Repubblica Italiana
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OGGETTO: Controllo atti amministrativi.- Amministrazione regionale.- Atti costituenti adempimento derivante dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea.


PRESIDENZA DELLA REGIONE
SEGRETERIA GENERALE
(Rif. nota n. 401/Gr. I del 9 febbraio 1999)
P A L E R M O

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI REGIONALI
(Rif. nota n. 200/786/18.90.24 del 28 gennaio 1999)
VIA DELLA STAMPERIA, 8
R O M A


1.- Con la nota emarginata la Segreteria Generale della Presidenza della Regione ha trasmesso allo scrivente la nota n. 200/786/18.90.24 del 28 gennaio 1999 del Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la quale vengono richieste notizie in merito al controllo (di legittimità) sugli "atti amministrativi regionali costituenti adempimento derivante dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea."
Il Dipartimento per gli affari regionali, specificando che le notizie in questione, da formalizzarsi in una relazione, con relativi atti allegati - da trasmettere entro sette giorni dalla data della medesima nota - vengono richieste al fine di corrispondere ad una analoga istanza della Giunta per gli affari della Comunità europea del Senato della Repubblica, chiarisce che "è stata presa come definizione di tali atti quella individuata dal comma 32 dell'art. 17 della legge 15 maggio 1997, n. 127 al fine di uniformare le notizie con quelle delle regioni ordinarie e con quelle a statuto speciale ove è stato recepito il nuovo ordinamento."

2.- In relazione alla richiesta formulata lo scrivente Ufficio non può che rilevare l'impossibilità di adempiere alla stessa, quantomeno in tempi brevi e senza un coinvolgimento di tutte le Amministrazioni regionali alle quali risultino ascritte competenze in ordine all'emanazione di atti amministrativi che costituiscano immediato e diretto adempimento di obblighi comunitari, e particolarmente della Direzione regionale per i rapporti extraregionali.
Ed invero, tale tipologia di atti non è estrapolabile dal complesso di tutti quelli posti in essere dall'Amministrazione regionale, poiché essa non si differenzia dalle restanti tipologie di atti amministrativi adottati, né per quanto attiene, in particolare e per quanto qui rileva, alle forme e modalità del controllo, né, peraltro, per specifiche procedure riguardanti la predisposizione e formalizzazione dei medesimi.
Come è ben noto, infatti, la vigente disciplina in tema di controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo e dell'Amministrazione regionale (art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20), da esercitarsi da parte della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ai sensi dell'articolo 23 dello Statuto e del correlato Decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, individua categorie di atti (provvedimenti emanati a seguito di deliberazione della Giunta regionale, atti normativi a rilevanza esterna, atti di programmazione comportanti spese, atti generali attuativi di norme comunitarie, provvedimenti di disposizione del demanio e del patrimonio immobiliare, eccetera) che non corrispondono a quella in relazione alla quale si intendono acquisire informazioni.
Soltanto uno schema di norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana in materia di controlli - attualmente in itinere e sul quale la Commissione paritetica prevista dall'art. 43 dello Statuto, nella seduta del 20 febbraio 1998, ha espresso un favorevole orientamento -disponendo uno sfoltimento degli atti soggetti a controllo di legittimità e riprendendo, in buona sostanza, le disposizioni riguardanti le Regioni a statuto speciale contenute nel comma 32 dell'art. 17 della L. 15 maggio 1997, n. 127, recante "Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo." riguarda la sunnomata categoria di atti al fine di sottoporli, in uno con i regolamenti emanati dal Governo regionale, al controllo di legittimità della Corte dei Conti.
Si rappresenta pertanto che non si è quindi in possesso di dati, tantomeno aggregati, che consentano di corrispondere alla richiesta in questione.



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