mulinazzo - Sinagra (ME);
4)  Aiello Maria, via Alberto Rallo, 16 - Palermo;
5)  Aliberti Francesco, via San Pasquale, 2/C -Cefalù (PA);
6)  Alizzio Giuseppe, via L. Sturzo, 114 -Catania;
7)  Alù Ubaldo, viale Luigi Monaco, 73 - Caltanissetta;
8)  Amodio Michele, via degli Oleandri, 11 - Agrigento;
9)  Argento Zangara Adele, via Principe di Granatelli, 86 - Palermo;
10)  Avola Emanuela, via Vincenzo Giuffrida, 2/B - Catania (con riserva);
11)  Avola Francesco, via del Rotolo, 42 - Catania;
12)  Baiamonte Santo, via Roma, 70 - Calamonaci (AG);
13)  Barletta Giuseppe, viale Fontanarossa, 5 - Gela (CL);
14)  Basile Bohuslav, via Patti, 97/B - Palermo;
15) Bassi Aldo, via Marsala, 125 - Paceco (TP);
16)  Bonfiglio Matteo, via Francesco Zangrì n. 2, scala B -Catania;
17)  Bonito Giacomo, via Mariano Stabile, 48 - Palermo;
18)  Bono Calogero Filippo, via Verona, 23 - Sciacca (AG) (con riserva);
19)  Bruno Pietro, via Marsala, 35 - Trapani;
20)  Bruscino Vincenza, corso Italia, 73 - Trapani;
21)  Busardò Daniele, via Isidoro La Lumia, 7 - Palermo;
22) Buttitta Sergio Maria, via Diego D'Amico, 35 - Bagheria (PA);
23)  Campisi Michele, via Paladini, 256/17-F - Caltanissetta;
24)  Candela Roberto, via A. De Stefano, 9/C - Erice (TP);
25)  Cantone Rosalia, via Pecorino, 21 - Caltabellotta (AG);
26)  Carrara Silvia, via Mandrà, 15 -Catania;
27)  Caruso Bartolomeo, via Ammiraglio Staiti, 57 - Trapani;
28)  Catalano Giovanni, via Fazello, 28 - Agrigento;
29)  Catalano Matteo, via degli Iris, 44 - Trapani (con riserva);
30)  Catrini Cono Antonio, contrada S. Martino, 6 - Capo d'Orlando (ME);
31)  Cavasino Francesco, via Pantelleria, 18 - Trapani;
32)  Chiaramonte Angelo, via Guglielmo Marconi, 2/A - Palermo;
33)  Chiazzese Luciano, via R. Guttuso, 6 - Cattolica Eraclea (AG);
34)  Chirco Alessandro, isolato Egadi, 6 - Marsala (TP);
35)  Cimino Carolina, via Uditore, 6/B - Palermo;
36)  Cimino Gioacchino, viale Monserrato, cooperativa Rosselli - Agrigento;
37)  Cinà Giuseppe Aldo, via Libertà, 75 - Marsala (TP);
38)  Ciolino Santa, via Vanvitelli, 2 scala H - Palermo;
39)  Cipriani Onofrio, via L. Bissolati, 7 - Caltanissetta;
40)  Cocchiara Enzo, via Massabielle, 60 - Ragusa;
41)  Contino Achille, via Gioeni, 100 - Agrigento;
42)  Cressato Giorgio, via Cav. Vittorio Veneto, 38 - Serradifalco (CL);
43)  Crucillà Marcello, via S. Scrofani, 27 - Palermo;
44)  Cudia Pietro, via Francesco Crispi, 69 - Marsala;
45)  Cusenza Gaspare, via Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, 40 - Valderice (TP);
46)  D'Agostino Antonino, via Lazareto, 25 - Acireale (CT);
47)  Dalleo Giuseppina, via Milano, 10 - Gela (CL);
48)  D'Angelo Vincenzo, via Ten. Alberti, 80 - Trapani;
49)  Dato Francesco, via Provinciale, 187/A -Acireale (CT);
50)  D'Avola Rocco, via Mario Gori, 2 - Caltanissetta;
51)  De Giovanni Virgilio Vincenzo, contrada Liberto S. Biagio, pal. A - Fiumefreddo di Sicilia (CT):
52)  De Gregorio Federico, via Michele Amari s.n. (Torre Vittoria) - Messina;
53)  Del Popolo Francesco, via Camiciotti, 71 - Messina;
54)  Di Blanca Stefana Giuseppina, via Nazionale, 7 - S. Stefano Camastra (ME);
55)  Di Girolamo Paolo Ferdinando, via Cavour, 1 - Marsala (TP);
56)  Di Maria Salvatore, via dell'Orsa Maggiore, 106 - Palermo;
57)  Di Vincenzo Salvatore, via Poggio S. Elia, 21 - Caltanissetta;
58)  Di Vittorio Antonino, contrada Impalastro s.n.c. - Termini Imerese;
59)  Dolcemascolo Francesco, via P. Nenni, 8/A trav. s.n. - Carlentini (SR);
60)  Donzì Cosimo, via Pietro Mascagni, 2 - Patti (ME);
61)  Donzì Rosita, via E. Berlinguer, 14 - Pomezia (RO);
62)  Dulcimascolo Calogero, via Carlo Marx, 7 - Sciacca (AG);
63)  Failla Pinuccia, piazza Moro, 20 - Floridia (SR);
64)  Falco Leonarda, viale Europa, 55 - Poggioreale (TP);
65)  Falgares Alessandro, piazza Unità d'Italia, 4 - Palermo;
66)  Falzone Agostino, viale Sicilia, 14 - Caltanissetta (con riserva);
67)  Fazzari Giovanna, via Z.S. 4 n. 22 - Palermo;
68)  Ferrigno Lorenzo, via Grazia Deledda, 21 - Palermo;
69)  Fontana Angelo, via Fra' Giovanni Pantaleo, 11 - Palermo;
70)  Galante Giovanni, via Andrea Cirrincione, 4 - Palermo;
71)  Gallo Giorgio Pietro, via F.lli Bandiera, 76 - Gravina di Catania;
72)  Gervasi Giuseppe, via Raccuja s.n.c. - Leonforte (EN);
73)  Giordano Danilo, via Palazzi, 119 - Gela (CL);
74)  Giuffrida Giuseppe, via R. Livatino, 30 - Cattolica Eraclea (AG);
75)  Glorioso Giuseppe, via Vincenzo Di Marco, 10 - Palermo;
76)  Granatelli Salvatore, via Briuccia, 52 - Palermo;
77)  Greco Salvatore, via Livorno, 55 - Acicastello (CT);
78)  Greco Giuseppe, via Re Martino, 183 - Acicastello (CT);
79)  Inglima Modica Alfonso, contrada Caracciolo, 12 - Montallegro (AG);
80)  Ippolito Nicola, via Santa Croce, 30 - Salemi (TP);
81)  La Barbera Caterina, via della Libertà, 37/I - Palermo;
82)  La Barbera Gildo, via Messina, 14 - Trapani;
83)  La Fiora Giuseppe, via Venero, 198 - Monreale (PA);
84)  Lana Calogero, via Leopardi, 13 - Campobello di Licata (AG);
85)  Laneri Santo, via Domenico Russo, 22 - Palermo;
86)  La Porta Anna, via della Rinascita, 1 - Enna;
87)  La Rssa Rosario Gioacchino, via Marina Sereni, 28 - Campobello di Licata (AG);
88)  La Venuta Armando, via Libertà, 98 - Palermo;
89)  Li Muli Anna, via Giuseppe Montana, 2 - Palermo;
90)  Li Volsi Antonino, via Mario Rapisardi, 65 - Palermo;
91)  Lo Cascio Magda, via A. Lo Bianco, 4 - Palermo;
92)  Lo Franco Antonino, via del Carabiniere, 32 - Palermo;
93)  Lo Franco Filippo, viale Europa, 334 - Misilmeri (PA);
94)  Lo Mauro Antonio, via Vodige, 7 - Palermo;
95)  Maganuco Maria Cristina, via B. Bonanno, 200 - Gela (CL);
96)  Maggio Livio Elia, via Garibaldi, 17 - Santa Ninfa (TP);
97)  Mandanici Costantino, via Battistotti Sassi, 4 - Milano;
98)  Mandanici Virgilio, via S. Cecilia, 185 - Messina;
99)  Mangiaracina Giorgio, corso Umberto I cortile Milici, 6 - Sambuca di Sicilia (AG) (con riserva);
100)  Marano Gaetano, contrada Madonna Alto Oliva, 118/B - Marsala (TP);
101)  Maraventano Antonino, via Domenico Russo, 16 - Palermo;
102)  Marchica Concetta, via Luigi Sturzo, 42 - Agrigento;
103)  Marrone Alberto, via Dell'Acqua, 10, contrada Macari - S. Vito Lo Capo (TP);
104)  Martorana Genuardi Pierluigi, via Centorbe, 8 - Palermo;
105)  Mattina Calogero, contrada S. Gregorio s.n.c. - Racalmuto (AG);
106)  Mercurio Roberto, via Danae, 31 - Palermo;
107)  Mira Lorenzo, via Roma, 176 - Siculiana (AG);
108)  Miserendino Luigi Antonio, via Repubblica, 15 - Gangi (PA);
109)  Misso Gaetano, contrada Berbaro, 410 - Marsala (TP);
110)  Montalbano Giuseppe, via Pecorino, 21 - Caltabellotta (AG);
111)  Morgante Antonio, via Strada Statale, 114 Km. 4,030 Contesse - Messina;
112)  Mortillaro Marco, via dei Nebrodi, 102/b - Palermo;
113)  Natoli Giuseppe, via Giovanni Campolo, 40 - Palermo;
114)  Nicastro Angelo, via del Bassotto, 35, scala C - Palermo;
115)  Nicolosi Roberto, via Conca d'Ordo Annunziata - Messina (con riserva);
116)  Nicostri Gaspare, via G. Turrisi Colonna, 78 - Palermo;
117)  Occhipinti Giovanni, via Zancle, 8 - Ragusa;
118)  Orlando Maria Eugenia, via Nino Bixio, 9 - Messina;
119)  Pagoria Clara Maria, via Scorzadenaro, 4 - Palermo;
120)  Palmieri Alfredo, piazza Vittorio Veneto, 15 - Palermo;
121)  Pappalardo Fanino, via Failla, 17 - Castelbuono (PA);
122)  Parisi Giovanni, via Consolare Pompea, villaggio S. Agata, 1 - Messina;
123)  Parisi Sebastiano Filippo, via della Rinascita, 1 - Enna;
124)  Patti Maria, via Umberto, 220 - Caronia (ME);
125)  Pellegrino Carmelo Fabio, corso Italia, 172 - Catania;
126)  Pepe Giuseppe, contrada Capo s.n. -Campofelice di Roccella (PA);
127)  Pezzino Domenico, contrada Bucalino sn - Santo Stefano di Camastra (ME);
128)  Piccione Domenico, via Boccetta, 10, villaggio Faro Superiore - Messina;
129)  Picone Rosa Alba, via San Lorenzo, 48 - Carini (PA);
130)  Piraino Antonino, via Risorgimento, 113 - Milazzo (ME);
131)  Pitrola Fortunato Antonio Domenico, via Marx, 1 - Campobello di Licata (AG);
132)  Polizzi Francesco, via S. Elia, 39 - Nicosia (EN);
133)  Polizzotto Alessandro, corso Calatafimi, 338 - Palermo;
134)  Pozzoli Rossella, via Ausonia, 35 - Palermo;
135)  Provenzano Giuseppe, via Commenda, 1 - Prizzi (PA);
136)  Quartieri Marcello, via Dante, 60 - Bagheria (PA);
137)  Randazzo Vincenzo, via Massimo D'Azeglio, 15 - Palermo;
138)  Rizza Pasqualino, Piana S. Croce s.n. - Floridia (SR);
139)  Robino Alfredo, contrada Sinagia, 1142 - Salemi (TP);
140)  Romano Gaetano, via Giuseppe Fava, 40 - Catania;
141)  Romano Luigi, via Cloe, 18 - Palermo;
142)  Sagona Mattia Maria, via Marche, 4 - Salaparuta (TP);
143)  Safina Maurizio, cortile Sant'Anna, 5 - Erice (TP);
144)  Sciortino Alessandro, via Alfredo Casella, 60 - Palermo;
145)  Scrudato Giuseppe, via Domenico Scarlatti, 1 - Bagheria (PA);
146)  Serra Franca, via Firenze, 6 - Erice (TP);
147)  Sorbello Armando, via Francesco Crispi, 42 - Trecastagni (CT);
148)  Sortino Giuseppa, via Cerere, 4 - Lentini (SR);
149)  Spadaro Giuseppe, via Francesco Crispi, 371 - Alì Terme (ME);
150)  Strazzera Michele, via Virgilio, traversa 37 n. 26 - Trapani;
151)  Tanto Antonfabio, casella postale aperta, piazza Rossi - Sciacca (AG);
152)  Taormina Gianfranco, via Venero, 67 - Monreale (PA);
153)  Tardibuono Caterina, via Principe diSciara, 6 - Sciara (PA);
154)  Turco Giuseppe, via Galatea, 29 - Palermo;
155)  Turturici Mario, via Teora, 25 - Sciacca (AG);
156)  Urrico Aldo, via Modena, 31 - Gela (CL);
157)  Urrico Massimilano, via Modena, 31 - Gela (CL);
158)  Valentino Marco, via Ariosto, 21/E - Palermo;
159)  Valentino Saverio, via Ariosto, 21/E - Palermo;
160)  Vasco Antonino Giacomo, via Sardegna, 43/C, int. 12 - Siracusa;
161)  Vassallo Claudio, piazza Padre Giacomo Cusmano, 61 - S. Cataldo (CL);
162)  Ventura Concetta, via Svezia, 16 - Palermo;
163)  Vezzosi Antonia, via Oratorio San Francesco, is. 315 - Messina;
164)  Vicari Ruggiero, viale Strasbrugo, 168 - Palermo;
165)  Vinci Gaetano, via Belmonte Chiavelli, largo O.S. 2 n. 2 - Palermo;
166)  Vinciguerra Sabrina, via Emerico Amari, 38 - Palermo;
167)  Vizzini Giorgia, via Giovanni d'Austria, 9 - Palermo;
168)  Vizzini Sergio, via Giovanni d'Austria, 9 - Palermo (con riserva);
169)  Zaffiro Maria, via Stoviglieri, 90 - S. Stefano di Camastra (ME) (con riserva);
170)  Zappalà Roberto, via Simeto, 4 - Siracusa;
171)  Zuccalà Maria Rosa, via Agrigento, 21 - Valguarnera (EN).
Elenco esclusi per istanza presentata fuori termine

1)  Barba Claudio, via Gioeni, 19 - Agrigento;
2)  Calabrese Maria, via Vittorio Veneto, 106 - Ispica (RG);
3)  Campo Giacomo, via Lido Esperanto, 26 - Sciacca (AG);
4)  Carianni Antonino, contrada Torretta, 9 - Gioiosa Marea (ME);
5)  Cascone Anna, via Firenze, 33 - Marina di Ragusa (RG);
6)  Cascone Giorgio, via Archimede, 118 - Ragusa;
7)  Celi Annamaria, via Carrai, 28 - Puntale Arena - Messina;
8)  Cilia Giorgio, via G. Di Vittorio, 55 - Ragusa;
9)  Fricano Vincenzo, via Monti Iblei, 29 - Palermo;
10)  Giallongo Angelo, via S. Pellico, 8 - Scicli (RG);
11)  Iacono Giuseppe, via dell'Eucalipto, 27 - Ragusa;
12)  Lasagna Liuzzo Emanuele, via Costanzo Ciano, 21 - Scicli (RG);
13)  Maiuri Carmelo, via Gen. A. Cambria, 2 - Barcellona Pozzo di Gotto (ME);
14)  Morselli Cesare Antonio, via Olanda, 21 - Gela (CL);
15)  Paolino Rosa Anna, via Mentana, 80 - Scicli (RG);
16)  Passari Rosario, via Carrai, 28 - Puntale Arena - Messina;
17)  Pirajno Maria Teresa, via Marchese di Villabianca, 114 - Palermo;
18)  Stancanelli Rosa, via Ciaculli, 30 - Palermo;
19)  Sterrantino Graziella, via Nazionale, 184 - S. Alessio Siculo (ME);
20)  Toscano Salvatore, via Duca degli Abruzzi, 72/B - S. Giovanni La Punta (CT);
21)  Truscelli Alessandra, via I. Gioè, 6 - Palermo;
22)  Truscelli Enrico, via I. Gioè, 6 - Palermo;
23)  Tumino Maria Teresa, via Magellano, 38 - Marina di Ragusa (RG);
24)  Vilardo Maria Stella, via Trieste, 49 - Scicli.
(99.22.1023)
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ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE


DECRETO 18 maggio 1999.
Modifiche al decreto 6 febbraio 1998, concernente variazioni al bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 1998.
L'ASSESSORE PER IL BILANCIO E LE FINANZE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto di variazione n. 107 del 6 febbraio 1998, registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 1998, reg. n. 1, fg. n. 61, con il quale si è provveduto ad iscrivere nel bilancio 1998 al capitolo di spesa 42885 (Fondo sanitario regionale) l'importo di L.100.000.000 con prelevamento di pari importo dal fondo 21254 (Interventi dello Stato);
Considerato che il predetto importo di L. 100.000.000 è stato erroneamente prelevato dal capitolo 21254 (Interventi dello Stato) anzicché dal competente capitolo 21255 (Fondo sanitario regionale);
Ritenuto, per quanto in premessa specificato, di apportare al citato decreto di variazione n. 107 del 6 febbraio 1998 le opportune modifiche;
Decreta:

L'art. 1 del decreto di variazione n. 107 del 6 febbraio 1998 è così sostituito dal seguente articolo:
«Art. 1

Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana, per l'esercizio finanziario 1998, sono introdotte le seguenti variazioni:


               
  Capitolo DENOMINAZIONE Variazioni Nomenclatore 
           

TITOLO I - Spese correnti
ASSESSORATO REGIONALE DEL BILANCIO E DELLE FINANZE
RUBRICA 2 -  BILANCIO E TESORO
CATEGORIA 8 - Somme non attribuibili

  21255 Fondo per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente, eliminati negli esercizi precedenti per perenzione amministrativa, ecc. 
(Fondo sanitario regionale)      - 100.000.000 L. n. 833/78. 

