POS. II Prot._______________/37.11.2004

OGGETTO: Programmazione - Programma di iniziativa comunitaria PMI - Convenzione tra Regione e Irfis - Determinazione compenso per la gestione.

ASSESSORATO REGIONALE INDUSTRIA
DIPARTIMENTO INDUSTRIA
Servizio 3°
U.O.B. Incentivi e Ricerca
PALERMO

1. Con nota 16 febbraio 2004, n. 70, codesto Dipartimento chiede il parere dello scrivente sulla questione che di seguito si espone.
Tra l'Assessorato regionale per l'industria e l'Irfis è stata stipulata una convenzione relativa all'attuazione della Misura A del PIC PMI (Piano di Iniziativa Comunitaria Piccole e Medie Imprese) 1994/1999.
Ai sensi dell'art. 7 della convenzione, "Per le finalità agevolative disposte dalla Misura Sicilia, Azione A, la Regione costituisce presso l'Irfis un Fondo denominato <>.....
Detto Fondo ......sarà gestito dall'Irfis con una propria contabilità separata e con l'obbligo di rendicontazione.........
Al momento della chiusura dell'intervento l'Irfis dovrà restituire alla Regione le eventuali disponibilità residue del Fondo".
Con il successivo art. 10 della convenzione le parti hanno così convenuto: "Per tutte le attività inerenti alla gestione del Pic Pmi Misura Sicilia Azione A all'Irfis è riconosciuto, a valere sulle risorse del Fondo, il rimborso delle spese sostenute e debitamente rendicontate fino ad un massimo del 5% del capitale versato al Fondo.
Le spese sostenute per la progettazione degli interventi saranno rimborsate entro la misura massima dello 0,5% del capitale versato al Fondo".
Precisa l'Amministrazione richiedente che per la determinazione delle surriportate percentuali si è fatto riferimento ai "Criteri di ammissibilità finanziaria e per la valutazione di congruità dei costi", di cui al punto 7 dell'allegato alla delibera del CIPE 8 agosto 1995, che esattamente dispone quanto riportato in convenzione e raccomanda di contenere al minimo tutti i costi indiretti dell'Organismo intermediario, gestore della sovvenzione globale.
L'Irfis, a chiusura del programma, ha calcolato come compenso allo stesso spettante il 5% più lo 0,5%, assoggettandolo però ad IVA.
L'Assessorato ha richiesto all'Irfis la restituzione delle somme non utilizzate e, tra queste, quelle relative all'IVA, ritenendo di non poterle riconoscere al di fuori delle percentuali in convenzione che, indicate come limite massimo, non ammettono la possibilità di ulteriori esborsi a qualsiasi altro titolo.
Ciononostante, l'Irfis, ritenendo che tali somme gli fossero dovute, ha accreditato alla Regione la somma residua non utilizzata nell'attuazione della Misura A al netto dell'importo sopra indicato (5% + 0,5%) + IVA.

2. Sulla questione prospettata, questo Ufficio concorda pienamente con l'Amministrazione richiedente sulla non spettanza all'Irfis di un ulteriore somma - a titolo di Iva - oltre la percentuale totale ed omnicomprensiva stabilita in convenzione, in aderenza alle prescrizioni del CIPE.
L'importo dell'Iva, invero - laddove non sia possibile, mediante il sistema della rivalsa, trasferire il relativo onere su altri soggetti - costituisce a tutti gli effetti un costo, la cui disciplina non va differenziata rispetto a tutti gli altri elementi che contribuiscono a determinare il costo gestionale globale.
Dall'esame della delibera del CIPE emerge chiaramente che tutti i costi indiretti dell'organismo intermediario nella gestione del Fondo devono essere contenuti al minimo affinché la maggior quantità possibile di risorse venga trasferita direttamente ai beneficiari finali della sovvenzione. Ma, oltre a ciò, si fa rilevare che l'indicazione numerica del parametro percentuale massimo rimborsabile - di cui al punto 7 dell'allegato alla delibera Cipe - è riferito ai costi totali di progettazione, gestione e monitoraggio della sovvenzione globale; gli stessi non devono superare complessivamente il 5% dell'importo della stessa sovvenzione. In detto tetto massimo (5%), le spese per la progettazione, in particolare, non devono superare lo 0,5%. Quest'ultima percentuale andrebbe dunque calcolata all'interno della percentuale massima del 5% dei costi totali, a valere sull'importo della sovvenzione.
Pare allo scrivente che l'Irfis non solo ha arbitrariamente trattenuto il costo dell'Iva, sforando dalla percentuale massima dei costi totali rimborsabili (5% sull'importo del Fondo) - che non possono, in mancanza di specifiche previsioni, che ricomprendere anche il costo dell'Iva - ma ha anzi percepito uno 0,5% in più che non si ritiene spettante, poiché, si ribadisce, il complessivo 5% di costi totali comprende, oltre quelli di gestione e monitoraggio della sovvenzione globale, anche quelli di progettazione, il cui ammontare all'interno del totale 5% dei costi ammissibili non deve superare lo 0,5%.
In conclusione, dovrebbe essere addirittura recuperato lo 0,5% in più attribuito all'Irfis che ha usufruito del 5% + lo 0,5%, mentre avrebbe avuto diritto solo ad un 5% comprensivo di ogni costo, anche di quello di progettazione.
Nei termini il reso parere.

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Ai sensi dell'art. 15,co.2 del D.P. Reg. 16 giugno 1998,n.12, lo Scrivente acconsente sin d'ora all'accesso presso codesta Amministrazione al presente parere da parte di eventuali richiedenti.
Si ricorda poi che in conformità alla circolare presidenziale dell'8 settembre 1998,n.16586/66.98.12, trascorsi 90 giorni dalla data di ricevimento del presente parere senza che codesta Amministrazione ne comunichi la riservatezza, lo stesso potrà essere inserito nella banca dati "FONS".



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