OGGETTO: L.R. 21/98. Art. 1. Verifica conformità documentazione di gara.
ASSESSORATO REGIONALE
BENI CULTURA E AMBIENTALI
E PUBBLICA ISTRUZIONE
P A L E R M O
1. Con la nota che si riscontra vien chiesto l'avviso dello scrivente sull'allegata lettera n. 1454 del 12.6.2000 con la quale la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di XXXX chiede a codesto Assessorato di potere mantenere in uno schema di bando di gara la verifica a campione delle imprese partecipanti di cui all'art. 10, comma 1 quater, l. 109/94, nonostante questo Ufficio abbia espresso il parere che detto istituto non trova applicazione in Sicilia atteso che il legislatore regionale ha normato con propria legge (l.r. 21/98 art.1) detta materia.
Militano a favore della verifica a campione, secondo la Soprintendenza, ragioni di opportunità in quanto quest'ultima "effettuata sulla base di un sorteggio, imparziale per sua stessa natura, sottrae la stazione appaltante da eventuali accuse o sospetti di parzialità nel procedere alla cernita dei soggetti da sottoporre a verifica".
2. Anche lo scrivente ritiene che la verifica a campione disciplinata dalla legge statale sia più razionale e trasparente del sistema delineato dal legislatore regionale con l'art. 1 della l.r. n. 21 del 1998; ciò tuttavia non esime l'interprete o l'operatore dal rispetto delle norme giuridiche vigenti. Non può pertanto che ribadirsi quanto già affermato nel parere 8704 del 10.5.2000, cui il presente fa seguito, anche tenuto conto che nessun rilievo di carattere giuridico viene formulato dalla Soprintendenza in ordine alle osservazioni giuridiche contenute nel citato parere.
Giova ricordare che la Giunta di Governo nella seduta del 27 giugno 2000 ha approvato il D.D.L. "Disciplina degli appalti di lavori, forniture e servizi" con cui viene recepita la normativa statale sui lavori pubblici, ivi compreso l'istituto sopraindicato.