ASSESSORATO REGIONALE DELLA SANITA'
RUBRICA 6 - FONDO SANITARIO REGIONALE
CATEGORIA 4 -  Trasferimenti correnti

(Nuova istituzione)
  42885 Contributo per l'indennità di abbattimento degli animali affetti o sospetti di infezione o di contaminazione o sani ricettivi di afta epizootica. (Fondo sanitario regionale). 
11 157 2 0808 050501 3      + 100.000.000  

Art. 2

Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 18 maggio 1999.
  PIRO 
   

Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 18 maggio 1999.
Reg. n. 4, Assessorato del bilancio e delle finanze, fg. n. 169.
(99.23.1066)
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DECRETO 28 maggio 1999.
Variazioni al quadro sintetico delle previsioni di cassa allegato al bilancio della Regione, per l'anno 1999.
L'ASSESSORE PER IL BILANCIO E LE FINANZE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione siciliana;
Visto l'art. 9bis della legge 5 agosto 1978, n. 468 aggiunto con l'art. 8 della legge 3 aprile 1997, n. 94;
Visto l'art. 32 della legge regionale 5 gennaio 1999, n. 4;
Vista la legge regionale 18 maggio 1999, n. 11, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'anno finanziario 1999;
Vista la nota n. 7920 del 26 aprile 1999, con la quale l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, gruppo II, chiede le variazioni in aumento al plafond di cassa del titolo I di L. 745.952.260 e al plafond di cassa del titolo II di L. 43.837.932.482, al fine di consentire il pagamento dei residui perenti reiscritti alla data della suddetta nota;
Considerato che dalla situazione della gestione del bilancio della Regione alla data del 21 maggio 1999 l'ammontare dei residui perenti reiscritti relativi all'Amministrazione territorio ed ambiente risulta pari a lire 725 milioni per il titolo I e lire 49.108 milioni per il titolo II;
Ravvisata, pertanto, la necessità di apportare al quadro sintetico delle previsioni di cassa allegato al bilancio di previsione della Regione per l'anno 1999 le variazioni per il pagamento dei residui perenti reiscritti in bilancio alla data del 21 maggio 1999;

Decreta:


Art. 1

Al quadro sintetico delle previsioni di cassa allegato al bilancio della Regione, per l'anno 1999, sono apportate le seguenti variazioni in milioni di lire:
      Titolo I Titolo II Assessorato regionale Spese Spese     correnti in c/capitale 
Territorio ed ambiente      + 725 + 49.108 
Fondo di riserva di cassa      - 49.833     -  


Art. 2

Il presente decreto viene trasmesso alla Corte dei conti ed alle amministrazioni interessate e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 28 maggio 1999.
  PIRO 

(99.23.1065)
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DECRETO 31 maggio 1999.
Variazioni al quadro sintetico delle previsioni di cassa allegato al bilancio della Regione, per l'anno 1999.
L'ASSESSORE PER IL BILANCIO E LE FINANZE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione siciliana;
Visto l'art. 9bis della legge 5 agosto 1978, n. 468 aggiunto con l'art. 8 della legge 3 aprile 1997, n. 94;
Visto l'art. 32 della legge regionale 5 gennaio 1999, n. 4;
Vista la legge regionale 18 maggio 1999, n. 11, che approva il bilancio della Regione siciliana per l'anno finanziario 1999;
Viste le note della Presidenza della Regione n. 2065 del 21 maggio 1999 della Direzione personale e SS.GG., trasmessa dalla competente Ragioneria centrale con nota n. 102592 del 24 maggio 1999 e n. 1069 del 27 maggio 1999 della Direzione della programmazione, segreteria Direzione, con le quali codesta Presidenza chiede una variazione complessiva di cassa del plafond del titolo II di lire 75.000 milioni al fine di provvedere al pagamento di titoli di spesa giacenti presso la Ragioneria centrale competente;
Ravvisata, pertanto, la necessità di apportare al quadro sintetico delle previsioni di cassa allegato al bilancio di previsione della Regione per l'anno 1999 la variazione in aumento di lire 75.000 milioni al plafond di cassa del titolo II della rubrica Presidenza;

Decreta:


Art. 1

Al quadro sintetico delle previsioni di cassa allegato al bilancio della Regione, per l'anno 1999, sono apportate le seguenti variazioni in milioni di lire:
      Titolo II Assessorato regionale Spese     in c/capitale  
Presidenza della Regione      + 75.000 
Fondo di riserva di cassa      - 75.000 


Art. 2

Il presente decreto viene trasmesso alla Corte dei conti ed alle amministrazioni interessate e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 31 maggio 1999.
  PIRO 

(99.23.1091)
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ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA


DECRETO 20 maggio 1999.
Revoca parziale del decreto 20 giugno 1991, concernente bando di concorso per l'utilizzazione delle disponibilità finanziarie ai sensi della legge regionale 20 dicembre 1975, n. 79, artt. 1 e 8.
L'ASSESSORE PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO, L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto il proprio decreto 20 giugno 1991, n. 1436 - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 37 del 27 luglio 1991 - con cui sono state dettate le disposizioni per la selezione delle cooperative da includere nel piano d'utilizzazione degli stanziamenti disposti con legge regionale n. 79/75 e le norme per l'esecuzione del programma d'intervento;
Visti, in particolare, i commi secondo, terzo e quinto dell'art. 14 del decreto in argomento, in base ai quali deve essere dichiarata la decadenza dai benefici delle cooperative che, al momento del finanziamento del progetto edilizio, presentino una base sociale in possesso di un punteggio inferiore al 95% del punteggio conseguito in sede concorsuale;
Vista la nota n. 7768 del 22 luglio 1998, con la quale è stata inoltrata richiesta di parere alla IV Commissione legislativa dell'ARS ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 37/84;
Vista la nota n. 15717 in data 24 agosto 1998, indirizzata al presidente della IV Commissione legislativa dell'ARS, con la quale il servizio attività legislativa e commissioni parlamentari trasmetteva, a termini dell'art. 70 bis del regolamento interno, la richiesta di parere in argomento;
Considerato che a mente dell'art. 70 bis del Regolamento dell'ARS è abbondantemente trascorso il termine per rendere il parere richiesto;
Vista la nota n. 3665 del 10 maggio 1999, con la quale è stato comunicato al presidente della IV Commissione legislativa dell'ARS l'intendimento di questo Assessorato a provvedere alla parziale modifica del decreto 20 giugno 1991, n. 1436, prescindendo - stante il lungo tempo trascorso dalla richiesta inoltrata con nota n. 7768 del 20 luglio 1998 - dal parere ex art. 5, legge regionale n. 37/84;
Visti gli atti d'ufficio e rilevato che non sono state accertate anomalie nella composizione del punteggio;
Considerato che per tutti i programmi inclusi nella graduatoria è stata assicurata la possibilità di finanziamento;
Ritenuto che non sussistono più le esigenze di cautela che avevano suggerito l'inserimento delle norme, poiché, anche in presenza di rilevanti modificazioni dell'ordine di priorità dei partecipanti al programma non si producono lesioni alle attese d'altri partecipanti al programma stesso poiché ciascuno di loro conserva i benefici promessigli e che, pertanto, le disposizioni in argomento possono essere rimosse;
Ritenuto, altresì, che è quanto mai opportuno restituire il ruolo di criterio guida nella selezione dei soci da inserire nei programmi costruttivi alle norme statutarie ed a quelle legislative in materia;

Decreta:


Articolo unico

Per i motivi indicati in premessa, sono revocate le disposizioni di cui ai commi secondo, terzo e quinto dell'art. 14 del decreto 20 giugno 1991, n. 1436.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 20 maggio 1999.
  BATTAGLIA 

(99.23.1068)
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ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI


DECRETO 8 luglio 1999.
Scorrimento delle graduatorie definitive provinciali degli ammessi alla concessione di mutui finalizzati alla costruzione o all'acquisto della prima unità abitativa.
L'ASSESSORE PER I LAVORI PUBBLICI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 1 settembre 1993, n. 25;
Visto l'art. 137 della succitata legge, il quale prevede la concessione agli Istituti e alle sezioni di credito fondiario ed edilizio di contributi, in annualità costanti, sugli interessi dei mutui contratti da privati e finalizzati alla costruzione o all'acquisto di alloggi per un importo massimo di lire 160 milioni per alloggi nei comuni capoluoghi di province, in lire 150 milioni nei comuni con popolazione superiore a 25 mila abitanti e in lire 90 milioni nei rimanenti comuni;
Visto il decreto n. 1494 del 14 dicembre 1993, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre 1993, con il quale è stato approvato il bando di concorso relativo alla concessione del mutuo di che trattasi;
Visti i decreti del 6 giugno 1995, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale il 24 giugno 1995, con i quali sono state approvate le graduatorie provvisorie degli ammessi alla concessione del mutuo, nonché l'elenco degli esclusi, con il motivo di esclusione, assegnando agli stessi 60 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione, per eventuali osservazioni alle graduatorie stesse;
Visti i decreti del 23 ottobre 1996, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 53 del 2 novembre 1996, con i quali sono state approvate le graduatorie definitive relative agli ammessi alla concessione del mutuo assegnando agli effettivi beneficiari 30 giorni di tempo, decorrenti dalla data di pubblicazione, per la presentazione dei certificati di residenza e di cittadinanza in bollo;
Visto il decreto n. 605 del 28 maggio 1999 in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione, con il quale è stato disposto lo scorrimento delle graduatorie definitive di che trattasi sino alla concorrenza di n. 4.300 posti resisi disponibili a seguito della diminuzione dei tassi di interesse a carico della Regione;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che disciplina il trasferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni anche in materia di edilizia residenziale pubblica, demandando alle Regioni la definizione delle linee di intervento e degli obiettivi del predetto settore;
Visto il comma 14 dell'art. 45 della legge 22 dicembre 1998, n. 448, con il quale si dispone che le assegnazioni finanziarie alla Regione siciliana attuative di leggi di settore nazionali che, alla data del 31 dicembre 1998, risultano non impegnate o per le quali non sia stato ancora identificato il soggetto beneficiario, possono, con legge regionale essere riutilizzate per interventi nel settore in cui erano originariamente destinate;
Visto il comma 1 dell'art. 49 della legge 27 aprile 1999, n. 10, con il quale si dispone che in attuazione delle disposizioni di cui al sopracitato comma 14 dell'art. 45 della legge n. 448/98 per le assegnazioni finanziarie delloStato, assegnata alla Regione siciliana con deliberazione del CIPE, relative ad interventi non appaltati al 30 giugno 1999, il Presidente della Regione è autorizzato a predisporre ed attuare appositi piani di utilizzo delle predette risorse;
Visto il prospetto riassuntivo predisposto dal Ministero per i lavori pubblici - Comitato per l'edilizia residenziale, dal quale risulta assegnata alla Regione Sicilia, per interventi di edilizia agevolata, la complessiva somma di L. 449.223.533.328;
Vista la delibera n. 142 dell'1 giugno 1999, con la quale la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale per i lavori pubblici, ha espresso parere favorevole all'utilizzo di parte delle risorse finanziarie di cui sopra, ammontante a L. 150.000 milioni per il completamento di tutte le graduatorie degli ammessi alla concessione del mutuo agevolato ex art. 137 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 25;
Ritenuto, pertanto, di dovere ammettere al beneficio del mutuo de quo tutti i soggetti inseriti utilmente nelle graduatorie definitive provinciali previste dal citato art. 137, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Regione n. 53 del 2 novembre 1996;

Decreta:


Art. 1

Per i motivi di cui in narrativa, è disposto lo scorrimento, sino al completamento di tutte le graduatorie definitive provinciali, previste dall'art. 137 della legge regionale n. 25/93, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Regione n. 53 del 2 novembre 1996.

Art. 2

Sono ammessi al beneficio del mutuo di che trattasi tutti i soggetti inseriti utilmente nelle graduatorie definitive provinciali di cui alle premesse, susseguenti, nell'ordine della graduatoria ai soggetti subentrati con il citato decreto n. 605 del 28 maggio 1999.

Art. 3

La concessione dei contributi di che trattasi sarà subordinata alla presentazione da parte dei soggetti subentrati dei certificati di residenza e di cittadinanza nonché la comunicazione di scelta dell'Istituto di credito, conforme allo schema allegato, che fa parte integrante del presente decreto, che dovranno essere spediti a questo Assessorato regionale dei lavori pubblici - gruppo XIX - via Leonardo da Vinci, 161 - Palermo, esclusivamente mediante raccomandata del servizio postale entro 30 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del presente decreto a pena di decadenza dal diritto al contributo.A tal fine farà fede il timbro dell'ufficio postale accettante.
In alternativa ai certificati di cittadinanza e residenza può essere presentata, ai sensi della legge n. 127/97 e successive modifiche ed integrazioni recepite dalla Regione siciliana con l'art. 2 della legge regionale n. 23/98, la dichiarazione sostitutiva di certificazioni, senza necessità di autenticazione, come da fac-simile allegato al presente decreto.
La trasmissione di detta documentazione non è subordinata ad alcuna richiesta specifica da parte di questo Assessorato.

Art. 4

La mancata presentazione o l'irregolarità anche di uno solo dei documenti richiesti comporterà la decadenza dal diritto alla concessione del contributo.
Palermo, 8 luglio 1999.
  LO MONTE 


Allegati
All'Assessorato regionale dei lavori pubblici
Gruppo XIX
Via Leonardo da Vinci n. 161
90145 PALERMO
Oggetto:  Legge regionale n. 25/93, art. 137 -Scelta Istituto di credito
Il sottoscritto    
nato a   il  
e residente a   via
al n. ............... di graduatoria della legge n. 25/93, comunica di avere scelto, per la definizione del mutuo di che trattasi la sottoindicata banca: 

n  Banco di Sicilia
n  Banca nazionale del lavoro
n  Istituto S. Paolo di Torino
n  Banca di Credito popolare di Siracusa (solo per la Sicilia orientale)
Con osservanza
   



(barrare con una X l'Istituto scelto).
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONI
Art. 2, legge 4 gennaio 1968, n. 15 ed art. 1, D.P.R. n. 403/98
(senza necessità di autenticazione)

Il sottoscritto  
in base alle norme sullo snellimento dell'attività amministrativa e consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazione non corrispondente al vero 


Dichiara

di essere nato il   a  
di essere residente a   nella via  
   
   
   
di essere cittadino italiano    
   
   
   
   
Data    
 
 

Firma di autocertificazione (Leggi n. 15/68, n. 127/97, n. 191/98, n. 403/98)



La firma deve essere apposta in presenza del dipendente addetto. In mancanza deve essere allegata la copia anche non autenticata di un documento (art. 3, legge n. 127/97)
Il sottoscritto dichiara di essere consapevole che l'ente può utilizzare i dati contenuti nella presente autocertificazione esclusivamente nell'ambito e per i fini istituzionali propri della pubblica amministrazione (legge 31 dicembre 1996, n. 575 "tutela della privacy", art. 27).
Data    

FIRMA

 
 

CERTIFICATI SOSTITUIBILI
Ai sensi dell'art. 2 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 e dell'art. 1 del D.P.R. n. 403 del 20 ottobre 1998
si possono dichiarare senza necessità di autenticazione i seguenti fatti, stati e qualità personali:
-  nascita, cittadinanza, godimento diritti politici, stato civile, residenza, decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente, la posizione agli effetti degli obblighi militari, l'iscrizione in albi o elenchi tenuti dalla pubblica amministrazione, titolo di studio o qualifica professionale, esami sostenuti, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e qualificazione tecnica, situazione reddituale o economica, assolvimento di obblighi contributivi, possesso di codice fiscale e P. IVA, qualsiasi altro dato presente nell'archivio tributario, stato di disoccupazione, qualità di pensionato e categoria di pensione, qualità di studente o casalinga, qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili, iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo, di non avere riportato condanne penali, qualità di vivenza a carico, tutti i dati a diretta conoscenza dell'interessato contenuti nei registri di stato civile;
-  ed inoltre: i certificati, gli estratti e gli attestati necessari per l'iscrizione alle scuole di ogni ordine e grado ed all'università, quelli che devono essere presentati agli uffici della motorizzazione civile.
Non si possono dichiarare senza autenticazione (se non contestuali all'istanza):
tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi in quelli precedenti devono essere prodotti con dichiarazioni sostitutive ai sensi dell'art. 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 e cioè con firma autenticata.
Non si possono in alcun modo sostituire con dichiarazione:
i certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti (art. 10, D.P.R. n. 403/98);
-  ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. n. 403/98, qualora l'interessato non intenda o non sia in grado di utilizzare l'autocertificazione può richiederne l'acquisizione di ufficio indicando l'Amministrazione che conserva l'albo o il registro.
Per l'autocertificazione e dichiarazione sostitutiva dei cittadini extracomunitari vedasi art. 5 del D.P.R. n. 403/98.
(99.28.1281)
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DECRETO 8 luglio 1999.
Scorrimento delle graduatorie definitive provinciali degli ammessi alla concessione dei mutui finalizzati all'acquisto della prima unità abitativa in favore delle forze di polizia.
L'ASSESSORE PER I LAVORI PUBBLICI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 6 aprile 1996, n. 22;
Visto l'art. 31 della succitata legge, il quale prevede la concessione agli Istituti di credito di contributi sugli interessi dei mutui, di importo massimo di L.160.000.000, per alloggi nei comuni capoluoghi di provincia, in L.150.000.000, nei comuni di popolazione superiore a 25 mila abitanti e in L. 90.000.000 nei rimanenti comuni, finalizzati all'acquisto della prima unità abitativa in favore delle forze di polizia individuate dall'art. 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121;
Visto il decreto del 7 giugno 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 giugno 1996, con il quale è stato approvato il bando di concorso relativo alla concessione del mutuo di che trattasi;
Visti i decreti dell'11 aprile 1997, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale il 26 aprile 1997, con i quali sono state approvate le graduatorie provvisorie degli ammessi alla concessione del mutuo, nonché l'elenco degli esclusi, con il motivo di esclusione, assegnando agli stessi 30 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione, per eventuali osservazioni alle graduatorie stesse;
Visti i decreti del 21 maggio 1998, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 32 del 27 giugno 1998, con i quali sono state approvate graduatorie definitive relative agli ammessi alla concessione del mutuo assegnando agli effettivi beneficiari 30 giorni di tempo, decorrenti dalla data di pubblicazione, per la presentazione dei certificati di residenza, di cittadinanza e stato di famiglia;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che disciplina il trasferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni anche in materia di edilizia residenziale pubblica, demandando alle Regioni la definizione delle linee di intervento e degli obiettivi del predetto settore;
Visto il comma 14 dell'art. 45 della legge 22 dicembre 1998, n. 448, con il quale si dispone che le assegnazioni finanziarie alla Regione siciliana attuative di leggi di settore nazionali che, alla data del 31 dicembre 1998, risultano non impegnate o per le quali non sia stato ancora identificato il soggetto beneficiario, possono, con legge regionale essere riutilizzate per interventi nel settore in cui erano originariamente destinate;
Visto il comma 1 dell'art. 49 della legge 27 aprile 1999, n. 10, con il quale si dispone che in attuazione delle disposizioni di cui al sopracitato comma 14 dell'art. 45 della legge n. 448/98 per le assegnazioni finanziarie dello Stato, assegnata alla Regione siciliana con deliberazione del CIPE, relative ad interventi non appaltati al 30 giugno 1999, il Presidente della Regione è autorizzato a predisporre ed attuare appositi piani di utilizzo delle predette risorse;
Visto il prospetto riassuntivo predisposto dal Ministero dei lavori pubblici - Comitato per l'edilizia residenziale dal quale risulta assegnata alla Regione Sicilia, per interventi di edilizia agevolata, la complessiva somma di L.449.223.533.328;
Vista la delibera n. 143 dell'1 giugno 1999, con la quale la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale per i lavori pubblici, ha espresso parere favorevole all'utilizzo di parte delle risorse finanziarie di cui sopra, ammontante a lire30.000 milioni, per il completamento di tutte le graduatorie degli ammessi alla concessione del mutuo agevolato ex art. 31 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 22;
Ritenuto pertanto, di dovere ammettere al beneficio del mutuo de quo tutti i soggetti inseriti utilmente nelle graduatorie definitive provinciali previste dal citato art. 31, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Regione n. 32 del 27 giugno 1998;

Decreta:


Art. 1

Per i motivi di cui in narrativa, è disposto lo scorrimento, sino al completamento, di tutte le graduatorie definitive provinciali, previste dall'art. 31 della legge regionale n. 22/96, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Regione n. 32 del 27 giugno 1998.

