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Gruppo XIV /336.98.11

OGGETTO: Moneta e circolazione monetaria.- Euro.- Problematiche connesse all'introduzione.


SEGRETERIA GENERALE
(Rif. nota n. 4205/Gr. I del 2.12.98)
P A L E R M O

1.- Con la nota emarginata, inviata a tutti gli Assessori regionali, oltre che allo scrivente - considerato che il 1° gennaio 1999 avrà avvio la fase transitoria per l'introduzione dell'Euro - si rappresenta la necessità che tutti gli Assessorati attivino le opportune ed urgenti iniziative di propria competenza per la completa ottemperanza agli adempimenti connessi, e si sottopone all'On.le Assessore per gli enti locali la valutazione in ordine all'opportunità di "impartire, con la necessaria sollecitudine e nel rispetto delle prerogative in materia, istruzioni e direttive al riguardo ai Comuni e alle Province dell'Isola".
A questo Ufficio si chiede di far conoscere il proprio avviso al riguardo e di esprimersi in ordine ad "eventuali linee-guida in ordine alla opportunità che la Regione siciliana predisponga con la necessaria urgenza un proprio programma operativo di attuazione delle misure necessarie per l'introduzione dell'Euro".

2.- In ordine alla problematica proposta all'attenzione dello scrivente si osserva preliminarmente che con il 1° gennaio 1999 avrà inizio la fase transitoria di introduzione dell'Euro che si concluderà, il 31 dicembre 2001, con la sua adozione quale moneta unica di tutti gli Stati aderenti.
La direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giugno 1997, ha attribuito alle amministrazioni pubbliche un ruolo propulsivo e di guida nel processo di introduzione dell'Euro, anche al fine di facilitare, sopratutto nel periodo transitorio - e nel rispetto del principio "nessun obbligo, nessuna proibizione" vigente nei confronti dei singoli soggetti, imprese o privati, in detto periodo - il passaggio dalla moneta nazionale all'Euro.
Va inoltre considerato che, nella fase transitoria, dovrà comunque, da parte di tutte le amministrazioni pubbliche, essere assicurata la possibilità per i cittadini e le imprese di utilizzare la nuova moneta per i pagamenti che non avvengano in contanti e di richiedere che i versamenti in loro favore - così come previsto dall'art. 48 del D.L.vo 24 giugno 1998, n. 213 - siano effettuati in Euro; che le stesse amministrazioni e soggetti pubblici dovranno, ai sensi degli art. 47 e 50 del medesimo decreto legislativo, individuare gli atti che possono essere prodotti con gli importi indicati in Euro ed i documenti contabili per i quali, in appositi allegati, gli importi riassuntivi vanno indicati in Euro, e dovrà conseguentemente procedersi all'adeguamento della modulistica; ed inoltre che tutte le pubbliche amministrazione, ai sensi della citata direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giugno 1997, dovranno predisporre "programmi operativi di attuazione delle misure necessarie per l'introduzione dell'Euro secondo i criteri indicati nel quadro di riferimento".
Fermo restando pertanto l'obbligo, incombente sull'Amministrazione regionale per quanto di propria competenza, degli adempimenti sommariamente descritti - e premesso, come considerazione pregiudiziale, che nessuna competenza normativa ed amministrativa in materia di ordinamento monetario risulta ascritta, in forza delle disposizioni statutarie, alla Regione siciliana, e che pertanto la stessa risulta sottoposta, alla stessa stregua di tutte le altre pubbliche amministrazioni, alle disposizioni e direttive emanate al riguardo dalle competenti autorità statali, centrali e periferiche - appare necessario, al fine di ricostruire il sistema di competenze attinenti sostanzialmente all'unificazione economico monetaria, innanzitutto rilevare che, con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 giugno 1996 è stato individuato nel Ministro del tesoro e del bilancio e della programmazione economica, il soggetto a cui, d'intesa con il medesimo Presidente del Consiglio dei Ministri, è demandato "il coordinamento di tutte le problematiche correlate con l'introduzione dell'Euro nel sistema economico e nell'ordinamento giuridico italiano".
E' stata inoltre prevista l'istituzione del Comitato di indirizzo strategico per l'Euro denominato Comitato Euro, e con la successiva direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 giugno 1997, attuata in parte qua con decreto interministeriale 6 agosto 1997, dei Comitati provinciali per l'Euro (Cep), quali strutture periferiche funzionalmente collegate al Comitato Euro e di raccordo tra l'amministrazione statale e gli enti locali, in particolare allo scopo di assicurare la massima informazione in ordine al processo di introduzione dell'Euro, di verificare l'attuazione in sede periferica e locale del processo stesso, di verificare gli eventuali problemi in ordine a specifici adempimenti e più in generale all'adeguamento delle pubbliche amministrazioni all'introduzione dell'Euro, anche con riferimento alle conseguenze per quanto riguarda i rapporti fra i cittadini e pubbliche amministrazioni e la miglior resa delle prestazioni amministrative alle comunità interessate.

Alla luce delle considerazioni svolte non si ritiene pertanto che l'Amministrazione regionale, ed in particolare l'Assessorato regionale degli enti locali, debba farsi parte attiva al fine di incentivare l'adempimento, da parte dei Comuni e Province della Sicilia, degli attività agli stessi imputabili in materia - potendo tutt'al più svolgere un ruolo meramente collaborativo - e si esclude con certezza che possano, a tal fine, essere dettate da qualsiasi organo della Regione "istruzioni e direttive al riguardo" destinate a vincolare soggetti esterni alla propria organizzazione amministrativa.
Per ciò che attiene al programmo operativo di cui l'Amministrazione regionale dovrà dotarsi - e che peraltro, ai sensi del disposto della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 giugno 1997, doveva essere adottato entro tre mesi dalla data di pubblicazione della medesima - si rappresenta che, per quanto risulta in via informale allo scrivente, un apposito Gruppo di studio istituito all'interno dell'Assessorato regionale del bilancio e delle finanze - Direzione bilancio, ha predisposto una bozza di programma, che potrebbe utilmente essere posta a base delle successive determinazioni amministrative. Peraltro, sempre in via informale, risulta allo scrivente che il Comitato provinciale per l'Euro, costituito nella provincia di Palermo, ha anch'esso predisposto uno schema di programma operativo di attuazione, della cui impostazione, con gli opportuni adattamenti, potrebbe tenersi altresì conto.

3.- Conclusivamente inoltre, a termini dell'art. 15, comma 2, del "Regolamento del diritto di accesso ai documenti dell'Amministrazione regionale", approvato con D.P.Reg. 16 giugno 1998, n. 12, lo scrivente comunica preventivamente di acconsentire alla diffusione del presente parere in relazione ad eventuali domande di accesso inerenti il medesimo.
Codesta Amministrazione vorrà comunicare, entro novanta giorni dalla ricezione, l'eventuale possibilità che il parere stesso inerisca ad una lite, ovvero se intenda differirne l'accesso fino all'adozione di eventuali provvedimenti amministrativi cui la richiesta consulenza fosse preordinata. Decorso detto termine senza che sia pervenuta alcuna comunicazione in tal senso, si procederà, giusta delibera della Giunta regionale n. 229 dell'8 luglio 1998, all'inserimento del presente parere nella banca-dati "FoNS", ed alla conseguente diffusione.



IL DIRETTORE
(Avv. Anna Maria Ammannato)



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