Pos. 1 | Prot. N. ..................86.02.11 |
Dipartimento della Programmazione | ||
P A L E R M O |
Alla luce di quanto sopra riportato, si evince che - la sussistenza o la mancanza di un progetto generale esecutivo del quale l'intervento de quo costituirebbe il secondo stralcio - viene ricondotta sia da parte dell'Amministrazione regionale richiedente che da parte del comune beneficiario alle espressioni letterali utilizzate dal ctar nel voto reso nella seduta del 29.2.1996. |
2. Preliminarmente e in via generale occorre rilevare che la richiesta di parere che si riscontra sottopone allo scrivente una problematica, lato sensu, interpretativa delle locuzioni letterali usate dall'organo consultivo che ha reso il parere suindicato e che, pertanto - almeno nei termini in cui la stessa è stata formulata - esula dalla competenza ascritta a quest'Ufficio atteso che l'attività consultiva si esplica attraverso l'emissione di pareri sull'interpretazione di norme legislative e regolamentari. | |
Fermo restando quanto sopra espresso, ove ciò possa essere di ausilio a codesta Amministrazione, si può solo rappresentare quanto segue. |
La richiamata normativa che disciplina il complesso iter per l'esecuzione delle opere pubbliche - in cui ciascuna fase presuppone che si sia esaurita quella precedente, e ciò vale per la progettazione, programmazione, finanziamento e affidamento dei lavori - esclude che possa, comunque, venir meno uno dei passaggi obbligati e predeterminati dal legislatore. |