Art. 2

Sono ammessi al beneficio del mutuo di che trattasi tutti i soggetti inseriti utilmente nelle graduatorie definitive provinciali di cui alle premesse, susseguenti, nell'ordine della graduatoria, ai soggetti già ammessi con i citati decreti del 22 maggio 1998.

Art. 3

La concessione dei contributi di che trattasi sarà subordinata alla presentazione da parte dei soggetti subentranti dei certificati di residenza, di cittadinanza e lo stato di famiglia nonché la comunicazione di scelta dell'Istituto di credito, conforme allo schema allegato, che fa parte integrante del presente decreto, che dovranno essere spediti a questo Assessorato regionale dei lavori pubblici - gruppo XIX, via Leonardo da Vinci, 161 - Palermo, esclusivamente mediante raccomandata del servizio postale, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del presente decreto a pena di decadenza dal diritto al contributo. A tal fine farà fede il timbro dell'ufficio postale accettante.
In alternativa ai certificati di cittadinanza, residenza e stato di famiglia può essere presentata, ai sensi della legge n. 127/97 e successive modifiche ed integrazioni, recepite dalla Regione siciliana con l'art. 2 della legge regionale n. 23/98, la dichiarazione sostitutiva di certificazioni, senza necessità di autenticazione, come da fac-simile allegato al presente decreto.
La trasmissione di detta documentazione non è subordinata ad alcuna richiesta specifica da parte di questo Assessorato.

Art. 4

La mancata presentazione o l'irregolarità anche di uno solo dei documenti richiesti comporterà la decadenza dal diritto alla concessione del contributo.
Palermo, 8 luglio 1999.
  LO MONTE 


Allegati
All'Assessorato regionale dei lavori pubblici
Gruppo XIX
Via Leonardo da Vinci n. 161
90145 PALERMO
Oggetto:  Art. 31, legge regionale n. 22/93 -Scelta Istituto di credito
Il sottoscritto    
nato a   il  
e residente a   via
al n. ............... di graduatoria della legge n. 22/96, comunica di avere scelto, per la definizione del mutuo di che trattasi la sottoindicata banca: 

n  Banco di Sicilia
n  Istituto bancario S. Paolo di Torino
Con osservanza
Palermo, lì .....................................................
   



(barrare con una X l'Istituto scelto).
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONI
Art. 2, legge 4 gennaio 1968, n. 15 ed art. 1, D.P.R. n. 403/98
(senza necessità di autenticazione)

Il sottoscritto  
in base alle norme sullo snellimento dell'attività amministrativa e consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazione non corrispondente al vero 


Dichiara

di essere nato il   a  
di essere residente a   nella via  
   
   
   
di essere cittadino italiano    
che il proprio nucleo familiare è così composto:   
   
   
   
Data    
 
 

Firma di autocertificazione (Leggi n. 15/68, n. 127/97, n. 191/98, n. 403/98)



La firma deve essere apposta in presenza del dipendente addetto. In mancanza deve essere allegata la copia anche non autenticata di un documento (art. 3, legge n. 127/97).
Il sottoscritto dichiara di essere consapevole che l'ente può utilizzare i dati contenuti nella presente autocertificazione esclusivamente nell'ambito e per i fini istituzionali propri della pubblica amministrazione (legge 31 dicembre 1996, n. 575 "tutela della privacy", art. 27).
Data    

FIRMA

 
 

CERTIFICATI SOSTITUIBILI
Ai sensi dell'art. 2 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 e dell'art. 1 del D.P.R. n. 403 del 20 ottobre 1998
si possono dichiarare senza necessità di autenticazione i seguenti fatti, stati e qualità personali:
-  nascita, cittadinanza, godimento diritti politici, stato civile, residenza, decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente, la posizione agli effetti degli obblighi militari, l'iscrizione in albi o elenchi tenuti dalla pubblica amministrazione, titolo di studio o qualifica professionale, esami sostenuti, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e qualificazione tecnica, situazione reddituale o economica, assolvimento di obblighi contributivi, possesso di codice fiscale e P. IVA, qualsiasi altro dato presente nell'archivio tributario, stato di disoccupazione, qualità di pensionato e categoria di pensione, qualità di studente o casalinga, qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili, iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo, di non avere riportato condanne penali, qualità di vivenza a carico, tutti i dati a diretta conoscenza dell'interessato contenuti nei registri di stato civile;
-  ed inoltre: i certificati, gli estratti e gli attestati necessari per l'iscrizione alle scuole di ogni ordine e grado ed all'università, quelli che devono essere presentati agli uffici della motorizzazione civile.
Non si possono dichiarare senza autenticazione (se non contestuali all'istanza):
tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi in quelli precedenti devono essere prodotti con dichiarazioni sostitutive ai sensi dell'art. 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 e cioè con firma autenticata.
Non si possono in alcun modo sostituire con dichiarazione:
i certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti (art. 10, D.P.R. n. 403/98);
-  ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. n. 403/98, qualora l'interessato non intenda o non sia in grado di utilizzare l'autocertificazione può richiederne l'acquisizione di ufficio indicando l'Amministrazione che conserva l'albo o il registro.
Per l'autocertificazione e dichiarazione sostitutiva dei cittadini extracomunitari vedasi art. 5 del D.P.R. n. 403/98.
(99.28.1282)
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ASSESSORATO DELLA SANITA'


DECRETO 19 maggio 1999.
Revoca dei decreti 5 gennaio 1995, 1 febbraio 1995, 22 maggio 1995 e 28 settembre 1995, relativi alla costituzione e sostituzione dei componenti del gruppo interdisciplinare di cui al piano triennale di interventi in favore dei soggetti portatori di handicap.
L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 18 aprile 1981, n.68;
Vista la legge regionale 28 marzo 1986, n. 16 e l'allegato piano di interventi in favore dei soggetti portatori di handicap;
Visto il decreto n. 14161 del 5 gennaio 1995, con il quale veniva costituito presso questo Assessorato regionale della sanità il gruppo interdisciplinare di cui al sopracitato piano triennale di interventi allegato alla legge regionale 28 marzo 1986, n. 16 e del quale facevano parte:
-  ing. Tuccio Antonino, Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente;
-  dott. Sabatino Antonio, pedagogista USL n. 54 - Lercara;
-  dott. Di Marco Francesco, neuropsichiatria USL n. 54 - Lercara;
-  dott. Pillitteri Antonino, dirigente amministrativo Assessorato regionale della sanità;
-  sig.ra Galioto Marianna, assistente sociale U.S.L. n. 60 - Palermo;
-  dott. Garda Serafino, medico igienista ospedale Ingrassia;
Visto il decreto n. 14499 dell'1 febbraio 1995, con il quale l'ing. Privitera Antonino veniva nominato componente del gruppo interdisciplinare in sostituzione dell'ing. Tuccio Antonino, dimissionario;
Visto il decreto n. 19436 del 22 maggio 1996, con il quale il dott. Amato Michele veniva nominato componente del gruppo interdisciplinare in sostituzione del dott. Serafino Garda, dimissionario;
Visto il decreto n. 16875 del 28 settembre 1995, con il quale l'assistente sociale Gabriella Geraci veniva nominata componente del gruppo interdisciplinare in sostituzione dell'assistente sociale Galioto Marianna, dimissionaria;
Considerato che il precitato gruppo interdisciplinare veniva costituito in relazione alla grave situazione di disagio assistenziale verificatasi nella provincia di Messina a seguito d'intervento della magistratura nei confronti dei centri di riabilitazione gestiti dall'AIAS, sezione di Messina e per garantire la celerità delle procedure propedeutiche all'iscrizione all'albo di cui alla legge regionale 18 aprile 1981, n. 68, art. 14 e la legge regionale 28 marzo 1986, n. 16;
Considerato che non sussistono più le precitate esigenze e che le istanze d'iscrizione all'albo ai sensi delle leggi regionali sopra menzionate sono notevolmente ridotte;
Ritenuto, per i motivi in precedenza esposti, di dovere revocare i decreti assessoriali richiamati in premessa;

Decreta:


Art. 1

I decreti nn. 14161 del 5 gennaio 1995, 14499 dell'1 febbraio 1995, 19436 del 22 maggio 1995 e 16875 del 28 settembre 1995 sono revocati.

Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 19 maggio 1999.
  SANZARELLO 

(99.23.1084)
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DECRETO 19 maggio 1999.
Revoca dei decreti 13 gennaio 1995 e 16 marzo 1995, relativi alla costituzione e sostituzione di un componente del gruppo interdisciplinare di cui al piano triennale di interventi in favore dei soggetti portatori di handicap.
L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 18 aprile 1981, n.68;
Vista la legge regionale 28 marzo 1986, n. 16 e l'allegato piano triennale di interventi in favore dei soggetti portatori di handicap;
Visto il decreto n. 14185 del 13 gennaio 1995, con il quale veniva costituito presso questo Assessorato regionale della sanità il gruppo interdisciplinare di cui al sopracitato piano triennale di interventi allegato alla legge regionale 28 marzo 1986, n. 16 e del quale facevano parte:
-  ing. Cantarella Sebastiano, ing. coordinatore - USL n. 26 - Siracusa;
-  dott. Casella Giovanni, coordinatore sanitario igienista - USL n. 26 - Siracusa;
-  dott. Trigilia Aldo, direttore amministrativo - USL n. 26 -Siracusa;
-  dott. Burlò Corrado, medico neuropsichiatra infantile - USL n. 26 -Siracusa;
- sig.ra Armieri Giuseppina, assistente sociale - USL n. 26 - Siracusa;
- dott. Cucè Adalgisa, pedagogista coadiutore - USL n. 25 - Noto;
Visto il decreto n. 14762 del 16 marzo 1995, con il quale il dott. Russo Carmelo veniva nominato componente del gruppo interdisciplinare in sostituzione del dott. Trigilia Aldo, dimissionario;
Considerato che il precitato gruppo interdisciplinare veniva costituito in relazione alla grave situazione di disagio assistenziale verificatasi nella provincia di Siracusa a seguito d'intervento della magistratura nei confronti dei centri di riabilitazione gestiti dall'AIAS, sezione di Siracusa e per garantire la celerità delle procedure propedeutiche all'iscrizione all'albo di cui alle leggi regionali 18 aprile 1981, n. 68, art. 14 e alla legge regionale 28 marzo 1986, n. 16;
Considerato che non sussistono più le precitate esigenze e che le istanze d'iscrizione all'albo ai sensi delle menzionate leggi regionali sono notevolmente ridotte;
Ritenuto, per i motivi in precedenza esposti, di dovere revocare i decreti richiamati in premessa;

Decreta:


Art. 1

Il decreto n. 14185 del 13 gennaio 1995 e il decreto n. 14762 del 16 marzo 1995 sono revocati.

Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 19 maggio 1999.
  SANZARELLO 

(99.23.1084)
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DECRETO 19 maggio 1999.
Revoca dei decreti 13 gennaio 1995 e 6 aprile 1995, relativi alla costituzione del gruppo interdisciplinare di cui al piano triennale di interventi in favore dei soggetti portatori di handicap.
L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 18 aprile 1981, n.68;
Vista la legge regionale 28 marzo 1986, n. 16 e l'allegato piano triennale di interventi in favore dei soggetti portatori di handicap;
Visto il decreto n. 14186 del 13 gennaio 1995, con il quale veniva costituito presso questo Assessorato regionale della sanità il gruppo interdisciplinare di cui al sopracitato piano triennale di interventi allegato alla legge regionale 28 marzo 1986, n. 16 e del quale facevano parte:
-  ing. Costa Francesco, ingegnere - USL n. 1 - Trapani;
-  dott. Fiorino Salvatore, medico igienista - USL n. 1 - Trapani;
-  dott. De Santis Antonino, coordinatore pedagogista - USL n. 1 - Trapani;
-  dott.ssa Benivegna Anna, medico neuropsichiatria infantile - USL n. 1 - Trapani;
-  sig.ra Scalzo M. Teresa, assistente sociale - USL n. 1 - Trapani;
-  dott.ssa Bellina Anna, dirigente amministrativo - USL n. 1 - Trapani;
Visto il decreto n. 15036 del 6 aprile 1995 di parziale modifica del decreto n. 14186 del 13 gennaio 1995;
Considerato che il precitato gruppo interdisciplinare veniva costituito in relazione alla grave situazione di disagio assistenziale verificatasi nella provincia di Trapani a seguito d'intervento della magistratura nei confronti dei centri di riabilitazione gestiti dall'AIAS, sezione di Trapani e per garantire la celerità delle procedure propedeutiche all'iscrizione all'albo di cui alle leggi regionali 18 aprile 1981, n. 68, art. 14, e 28 marzo 1986, n. 16;
Considerato che non sussistono più le precitate esigenze e che le istanze d'iscrizione all'albo ai sensi delle leggi regionali sopra menzionate sono notevolmente ridotte;
Ritenuto, per i motivi in precedenza esposti, di dovere revocare i decreti assessoriali richiamati in premessa;

Decreta:


Art. 1

Il decreto n. 14186 del 13 gennaio 1995 e il decreto n. 15036 del 6 aprile 1995 sono revocati.

Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 19 maggio 1999.
  SANZARELLO 

(99.23.1084)
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DECRETO 2 giugno 1999.
Vaccinazione obbligatoria contro il carbonchio ematico del bestiame recettivo in alcuni comprensori del territorio regionale.
L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il testo unico delle leggi sanitarie, approvato con R.D. 27 luglio 1934, n. 1265;
Vista la legge 23 gennaio 1968, n. 34;
Visto il regolamento di polizia veterinaria, approvato con D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320, e le successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833;
Vista la legge regionale 12 agosto 1980, n. 87;
Vista la legge regionale 6 gennaio 1981, n. 6;
Vista la legge 2 giugno 1988, n. 218;
Vista la legge regionale 3 novembre 1993, n. 30;
Visto il proprio decreto 22 giugno 1994, applicativo dell'art. 38 della legge regionale 3 novembre 1993, n. 30;
Vista la legge regionale 20 agosto 1994, n. 33;
Visto il proprio decreto 18 novembre 1994;
Visto il proprio decreto 23 ottobre 1998;
Visto il decreto ministeriale 18 dicembre 1998, relativo alla "produzione, acquisto e distribuzione di antigeni e di vaccini per la profilassi immunizzante obbligatoria degli animali e per gli interventi di emergenza";
Considerato che, negli anni decorsi, in alcuni comuni delle province di Agrigento, Enna e Palermo si è registrata l'insorgenza di focolai di carbonchio ematico;
Considerato che nei territori dei predetti comuni sussistono condizioni favorevoli al contagio carbonchioso e, pertanto, occorre sottoporre gli animali recettivi alla malattia a trattamento vaccinale obbligatorio;
Considerato che, trattandosi di zoonosi, è di sommo interesse tutelare la pubblica salute;
Riconosciuta la necessità di realizzare obbligatoriamente gli interventi vaccinali nei territori in cui, nell'ultimo quinquennio, siano stati accertati focolai di carbonchio ematico, nonché nei territori ritenuti a rischio;
Vista la nota prot. n. 600.7/24461/6N/544 del 13 maggio 1999, con la quale il Dipartimento alimenti, nutrizione e sanità pubblica veterinaria del Ministero della sanità autorizza, ai sensi dell'art. 3 della legge 23 gennaio 1968, n. 34, l'emanazione di un apposito provvedimento per l'attuazione a scopo profilattico e preventivo degli interventi vaccinali anticarbonchiosi sugli animali recettivi presenti nelle zone ritenute a rischio;

Decreta:


Art. 1

E' resa obbligatoria la vaccinazione contro il carbonchio ematico del bestiame recettivo nei comprensori di seguito indicati:
  Distretto ï Comuni ï Contrade 
  veterinario ï     ï 

U.S.L. n. 1 - Agrigento
Ribera  Cattolica Eraclea Tutto il territorio comunale 

U.S.L. n. 4 - Enna
Agira  Agira S. Barbara 
  Leonforte Canalotto 
Nicosia  Nicosia Marocco 
Enna  Villarosa Villapriolo e Marcatovecchio 
Piazza Armerina  Aidone Mendola, Soprana, Bosco, Giresi, Moce, Belmondino, Castello di Gresti, Bardaro 

U.S.L. n. 6 - Palermo
Cefalù  Isnello Montaspro, Piano Zucchi, Ponticello 
  Collesano Volpignano, Comune 
  Castelbuono Tortorella 
  Cefalù Bosco 
Petralia Sottana  Polizzi Generosa Albesi, S. Nicola, Fondacazzi, Piano Cervi 
  Petralia Sottana Casale, Avanella, Pomieri e Sciaritelle 
  Geraci Siculo Pastonello, Montededaro, Chianazze 
  Gangi Nocito, Cavalieri, Trebraccia 
Termini Imerese  Caccamo S. Giovanni, Mascarella, Pia-ni, S. Maria, S. Calogero 
Monreale  Monreale Valle Talo, Renda, Lenzitti, Agrifoglio, Ponte Sagana 

Al trattamento immunizzante dovranno essere sottoposti anche gli animali non vaccinati introdotti nelle località di cui al comma precedente, entro 15 giorni dalla loro introduzione, a meno che gli stessi animali non vengano avviati direttamente al macello.

Art. 2

E' vietato lo spostamento del bestiame recettivo fuori di comprensori indicati al precedente art. 1, se non previa vaccinazione contro il carbonchio ematico praticata da almeno 15 giorni.

Art. 3

Le Aziende sanitarie locali n. 1 di Agrigento, n. 4 di Enna e n. 6 di Palermo dovranno provvedere autonomamente all'acquisto del vaccino occorrente per le operazioni previste dal presente decreto.
Ai medici veterinari operatori, pubblici dipendenti o liberi professionisti appositamente autorizzati, saranno corrisposti i compensi previsti dal decreto assessoriale 23 ottobre 1998 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del-la Regione siciliana, parte 1ª, n. 58 del 14 novembre 1998).

Art. 4

I trattamenti immunizzanti previsti dal presente decreto si concluderanno entro il 31 ottobre 1999.
All'atto dell'intervento immunizzante i medici veterinari operatori provvederanno a rilasciare al proprietario o detentore degli animali l'attestazione di vaccinazione secondo il modello conforme all'allegato 1 al presente decreto, costituito a madre e figlia, la cui madre, controfirmata dal proprietario o detentore degli animali, dovrà essere consegnata al responsabile del Servizio veterinario distrettuale.

Art. 5

Il responsabile del distretto veterinario, cui compete il controllo per l'attuazione del piano di intervento previsto dal presente decreto, a conclusione della campagna vaccinale e, comunque, entro il 31 dicembre 1999, provvederà a trasmettere al settore veterinario dell'Azienda unità sanitaria locale di riferimento e all'Ispettorato regionale veterinario un prospetto riepilogativo delle vaccinazioni eseguite secondo il modello conforme all'allegato 2 al presente decreto.

