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Gruppo XIV Prot._______________/12.98.11
OGGETTO: Societā cooperativa mutua assistenziale a r.l. "XXXXX".- Esame statuto.

SEGRETERIA GENERALE
(Rif. nota n. 103/A3-192/Gr. 1°
del 16 gennaio 1998)
S E D E

1.- Con la nota emarginata č stata trasmessa copia dell'istanza con la quale il Presidente del consiglio di amministrazione della Societā cooperativa a r.l. di mutua sovvenzione tra i dipendenti della Regione siciliana "XXXXX", ha richiesto l'approvazione dello statuto sociale, ai sensi dell'art. 2 del decreto del Ministro del tesoro 29 marzo 1995, e la conseguente nomina di un rappresentante della Regione siciliana nel consiglio di amministrazione e nel collegio sindacale della stessa Societā, al fine di acquisire l'avviso dell'Ufficio sulla legittimitā e conformitā dello statuto di che trattasi alle disposizioni vigenti in materia.
In particolare si intende acquisire il parere dello scrivente in relazione al contenuto delle disposizioni recate dagli articoli 38, 47 e 48 - concernenti il collegio sindacale ed il collegio dei probiviri - in ordine alle quali norme codesta Amministrazione evidenzia talune perplessitā, nonchč sulle refluenze del mancato adempimento delle disposizioni tributarie in materia di bollo.

2.- In ordine alla problematica proposta si osserva pregiudizialmente quanto segue.
Il D.M. 29 marzo 1995, nel disciplinare, all'art. 2, la raccolta del risparmio tra soci degli enti e societā cooperative costituite tra dipendenti di una medesima amministrazione pubblica, dispone, al primo comma, che "gli enti e societā cooperative svolgenti attivitā finanziaria - costituiti entro il 1° gennaio 1993 tra i dipendenti di una medesima amministrazione pubblica - possono, in via transitoria, raccogliere risparmio tra i propri soci purchč lo statuto preveda che : OMISSIS".
Il successivo terzo comma statuisce che "l'adeguamento dello statuto alle suddette previsioni deve avvenire entro il 31 dicembre 1995 ed, entro la medesima data, deve esserne data notizia all'UIC, inviando copia dello statuto e dell'ultimo bilancio disponibile."
Alla luce della normativa soprariportata - ed a prescindere dalla considerazione che nč nella richiesta di parere, nč nella documentazione alla stessa allegata, ed in particolare nell'istanza di approvazione e nello stesso statuto, č dato atto del possesso dei requisiti richiesti al primo comma dell'art. 2 del D.M. 29 marzo 1995, e cioč del pregresso svolgimento di attivitā finanziaria e dell'avvenuta costituzione alla data del 1° gennaio 1993, e non essendo peraltro compito dello scrivente appurarne in altro modo il possesso - si osserva che, in ogni caso, non appare rispettato il termine del 31 dicembre 1995, fissato per l'adeguamento delle disposizioni statutarie alla previsione normativa, e per la successiva comunicazione all'Ufficio Italiano Cambi, posto che, come risulta dal verbale di assemblea straordinaria redatto dal Notaio XXXXX, repertorio n. 28076, raccolta n. 6745, le modifiche statutarie, al fine di adeguare il precedente statuto alle prescrizioni del citato d.m., sono state approvate in data 26 febbraio 1997.
Considerato che, in relazione allo scopo perseguito ed alla funzione che il medesimo č destinato ad adempiere, il citato termine del 31 dicembre 1995 appare rivestire i caratteri della perentorietā - in quanto l'intera disciplina concernente la raccolta di risparmio tra dipendenti di societā di capitale e cooperative o tra soci di enti e societā cooperative tra dipendenti di una medesima amministrazione pubblica, costituisce eccezione, per di pių transitoria (cfr. art. 2, comma 1, D.M. 19 marzo 1995), al sistema delineato dal T.U. delle leggi in materia bancaria e creditizia approvato con D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385, che riserva, in via esclusiva, alle banche, l'attivitā di raccolta di risparmio - si ritiene che non possa darsi corso alla approvazione richiesta.

3.- Ritenendo assorbite dalla superiore considerazione tutte le questioni specificatamente poste in ordine al contenuto delle disposizioni statutarie, nonchč in ordine alla problematica relativa al mancato rispetto della normativa sul bollo, ci si esime dal rendere il richiesto parere, e si restituisce in allegato alla presente, come esplicitamente richiesto da codesta Segreteria Generale, l'intera documentazione inoltrata allo scrivente con la nota che si riscontra.



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