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Gruppo XIV Prot._______________/154.98.11

OGGETTO: Lavoro.- Assunzioni.- Idoneità fisica e professionale.- Art. 59 l.r. 16/1996.- Atto monitorio.

ASSESSORATO REGIONALE
AGRICOLTURA E FORESTE
Direzione foreste
(Rif. nota n. 30687/Gr. 2° dell'11.11.98)
P A L E R M O

1.- Con la nota emarginata, facendo seguito al parere reso da questo Ufficio, con nota n. 15124/154.98.11 del 7 agosto 1998, in ordine ad una problematica afferente l'oggetto, e nel rappresentare che è pervenuto a codesto Assessorato un atto monitorio - a firma dell'Avv. XXXXX, in rappresentanza di una serie di lavoratori inseriti, con la qualifica di braccianti agricoli, nella graduatoria del contingente distrettuale antincendio come addetti alle squadre di pronto intervento, con il quale si lamenta l'intervenuta modifica a loro sfavore della predetta graduatoria e l'inserimento nella stessa di operai precedentemente esclusi - si chiede allo scrivente "di suggerire le modalità comportamentali da intraprendere a tale proposito."

2.- Nel premettere, in via generale, che non spetta allo scrivente Ufficio l'individuazione dei comportamenti da porre in essere da parte dell'Amministrazione attiva, risultando allo stesso invero ascritta, per quanto qui possa rilevare, oltrechè la consulenza legale e gli affari contenziosi, una specifica competenza consultiva, di natura tecnico-giuridica, in ordine all'interpretazione dello Statuto e di norme legislative e regolamentari, non ci si esime, nello spirito di una fattiva collaborazione tesa al buon andamento dell'Amministrazione, dal rilevare quanto segue.
L'atto monitorio, e cioè l'atto che tende ad ammonire, che ha carattere di ammonizione, consiste, in buona sostanza, in una esortazione, in un avvertimento, in un monito, in un rimprovero, in una ingiunzione ed appare finalizzato al mettere in guardia con energia e autorevolezza contro errori, pericoli e simili.
Esso è assimilabile, in linea di massima, ad un esposto, e non comporta in alcun modo, per l'Amministrazione destinataria, l'obbligo di emettere alcun atto o provvedimento ad esso direttamente conseguente.
Va però considerato che spetta all'Amministrazione il potere, discrezionale, di autotutela, in forza del quale può autonomamente provvedere ad eliminare i propri atti che - anche in sede di riesame d'ufficio, oltre che a seguito di un ricorso amministrativo - vengano riscontrati come illegittimi o inopportuni.
L'atto monitorio va quindi inteso come stimolo al relativo esercizio, nel senso che, qualora a seguito dell'esame di quanto in esso evidenziato dovesse emergere l'illegittimità di taluni atti dell'Amministrazione, quest'ultima ben potrebbe - ed anzi, dovrebbe, al fine di rispondere adeguatamente all'interesse pubblico concretantesi anche nel rispetto della legalità - attivarsi allo scopo di rimuovere le eventuali illegittimità rilevate.

3.- Premesso quanto sopra ed entrando nel merito della questione, nel riconfermare integralmente quanto considerato dallo scrivente nel sopra citato parere - la cui farraginosità viene lamentata nell'atto monitorio, ma che in realtà si limitava a chiarire taluni aspetti procedurali connessi all'aggiornamento delle graduatorie specificatamente disciplinato dall'art. 60 della l.r 16/1996 - si rappresenta che, allo stato degli atti, non è dato conoscere (se non per relationem ed esclusivamente in base a quanto rilevato dalla parte) in forza di quale ragione, a quale scopo, e con quali risultati, la lamentata modifica della graduatoria sia stata posta in essere, e se, conseguentemente, le relative operazioni ed i connessi provvedimenti possano essere considerati legittimi o meno.
Pertanto, non si è in condizione di esprimere alcun avviso sulla questione, e ci si riserva di rendere un parere al riguardo qualora codesta Amministrazione dovesse ritenere di formulare compiutamente un quesito giuridico al proposito, evidenziando le questioni interpretative controverse.


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