Art. 6

I sindaci, i direttori generali, i medici veterinari delle Aziende sanitarie locali e quanti altri competenti, ognuno per la parte di propria competenza, sono incaricati della esecuzione del presente decreto.

Art. 7

Salvo che il fatto non costituisca reato i contravventori alle disposizioni del presente decreto sono puniti a norma dell'art. 6 della legge 2 giugno 1988, n. 218.

Art. 8

Il presente decreto è immediatamente esecutivo e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 2 giugno 1999.
  SANZARELLO 



(Si omettono gli allegati)


(98.23.1089)
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 26 maggio 1999.
Approvazione del piano regolatore generale e del regolamento edilizio del comune di Nizza di Sicilia.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i DD.MM. 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista le altre leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica;
Viste le note prot. n. 11788 del 14 novembre 1997, n. 11917 del 18 novembre 1997, n. 1770 del 26 febbraio 1998 e n. 3519 del 21 aprile 1998, assunta al protocollo dell'A.R.T.A. al n. 21017 del 24 aprile 1998, con le quali il sindaco del comune di Nizza diSicilia ha trasmesso a questo Assessorato, per l'approvazione di competen-za, gli atti e gli elaborati relativi al piano regolatore generale, alle prescrizioni esecutive ed al regolamento edilizio;
Vista la delibera n. 25 del 13 giugno 1997, con la quale il commissario straordinario del comune di Nizza diSicilia ha adottato il P.R.G. rielaborato con le relative norme di attuazione ed annesso regolamento edilizio e piano particolareggiato;
Vista la delibera n. 32 del 29 luglio 1997, con la quale il commissario straordinario del comune di Nizza di Sicilia ha apportato una modifica alla superiore deliberazione n. 25 del 13 giugno 1997;
Visti gli atti relativi alla procedura di deposito e pubblicazione di cui all'art.3 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71;
Vista la certificazione del 14 ottobre 1997 a firma del segretario comunale attestante l'avvenuto deposito e l'avvenuta pubblicazione nei termini previsti dalla legge nonché l'indicazione del numero delle opposizioni e/o osservazioni presentate;
Viste le n. 14 osservazioni o opposizioni presentate al comune che di seguito si trascrivono:
 1)  Parisi Filippa e Tringali Nunziatina;
 2)  Monforte Giovanni;
 3)  Interdonato Antonino;
 4)  Isaja Carmelo e Briguglio Paolo;
 5)  Bertino Giovanni;
 6)  Puglisi Grazia;
 7)  Puglisi Grazia;
 8)  Zahami Agatino;
 9)  Puglisi Giovanna;
10)  consiglieri comunali: Arrigo Antonino, Parisi Francesco e Isaja Fortunato;
11)  D'Arrigo Antonio, Romeo Santi, Barbera Giovanni e altri cittadini;
12)  D'Arrigo Antonio, Centorino Natale, Romeo Anselmo e altri cittadini;
13)  Barbera Giovanni;
14)  consiglieri comunali: Arrigo Antonino, Parisi Franco, Isaja Fortunato;
Vista la delibera n. 37 del 23 ottobre 1997, su cui il CO.RE.CO. centrale nella seduta del 5 agosto 1998, con decisione n. 5774/5602, ha deciso il non luogo a procedere, con la quale il commissario straordinario ha preso atto delle osservazioni e/o opposizioni al P.R.G. rielaborato con relative norme di attuazione ed annesso regolamento edilizio e piano particolareggiato;
Vista la nota esplicativa del 24 aprile 1998, con la quale l'agronomo, pur evidenziando che lo studio agricolo-forestale è stato redatto nel 1992, ritiene che le scelte dei progettisti del P.R.G. risultano conformi a quanto prescritto dalle norme di cui alla legge regionale n. 16/96;
Vista la nota prot. n. 33653 del 15 novembre 1993, con cui l'ufficio del Genio civile di Messina esprime, ai sensi dell'art. 13 della legge 2 febbraio 1974, n. 64, parere favorevole a condizione che:
- in fase esecutiva vengano eseguite indagini geognostiche ad indirizzo geotecnico volte ad acquisire gli elementi occorrenti per lo studio della più idonea tipologia fondazionale da adottare;
-  vengano eseguite le verifiche di stabilità del pendio sulle aree acclivi del territorio;
-  venga osservata la vigente normativa sulle opere idrauliche con particolare riferimento al torrente Landro, nel tratto in cui è prevista la copertura, per la cui realizzazione è necessario acquisire il N.O. idraulico, così come per altre eventuali aree che ricadono in ambiti demaniali;
Visti gli elaborati del P.R.G. di che trattasi;
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 122 del 20 maggio 1999 che di seguito parzialmente si trascrive:
«...Omissis...
Premesse
Con il voto C.R.U. n. 745/93 l'A.R.T.A. aveva restituito al comune di Nizza di Sicilia il P.R.G., P.E., R.E. per la rielaborazione parziale rilevando sostanzialmente quanto appresso:
1)  Vincoli riportati sul territorio comunale che ne limitano l'uso edilizio.
Con tale prescrizione, ai fini della eliminazione di previsioni edificatorie incompatibili col sistema vincolistico, viene osservata la necessità di evidenziare alla tavola di piano la visualizzazione dei vincoli gravanti sul territorio.
Nello specifico venivano prescritti adeguamenti in ordine a:
a)  fascia di rispetto cimiteriale;
b)  fascia di rispetto depuratori;
c)  fascia di rispetto discarica RSU e degli impianti di approvvigionamento idrico;
d) fasce di rispetto autostradali e ferroviarie;
e)  particolari cautele per la progettazione di manufatti riguardanti i "depositi fluviodeltizi".
2)  Modificazione della zona A e B4A
In particolare, per quanto riguarda la zona A veniva suggerita l'estensione alla zona classificata B5 aggiungendo gli edifici prospicienti su corso Umberto segnati in rosso sulla tavola 13 del P.R.G.
Inoltre veniva prescritta l'individuazione di un'ampia zona di ristrutturazione B4b da mare verso monte con l'obbligo del mantenimento della rete viaria e degli spazi anche privati che veniva perimetrata in rosso nelle tavole del P.R.G.
3)  Dimensionamento e zonizzazione
Poiché il piano era ritenuto sovradimensionato ed al fine di escludere dall'edificazione aree geomorfologicamente acclivi, veniva prescritta l'eliminazione delle zone C4 e C5, mentre veniva condivisa l'espansione urbana relativa alle sole zone C1 e C2 e le C6, interessate da programmi costruttivi in corso.
Per le zone B3 veniva prescritta la verifica dei requisiti di cui all'art. 2 del D.I. 2 aprile 1968, n. 1444, anche con riferimento alla loro utilizzazione in relazione all'acclività.
Non era condivisa la localizzazione della zona D1 (artigianale) lungo il torrente Landro, suggerendo di ubicarla nella zona D2 (commerciale) in aggiunta alle attività produttive in essa previste.
4)  Prescrizione in ordine alla normazione (CNR) della viabilità urbana ed extraurbana fissandone le caratteristiche tecniche.
L'intenzione delle previsioni viarie è quella funzionale agli insediamenti esistenti e di progetto, salvo la previsione viaria a monte dell'autostrada che collega il centro abitato ed il parco suburbano.
Eliminazione della viabilità a servizio delle zone C e D non accolte.
5)  Norme di attuazione
-  Art. 42 - Destinazioni di zona
L'articolo va integrato come segue:
Nell'ambito delle aree destinate alla residenza fissa, le attività non residenziali debbono occupare non più del 20% della volumetria complessiva prevista nella zona.
Qualora le attività non residenziali occupano volumetrie maggiori, per le stesse dovranno essere assicurate in sede di piani attuativi gli spazi di uso pubblico di cui al punto b) dell'art. 5 del decreto ministeriale 2 aprile 1968.
Il cambio di destinazione d'uso potrà essere rilasciato con i limiti e con le modalità di cui all'art. 10 della legge regionale n. 37/85.
-  Art. 45 - zona B1
Al fine di limitare la capacità insediativa delle zone B e per adattare morfologicamente i volumi da realizzare alle caratteristiche della viabilità esistente, si ritiene opportuno che l'altezza degli edifici non superiori a ml. 10,50, per numero 3 piani fuori terra. Pertanto, l'art. 45 per la zona B1a va modificato relativamente al pa- rametro dell'altezza max e del numero dei piani degli edifici.
Va cassato il comma relativo alle prescrizioni particolari in quanto le fasce di rispetto autostradale vanno normate come è stato indicato sopra.
-  Art. 46 - zona B2
Occorre precisare che la densità di 6 mc./mq. è consentita nei lotti interclusi non superiori a mq. 120.
Sono da cassare le prescrizioni particolari relativamente alla norma che consente l'edificazione a distanze inferiori di ml. 6 dal ciglio della strada e ml. 11 dall'asse della stessa strada.
La nuova edificazione deve avvenire nel rispetto del preesistente allineamento.
-  Art. 48 - Ristrutturazione edilizia B4
Per i motivi sopra esposti è da cassare la zona B4a con la relativa normativa. Pertanto la zona B4 non ha più sottozone e si identifica con l'attuale zona B4b con la relativa normativa, come segue:
-  densità edilizia fondiaria: 3 mc./mq.;
-  altezza max degli edifici: ml. 7,50 per n. 2 p.f.t.
I singoli interventi edilizi dovranno prevedere:
a)  la conservazione degli elementi decorativi lapdei ove presenti;
b)  la copertura a tetto con coppi di tipo siciliano con gronde e pluviali di scarico delle acque piovane in lamierino zincato o in rame;
c)  intonaci del tipo tradizionale a tre strati con tonachina colorata in pasta e coloriture intonate con l'ambiente circostante;
d)  infissi in legno con caratteristiche tipiche del luogo.
-  Art. 49 - zona B5
L'articolo va cassato poiché gli edifici e le loro pertinenze così classificate nel progetto sono da inserire nella zona A con la relativa normativa, assieme agli altri immobili indicati in rosso nelle tavole di piano per i motivi sopra esposti.
-  Art. 50 - zona C1 e art. 51 - zona C2
Per queste zone occorre indicare l'indice di fabbricabilità fondiaria in relazione all'indice di fabbricabilità territoriale già fissato ed alla quantità degli spazi pubblici previsti di 18 mq. per ogni 100 mc.
L'indice di fabbricabilità fondiaria non può superare rispettivamente, per la zona C1, 1,77 mc./mq., per la zona C2, 1,37 mc./mq.
-  Art. 51 - zona C2b; art. 52 - zona C3; art. 53 - zona C4; art. 54 - zona C5.
Questi articoli sono da cassare per i motivi sopra esposti.
-  Art. 57 - zone artigianali e zona D2
Va cassato l'articolo per le parti che riguardano le zone artigianali.
Relativamente alla zona D2, per la quale è stato redatto il piano particolareggiato, occorre integrare la normativa con l'estensione della destinazione d'uso artigianale.
-  Art. 58 - zone E agricole
Sono da cassare i commi che consentono ampliamenti e sopraelevaziori "una tantum" nella misura del 15% - e nella misura del 50% per gli edifici con superficie di mq. 20.
E' da cassare l'ultimo comma che consente indici fondiari superiori a 0,03 mc./mq.
- Art. 60 - zona F servizi territoriali di progetto
Si ritiene opportuno abbassare a 1 mc./mq. l'indice di fabbricabilità territoriale.
Nella zona F2 - parco urbano - deve essere esclusa qualsiasi edificazione, salvo la realizzazione dei locali per servizi igienici, cabine elettriche ed idriche. Eventua- li chioschi e servizi di ristoro non debbono superare i 300 mc.
-  Art. 61 - zona S e P servizi di quartiere
Occorre fissare i parametri edilizi:
- indice di fabbricabilità fondiaria: 1 mc./mq.;
-  distanza dai confini - ml. 10;
-  altezza max - ml. 8.
Va cassato quindi il penultimo comma.
6)  Prescrizioni esecutive
Ristudio delle zone delle prescrizioni esecutive della zona D2 al fine di prevedere anche insediamenti artigianali.
Esclusione di volumi abitativi, ai sensi dell'art. 10 della legge regionale n. 37/85.
Considerato
1)  Relativamente al punto 1 si rileva che sono stati evidenziati sulle tavole di zonizzazione di piano i vincoli gravanti sullo stesso che ne limitano l'uso ai fini edificatori ed in particolare:
a)  la fascia di rispetto ml. 200 sul lato ovest è mantenuta nella misura di ml. 50 sul lato nord in ossequio al disposto dell'art. 57 del D.P.R. n. 285/90 (Nuovo regolamento di polizia mortuaria) che consente per i comuni con popolazione inferiore ai 20.000 abitanti tale fascia di rispetto;
b)  la fascia di rispetto attorno al depuratore, che nel caso in specie è di 2° livello, è di ml. 50 in ossequio al disposto degli artt. 11 e 46 della legge regionale n. 27/86;
c)  la discarica RSU ex art. 12 del D.P.R. n. 915/82 ha una fascia di rispetto di 200 mt.;
d) il punto di captazione idrico è stato visualizzato sulle tavole di piano con una fascia di rispetto assoluto di mt. 10 e di rispetto di 200 mt. ai sensi degli artt. 4, 5, 6 e 7 del D.P.R. n. 236/88;
e)  è stato visualizzato sulle tavole di zonizzazione il vincolo idrogeologico apposto dalla forestale con R.D.L. n. 3267/33;
f) è stato visualizzato sulle tavole di piano il vincolo gravante ex legge n. 431/85 lungo il torrente Fiumedinisi;
g) sono state evidenziate sulle tavole di piano le fasce di rispetto discendenti ex legge regionale n. 78/76 sia per quanto riguarda la battigia sia per quanto riguarda la zona boscata in contrada Cipollazzo e S. Ferdinando;
h)  sulla tavola 1:10.000 sono stati evidenziati i vincoli discendenti nella parte a monte del territorio dalla riserva orientata che dalle vette di Pizzo Mualio si estende sino al territorio diFiumedinisi e sino a Monte Scuderi;
i)  sono state visualizzate sulle tavole di zonizzazione le fasce di rispetto autostradali e ferroviarie;
l)  è stata, altresì, individuata una vasta zona di salvaguardia idrogeologica nella quale sono consentite opere tendenti al ripristino e restauro ambientale in cui sono consentiti interventi di rimboschimento.
Per quanto sopra, si ritiene che nella presente rielaborazione si sia ottemperato a quanto rilevato nel voto C.R.U. n. 745/93.
2)  Per quanto riguarda le osservazioni formulate con il voto C.R.U. n. 745/93 in merito alla zona A ed alla zona B4, è stata eliminata la zona B4a rispetto alla perimetrazione di cui al suddetto voto e si è individuata un'area destinata a ristrutturazione edilizia di ampiezza inferiore a quella indicata, lasciando al di fuori, nella zona a monte, gli edifici ricadenti in una recente lottizzazione ed alcuni edifici recenti che non hanno le caratteristiche di zona B4.
Tale perimetrazione appare condivisibile.
3)  Per quanto attiene il dimensionamento e la zonizzazione, il consiglio comunale, in riferimento al voto C.R.U. con cui si chiedeva la rielaborazione del piano, non condivideva quanto rilevato anche alla luce del fatto che delle zone C del P. di F. si erano già sa-turate a seguito dell'attuazione di piani di lottizzazione ed invitava i progettisti ad un ristudio complesso delle zone C.
Nella rielaborazione del piano i progettisti, anche nella considerazione che dal 1980 al 1992 erano state rilasciate 350 concessioni edilizie per un totale di mc. 270.000, hanno mantenuto le zone C1 e C2a, ora chiamate C2, essendo stata eliminata la sottozona C2b, e la zona C6, ora chiamata C5 per effetto dell'eliminazione di alcune zone.
Le zone C2b, C3 e C4 sono state accorpate in un'unica zona C3, ridimensionata rispetto alle tre zone anzidette, con un indice di mc./mq. 0,40 per le aree ricadenti entro i 500 mt. dalla battigia e di mc./mq. 0,70 per le aree ricadenti oltre i 500 mt. dalla battigia.
E' stata riconfermata in parte la zona C4 (ex C5) sita nella parte meno acclive a valle del costruendo campo di tiro a volo per l'allocazione di strutture residenziali ricettive al servizio dell'impianto.
Vengono, altresì, riconfermate le zone ex C6, ora C5 quali zone residenziali in attuazione di piani ese-cutivi.
Per quanto sopra si è del parere che permangono le motivazioni alla base del precedente voto C.R.U. ed in particolare il riferimento al parere del genio civile del 6 maggio 1992 che "ha evidenziato la necessità di una particolare attenzione per la stabilità delle aree acclivi in genere ed in particolare per le zone C4 e C5 e che portava a concludere con la condivisione delle zone C1 e C2A e l'esclusione delle altre per cui sulla scorta delle valutazioni sopra esposte rispetto alla rielaborazione sono da condividere le zone C1, C2 e C5 mentre sono da escludere le zone C3 e C4 così come evidenziate in rosso.
4) Sulle osservazioni formulate dall'A.R.T.A. a seguito del voto C.R.U. n. 745/93 inerenti le prescrizioni della viabilità progettata viene evidenziato che sono state eliminate quelle inerenti i futuri collegamenti con il territorio di Roccalumera a meno di quelle approvate e decretate, in variante al P. di F., ed in parte in corso di realizzazione. Viene confermata esclusivamente la viabilità di collegamento con il campo di tiro a volo ed il parco suburbano ed una viabilità di penetrazione agricola, finanziata dall'ESA, in proseguimento di una strada agricola, ed in parte realizzata.
Non viene comunque prodotta la richiesta normazione della viabilità urbana ed extraurbana fissandone le caratteristiche tecniche (CNR).
Per quanto sopra, è del parere che essendo buona parte della viabilità già realizzata e la rimanente derivata da una pianificazione sovracomunale, si possano accogliere le scelte così come riformulate.
5)  Per quanto attiene a quanto rilevato con il voto C.R.U. n. 745/93 in merito alle norme tecniche di attuazione, viene evidenziato dai progettisti che sono state apportate le modifiche, integrazioni e stralci con suddetto voto apportate nelle tavole sulla scorta delle controdeduzioni dell'amministrazione comunale, ad eccezione dell'abbassamento dell'indice nelle zone F che è stato previsto non più in mc./mq. 3 ma in mc./mq. 2 in difformità a quanto indicato in mc./mq. 1.
6)  Per quanto attiene al ristudio delle zone soggette a prescrizioni esecutive della zona D2, al fine di prevedere anche insediamenti artigianali, il consiglio comunale all'unanimità rappresentava, condivisa dai progettisti, l'opportunità di non condividere quanto rappresentato nel voto C.R.U. n. 745/93.
In difformità di quanto previsto nella rielaborazione in argomento si ritiene ammissibile l'accorpamento in un'unica zona D ubicata nella ex zona D2.
Per cui è da escludere la zona D1 con annessa viabilità ed è da rielaborare il P.P. relativo alla zona D2 che viene ridefinita D.
Vengono similmente accorpate in unica descrizione le norme di attuazione prima riferite alle due zone.
7) Osservazioni ed opposizioni.
Si condivide il parere espresso sulle 14 osservazioni dai progettisti relativamente alle osservazioni ed opposizioni formulate per cui queste si intendono approvate la n. 1, 5 e 12, respinte sulla base delle precedenti prescrizioni e di quanto proposto con l'atto di adozione la n. 2, 3, 4, 6, 7 e 8, parzialmente accolte la n. 9, 10, 11, 13 e 14.
Per quanto sopra ritenuto e considerato, è del parere che il progetto di piano regolatore generale, regolamento edilizio e prescrizioni esecutive rielaborato, adottato con atto commissariale n. 25 del 13 giugno 1997, sia meritevole di approvazione con le prescrizioni e modifiche di cui ai superiori considerata.»;
Ritenuto di potere condividere il superiore parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 122 del 20 maggio 1999;

Decreta:


Art. 1

E' approvato e reso esecutivo, ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale 27 dicembre 1978, n.71, in conformità al parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 122 del 20 maggio 1999 e con le condizioni del Genio civile di Messina, in premessa riportate, il piano regolatore generale ed il regolamento edilizio del comune di Nizza diSicilia, adottato con delibere del commissario straordinario n. 25 del 13 giugno 1997 e n. 32 del 29 luglio 1997.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
 1) delibera commissario straordinario n. 25 del 13 giugno 1997;
 2)  delibera commissario straordinario n. 32 del 29 luglio 1997;
 3) relazione;
 4)  relazione geologica-tecnica;
 5)  tav.  1 - inquadramento territoriale; 
 6)  tav.  2 - quadro d'unione dell'azzonamento e vincoli; 
 7)  tav.  3 - stato di fatto; 
 8)  tav.  4 - stato di fatto servizi; 
 9)  tav.  5 - stato di fatto servizi; 
10)  tav.  6 - viabilità; 
11)  tav.  7 - viabilità; 
12)  tav.  8 - viabilità; 
13)  tav.  9 - viabilità; 
14)  tav.  10 - azzonamento; 
15)  tav.  11 - azzonamento; 
16)  tav.  12 - azzonamento; 
17)  tav.  13 - azzonamento; 

18)  norme di attuazione;
19)  regolamento edilizio;
Studio agricolo forestale comprendente:
20)  relazione;
21)  tav.  1 - ordinamento colturali esistenti ed interventi previsti nel P.R.G.; 
22)  tav.  2 - ordinamento colturali esistenti ed interventi previsti nel P.R.G.; 
23)  tav.  3 - ordinamento colturali esistenti ed interventi previsti nel P.R.G.; 
24)  tav.  4 - ordinamento colturali esistenti ed interventi previsti nel P.R.G.; 

Piano particolareggiato comprendente:
25)  relazione geologica;
26)  allegato  A  -  relazione illustrativa;
27)  allegato  B  -  norme di attuazione;
28)  allegato  C  -  dati catastali delle particelle della zona di occupazione;
29)  tav.  1 - previsione del P.R.G. con individuazione della zona D2 
30)  tav.  2 - planimetria generale su mappa catastale; 
31)  tav.  3 - planimetria generale e profili; 
32)  tav.  4 - schema impianti pubblica illuminazione; 
33)  tav.  5 - schema impianto idrico e gas; 
34)  tav.  6 - schema impianti rete elettrica e telefonica; 
35)  tav.  7 - schema impianto fognario; 

Elaborati planimetrici di piano relativi alla visualizzazione delle osservazioni ed opposizioni:
36)  parere tecnico sulle osservazioni;
37)  tav.  10 - azzonamento; 
38)  tav.  11 - azzonamento; 
39)  tav.  13 - azzonamento. 


Art. 3

Il comune di Nizza diSicilia dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione del piano e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, in modo tale che per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo, da sottoporre alla presa d'atto del consiglio comunale e da trasmettere, per conoscenza, con la predetta deliberazione, a questo Assessorato.

Art. 4

Le prescrizioni esecutive delle zone D dovranno essere adottate entro il termine di novanta giorni dalla data di notifica del presente decreto.

Art. 5

I piani approvati dovranno essere depositati, con tutti gli elaborati relativi, a libera visione del pubblico, nella segreteria comunale e di tale deposito dovrà essere dato annuncio mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 6

Il comune di Nizza di Sicilia resta onerato degli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 26 maggio 1999.
  LO GIUDICE 

(99.23.1075)
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DECRETO 26 maggio 1999.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del comune di Furci Siculo.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 21 aprile 1995, n. 40;
Visto il decreto n. 232/80 del 26 settembre 1980, con cui è stato approvato il piano regolatore generale del comune di Furci Siculo;
Viste le note prot. n. 1056/uz del 22 ottobre 1998 e prot. n. 346 del 19 marzo 1998, con le quali il comune di Furci Siculo ha trasmesso a questo Assessorato, per l'approvazione di competenza, gli atti e gli elaborati relativi alla variante al piano regolatore generale per l'ampliamento del cimitero comunale;
Vista la delibera n. 71 del 4 dicembre 1997, riscontrata priva di vizi di legittimità dal CO.RE.CO. centrale nella seduta del 14 gennaio 1999 con decisione n. 199/9313, con la quale il consiglio comunale di Furci Siculo ha adottato, ai sensi della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 la variante al piano regolato- re generale, relativa all'ampliamento del cimitero co-munale;
Vista l'attestazione a firma del tecnico comunale, del 5 marzo 1999, sull'inesistenza di vincoli gravanti sull'area oggetto di variante dello strumento urbanistico;
Visto il parere del 5 marzo 1999, reso dalla commissione provinciale per i cimiteri, con il quale si individua come soluzione più idonea l'ampliamento del cimitero "per un fascia sovrastante l'area dell'attuale insediamento avente fronte uguale a quello dell'attuale cimitero e profondità da determinare in compatibilità con la situazione altimetrica e con i parametri demografici";
Vista la nota prot. n. 36698 del 17 novembre 1997, con la quale l'ufficio del Genio civile di Messina esprime, ai sensi della legge 2 febbraio 1974, n. 64, parere favorevole a condizione che:
-  in fase esecutiva vengano eseguiti tutti i sondaggi ed indagini geotecniche e di laboratorio atti ad acquisire gli elementi occorrenti per lo studio del tipo di fondazione da adottare;
- venga eseguita la verifica del pendio nelle condizioni naturali e di progetto;
-  vengano osservati i consigli espressi dal geologo nella sua relazione;
- si fa divieto di eseguire manufatti assorbenti che, immettendo acque in genere nel sottosuolo, possano compromettere la stabilità dei terreni;
Visti gli elaborati della variante di che trattasi;
Visto il parere n. 16 del 4 maggio 1999, prot. n. 295 di pari data reso dal gruppo XXX/D.R.U., ai sensi dell'art. 9 della legge regionale 21 aprile 1995, n. 40 che di seguito parzialmente si trascrive:
«...Omissis...
Considerato che:
- il comune di FurciSiculo è in atto dotato di un P.R.G. approvato con decreto n. 232/80 del 26 settembre 1980;
-  la variante di che trattasi riguarda l'ampliamento del cimitero comunale, sulla base del parere espresso dalla commissione provinciale dei cimiteri di Messina in data 5 marzo 1990, interessando le aree sovrastanti situate a nord alla strada panoramica, impegnando aree ricadenti nell'attuale fascia di rispetto e destinando porzione delle stesse a parcheggio, ampliando conseguentemente la fascia di rispetto cimiteriale;
-  sull'area oggetto della variante non sussistono vincoli, come da attestazione dell'U.T.C.
Ritenuto che:
-  la variante proposta sia di rilevante interesse pubblico e non altera l'assetto territoriale previsto dal vigente P.R.G.;
è del parere che la variante proposta dal comune di Furci Siculo, adottata con delibera consiliare n. 71 del 4 dicembre 1997, relativa all'ampliamento del cimitero comunale, sia meritevole di approvazione.»;
Ritenuto di potere condividere il superiore parere reso dal gruppo XXX/D.R.U.;

Decreta:


Art. 1

E' approvata, ai sensi della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71, in conformità al parere reso dalla commissione provinciale per i cimiteri, al parere n. 16 del 4 maggio 1999 reso dal gruppo XXX/D.R.U., ai sensi dell'art. 9 della legge regionale 21 aprile 1995, n. 40 e con le condizioni poste dall'ufficio del Genio civile di Messina, in premessa riportate, la variante al piano regolatore generale del comune di Furci Siculo relativa all'ampliamento del cimitero comunale, adottata con delibera consiliare n. 71 del 4 dicembre 1997.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto i seguenti atti ed elaborati, che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  delibera consiliare n. 71 del 4 dicembre 1997;
2)  relazione tecnica, profili, stralci;
3)  zonizzazione attuale;
4)  zonizzazione di progetto;
5)  riscontro catastale.

Art. 3

Il comune di Furci Siculo resta onerato di tutti gli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 26 maggio 1999.
  LO GIUDICE 

(99.23.1076)
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DECRETO 26 maggio 1999.
Annullamento di delibere del consiglio comunale di Letojanni relative alla localizzazione ed approvazione del programma costruttivo della cooperativa edilizia Daniela.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 15 maggio 1991, n. 28;
Vista la nota prot. n. 2880 del 28 aprile 1997, con cui il comune di Letojanni ha trasmesso a questo Assessorato, per il seguito di competenza, gli atti relativi alla localizzazione ed approvazione del programma costruttivo cooperativa edilizia Daniela;
Vista la delibera n. 29 del 20 maggio 1996, riscontrata priva di vizi di legittimità dal CO.RE.CO. di Messina nella seduta dell'8 giugno 1996, prot. n. 23545, decisione n. 23372, con la quale il consiglio comunale di Letojanni ha localizzato il programma costruttivo e assegnato l'area alla cooperativa edilizia a r.l. Daniela per la costruzione di n. 21 alloggi sociali;
Vista la delibera n. 54 del 16 novembre 1996, riscontrata priva di vizi di legittimità dal CO.RE.CO. di Messina nella seduta del 20 novembre 1996, prot. n. 42618, decisione n. 41179, con la quale il consiglio comunale di Letojanni ha approvato il programma costruttivo per l'edilizia economica e popolare in località S. Filippo e relativo schema di convenzione;
Vista la nota prot. n. 12005 del 21 ottobre 1997, con la quale l'A.R.T.A. ha diffidato il sindaco di Letojanni a dare attuazione al programma di che trattasi e di provvedere contestualmente all'annullamento delle relative delibere di localizzazione e di approvazione;
Visti gli elaborati del programma di che trattasi;
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica, reso con il voto n. 102 dell'8 aprile 1999, che di seguito parzialmente si trascrive:
«...Omissis...
Premesso
L'Assessorato regionale della cooperazione ha finanziato un intervento costruttivo di n. 21 alloggi di edilizia economica e popolare da realizzarsi a cura della cooperativa edilizia Daniela nel comune di Letojanni. Per l'attuazione del suddetto programma costruttivo il consiglio comunale, con deliberazione n. 29 del 20 maggio 1996, vistata favorevolmente dal CO.RE.CO. di Messina, ha assegnato una specifica area. Con successivo atto deliberativo n. 54 del 16 novembre 1996, il citato organo ha approvato il programma costruttivo in questione e relativo schema di convenzione.
L'area assegnata per l'intervento edilizio, estesa mq. 8.092, è ubicata tra la strada orientale sicula (S.S. 114) e la ferrovia Messina-Catania, ad una distanza dalla battigia compresa tra i 150 m. ed i 260 m. L'area è collegata a monte alla suddetta S.S. 114 ed a valle con la strada comunale S. Filippo. Dalla relazione generale del programma costruttivo si rilevano i seguenti dati:
- destinazione urbanistica prevista dal P. di F. zona omogenea C con indice di fabbricabilità territoriale di 0,75 mc./mq.;
- volume edificabile mc. 6.069;
-  volume nel lotto assegnato alla cooperativa Daniela a r.l. mc. 5.452;
-  volume a destinazione residenziale nell'area di riserva, art. 16, legge regionale n. 71/78, mc. 617;
-  abitanti insediati nel lotto della cooperativa n. 69;
-  abitanti insediati nell'area di riserva n. 8;
-  area per istruzione mq. 342;
-  attrezzature collettive mq. 153,40;
-  verde pubblico attrezzato mq. 1.214,68;
-  parcheggio mq. 202;
-  standards mq. 25,15 per abitante.
Rilevato
Il comune di Letojanni con nota n. 2880 del 28 aprile 1997 ha trasmesso la delibera consiliare n. 29 del 20 maggio 1996 e n. 54 del 16 novembre 1996, relative alla localizzazione e approvazione del programma costruttivo in oggetto. L'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente con nota assessoriale prot. 12005 del 21 ottobre 1997, a seguito di esame della pratica in questione, ha chiesto al sindaco del comune di Letojanni di provvedere all'annullamento delle succitate delibere in quanto: l'area interessata dall'intervento della cooperativa risulta ricadere in parte in zona C ed in parte su superficie che il P. di F. destina ad asse autostradale ed alla relativa fascia di rispetto. Inoltre, non risulta fornito il parere della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali atteso che l'area di intervento ricade entro ambiti sottoposti ai vincoli di cui alla legge n. 431/85 e gli elaborati progettuali non recano gli estremi della delibera di approvazione. La medesima nota è stata notificata ai sensi di quanto previsto dall'art. 1 della legge regionale n. 28/91 assegnando un termine di giorni 30 dal ricevimento per provvedere all'annullamento delle delibere consiliari n. 29/96 e n. 54/96 o presentare entro i medesimi termini deduzioni in merito. Il comune di Letojanni con sindacale prot. n. 10327 del 22 novembre 1997 ha controdedotto alle contestazioni formulate con la citata assessoriale n. 12005/97, prendendo atto di quanto rappresentato, relativamente alla destinazione d'uso delle aree interessate all'intervento e comprese tra il limite della zona omogenea C del P. di F. vigente e l'autostrada. Tuttavia ha sottolineato che a mente delle vigenti disposizioni "i programmi costruttivi in questione possono prendere in considerazione parti di territorio destinate a verde agricolo contigue ad insediamenti abitativi e suscettibili di immediata urbanizzazione. Per il caso in questione l'ipotesi del legislatore è perfettamente osservata nella fattispecie in esame, risultando le aree destinate ad edilizia residenziale del P. di F. esaurite, anche in considerazione che il vigente strumento urbanistico è stato approvato con decreto n. 46 del 16 maggio 1974. Inoltre il P.R.G. adottato con delibera commissariale n. 2 del 25 luglio 1996 per le aree in argomento prevede la destinazione per edilizia economica e popolare i cui parametri sono compatibili con le previsioni contenute nel programma costruttivo di cui si discute".
Le conclusioni a cui perviene il sindaco del comune di Letojanni in ordine alla presa d'atto delle aree comprese tra il programma costruttivo e l'autostrada sono state dedotte a seguito dell'esito ispettivo disposto dall'A.R.T.A. con il quale è stata rilevata la errata rappresentazione grafica su P. di F. del corpo autostradale, che per quanto accertato dall'Ufficio tecnico comunale con nota prot. n. 567/U.T.C. del 27 aprile 1998 risulta traslato verso il mare di circa 40 metri. Non si può fare a meno di rilevare che le formali contestazioni di cui alla nota assessoriale prot. n. 12005 del 21 ottobre 1997, non hanno potuto tenere conto del suddetto esito ispettivo in quanto disposto in pari data con nota prot. n. 12007 tendente a verificare l'utilizzo delle aree con destinazione autostradale nel P. di F.; pertanto il programma costruttivo non interesserebbe la relativa fascia di rispetto dell'autostrada così come rappresentato con la nota assessoriale di contestazione prot. n. 12005 del 21 ottobre 1997.
L'Ufficio tecnico comunale con nota prot. n. 567/UTC del 27 aprile 1998, a seguito di richiesta del funzionario regionale incaricato per l'accertamento delle aree con destinazione autostradale, ha verificato che l'intervento edilizio di che trattasi si è dovuto adeguare allo stato dei luoghi per le particelle nn. 249, 261, 218, 221, 222, 144, 145, 146, 147, 118 del foglio di mappa n. 15.
Per l'accertata erronea rappresentazione dello stato dei luoghi nel P. di F., il programma costruttivo, pertanto, non interesserebbe la fascia di rispetto autostradale, ma parzialmente aree che per effetto della traslazione dell'asse autostradale sono rimaste al di fuori delle previsioni urbanistiche del programma di fabbricazione;
Considerato che
- Per quanto sopra rilevato, non sussiste rispondenza tra lo stato di fatto e la rappresentazione gra- fica negli elaborati del vigente programma di fabbricazione;
-  Il tentativo di adeguamento cartografico delle previsioni del P. di F. con lo stato dei luoghi operato per la localizzazione del programma costruttivo in parola, non ha eliminato i vizi originari di rappresentazione cartografica contenuti nel citato strumento urbanistico;
-  Tali vizi andavano invece previamente eliminati con apposita variante di rettifica del programma di fabbricazione vigente, allo scopo di conferire alle aree interessate una apposita destinazione urbanistica;
-  Per le motivazioni sopra esposte, le deliberazioni consiliari n.29 e n. 54 rispettivamente del 20 maggio 1996 e del 16 novembre 1996 sono affette da illegittimità derivata in quanto si fondano su indicazioni grafiche dello strumento urbanistico viziato da errori cartografici;
-  Per quanto agli atti e confermato nel sopralluogo, l'intervento edilizio non risulta realizzato e, pertanto, sussiste l'interesse pubblico alla rimozione dei vizi rilevati e in conseguenza all'annullamento delle delibere n. 29 e n. 54 sopra citate.
Si ritiene necessario evidenziare al gruppo XXX della D.R.U. quanto considerato in ordine ai vizi originari di rappresentazione cartografica per l'eventuale seguito di competenza.
Nelle suesposte considerazioni è il parere.»;
Ritenuto di potere condividere il superiore parere del Consiglio regionale dell'urbanistica;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi del combinato disposto dell'art. 53 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e dell'art. 1 della legge regionale 15 maggio 1991, n. 28 e con le motivazioni contenute nel parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 102 dell'8 aprile 1999, in premessa riportato, sono annullate le delibere del consiglio comunale di Letojanni n. 29 del 20 maggio 1996 e n. 54 del 16 novembre 1996.

Art. 2

Il comune di Letojanni resta onerato degli adempimenti conseguenziali al presente decreto che sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 26 maggio 1999.
  LO GIUDICE 

(99.23.1073)
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DECRETO 31 maggio 1999.
Approvazione di un programma costruttivo ricadente nel territorio del comune di Palermo.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 6 aprile 1996, n. 22;
Vista la nota del comune di Palermo, prot. n. 1371/15 del 3 maggio 1999, con la quale è stato trasmesso per l'approvazione, ai sensi dell'art. 25 della legge regionale n. 22/96, un programma costruttivo in località Bandita-Roccella della società cooperativa Esmeralda e Giannilivigni;
Vista la deliberazione consiliare n. 65 del 31 marzo 1999, con la quale è stato approvato il programma sopra menzionato;
Visto il parere favorevole n. 140 del 12 maggio 1999, reso dal gruppo XXVI/D.R.U. di questoAssessorato, che fa parte integrante del presente decreto;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 25 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 22, è approvato il programma costruttivo descritto in premessa, adottato con deliberazione consiliare n. 65 del 31 marzo 1999, ricadente in territorio del comune di Palermo, località Bandita-Roccella.

Art. 2

Sono allegati al presente decreto per farne parte integrante:
  a) deliberazione consiliare n. 65 del 31 marzo 1999; 
  b) relazione tecnica; 
  c) planimetria computo superfici; 
  d) planimetria progetto; 
  e) planimetria superfici in assegnazione; 
  f) profilo regolatore; 
  g) P.P. di esproprio; 
  h) impianto fognario ed idrico; 
  i) rete elettrica; 
  l) sezione stradale tipo, particolari; 
  m) tipologia edilizia corpo 1; 
  n) tipologie edilizie corpi 2, 3, 4; 
  o) computo opere di urbanizzazione ed oneri di esproprio; 
  p) norme di attuazione; 
  q) relazione geologica vistata dall'ufficio del Genio civile; 
  r) parere del gruppo XXVI/D.R.U. 


Art. 3

Il comune di Palermo resta onerato a provvedere ai successivi adempimenti conseguenziali all'approvazione del programma costruttivo.

Art. 4

Le aree interessate al programma costruttivo dovranno essere espropriate ed utilizzate entro il termine di anni due.

Art. 5

Il presente decreto sarà trasmesso al comune di Palermo per l'esecuzione ed alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione integrale, con esclusione degli allegati.
Palermo, 31 maggio 1999.
  LO GIUDICE 

(99.23.1081)
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DECRETO 9 giugno 1999.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del comune di Gela.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 17 febbraio 1992, n. 179;
Vista la legge 2 febbraio 1974, n. 64;
Vista la nota prot. n. 71222 del 23 ottobre 1997, con la quale il comune di Gela ha trasmesso per l'approvazione, ai sensi dell'art. 3, legge regionale n. 71/78, la variante al piano regolatore generale relativa al programma integrato di intervento nell'area Catania-Casciana per un insediamento di edilizia agevolata e/o convenzionata, redatto ai sensi dell'art. 16 della legge n. 179/92, promosso da un'associazione cooperative edilizie;
Vista la deliberazione consiliare n. 46 del 28 marzo 1996, vistata favorevolmente dal CO.RE.CO. centrale di Palermo con decisione n. 6888/6748 del 16 maggio 1996, con la quale il comune di Gela ha adottato il superiore progetto in variante al piano regolatore generale vigente;
Visto il D.P.R.S. n. 171 del 18 luglio 1971, con il quale è stato approvato il piano regolatore generale di Gela;
Visto il progetto di che trattasi, composto dai seguenti elaborati:
-  tav.  1  -  relazione;
-  tav.  2  -  corografia;
-  tav.  3  -  planimetria generale di progetto;
-  tav.  4  -  planimetria generale;
-  tav.  5  -  particolare lotto;
-  tav.  6  -  progetto abitazione;
-  allegato  A;
-  allegato  B;
-  studio geologico-tecnico di fattibilità, costituito dai seguenti elaborati:
 a)  relazione;
 b)  corografia 1:25.000;
 c)  stralcio aerofotogrammetrico 1:2.000;
 d)  sezioni geognostiche;
e-f)  sezioni geologiche;
 g)  planimetria 1:5.000 del piano regolatore generale - zonizzazione;
Visti gli atti relativi alla pubblicazione e constatata la regolarità degli stessi;
Rilevato che, a seguito di detta pubblicazione, avverso la variante adottata è stata presentata n. 1 osservazione a nome della ditta Cascino Emanuele e Cocchiaro Orazio;
Vista la deliberazione consiliare n. 26 del 21 marzo 1997, vistata favorevolmente dal CO.RE.CO. centrale di Palermo con decisione n. 6846/6661 del 5 giugno 1997, con la quale il comune di Gela ha controdedotto alla superiore osservazione, ritenendo la stessa non accoglibile;
Visto il parere favorevole espresso dall'ufficio del Genio civile di Caltanissetta, con nota prot. n. 10/96 del 13 giugno 1996, reso ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
Visto il parere favorevole con prescrizioni espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 117 del 13 maggio 1999;
Ritenuto di potere condividere il superiore parere;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71, è approvata la variante al piano regolatore generale di Gela, adottata con deliberazione consiliare n. 46 del 28 marzo 1996, relativa al progetto descritto in narrativa, con le specificazioni e integrazioni contenute nel voto del C.R.U. n. 117 del 13 maggio 1999, che si allega al presente decreto.

Art. 2

Sono allegati al presente decreto per costituirne parte integrante i seguenti atti ed elaborati:
-  delibera del consiglio comunale di Gela n. 46 del 28 marzo 1996;
-  delibera del consiglio comunale di Gela n. 26 del 21 marzo 1997;
-  parere dell'ufficio del Genio civile di Caltanissetta prot. n. 10/96 del 13 giugno 1996;
-  voto del C.R.U. n. 117 del 13 maggio 1999;
-  tav.  1  -  relazione;
-  tav.  2  -  corografia;
-  tav.  3  -  planimetria generale di progetto;
-  tav.  4  -  planimetria generale;
-  tav.  5  -  particolare lotto;
-  tav.  6  -  progetto abitazione;
-  allegato  A;
-  allegato  B;
-  studio geologico-tecnico di fattibilità, costituito dai seguenti elaborati:
 a)  relazione;
 b)  corografia 1:25.000;
 c)  stralcio aerofotogrammetrico 1:2.000;
 d)  sezioni geognostiche;
e-f)  sezioni geologiche;
 g)  planimetria 1:5.000 del piano regolatore generale - zonizzazione.

Art. 3

L'osservazione proposta dalla ditta Cascino Emanuele e Cocchiaro Orazio è decisa in conformità a quanto contenuto nel voto del C.R.U. n. 117 del 13 maggio 1999.

Art. 4

Il presente decreto sarà trasmesso al comune di Gela per l'esecuzione ed alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione integrale, con esclusione degli allegati.
Palermo, 9 giugno 1999.
  LO GIUDICE 

(99.24.1129)
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DECRETO 10 giugno 1999.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del comune di Ragusa.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Viste le leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica ed, in particolare, il 5° comma dell'art. 1 della legge 3 gennaio 1978, n. 1 e l'art. 4 della legge regionale 10 agosto 1978, n. 35;
Visti i fogli prot. n. 54133 del 14 settembre 1998 e prot. n. 67522 del 22 novembre 1998, con i quali il sindaco del comune di Ragusa ha formulato a questo Assessorato istanza per l'approvazione, e trasmesso la documentazione, della variante relativa al completamento di viale dei Platani a Ragusa;
Vista la deliberazione n. 46 del 20 giugno 1997, riscontrata legittima dal CO.RE.CO. di Ragusa nella seduta del 24 luglio 1997 al n. 3079/3705, con la quale il consiglio comunale di Ragusa approva, ai sensi dell'art. 1, comma 4°, della legge n. 1/78, il progetto di completamento di viale dei Platani a Ragusa;
Visto il parere favorevole dell'ufficio del Genio civile di Ragusa prot. n. 12118 del 29 giugno 1998, reso ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
Visti gli atti di pubblicazione relativi alla variante in argomento, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, dai quali si evince che gli stessi sono stati depositati all'albo pretorio del comune di Ragusa a libera visione del pubblico dal 23 luglio 1998 al 14 agosto 1998;
Vista la certificazione del sindaco del comune di Ragusa, datata 14 settembre 1998, relativa all'avvenuta pubblicità e deposito degli atti della variante ed alla mancata presentazione di osservazioni entro il termine del 23 agosto 1998;
Visti gli elaborati progettuali relativi al completamento di viale dei Platani a Ragusa, allegati alla delibera n. 46 del 20 giugno 1997 e di seguito elencati:
 1)  delibera C.C. n. 46 del 20 giugno 1997;
 2)  elaborato  A - relazione generale; 
 3)  elaborato  B - corografia della zona e stralcio del P.R.G., 1:5.000; 
 4)  elaborato  CS1 - planimetria stato di fatto, 1:2.000; 
 5)  elaborato  Cp1 - planimetria viabilità in progetto, 1:2.000; 
 6)  elaborato  Cp2 - planimetria viabilità in progetto, 1:500; 
 7)  elaborato  G1 - piano particellare d'esproprio, 1:2.000; 
 8) elaborato  G2 - relazione sulle espropriazioni; 
 9) elaborato  G3 - elenco ditte da espropriare; 
10)  elaborato  L1 - sezione tipo, particolari, scale varie; 
11)  elaborato  L2 - particolari costruttivi pubblica illuminazione; 

Vista la nota prot. n. 319 del 16 dicembre 1998, con la quale il gruppo XXVII/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica per il parere di competenza gli atti e gli elaborati relativi al progetto in argomento;
Visto il voto n. 114 del 13 maggio 1999, con il quale il Consiglio regionale dell'urbanistica così si esprime:
«...Omissis...
Premesso
In atto il comune di Ragusa è dotato di un P.R.G. approvato dall'A.R.T.A. con decreto n. 183/74 del 2 dicembre 1974, i cui vincoli risultano decaduti.
Il comune, con deliberazione consiliare n. 46 del 20 giugno 1997, ha approvato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 5°, della legge n. 1/78, il progetto di completamento di viale dei Platani a Ragusa, per un importo complessivo di L.2.018.000.000, allo scopo di collegare la parte della città di Ragusa superiore con le nuove zone di espansione residenziale in atto attuate. Tale previsione ricade all'interno di un comprensorio denominato "P11" dal P.R.G. che in sede di appro-vazione fu stralciato per essere oggetto di nuova progettazione.
Considerato che:
Sotto il profilo procedurale, non si ha nulla da rilevare in quanto:
-  sono state osservate le prescrizioni di legge relative alla pubblicazione e al deposito della variante, ai sensi della vigente legislazione;
-  la compatibilità della nuova previsione urbanistica, contenuta nella variante in argomento, con le condizioni geomorfologiche dei luoghi, è stata accertata dall'ufficio del Genio civile di Ragusa, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74 del 2 febbraio 1974 con il pare-re favorevole reso in data 29 giugno 1998, prot. n. 12118;
-  la variante, di contenuto parziale, si rivela necessaria ed opportuna per consentire il collegamento tra la città superiore di Ragusa e le nuove aree di espansione, allo stato già attuate mediante interventi di edilizia economica e popolare;
- il progetto viario in questione non incide sostanzialmente sul contenuto dello strumento urbanistico vigente;
Per quanto sopra premesso e considerato è del parere che il progetto relativo al completamento di viale dei Platani, approvato dal consiglio comunale con atto deliberativo n. 46 del 13 maggio 1997, sia da ritenere meritevole di approvazione.»;
Constatata la regolarità della procedura seguita anche in relazione agli atti relativi alla pubblicazione;
Ritenuto di poter condividere il superiore parere espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 114 del 13 maggio 1999 di cui sopra;

Decreta:


Art. 1

E' approvata, ai sensi del combinato disposto del 5° comma dell'art. 1 della legge 3 gennaio 1978, n. 1 e dell'art. 4 della legge regionale 10 agosto 1978, n. 35, e in conformità al parere n. 114 del 13 maggio 1999 del Consiglio regionale dell'urbanistica in premessa riportato, la variante al P.R.G. del comune di Ragusa relativa al progetto di completamento di viale dei Platani, approvata dal C.C. con atto deliberativo n. 46 del 13 maggio 1997.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto tutti gli elaborati elencati in premessa che vengono timbrati e vistati da questo Assessorato.

Art. 3

Il comune di Ragusa resta onerato da tutti gli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 10 giugno 1999.
  LO GIUDICE 

(99.24.1136)
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DECRETO 10 giugno 1999.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del comune di Ragusa.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Viste le leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica ed, in particolare, il 5° comma dell'art. 1 della legge 3 gennaio 1978, n. 1 e l'art. 4 della legge regionale 10 agosto 1978, n. 35;
Visti i fogli prot. n. 54133 del 14 settembre 1998 e prot. n. 67522 del 22 novembre 1998, con i quali il sindaco del comune di Ragusa ha formulato a questo Assessorato istanza per l'approvazione, e trasmesso la documentazione, della variante relativa al prolungamento di via Pescara in Marina di Ragusa;
Vista la deliberazione n. 38 del 13 maggio 1997, riscontrata legittima dal CO.RE.CO. di Ragusa nella seduta del 12 giugno 1997 al n. 3079/3705, con la quale il consiglio comunale di Ragusa approva, ai sensi dell'art. 1, comma 4°, della legge n. 1/78, il progetto di prolungamento di via Pescara e via Panoramica a Marina di Ragusa;
Visto il parere favorevole dell'ufficio del Genio civile di Ragusa, prot. n. 12119 del 29 giugno 1998, reso ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
Visti gli atti di pubblicazione relativi alla variante in argomento, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, dai quali si evince che gli stessi sono stati depositati all'albo pretorio del comune di Ragusa a libera visione del pubblico dal 23 luglio 1998 al 14 agosto 1998;
Vista la certificazione del sindaco del comune di Ragusa, datata 14 settembre 1998, relativa all'avvenuta pubblicità e deposito degli atti della variante ed alla mancata presentazione di osservazioni entro il termine del 23 agosto 1998;
Visti gli elaborati progettuali relativi al prolungamento di via Pescara e via Panoramica a Marina di Ragusa, allegati alla delibera n. 38 del 13 maggio 1997 e di seguito elencati:
 1)  delibera C.C. n. 38 del 13 maggio 1997;
 2)  elaborato  A - relazione generale; 
 3)  elaborato  B - corografia della zona e stralcio del P.R.G., 1:5.000; 
 4)  elaborato  CS1 - planimetria stato di fatto, 1:2.000; 
 5)  elaborato  Cp1 - planimetria viabilità in progetto, 1:2.000; 
 6)  elaborato  Cp2 - planimetria viabilità in progetto, 1:500; 
 7)  elaborato  Cp3 - planimetria impianto pubblica illuminazione, 1:500; 
 8) elaborato  G1 - piano particellare d'esproprio, 1:2.000; 
 9) elaborato  G2 - relazione sulle espropriazioni; 
10)  elaborato  L1 - sezione tipo particolare; 

Vista la nota prot. n. 319 del 16 dicembre 1998, con la quale il gruppo XXVII/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica per il parere di competenza gli atti e gli elaborati relativi al progetto in argomento;
Visto il voto n. 113 del 13 maggio 1999, con il quale il Consiglio regionale dell'urbanistica così si esprime:
«...Omissis...
Premesso
In atto il comune di Ragusa è dotato di un P.R.G. approvato dall'A.R.T.A. con decreto n. 183/74 del 2 dicembre 1974, i cui vincoli risultano decaduti.
Il comune con deliberazione consiliare n. 38 del 13 maggio 1997 ha approvato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 4°, della legge n. 1/78, il progetto di prolungamento di via Pescara e via Panoramica a Marina di Ragusa, per un importo complessivo di L.395.000.000. La lunghezza complessiva del tratto viario in variante risulta di 150 mt. circa e interessa aree destinate parzialmente a viabilità e a servizi dal vigente P.R.G., i cui vincoli risultano decaduti.
Considerato che:
Sotto il profilo procedurale, non si ha nulla da rilevare in quanto:
-  sono state osservate le prescrizioni di legge relative alla pubblicazione e al deposito della variante, ai sensi della vigente legislazione, sebbene il progetto sia stato approvato con riferimento al 4° comma anziché al 5° comma della legge n. 1/78 stante la decadenza dei vincoli;
-  la compatibilità della nuova previsione urbanistica, contenuta nella variante in argomento, con le condizioni geomorfologiche dei luoghi, è stata accertata dall'ufficio del Genio civile di Ragusa, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74 del 2 febbraio 1974 con il pare-re favorevole reso in data 29 giugno 1998, prot. n. 12119;
-  la variante si è resa necessaria ed opportuna per consentire il collegamento tra due assi viari esistenti consentendo con ciò di alleggerire il traffico veicolare locale;
- il progetto di che trattasi non incide sostanzialmente sulle previsioni dello strumento urbanistico vigente»;
Per quanto sopra premesso e considerato è del parere che il progetto approvato dal consiglio comunale, con atto deliberativo n. 38 del 13 maggio 1997, sia da ritenere meritevole di approvazione;
Constatata la regolarità della procedura seguita anche in relazione agli atti relativi alla pubblicazione;
Ritenuto di poter condividere il superiore parere espresso dal Consiglio regionale urbanistica con il voto n. 113 del 13 maggio 1999 di cui sopra;

Decreta:


Art. 1

E' approvata ai sensi del combinato disposto del 5° comma dell'art. 1 della legge 3 gennaio 1978, n. 1 e dell'art. 4 della legge regionale 10 agosto 1978, n. 35, e in conformità al parere n. 113 del 13 maggio 1999 del Consiglio regionale dell'urbanistica in premessa riportato, la variante al P.R.G. del comune di Ragusa relativa al progetto di prolungamento della via Pescara a Marina di Ragusa, approvata dal C.C. con atto deliberativo n. 38 del 13 maggio 1997.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto tutti gli elaborati elencati in premessa che vengono timbrati e vistati da questo Assessorato.

Art. 3

Il comune di Ragusa resta onerato da tutti gli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 10 giugno 1999.
  LO GIUDICE 

(99.24.1137)
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ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI


DECRETO 1 giugno 1999.
Tariffe delle autolinee extraurbane e suburbane e costo minimo del biglietto di corsa semplice delle autolinee urbane nel territorio della Regione.
L'ASSESSORE PER IL TURISMO, LE COMUNICAZIONI ED I TRASPORTI

Visto il D.P.R. 17 dicembre 1953, n. 1113;
Vista la legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 e successive modifiche;
Visto il D.P.R. 6 agosto 1981, n. 485;
Vista la legge regionale 14 giugno 1983, n. 68;
Vista la legge regionale 2 settembre 1998, n. 22;
Viste le note n. 2438/2tr/38.1.SA. e n. 305/2tr/38.1.SA, rispettivamente datate 21 ottobre 1998 e 12 aprile 1999, con le quali, al fine di definire le tariffe di cui all'art. 6 della legge regionale n. 22/98, si sono indette apposite riunioni operative con i rappresentanti dell'Azienda siciliana trasporti e delle Associazioni A.N.C.I. Sicilia, A.N.A.C. Sicilia e C.I.S.P.E.L. Sicilia;
Visto il verbale del 21 aprile 1999, con il quale sono state approvate le tariffe da applicare per i servizi extraurbani di cui alle tabelle A e B, proposta n. 1, e la tariffa minima del costo di biglietto di corsa semplice da applicare per i servizi urbani;
Preso atto che, in sede di riunione del 21 aprile 1998, si è altresì approvato che:
a)  le tariffe relative ai servizi speciali vengano parimenti aggiornate secondo l'incremento medio dell'11%, come per i servizi ordinari;
b)  il costo delle tessere di libera circolazione rilasciate dall'Azienda siciliana trasporti ai sensi della legge regionale n.87/81 e n. 27/90, relativamente agli anni 1998 e 1999, rimanga quello in atto in vigore;
c) nel caso di servizi automobilistici che si sviluppano su percorsi concessionali misti (strade statali, scorrimenti veloci, superstrade e autostrade), la tariffa da applicarsi tab. A o tab. B sarà determinata dal maggiore sviluppo del percorso concessionale;
d)  per i prolungamenti di linee urbane, autorizzati ex art. 35, legge regionale n. 68/83, venga unificata la tariffa con quella corrispondente alla tabella A, proposta n. 1, testè approvata;
Ritenuto, conseguentemente, in ottemperanza a quanto prescritto dagli artt. 5 e 6 della legge regionale n. 22/98, di dovere approvare, con decorrenza 1 luglio 1999, le tariffe da applicare sulle autolinee extraurbane e suburbane, ivi comprese quelle sostitutive di linee ferroviarie in concessione e di linee delle Ferrovie dello Stato definitivamente soppresse a norma del regio decreto legge 21 dicembre 1931, n. 1575, e la tariffa del costo minimo del biglietto di corsa semplice da applicare sulle autolinee urbane;

Decreta:


Art. 1

Per i motivi in premessa citati, ai sensi degli artt. 5 e 6 della legge regionale 2 settembre 1998, n. 22, le tariffe da applicare sulle autolinee extraurbane e suburbane, ivi comprese quelle sostitutive di linee ferroviarie in concessione e di linee delle Ferrovie dello Stato definitivamente soppresse a norma del regio decreto legge 21 dicembre 1931, n. 1575, e la tariffa del costo minimo del biglietto di corsa semplice da applicare sulle autolinee urbane, nel territorio della Regione siciliana, sono quelle risultanti dalle allegate tabelle A, B e C, che formano parte integrante del presente decreto.

Art. 2

Le tariffe in atto in vigore relative ai servizi speciali sono incrementate dell'11%.

Art. 3

Resta confermato per il biennio 1998/1999 il costo in atto in vigore delle tessere di libera circolazione rilasciate dall'Azienda siciliana trasporti ai sensi delle leggi regionali n. 87/81 e n. 27/90.

Art. 4

La tariffa da applicare tab. A o tab. B per i servizi di autolinee che vengono esercitati su percorsi misti (strade statali e/o scorrimenti veloci e/o superstrade e/o autostrade) sarà determinata in relazione alla tipologia del maggiore percorso concessionale.

Art. 5

La tariffa da applicare per i prolungamenti di autolinee urbane autorizzate, ex art. 35 della legge regionale 14 giugno 1983, n. 68, è quella corrispondente alla tabella A.

Art. 6

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 1 giugno 1999.
  ROTELLA 


(Si omettono gli allegati)

(99.23.1083)
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DISPOSIZIONI E COMUNICATI







PRESIDENZA

Ricostituzione del consiglio d'amministrazione dell'Istituto autonomo case popolari di Messina.

Con D.P. n. 427/GR VII/SG del 25 maggio 1999, ai sensi dell'art. 6 della legge n. 865/71, il consiglio d'amministrazione dell'Istituto autonomo case popolari di Messina è stato ricostituito, per la durata di cinque anni, nella seguente composizione:
-  l'ing. Garofalo Vincenzo, nato a Messina il 30 novembre 1958, il sig. Colosi Romualdo, nato a Gualtieri Sicaminò (ME) l'1 ottobre 1936, il dott. Conti Nibali Gaetano, nato a Castell'Umberto (ME) il 29 novembre 1954, quali membri previsti dall'art. 6, 3° comma, punto n. 1 della legge n. 865/71;
-  il sig. Lando Arturo, nato ad Ucria (ME) il 19 settembre 1942, il dott. Ballistreri Giorgio, nato a Gangi (PA) il 19 febbraio 1928, il sig. Briante Giuseppe, nato a Messina l'8 luglio 1944, quali membri previsti dall'art. 6, 3° comma, punto n. 4, della legge n. 865/71;
-  il sig. Condipodero Giuseppe, nato a Brolo (ME) l'11 agosto 1946, quale membro previsto dall'art. 6, 3° comma, punto n. 5, della legge n. 865/71;
-  il sig. Citraro Carmelo, nato a Novara di Sicilia (ME) il 7 novembre 1945, quale membro previsto dall'art. 6, 3° comma, punto n. 6, della legge n. 865/71.
L'ing. Garofalo Vincenzo e il sig. Colosi Romualdo sono stati nominati rispettivamente presidente e vice presidente del consiglio di amministrazione dell'Istituto autonomo case popolari di Messina.
(99.27.1214)
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Incarichi attribuiti e compensi corrisposti a componenti di commissioni, comitati, consigli e collegi operanti nell'Amministrazione regionale (art. 1, comma 8, legge regionale 11 maggio 1993, n. 15).

La Presidenza della Regione comunica, ai sensi dell'art. 1 della legge regionale 11 maggio 1993, n. 15, comma 8, che negli anni 1996, 1997 e 1998 sono stati corrisposti a componenti privati o pubblici di commissioni, comitati, consigli e collegi comunque denominati, per incarichi attribuiti per l'espletamento di compiti connessi all'Amministrazione della Regione, i compensi indicati nelle tabelle che seguono trasmessi dalle seguenti amministrazioni:
-  Assessorato alla Presidenza;
-  Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste;
-  Assessorato regionale dei lavori pubblici;
-  Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente;
-  Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti.


(Si omettono le tabelle allegate)


(99.22.1048)
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Trasferimento dell'opera Asilo Infantile, sito nel comune di Racalmuto, alla parrocchia S. Venera di Grotte.

Con decreto n. 354/GR. VIII/IV D.R.P. del 3 giugno 1999, l'Assessore alla Presidenza della Regione siciliana, ai sensi e per gli effetti dell'art. 139 del T.U. delle leggi sugli Interventi nel Mezzogiorno, approvato con D.P.R. del 6 marzo 1978, n. 218, ha disposto il trasferimento dell'opera ex Casmez "Asilo Infantile", prog. n. 2321, sito nel comune di Racalmuto (AG), alla parrocchia S. Venera di Grotte che provvederà all'iscrizione nel proprio patrimonio indisponibile ed assumendone l'onere della gestione e della manutenzione secondo le competenze attribuitegli dalla legislazione vigente.
(99.23.1096)
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ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE

Provvedimenti concernenti determinazione di indennità provvisoria di espropriazione per lavori di irrigazione S. Leonardo Ovest, 3° lotto. Distribuzione distretto irriguo Eleuterio, comuni di Bagheria e Misilmeri.

Con decreto n. 9775 del 7 aprile 1999 dell'Assessore per l'agricoltura e le foreste, è stato determinato l'ammontare provvisorio dell'indennità da erogare alle ditte espropriande, qui di seguito elencate:

Cliccare qui per visualizzare l'allegato
(99.19.904)


Con decreto n. 9848 dell'8 aprile 1999 dell'Assessore per l'agricoltura e le foreste, è stato determinato l'ammontare provvisorio dell'indennità da erogare alle ditte espropriande, qui di seguito elencate:

Cliccare qui per visualizzare l'allegato

(99.19.905)
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Costituzione di servitù di acquedotto a favore del demanio della Regione siciliana, ramo agricoltura e foreste, per lavori irrigui nel complesso S. Leonardo Est, I lotto, distribuzione zona costiera sino all'Imera.

Con decreto n. 1193 del 25 maggio 1999 dell'Assessore per l'agricoltura e le foreste, è stata costituita la servitù d'acquedotto a favore del demanio della Regione siciliana, ramo agricoltura e foreste, sugli immobili siti in comune di Termini Imerese di proprietà delle ditte qui di seguito elencate.
Comune di Termini Imerese
1)  ditta n. 396/10: Di Lisi Provvidenza, nata a Termini Imerese il 22 luglio 1969, codice fiscale DLS PVV 69L24 L112C; Di Lisi Antonino, nato a Termini Imerese il 24 marzo 1962, codice fiscale DLS NNN 62C24 L112W: partita 14736, foglio 48, mappale 243, superficie asservita mq. 122, importo L. 3.500, qualità agrumeto, totale L. 427.000; partita 4667, foglio 48, mappale 188, superficie asservita mq. 45, importo L. 385, qualità uliveto, totale L. 17.325; partita 4667, foglio 48, mappale 184, superficie asservita mq. 5, importo L. 385, qualità uliveto, totale L. 1.925. Sommano: superficie asservita mq. 172, totale L. 446.250, indennità di occupazione L. 148.750, totale indennità liquidata il 20 aprile 1999 L. 595.000.
(99.23.1059)
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ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Ricostituzione della commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Agrigento.
Ai sensi e per gli effetti della legge n. 1497/39, è stata ricostituita, con decreto n. 6010 del 10 maggio 1999 dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione, per un quadriennio a decorrere dalla data del 10 maggio 1999, la commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Agrigento, composta da:
1)  soprintendente per i beni culturali ed ambientali di Agrigento - presidente;
2)  arch. Domenico Fontana - componente;
3)  sig. Angelo Napoli - componente.
Detta commissione è integrata ai sensi di legge da un esperto in materia mineraria e/o un rappresentante del Corpo forestale della Regione; le funzioni di segretario sono espletate da un funzionario della competente Soprintendenza.
(99.23.1093)
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Ricostituzione della commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Enna.
Ai sensi e per gli effetti della legge n. 1497/39, è stata ricostituita, con decreto n. 6011 del 10 maggio 1999 dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione, per un quadriennio a decorrere dalla data del 10 maggio 1999, la commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Enna, composta da:
1)  soprintendente per i beni culturali ed ambientali di Enna - presidente;
2)  arch. Ignazio Nigrelli - componente;
3)  sig.ra Lucia Esmeralda Rizzo - componente.
Detta commissione è integrata ai sensi di legge da un esperto in materia mineraria e/o un rappresentante del Corpo forestale della Regione; le funzioni di segretario sono espletate da un funzionario della competente Soprintendenza.
(99.23.1092)
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Avviso relativo alla circolare n. 17 del 21 maggio 1999, concernente «Contributo per l'acquisto di apparecchiature Optacon o di altro più avanzato strumento - Cap. 77853 - Esercizio finanziario 1999».
Si dà avviso che, in esecuzione alla legge regionale 23 maggio 1991, n. 33, è stata diramata la circolare n. 17 del 21 maggio 1999, concernente la concessione ai cittadini non vedenti, residenti da almeno tre anni nella Regione siciliana, di contributi per l'acquisto di apparecchiature Optacon o di altro più avanzato strumento.
Le domande devono essere presentate ai Centri regionali per non vedenti di Palermo, Messina e Catania, territorialmente competenti, dagli interessati entro e non oltre l'1 settembre 1999.
Si dà comunicazione che tutti gli interessati possono rivolgersi ai Centri regionali di servizio culturale per non vedenti di Palermo, Messina e Catania.
(99.28.1254)
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ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE

Cancellazione dall'albo regionale degli istituti ed aziende di credito del Banco di credito siciliano S.p.A., con sede in Canicattì.
Con decreto n. 041/99-9/F del 19 maggio 1999 dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze, è stata disposta la cancellazione dall'albo regionale degli istituti ed aziende di credito di cui all'art. 7 del D.P.R. 27 giugno 1952, n. 1133, numero d'ordine 009 del Banco di credito siciliano S.p.A., con sede in Canicattì (AG), a seguito dell'avvenuta fusione per incorporazione dello stesso nella Banca mercantile italiana S.p.A., con sede in Firenze.
(99.22.1045)
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Dati sintetici del conto riassuntivo del tesoro al 31 dicembre 1998.
ESERCIZIO FINANZIARIO
MOVIMENTO GENERALE DI CASSA


(Si omettono gli allegati)


(99.27.1232)
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ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA

Approvazione delle norme statutarie della Camera di commercio di Agrigento.

Con decreto n. 760/I/XIV del 27 maggio 1999, l'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca ha approvato, ai sensi del comma 1 dell'art. 27 della legge regionale n. 29 del 4 aprile 1995, le norme statutarie adottate dalla Camera di commercio di Agrigento con deliberazione n. 31 del 29 marzo 1999, come modificata dalla deliberazione n. 46 del 3 maggio 1999.
Il consiglio della Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Agrigento, costituito da 29 consiglieri, ha la seguente composizione:
-  agricoltura  6 seggi 
-  industria  3 seggi 
-  artigianato  3 seggi 
-  commercio  6 seggi 
-  cooperazione  1 seggio 
-  turismo  1 seggio 
-  trasporti e spedizioni  2 seggi 
-  credito e assicurazioni  1 seggio 
-  servizi alle imprese  1 seggio 
-  pesca  1 seggio 
-  rappresentante delle organizzazioni sindacali dei la- lavoratori  1 seggio 
-  rappresentante delle associazioni di tutela degli inte- ressi dei consumatori e degli utenti  1 seggio 
-  rappresentanti della Provincia regionale  2 seggi 

(99.23.1058)
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Approvazione delle norme statutarie della Camera di commercio di Ragusa.

Con decreto n. 784/I/XIV del 3 giugno 1999, l'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca ha approvato, ai sensi del comma 1 dell'art. 27 della legge regionale n. 29 del 4 aprile 1995, le norme statutarie adottate dalla Camera di commercio di Ragusa con deliberazione n. 54 del 4 maggio 1999.
Il consiglio della Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Ragusa, costituito da 24 consiglieri, ha la seguente composizione:
-  agricoltura  5 seggi 
-  industria  2 seggi 
-  artigianato  3 seggi 
-  commercio  5 seggi 
-  cooperazione  1 seggio 
-  turismo  1 seggio 
-  trasporti e spedizioni  1 seggio 
-  servizi alle imprese  1 seggio 
-  altri servizi alla persona  1 seggio 
-  rappresentante delle organizzazioni sindacali dei la- voratori  1 seggio 
-  rappresentante delle associazioni di tutela degli inte- ressi dei consumatori e degli utenti  1 seggio 
-  rappresentanti della Provincia regionale  2 seggi 

(99.23.1090)
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ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI

Finanziamento per la perizia redatta dal comune di Poggioreale relativa alla riparazione di danni sulla S.P. Macchia-Sella-Bonfalcone.

Con decreto n. 526 del 12 maggio 1999, l'Assessore per i lavori pubblici ha disposto il finanziamento per la perizia 15 dicembre 1998, redatta dal comune di Poggioreale inerente gli interventi previsti nella legge n. 471 del 25 luglio 1994, relativa ai lavori per la riparazione dei danni sulla S.P. Macchia-Sella-Bonfalcone dell'importo di L. 41.000.000 sul capitolo 70473, esercizio 1999.
(99.23.1056)
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Tabelle dei numeri indice relativi alle variazioni del costo della mano d'opera, dei materiali, dei trasporti e dei noli nelle provincie siciliane per il bimestre marzo-aprile 1999.
Cliccare qui per visualizzare l'allegato
(99.27.1211)
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ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE

Sostituzione di un componente della commissione provinciale per il collocamento obbligatorio di Palermo.
Con decreto n 1070/99/8°/L del 20 aprile 1999 dell'Assessore per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale e l'emigrazione, il sig. Ciotta Luigi, nato a Licata (AG) il 13 gennaio 1949, è chiamato a far parte della commissione provinciale per il collocamento obbligatorio di Palermo, quale membro effettivo, in rappresentanza della U.I.L. ed in sostituzione del sig. Caleca Pietro.
(99.23.1079)
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Nomina della commissione esaminatrice per le prove di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore in Caltanissetta.
Con decreto n. 1614/99/2 del 24 maggio 1999 dell'Assessore per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale e l'emigrazione, è stata nominata la commissione esaminatrice, relativa alla sessione d'esami per l'abilitazione alla conduzione di generatori di vapore, che si terrà nei mesi luglio-agosto 1999 in Caltanissetta, così composta:
-  presidente: ing. Cacopardo Dino, dirigente superiore in servizio presso l'Ispettorato provinciale del lavoro diCaltanissetta;
-  membro esperto: ing. Buffa Emanuele, funzionario in servizio presso l'Azienda U.S.L. n.6 di Palermo;
-  membro esperto: ing. Sferruzza Giuseppe, dirigente I.S.P.E.S.L. di Palermo.
E' nominato segretario della commissione sopra menzionata il sig. Calì Giuseppe, funzionario in servizio presso l'Ispettorato provinciale del lavoro di Caltanissetta.
(99.25.1143)
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ASSESSORATO DELLA SANITA'

Iscrizione di un nominativo nei ruoli nominativi regionali del personale dei servizi sanitari della Regione siciliana al 1° gennaio 1983.
Con decreto n. 28832 del 6 maggio 1999 dell'Assessore per la sanità, a parziale rettifica del decreto n. 75570 del 4 luglio 1989, il sig. Sciuto Mario, nato il 22 maggio 1946, in servizio presso l'Azienda U.S.L. n. 3 di Catania, già nella posizione funzionale di agente tecnico, è iscritto nel ruolo tecnico del personale dei servizi sanitari della Regione siciliana, nel profilo professionale degli ausiliari socio-sanitari e nella posizione funzionale di ausiliario socio-sanitario a far data dall'1 gennaio 1983.
(99.22.1053)
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Revoca dell'obbligo del possesso del libretto di idoneità sanitaria anche per il personale di farmacia addetto alla vendita del parafarmaco e/o di altre categoria merceologiche e di alimenti preconfezionati.
Con decreto n. 29356 del 2 luglio 1999, l'Assessore per la sanità, a parziale modifica ed integrazione all'art. 1 del decreto n. 22212 del 22 maggio 1997, ha revocato l'obbligo del possesso del libretto di idoneità sanitaria, ex art. 14, legge n. 283/62, ed art. 37, D.P.R. n. 327/80, anche per il personale di farmacia addetto alla vendita in farmacia del parafarmaco e/o altre categorie merceologiche e di alimenti preconfezionati.
Il presente estratto entrerà in vigore dal giorno della sua pubblicazione.
(99.28.1262)
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Autorizzazione al comune diAci Castello ad effettuare lo scarico a mare di acque reflue.

Con decreto n. 189/7 del 13 maggio 1999, l'Assessore per il territorio e l'ambiente, ha autorizzato con prescrizioni il comune di Aci Castello (CT), ai sensi dell'art. 40 della legge regionale 15 maggio 1986, n. 27, ad effettuare in mare, tramite condotta sottomarina, lo scarico delle acque reflue urbane depurate provenienti dall'impianto a servizio della frazione Acitrezza.
(99.23.1072)
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Approvazione di variante al programma di fabbricazione del comune di S. Alessio Siculo.

Con decreto n. 209 del 26 maggio 1999 dell'Assessore per il territorio e l'ambiente, è stata approvata la variante al programma di fabbricazione del comune di S. Alessio Siculo relativa alla variazione di destinazione di una zona classificata "B2" a "zona A", finalizzata all'acquisizione della Villa Genovese da destinare a biblioteca comunale.
(99.23.1074)
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Nulla osta alla ditta Verga Costruzioni s.r.l., con sede nel comune di Castronovo di Sicilia, per l'impianto di conglomerati bituminosi.

L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 213/9 del 21 maggio 1999, ha concesso il nulla osta all'impianto, in sanatoria, ai sensi dell'art. 5 della legge regionale 29 dicembre 1981, n. 181, con prescrizioni, alla ditta Verga Costruzioni s.r.l., con sede in contrada S. Pietro nel comune di Castronovo di Sicilia (PA), relativamente all'impianto di conglomerati bituminosi sito nell'omonima contrada del suddetto comune.
(99.23.1071)
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Nulla osta al comune di Messina per il progetto relativo a lavori di sistemazione idraulica.

L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 214/9VIA del 26 maggio 1999, ha concesso al comune di Messina il nulla osta in materia d'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 30 della legge regionale n. 10/93, con prescrizioni, per il progetto dei «Lavori di sistemazione idraulica con parziale copertura dell'asta della fiumara Annunziata compresa tra il tratto già coperto e l'immissione della fiumara Portella Arena».
(99.23.1070)
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Nulla osta al comune di Niscemi per la realizzazione del Piano per gli insediamenti produttori.

L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 215/VIA del 26 maggio 1999, ha concesso al comune di Niscemi (CL) il nulla osta in materia d'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 30 della legge regionale n. 10/93, con prescrizioni, per il «Progetto esecutivo per la realizzazione del Piano per insediamenti produttivi, ord. Min. int. n. 2703 del 29 ottobre 1997».
(99.23.1069)
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CIRCOLARI





ASSESSORATO DELLA SANITA'


CIRCOLARE 21 maggio 1999, n. 994.
Linee guida sull'organizzazione dei servizi di prevenzione e protezione delle Aziende sanitarie della Regione siciliana.
Ai Direttori generali delle Aziende sanitarie della Regione siciliana
e, p.c.  Ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione delle Aziende sanitarie della Regione siciliana 

Al Ministero delle sanità Dipartimento delle prevenzione
Il decreto legislativo n. 626/94, nel sancire all'art. 1, comma 1, l'applicabilità delle misure prescritte in materia di igiene e sicurezza in tutti i settori di attività, privati e pubblici, individua anche le amministrazioni pubbliche quali destinatarie degli obblighi e dei numerosi nuovi adempimenti previsti dalla legge.
La piena attuazione del decreto legislativo n. 626/94, anche nella pubblica amministrazione, deve rappresentare un impegno ed al tempo stesso un obiettivo di primaria importanza.
Va favorito, dunque, un approccio all'applicazione delle nuove norme di sicurezza che faccia maturare, anche nel settore pubblico, la consapevolezza che destinare risorse in tale direzione non rappresenta un costo aggiunto ma un investimento che migliora le condizioni di lavoro e, quindi, le potenzialità per offrire migliore qualità di prodotto-servizio.
D'altronde il Piano sanitario nazionale 1998-2000 individua nella sicurezza delle strutture sanitarie uno degli elementi essenziali della strategia per il cambiamento della sanità italiana.
L'Assessorato regionale della sanità, attraverso il gruppo 45° IRS - Medicina del lavoro, svolge funzioni di indirizzo e coordinamento tecnico delle attività dei servizi di prevenzione e protezione (SPP) delle Aziende sanitarie, preposti all'applicazione del decreto legislativo n. 626/94 e delle normative sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nelle strutture sanitarie della Regione.
A seguito di alcuni incontri con i responsabili dei servizi di prevenzione e protezione (RSPP) delle Aziende sanitarie, da parte di questo Assessorato, al fine di garantire uniformità di comportamento da parte delle Aziende sanitarie, è emersa la necessità di emanare delle linee guida sull'organizzazione dei SPP in Sicilia, in linea con quanto già indicato su questo argomento nel volume di «Linee guida sull'applicazione del decreto legislativo n. 626/94» emanate dalla conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano nel luglio 1996 e aggiornate nell'aprile 1998.
Premessa
Con il decreto legislativo n. 626/94, come modificato dal decreto legislativo n. 242/96, è stata introdotta nel nostro Paese la normativa prevista dalle direttive comunitarie in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro imponendo radicali innovazioni rispetto alla normativa precedentemente in vigore, rappresentata, ad esempio, dai DD.PP.RR. n. 547/55, n. 303/56 e n. 277/91.
I tratti salienti della riforma possono essere ricondotti a quattro aspetti fondamentali:
1)  l'amplissimo campo di applicazione delle nuove disposizioni;
2)  la pluralità dei soggetti che la legge identifica quali "protagonisti" della sicurezza in azienda;
3)  la complessità degli obblighi che la normativa pone in capo agli stessi soggetti;
4)  l'imponenza dell'apparato sanzionatorio che istituisce una nutrita lista di violazioni rilevanti sotto il profilo penale.
Soffermandoci sul sistema di obblighi di notevole complessità istituito dal decreto, pur senza addentrarci nelle specifiche previsioni delle norme di legge, che prendono in esame sotto vari profili tutte le problematiche del caso (dai luoghi fisici di lavoro, all'utilizzo delle attrezzature, ai dispositivi di protezione individuali, alle sostanze potenzialmente dannose per la salute, i cosiddetti agenti chimici, fisici o biologici), è possibile sintetizzare in alcune categorie o tipologie gli obblighi che ricadono sui vari soggetti identificati dalla normativa:
-  obblighi di indagine e valutazione in base ai quali il datore di lavoro deve valutare, nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori;
-  obblighi di attivazione delle misure di prevenzione e protezione che si concretizzano essenzialmente nella istituzione del "servizio di prevenzione e protezione" e nel suo corretto ed efficiente funzionamento che deve mirare, come è ovvio, alla eliminazione o alla riduzione al minimo dei rischi;
-  obblighi di informazione e formazione dei lavoratori sull'esistenza dei rischi e sulle misure adottate dall'impresa per la loro eliminazione o riduzione;
-  obblighi di controllo, da un lato sulle situazioni di particolare rischio e dall'altro sulla corretta applicazione delle procedure predisposte.
Va osservato, a questo proposito, che la legge non impone solo obblighi minuziosi e dettagliati, ma stabilisce misure generali di tutela che costituiscono criteri e metodologie inerenti alla stessa impostazione della struttura aziendale dei processi.
La norma che prescrive il «rispetto dei principi ergonomici nella creazione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, anche per attenuare il lavoro monotono e rispettivo», è certamente un significativo esempio della complessità che qui si vuole evidenziare.
L'attività di prevenzione e protezione prevista dal decreto legislativo n. 626/94 non deve rappresentare quindi una mera necessità di adempiere ad un obbligo di legge, quanto piuttosto un elemento costitutivo essenziale del programma di sviluppo aziendale e, come tale, componente importante dello standard di prodotto/servizio reso.
L'insieme di tali considerazioni mette in luce come la materia riguardante la sicurezza e la salute negli ambienti di lavoro non possa essere considerata, da chi ha la responsabilità legale e operativa dell'azienda, come un tema di scarso rilievo né tantomeno come una problematica a latere della gestione aziendale.
Essa, al contrario, rappresenta un argomento che il datore di lavoro deve considerare con attenzione e ponderazione sia nel predisporre ed attuare tutte le misure di prevenzione e protezione che la legge gli impone, sia nel pianificare ed organizzare metodologie, processi, investimenti ed obiettivi nei quali si concreta tutta la funzione.
Le Aziende sanitarie sono una realtà la cui complessità della struttura è definita oltre che dalle caratteristiche dimensionali anche dalle caratteristiche qualitative dell'attività svolta (presenza di alte specialità cliniche e diagnostiche), dalla tecnologia utilizzata e dalla complessità organizzativa per la recente realizzazione dell'azienda.
Tutto ciò richiede una precisa definizione di ruoli, compiti e procedure anche sul campo della prevenzione e protezione dei lavoratori al fine di garantire la massima efficacia dell'intervento.
Per raggiungere gli obiettivi prioritari occorre procedere alla identificazione e valutazione dei rischi con un primo documento, che sarà la base per la programmazione, redatto con la collaborazione del SPP e del medico competente e sottoposto alla consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
Successivamente al completamento del documento di valutazione generale dei rischi i responsabili designati dovranno approfondire e concretizzare gli interventi mediante l'analisi per aree omogenee e per gruppi omogenei di rischio.
La priorità di intervento va stabilita dal direttore generale in base alle esigenze dell'azienda; nella programmazione dovranno comunque avere precedenza, sia per la sicurezza che per la sorveglianza sanitaria, gli obblighi specificatamente previsti da leggi preesistenti e ad oggi non osservate, individuando le risorse finanziarie necessarie.
In particolare, è necessario che l'azienda nell'ambito della programmazione annuale e poliennale degli investimenti tenga conto delle risorse necessarie all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione.
In conclusione un'azienda per la salute si deve occupare con decisione anche della salute e sicurezza dei propri dipendenti; la nuova normativa sulla sicurezza in ambienti di lavoro deve rappresentare uno strumento di sviluppo aziendale con un miglioramento della qualità del servizio reso, costituendo altresì un'importante leva motivazionale per il personale che, soprattutto nelle aziende di servizi, rappresenta la risorsa strategica di gran lunga più importante.
Aspetti organizzativi del servizio di prevenzione e protezione
I compiti assegnati al servizio di prevenzione e protezione (SPP) dal decreto legislativo n. 626/94 possono sintetizzarsi come segue:
-  individuazione dei fattori di rischio;
-  valutazione dei rischi;
-  individuazione delle misure necessarie per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro;
-  elaborazione delle misure preventive;
-  proposizione di programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
-  partecipazione alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza, con particolare riferimento alle riunioni periodiche di prevenzione;
-  attività di informazione ai lavoratori.
Per mettere il SSP in grado di disporre correttamente ed efficacemente delle necessarie conoscenze il datore di lavoro deve fornire allo stesso tutte le informazioni necessarie al raggiungimento ed al mantenimento degli obiettivi ed in tal senso deve attivarsi un flusso permanente di informazioni verso tale struttura che contenga quanto indicato dal comma 2 dell'art. 9 del decreto legislativo n. 626/94.
La gestione sistematica delle funzioni e compiti elencati necessita, oltre ad una organica struttura di persone qualificate, delle seguenti condizioni operative:
-  la disponibilità di locali, strumenti e tempi adeguati per le attività del servizio;
-  una precisa rete di collaborazione con altri servizi/strutture/soggetti;
-  un sistema informativo-relazionale che supporti l'attività, la alimenti e ne consenta la documentazione;
-  la possibilità di rilevare e/o accedere alle informazioni necessarie;
-  la definizione delle responsabilità che coinvolga anche i preposti;
-  la consultazione del servizio prevenzione e protezione in alcuni momenti decisionali.
Il decreto legislativo n. 626/94 impone alle Aziende sanitarie l'obbligo di dotarsi di un proprio servizio di prevenzione e protezione interno. Tale scelta appare motivata dalle seguenti considerazioni:
-  sicurezza nell'ambiente di lavoro quale elemento di importanza strategico del sistema qualità aziendale;
-  complessità della struttura sanitaria;
-  specificità del "ciclo produttivo" per la valutazione dei rischi e l'individuazione delle misure di prevenzione e protezione.
Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) dovrebbe essere preferibilmente interno all'azienda; qualora l'azienda non possa reperire all'interno tutte le competenze necessarie, ai sensi dell'art. 8, comma 4, può fare ricorso a persone esterne di supporto in possesso delle conoscenze professionali per specifici e limitati compiti.
Collocazione del servizio di prevenzione e protezione
Il SPP è essenzialmente un organismo di staff con compiti di analisi, valutazione, proposta e indirizzo ma non di gestione tecnica e tanto meno di decisione esecutiva.
Al fine di meglio chiarire il ruolo del SPP nell'organigramma aziendale, è bene qui ribadire il ruolo di consulente tecnico-scientifico del datore di lavoro e non quello decisionale, né quello gestionale di attuazione che compete ad altri soggetti dell'azienda.
In sostanza la funzione del SPP si esprime in un'attività propedeutica alla gestione della prevenzione, ma non nell'impegno operativo, nell'attivazione e/o gestione delle misure preventive.
Quindi quanto elaborato dal SPP (misure preventive, indicazioni tecniche, procedure, piani di formazione e informazione, pareri, ecc.) deve essere assunto tutto od in parte dal datore di lavoro e dalla dirigenza con la successiva adozione dei conseguenziali provvedimenti.
La responsabilità della corretta applicazione delle indicazioni del servizio SPP va individuata nei dirigenti e preposti in base alle rispettive funzioni e compiti e all'organizzazione aziendale come di seguito indicato a titolo di esempio:
-  il settore tecnico e patrimoniale: per gli interventi sulla struttura edilizia, impianti e manutenzione;
-  l'ufficio formazione: per lo svolgimento dei corsi di formazione e l'organizzazione del sistema di formazione del sistema formativo permanente;
-  il settore provveditorato e economato: per l'accertamento dei requisiti di sicurezza, sia in fase di acquisto che di manutenzione, di macchine, attrezzature, dispositivi medici, arredi, ecc.;
-  i dirigenti dei settori e servizi dell'azienda;
-  i dirigenti sanitari dei presidi;
-  i primari, i capi sala, capi tecnici, ecc. per il rispetto da parte delle diverse professionalità delle procedure, disposizioni di sicurezza, uso dei dispositivi medici, uso dei presidi protettivi, ecc.
In particolare, si sottolinea la necessità che il datore di lavoro (che si ricorda rimane il titolare degli obblighi in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con le conseguenti sanzioni previste dal decreto legislativo n. 626/94 in caso di omissione) assicuri flussi informativi, in entrata ed in uscita, tra il SPP e l'ufficio tecnico, il servizio di manutenzione e l'ufficio acquisti.
Le strutture dell'azienda indicate sono i nodi fondamentali del processo prevenzionale ed il coinvolgimento di esse appare strategico al fine del raggiungimento dell'obiettivo della prevenzione.
In questo modello organizzativo i dirigenti e preposti (per i quali si ricorda sono previsti specifici obblighi la cui omissione viene sanzionata dal decreto legislativo n. 626/94) hanno il doppio ruolo di "segnalatori" e di "custodi e garanti" del rispetto e applicazione delle misure di prevenzione.
Infatti non è pensabile gestire la sicurezza senza la collaborazione dei responsabili di struttura, soprattutto per quanto riguarda la sorveglianza sulla corretta applicazione delle misure di sicurezza, l'informazione dei lavoratori, l'identificazione e valutazione dei rischi.
Come già indicato nelle linee guida della conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome, il SPP va collocato nell'organigramma generale aziendale in staff alla direzione generale.
Nel caso in cui nelle aziende sanitarie vi siano più "datori di lavoro" identificati dal direttore generale ai sensi dell'art. 2, comma 1, del decreto legislativo n. 626/94, è opportuno che vi sia, comunque, un unico SPP per garantire una omogeneità di comportamento ed un risparmio economico con le opportune articolazioni a livello delle singole unità produttive; si ritiene che anche in questo caso il SPP debba essere colloca-to in una posizione sovraordinata rispetto ai settori e servizi.
Personale addetto al SPP
Riprendendo quanto suggerito dalle linee guida della conferenza dei Presidenti delle Regioni e ad ulteriore specificazione si ritiene che le competenze e conoscenze del personale da inserire nel SPP debbano riguardare le seguenti aree:
-  sicurezza del lavoro;
-  igiene del lavoro;
-  ergonomia e organizzazione;
-  tecniche di comunicazione;
-  normativa.
Il SPP dovrebbe essere quindi formato da:
-  un responsabile (RSPP) di adeguata preparazione professionale in materia di igiene e sicurezza del lavoro;
-  professionalità complementari in possesso di specifiche competenze per i rischi fisici, chimici, biologici e impiantistico/strutturali, sia laureate che diplomate in relazione alle necessità e dimensioni dell'azienda.
Nel caso di aziende complesse con presidi periferici potrebbe essere opportuno prevedere articolazioni periferiche del SPP.
Nel dimensionamento del SPP tuttavia occorre tenere conto che l'impegno e il carico di lavoro non sarà sempre uguale e costante nel tempo: è prevedibile un impegno maggiore in termini quantitativi in occasione della prima valutazione dei rischi e, comunque, nei primi anni di applicazione della legge, mentre successivamente, a regime, è prevedibile una riduzione di tale impegno.
E' auspicabile che l'esperto qualificato ed il medico autorizzato svolgano la loro attività inerente la radioprotezione in stretta sinergia con il SPP considerato il fatto che vi sono delle aree comuni di interesse da parte del SPP e degli addetti alla radioprotezione.
Per ciò che riguarda l'attività svolta dai medici competenti si ricorda la necessità di uno stretto raccordo tra la loro attività ed il SPP resa necessaria da quanto previsto dall'art. 17 del decreto legislativo n. 626 in particolare per quanto riguarda lo svolgimento dei compiti collaborativi-partecipativi.
Formazione
Pur non essendo specificatamente previsto un obbligo formativo nei riguardi dei componenti del servizio di prevenzione e protezione, si ritiene necessario sottolineare l'importanza di fornire a queste figure sia una formazione specifica di base che un aggiornamento costante, considerate le notevoli difficoltà dell'attività da svolgere data la particolarità delle Aziende sanitarie.
  L'Assessore: SANZARELLO 

(99.23.1088)
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ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI


CIRCOLARE 24 maggio 1999, n. 318.
Sospensione della circolare assessoriale n. 1503 dell'8 ottobre 1998, concernente problematiche connesse al conferimento in servizio di noleggio con conducente dei veicoli previsti dal decreto legislativo 30 novembre 1992, n. 285 [art. 85, 2° comma, lett. c) e d)].
Alle Provincie regionali Aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina
A tutti i Comuni dell'Isola non facenti parti di aree metropolitane
Comitato regionale di controllo Sezione centrale
Comitato regionale di controllo Sezioni provinciali
Presidenza della Regione Segreteria generale
Assessorato regionale degli enti locali
Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente
Direzione compartimentale MCTC di Palermo
Sezione compartimentale MCTC di Catania
Uffici provinciali MCTC in Sicilia
Associazione nazionale comuni italiani/Sicilia
Unione regionale provincie siciliane
Assessorato regionale della sanità
Ministero dei trasporti e della navigazione Direzione centrale III, divisione 32
Ministero dell'interno Direzione centrale affari generali Servizio polizia amministrativa e sociale Divisione I, sezione III
Questure dell'Isola
Al fine di operare un opportuno raccordo del trasporto pubblico non di linea in argomento menzionato con il Piano regionale dei trasporti in corso di predisposizione, nonché di evitare il proliferare di pregiudizievoli contenziosi - peraltro già in atto ed in maniera diffusa - si dispone con decorrenza immediata la sospensione degli effetti della circolare assessoriale in oggetto.
Conseguentemente, non si intenderanno più legittimate dalla circolare assessoriale n. 1503 dell'8 otto- bre 1998 tutte le deliberazioni degli enti locali mirate alla determinazione del parco veicolare da conferire nel servizio di trasporto pubblico non di linea di persone esercitabile mediante i veicoli previsti dal decreto legislativo n. 285 del 30 aprile 1992 [art. 85, 2° comma, lett. c) e d)] e dal D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 (art. 234, 2° comma) nonché i relativi provvedimenti autorizzativi.
La presente circolare verrà inviata alla Gazzetta Uf-ficiale della Regione siciliana per l'integrale pubblicazione.
  L'Assessore: ROTELLA 

(99.23.1067)


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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa della Tipografia Pezzino & F.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane

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